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Confederazioni Artigiani: “Usare i bus piemontesi per il turismo con soluzioni innovative”

Abbiamo trovato un interlocutore attento e sensibile verso le difficoltà di un settore che è ancora fermo per colpa della crisi del Covid e stiamo valutando importanti azioni di rilancio per rimettere in moto i mezzi e interrompere questo lungo e drammatico stop.

Con queste parole i rappresentanti del settore trasporto persone del Comitato Unitario delle Confederazioni Artigiane Piemontesi (CNA Piemonte, Confartigianato Imprese Piemonte e Casartigiani Piemonte), hanno commentato l’avvio di un confronto con la giunta regionale piemontese.

A livello nazionale le sigle stanno operando per integrare il Decreto Rilancio, ma è a livello piemontese che si sta muovendo un ulteriore confronto per la ripartenza.

L’obiettivo è quello di inserire il trasporto delle persone nella filiera del turismo per mettere fine al fermo dei mezzi che sta pesando fortemente su operatori, dipendenti delle imprese del trasporto e utenti finali.

Le confederazioni a livello nazionale stanno già lanciando l’allarme perché le stime parlano di una altissima “mortalità” delle imprese nelle prossime settimane: una su quattro rischia di chiudere entro il mese di settembre.

“Ci stiamo muovendo su due terreni: da una parte riagganciare il trasporto delle persone alla filiera del turismo dopo una esclusione iniziale che era dannosa e incomprensibile. Inoltre si tratta di associare il destino delle nostre imprese a un vantaggio nei confronti degli utenti finali, i clienti, ha affermato Costanzo Merlin, portavoce regionale di CNA Fita Piemonte.

“Non stiamo percorrendo solamente la strada del sostegno a fondo perduto perché non riteniamo che questa sarebbe una soluzione strutturale e non garantirebbe, invece, la ripresa vera delle imprese. Noi vogliamo tornare a muovere le persone e i nostri mezzi”, ha confermato Eraldo Abbate presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Trasporto Persone.

E le soluzioni che si prospettano a favore delle imprese piemontesi non si limiteranno agli spostamenti all’interno del territorio regionale, ma è rivolto alle società che operano in Piemonte anche per trasporti su tratte nazionali in vista della prossima stagione turistica. Questo traino reciproco nei confronti del turismo diventa la chiave di volta per una Regione, il Piemonte, che ha deciso di investire in servizi e immagine proprio per attirare visitatori.




Vacanze, Agriturist Alessandria: estate 2022 in campagna all’insegna di natura, enogastronomia e ritmi lenti

Quest’estate gli agriturismi italiani fanno il pieno grazie a un mix vincente: la riscoperta, in seguito alla pandemia, della ruralità e soprattutto delle vacanze di prossimità, insieme al forte ritorno degli stranieri. Moltissime le strutture già al completo. Premiate le imprese che oltre alla piscina, la prima colazione e la ristorazione organizzano attività, come trekking, passeggiate a cavallo, ciclobike o esperienze enogastronomiche, come lezioni di cucina e degustazioni.

“Gli italiani – afferma Franco Priarone, presidente Agriturist Alessandria – non hanno rinunciato alle vacanze e, facendo molta attenzione al portafoglio, hanno scelto il contatto con la natura e la bellezza delle campagne. Secondo l’Enit ben un italiano su cinque ha optato per la vacanza outdoor. Complici anche gli scioperi aerei, gli stranieri hanno scelto l’automobile per spostarsi. Così oltre a scoprire durante il percorso quella che, a torto, viene definita l’Italia minore, è cresciuto l’apprezzamento per l’Italia rurale, tanto che il 10% degli agriturismi comincia ad avere già prenotazioni per l’estate 2023.

Per Agriturist viene assolutamente confermata ed è addirittura destinata a crescere la tendenza dello scorso anno, verso ricavi finalmente stabili, se non in crescita, rispetto all’anno precedente (nel 2021 in media + 30%). E’ anche destinata ad aumentare ancora, in percentuale, la quota di mercato sull’intero settore turistico sia per quanto riguarda gli ospiti, sia per i pernottamenti (lo scorso anno era rispettivamente + 1% e +1,2%). Si prevede, infine, una crescita dei turisti esteri, rispetto allo scorso anno, in media del 15%, con punte anche del 35% grazie al ritorno degli americani e all’arrivo massiccio di turisti d’Oltralpe, dal Benelux e Nord Europa.

