Martedì 11 luglio la Fondazione Agrion per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo dell’agricoltura piemontese, e Confartigianato Cuneo hanno firmato un accordo quadro volto a favorire la collaborazione tra le aziende artigiane e le imprese agricole della regione. Una partnership strategica volta, da un lato, a portare l’agricoltura piemontese a un alto livello di competitività, e, dall’altro, a fornire alle aziende artigiane locali opportunità di sviluppo e di apertura anche al mercato internazionale.

Attraverso questa sinergia, infatti, le imprese artigiane contribuiscono a migliorare l’efficienza e la produttività delle aziende agricole mettendo a loro disposizione la propria esperienza e competenza nella progettazione di attrezzature agricole di alta qualità, innovative e all’avanguardia. Al contempo la Fondazione Agrion, con il compito di accogliere e testare le macchine agricole, può mettersi al servizio dell’artigianato come vetrina di esposizione e promozione. Un accordo vantaggioso per entrambe le parti, dal momento che le soluzioni di meccanizzazione potranno rappresentare non solo un vantaggio per le aziende agricole, ma anche, come già oggi succede, un importante volano di sviluppo di mercato sia interno che estero.

L’accordo quadro tra Agrion e Confartigianato Cuneo, in definitiva, rappresenta un tassello significativo nella creazione di una rete solida che lavorerà per il progresso dell’agricoltura locale, per affrontare le criticità generate dai cambiamenti climatici e sviluppare un’agricoltura che attraverso la meccanica e l’applicazione di nuove tecnologie riuscirà a essere economicamente competitiva, elevando il suo livello di attenzione per l’ambiente.

Giacomo Ballari, Presidente della Fondazione Agrion, ha dichiarato: “la nostra economia interna deriva già per buona parte dalla combinazione di agricoltura e artigianato, ma grazie a questa collaborazione auspichiamo di ottenere miglioramenti a tutto tondo, tangibili per le nostre aziende. Dobbiamo trovare il modo di integrare nella nostra realtà le nuove tecnologie disponibili, in modo da renderle un supporto concreto alle decisioni degli agricoltori e migliorare l’efficienza delle macchine operatrici. Questa è la sfida per il futuro, e superarla significherebbe innanzitutto risolvere molti problemi dei produttori e, in secondo luogo, avere la possibilità di esportare macchine e tecnologie all’avanguardia. È in nome di queste potenzialità che Agrion accoglie con estremo favore l’opportunità di sviluppare questa sinergia”.

Ma l’apertura di Agrion non è tutta qui: la sinergia con l’artigianato piemontese deve infatti accompagnarsi al rafforzamento della collaborazione con la filiera agroalimentare, dove i produttori agricoli possono incontrare le eccellenze artigiane per offrire a consumatori locali e turisti di tutto il mondo prodotti unici e inconfondibili. Da questo punto di vista la ricerca e l’innovazione dei sistemi produttivi e di trasformazione sono un utile strumento per la valorizzazione dei prodotti del territorio: “devo sottolineare il ruolo fondamentale che molte imprese artigiane rivestono nella trasformazione delle nostre eccellenze agroalimentari” continua Ballari. “Guardiamo al futuro con ottimismo, consapevoli che insieme possiamo rafforzare l’economia del Piemonte, basata su agricoltura e artigianato, rendendola sempre più moderna, sostenibile ed efficiente. Agrion mette volentieri a disposizione le sue competenze nel gestire percorsi di ricerca applicata, i suoi centri sperimentali e l’importante rete di università e centri di ricerca nazionali ed esteri, per lavorare insieme per il futuro di questi due comparti strategici”.

Luca Crosetto, Presidente provinciale di Confartigianato Imprese Cuneo e di ARPROMA (Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole), ha commentato: “siamo molto soddisfatti di aver trovato in Fondazione Agrion un partner autorevole e qualificato, pronto ad affiancare le nostre imprese verso la sfida più importante, che è quella di prepararsi al futuro. PMI e aziende artigiane da sempre sono propense all’innovazione, ma è necessario affrontare in modo consapevole e strutturato l’epoca di grandi transizioni e cambiamenti che stiamo vivendo. Nutriamo grandi aspettative e siamo certi che i nostri imprenditori sapranno cogliere le grandi opportunità offerte dalle nuove tecnologie, continuando a valorizzare il know-how che ha reso il made in Italy famoso e apprezzato in tutto il mondo, proiettandosi con convinzione verso un futuro in cui produttività e business possono e devono essere coniugati con i grandi temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. E conclude: “auspichiamo che, anche in un’ottica di ampio respiro, ci siano opportunità anche per l’importante settore agricolo piemontese e cuneese. È fondamentale accompagnare gli imprenditori agricoli non solo verso un tanto auspicato rinnovo del parco macchine, per assicurare sempre maggior sicurezza ed efficienza, ma anche fornire strumenti e competenze per sfruttare i vantaggi dell’impresa 4.0, del digitale e dell’automazione”.

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