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50 anni della Regione Piemonte

Due importanti anniversari ricorreranno nel 2020: il 50° dell’istituzione della Regione Piemonte e il 15° anniversario della promulgazione dello Statuto regionale.

Ricorrenze che costituiscono un’opportunità di bilancio sul ruolo e le attività svolte dalla Regione Piemonte fino a oggi e che permetteranno, lungo tutto l’arco dell’anno, di ripercorrere gli avvenimenti salienti e riscoprire personaggi e tradizioni che fanno parte della storia e della cultura piemontese.

A tal fine, il Consiglio e la Giunta regionale promuoveranno numerosi eventi pubblici in cui saranno direttamente coinvolti cittadini, amministratori locali, aziende, associazioni, istituzioni universitarie e scolastiche e media. Saranno inoltre coinvolti da protagonisti tutti coloro e tutte le realtà che festeggeranno 50 anni nel 2020.

“Con queste celebrazioni il Consiglio regionale e la Giunta scriveranno una bella pagina della storia istituzionale della nostra regione – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia  –  50 anni è un traguardo importante per tutti, anche per una regione. Il 2020 segna infatti un compleanno importante: 50 anni dall’istituzione dell’ente Regione, 50 di presenza a fianco dei cittadini, per il governo e la gestione del territorio. Questo traguardo verrà adeguatamente celebrato con una serie di iniziative volte a ripercorrere tradizioni, eventi, protagonisti e avvenimenti di cronaca che hanno contraddistinto la storia del nostro Piemonte”. “Ma sarà anche l’occasione – conclude Allasia – per ricordare e illustrare al meglio tutti i servizi e le azioni che la Regione mette quotidianamente in campo a favore dei suoi abitanti, in numerosi ambiti del vivere civile. La speranza è che si possano presto aggiungere nuove competenze e nuovi servizi, allo scopo di migliorare sempre più la qualità di vita del Piemonte”.

“Festeggiare questi 50 anni di storia è l’occasione per fare il punto su ciò che la Regione è stata per il Piemonte fino a oggi, ma anche su quale dovrà essere il suo ruolo in futuro – sottolinea il presidente della Giunta Alberto Cirio – La priorità è una Regione vicina alla sua gente, amica e supporto di cittadini, aziende e istituzioni. Per questo la lotta alla burocrazia è una delle nostre sfide principali, accanto a quella di maggiore autonomia. Più poteri e competenze a chi conosce e gestisce da vicino il territorio sono un elemento imprescindibile per consentire alla Regione di essere, oggi più che mai, amica e non ostacolo per ogni cittadino”.




Influenza, ecco i dati della settimana

all’inizio della stagione sono circa 180.0001 le  persone colpite dall’influenza in Piemonte.

Nella settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio si stima che si siano ammalate circa 22.000 persone: l’incidenza è aumentata nell’età adulta ed è leggermente diminuita nell’età pediatrica.

L’incidenza settimanale è di 5 casi per mille assistiti: nel dettaglio, 6,3 casi per 1000 assistiti da 0 a 14 anni; 5,3 casi per 1000 assistiti da 15 a 64 anni; 3,2 casi per mille assistiti nelle persone con 65 e più anni. Il dato è in linea con la tendenza nazionale. Si prevede che il picco dell’epidemia sarà nelle prossime settimane.

Al 9 gennaio sono oltre 693.000 i cittadini piemontesi che hanno deciso di vaccinarsi, in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il numero è già superiore al dato definitivo della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2018-2019 (670.000).

Non si segnalano, ad oggi, situazioni di particolari criticità nell’afflusso agli ospedali. La Regione, nelle scorse settimane, ha dato indicazioni alle Aziende sanitarie che hanno predisposto singoli Piani con misure specifiche per prevenire le eventuali situazioni di iper-afflusso, in particolare in Pronto Soccorso.

