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Piattaforma Covid, ogni giorno gestiti fino a 600mila accessi

Nei giorni scorsi su alcuni organi di stampa sono state riportate informazioni non corrette relative al funzionamento della Piattaforma Covid che il CSI Piemonte ha realizzato per la Regione Piemonte per contrastare la pandemia di coronavirus.

A questo proposito il Direttore Generale del CSI Piemonte Pietro Pacini ritiene opportuno fare le seguenti precisazioni.

“Abbiamo deciso di intervenire – spiega Pietro Pacini – per correggere alcune ricostruzioni scorrette e precisare alcuni punti che rafforzano la bontà della soluzione sviluppata per la Regione Piemonte per la gestione dell’emergenza COVID19”.

“La piattaforma Covid che gestiamo non ha fatto registrare interruzioni di servizio di alcun tipo nel recente periodo. Fatto salva una breve manutenzione programmata assolutamente normale e di routine dalle ore 19 alle ore 19.30 di sabato 17 ottobre, della quale abbiamo informato preventivamente tutti gli utenti del servizio”

“Affermare il contrario – prosegue Pacini – lede pertanto l’immagine non solo del CSI Piemonte, ma anche dei tanti colleghi che da febbraio scorso hanno lavorato e lavorano al servizio della sanità piemontese e dell’Unità di Crisi, senza limiti di orario, per sostenerli nella lotta alla pandemia attraverso una delle piattaforme più all’avanguardia che abbiamo in Italia in questo momento. Tanto efficace da essere stata recentemente pubblicata sul portale nazionale del software della PA italiana “Developers Italia” e messa a disposizione delle altre amministrazioni pubbliche”.

“Ricordo alcuni numeri che rendono bene l’idea di questa eccellenza tecnologica”, aggiunge Pacini. “Ogni giorno si registrano sulla piattaforma fino a 600mila accessi (oltre 50mila nelle ore di massimo traffico), con credenziali di accesso rilasciate a oltre 12mila utenti fra operatori delle aziende sanitarie e dei laboratori, medici di base e pediatri e sindaci piemontesi. Si prevede inoltre che solamente a ottobre si arriverà all’inserimento di oltre 250mila referti diagnostici”.

“Infine – conclude Pacini – è bene ricordare come la piattaforma Covid sia costantemente migliorata nelle proprie logiche di funzionamento e aggiornata con nuove soluzioni (scuole, tamponi veloci, …), e possa contare all’interno del CSI di un’organizzazione e di un gruppo di lavoro dedicato ed estremamente esperto, incaricato di tutti gli aspetti che garantiscono il corretto funzionamento della macchina: dagli sviluppi all’assistenza, dal data management al monitoraggio preventivo e alla diagnostica”.




Superbonus 110%: sul web il nuovo portale di Confartigianato Cuneo
 per favorire incontro tra imprese professionisti e consumatori

Grande attenzione sta suscitando nei settori dell’edilizia e dell’installazione di impianti il Superbonus 110% varato con il DL Rilancio.

A livello nazionale, interessa una vasta platea costituita da 1 milione di imprese del sistema della casa – di cui 500 mila nelle costruzioni, 238 mila nelle attività immobiliari e 196 mila studi di architettura, di ingegneria e tecnici – con 2,3 milioni di addetti, di cui 2 milioni, pari all’87,6%, nelle micro e piccole imprese. Secondo i dati della relazione tecnica al provvedimento, il Superbonus del 110% mobilita risorse per 14 miliardi di euro fino al 2026, con una media annua di 2,3 miliardi di euro.

Cifre importanti, sulle quali convergono le aspettative di imprese e consumatori, le prime desiderose di attutire il lungo periodo di crisi, i secondi di ottenere a costi contenuti la riqualificazione energetica dei propri immobili.

