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Torino. Importanti investimenti per il territorio nella seconda variazione al DUP

Il Consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità la seconda variazione al DUP, il Documento unico di programmazione, che integra il programma triennale delle opere, prevedendo sia l’importo che le spese di progettazione.

Illustrando la Deliberazione, il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco ha citato alcune delle opere previste nel programma triennale: il nuovo ponte sul Po sulla Strada Provinciale 92 nei Comuni di Castiglione e Settimo Torinese, il ripristino del ponte della Provinciale 178 sulla Dora nel Comune di Alpignano, il nuovo ponte sulla Provinciale 122 sul Po a Carignano, la manutenzione del ponte della Provinciale 107 sul Po a Verrua Savoia, il nuovo ponte della Provinciale 565 sul Chiusella nei Comuni di Baldissero Canavese e Strambinello (ponte Preti).

Il Vicesindaco metropolitano ha poi fatto riferimento alle opere finanziate con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione 2019. Per quanto riguarda le opere viarie, nell’elenco figurano ad esempio la nuova rotatoria di Vestignè, l’adeguamento degli incroci sulla ex Statale 590 nei Comuni di Lauriano, Monteu da Po e Cavagnolo.

In materia di edilizia scolastica il Vicesindaco ha citato quali esempi dell’impegno della Città metropolitana la manutenzione e l’efficientamento di numerosi impianti termici scolastici, la razionalizzazione e messa in sicurezza dell’istituto Bosso-Monti, la manutenzione straordinaria delle coperture e dei servizi igienici del Monti-Vittone di Chieri, la messa in sicurezza della copertura della palestra dell’istituto Majorana di Moncalieri, la manutenzione delle coperture e l’adeguamento delle cucine del “Bobbio” di Carignano e la messa in sicurezza del Liceo Scientifico Cattaneo di Torino.

Qualora le necessarie figure professionali interne all’Ente non risultino sufficienti a completare le progettazioni in tempi compatibili con il rapido avvio delle gare, si dovrà prevedere il ricorso a figure professionali esterne.

Il Consigliere delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione a reperire i fondi per i lavori di manutenzione di strade e plessi scolastici. Ha poi ringraziato tecnici e dirigenti delle Direzioni Edilizia Scolastica 1 e 2 e Viabilità 1 e 2 per il lavoro di progettazione che stanno portando avanti da alcuni mesi, per consentire di aprire i cantieri in tempi rapidi, anche e soprattutto in vista dell’inizio dell’anno scolastico 2020-2021. La Deliberazione, ha sottolineato Bianco, è il risultato positivo e concreto del lavoro di analisi delle esigenze delle comunità locali e dei progetti compiuto dalle Commissioni consiliari competenti.

Tra le altre Deliberazioni approvate dal Consiglio vi sono:

– la ratifica del Decreto della Sindaca metropolitana concernente la seconda variazione al Bilancio di previsione 2020-2022

– la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2020, con l’approvazione del riequilibrio e la variazione di assestamento generale di bilancio

– l’acquisizione al patrimonio immobiliare della Cittàmetropolitana di una villa a San Giusto Canavese confiscata ad un esponente della criminalità organizzata

– l’aggiornamento dell’agenda operativa annuale del Piano strategico della Città metropolitana

– l’adesione e l’approvazione dello Statuto del comitato Ico Valley- Human Digital Hub, che recupererà spazi negli ex stabilimenti Olivetti di Ivrea per metterli a disposizione delle PMI e delle aziende artigiane

-le linee di indirizzo per l’Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Torino e del suo territorio ai sensi dell’accordo sottoscritto con il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare

– l’ordine del giorno proposto dalla Consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo della lista Città di città, con cui si impegna la Sindaca metropolitana Chiara Appendino ad aprire un’interlocuzione con i Comuni che impongono la tassa di soggiorno, affinché prendano in considerazione l’ipotesi di sospendere la riscossione del tributo.




