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Sicurezza cantieri e covid, le aziende Ait e gli architetti collaborano con protocollo d’intesa

L’Associazione Imprese di Impianti Tecnologici dell’Unione Industriale di Torino (AIT) e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Torino hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa con l’obiettivo di collaborare sul tema della sicurezza nei cantieri, con particolare riferimento all’adozione dei protocolli anti-contagio da COVID19.

Tale accordo avrà il compito di semplificare il dialogo tra le imprese e i professionisti coinvolti nella gestione dei cantieri in opera.

Il settore delle costruzioni edili e impiantistiche, infatti, è uno di quelli maggiormente toccati dalla complessità delle norme di sicurezza le quali devono tenere conto, oltre a quelle ordinarie di prevenzione degli incidenti sul lavoro, anche delle indicazioni specifiche prescritte dai protocolli anti-contagio da attuare nei cantieri.

“I luoghi di lavoro, in particolare i cantieri a cielo aperto, sono al momento quelli in cui vi è minore esposizione al rischio di contagio da Covid-19, anche grazie alla costante formazione e attitudine al rispetto delle regole da parte dei lavoratori” – afferma il Presidente di AIT, Carlo Antonio Gandini – “tuttavia è importante tenere alta la guardia, con misure ragionevoli, per evitare il contagio di maestranze che per le nostre aziende rappresentano il principale asset”.

“L’accordo di oggi vuole solidificare la sinergia che l’Ordine degli Architetti, con maggiore forza negli ultimi anni, ha stretto con il mondo industriale e i principali stakeholder dell’impresa su temi fondamentali come green, sviluppo urbano, sostenibilità, sicurezza. Permettere a tutti i cantieri di restare aperti, in condizioni di sicurezza sanitaria oltre che di lavoro, è un messaggio per impedire di farci travolgere dal pessimismo della seconda ondata del virus” commenta Massimo Giuntoli, Presidente OAT-Ordine Architetti Torino.

Oltre all’adozione di linee guida comuni per la gestione delle problematiche condivise, il Protocollo prevede l’istituzione di un Tavolo di Lavoro permanente – composto da consulenti e funzionari dell’Unione Industriale e da referenti indicati dall’Ordine – che avrà il compito di rispondere a esigenze e difficoltà operative riscontrate sui cantieri, sia nella fase di allestimento che nell’esecuzione delle opere, al fine di individuare possibili soluzioni, attraverso momenti di formazione e informazione rivolti a imprese, professionisti e stakeholder.

Per l’AIT l’accordo con gli architetti segue un analogo protocollo di intesa già stipulato con l’Ordine degli Ingegneri che sta portando anche ad un’ampia collaborazione su diversi temi in cui professionisti e imprese sono coinvolti, tra cui lo studio delle misure di attuazione del recente meccanismo del Superbonus 110%.

 




Sicurezza e legalità nella distribuzione dei prodotti petroliferi:corso di aggiornamento per le Forze di Polizia Novara

Oggi si è tenuto il corso di aggiornamento professionale destinato alle Forze di Polizia e ai Vigili del Fuoco, dedicato alla sicurezza e legalità nella distribuzione dei prodotti petroliferi.

L’incontro, aperto dal Prefetto di Novara, Pasquale Gioffre’, si è svolto con le nuove modalità digitali secondo il consolidato interscambio informativo tra la componente pubblica e quella privata, ispirato alla cultura della “sicurezza partecipata”, già adottate nelle precedenti edizioni.

Nel corso dell’incontro unem ha approfondito i reati predatori in danno degli impianti di distribuzione di carburanti e degli oleodotti e le principali fattispecie di frodi nella filiera della distribuzione carburanti. Sono state ripercorse le diverse iniziative di collaborazione e scambio informativo con il Servizio di analisi Criminale della Direzione Centrale della PoliziaCriminale del Ministero dell’Interno portate avanti negli ultimi anni.

I risultati raggiunti, più significativi sugli oleodotti, sono frutto della continua collaborazione a livello centrale ed al costante lavoro di monitoraggio finalizzati a fornire le linee di indirizzo operative alle attività territoriali di prevenzione e contrasto di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, mentre le misure di contrasto all’illegalità sono state promosse e condivise dall’Associazione, al fine di prevenire un fenomeno che ha ricadute negative non solo sull’Erario, ma anche sulle imprese e sui consumatori.