A tal proposito, vista la complicata predisposizione della documentazione necessaria per l’applicazione della detrazione, Confartigianato Imprese Cuneo ha predisposto un nuovo portale Internet www.bonus-casa.eu completamente dedicato al Superbonus 110%, nel quale l’utente può facilmente reperire tutte le informazioni relative alla misura governativa, approfondirne i vari dettagli e attraverso un sistema di ricerca avanzata ottenere indicazioni di imprese e professionisti per la realizzazione dei lavori.

«In provincia di Cuneo, – sottolinea Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – le MPMI del “settore casa” sono circa il 50% del totale di imprese registrate, che attualmente ammontano a 18 mila. Confartigianato Cuneo con le sue oltre 9 mila imprese associate, rappresenta circa 4.500 aziende potenzialmente referenti del Superbonus. Una realtà economica che in questi ultimi anni ha sofferto pesantemente per la crisi e che ora può, con questo provvedimento, riprendere fiato.

La nostra Associazione, per agevolare imprese e consumatori, ha messo in campo una vera e propria task force in grado di dare ogni tipo di supporto informativo ed organizzativo. Oltre all’organizzazione di una serie di serate itineranti di approfondimento del tema, si stanno predisponendo veri e propri pacchetti di servizi “chiavi in mano” che comprendono dall’assistenza tecnico-fiscale, alla progettualità operativa, fino alla cessione del credito. Tutte queste informazioni da oggi sono rintracciabili anche sul nostro nuovo portale dedicato».

«Il 2020 sarebbe dovuto essere l’anno di rilancio per l’edilizia. – spiega Domenico Massimino, vicepresidente nazionale di Confartigianato e rappresentante territoriale area Edilizia – L’arrivo del Covid-19 invece ha accentuato le difficoltà di un settore già da alcuni anni in affanno. Il Superbonus 110% rappresenta quindi un’importante opportunità di rilancio del comparto. Tuttavia, l’applicazione della norma è molto articolata e necessita dell’intervento di professionalità e competenze specifiche per portare a buon fine la pratica. Confartigianato ha al suo interno personale altamente formato, in grado di agevolare il percorso sia alle imprese che ai committenti.

Il valore aggiunto della nostra Associazione è di seguire tutto il percorso, dall’inizio alla fine, stando vicino al committente, alle imprese artigiane associate e alle altre professionalità interessate, favorendo l’incontro tra domanda ed offerta. A questo va aggiunta un’importante e attenta consulenza riguardante lo sconto in fattura e la cessione del credito, supportata da forme di convenzione che Confartigianato ha stipulato con il sistema bancario e assicurativo».




La piattaforma tecnologica piemontese “COVID19” è stata pubblicata su Developers Italia

La piattaforma Covid-19 realizzata dal CSI per la Regione Piemonte è ora disponibile su Developers Italia, il portale nazionale che ospita tutti i principali progetti tecnologici del nostro Paese.

Punto di riferimento per il software della Pubblica Amministrazione, su Developers Italia gli enti pubblici o le aziende che lavorano per loro possono trovare le risorse utili e la community per lo sviluppo dei servizi digitali nonché il catalogo del software pubblico.

Creata in collaborazione tra AgiD e il Team per la trasformazione Digitale, il portale ha infatti l’obiettivo di sviluppare i progetti digitali della pubblica amministrazione in modo più efficace e veloce, creando un ambiente aperto, in grado di promuovere l’interazione con gli sviluppatori del settore pubblico e privato.

“Siamo orgogliosi che la piattaforma Covid-19 realizzata dal CSI per affrontare l’emergenza coronavirus – ha dichiarato Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI – sia entrata a far parte di questo catalogo nazionale. È una soluzione unica in Italia che vogliamo mettere a disposizione di altre amministrazioni e che può essere davvero di supporto nella gestione della pandemia. Ad oggi ci sono già state manifestazioni di interesse da parte di altre Regioni con le quali sono in corso degli approfondimenti”.