Torino. Covidless Approach&Trust, nasce il rating sulla fruibilità del territorio ai tempi del Covid

Covidless Approach&Trust è un progetto di ricerca che ha analizzato quali sono state le risposte che la Città ha messo in campo per far fronte all’emergenza sanitaria legata al Covid-19 dal punto di vista della fruibilità turistica; una task force di Comune, Turismo Torino e delle principali associazioni di Categoria del territorio – sotto la regia del Dipartimento di Management dell’Università di Torino – per certificare che Torino è Covidless e, oggi pomeriggio, la Città ha ricevuto l’attestazione Covidless Approach&Trust.

Un rating, quello Covidless Approach&Trust, sviluppato durante il lockdown grazie al sostegno economico della Camera di commercio di Torino all’interno di un progetto di supporto all’economia turistica delle valli Olimpiche e, in seguito, applicato dall’Università anche alla città di Torino. Il Dipartimento di management ha così messo a sistema tutte le iniziative dei vari attori del territorio per rendere la città sicura per turisti e cittadini.

Covidless Approach&Trust ha quindi l’obiettivo di analizzare quali sono state le risposte che la Città ha messo in atto per reagire all’emergenza sanitaria legata al Covid-19 non dal lato del rispetto delle varie normative e DPCM, ma dal punto di vista della fruibilità turistica del territorio.

Il rating ‘premia’, infatti, le città o i territori più resilienti, ovvero in grado di stare al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale e che usano tali strumenti per attutire gli impatti negativi legati a situazione inaspettate e impreviste, come l’emergenza COVID-19.

Il modello di valutazione di fruibilità turistica si inserisce all’interno del Progetto “Popular Financial Reporting” che, dal 2015, vede la collaborazione dell’Università con la Città sui temi della comunicazione accessibile del bilancio cittadino.

Sette asset strategici – tra cui la capacità ricettiva sicura, l’intrattenimento e le strutture ospedaliere – sono stati capillarmente valutati per attestare la fruibilità dei servizi della città in sicurezza.

Per la ricettività, occorre ricordare il protocollo, firmato dalle associazioni di Categoria, “Accoglienza Sicura – Safe Hospitality”, la cui redazione è avvenuta con l’ausilio di consulenti in materia di igiene e sicurezza e della Croce Rossa Italiana, sotto la supervisione di un esperto in malattie infettive (prof. Pierluigi Viale – Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Unità Operative Malattie Infettive Policlinico di S. Orsola – Bologna).

Dal lato dell’intrattenimento, inoltre, il capoluogo subalpino ha saputo reinventarsi e riprogrammare i propri eventi disseminandoli all’interno della città.

È nato così ‘Torino a Cielo Aperto’ , un ricco calendario di eventi e appuntamenti culturali e ricreativi organizzati su tutto il territorio cittadino, che ha come obiettivo quello di permettere ai torinesi e ai turisti in visita di riappropriarsi degli spazi pubblici e dei parchi cittadini in tutta sicurezza.

Avere una caratterizzazione Covidless significa, quindi, mantenere sempre alta l’attenzione sul Covid, ma vuol dire anche, e soprattutto, saper reagire in maniera innovativa e di sistema per far vivere con fiducia (ecco il “trust”) la propria città a turisti e cittadini.

Un’operazione che la Pubblica Amministrazione ha favorito, ma che non sarebbe stata possibile senza l’impegno e l’ingegno dei privati.

Per l’assessore comunale al Turismo la Città di Torino – nell’ambito del Popular Financial Reporting o, meglio ancora, del Bilancio POP che, dal 2015, ha tra i suoi obiettivi quello di raccontare ai cittadini le attività svolte dall’Amministrazione comunale – ha sostenuto il progetto di ricerca Covidless Approach&Trust, rating volto ad analizzare quali siano state le risposte che la Città ha messo in atto per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, analizzando anche il protocollo Accoglienza Sicura – Safe Hospitality,  redatto e sottoscritto dalle associazioni di categoria della ricettività.