“Il settore della distribuzione dei prodotti petroliferi ha evidenziato il Prefetto Gioffrè è costantemente attenzionato dalle Forze di Polizia in un’ottica di prevenzione e contrasto dei fenomeni delittuosi più ricorrenti. Giornate come quella odierna, caratterizzate dall’interscambio informativo tra tutti i soggetti coinvolti,sono utili a delineare strategie comuni per accentuare la comprensione dei fenomeni delittuosi in un settore economico delicato e complesso, peraltro in costante evoluzione.

Prefettura NovaraL’illegalità è un fenomeno degenerativo che mina alle basi la tenuta della nostra filiera ha commentato Claudio Spinaci,Presidente unem e per contrastarla efficacemente è importante lavorare soprattutto sulla prevenzione. A tal fine, strumenti essenziali sono l’automazione e la digitalizzazione dell’intera filiera che consentirebbero controlli da remoto in tempo reale, l’affinamento dell’analisi di rischio e una maggiore sinergia operativa tra gli Organi di controllo”.“Occorre perciò accelerare sull’attuazione delle norme varate negli ultimi anni.

Il processo di digitalizzazione dell’intera filiera ha concluso deve essere visto dall’intero settore come un investimento finalizzato a “liberare” definitivamente il mercato da pratiche illegali”.Una importante giornata di confronto, quindi, che conferma una volta di più come la sinergia pubblicoprivato, la collaborazione e la condivisione delle informazioni rappresentino un modello vincente per contrastare fenomeni di illegalità.




Alla scuola in sicurezza servono certezze

In questo mare di incertezze procedurali, di difficoltà di comunicazione con le ASL sommate alle questioni organizzative e contrattuali, FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA RUA, SNALS E FGU GILDA del Piemonte hanno promosso una rilevazione tra i dirigenti scolastici delle scuole piemontesi per raccogliere problematicità, bisogni e aspettative riguardo alle azioni da attuare in caso di contagi COVID 19, in applicazione delle linee guida nazionali e regionali.

Sono pervenuti più di centocinquanta moduli compilati dalle autonomie scolastiche di tutte le province del Piemonte e di tutti i gradi di scuola, riportati in un documento che consegneremo nella giornata odierna in funzione dell’incontro che avremo domani pomeriggio con il Direttore regionale Manca e il Commissario straordinario regionale Rinaudo per avere indicazioni concrete al riguardo.

Abbiamo ritenuto di riassumere le osservazioni in 4 macro aree:

  • Difficoltà di comunicazione con SISP e ASL
  • Aspetti procedurali
  • Aspetti contrattuali e organizzativi
  • Suggerimenti e proposte
    La maggior parte delle osservazioni ha riguardato il ritardo, a volte la mancanza di indicazioni univoche e ledifficoltà sugli aspetti minuti di pratica organizzativa.

    Chi lavora nella scuola, i dirigenti scolastici, le rsu, le rls, i genitori, gli allievi, oltre a ciò che determina l’emergenza Covid 19 in tutti noi, sta vivendo un’ulteriore situazione di insicurezza e preoccupazione riguardo ai comportamenti da adottare e alle notizie sui casi di positività.

    La comunità educante non può vivere nell’insicurezza e nella paura, dobbiamo oggi più che mai avere una scuola inclusiva, accogliente e sicura.

    Esprimiamo la ferma convinzione che solo attraverso il confronto di merito si perviene a risultati positivi.

    Per questi motivi stiamo portando all’attenzione delle Istituzioni la nostra indagine a ribadire ancora una volta che la scuola nella nostra regione e nel Paese deve essere una priorità sempre!




Cinghiali: posizione tecnica congiunta di Confagricoltura, Cia e Coldiretti 

Con una nota tecnica congiunta trasmessa alla Prefettura di Torino le organizzazioni agricole Confagricoltura, Cia e Coldiretti si impegnano:

– a supportare le imprese nella tempestiva predisposizione delle istanze necessarie  alla denuncia dei danni subiti a causa della fauna selvatica ed al conseguente riconoscimento dell’indennizzo ai sensi dell’articolo 26 della Legge n. 157/92;

– ad attivare adeguate  attività di informazione e puntuali segnalazioni nei confronti degli istituti venatori, degli Enti Gestori delle Aree Protette e delle Amministrazioni provinciali competenti affinché possano essere attivati, tempestivamente, gli opportuni ed efficaci interventi di selezione e contenimento della fauna selvatica, con lo scopo di ridurre l’incidenza dei danni provocati alle produzioni agricole e contribuire alla salvaguardia dell’incolumità pubblica;

– a rilevare, in relazione alle situazioni di cui al punto precedente, le eventuali necessità di urgenza stante la segnalazione di danneggiamenti in atto, in modo tale possa essere garantito, dagli enti attuatori, un tempestivo intervento in termini di contenimento;
– a segnalare, ogni qualvolta si ravvisino condizioni di criticità ed emergenza derivanti dalla presenza di un elevato numero di esemplari di fauna selvatica tale da generare un potenziale rischio in termini di incolumità pubblica, al Prefetto competente le aree interessate, affinché possano essere attivate le azioni necessarie, anche, eventualmente, di carattere straordinario prevedendo il coinvolgimento dei Sindaci;

– a collaborare attivamente con la Regione Piemonte nella individuazione e definizione delle modalità di intervento più adeguate ed efficaci per contenere l’incidenza dei danni provocati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole;

– a collaborare con le Province e la Città Metropolitana di Torino nell’organizzare ed erogare i corsi utili per la formazione dei proprietari o conduttori di fondi in applicazione di quanto disposto dalla D.G.R. n. 20-8485 del 01 marzo 2019;

– a partecipare attivamente alla cabina di regia istituita dalla Regione Piemonte in relazione all’attività di puntuale e periodico monitoraggio, in termini di attuazione ed efficacia, della fase attuativa dei piani di prelievo selettivi e dei piani di contenimento.




Consiglio regionale: “Emergenza Covid: rinviare il concorso per docenti”

Attivarsi presso il Governo e le autorità sanitarie affinché il concorso per docenti della scuola di primo e di secondo grado venga rinviato a causa dell’emergenza Covid 19. A questo impegna la Giunta regionale l’Ordine del giorno presentato dalla prima firmataria Alessandra Biletta (Fi), approvato dal Consiglio regionale a maggioranza al termine dei lavori della seduta odierna.

Il documento, prendendo atto dell’emergenza sanitaria in corso, intende “tutelare la salute dei lavoratori e delle lavoratrici del mondo della scuola e di tutti gli studenti, evitando così il rischio di contribuire in modo peroicoloso e inutile all’aumento di contagi”.

Il dibattito prima della votazione è stato aperto da Marco Grimaldi (Luv), che si è dichiarato favorevole al documento.

Sean Sacco (M5s) ha invece definito l’impostazione generale dell’Odg “un mero attacco alla ministra dell’Istruzione”.

Diego Sarno (Pd) ha infine osservato che il documento avrebbe meritato una discussione più articolata.




La quarta ondata preoccupa le imprese artigiane del Piemonte che chiedono responsabilità

La recrudescenza del Covid e le nuove varianti del virus, stanno mettendo in guardia le autorità sanitarie e in allarme le imprese per eventuali misure restrittive che potrebbero danneggiare, ancora una volta, il sistema produttivo torinese e piemontese.

 

“Non vogliamo fare nessun allarmismo ma vediamo come in alcune regioni stiano già adottando nuove, e più stringenti, misure di prevenzione con limitazione di orari e di accessi – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – tutto questo gli artigiani, come il resto delle attività produttive, soprattutto in un periodo in cui i consumi e la socialità sono maggiori, non possono permetterselo. Per questo è necessario, ancora una volta, essere responsabili, e rispettosi delle norme di sicurezza igienico sanitaria, in tutte le azioni quotidiane. Bisogna prendere ad esempio l’atteggiamento esemplare che le imprese hanno tenuto in tutti questi mesi”.

 

E’ questo il messaggio che Confartigianato Imprese Torino, con il Presidente Dino De Santis, vuole lanciare a tutte le attività produttive del territorio, ai loro clienti e ai cittadini, e soprattutto alle Istituzioni, nel caso in cui fossero chiamate a scelte importanti. Infatti, l’aumento dei contagi non fa star serene le aziende per le ripercussioni che potrebbero impattare negativamente sul sistema sanitario regionale e su quello economico.

 

Il green pass delle piccole aziende si chiama senso di responsabilità, quella che è stata applicata fin dall’inizio della pandemia – continua De Santis – adottando i protocolli igienico-sanitari e rispettando con diligenza e rigore le indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus”.

 

“I piccoli imprenditori continueranno a rispettare le indicazioni per evitare il rischio di una nuova ondata della pandemia – continua De Santis – nessuna attività può permettersi ulteriori restrizioni o chiusure: su questa consapevolezza si fondano i nostri comportamenti. Di tutto abbiamo bisogno tranne che di dividere il nostro territorio, così come il resto del Paese, su posizioni pregiudizievoli in merito al rispetto della salute propria e altrui e del riconoscimento dei grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori hanno dovuto sopportare in questi sedici mesi”.

 

“Una malaugurata serrata in queste settimane pre natalizie, costerebbe troppo a tutto il Piemonte – continua De Santis – novembre e dicembre, infatti, sono mesi chiave per l’economia piemontese e non si possono fare passi falsi. Ricordiamoci che aziende artigiane del nostro territorio hanno subìto, mediamente, durante il lockdown, un calo del fatturato del 60 per cento”.

 

Per Confartigianato, va fatto tutto il possibile affinché non si verifichi un’ennesima ondata della pandemia che potrebbe portare a nuovi stop della produzione e conseguente nuova cassa integrazione, ad una nuova riduzione dei consumi ed ad una gelata sul turismo.

 

“Detto questo, la realtà è che dobbiamo abituarci a convivere con il virus mantenendo il rigore nel rispetto delle misure di protezione della salute – conclude De Santisalmeno fino a quando esso non verrà debellato. Fino a quel momento, dobbiamo tutti essere più rigorosi nell’uso estensivo dei DPI anche nell’ambito privato e familiare”.

 

Confartigianato Torino continuerà a fare la sua parte insieme alle altre parti sociali e alle istituzioni per sensibilizzare i cittadini al rispetto delle regole anticontagio quale fondamentali strumenti di argine ai contagi.

 




Coronavirus, nuove ordinanze dalla Regione Piemonte

Didattica a distanza nelle scuole superiori e chiusura il sabato e la domenica dei centri commerciali ad esclusione dei settori alimentare e farmaceutico sono le novità delle due ordinanze, valide fino al 13 novembre, firmate in serata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio al termine di una lunga giornata di confronto con le Prefetture, i sindaci, i presidenti di Provincia, il mondo della scuola e le organizzazioni di categoria.

Scuole superiori

Da lunedì 26 ottobre in tutte le scuole superiori, statali e paritarie si dovrà alternare la didattica digitale a quella in presenza, per una quota non inferiore al 50%, nelle classi dalla seconda alla quinta. Ogni istituto, nella sua autonomia, individuerà le misure organizzative ritenute più idonee tenuto conto dell’organico e del contesto interno.

“Questo ci consentirà di garantire la priorità di mantenere le scuole sempre aperte, evitando che ogni settimana 75.000 ragazzi si affollino sui mezzi di trasporto con un notevole rischio di contagio”, precisa il presidente Cirio, ricordando che “parliamo di ragazzi che hanno più di 14 anni e che, quindi, possono stare in casa anche da soli, senza creare disagio al lavoro dei genitori” e che “le scuole sono luoghi estremamente sicuri, in quanto in estate è stato fatto un lavoro enorme per ottenere questo risultato, ma le stesse condizioni di sicurezza non sono garantite dai trasporti, anche se è dal luglio scorso che le Regioni hanno chiesto al Governo di potenziarlo”.

“Le lezioni nelle scuole dell’infanzia, elementari, medie si svolgeranno invece sempre in presenza – chiarisce l’assessore all’Istruzione Elena Chiorino – Si tratta di una forma educativa fondamentale e irrinunciabile, e a chi frequenta il primo anno delle superiori verrà consentito di continuare ad apprendere con continuità il nuovo metodo di studio e di sviluppare il senso di appartenenza al gruppo tra compagni e con gli insegnanti. Se dovesse essere necessario proseguire anche più avanti nell’anno con questa modalità valuteremo una attenzione analoga anche per i ragazzi che si avvicinano alla maturità”.

L’ordinanza è frutto di un lavoro di condivisione con tutto il mondo della scuola e di stretta collaborazione tra la Regione, la sua Unità di Crisi, e l’Ufficio scolastico regionale.

Centri commerciali

Una seconda ordinanza prevede dal 24 ottobre la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica, ad esclusione degli esercizi di vendita di generi alimentari, farmacie e studi medici, locali di ristorazione e tabaccherie. L’obiettivo è evitare assembramenti ed evitare che siano meta anche di molti residenti in Lombardia, che ha già assunto un analogo provvedimento.

Si conferma inoltre la chiusura notturna, dalla mezzanotte alle 5, di tutte le attività commerciali al dettaglio (ad eccezione delle farmacie) e il divieto di vendita di alcolici dopo le ore 21 in tutte le attività commerciali (anche attraverso apparecchi automatici), escluso il servizio di consumazione al tavolo negli esercizi di ristorazione.

“Sono scelte di rigore, prudenza e buon senso per ridurre la mobilità e gli assembramenti”, evidenzia Cirio, annotando che “quello che possiamo fare oggi ci permette di non chiudere tra qualche settimana bar, ristoranti, parrucchiere, centri estetici e negozi”. “Siamo perfettamente coscienti che l’intero comparto del commercio abbia già subito pesanti conseguenze – aggiunge l’assessore al Commercio Vittoria Poggio – ma le restrizioni di oggi sono purtroppo una scelta necessaria per prevenire provvedimenti futuri ancora più restrittivi, che rappresenterebbero un danno ancor più grave per tutto il settore”.

 




Affidare all’Arpa i controlli per la sicurezza sul lavoro

Contribuire a migliorare la sicurezza sul lavoro, affidandone la competenza all’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte. L’incidente di dicembre, con il crollo di una gru e la morte di tre addetti in via Genova a Torino, ha riportato sui tavoli istituzionali il tema della sicurezza sul lavoro.

E proprio sulla possibilità di affidare all’Arpa tale competenza ha relazionato oggi l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati, nell’ambito dei lavori della quinta Commissione presieduta da Angelo Dago.

“Tale opportunità – esordisce l’assessore Matteo Marnati –  sarebbe un’occasione per migliorare concretamente l’intervento del Pubblico in tema di sicurezza lavorativa. Si tratta di una proposta che certamente, oltre all’assessorato al’Ambiente, vedrebbe coinvolta anche la Sanità. Dopo i fatti di via Genova, sarebbe davvero un bel segnale che tale iniziativa fosse univoca da parte di tutto il Consiglio regionale, senza distinzioni tra maggioranza e opposizione.

Riconoscere espressamente all’Arpa il compito di vigilare, monitorare e controllare, vorrebbe dire avere un organismo pubblico super partes, che non incide sulle dinamiche di concorrenza tra i soggetti privati che oggi operano in tale ambito. L’ambizione – conclude – è quella di avviare l’iter per la modifica delle legge regionale entro un mese, in sede legislativa o con percorso ordinario di Commissione e aula, in modo che già in autunno Arpa possa rendersi operativa”.

“Si tratta di un tema delicato – ha aggiunto Angelo Robotto, direttore generale Arpa Piemonte – perché ci sono le competenze specifiche di Arpa ma anche ricadute e connessioni con la Sanità rispetto alla normativa sulla sicurezza su lavoro. Il confine tra ambiente e sanità è labile, questa è l’occasione per avvicinare i due ambiti.

Non è una novità che le verifiche periodiche su attrezzature di lavoro vengano svolte dalle Arpa: in ambito normativo nazionale, infatti, il decreto ministeriale del 2011 già equiparava alle Asl le Arpa.

In Piemonte, invece, nessuna disposizione della legge regionale 18 del 2016, attribuisce espressamente ad Arpa competenze specifiche in materia di verifiche impiantistiche. Ciò non comporterebbe alcuna integrazione di risorse, ma solo alcune unità di personale tecnico in più e garantirebbe una maggiore garanzia ed efficacia dei controlli”.

Dal 2018 al 2021 Arpa Piemonte, oltre ad aver effettuato attività di supporto alle Asl per accertamenti tecnici specialistici su attrezzature, ha svolto 1800 controlli su apparecchi di sollevamento e a pressione. Al momento, secondo l’elenco dei soggetti privati abilitati a verifiche periodiche, dei 95 soggetti abilitati in Italia 39 operano in Piemonte.