Ma cosa permette di fare in concreto la piattaforma Covid-19? Richiesta ed esitazione dei tamponi, registrazione dei test sierologici sul personale scolastico, presa in carico dei pazienti, dimissioni, trasferimenti, gestione delle quarantene e degli isolamenti fiduciari, aggiornamento del diario clinico del paziente da parte di tutti coloro che agiscono sul territorio (Medici di Medica Generale, Unità Speciali di Continuità Assistenziale, Servizi di Igiene e Sanità Pubblica), tracciatura della catena dei contatti a rischio. Queste le principali funzionalità che consentono di fatto di gestire in tempo reale tutte le informazioni cliniche ed epidemiologiche in possesso dei vari attori coinvolti, dando loro la possibilità di analizzarle e decidere in tempi stretti.

Oggi la piattaforma in Piemonte è utilizzata da 18 Aziende Sanitarie regionali, 28 laboratori di analisi pubblici e privati convenzionati. Con credenziali di accesso rilasciate a più di 12.000 utenti, tra cui  più di 2.500 operatori sanitari (tra cui gli operatori dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica – SISP), 4.900 Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta, circa 490 Medici USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), circa 1.300 Medici di Emergenza e Continuità assistenziale, 1.181 Sindaci, oltre 300 rappresentanti delle forze dell’ordine e 30 operatori dell’Unità di Crisi.

Sul piano tecnico la piattaforma si basa su infrastruttura cloud ed è completamente open source. “Da anni le nostre scelte tecnologiche – ha sottolineato Pacini – sono orientate all’adozione di software libero. Un modello di sviluppo efficace che abbiamo valorizzato dedicandogli uno dei nostri otto Centri di eccellenza aziendali per promuovere progetti di innovazione per i nostri clienti e per tutto il territorio. È notizia di questi giorni che il CSI è risultata la prima azienda italiana certificata OpenChain, perché risponde ai criteri di governance del software nel rispetto delle best practice dell’open source. Un altro importante passo in avanti nella realtà del software libero”.

 




CCIAA Cuneo: con il cassetto digitale documenti dell’azienda sempre in tasca

L’accelerazione impressa dall’emergenza Covid-19 alla digitalizzazione di processi e servizi sta cambiando le abitudini di molti imprenditori che, di fronte alla necessità di gestire il distanziamento fisico, si sono resi conto di non potere fare a meno del digitale.

Un’ovvietà per chi aveva già intrapreso la via dell’innovazione, una scoperta per quelli (molti di più) che si sono trovati digitalmente impreparati al momento del lockdown.

Tra i primi ci sono tutti gli imprenditori che hanno aperto il “cassetto digitale” impresa.italia.it messo a disposizione dalla Camera di Commercio per accedere – gratuitamente anche da smartphone – ai documenti della propria impresa contenuti nel Registro delle Imprese.

Nel periodo del lockdown, è infatti cresciuto del 30% l’utilizzo dei servizi del cassetto da parte dei 750mila imprenditori aderenti a livello nazionale, 9mila dei quali residenti nel territorio della Camera di Commercio di Cuneo.

Un servizio molto utile – per non dire indispensabile – agli imprenditori per gestire in modo agile e da remoto la propria azienda, a partire dalla richiesta dei contributi pubblici per far fronte all’emergenza. Nella documentazione per accedere ai fondi, infatti, sono sempre richieste la visura e l’eventuale bilancio, documenti che per l’impresa sono gratuiti e facili da ottenere con l’utilizzo del cassetto digitale.

Realizzato da InfoCamere per conto del sistema camerale, il cassetto consente di avere a disposizione in ogni momento i documenti ufficiali e aggiornati dell’impresa: visura (anche in inglese), partecipazioni, elenco soci, storia delle modifiche, bilancio, statuto, atto costitutivo, fusioni, nomina amministratori, procure, fascicolo d’impresa.