Durante il lockdown l’Amministrazione ha lavorato affinché la città divenisse destinazione sicura per cittadini e turisti. Si è così concretizzata, per esempio, l’idea di ‘Torino a Cielo Aperto’ quale contenitore di tutte quelle attività e iniziative che si sviluppano all’aperto: spazi esterni, dehors, parchi, piazze e cortili che si trasformano nel palcoscenico ideale per spettacoli, musica, cinema e teatro oppure piattaforme come Torino City Love, che raccolgono iniziative legate all’innovazione volte a migliorare la qualità della vita durante e dopo l’emergenza sanitaria.

Tutti elementi che Covidless Approach&Trust ha messo a sistema per attribuire alla Città di Torino l’attestato Covidless che significa soprattutto reagire in maniera innovativa e di sistema per far vivere con fiducia la città.

Spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino: “la situazione sanitaria ci ha spinto a guardare e promuovere il turismo locale in un contesto che ridefinisce il concetto stesso di vacanza. In questi giorni, con influencer e campagne social, ci troviamo a lavorare non solo in termini di proposte e contenuti, ma anche dal punto di vista della percezione e della garanzia di sicurezza. È in quest’ottica che abbiamo voluto sostenere la creazione del rating Covidless Approach&Trust, un modello che permette di indagare la capacità di un territorio di vivere e fare turismo in tranquillità, mettendo a disposizione di pubblici e privati uno strumento di analisi e di fiducia per reagire nel complicato periodo che stiamo attraversando”.




Operatorio sociali di comunità: in 23 al corso di formazione in Canavese 

Sono 23 le persone selezionate per partecipare al corso per operatori sociali di comunità in Canavese, promosso dal progetto SociaLab nell’ambito del piano integrato territoriale “GraiesLab – generazioni rurali attive innovanti e solidali” finanziato dal programma transfrontaliero ALCOTRA.

Si erano candidati in 47, in prevalenza donne, e visto l’alto livello di professionalità dimostrato che testimonia una grande motivazione, la Città metropolitana di Torino ha deciso – potendo sfruttare un piccolo margine di risorse – di accogliere un numero maggiore di candidati.

In caso di rinuncia, si scorrerà la graduatoria e in caso di parità di punteggio verrà selezionato il/la candidato/a più giovane.

SociaLab è dedicato a migliorare la qualità e l’accessibilità dei servizi alla popolazione del territorio del Canavese e Valli di Lanzo, attraverso la sperimentazione di servizi sociali di prossimità e di azioni per il benessere della comunità.

In quest’ottica si inserisce la figura dell’operatore sociale di comunità, una nuova figura professionale che, insieme ad altri operatori, ai Servizi sociali e all’infermiere di famiglia e di comunità, deve saper cogliere e rispondere concretamente ai bisogni sociali, coinvolgendo servizi e soggetti – pubblici e non – in un processo di auto mutuo aiuto, e concentrandosi in particolar modo sul suo ruolo di interlocutore nei confronti dei Servizi per i soggetti fragili.

Il corso partirà dal 10 settembre in collaborazione con l’AslTO4 ed i 4 Consorzi socio assistenziali territoriali, In.re.te di Ivrea, CISS38 di Cuorgné, CISSAC di Caluso, CIS di Cirié e del Corso di laurea in Infermieristica di Ivrea; si svolgerà prevalentemente on line per 300 ore.

Al progetto SociaLab lavorano insieme a Città metropolitana di Torino anche la Federazione Provinciale Coldiretti di Torino, il Syndicat Mixte de l’Avant Pays Savoyard e la Comunità dei Comuni Arlysère.




Mondovì, operativo il nuovo sportello della CCIAA

Una nuova sede ospita lo sportello decentrato dell’Ente camerale a Mondovì: il taglio del nastro è avvenuto questa mattina alla presenza del Sindaco Paolo Adriano e del Presidente della Camera di commercio Mauro Gola.

L’ufficio ha iniziato regolarmente la sua attività subito dopo l’inaugurazione ufficiale.