Certamente – sottolinea l’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura Alessandria – molto dipenderà dagli imprenditori e dalla loro capacità d’innovarsi, così come dalle Istituzioni e dal saper valorizzare, anche con l’utilizzo virtuoso dei fondi del PNRR, l’Italia agricola.

“Viviamo – conclude Paola Maria Sacco, presidente Confagricoltura Alessandria – una situazione decisamente paradossale: sia il Covid, sia la situazione d’incertezza hanno lanciato la vacanza agrituristica, quasi meglio di una campagna pubblicitaria ad hoc. La tipicità, l’ambiente, la salute, le attività all’aria aperta, la scoperta di territori non lontani, insieme alla possibilità di soluzioni abitative autonome, grandi spazi, luoghi poco frequentati, che garantiscono il distanziamento sociale hanno rafforzato l’appeal delle nostre strutture. La possibilità di vivere con chi produce eccellenze da gustare, insieme allo stretto contatto con la natura che permette di rigenerare corpo e mente, hanno fatto il resto”.




Per il turismo quasi 76 milioni di euro

Il turismo piemontese potrà contare su circa sessanta milioni di euro per il triennio 2020-2021, ai quali entro pochi mesi se ne aggiungeranno circa 17 provenienti dalla rimodulazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr): è questa la disponibilità finanziaria annunciata in Terza commissione dall’assessore illustrando il Bilancio di previsione.

Tra i principali obiettivi figura il sostegno all’offerta turistica attraverso il potenziamento e la qualificazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. L’assessore ha poi anche sottolineato che si punterà a sostenere le piccole e medie imprese che erogano i servizi turistici e che ci saranno specifici investimenti per la promozione dei territori.

Sono intervenuti esponenti di M5, Pd e Lega, che hanno espresso forti preoccupazioni per le possibili ricadute negative all’ intero comparto turistico piemontese causate dall’emergenza del Coronavirus.

In particolare il Pd, attraverso il suo capogruppo, ha auspicato di incominciare un’analisi della situazione al fine di individuare le priorità prima dell’approvazione in Aula del Bilancio, in maniera tale da poter apportare le necessarie modifiche dettate dalla contingenza. E per fare ripartire a pieno regime l’intera macchina del turismo piemontese una volta superata l’emergenza, la Lega ha chiesto particolare attenzione alla comunicazione.

La Commissione ha poi espresso parere favorevole a maggioranza per il Defr e per il Bilancio di previsione.




Confartigianato Cuneo, webinar per spiegare alle aziende le potenzialità del “turismo esperienziale”

Confartigianato Cuneo organizza, giovedì 23 luglio, alle ore 18.30, un webinar gratuito e libero a tutti dal titolo “Il turismo esperienziale artigiano: opportunità per imprese e territorio”.

«Mai come in questo periodo – dichiara Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – il connubio tra “artigianato” e “turismo” si rileva fondamentale per rilanciare l’economia locale e nazionale.

Il turismo deve infatti essere considerato, strategicamente, un reale volano di crescita di tanti territori italiani, attuando iniziative che permettano di valorizzare l’offerta turistica legata all’artigianato».

Secondo l’Ufficio Studi nazionale di Confartigianato, siano più di 212mila le imprese artigiane potenzialmente coinvolte nelle attività turistiche, il 15,9% del totale delle imprese.

«In questo ambito – aggiunge Giorgio Felici, vicepresidente territoriale e presidente di Confartigianato Piemonte – si declina il tema del “turismo esperienziale”: turisti che, a lato della classica visita su un territorio, vogliono abbinare attività ed esperienza, non solo sportive, enogastronomiche, culturali… ma anche conoscere e scoprire prodotti ed eccellenze locali.

Il territorio piemontese gode di un altissimo potenziale per quanto riguarda l’offerta turistica; ricordiamo la nomina, nel 2019, di “Regione Best in Travel” da Lonely Planet. Occorre quindi migliorare e favorire un maggior e più strutturale collegamento tra il comparto turistico e il settore delle piccole e medie imprese artigiane, in modo da creare un volano virtuoso per la promozione e lo sviluppo del territorio».

«Fondamentale – commenta Mauro Bernardi, presidente ATL del Cuneese – “fare rete” tra Istituzioni, Enti, Associazioni, mondo della recettività e tessuto economico. Solo costruendo sinergie e programmando nel medio e lungo termini si possono creare i presupposti necessari alla valorizzazione del nostro territorio».

«In questo contesto – spiega Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo – abbiamo attivato, una innovativa piattaforma web di e-commerce e promozione delle imprese del territorio per permettere alle aziende artigiane della provincia di Cuneo di raggiungere nuovi clienti e farsi conoscere dai tanti turisti che ogni anno ci visitano. Nel corso del webinar approfondiremo opportunità e strumenti a disposizione delle aziende per rilanciarsi e rilanciare la nostra bellissima provincia Granda».

È possibile assistere al webinar fisicamente nella sala riunioni di Confartigianato Cuneo (massimo 15 partecipanti) oppure on-line.




Turismo d’alta quota, 2 proposte di legge per migliorare la sicurezza

Una serie di modifiche alla legge regionale 2/2009 in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi e disciplina dell’attività di volo in zone di montagna: è quanto prevede la proposta di legge a prima firma Valter Marin (Lega), illustrata oggi dal consigliere Mauro Fava (Lega) in una seduta congiunta delle Commissioni terza e sesta, presieduta da Claudio Leone.

Tra gli aspetti più significati evidenziati da Fava, la Pdl precisa le responsabilità soggettive per lo sci fuoripista, definisce in modo più chiaro le responsabilità in capo a gestori degli impianti, amministratori locali e sciatori, dà una serie di indicazioni sulle fasce di rispetto ai fini della sicurezza e dell’ammodernamento e miglioramento degli impianti e delle piste.

Inoltre, regolamenta diversamente la pratica dell’eliski, consentendo tale attività anche nelle giornate festive su calendari che verranno decisi dai Comuni o dalle Unioni montane interessati.

Introdurre tra le aree sciabili e di sviluppo montano previste dalla legge 2 le piscine naturali è quanto prevede invece la Pdl a prima firma Daniele Valle (Pd): si tratta di bacini artificiali le cui acque vengono depurate con procedimenti naturali. Già presenti in altre regioni, possono collocarsi sia dentro che fuori le aree sciabili e costituiscono un’attrattiva turistica per il comparto alpino.

Su richiesta del gruppo M5s, è stato deciso il passaggio delle Pdl in quinta Commissione per un parere consultivo, in particolare sull’eliski e le aree in cui potrà essere praticato. Sono inoltre state stabilite le consultazioni on line, con termine il 20 febbraio, alle quali, se necessario, potranno seguire le consultazioni fisiche come richiesto dai gruppi M5s e Pd.




Montagna, si punta su turismo, agricoltura, enti locali

Turismo, agricoltura ed enti locali: sono questi i capisaldi della strategia della Regione per il rilancio delle zone montane piemontesi. Lo ha spiegato l’assessore regionale alla Montagna, che  in Terza commissione ha illustrato le materie di competenza contenute nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021-2023.

L’estate post-Covid appena trascorsa, ha dimostrato un grande interesse per le montagne piemontesi, che hanno registrato anche un incremento delle presenze turistiche.

L’intento è quello di migliorare la situazione nelle nostre vallate. Il 43 per cento del territorio piemontese è montano, e coniuga le realtà che possono contare su un turismo d’eccellenza dedicato, come quello invernale, con quelle che puntano sul paesaggio per via dei parchi.

L’assessore ha spiegato che la Legge regionale 14 del 2019, oggi finanziata, è lo strumento per garantire i servizi essenziali nelle Terre Alte e la tutela del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, e che la linea d’azione regionale si svilupperà appunto sulle tre direttive turismo, agricoltura ed enti locali.