“La “digital transformation” – afferma Mauro Gola, Presidente della Camera di Commercio di Cuneo – è oggi una priorità del mondo produttivo e dell’intero Paese. Essere digitali significa affrontare il mercato con strumenti, servizi e soprattutto processi veloci, semplici e trasparenti.Con il cassetto digitale dell’imprenditore la Camera di Commercio offre alle imprese del territorio un servizio concreto a costo zero, per aiutarle a riprendere con un passo più agile i prossimi mesi e farle competere alla pari con chi è già nel digitale”

“Il cassetto digitale dell’imprenditore – spiega Gola – è una di quelle piccole rivoluzioni che hanno la capacità di ricostruire la fiducia verso la pubblica amministrazione, avvicinando con semplicità gli imprenditori ad una cittadinanza digitale più consapevole e spingendoli ad utilizzare strumenti e tecnologie che possono renderli più competitivi. Certo è una tappa di un percorso di digitalizzazione ancora lungo, ma la direzione è quella giusta. Per
9mila imprenditrici e imprenditori del nostro territorio impresa.italia.it è una realtà quotidiana. Il loro numero cresce giorno per giorno, ma sono ancora pochi rispetto alla platea degli oltre 100mila imprenditori e amministratori di impresa che hanno la possibilità di sfruttare questa corsia preferenziale per entrare nell’economia 4.0”

Oltre alle informazioni di maggiore utilizzo, il cassetto digitale mette a disposizione dell’imprenditore altri documenti ufficiali della sua impresa presenti nel Registro Imprese, organizzati in Prospetti ufficiali, Atti, Bilanci relativi a tutte le annualità disponibili, dichiarazioni sostitutive, nonché le pratiche avviate presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive (Suap).

Con il cassetto digitale l’imprenditore ha a portata di mano un “biglietto da visita” ufficiale della propria impresa da condividere in modo intuitivo con partner, clienti, fornitori, banche e professionisti.

Per accedere a impresa.italia.it è sufficiente possedere gli strumenti d’identità digitale che consentono di identificare l’imprenditore: lo SPID (il Sistema Pubblico di identità digitale) o la CNS (la Carta Nazionale dei Servizi). Il cassetto digitale dell’imprenditore è integrato nella nuova soluzione della Camera di Commercio per l’identità digitale DigitalDNA e pertanto accessibile con il token wireless per un uso ancora più semplice in mobilità, inclusa la possibilità di utilizzare la firma digitale.

 

 

 




Sistema informatico Motorizzazione in tilt da giorni, CNA Piemonte: “Un disastro per centri revisione e per i trasportatori”

Il sistema è completamente bloccato da giorni e tutti gli operatori non possono procedere con l’assistenza ai veicoli – spiega il presidente regionale di CNA Servizi alla Comunità (autoriparatori) Francesco Circosta -. Siamo costretti a chiedere ai clienti di venire a riprendere i mezzi perché i documenti sostitutivi al libretto di circolazione che noi rilasciamo sono temporanei, durano pochi giorni, e non permettono di circolare se sono scaduti. Non so come definire questa situazione senza parlare di completo disastro”.

 

Venerdì 2 ottobre la direzione generale del Ministero dei Traporti si riunirà con le associazioni datoriali e Circosta aggiunge: “Come CNA apprezziamo la disponibilità della Motorizzazione a creare  un tavolo tecnico per valutare le procedure e le soluzioni informatiche di snellimento che noi chiediamo da tempo”.

 

“La CNA piemontese è da oltre un anno che chiede interventi a favore dei Centri di Revisione nel rapporto con la Motorizzazione. Abbiamo promosso a inizio 2020 azioni nei confronti dei parlamentari locali perché pensiamo che la




Mondo automotive ha bisogno di trasformarsi. Marco Gay interviene all’evento @VTM

Il mercato dell’automotive ha bisogno di trasformarsi. Customer centricity, digitalizzazione dei processi produttivi, il passaggio da trasporto a mobilità, fino ad arrivare al modello MaaS (Mobility as a Service), la necessità di nuove strutture e infrastrutture: sono tutte opportunità che il mondo automotive oggi deve poter rendere concrete.