Ringrazio il Sindaco Paolo Adriano per la lungimiranza e l’attenzione – evidenzia il Presidente Mauro Golache hanno consentito di ripristinare il servizio, chiuso in seguito all’emergenza Covid. L’apertura di oggi rappresenta un passo avanti significativo perché permette di mantenere un presidio territoriale strategico per il Cebano – Monregalese, che sarebbe andato perduto in quanto le norme che dispongono la razionalizzazione della Pubblica Amministrazione e – nello specifico la riorganizzazione degli Enti camerali – hanno imposto l’obbligo di ridurre le sedi decentrate per diminuire i costi di gestione. Per superare l’impasse e continuare a garantire un servizio fondamentale per imprenditori, associazioni e professionisti, la Giunta camerale ha siglato una convenzione con il Comune che consente di non pesare con oneri aggiuntivi, come l’affitto dei locali, sulle casse dell’Ente grazie alla formula del comodato gratuito. Diversamente, gli utenti che non hanno ancora dimestichezza con i servizi telematici della Camera, avrebbero dovuto rivolgersi direttamente agli uffici centrali di Cuneo o a quelli di Alba”.

Mi fa molto piacere – ha dichiarato il Sindaco di Mondovì, Paolo Adriano, al momento del taglio del nastro – che la Camera di Commercio, punto di riferimento per tante imprese della zona, abbia mantenuto i propri sportelli in città, obiettivo per il quale, come Amministrazione comunale, abbiamo assicurato il massimo impegno, mettendo a disposizione i nuovi locali in via Gasometro. Mondovì, come molte realtà italiane, soffre della progressiva marginalizzazione dei territori di provincia, che, negli anni, hanno visto scomparire diversi servizi. L’inaugurazione di oggi va nel senso esattamente contrario, quello del mantenimento dei servizi, nella consapevolezza che il nuovo sportello potrà essere di aiuto alle tante imprese saldamente radicate nel Monregalese”.

All’inaugurazione hanno partecipato il past President Ferruccio Dardanello, che ha ripercorso dall’istituzione nel 1991 ad oggi la storia dello sportello camerale a Mondovì, il Segretario Generale f.f. Patrizia Mellano e i funzionari dell’Ente camerale.

 

 

 

 

 




La bandiera del Piemonte illumina l’estate della Sacra

Il Drapò”, la bandiera del Piemonte,  illuminerà per tutti i weekend di agosto la Sacra di San Michele, monumento simbolo della regione.

La Proiezione della bandiera sulla facciata dell’antica abbazia, fortemente voluta dal Consiglio regionale  e dalla Giunta per dare simbolicamente il via alla settimana di festeggiamenti per il 50° della nascita della Regione, avrebbe dovuto illuminare la facciata della Sacra dal 20 luglio fino a domenica 26.

La scelta di proseguire con l’illuminazione del monumento simbolo con i colori del Drapò, secondo il presidente del Consiglio regionale, permetterà di godere di uno spettacolo suggestivo e, nel contempo, rafforzare e unire la comunità piemontese attorno a tradizioni e simboli che hanno contribuito a costruire l’identità del Piemonte. Un’iniziativa che deve essere da stimolo soprattutto per le nuove generazioni, affinché riscoprano il senso di appartenenza ad un territorio e ne conservino la memoria.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare alla  campagna Instagram  #ilPiemontechesono” postando sui propri profili una foto scattata alla Sacra illuminata, taggando il Consiglio regionale @crpiemonte e riprendendo gli hastag della campagna social  #ilPiemontechesono #Unaregionetantestorie.




Torino. Insediato il Comitato di monitoraggio dell’ambito territoriale TO2, ecco i Comuni interessati

Il Comitato di monitoraggio dell’Ambito territoriale To2 per la gestione in forma associata della distribuzione del gas naturale, si è riunito e ha eletto il presidente, il sindaco di Druento Carlo Vietti.

A dicembre 2019 la Città metropolitana di Torino, in qualità di stazione appaltante, ha firmato il contratto di servizio per la distribuzione del gas naturale nell’Ambito territoriale “Torino 2 – Impianto di Torino” per i successivi 12 anni, aggiudicando ufficialmente a Italgas Reti spa la gara per la gestione del servizio nell’Ambito territoriale TO2 che comprende 49 Comuni della prima e seconda cintura del capoluogo subalpino, con 190.000 utenze finali.