Per il primo ambito, sarà sempre più strategico il ruolo dei Gal, enti composti da soggetti pubblici e privati con lo scopo di favorire lo sviluppo dei territori. In ambito agricolo si farà molto affidamento sugli specifici obiettivi del nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr), mentre la garanzia dei servizi essenziali (in primo luogo trasporti, scuole, assistenza sanitaria e connessione) è fondamentale per contrastare lo spopolamento e favorire il ritorno in montagna anche dei giovani.

Approfondendo l’argomento della connessione alla rete, l’assessore ha poi affermato che attualmente solo il trenta per cento dei territori montani è coperto: recentemente un intervento del presidente della Giunta regionale ha sollecitato Tim e Telecom a potenziare il servizio per poter affrontare nuovi scenari come la telemedicina.

Si proseguirà ancora con i progetti transfrontalieri come Alcotra (il cui acronimo si riferisce a Alpi latine cooperazione transfrontaliera), anche per l’utilizzo dei Fondi europei. Infine, l’assessore ha anticipato l’iniziativa delle cosiddette “botteghe dei servizi”, ovvero i classici negozi di montagna che si trasformano anche in punti di informazione per mettere in comunicazione gli abitanti e i turisti con gli enti locali, proprio nell’intento di ottimizzare i servizi.




Turismo post-covid, Confindustria Piemonte: nuove risorse UE e come investirle

Prosegue il percorso intrapreso a luglio scorso con la presentazione del Position paper di indirizzo strategico dell’industria del turismo in Piemonte, frutto del lavoro del gruppo di ricerca che aveva individuato quattro filoni tematici – la Domanda che evolve e le Strategie; I Costi, gli Investimenti e le Risorse; le Norme; la Comunicazione.

L’appuntamento di oggi – Turismo: nuove risorse UE e competitività del territorio – promosso da Confindustria Piemonte, Federturismo, Intesa Sanpaolo, Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, approfondisce l’aspetto delle risorse UE per investimenti e progetti coerenti con le linee strategiche prioritarie dell’Unione Europea, con particolare focus sulle relazioni tra politiche di sviluppo territoriale e industria del turismo.
Cinque i punti sostanziali emersi dai lavori:

​A fronte dell’attuale situazione di emergenza, è essenziale definire strategie di medio-lungo termine
La trasversalità della filiera

Le risorse sono disponibili: occorre mettere in campo una progettualità innovativa per destinare gli investimenti in modo efficace

Il tema della comunicazione resta fondamentale, ma resta ancora molto lavoro da fare
L’interazione dei tre sistemi – istituzioni, imprese e banche – crea un valore aggiunto imprescindibile

«Se a luglio il settore era già stato messo duramente alla prova dall’emergenza sanitaria – ha commentato in apertura dei lavori il Presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte Federico De Giuli – oggi con le nuove restrizioni alle attività imposte dal governo le difficoltà sono ancora più drammatiche, così come la necessità immediata di risorse per la sopravvivenza delle imprese. Superata questa fase, però, occorrerà cambiare passo e rivoluzionare la logica della distribuzione dei fondi, mirando a progetti che siano centrati sugli assi strategici dettati dall’Europa, Green Deal e digitale. Auspichiamo si imponga un concetto di industria del turismo intesa come filiera, dall’accommodation alla formazione manageriale, dalla digitalizzazione ai trasporti.

Dobbiamo quindi ragionare su due orizzonti temporali: nel breve termine, i prossimi due anni, la priorità è il superamento dell’emergenza; nel frattempo, bisogna elaborare strategie di medio-lungo termine, trasformando servizi e organizzazione in funzione di un mercato che sarà sicuramente diverso. Massima attenzione poi a non perdere le opportunità di traino dei grandi eventi, ATP Finals e Olimpiadi Milano-Cortina 2026».