Serve un approccio comune, un piano che unisca il mondo della produzione al sostegno alla visione strategica del pubblico, che deve saper indirizzare i prossimi investimenti su un settore così decisivo per il nostro Paese. Il Piemonte – che nel comparto esprime 19 miliardi di fatturato, con oltre 60.000 addetti – e l’Italia intera sono in grado di sostenere questo cambiamento.

Questi i temi al centro dell’intervento del Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay in apertura della tavola rotonda “The future of the Automotive sector: opportunities and risks. Vehicle manufacturers’ view” nell’ambito di @VTM – A New Scenario as a Driving Force, evento di  avvicinamento all’edizione 2021 della business convention VTM (Vehicle and Transportation Technology Innovation Meetings).

Il Recovery Plan attualmente al vaglio del governo – conclude Gay –  deve contenere una larga parte di intenzione verso questo mondo che è centrale per lo sviluppo economico perché parte dalla manifattura. Siamo pronti ad accogliere e vincere questa sfida perché ne abbiamo tutte le caratteristiche.

 
 
 



Intelligenza artificiale a Torino, il PoliTO entra in Ellis, network europeo sull’IA

È stata ufficialmente accettata la candidatura del Politecnico di Torino al prestigioso Laboratorio Europeo sull’Intelligenza Artificiale dei dati ELLIS (European Laboratory on Learning and Intelligent Systems).

Il Politecnico si unisce così alle Università e Centri di Ricerca più all’avanguardia in Europa sull’AI, da Oxford e Cambridge a Zurigo e Tubinga.

Il laboratorio ELLIS, fondato nel 2018, promuove la ricerca di eccellenza nel campo dell’intelligenza artificiale moderna in Europa tramite la creazione di un programma di fellowship che identifichi i migliori talenti europei, la creazione di unità di ricerca ELLIS nelle migliori istituzioni accademiche europee, la formazione di nuovi talenti e la collaborazione tra centri di ricerca in Europa, per costruire un ecosistema Europeo dell’AI competitivo a livello mondiale.

Commenta il Rettore Guido Saracco: “Il tema dell’intelligenza artificiale è elemento centrale nello sviluppo della traiettoria strategica del Politecnico sulla Digital Revolution: questo risultato rafforza ancor di più questa linea di ricerca d’eccellenza per nostro Ateneo. Questo risultato, insieme al coordinamento del Dottorato Nazionale sull’Intelligenza Artificiale su IA e Industria 4.0, conferma la nostra capacità di incidere, in funzione di un impatto sociale, nell’Intelligenza artificiale a livello nazionale e internazionale. Inoltre, è recente la notizia dell’assegnazione a Torino del Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale I3A, per il quale metteremo, come di consueto, i nostri strumenti a servizio del territorio e di tutto il Paese”.

Il Politecnico entrerà in ELLIS con una unità di ricerca focalizzata sull’AI sicura per le macchine intelligenti, coordinata dalla professoressa Barbara Caputo, che commenta: “Siamo molto soddisfatti. Questo risultato premia il lavoro fatto al Politecnico in questi anni sull’Intelligenza Artificiale dei dati applicata alle macchine autonome intelligenti. In un momento storico in cui tutto è connesso e tutto è dotato di sensori, c’è bisogno di andare oltre il paradigma di una IA centralizzata, caro ai giganti del Web, e lavorare ad approcci distribuiti e computazionalmente efficienti. Questo ci permetterà di usare l’IA nei settori di punta della nostra economia, dall’automotive alla manifattura, all’industria del lusso e molti altri ambiti, che caratterizzano fortemente l’Italia e l’Europa”.