I Comuni interessati (Alpignano, Balangero, Beinasco, Borgaro Torinese, Bruino, Buttigliera Alta, Cafasse, Cambiano, Caselette, Caselle Torinese, Chieri, Ciriè, Coassolo Torinese, Collegno, Druento, Fiano, Germagnano, Givoletto, Grosso, La Cassa, La Loggia, Lanzo Torinese, Leinì, Mathi, Mappano, Nole, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piossasco, Reano, Robassomero, Rosta, San Francesco al Campo, San Gillio, San Maurizio Canavese, Sangano, Santena, Trana, Trofarello, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Venaria Reale, Villanova Canavese, Villarbasse, Villastellone, Vinovo) si sono convenzionati per la gestione associata dell’affidamento del servizio e la distribuzione del gas naturale, e nella convenzione hanno previsto l’istituzione di un Comitato di monitoraggio, costituito da 15 rappresentanti (di cui tre per ogni Zona omogenea interessata dal servizio, oltre a rappresentanti della Città metropolitana) che ha compiti di vigilanza e controllo sulla conduzione del servizio .

Il Comitato di monitoraggio si è riunito per eleggere il presidente e per mettere a punto il regolamento. Fra le funzioni svolte dall’organo di controllo vi sono tutte quelle che riguardano lo svolgimento del servizio di distribuzione, le reti e degli impianti, la qualità e la sicurezza del servizio, gli investimenti energetici.

“Il Comitato di monitoraggio è un tassello importante nella gestione della distribuzione del metano sul nostro territorio” commenta Marco Marocco, vicesindaco della Città metropolitana di Torino. “Garantisce ai cittadini il controllo su un servizio che va in direzione della salvaguardia dell’ambiente e della riduzione degli inquinanti.

“Mettere insieme 49 comuni è una bella sfida” aggiunge il sindaco di Druento Carlo Vietti, presidente del Comitato di monitoraggio “Anche perché questa è l’unica gara in Italia ad oggi conclusa in tutti i suoi aspetti. I ringraziamenti vanno in primis alla Città metropolitana perché, per prima, ha accompagnato i Comuni in una procedura così complessa. Anche l’affidamento a Italgas risponde bene all’idea di un servizio da e per il territorio: è nata infatti a Torino 180 anni fa, è una realtà affidabile e storicamente legata al territorio”.




Consiglio regionale: votate altre nomine

Nella seduta di ieri, il Consiglio regionale ha votato alcune nomine, tra queste la sostituzione del consigliere Carlo Picco nel Consiglio generale della Compagnia San Paolo con Antonio Mattio,

Queste le altre nomine adottate dall’Assemblea di Palazzo Lascaris.

Consigliere/a di parità regionale, designazione di una/un consigliera/e di parità effettiva/o e di una/un supplente: Anna Mantini e Cinzia Borgia (supplente).

Azienda pubblica di servizi alla persona “Sant’Antonio Abate”, nomina di un membro al Consiglio di amministrazione: Maurizio Chiocchetti.

Enoteca regionale Colline Alfieri dell’Astigiano, designazione di un membro al Consiglio di amministrazione: Andrea Sacco.

Fondazione Academia Montis Regalis Onlus, designazione di un membro al Consiglio di amministrazione: Piero Tirone.

Museo regionale dell’emigrazione dei piemontesi nel mondo, designazione di 3 rappresentanti al Comitato di gestione: Arturo Calligaro, Lucetta Rossetto e Davide Rosso.

 

Azienda speciale della Cciaa di Cuneo “Centro estero Alpi del Mare” Cuneo, nomina di un membro effettivo e di un membro supplente al Collegio dei revisori dei conti: Andrea Porta e Andrea Savino (supplente).




CCIAA e Comune di Rivoli insieme per lo sviluppo. Sottoscritto un Protocollo di intesa

Un impegno a lavorare insieme per monitorare le dinamiche di evoluzione del sistema produttivo locale, soprattutto in questo periodo di difficoltà, e per sostenere la crescita delle imprese, attraverso iniziative e servizi dedicati, anche via web: è questo il contenuto del Protocollo di intesa firmato ieri dal Comune di Rivoli e dalla Camera di commercio di Torino e valido per almeno tre anni.

“L’Amministrazione Comunale – dichiara Andrea Tragaioli Sindaco di Rivoli – ha avviato negli ultimi mesi un processo volto a favorire la promozione dello sviluppo economico locale, dell’occupazione e degli investimenti produttivi attraverso iniziative e progetti. Il Protocollo di Intesa definito in questi giorni con la Camera di commercio di Torino consente nuovamente alle imprese operanti sul territorio rivolese di poter avere, su richiesta, uno sportello attivo nel Comune di Rivoli. Un accordo importante che consentirà anche alle imprese rivolesi di beneficiare del supporto della Camera di commercio, attraverso lo Sportello Imprese, per la conoscenza di bandi, finanziamenti e dati statistici su import e export”.

“Un’importante collaborazione con un ente che per la sua stessa natura andrà ad arricchire il nostro nuovo servizio dello Sportello Imprese, sarà infatti possibile usufruire dei molti servizi che la Camera di commercio di Torino offre anche a Rivoli tramite appuntamento. Il nostro Comune potrà così avere un canale diretto di scambio e di interazione in modo da affrontare ancora più preparati il difficile momento che le nostre attività produttive stanno attraversando” – dichiara l’Assessore al Commercio Paolo Dabbene.

“Con la città di Rivoli collaboriamo da anni: proprio qui nel 2011 abbiamo avviato con successo uno dei primi SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), che ha da subito reso possibile una vera e propria rivoluzione nel passaggio dalla carta al digitale. Nel 2019 per la sola città di Rivoli abbiamo gestito telematicamente 890 pratiche e già 465 quest’anno – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina. – Con la firma di questo Protocollo vogliamo avvicinarci ancora di più a questa città, terza nel torinese per presenza di imprese con quasi 4.200 attività, offrendo i nostri diversi servizi: supporto alla nuova imprenditorialità, sviluppo della digitalizzazione, diffusione della cultura brevettuale e anticontraffattiva, analisi puntuale e aggiornata dei dati del territorio, organizzazione di iniziative ed eventi per la valorizzazione delle eccellenze locali, tra cui ben 8 Maestri del Gusto”.

L’Amministrazione comunale di Rivoli ha da tempo avviato una proficua collaborazione con la Camera di commercio di Torino per la gestione del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive), quale azione strategica di e-goverment volta a realizzare un unico punto di accesso telematico per tutti gli adempimenti legati alle attività d’impresa.

Inoltre la Camera di commercio ha tra le sue missioni quella di appoggiare, promuovere e implementare idee, soluzioni e reti per il territorio, nell’obiettivo di rafforzare e sostenere l’imprenditorialità, stimolare la creatività e la sua concretizzazione in nuove esperienze imprenditoriali per lo sviluppo e per il ricambio generazionale del territorio, promuovere interventi volti a sostenere il binomio creazione di impresa e incremento occupazionale e può fornire un’analisi economico-statistica dettagliata, quale chiave di lettura delle dinamiche locali il più aderente possibile alla realtà.

Il Protocollo appena sottoscritto prevede quindi azioni comuni in questi ambiti:

  • –  animazione del territorio con iniziative e manifestazioni a cui la Camera di commercio potrà offrire Patrocinio gratuito
  • –  organizzazione di specifici eventi per la valorizzazione di filiere produttive tradizionali ed eccellenti. A questo proposito si segnala la presenza sul territorio di 8 Maestri del Gusto (gli apicoltori Fattoria Roggero e La Margherita, La Frutteria di Gaido, il Pastificio Virgilio, il Birrificio Gilac, l’Azienda Agricola Scaglia, i gelatieri Mondello Manifattura Gelati e Biogelateria Slow Ice Cream)
  • –  sostegno alla nuova imprenditoria attraverso i servizi di orientamento, informazione e consulenza offerti dall’ente camerale
  • –  orientamento e informazione sui temi della proprietà intellettuale, cultura brevettuale e anticontraffattiva, deposito marchi, ecc.
  • –  promozione della digitalizzazione, soprattutto delle pmi, attraverso i numerosi servizi del Punto Impresa Digitale (PID) della Camera di commercio
  • –  analisi dei dati relativi all’evoluzione del sistema imprenditoriale locale.Natimortalità imprenditoriale del comune di Rivoli

