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Il cinema vive alla Mole Antonelliana grazie ad uno spettacolo di video mapping

La Mole Antonelliana, sede del Museo Nazionale del Cinema, dal 24 giugno al 20 luglio 2020 diventa per la prima volta un cinema a cielo aperto, grazie a uno spettacolo di videomapping altamente innovativo, rivolto al grande pubblico e di livello internazionale.

 

Tutti i giorni, dalle 21:00 alle 23:30, i quattro lati della cupola della Mole si animano contemporaneamente con uno spettacolo, della durata di 20 minuti, che non ha eguali; un omaggio alla Torino cinematografica, al cinema italiano e alle grandi star internazionali di tutti i tempi, in un montaggio serrato e visionario realizzato da Donato Sansone grazie al supporto tecnico di Iren, sponsor dell’evento.

 

Entrano così nel vivo i festeggiamenti per celebrare i 20 anni del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana e di Film Commission Torino Piemonte, un doppio compleanno che ribadisce la vocazione cinematografica di Torino, culla degli albori della Settima arte, solidamente ancorata alla propria vocazione ma da sempre aperta alla sperimentazione dei nuovi linguaggi audiovisivi.

 

A partire dal giorno dedicato a San Giovanni, patrono della città, la Mole, gioiello architettonico progettato da Alessandro Antonelli, una sorta di “archistar” ante litteram, diventa una torre cinematografica, un inusuale faro luminoso, e grazie al contributo del Gruppo Iren per la prima volta si trasforma in uno schermo multimediale per proiettare immagini in movimento.

 

“È uno spettacolo studiato come momento perfetto per comunicare la ripartenza della cultura e delle idee innovative e per promuovere Torino come città del cinema – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. È allo studio un sistema di diffusione della musica, e un’apposita campagna social e web, con fotografie e riprese con i droni, diffonderanno e promuoveranno a livello internazionale le immagini di una Torino ‘cinematografica’. Inoltre, il progetto entrerà a far parte, come “opera” audiovisiva, del patrimonio del Museo e potrà in futuro essere aggiornata e riproposta insieme ad altre opere di videomapping create da grandi registi ma anche giovani artisti”.

 

“Con questo evento la Mole Antonelliana diventa il tempio del cinema sia all’interno, con il suo spettacolare museo, che all’esterno, con il videomapping visibile da tutta la città – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema. 20 anni sono un traguardo importante, che festeggiamo consapevoli che le sfide da affrontare sono ancora tante, ma forti del sistema cinema che caratterizza Torino. La coincidenza con un momento storico non facile e assolutamente non previsto ci rende ancora più determinati nel rendere questo museo sempre più partecipativo e innovativo, vicino agli oltre 10 milioni di visitatori che in questi 20 anni hanno varcato la soglia della Mole Antonelliana per lasciarsi incantare dall’affascinante mondo della Settima Arte”.

 

Il presidente di Film Commission Torino Piemonte Paolo Damilano aggiunge che “oggi è ancora più importante valorizzare la storica vocazione del cinema torinese e mostrare al contempo il ruolo chiave che questo settore ricopre per il rilancio dell’industria culturale del nostro territorio. Ci congratuliamo con il Museo Nazionale del Cinema per l’ideazione di questo spettacolo che dà il via ad una serie di progetti che ci vedranno collaborare in vista del week-end del 20 luglio, quando le rispettive 20 candeline verranno spente”.

 

Il Gruppo Iren, da sempre attento al sostegno del patrimonio artistico e culturale dei territori in cui opera, ha voluto dare il proprio contributo per celebrare questo importante traguardo del Museo del Cinema” dichiara il presidente di Iren, Renato Boero. “In questo particolare momento storico inoltre la capacità di adattarsi ed evolversi attraverso lo sviluppo di nuove ed innovative tecnologie digitali risulta un’opportunità vincente per arricchire tutte le iniziative di carattere culturale offerte dal territorio, consentendo nello stesso tempo una fruizione diffusa delle stesse ed un’ulteriore valorizzazione del patrimonio artistico collettivo”.

 

Lo spettacolo

Il videomapping è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte e si avvale della regia e del genio creativo di Donato Sansone. Sponsor dell’evento è Iren.

Le proiezioni alternano diversi elementi e vari materiali, molti dei quali appartenenti alle ricche e prestigiose collezioni del Museo Nazionale del Cinema: foto, manifesti e oggetti si avvicendano a sequenze e elementi di computer grafica, in un crescendo emozionale che coinvolge fino all’ultimo frame.

Si parte dall’omaggio al cinema torinese e italiano, per poi arrivare alle grandi star. Le fotografie animate dei volti bellissimi delle attrici e degli attori noti al grande pubblico – da Sophia Loren a Marcello Mastroianni, da Claudia Cardinale a Vittorio Gassman, da Massimo Troisi a Ornella Muti, da Ugo Tognazzi a Monica Bellucci – si incontrano con i manifesti che hanno scandito la storia del cinema italiano: la bellezza dei loro sguardi si interseca con il tributo al regista italiano più visionario, Federico Fellini, nell’anno del centenario della sua nascita.

A questi si aggiungono memorabili sequenze di film girati a Torino, da Cabiria a The Italian Job, fino alla sezione dedicata alle icone cinematografiche internazionali: da King Kong a Spiderman, dall’agente 007 a Indiana Jones, da Vito Corleone al perfido Darth Vader.

Un altro omaggio a Torino viene raccontato dagli elementi chiave che la connotano: l’acqua che riempie la Mole trasformandola in acquario è un omaggio al fiume Po, in cui nuotano personaggi ironici e legati all’immaginario infantile, le automobili che si inseguono in maniera rocambolesca attorno alla Mole e infine il volo con le sequenze più vertiginose che contraddistinguono i film d’avventura.

Non poteva mancare l’amore romantico, con i più bei baci della storia del cinema, e i momenti di festa, in omaggio al doppio compleanno, con proiezione di fuochi d’artificio.

 

Si tratta di uno spettacolo tecnologicamente avanzato, che prevede l’utilizzo di 8 videoproiettori a led posizionati sui palazzi adiacenti che proiettano simultaneamente sui 4 lati della cupola; la sincronizzazione delle immagini che partono dalle quattro postazioni avviene con dei trasmettitori wireless che dalla Mole Antonelliana diffondono il segnale via radio e, grazie alla mappatura architettonica dell’edificio – mai fatta prima –, sarà possibile assistere a inediti giochi di luci e colori.

 

La proiezione sincronizzata delle immagini video è possibile grazie all’investimento tecnico di Iren, basato sull’installazione di 8 video proiettori da 20 mila Ansi Lumen, con tecnologica 3 chip DLP con lampada allo Xenon da 3000 watt. Nello specifico, ad ogni lato della cupola della Mole sono dedicati due proiettori, in grado di lavorare in stack, ossia in contemporanea, le immagini video per permettere maggiore visibilità e nitidezza delle immagini stesse.

I proiettori sono stati posizionati a coppie sul balcone dell’Istituto Madre Cabrini delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, sulla sommità del palazzo della Rai, sulla sommità di Palazzo Nuovo – Università degli Studi di Torino e su un balcone di una casa privata con affaccio sulla Mole Antonelliana.

 

Sono stati installati, inoltre, 4 media player Dataton, ossia 4 server in grado di fornire multi-uscite video per permettere la riproduzione sincronizzata dei contenuti multimediali e una regia workstation posizionata all’interno della Mole. Infine, la sincronizzazione effettiva avverrà tramite l’utilizzo di 4 router LTE che, mediante una connessione a bassa latenza che permette una velocità di comunicazione superiore allo standard e un controllo in diretta dei 4 proiettori, farà comunicare tutte le macchine all’interno dello stesso network, per poter lavorare in modo sincronizzato.

 

L’iniziativa fa parte di ‘Torino Città del Cinema 2020’, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino, partner Intesa Sanpaolo, media partner Rai.




Maltempo, Confagricoltura Alessandria: le imprese agricole sono le prime colpite

Il maltempo che ha colpito la provincia di Alessandria nella giornata di ieri, lunedì 4 ottobre, ha fatto registrare danni al settore primario.

Numerose le segnalazioni giunte agli uffici di Confagricoltura Alessandria da parte delle imprese agricole associate un po’ da ogni parte della provincia tranne il Casalese, che almeno stavolta è stato risparmiato dalle intemperie.

Nell’Ovadese e nell’Alessandrino i maggiori disastri, ma anche nel Novese e nel Tortonese: i campi sono allagati, sia per bombe d’acqua sia per esondazioni di torrenti e corsi fluviali. Danneggiati stalle, magazzini, silos, case rurali.