Tribunale brevetti, Marsiaj (UI Torino): “Ottimi risultati per Torino, frutti di un lavoro di squadra”

La scelta del Governo di realizzare a Torino l’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale e di candidare Milano ad ospitare il Tribunale dei Brevetti rappresenta un ottimo risultato per la nostra città, ottenuto grazie ad un intenso e proficuo lavoro con i principali attori del territorio, innanzitutto il Comune di Torino e l’Arcidiocesi”, così Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino, sull’annuncio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Come anche sottolineato nella nota diffusa dalla Presidenza del Consiglio – prosegue il Presidente degli industriali torinesi – l’obiettivo è di consolidare l’asse nord – ovest italiano, per rafforzare Torino e Milano e al contempo l’intero Paese. Divisioni e competizioni bloccano le occasioni di crescita: per il benessere e il rilancio delle nostre industrie è, invece, necessario fare sistema e creare forti sinergie”.

“L’Istituto italiano per l’Intelligenza Artificiale a Torino – che peraltro coinvolgerà i maggiori settori dell’economia torinese quali la manifattura, la mobilità, l’agrifoood, l’aerospazio e l’ energia – rappresenta un’occasione reale per il nostro territorio – aggiunge il Presidente – nonché di guida nella crescita del settore tecnologico italiano attraverso lo sviluppo di alcuni trend fondamentali, come la cyber security o il 5G. L’Intelligenza Artificiale genera, infatti, nuove opportunità, nuove occasioni lavorative ed economiche e nuove competenze fondamentali per il progresso del territorio”.

“Grazie alla decisione della Presidenza del Consiglio – conclude – Torino e le nostre imprese hanno così raggiunto un duplice risultato. L’auspicata sede italiana del Tribunale dei Brevetti, infatti, assicurerà occasioni concrete e positive di rilancio economico anche del nostro territorio. Per questo il nostro impegno sarà garantire l’inclusione delle nostre aziende, mettendo a sistema le esperienze e competenze in materia brevettuale maturate a Torino. Grazie alla sinergia che così si verrà a creare, la nostra città potrà divenire oltre che un crocevia dell’indotto del Tribunale dei Brevetti anche un centro di ricerca e di innovazione”.




Mobile Health (mHealth) e Covid-19, l’uso di dispositivi mobili per la medicina in caso di pandemia

Monitorare i pazienti Covid-19 e prevedere l’escalation dei sintomi con un intervento precoce grazie a un dispositivo indossabile che raccoglie dati e li trasmette ai sanitari. Si tratta di una possibilità concreta, come ha stabilito la ricerca condotta da un team internazionale di 60 scienziati coordinato dal Motion Analysis Laboratory dello Spaulding Rehabilitation Hospital di Boston.

Il Politecnico di Torino, unico istituto italiano che ha partecipato a questo studio, ha contribuito con il lavoro del professor Danilo Demarchi del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni.

Lo studio, intitolato “Can mHealth Technology Help Mitigate the Effects of the COVID 19 Pandemic?”, è stato pubblicato sull’ultimo numero dell’IEEE Open Journal of Engineering in Medicine and Biology.

Lo scopo dell’indagine è stato quello di analizzare le tecnologie del cosiddetto mHealth, cioè l’utilizzo di dispositivi mobili per la medicina, ed esplorare la loro applicazione per monitorare e mitigare gli effetti della pandemia da Covid-19. Il gruppo di lavoro ha identificato le tecnologie che potrebbero essere utilizzate in risposta alla diffusione del contagio da Covid-19 e che sarebbero probabilmente adatte a future pandemie.

Il professor Paolo Bonato, già studente magistrale e di Dottorato del Politecnico di Torino, ora Direttore dello Spaulding Motion Analysis Lab a Boston e docente presso la Harvard Medical School, è stato il coordinatore dello studio. “Essere in grado di attivare un gruppo eterogeneo di esperti con un focus così singolare testimonia l’impegno che l’intera comunità scientifica ha nell’affrontare questa pandemia. Il nostro obiettivo è ottenere rapidamente importanti scoperte per la comunità clinica, in modo da fornire interventi efficaci nella prevenzione e la cura di malattie”, ha affermato il professor Bonato.