Fonte dati: SeReMI, Servizio regionale di riferimento epidemiologico per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive

In allegato: report SeReMi




Contributi a enti e associazioni

Sono stati pubblicati sul sito dell’Assemblea legislativa il bando pubblico per la concessione di patrocini onerosi a sostegno di progetti e iniziative promossi da Enti pubblici e privati per il 2020 e le graduatorie dei progetti e delle iniziative di enti e associazioni che l’hanno ottenuto per il periodo 1 luglio – 31 dicembre 2019.

Il bando stanzia un importo complessivo di 100mila euro per gli enti pubblici e 320mila euro per le associazioni senza scopo di lucro a  sostegno di progetti e iniziative in ambito culturale, artistico, sportivo, sociale, turistico e promozionale, in attuazione della legge regionale 6/77, “Norme per l’organizzazione e la partecipazione a convegni, congressi ed altre manifestazioni, per l’adesione ad Enti ed Associazioni e per l’acquisto di documentazione d’interesse storico ed artistico”.Le richieste di patrocinio oneroso vengono valutate da una Commissione, sulla base di parametri oggettivi e condivisi, come la rilevanza geografica dell’evento, la valenza culturale, formativa, sociale, sportiva, turistico promozionale dell’iniziativa, l’impatto sull’immagine del Consiglio regionale, l’affidabilità di chi organizza, il rapporto con il territorio e la promozione e valorizzazione in chiave turistica o di valorizzazione del patrimonio culturale del Piemonte.

Per poter essere finanziate, le iniziative devono essere di interesse collettivo, aperte al pubblico e senza scopo di lucro. Non sono ammissibili iniziative la cui previsione di spesa complessiva sia inferiore a 1.000 euro o superiore a 50.000.

Le istanze devono riguardare iniziative che si svolgano tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2020 e devono essere presentate entro le 24 del 27 marzo se si svolgono dal 1° gennaio al 30 giugno o entro le 24 del 26 giugno se si svolgono dal 1 luglio al 31 dicembre.

Nel caso in cui l’attività si svolga a scavalco di due periodi l’istanza deve essere presentata entro le 24 del 26 giugno. Le istanze per le iniziative iniziate nel 2019 e che si concludono nel 2020 possono essere presentate nei termini indicati.

Per le attività non programmabili entro la scadenza del 26 giugno e che siano di nuova istituzione e realizzazione è prevista una scadenza suppletiva alle 24 del 30 settembre. Le iniziative devono svolgersi dal 1 luglio al 31 dicembre. Resta comunque fermo il principio che il patrocinio oneroso non può essere concesso se l’iniziativa si è già conclusa al momento di presentazione dell’istanza.




10 milioni di contributi dalla Regione per i Comuni alluvionati

Apriamo il 2020 con una buona notizia per i Comuni piemontesi colpiti dalle alluvioni: sono infatti ben 10 i milioni di euro che possiamo destinare ai lavori di somma urgenza e di ripristino di opere pubbliche a rischio. A questi si aggiungono i due milioni già stanziati all’indomani degli eventi calamitosi e ulteriori fondi arriveranno nei prossimi mesi.

Un risultato importante, raggiunto con il presidente della Regione Alberto Cirio, che si è impegnato in prima persona per aiutare le popolazioni colpite e per rimettere in sicurezza il territorio.

 Il lavoro fatto sul bilancio in questi primi mesi di mandato ci ha dato la possibilità di realizzare economie che, nell’ultimo assestamento di bilancio, sono state destinate agli interventi di messa in sicurezza del territorio, in relazione sia alle alluvioni recenti sia a quelle passate, colmando le mancanze, anche ventennali, tanto attese dalle amministrazioni comunali.

Lavorando fino all’ultimo giorno del 2019 siamo riusciti ad assegnare agli interventi segnalati dagli Enti locali ulteriori risorse rispetto a quelle previste

Così l’assessore alle Opere pubbliche e Difesa del suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi all’approvazione del programma di contributi da 9.821.056 euro complessivi, previsti dalla determinazione n. 4557 del 31 dicembre per un importo di 5.736.657 euro e la determinazione n. 4538 del 30 dicembre per 4.084.399 euro, ai sensi della legge regionale n. 38/78, che prevede contributi a sostegno dei Comuni e delle Unioni di Comuni qualora, nel caso di calamità naturali, non riescano a fronteggiare, con mezzi e risorse proprie, i danni occorsi al patrimonio pubblico.

