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Anche Confagricoltura Asti presente alla Festa del “Grazie”

Tribune dello Stadio “Bosia” di Asti gremite, pur nel rispetto del distanziamento, sabato scorso 19 settembre per dire grazie a tutti coloro che hanno dato un contributo per uscire dall’emergenza Covid.

Grande manifestazione, voluta dall’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Asti Mariangela Cotto insieme all’Associazione degli Alpini e all’associazione Dono del Volo guidata da Giorgio Calabrese, durante la quale si sono succeduti numerosi interventi e toccanti testimonianze, tra cui quelle del commissario dell’ASL Giovanni Messori Ioli e del primario del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale di Asti Francesco De Rosa.

Nella seconda parte della manifestazione il Vescovo di Asti, Monsignor Marco Pastraro, ha officiato una funzione in cui, al momento dell’offertorio, sono stati portati all’altare alcuni cesti colmi di doni della terra da parte delle associazioni agricole, anch’esse operanti a vario modo nel periodo del lock-down.

Per Confagricoltura Asti era presente il direttore Mariagrazia Baravalle che commenta così la giornata: “Mi sono commossa più volte oggi, la solidarietà e l’impegno sociale di tutto il territorio astigiano hanno ricevuto il giusto riconoscimento ed è risuonata a gran voce la speranza perché tutto si risolva per il meglio nei prossimi mesi, in primis per la sicurezza dei cittadini e, come diretta conseguenza, per le attività economiche”.




Douja D’Or 2020, Confagricoltura Asti: apprezzamento per la decisione di coinvolgere il territorio provinciale

Confagricoltura Asti esprime grande soddisfazione per l’organizzazione dell’edizione 2020 della Douja d’Or, che nonostante tutti i problemi legati all’emergenza sanitaria ancora in corso, è stata comunque proposta anche quest’anno, in una nuova veste.

La nuova Douja d’Or, rinnovata nella formula, ampliata nel tempo e nello spazio rispetto alle precedenti edizioni (estesa a 4 week-end coinvolgendo Asti e tutto il Monferrato Astigiano) ha puntato su una nuova forma di comunicazione, in cui i temi principali sono: il Vino, il Cibo, la Cultura e il Monferrato.

Apprezziamo molto l’impegno da parte degli organizzatori che quest’anno, nonostante i problemi legati all’emergenza Covid, hanno deciso comunque di puntare su questa manifestazione, da sempre fortemente radicata nella cultura e nelle tradizioni locali”, afferma il direttore di Confagricoltura Asti Mariagrazia Baravalle.

Una Douja d’Or che non avrà solamente più Asti e i suoi palazzi storici come palcoscenico principale; l’atmosfera della kermesse si respirerà anche sul territorio provinciale, coinvolgendo le aziende vitivinicole, le imprese della ristorazione, dell’accoglienza e del turismo, che operano nel comprensorio, con l’obiettivo di rilanciare l’economia dell’intera filiera enoturistica e gastronomica astigiana e piemontese.

Come affermato dallo stesso presidente della Camera di Commercio di Asti, Erminio Renato Goria, “la Douja è una manifestazione che riguarda la nostra terra, il nostro saper fare e produrre. Obiettivi principali sono la valorizzazione dei prodotti del nostro territorio, la crescita e lo sviluppo della nostra provincia, a maggior ragione dopo i mesi di lock down”.

Confagricoltura Asti – conclude il direttore Baravalle – è fiduciosa del fatto che questa nuova formula che coinvolge tutto il territorio provinciale, possa portare ad una maggiore valorizzazione delle aree rurali, riscoprendo soprattutto l’importanza che l’agricoltura riveste nell’intera progettazione del turismo locale. Ci auguriamo, in caso di successo, che queste nuove iniziative possano essere riproposte negli anni a seguire”.




Confagricoltura Asti: “Provvedimento che contribuisce alla valorizzazione di un prezioso patrimonio produttivo”

E’ stato pubblicato recentemente un nuovo decreto che tutela la viticoltura eroica e storica. Si tratta del Decreto n. 6899 del 30 giugno 2020, relativo alla “salvaguardia dei vigneti storici ed eroici” in attuazione della Legge n. 238 del 2016: il cosiddetto “Testo Unico del Vino”.

Questo provvedimento stanzia diverse risorse finanziarie per la tutela e la conservazione di questi vigneti tramite interventi mirati in materia di consolidamento delle strutture con tecniche tradizionali. Tale misura si impegna ad erogare fondi anche per l’utilizzo di vitigni autoctoni, la valorizzazione, promozione e pubblicità delle uve e dei vini riconducibili a questo tipo di coltivazione.

Ci auguriamo che il provvedimento possa presto trovare attuazione – dichiara il direttore di Confagricoltura Asti Mariagrazia Baravallee contribuire alla valorizzazione di un prezioso patrimonio produttivo, ambientale e culturale, quale per esempio quello dei sorì del Moscato”.

La Provincia di Asti – evidenzia il direttore – è ricca di questi vigneti, coltivati con enormi sacrifici in aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico e di particolare pregio paesaggistico, storico e ambientale”.

Questi vigneti rappresentano infatti un vero patrimonio su tutto il territorio regionale, dove vengono coltivati più di 3300 ettari (su una superficie vitata regionale complessiva di 44.000 ettari), con una produzione di oltre 25 milioni di bottiglie prevalentemente a denominazione di origine controllata e controllata e garantita.

Si tratta di una buona opportunità finalizzata al recupero dei vigneti”, afferma Andrea Faccio, referente per la vitivinicoltura di Confagricoltura Asti. “E’ necessario però – continua Faccio – sostenere anche la viticoltura tradizionale che negli ultimi anni è stata purtroppo parecchio trascurata. Un comparto che ha sempre rappresentato una fonte di sostentamento per le realtà locali, le quali hanno anche contribuito a rendere celebre il territorio astigiano in tutto il mondo”.