«Il turismo sarà di gran lunga il comparto economico più colpito dagli effetti della pandemia, per questo la sua ricostruzione deve essere in cima alla lista delle nostre priorità – ha dichiarato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – A chiusura del 2020 si prevede che il settore turistico subirà una perdita in termini economici di 65 miliardi di euro, pertanto, sono necessarie forme di ristoro e occorre pensare alla filiera del turismo nel suo complesso, con nuove importanti misure e con l’aiuto dell’Ue.

Tra Recovery fund, Mes e Sure l’Europa ha messo a disposizione dei Paesi oltre mille miliardi e solo per l’Italia ne sono in arrivo 270. È inoltre di questi giorni l’erogazione da parte della Commissione europea di 10 miliardi al nostro Paese a sostegno della cassa integrazione. È quindi di cruciale importanza progettare bene l’utilizzo del Recovery fund scongiurando il rischio che ne beneficino solo alcuni settori.»

«La Regione ha stanziato 40 milioni per il comparto turistico attenuando in questo modo gli effetti delle chiusure che hanno colpito il settore in maniera drammatica – ha evidenziato l’Assessore Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio – Siamo ben consapevoli che questo è soltanto il primo passo a cui ne seguiranno altri con la programmazione del piano di riconversione delle attività, che ha l’obiettivo di far atterrare in nuovi fondi europei a partire dal 2021».

«Il turismo è un prodotto economico a tutti gli effetti – ha sottolineato il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, Gian Paolo Coscia – Lo è da tempo su scala italiana, lo sta diventando anche per il Piemonte, ove produce un indotto di oltre 7 miliardi di euro, con una tendenza in costante crescita. L’opportunità di risorse europee per il settore turistico, oggetto del convegno di oggi, non può e non deve essere mancata soprattutto in questa fase emergenziale.

Cerchiamo di evitare ogni tentazione assistenzialistica e cogliamo l’opportunità delle risorse per rilanciare dalla base la competitività delle imprese turistiche piemontesi in un turismo cambiato forse per sempre. Digitalizzazione in primis, ma anche attenzione ai temi della sostenibilità, della sicurezza. Su questi temi, le Camere di commercio sono pronte a fare la loro parte».

Teresio Testa, Direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo: “Quando in piena emergenza Covid-19 Intesa Sanpaolo ha avviato le misure straordinarie a sostegno dell’economia, sul settore turistico-ricettivo ha subito concentrato un’attenzione particolare condividendone l’urgenza con tutte le principali associazioni di categoria e organizzazioni imprenditoriali del segmento.

Tra i primi interventi, l’istituzione di un plafond dedicato per la liquidità e l’incremento della moratoria fino a 24 mesi, in linea con le aspettative di ripresa più lunghe del settore e con l’obiettivo di mettere in sicurezza le imprese. Non appena è stato possibile, abbiamo esteso la moratoria anche ai clienti di UBI Banca, quindi a circa 20.000 ulteriori operatori.

In questi mesi il Gruppo ha erogato al settore oltre 3 miliardi di credito ed ha perfezionato quasi 37.000 richieste di moratoria sui finanziamenti per un ammontare del debito residuo di circa 4,8 miliardi di euro”.
Come rilevato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, la crescita del settore turistico piemontese negli ultimi 15 anni è stata evidente. Dal pre-Olimpiadi invernali di Torino 2006 le presenze turistiche in Piemonte sono aumentate del 46%, un tasso di crescita doppio rispetto alla media italiana.

Nel 2020 la pandemia di Covid-19 ha causato una brusca frenata alla filiera, già in leggero rallentamento dall’anno precedente. Il danno si presenta rilevante per l’economia turistica piemontese. Tuttavia il Piemonte, anche in questo contesto, ha potuto far leva su alcune caratteristiche che hanno consentito alla regione di non essere tra le più impattate in Italia.

In primo luogo una destagionalizzazione marcata delle presenze, soprattutto per quanto riguarda gli italiani, grazie ad un territorio ricco e variegato, sostenuto dall’ampio patrimonio artistico ed enogastronomico. In secondo luogo il turismo di prossimità molto sviluppato che, in questo momento in cui gli spostamenti devono essere ridotti al minimo, non può essere che un vantaggio.

