Rallentano, rispetto al III trimestre 2022, le iscrizioni (4.217, -3,3%),

mentre le cessazioni risultano stabili (3.751, +0,5%)

In base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, emerge come nel periodo luglio-settembre 2023 il tessuto imprenditoriale piemontese abbia mostrato una sostanziale stabilità, frutto di dinamiche differenziate registrate a livello settoriale e territoriale.

Le nuove realtà imprenditoriali iscritte in Piemonte nel III trimestre 2023 sono risultate pari a 4.217, 143 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 (-3,3%).  L’ammontare delle imprese che ha, per contro, cessato la propria attività (valutato al netto delle cancellazioni d’ufficio) è di 3.751 unità, 18 in più nel confronto annuale (+0,5%). Il saldo appare comunque positivo per 466 unità (+627 nel III trimestre 2022).

Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2023 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta a 424.236 realtà imprenditoriali, il 7,1% delle imprese nazionali.

“I dati del terzo trimestre dell’anno ci parlano di un Piemonte che sembra stare alla finestra: il risultato complessivo pare debole e privo di slancio. In un contesto internazionale messo sotto stress da continui squilibri geopolitici e da conseguenti contraccolpi economici interni negativi, il tessuto imprenditoriale fa fatica a credere in sé stesso. Gli imprenditori, per scommettere sul futuro e far nascere una nuova azienda, hanno bisogno di accompagnamento, misure efficaci e azioni tese a innescare un percorso di crescita virtuoso, dove i processi di digitalizzazione e green siano al centro delle policy pubbliche” argomenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita solo debolmente positivopari al +0,11%, dato di poco inferiore a quello registrato nel III trimestre del 2022 (+0,15%) e peggiore della dinamica messa a segno, nel periodo luglio-settembre 2023, dal tessuto imprenditoriale a livello complessivo nazionale (+0,26%).

Il dato regionale sintetizza dinamiche differenziate a livello territoriale. Il tessuto imprenditoriale di Novara registra un tasso di crescita del +0,20% che, pur non distinguendosi per particolare dinamismo, colloca il territorio in cima alla graduatoria delle province piemontesi. Cuneo (+0,14%), Torino (+0,13%) e il Verbano C.O. (+0,10%) restituiscono andamenti prossimi al dato regionale; il bilancio imprenditoriale è positivo, seppur di poco, anche per le province di Alessandria (+0,06%) e Asti (+0,03%), mentre i tessuti imprenditoriali di Vercelli (-0,01%) e Biella (-0,05%) hanno registrato un saldo negativo tra aperture e chiusure.

Tra le forme giuridiche, il segmento più dinamico del tessuto imprenditoriale piemontese continua a essere quello delle società di capitale, che mostrano un tasso di crescita del +0,58%, giungendo a rappresentare il 21,2% delle aziende con sede legale sul territorio regionale. Il bilancio tra aperture e chiusure appare sostanzialmente stabile per le imprese individuali (+0,04%), negativo, invece, per le altre forme (-0,07%) e, soprattutto, per le società di persone (-0,16%).  

A livello settoriale, i comparti degli altri servizi e delle costruzioni manifestano, anche nel periodo luglio-settembre 2023, le dinamiche migliori, registrando tassi di variazione dello stock rispettivamente del +0,43% e +0,38%. Il bilancio è positivo anche per il settore del turismo (+0,30%); la base imprenditoriale dell’industria in senso stretto risulta stabile (+0,03%), mentre quelle del commercio (-0,11%) e dell’agricoltura (-0,18%) appaiono in lieve contrazione.

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