    A fine 2019 nel comune di Rivoli risultavano registrate 4.192 imprese, dato in lieve contrazione rispetto al 2018 (-0,2%). Il trend in calo si conferma anche nel I trimestre del 2020 (ultimo dato disponibile): con 4.109 unità, lo stock imprenditoriale è in flessione sia rispetto ai primi tre mesi dell’anno precedente, sia rispetto a chiusura del 2019 (-1% in entrambe le variazioni).

    Il comune di Rivoli si colloca al 3° posto della graduatoria provinciale per presenza imprenditoriale con un peso pari all’1,9% dell’intero tessuto economico subalpino.

    Quasi il 70% delle imprese di Rivoli è nata nel nuovo millennio, mentre circa il 13% ha una storia più longeva in quanto presente nel territorio da prima degli anni ’90.

    Nel 2019, se si analizza la natura giuridica, quasi il 52% delle attività è costituita come impresa individuale; le società di persone rappresentano il 23,8% del tessuto imprenditoriale, le società di capitale il 22,6%.

    La distribuzione per settori non rispecchia precisamente quella evidenziata dalla provincia nel complesso: se per il territorio subalpino al primo posto, da tre anni, si posizionano i servizi prevalentemente orientati alle imprese, nel comune di Rivoli continua ad essere il commercio il primo settore per presenza (il 28,3%), in diminuzione rispetto al 2018 (-2,7%), dato in linea con il trend dell’intera provincia. Seguono i servizi orientati alle imprese (il 26,6%), che non solo registrano una variazione positiva (+1,3%), ma anche migliore di quella evidenziata nell’’intera provincia di Torino (+0,8%). Costruzioni, industria manifatturiera e servizi alle persone rappresentano un ulteriore 31% del tessuto imprenditoriale di Rivoli e, rispetto al 2018, subiscono nel complesso una flessione più o meno sostenuta.

Nei primi tre mesi del 2020 non si assiste ad un cambiamento della distribuzione settoriale delle imprese del comune di Rivoli e dei trend rilevati a fine del 2019.

Qualche dato sulle tipologie imprenditoriali: le imprese femminili nel 2019 rappresentano il 22,2% del tessuto rivolese, le imprese giovanili pesano quasi il 9%, seguono le imprese straniere (il 7,1%). Rispetto al 2018 le imprese femminili sono rimaste stabili, mentre nel I trimestre del 2020 si assiste ad una lieve crescita (+0,8% rispetto fine 2019). Ottima la performance delle imprese straniere rivolesi, che incrementano la loro consistenza del +3,9%, stabili nel I trimestre del 2020.

A fine 2019 risultavano 531 imprenditori di nazionalità straniera, in crescita del 2,3%. Nel I trimestre dell’anno si assiste ad una flessione rispetto a fine 2019 (passano da 531 a 522 unità). Al primo posto si colloca la Romania (il 23% degli imprenditori stranieri nel complesso – +4,3%), seguita dalla Cina (l’11; +5,4%%) e dalla Germania (il 7,9%; -6,7%).

 




Allasia: “Regione protagonista da 50 anni. Completare autonomia”

Con la seduta di martedì 14 luglio il Consiglio regionale torna a riunirsi in presenza, nel rispetto delle norme sanitarie e sul distanziamento.

In avvio il presidente Stefano Allasia ha ricordato i 50 anni dalla prima seduta dell’Assemblea.

“Quella di ieri è stata una data importante per la vita della nostra comunità regionale. Cinquant’anni fa, nel pomeriggio del 13 luglio 1970, si riuniva per la prima volta il Consiglio regionale del Piemonte nell’aula del Consiglio Provinciale di Torino, a Palazzo delle Segreterie.

