La Direzione regionale lo ha eletto al posto del dimissionario Giancarlo Gonella Il nuovo presidente, 45 anni, biellese, ha già ricoperto importanti incarichi nell’associazione La Direzione regionale di Legacoop Piemonte, riunita questa mattinaa Torino, ha proclamato per acclamazione Dimitri Buzio come nuovo presidente dell’associazionedelle cooperative.

Buzio sostituisce il dimissionario Giancarlo Gonella, in carica dal 2006. Il neopresidente Dimitri Buzioha ringraziato chi lo ha preceduto in questo ruolo e il gruppo dirigente di Legacoop Piemonte “che ha sempre avuto il coraggio di una visione prospettica”.

“Mi auguro che la cooperazione possa essere sempre più protagonista. –ha affermato il nuovo presidente -. Non bisogna pensare alla cooperativa come a una forma imprenditoriale residuale rispetto ad altri modelli di impresa perché,dove è presente,arricchisce l’offerta.

Le nostre cooperative svolgono ruoli fondamentali sul territorio per quanto riguarda i servizi, la grande distribuzione,l’abitazione,l’assistenza agli anziani e alle fasce più deboli della popolazione.

Nel 2019 le 446 cooperative associate di Legacoop Piemonte hanno fatto registrare un valore di produzione di quasi 3 miliardi di euro (2.852.200.000) pari al 2,6 per cento del Pilpiemontese.Esse contano 688.500 soci e 30mila occupati.E ciò deve essere chiaro a noi per primi, ma anche ai nostri interlocutori nel mondo politico e produttivo.

In tal senso l’Alleanza delle Cooperative rappresenta un punto di semplificazione della rappresentanza ma non può esaurire l’agire politico della nostra Associazione”.

Buzio ha affrontato anche le tematiche legate all’attualità e alla fase post lockdown: “Quella che stiamo vivendo è una fase di grande incertezza. La pandemia ha avuto ripercussioni sul mondo economico e produttivo e non sappiamo cosa ci aspetti nei prossimi mesi. I dati statistici parlano di un’economia piemontese tornata indietro di 12 anni, al pieno della crisi economica.La geografia ci può dare una mano per il rilancio del Piemonte in quanto la nostra regione è un polo fondamentale nello sviluppo infrastrutturale dei prossimi decenni. Penso all’Alta Velocità, il Tav Torino-Lione di cui c’è da auspicare una rapida prosecuzione dei lavori senza più sé né ma.

Il retroporto di Genova,che avrà come sua principale area di sviluppo il territorio alessandrino. Il “Piemonte Orientale” sempre più anello di congiunzione tra Torino e Milano.

E la Asti-Cuneo necessaria per rafforzare lo sviluppo della filiera agricola di quei territori. Progetti a cui mi sento di dire il mio si convinto”. Infine, un passaggio sulle nuove sfide per il mondo cooperativo: “Legacoop non deve dimenticare l’eredità del nostro passato,ma dobbiamo spogliarci dei panni del ‘900 e reinterpretare il nostro ruolo secondo nuovi schemi che sappiano parlare alla realtà del nuovo millennio.

Da sempre l’impresa cooperativa mette al centro le persone, coniugando le necessità del proprio sviluppo con la tutela e il rispetto dei soci. Guardiamo con coraggio al futuro”, ha concluso Buzio.

Giancarlo Gonella lascia quindi la presidenza di Legacoop Piemonte dopo 14 anni: “Una scelta per il rinnovamento generazionale della classe dirigente e per avviare nuovi percorsi per lo sviluppo della cooperazione in Piemonte per i prossimi anni”.“In questi anni–ha aggiunto -da presidente di Legacoop Piemonte mi sono dato tre parole d’ordine che vorrei consigliare anche a chi mi succede. Unità, perché come ufficio di presidenza abbiamo lavorato in squadra con i vari settori.

Autonomia rispetto al mondo istituzionale e politico: un modo di essere che credo Legacoop debba mantenere come in tutti questi anni in cui ci siamo rapportati con giunte di orientamento diverso.E attenzione al mercato intercooperativo: sviluppare il mercato tra imprese cooperative è importante.

È un modo,per il nostro sistema,di autotutelarsi e crescere.”“Posso dire con soddisfazione che le nostre cooperative hanno retto bene alla sfida del Coronavirus. Penso a Novacoop per il settore della grande distribuzione: ha saputo mantenere i supermercati aperti con un’ottima gestione organizzativa, tutelando sia la salute dei clienti siadei lavoratori.

Allo stesso modo le cooperative di servizi che operano con disabili e persone anziane, quindi in contesti di alto rischio, hanno fatto registrare numeri contenuti di contagi, segno della grandecapacità professionale dei soci.Sono questi i segni positivi da cui ripartire per il futuro e per un rilancio della competitività.

”Il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, presente alla Direzione, ha così commentato l’avvicendamento al vertice di Legacoop Piemonte: “Un grazie di cuore a Giancarlo Gonella, cui mi lega un lungo rapporto di sincera amicizia, per la passione e l’intelligenza con le quali ha guidato Legacoop Piemonte rafforzandone il ruolo e l’autorevolezza.

E un augurio di buon lavoro a Dimitri Buzio, che, ne sono certo, affronterà il nuovo incarico con tutto l’impegno che la fase attuale richiede. Il Paese sta lentamente imboccando la via della ripresa e va accompagnato e sostenuto. Da questo punto di vista, è molto importante l’accordo raggiunto al Consiglio Europeo, che mette a disposizione dell’Italia risorse ingenti. Adesso si tratterà di utilizzarle bene per assicurare una robusta ripresa della nostra economia, definendo un piano di rilancio che puntiad avviare un percorso di sviluppo inclusivo e sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale.

Un obiettivo che abbiamo indicato al Governo e per il quale siamo pronti a dare il nostro contributo”.Gonella, che il 12 agosto prossimo compirà 66 anni, era stato eletto presidente di Legacoop Piemonte per la prima volta nel giugno del 2006, l’anno delle Olimpiadi invernali a Torino, che vide il movimento cooperativo protagonista nella realizzazione di oltre il 50% delle opere e degli impianti sportivi.

Nel settembre successivo è stato eletto presidente dell’Associazione regionale delle cooperative di consumo. Successivamente,membro del Consiglio di amministrazione di Novacoop e membro della Direzione nazionale di Legacoop.

image_pdfStampa il PDFimage_printStampa l'articolo