«La Regione – spiega l’assessore Gabusi può intervenire concorrendo in tutto o in parte al finanziamento della spesa per l’esecuzione dei lavori necessari alla tutela della pubblica incolumità. Consapevoli di questa opportunità, con un grande lavoro dei tecnici dei nostri uffici decentrati, abbiamo invitato gli Enti locali a segnalare gli elenchi delle opere più urgenti, alle quali destiniamo 7,8 milioni di euro. Abbiamo poi voluto includere in questa tornata anche i contributi per completare interventi già avviati per oltre 2 milioni di euro. I criteri di urgenza e priorità utilizzati per la compilazione degli elenchi hanno determinato la graduatoria dei Comuni beneficiari del contributo per un totale di 117 interventi in tutto il Piemonte con importi variabili da poche migliaia di euro fino a lavori di ripristino di viabilità che arrivano a superare i 200 mila euro».

«Adesso – conclude l’assessore Gabusi – ci aspettiamo la nostra stessa velocità dal Governo per poter erogare tutti i soldi dello stato d’emergenza alla totalità degli enti colpiti».

All’Alessandrino sono destinati più di 3,6 milioni per 74 interventi in 41 Comuni: Alessandria, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Belforte Monferrato, Bistagno, Borghetto di Borbera, Bosio, Cantalupo Ligure, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carrega Ligure, Casale Monferrato, Cassine, Castelnoceto, Castelletto d’Erro, Costa Vescovato, Cavatore, Fabbrica Curone, Frassineto Po, Fresonara, Fubine Monferrato, Garbagna, Gavi, Grondona, Montaldeo, Murisengo, Novi Ligure, Ovada, Pasturana, Ponzone, San Cristoforo, Sarezzano, Sezzadio, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato, Tortona, Vignole Borbera, Viguzzolo, Visone, Volpeglino e Voltaggio.

Vanno all’Astigiano 1,753 milioni per 16 interventi in 14 Comuni: Bubbio, Calamandrana, Coazzolo, Isola d’Asti, Maranzana, Mombaruzzo, Mombercelli, Monastero Bormida, Moncalvo, Roccaverano, Serole, Sessame, Vesime e Vinchio.

Sono invece 5 gli interventi nel Biellese per un importo totale di circa 134 mila euro ad Ailoche, Campiglia Cervo, Candelo, Donato e Valdilana.

Importante il contributo per il Cuneese, che riceve quasi 2,2 milioni destinati a 44 interventi in 31 Comuni: Acceglio, Alba, Alto, Barge, Bergolo, Bernezzo, Camerana, Ceresole Alba, Centallo, Chiusa di Pesio, Crissolo, Frassino, Grinzane Cavour, Gorzegno, La Morra, Manta, Melle, Monesiglio, Montà, Monteu Po,  Novello, Ormea, Pamparato, Pietraporzio, Ponte di Nava, Santo Stefano Roero, Savigliano, Sommariva Perno, Valgrana, Venasca e Verzuolo.

I Comuni lungo la sponda sinistra del fiume Sesia, nel Novarese, ricevono complessivamente 200 mila euro per due interventi, mentre a Moncrivello e a Varallo, nel Vercellese, andranno oltre 61 mila euro.

Per il Torinese sono previsti quasi 900 mila euro per 16 interventi nei Comuni di Borgaro Torinese, Cafasse, Carmagnola, Cercenasco, Chieri, Ingria, Lanzo Torinese, Locana, Mappano, Pinasca, Pramollo Rivara, San Giorgio Canavese, Valperga, Varallo e Viù.

Il Verbano, infine, potrà affrontare 18 interventi in 12 Comuni forte di 985 mila euro di contributi regionali, a Baceno, Bannio Anzino, Baveno, Cerano, Crevoladossola, Crodo, Ghiffa, Gravellona Toce, Montecretese, Varzo, Verbania e Villadossola.




