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Confartigianato Torino, De Santis: “A causa della burocrazia per ottenere credito serve un mese”

Nelle intenzioni del Governo il Decreto Liquidità a garanzia statale, è un intervento di liquidità immediata per le imprese che si apprestano a riaprire e intraprendere la fase 2.

Ma per funzionare, e per scongiurare la definitiva chiusura delle micro e piccole imprese artigiane, che si trovano con l’acqua alla gola per il mancato fatturato di marzo e aprile, la liquidità dovrebbe essere, appunto, immediata. Una questione di ore dalla richiesta alla concessione del credito. Ma così non è.

Secondo un sondaggio condotto su un campione di associati di Confartigianato Torino, un terzo pensa di non potersi più mettere in carreggiata e sta valutando la chiusura definitiva dell’attività, più di terzo del campione ha fatto richiesta al finanziamento fino a 25mila euro, previsto dal Decreto, mentre gran parte  del campione ha richiesto la moratoria su mutui e finanziamenti in corso.

 

“I danni della pandemia sulle micro e piccole imprese artigiane sono incalcolabili, – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – Una discreta fetta dei nostri associati ha provato a chiedere il prestito di 25mila euro a garanzia statale, che doveva essere erogato in 48-72 ore. In realtà i nostri artigiani si ritrovano a doversi misurare con vincoli burocratici e lungaggini che rallentano la concessione del credito e devono attendere fino ad un mese di tempo.

“Da un punto di vista burocratico funziona così – spiega De Santis – occorre esibire il bilancio del 2018 e quello provvisorio del 2019, sotto forma di stato patrimoniale e conto economico, si obbliga a produrre anche altri documenti per istruire una pratica da firmare e timbrare, quindi si invia al medio credito centrale che nella emergenza attuale si riunisce solo 2 volte alla settimana ( a differenza delle due riunioni mensili) Poi si redige un verbale di approvazione che viene inviato alla banca con il successivo sblocco dei soldi da parte dello Stato.

La banca quindi chiama il beneficiario del credito per firmare un contratto, segue l’erogazione. Tutta questa trafila si svolge in un mese circa. Questo meccanismo di erogazione dovrebbe essere veloce e immediato, quasi automatico, soprattutto per il finanziamento a 25000 euro garantito al 100 % dallo stato e per il quale dovrebbe esserci per decreto un automatismo. Le nostre imprese sono allo stremo. Se vogliamo ripartire, dobbiamo sostenerle, ma la velocità è fondamentale. Diversamente, non ci rimane che contare le imprese sopravvissute alla pandemia”.

 

E ancora una volta l’ostacolo più importante per la sopravvivenza delle imprese è la burocrazia che, allunga i tempi, scoraggia i Piccoli dal farsi avanti e complica il percorso di avvicinamento alla fase 2.

 

“C’è il reale rischio che, nella fase 2, le nostre imprese non abbiano le risorse per rialzare le serrande – continua De Santis – e per affrontare tutte le indicazioni sanitarie per contrastare la diffusione del virus”.

Insomma, le Banche in queste operazioni non si sentono sufficientemente tutelate e chiedono che si eviti il ribaltamento di responsabilità su di loro nel caso in cui le misure offerte alle imprese non sortissero gli effetti sperati e le aziende cadessero in stato di insolvenza con possibili conseguenze di procedure fallimentari.

 

Confartigianato Torino sottolinea, inoltre, come l’ottenimento del credito a garanzia statale potrebbe anche essere un meccanismo non virtuoso in quanto costituisce un debito, un onere, seppur a interessi bassi e vantaggiosi rispetto ad un normale finanziamento. La proposta di Confartigianato Torino consiste quindi di erogare una parte a fondo perduto, così come viene fatto in altri stati dell’Unione (Germania e Inghilterra).

 

Confartigianato Torino plaude all’iniziativa del Prefetto Claudio Palomba di aprire un tavolo con Abi e Istituti di credito per favorire l’accesso al credito.

 

“All’interno di Confartigianato Torino – conclude De Santis – è attivo un servizio in grado di supportare le imprese nella corsa burocratica ai prestiti, nel semplificare e superare gli innumerevoli cavilli normativi e agevolare le imprese nei percorsi utili all’ottenimento delle agevolazioni contenute nel Decreto Liquidità”.




Decreto liquidità, online il modulo per richiedere la garanzia fino a 25 mila euro

A seguito della pubblicazione del Decreto liquidità in Gazzetta ufficiale, il Ministero dello Sviluppo economico si è adoperato per rendere immediatamente attuative le misure approvate in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti.

Per ridurre i tempi di attuazione era stata già inviata alla Commissione Ue, ancor prima dell’approvazione del decreto legge, la notifica con la quale era stata richiesta l’autorizzazione ad adottare questi nuove regole di aiuti di stato e che oggi ha ricevuto il tempestivo via libera da Bruxelles.

Il MiSE e Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di Garanzia, stanno inoltre lavorando insieme all’Associazione bancaria italiana e ai principali istituti di credito per rendere attivi e disponibili, in tempi brevi, tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria alla richiesta di garanzia per i beneficiari delle misure, che si prevedono numerosi.

È già disponibile on line sul sito “fondidigaranzia” il modulo per la richiesta di garanzia fino a 25mila euro, che il beneficiario dovrà compilare e inviare per mail (anche non certificata) alla banca o al confidi al quale si rivolgerà per richiedere il finanziamento.

Allo stesso tempo si sta lavorando per accelerare le istruttorie bancarie con l’obiettivo di ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l’accredito delle somme richieste sul proprio conto corrente.

 

Documenti




Liquidità imprese. Il vademecum dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia illustra le disposizioni contenute nel decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020 che ha previsto misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, interventi in materia di salute e lavoro e proroga di termini amministrativi e processuali.

La presentazione ha scopo puramente esemplificativo e potrà essere oggetto di modifiche e adeguamento dei contenuti

Vademecum sul decreto “Liquidità Imprese” – pdf