Erano da poco trascorse le 17.00 quando l’avvocato Gianni Oberto, in qualità di Consigliere più anziano d’età, dopo aver assunto la Presidenza provvisoria del Consiglio regionale, dichiarò che da quel momento la Regione Piemonte, costituita in ente autonomo, esercitava i propri poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

Si apriva una pagina nuova per la vita democratica del Piemonte e della nazione, concludendo un percorso difficile e sofferto lungo due decenni,rispettando ciò che prevedeva la Costituzione.

Si avviava così la prima legislatura regionale che impegnò l’assemblea  nella fase costituente dedicata all’elaborazione dello Statuto e alle gestione delle competenze trasferite dallo Stato.

Era la prova di un  forte e concreto impegno al servizio della comunità piemontese che affondava le sue radici nella storia di una regione tra le più importanti d’Italia, protagonista del cammino risorgimentale che portò all’unità nazionale nel 1861 con Torino prima capitale del Regno e del “secondo Risorgimento” italiano che attraverso l’antifascismo portò alla Repubblica e alla Costituzione.

Il nostro contributo all’evoluzione del concetto di regionalismo, adeguando e innovando l’articolazione istituzionale dello Stato risulta essere stato tra i più importanti e significativi nel corso di questi decenni.

In mezzo secolo è stato compiuto un lungo cammino da parte della nostra comunità regionale e l’istituzione che mi onoro di rappresentare è stata protagonista di questo percorso che ha rafforzato il legame tra i piemontesi e la Regione.
Basterebbe uno sguardo ai provvedimenti più importanti che sono stati varati in cinquant’anni per renderci conto del lavoro svolto nel corso delle undici legislature da una classe dirigente di amministratori e legislatori appartenenti alle diverse forze politiche alternatesi al governo della Regione.

Voglio ricordare che quest’anno noi celebriamo un’altra ricorrenza. Accanto al 50° anniversario della nascita dell’Ente ricordiamo i quindici dall’approvazione del nuovo Statuto.

Infatti nel 2005, durante la VII legislatura, venne ridefinito il profilo istituzionale della Regione nell’ottica dell’autonomia e della partecipazione, della devoluzione dei poteri e della sussidiarietà, innovando lo storico testo approvato nel tardo autunno del 1970.
Una doppia ricorrenza che si accompagna all’auspicio che si possa quanto prima portare a compimento l’attuazione dell’autonomia regionale, come previsto dalla stessa Costituzione, ampliandone l’orizzonte di autodeterminazione, portando effettivamente le decisioni al livello di governo più efficace, nell’ interesse del sistema istituzionale e dei cittadini”.




I ringraziamenti di Stefano Allasia per l’iniziativa “Plaza Cuba”

Il Consiglio regionale ha voluto conferire loro una speciale onorificenza, un segno di gratitudine, di vicinanza, ma anche un necessario punto fermo da parte dell’Istituzione, agli operatori sanitari piemontesi.

Persone che hanno fatto molto più del loro dovere in senso stretto, rischiando anche la vita, talvolta perdendola, riuscendo tutti insieme a contenere una situazione imprevedibile, che si è abbattuta su di noi come una valanga.

Un’attestazione che abbiamo deciso di conferire anche alla “Brigata Henry Reeve”, a cui va il nostro profondo ringraziamento, giunta da Cuba per aiutare e affiancare i nostri sanitari. Hanno dato prova di eccezionale professionalità nel garantire la quotidiana assistenza sanitaria e nel fronteggiare la grave crisi epidemiologica che ha colpito la nostra Regione.

A nome del Consiglio regionale, poi, voglio anche esprimere un profondo ringraziamento a tutti i cittadini che durante il periodo più rischioso, hanno continuato a operare, dai farmacisti, agli addetti alle vendite di prodotti essenziali, da chi ha lavorato nella logistica alle forze dell’ordine che hanno lavorato sempre, ogni giorno, nell’interesse della collettività”.

Così il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, durante l’iniziativa “Plaza Cuba”, pranzo di ringraziamento al personale sanitario italiano e cubano, presso il Parco Dora a Torino.

Al pranzo ha partecipato anche Il consigliere segretario Gianluca Gavazza.