Nuovo programma di investimenti da 88milioni

Nei prossimi cinque anni il Piemonte beneficerà di oltre 33 milioni di euro provenienti dal ministero che si aggiungeranno ai 55 delle tariffe dei piemontesi arrivando a oltre 88 milioni di euro per interventi di fognatura e depurazione e per migliorare la distribuzione dell’acqua potabile.

Grazie al potenziamento di alcuni impianti esistenti e alla realizzazioni di alcuni nuovi si ridurrà ulteriormente il rilascio nell’ambiente di sostante inquinanti come Azoto e fosforo. La Regione spende circa 160 milioni all’anno per manutenzioni e collegamenti.

Gli interventi toccano 105 Comuni piemontesi, con una popolazione residente di oltre 450.000 abitanti (oltre il 10% della popolazione regionale).

«Si tratta del più importante intervento di sostegno pubblico alla manutenzione su acquedotti e impianti di depurazione degli ultimi cinque annispiega l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnatigrazie al quale oltre a migliorare la qualità delle acque, saranno ridotte le dispersioni idriche».

Per raggiungere questo obbiettivo a fine dicembre è stato sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione e dai sei Enti di Governo d’Ambito territoriale ottimale (EgATO) l’Accordo di Programma che regola l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), relative al periodo di programmazione 2014-2020, per il servizio idrico integrato.

COSA PREVEDE L’ACCORDO

L’Accordo assicura al Piemonte 33 milioni di euro di risorse FSC, a sostegno di 60 interventi del servizio idrico integrato del valore complessivo superiore a 88 milioni di euro.

GLI INTERVENTI PIU’ SIGNIFICATIVI

Tra gli interventi più significativi quello di Gravellona Toce dove verrà ammodernato l’impianto di depurazione acque e fanghi e dove saranno sostituite le sezioni obsolete dell’infrastruttura (5 milioni). Ma c’è anche quello di Novara (7,5 milioni) dove sono previsti lavori di ampliamento della rete di depurazione che serviranno a intercettare scarichi di acque inquinate da parte di privati e dove si completerà l’infrastruttura fognaria che attraverserà tutto l’abitato della città. L’intervento servirà a ridurre anche l’impatto delle esondazioni di scarichi nei campi circostanti durante le piogge.

Tre milioni saranno spesi a Santhià dove sarà messo in funzione un impianto specifico per la defosforizzazione. Altri lavori saranno eseguiti a Oulx dove sarà potenziato l’impianto di depurazione che consentirà di mandare in pensione quello di Bardonecchia ormai obsoleto (4,4 milioni). A Chieri saranno spesi 4,8 milioni per il miglioramento della rete mentre a Rosta 3,7 milioni.

A Pinerolo è previsto un intervento da 7,1 milioni per il rifacimento del depuratore e altri 2,4 milioni per il rinnovo dell’acquedotto. C’è poi il potenziamento dell’impianto di Govone, ulteriore tassello del sistema di collettamento di tutti gli scarichi fognari dell’Albese di cui beneficerà la città di Bra (2,7 milioni).

A Mondovì sono previsti interventi di miglioramento della rete per 2,6 milioni. A Costigliole d’Asti sarà ricostruito il collettore fognario parallelo al Rio Bragna dal quale negli ultimi anni si erano versate numerose sostanze inquinanti che avevano attivato una procedura d’infrazione a livello europeo (1 milione).

Ad Asti è previsto un investimento di 1,6 milioni per la razionalizzazione dell’acquedotto. A Riva Valdobbia sarà realizzato un impianto di depurazione completamente interrato in vista del rilancio turistico delle aree (1,4 milioni) di cui beneficerà anche il comune di Alagna Valsesia.

Ad Alice Bel Colle (Al) l’intervento riguarda la razionalizzazione della rete fognaria e della depurazione con una spesa di 2 milioni. Sempre in provincia di Alessandria è previsto il potenziamento del depuratore di Cassano Spinola(3 milioni).

LA DEPURAZIONE

Il cofinanziamento da parte dei gestori è assicurato dai proventi della tariffa del servizio.

Gli interventi riguardano il settore fognario/depurativo con progetti di:

– potenziamento e ammodernamento di impianti esistenti;

– costruzione di nuovi impianti (es.Valsesia, Baldichieri d’Asti);

– estensione delle reti fognarie, collettamento di aree già servite agli impianti maggiori e dismissione di piccoli impianti meno efficienti.

GLI ACQUEDOTTI

Per quanto riguarda il settore acquedottistico, gli interventi sono principalmente mirati alla riduzione delle dispersioni reali di rete, con sostituzione di tratti di condotte ammalorate e con l’installazione di strumentazione per il controllo della pressione e della portata, per una maggiore facilità di controllo delle reti stesse.

Con gli interventi inseriti nell’Accordo appena sottoscritto le infrastrutture piemontesi di acquedotto, fognatura e depurazione saranno in grado di garantire prestazioni migliori e più stabili nel tempo. Crescerà quindi ulteriormente il contributo che il comparto offre al raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici e l’intero sistema sarà più resiliente di fronte ai cambiamenti climatici, sia per quanto riguarda l’approvvigionamento potabile sia il collettamento/trattamento delle acque reflue.

Una maggiore efficienza delle infrastrutture avrà positivi impatti sulla risorsa acqua, per esempio in termini di risparmio sui prelievi e dunque minori costi di gestione (es. energia per sollevamento da pozzi, trattamenti di potabilizzazione) oppure maggiore disponibilità di acqua fornita e quindi superamento di alcune croniche situazioni di carenza idrica stagionale.

L’individuazione degli interventi da finanziare è il risultato della collaborazione tra gli Uffici regionali e gli Enti di governo d’Ambito; questi ultimi dalla regolamentazione del CIPE sono chiamati per la prima volta a svolgere un ruolo primario nell’attuazione dell’Accordo, compito per il quale la Regione ha comunque dato la disponibilità a fornire supporto e a mettere a disposizione la propria esperienza maturata con la gestione delle precedenti programmazioni.




La Regione Piemonte e l’Associazione Bancaria Italiana a sostegno delle imprese vitivinicole

L’assessore all’Agricoltura, cibo, caccia e pesca della Regione Piemonte Marco Protopapa si è fatto portavoce nei giorni scorsi nei confronti della Commissione regionale dell’Associazione Bancaria Italiana, delle difficoltà delle imprese vitivinicole del territorio colpite dai recenti calamità a cui si aggiunge quest’anno un forte calo delle rese produttive in alcune zone del Piemonte.

“A seguito della nostra segnalazione alla Commissione regionale dell’Abi, abbiamo ottenuto una pronta risposta circa l’attenzione del sistema bancario alle esigenze del settore vitivinicolo piemontese gravemente colpito in queste ultime settimane dagli eventi alluvionali”, spiega l’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa.

“Di qui la garanzia dell’attivazione di una serie di misure di supporto con iniziative sia autonome sia di settore come ad esempio l’attuazione di quanto stabilito con l’Accordo per il Credito 2019, sottoscritto il 15 novembre del 2018 dall’Abi con le Associazioni di rappresentanza delle imprese”.

Tale accordo prevede per il settore agricolo alcune misure specifiche tra cui ad esempio la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio e lungo termine, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie come anche l’allungamento della durata dei mutui, dei finanziamenti a breve termine e delle operazioni di credito agrario di conduzione.

La Commissione regionale dell’Abi del Piemonte ha quindi provveduto immediatamente a sensibilizzare gli istituti bancari per l’applicazione degli interventi previsti dall’Accordo per il Credito 2019.




Bonus treno da un millione e mezzo per i trasporti piemontesi

Ammonta ad oltre un milione e mezzo di euro il ‘bonus treno’ deliberato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore ai Trasporti Marco Gabusi. La copertura è assicurata dal bilancio regionale del 2020 ed è destinata a finanziare sconti e servizi per gli utenti piemontesi del servizio ferroviario di Trenitalia.

«Stiamo realizzando un percorso molto articolato – ha sottolineato l’assessore Gabusi – che intende migliorare sia l’offerta sia il servizio ferroviario di tutto il Piemonte. Si incardina in questo percorso l’individuazione di misure economiche a favore dei pendolari abbonati al servizio regionale e un piano di nuovi servizi rispetto agli anni passati. Abbiamo infatti impegnato le risorse nel bilancio regionale del 2020 non solo per confermare la Carta Tutto Treno e il Bonus Pendolari, ma anche per mitigare determinati disservizi e aggiungere servizi per la stagione estiva. Un tassello importante per far sentire il nostro impegno nei confronti degli utenti».

Numerose le diposizioni contenute nella delibera. A partire dalle risorse per finanziare per la Carta Tutto Treno per il 2020, per un ammontare di 500 mila euro. La Carta Tutto Treno, insieme all’abbonamento regionale, consente ai residenti in Piemonte di viaggiare in seconda classe su una relazione coincidente o compresa in quella dell’abbonamento, sui treni Frecciabianca (inclusi treni Italia-Svizzera in tratta interna), IC, ICN, senza dover pagare alcuna differenza di prezzo.

Individuate e destinate anche le risorse per il ‘Bonus Pendolari 2018’, a partire da fine febbraio 2020: 414 mila euro, a cui si sommano 286 mila euro già erogati in passato, per un importo complessivo di 700 mila euro, a copertura degli sconti applicati sulla vendita di abbonamenti mensili e plurimensili. Gli sconti sono differenziati a seconda della tariffa di partenza: 3% per gli abbonamenti Formula sia mensili sia annuali con zona Pin; 5% per gli abbonamenti Formula sia mensili sia annuali con zona e tratte, Regionali Trenitalia Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia, 10% per i mensili Piemonte Integrato e Regionali Trenitalia Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Regionale Piemonte con applicazione Sovraregionale Trenitalia.

Grazie alle risorse individuate di 575 mila euro partirà inoltre il nuovo progetto ‘Treni mare anno 2020’ per rinforzare il servizio per Savona e ponente Ligure nei fine settimana estivi. Viene anche introdotta la prenotazione obbligatoria sui treni storicamente molto affollati.

Come annunciato nelle scorse settimane è confermato anche il bonus una tantum per gli anni 2018 e 2019 per i pendolari del Chierese che utilizzano il Servizio Ferroviario Metropolitana SFM1, a titolo di rimborso per i disagi subiti in questi anni: i residenti e i lavoratori che utilizzano la tratta Torino-Chieri  possono infatti chiedere il rimborso una tantum pari ad un mese di abbonamento (circa 58 euro di media) da fine dicembre 2019 a fine febbraio 2020 esclusivamente alla stazione Torino Lingotto.

Sempre per la SFM1 gli utenti della tratta Torino-Rivarolo continuano ad ottenere il bonus, finché sono presenti i disservizi, che prevede una media di 5 euro al mese per gli abbonamenti mensili e lo sconto di 30 euro per il rinnovo degli annuali.

La delibera stabilisce inoltre che le eventuali risorse non utilizzate siano trasformate in un anticipo del finanziamento dei servizi minimi previsti per il 2020-21. La gestione delle iniziative, infine, viene lasciata all’Agenzia della Mobilità Piemontese sotto il controllo della Direzione competente.

 




Violenza donne, Rosso: determinante per contrastarla lavorare con le giovani generazioni

È determinante lavorare con le scuole e le giovani generazioni per contrastare la violenza sulle donne”. Così l’assessore ai Diritti civili, Roberto Rosso, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, intervenendo all’Ecomuseo di Torino per la presentazione della mostra “Politica e carità. Donne dell’Ottocento, la doppia anima delle donne nel secolo del cambiamento” e dell’esposizione dei lavori delle studentesse del Primo liceo.

“La Regione Piemonte in collaborazione con le scuole – aggiunge – ha attuato dei piani formativi mirati rivolti, sia agli insegnanti in ottica di prevenzione per il riconoscimento dei segnali e delle richieste di aiuto, sia verso gli studenti per la diffusione della cultura di parità e del rispetto di genere.

