La produzione industriale in provincia di Cuneo nel I trimestre 2021 ha realizzato una variazione del +5,2% rispetto all’analogo periodo del 2020, in linea con il dato regionale (+5,0%). Risultato, quello cuneese, che mostra come le imprese del territorio abbiano saputo reagire con capacità e resilienza al difficile periodo generato dalla crisi sanitaria Covid-19.

Il positivo risultato emerge dalla 198ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali nei mesi di aprile e maggio 2021 con riferimento ai dati del periodo gennaio-marzo 2021. La ricerca che ha coinvolto 1.796 imprese industriali piemontesi, di cui 244 cuneesi rappresentate da un totale di 7.107 addetti e un valore di oltre 1,7 miliardi di euro di fatturato.

Nel I trimestre 2021 il rilancio dell’output si associa ai risultati positivi di tutti gli indicatori congiunturali analizzati. A fronte di un fatturato totale del +6,0%, con ordinativi interni che registrano un +4,2%. Allo stesso modo, riprende la dinamica sui mercati stranieri con un fatturato estero del +4,0% accompagnato da ordinativi esteri del +5,6%. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 66,96%.

“È confortante vedere, dopo lungo tempo, tutti gli indicatori economici preceduti dal segno positivo – sottolineano i vertici camerali – perché dietro a quel semplice più ci sono imprenditori che producono, lavoratori che operano in azienda e non sono in Cassa integrazione, macchinari a pieno regime, merci destinate ai mercati italiani e stranieri. L’auspicio, dopo tante false partenze, grazie ai sacrifici fatti in questi mesi e all’accelerazione del Piano vaccinale, è che si possa tornare alla normalità. Le aziende della provincia di Cuneo sono pronte a mettere in campo tutto il loro bagaglio di professionalità, operosità, capacità e competenza per aiutare il Paese in questa nuova fase di rilancio”.

Nel I primo trimestre 2021, tutti i comparti mostrano segno positivo eccezion fatta per l’alimentare che registra un -1,3%. Buona la performance del tessile-abbigliamento-calzature con un +10,6%, decisamente migliore rispetto al dato regionale (-4,6%), a cui seguono le industrie metalmeccaniche con il +9,2% e le altre industrie manifatturiere (+8,3%).

Scendendo nel dettaglio dimensionale d’impresa emerge come in termini di output prodotto tutte le imprese abbiano riportato risultati positivi. La variazione tendenziale della produzione industriale registra +2,0% per le micro imprese (0-9 addetti); +2,5% per le piccole imprese (10-49 addetti); +4,8% per le medie imprese (50-249 addetti) e +15,6% per le realtà di maggiori dimensioni (oltre 250 addetti).

 

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