Il contributo del professor Demarchi e di alcuni giovani ex studenti del Politecnico, Stefano Sapienza e Benito Pugliese, ora ricercatori presso la Harvard Medical School nel gruppo di Bonato, è stato principalmente nella sezione dello studio titolata “Remote Monitoring of Patients with COVID-19 and Frontline Healthcare Workers Using Mobile Health Technologies”.

“L’utilizzo delle tecnologie di Mobile Health è una delle frontiere più interessanti per le future applicazioni cliniche, soprattutto per il monitoraggio dell’evoluzione di malattie e per la relativa efficacia delle terapie”, commenta Demarchi: “Si aprono scenari interessantissimi per quella che viene chiamata Home Care, cioè la possibilità di trasferire il monitoraggio e le terapie direttamente a casa dei pazienti, i quali potranno essere seguiti con continuità e nella loro quotidianità. In particolare, un intelligente utilizzo di queste soluzioni permetterà di evitare i trasferimenti presso le strutture ospedaliere, riducendo così drasticamente i costi sanitari. Sarà inoltre possibile ridurre la congestione degli ospedali, verificatasi purtroppo durante la pandemia, ottimizzando così le risorse e diminuendo i contatti, sempre particolarmente critici durante le situazioni pandemiche”.

I dispositivi indossabili, propri dalla Mobile Health, offrono un’opportunità significativa per la raccolta dei dati. Possono essere utilizzati per monitorare i pazienti positivi al Covid-19 con sintomi lievi. A questi pazienti viene in genere imposta una auto-quarantena a casa o vengono sottoposti a monitoraggio presso centri di trattamento. Tuttavia, una parte di loro alla fine sperimenta un’esacerbazione, vale a dire l’improvvisa comparsa di sintomi gravi, e richiede il ricovero in ospedale. In questo contesto, la tecnologia mHealth consente la diagnosi precoce di tali esacerbazioni, permettendo ai medici di fornire gli interventi necessari in modo tempestivo.

Il documento prodotto dal gruppo di lavoro ha concluso che le applicazioni per smartphone che abilitano auto-segnalazioni, unitamente a sensori indossabili che consentono la raccolta di dati fisiologici, potrebbero essere utilizzate per monitorare non solo i pazienti, ma anche il personale clinico, rilevando i primi segni di un’epidemia nelle strutture sanitarie. La diagnosi precoce dei casi di Covid-19 potrebbe essere ottenuta basandosi su studi precedenti che hanno dimostrato che, utilizzando sensori indossabili per acquisire la frequenza cardiaca a riposo e la durata del sonno è possibile prevedere i tassi di malattia simil-influenzale, così come sono le tendenze epidemiche del Covid-19.




Digitale, Unioncamere: Al via l’Atlante i4.0 per le imprese

Atlante i4.0 è il primo portale nazionale, nato dalla collaborazione tra Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico, per far conoscere alle imprese e agli altri soggetti del territorio le strutture nazionali che operano a supporto dei processi di trasferimento tecnologico e trasformazione digitale.

Sono quasi 600 le strutture italiane che offrono servizi e tecnologie per l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese.

Più in dettaglio l’Atlante fornisce informazioni su:

  • 8 Competence Center (CC) – i Centri di Competenza ad alta specializzazione
  • 263 Digital Innovation Hub (DIH) e Ecosistema Digitale per l’Innovazione (EDI) delle Associazioni di categoria
  • 88 Punti Impresa Digitale (PID) delle Camere di Commercio
  • 27 Centri di Trasferimento Tecnologico (CTT) certificati da Unioncamere
  • 161 FabLAB per la manifattura additiva
  • 38 Incubatori Certificati per le startup innovative
  • 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS).