“Il risultato del perfezionamento dell’iter di conversione parlamentare del Dl Asset sta avendo come risultato che nelle grandi città, le nuove regole su titoli temporanei e licenze aggiuntive rischiano di rimanere inattuate, amplificando lo stato confusionale in cui verte la gestione amministrativa del trasporto persone.

Le soluzioni approntate dal Governo per fronteggiare l’incremento della domanda di trasporto pubblico non di linea degli ultimi mesi appaiono scarsamente efficaci, poiché non poggiano su una attività di ricognizione del numero effettivo delle licenze in essere e al contempo nulla fanno per potenziare le linee di bus e tram.

Claudio Bontempi Presidente Regionale CNA FITA Taxi Torino

“Non si capisce dove il Governo voglia andare a parare, forse perché non ha ben chiaro come funziona il nostro settore, e dover ripartire da zero su questa discussione a ogni cambio di Governo non aiuta. Molte cose in questo DL non sono chiare, a partire dal fatto che l’Amministrazione Pubblica non ha nessun obbligo di rilasciare licenze. A Torino abbiamo circa 250 licenze in più rispetto al bisogno effettivo, ma il tema vero è che c’è una carenza assoluta nel settore del trasporto pubblico. Le leggi provvisorie in questo paese purtroppo tendono a diventare definitive e sottolineo che Torino non è Roma, né Milano; sono città che hanno realtà diverse e che devono gestire problematiche diverse.

Credo sia necessario una adeguata riflessione del Parlamento, perché l’esame parlamentare che dopo il via libera del Senato ora approda alla Camera possa recare soluzioni adeguate alle aspettative, per migliorare la qualità e l’efficienza del servizio taxi”.

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