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Crisi d’impresa, Robiglio: “Sempre più difficile l’attività imprenditoriale nel nostro Paese”

Siamo abbastanza preoccupati per il perdurare di una mentalità “anti-impresa” come quella che ispira le più recenti normative sulle crisi d’impresa e che rende sempre più difficile l’attività imprenditoriale nel nostro Paese.

Lo ha detto il presidente della Piccola Industria di Confindustria, Carlo Robiglio, concludendo i lavori del convegno “La responsabilità penale delle società e degli enti (D.Lgs. 231/01): stato dell’arte della giurisprudenza e nuovi reati”, svoltosi nel pomeriggio del 18 febbraio 2020 a Novara.

«Il rispetto delle leggi e l’etica d’impresa – ha osservato – fanno parte da sempre della storia di valori e degli impegni concreti di Confindustria.

Si pensi, ad esempio, al “rating di legalità”, strumento fortemente voluto da Confindustria, che permette alle aziende virtuose di farsi riconoscere dai propri stakeholder assicurando premialità nelle misure di sostegno e nell’accesso al credito e che è stato finora ottenuto da oltre 7.500 imprese, di cui oltre il 90% Pmi, o al “Manifesto per l’etica d’impresa” che Rossana Revello, alla guida del nostro Gruppo tecnico per la Responsabilità d’Impresa, sta presentando con un roadshow in tutta Italia.

Sono davvero tante le aziende che hanno scelto da che parte stare e si impegnano per il rispetto delle leggi, all’interno di un modello di governance che deve essere sempre più permeato da una cultura manageriale per creare valore condiviso.

È doveroso ricordarlo, come è doveroso tenere conto di questo impegno e considerare, al netto della rilevanza dei reati previsti dal D.lgs. 231, quella che deve essere, attraverso un coordinamento normativo adeguato, una necessaria proporzionalità della risposta sanzionatoria».

 

Organizzato da Confindustria Novara Vercelli Valsesia in collaborazione con Confindustria, Ordine degli Avvocati di Novara e Aodv 231-Associazione dei Componenti l’Organismo di Vigilanza, l’incontro ha avuto come relatori Umberto Caldarera, avvocato in Novara e componente del Consiglio direttivo dell’Associazione dei componenti degli Organismi di Vigilanza, che ha analizzato le nuove fattispecie di reato e le ricadute sul “Modello organizzativo 231”, Antonio Matonti, avvocato e direttore dell’area Affari legislativi di Confindustria, che ha illustrato l’evoluzione delle linee-guida elaborate da Confindustria per l’applicazione nelle imprese dei modelli di organizzazione e controllo in osservanza a quanto previsto dal D.Lgs. 231/01, e il sostituto procuratore della Repubblica di Torino, Ciro Santoriello, che ha trattato alcuni casi di applicazione del D.Lgs. 231 nella giurisprudenza.

 

 




Ebano apre a Torino. Robiglio: sarà il nostro hub per il mercato europeo.

“Torino sarà il nostro hub per il mercato europeo. Puntiamo sulle forti competenze presenti nel territorio e sul suo ruolo naturale di luogo di contaminazione tra Italia e Francia.”

Spiega così l’apertura della sede del Gruppo Ebano a Torino il fondatore e Presidente della Piccola Industria di Confindustria Carlo Robiglio.

La holding apre a palazzo Graneri della Roccia in Via Bogino 9, sede anche del Circolo dei Lettori, sia un ufficio di rappresentanza e commerciale che una seconda sede operativa di BTREES, l’agenzia di comunicazione e marketing digitale del gruppo.

Il Gruppo ha aumentato da poche settimane ad un milione di euro il capitale sociale di CEF Publishing e l’ha trasformata in SPA e a fine estate, aveva rilevato le quote di minoranza di CEF Publishing, diventandone proprietaria al 100%.

“Torino ha un grande potenziale, un tessuto imprenditoriale fatto di migliaia di imprese di grande livello per posizionamento nei mercati internazionali e qualità dei prodotti, e grandissimi talenti formati in università d’eccellenza come quelle piemontesi.”