A conclusione dei lavori della commissione sono poi intervenuti i consiglieri Valter Marin (Lega), in merito alla possibilità che tale operazione richieda stanziamento aggiuntivo di risorse economiche ed umane e Marco Grimaldi (Luv), che ha chiesto di ricevere informativa rispetto allo stato attuale dei rapporti con le altre strutture di controllo e quali sarebbero gli articoli di legge da modificare.




Anap Confartigianato Piemonte: no all’isolamento di anziani e pensionati

ANAP Piemonte, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Piemonte, che in Piemonte rappresenta circa 22mila persone, rigetta la proposta di isolare gli anziani o comunque di limitare i loro spostamenti per contenere il diffondersi della pandemia da Covid-19.

Una proposta lanciata da esperti con corredo di dati ma che sta trovando ferma opposizione anche in quell’ambiente scientifico da cui parrebbe provenire.

 

“Rigettiamo con forza l’idea di isolare gli anziani per contenere il diffondersi della pandemia – commenta Giuseppe Falcocchio, Presidente Regionale dell’ANAP Piemonte – tutti devono rispettare le indicazioni di protezione individuale, mantenere le distanze, muoversi il meno possibile e per motivi indifferibili, come le autorità hanno indicato”.

 

“Ma isolare, in casa o altrove, gli anziani è un atto che non esito a definire come una barbarie – conclude Falcocchio – l’isolamento impatterebbe su una categoria fragile e già esposta a tensioni emotive e personali forti per questa pandemia, tutti dobbiamo comportarci correttamente, dai più giovani ai meno giovani, isolare persone solo perché anziane è l’anticamera di una società che non ci piace”.

 

 

 




Sicurezza stradale: per il “cambio pneumatici” 
è importante affidarsi solo a gommisti autorizzati

Montare le giuste gomme in base ai diversi periodi dell’anno è importante non solo per evitare sanzioni, ma anche per migliorare la sicurezza stradale e ridurre i consumi di carburante. Dal 15 aprile, e con un mese di tolleranza, tutti gli automobilisti dovranno procedere al cambio pneumatici, passando da quelli invernali a quelli estivi. Un “rito” stagionale che invita a tenere alta l’attenzione sulla tematica della sicurezza stradale e sulla necessità quindi di far controllare periodicamente la propria vettura.

Da uno studio condotto dall’associazione americana dei produttori di manufatti in gomma (USTMA) risulta però che un un’automobilista su tre non sappia riconoscere quando gli pneumatici della propria vettura sono lisci, e dunque rappresentino un rischio per la sicurezza. Secondo i numeri raccolti, pare che il 40% degli intervistati compia solo una valutazione visiva della pressione del pneumatico, azione decisamente poco affidabile, mentre solo il 17% effettua un controllo corretto.

Di qui, la necessità per chi usa l’automobile di affidarsi ad un gommista autorizzato, che sappia indicare tempi e modi di manutenzione degli pneumatici. Non dimentichiamo che proprio le gomme sono l’unico elemento di contatto della nostra auto con l’asfalto, e di conseguenza richiedono la massima efficienza.

Confartigianato Imprese Cuneo, ha lanciato in questi giorni una campagna di sensibilizzazione riguardo alla sicurezza stradale, invitando gli automobilisti ad affidarsi solo ai gommisti autorizzati che possiedono la professionalità e la strumentazione adeguata per offrire un servizio a regola d’arte.

«Per guidare sicuri – sottolineano Michele Quaglia vicepresidente di Confartigianato Cuneo e rappresentante provinciale e regionale della categoria Autoriparatori e Valerio Chiera rappresentante provinciale dei Gommisti – è necessario affidare la manutenzione dell’auto a personale autorizzato, in grado di intervenire, quando necessario, con massima competenza. D’altra parte, la professionalità degli autoriparatori è stabilita dalla norma 122/92 che specifica i requisiti tecnici e le attrezzature da utilizzare per garantire un elevato grado di sicurezza. Nel caso delle gomme, la loro affidabilità deriva da alcuni parametri che devono essere regolarmente controllati. Si va dallo spessore del battistrada, alla pressione del gonfiaggio, alle eventuali irregolarità come tagli e abrasioni, che ne riducono la performance, impattando negativamente sulla sicurezza, sui consumi di carburante fino alle emissioni di anidride carbonica».