Il 31,5% delle donne tra 16 e i 70 anni, quasi 7 milioni di italiane, è stata vittima di violenza. Ogni giorno in Italia 88 donne subiscono un atto di violenza, una ogni quarto d’ora. Nell’82% dei casi chi compie l’aggressione conosce la sua vittima, ha le chiavi di casa o gli si apre la porta.

I dati dell’ultimo rapporto della Polizia di Stato sulla violenza di genere mostrano “uno scenario agghiacciante in cui l’unico dato consolante è la maggior consapevolezza del delitto subito: sale infatti la propensione e la fiducia nel denunciare, forse anche per effetto del Codice Rosso, entrato in vigore ad agosto, che inasprisce le sanzioni per chi commette questo reato e si accelerano le indagini obbligando i Pm ad ascoltare le vittime entro tre giorni”.

Un capitolo significativo nell’opera di contrasto a un fenomeno ancora così diffuso si realizza “promuovendo tra i giovani una cultura basata sulla parità di genere e mettendo in luce i fattori socioculturali, tra cui i modelli di genere maschili e femminili, ancora molto stereotipati, e rendendo nota la presenta di reti di supporto”.




Le problematiche dell’agricoltura piemontese all’attenzione della ministra Bellanova

Durante l’incontro della Commissione politiche agricole con la ministra Bellanova che si è svolto ieri a Roma, l’assessore regionale all’agricoltura, cibo, caccia e pesca Marco Protopapa, ha portato all’attenzione del Governo, una serie di problematiche che affliggono il settore agricolo piemontese.

“Tra i vari problemi che ho prospettato alla ministra Bellanova, vi è in primo luogo quello del contenimento degli ungulati che stiamo già affrontando a livello regionale con il coinvolgimento delle province e delle prefetture.

In condivisione con gli altri colleghi delle varie Regioni abbiamo sottolineato l’attuale stato di emergenza che richiede una immediata risoluzione anche attraverso una modifica della legge nazionale.

Analogamente, ho portato all’attenzione della ministra quello del contenimento dei cormorani che stanno provocando problemi in varie località del Piemonte.

In tema fitosanitario, preso atto di un primo sostegno economico per affrontare il problema della cimice asiatica, abbiamo appreso che a partire dalla prossima primavera si potrebbero concretizzare i primi lanci della vespa samurai, specie antagonista ritenuta utile per un importante riduzione dell’insetto dannoso.

Con particolare decisione ho portato all’attenzione delle autorità di Governo, il tema delle quote latte dove ho chiesto un nuovo decreto per la sospensione per quanto riguarda le cartelle pendenti ed allo stesso tempo l’attivazione di provvedimenti amministrativi per affrontare tale problematica in un modo strutturalmente adeguato e definitivo anche con la Commissione Europea.

Vi è poi il tema della sostenibilità delle produzioni agricole, dove molte volte i costi di produzione non sono coperti dai ricavi. Su questo particolare aspetto ho chiesto alla ministra Bellanova di portare ad approvazione l’emendamento per mantenere ed ampliare le agevolazioni per quanto riguarda il gasolio agricolo.

Si è parlato della crisi del comparto del miele dove è quantomai necessario affrontare tale problematica con un adeguato supporto alle aziende apistiche duramente colpite quest’anno con interventi che aiutino il ripopolamento dei nuclei.

A livello nazionale si è segnalata la necessità di procedere alla messa in atto dei decreti attuativi per il settore vitivinicolo, mentre ritengo quantomai necessario la creazione di un tavolo di confronto con il ministero dell’ambiente per le problematiche ambientali che riguardano direttamente l’agricoltura, in particolare in tema di abbruciamenti e lo spandimento di reflui da produzioni zootecniche. Temi molto sentiti da gran parte dei nostri agricoltori che richiedono anche semplici estensioni dei periodi.

Sicuramente, di queste e di altre problematiche, se ne ritornerà a parlare sabato prossimo, il 23 novembre, con la ministra Teresa Bellanova che sarà presente ai convegni sull’agricoltura piemontese organizzati a Torino e Asti”.