Sono i numeri a rappresentare la costante crescita del Gruppo Ebano: circa 18 milioni di fatturato nel 2018 ed una crescita negli ultimi 6 anni dell’800%, 8 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, una clientela media annuale che ormai supera le seimila unità per il solo business della formazione a distanza ed un piano di crescita per linee interne ed esterne con investimenti nel solo 2018 di 700 mila euro.

L’azienda è stata premiata da Deloitte a maggio a Milano nella sede di Borsa Italiana con il Premio “Deloitte Best Managed Companies” (BMC): il riconoscimento rivolto alle aziende che si sono distinte per strategia, competenze, impegno verso le persone e performance, promosso da Deloitte in collaborazione con ALTIS Università Cattolica, Confindustria e ELITE, il progetto del London Stock Exchange Group che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale.

Il Gruppo Ebano, tramite Cef Publishing, è anche in Elite, il programma internazionale nato in Borsa Italiana nel 2012 in collaborazione con Confindustria e dedicato alle aziende più ambiziose, con un modello di business solido ed una chiara strategia di crescita. Il Gruppo è fortemente impegnato nel sociale e nella sostenibilità.

La politica aziendale di Ebano, volta a perseguire alti standard in termini di sostenibilità e impatto sociale, ha permesso, attraverso la partecipata Cef Publishing, di ottenere la Certificazione b Corp®, rilasciata dalla B Corporation, l’ente non-profit americano.




“Responsabilità penale società ed enti (D.Lgs. 231/01): stato dell’arte della giurisprudenza e nuovi reati”

“La responsabilità penale delle società e degli enti (D.Lgs. 231/01): stato dell’arte della giurisprudenza e nuovi reati” è il titolo dell’incontro in programma martedì 18 febbraio 2020, alle 14.30, nella sede di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), in C.so Cavallotti 25 a Novara.

Organizzato da Cnvv in collaborazione con Confindustria, Ordine degli Avvocati di Novara e Aodv 231Associazione dei Componenti l’Organismo di Vigilanza, l’incontro presenterà l’evoluzione della normativa, della giurisprudenza e delle linee-guida di Confindustria per l’applicazione nelle imprese dei modelli di organizzazione e controllo in osservanza a quanto previsto dal D.Lgs. 231/01.

«Il processo di estensione delle fattispecie di reato, presupposto rilevante per configurare la responsabilità delle persone giuridiche, sta proseguendo – spiega il direttore di Cnvvv, Aureliano Curini – con l’introduzione progressiva di nuovi reati.

Di conseguenza le organizzazioni che hanno adottato o stanno adottando un modello di organizzazione e controllo in osservanza a quanto previsto dal D.Lgs. 231/01 hanno necessità di aggiornarlo.

Le linee-guida che Confindustria ha aggiornato e sottoposto all’approvazione del Ministero della Giustizia costituiscono uno strumento utilissimo in questa direzione. Solo per fare un esempio concreto l’introduzione, con la Legge 157/2019, di alcuni reati fiscali renderà necessario un rafforzamento dei protocolli e delle procedure sul controllo della fiscalità d’impresa.

Contestualmente è in corso, da parte del Governo, il recepimento della Legge di delegazione europea 2018, che prevede l’introduzione delle frodi Iva fra i reati previsti dal D.Lgs. 231, andando a prefigurare la necessità, per le imprese, di dotarsi di modelli organizzativi orientati alla prevenzione “tout court” anche dei reati di tipo fiscale.

I relatori che abbiamo invitato sono tra i massimi esperti a livello nazionale e forniranno una serie di aggiornamenti di estrema utilità».

 

Dopo i saluti di Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria di Confindustria, l’agenda dei lavori prevede l’intervento di Umberto Caldarera, avvocato in Novara e componente del Consiglio direttivo dell’Associazione dei componenti degli Organismi di Vigilanza, dedicato all’analisi delle nuove fattispecie di reato e alle ricadute sul “Modello organizzativo 231”.

Prenderà poi la parola il sostituto procuratore della Repubblica di Torino, Ciro Santoriello, che illustrerà l’applicazione del D.Lgs. 231 nella giurisprudenza, mentre l’evoluzione delle linee-guida di Confindustria sarà trattata da Antonio Matonti, avvocato e direttore dell’area Affari legislativi di Confindustria.

Al termine è prevista una sessione di domande e risposte con i partecipanti.