Il Piemonte è la prima regione italiana per turismo intraregionale e, considerando i territori italiani e stranieri confinanti, si arriva al 47% delle presenze. Occorrerà però vincere le nuove sfide che il contesto pone con evidente accelerazione: migliorare il marketing digitale e rivisitare l’offerta turistica in chiave di sostenibilità, riqualificando anche le strutture.

 

 

 

 

 




Presentata a palazzo Cisterna l’edizione 2020 di “Gran Paradiso dal vivo”

Nell’estate 2020 chi frequenterà il Parco Nazionale Gran Paradiso non dovrà rinunciare agli appuntamenti culturali perché torna Gran Paradiso Dal Vivo, il festival del Teatro in Natura, ideato e promosso dal Parco , con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, la collaborazione dell’Atl Turismo Torino e Provincia e il contributo delle Unioni Montane Gran Paradiso e Valli Orco e Soana e della Fondazione CRT.

Il festival è stato presentato stamani a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città Metropolitana.

Alla rassegna affidata a Compagni di Viaggio e diretta da Riccardo Gili, partecipano artisti e compagnie provenienti da tutta Italia e anche dal Madagascar.

L’emergenza sanitaria non ha fermato un festival che si svolge completamente nell’ambiente naturale dal 27 giugno al 19 luglio, proponendo 10 spettacoli ad Alpette, Ceresole Reale, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone, Valprato Soana.

Tre le sezioni: “TeatroNatura” – asse portante delle precedenti edizioni, con gli spettacoli della Compagnia O Thiasos TeatroNatura diretta da Sista Bramini, “Senza quinte e sipario” negli spazi del parco senza la necessità di una sala teatrale, “Questo parco è uno spettacolo!”, con eventi pensati per un pubblico di famiglie.

Si comincia sabato 27 giugno alle 16,30 al Parco Avventura Le vie del lupo nell’area camper Nusiglie a Locana, con lo spettacolo “Grande Foresta” di Inti, nel quale la compagnia pugliese presenta la storia di un villaggio in un qualunque sud d’Italia, dove gli alberi scompaiono e – con loro – anche chi li abita, uomini e lupi.




Giornata del turismo in Piemonte: obiettivi, visioni e direttrici di un settore strategico

Con l’obiettivo di definire obiettivi, visioni e direttrici per il settore turistico, Unioncamere Piemonte ha organizzato per martedì 26 marzo prossimo, a partire dalle ore 10.15, la “Giornata del turismo in Piemonte” che si pone come una piattaforma di confronto e condivisione di idee tra i protagonisti chiave del comparto regionale.

Dopo i saluti istituzionali di Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte e di Vittoria Poggio, Assessore Cultura, Turismo, Commercio Regione Piemonte seguiranno quattro relazioni tecniche: Paola Tournour-Viron, giornalista TTG Italia affronterà il tema de “Le Macrotendenze del Turismo Globale; Sarah Bovini, Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte, illustrerà “I Dati dell’Economia del Turismo”; Saverio Mucci, Vice President – Government Lead Italia Mastercard, offrirà “La Lettura del Turismo attraverso i Dati Mastercard” e infine Cristina Bergonzo, Responsabile Osservatorio Turistico Regionale Visit Piemonte parlerà di “Andamenti e Prospettive del Turismo Regionale”.

Seguirà la Tavola Rotonda “Le Direttrici di Sviluppo del Turismo in Piemonte“, moderata dal giornalista di Torino Oggi Massimiliano Sciullo, a cui parteciperanno Giancarlo Banchieri, Presidente Confesercenti Piemonte; Francesco Bordino, Coordinatore Regionale Piemonte e Valle d’Aosta Associazione Borghi più Belli d’Italia; Fabio Borio, Presidente Federalberghi Torino; Alessandro Zanon, Direttore Visit Piemonte e Laura Zegna, Presidente della Commissione Industria del Turismo Confindustria Piemonte

L’ultimo intervento sarà di Paolo Bertolino, Segretario Generale Unioncamere Piemonte, che trarrà le conclusioni della mattinata.