Stop al bollo per tre anni e sgravi Irap per le imprese

Ridurre la pressione fiscale verso i cittadini e le aziende piemontesi: è l’obiettivo della Giunta regionale che nella Legge di Stabilità 2020 ha introdotto due misure specifiche   che riguardano il bollo auto e l’Irap per le imprese.
Il documento approvato riguarda le disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2020 e verrà sottoposto all’esame del Consiglio regionale.
«È la prima volta che in Regione viene usato uno strumento come la Legge di Stabilità – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Unascelta che abbiamo fatto per programmare meglio la gestione delle risorse in un quadro di chiarezza politica, definendo le linee guida per la redazione del bilancio».
Due le novità principali che la Giunta introdurrà a partire dal 2020.
Tutti i possessori di un veicolo Euro 0,1,2 che acquisteranno un’auto Euro 6 (sotto i 100 kW) potranno beneficiare dell’esenzione sul bollo per tre anni. Alla misura potranno accedere oltre 500 mila cittadini piemontesi.
In Piemonte sono circa 223 mila i veicoli in classe Euro 0 (7,6%), 58 mila gli Euro 1 (2%) e 237 mila gli Euro 2 (8,1%): circa il 18% del totale dei veicoli circolanti sul territorio regionale. L’introito fiscale complessivo derivante dal bollo è di circa 450 milioni di euro all’anno. 165 euro è il valore medio pagato dai piemontesi per la tassa.
La seconda misura riguarda la riduzione dell’Irap, per cinque anni, per le imprese di nuova costituzione in Piemonte o che trasferiscono un insediamento produttivo sul territorio regionale, o per quelle che assumono o stabilizzano il personale.
Lo sgravio introdotto è dello 0,92%, che corrisponde fino a 1/3 del valore dell’aliquota (attestata oggi in media al 3,9%).
In particolare per le imprese che trasferiranno in Piemonte la propria attività produttiva l’agevolazione si tradurrà in un risparmio complessivo medio, nei cinque anni, di 6 mila euro per quelle con meno di 50 addetti, oltre 30 mila euro per le aziende da 50 a 250 dipendenti e quasi 100 mila euro per quelle con oltre 250 addetti.
Per le nuove imprese,invece,lo sgravio medio complessivo sarà di 1800 euro per quelle  con meno di 50 dipendenti, oltre 90 mila euro da 50 a 250 e 150 mila euro per quelle sopra i 250 addetti.
Sgravio sull’Irap fino a 40 mila euro anche per le aziende che fanno nuove assunzioni o stabilizzano contratti di lavoro, passando da tempo determinato, apprendistato, garanzia giovani e alternanza scuola-lavoro a un contratto a tempo indeterminato.
Un’altra misura introdotta dalla Legge di Stabilità riguarda i danni provocati dalla fauna selvatica e prevede lo stanziamento di 6 milioni di euro per garantire i risarcimenti alle aziende agricole.
«Questo è uno dei tagli di tasse più impattante realizzato in Piemonte negli ultimi 10 anni – sottolinea il presidente Cirio –. Abbiamo iniziato dal bollo anche per incentivare dal punto di vista ambientale il rinnovo del parco auto circolante che, nel nostro territorio, è più alto della media nazionale. Parliamo di uno sgravio fiscale che potenzialmente raggiunge quasi 520 mila cittadini piemontesi. La seconda misura invece ha un obiettivo duplice: attrarre nuove imprese e dare una ricaduta positiva sull’occupazione, attraverso una agevolazione fiscale sull’Irap per chi sceglierà la nostra regione per insediare un’attività produttiva e per chi assumerà nuovi lavoratori o li stabilizzerà. Abbiamo anche voluto prevedere un intervento specifico per risarcire gli imprenditori agricoli su una delle principali emergenze che riguarda i danni causati della faunaselvatica. Questo è solo l’inizio, il nostro obiettivo è continuare a ridurre la pressione fiscale per tutti i cittadini e le imprese del Piemonte».