Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede una linea di investimento dedicata alla Transizione Digitale e, in particolare, alla componente dati e all’interoperabilità tra le basi informative delle pubbliche amministrazioni, denominata Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

L’investimento prevede la realizzazione di un Catalogo Nazionale Dati (NDC), con l’obiettivo di fornire un modello e uno standard comune e favorire lo scambio, l’armonizzazione e la comprensione delle informazioni tra le amministrazioni pubbliche nell’ambito della Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Il Catalogo metterà a disposizione degli enti vocabolari controllati e classificazioni capaci di rendere più funzionale l’accesso a basi informative diverse.

Ciò sarà reso possibile attraverso un lavoro di mappatura delle banche dati e dei flussi informativi, di documentazione di schemi di dati e distribuzione del catalogo. Tutto nell’ottica di un rafforzamento della sicurezza nella PA, in termini di cybersecurity e di maggiore efficienza e accessibilità dei servizi.

Grazie alle proprie competenze tecniche e metodologiche, l’Istat sarà il soggetto attuatore del progetto Catalogo Nazionale Dati, fornendo anche servizi di formazione e di supporto per accompagnare le pubbliche amministrazioni nel percorso di transizione digitale.
Per gestire la complessità del progetto è prevista la costituzione di: un Comitato di attuazione per il governo e l’indirizzo dell’accordo, cui partecipano il Dipartimento per la trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Istat, ma aperto anche ad altri possibili soggetti pubblici, quali Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), PagoPA e Cnr.

Per lo sviluppo del Piano progettuale, che prevede un budget di 10,7 milioni di euro, è richiesto un importante impegno di risorse umane di elevata competenza tecnica da reclutare mediante nuove assunzioni. Per l’Istat, specificatamente, è previsto il reclutamento fino a 25 persone a tempo pieno.

 

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