Inoltre, non sono state poche le frane.
“I millimetri di pioggia caduti in poche ore hanno cambiato lo scenario delle nostre campagne – commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli – In questo periodo vi sono ancora colture in campo come il mais o la soia. I medicai, molto vicini all’ultimo taglio, hanno subito danni, così come le nostre uve di Dolcetto e Barbera nelle aziende che le avevano ancora sui filari grappoli da raccogliere. Le colture orticole specializzate in molte aree della nostra provincia non sono state risparmiate”.

I fratelli Romano, Giorgio e Giuseppe Brezzi hanno visto esondare il Bormida con allagamenti alle strutture e agli animali della Cascina Baraccone di Alessandria, oltre che ai campi coltivati a seminativi. Gli stessi, a Castelceriolo alla Cascina Sardegna, hanno perso in poche ore circa 80 ettari di riso ancora da raccogliere, in quanto il fango ha sommerso completamente le spighe. E chissà per quanto tempo si troveranno deposizione di inerti, ghiaia e altri materiali nelle aziende che sorgono nelle aree golenali, ieri fatte evacuare per precauzione.

L’associata Barbara Volpara, che alleva specie venatorie come fagiani e starne a Molare, ha segnalato un metro e mezzo d’acqua sopra le voliere.
A Pontecurone l’azienda Agricorti, per la pioggia battente, ha rischiato di perdere il raccolto di noci, ancora in fase di raccolta, tardiva rispetto allo scorso anno a causa delle gelate primaverili che hanno ritardato il ciclo vegetativo. Per il momento, dicono i titolari, il danno stimato potrebbe essere quantificabile in centinaia di migliaia di euro, proprio perché non sanno se riusciranno a completare la raccolta.

A Visone l’esondazione del Bormida ha allettato un centinaio di astoni di pioppo appena piantati. Allagamenti di vivai di pioppi e di pioppeti anche a Cassine e Castelnuovo Bormida. Tutta la zona degli orti di Rivalta Bormida segnala danni alle colture.
“A preoccupare – conclude il Presidente di Confagricoltura Alessandria – è in generale la fragilità del territorio che ormai si vive nel quotidiano. Non ci stancheremo mai di ripetere che occorrono azioni preventive congiunte”.




Appello da parte di Confartigianato Cuneo al presidente della Regione Cirio

Ieri dal Prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo con un documento firmato da oltre duemila imprese di acconciatura ed estetica, questa mattina ad Alba, di fronte al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con una lettera – appello, in cui si chiede di dare la possibilità alle imprese del comparto Benessere di riaprire quanto prima la loro attività.

Confartigianato Imprese Cuneo, di fronte agli ennesimi disagi delle imprese del settore Benessere causati dallo stop and go dei giorni scorsi, non ha perso tempo e con una congrua raccolta firme on line in sole 24 ore ha incontrato le massime Istituzioni del territorio per richiedere sostegno e attenzione nei confronti di imprese impossibilitate a lavorare, nonostante abbiano dimostrato grande rispetto nell’applicazione delle regole di sicurezza.

Nel documento presentato al presidente Cirio si richiede che la Regione si faccia promotrice nei confronti del Governo di una modifica del testo del Decreto Legge n. 44 del 1° aprile 2021, nella parte in cui è prevista la variazione delle misure di restrizione “sulla base dei dati validati dell’ultimo monitoraggio disponibile”.

«Pur nella piena consapevolezza dell’importanza della tutela della salute pubblica – spiega Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – l’attuale meccanismo “dell’ultimo monitoraggio disponibile” non dà possibilità alle imprese di avere il giusto preavviso per poter organizzare in modo adeguato le loro attività aziendali. Questo genera considerevoli danni economici, aggravati da una conseguente facilitazione per gli “abusivi” di operare a domicilio, approfittando dei divieti, senza rispettare alcuna misura di sicurezza. Chiediamo quindi che queste imprese possano riprendere a lavorare durante la cosiddetta “zona rossa” dal momento che, alla luce dei dati di monitoraggio, non è a loro imputabile l’aumento dei contagi».

«Le nostre imprese sono allo stremo – aggiunge Daniela Balestra, vice presidente di Confartigianato imprese Cuneo – e questi continui annunci di possibili aperture, poi non confermate, stanno prostrando imprenditori e lavoratori sia professionalmente che psicologicamente. I tempi della Pandemia si stanno allungando e la sfiducia verso il futuro aumenta. Mai come ora, c’è bisogno di far sentire loro la vicinanza delle Istituzioni e la volontà di quest’ultime di valutare nuove forme di sostegno».

Nella lettera Confartigianato Cuneo ha anche sollecitato un nuovo sistema di ristori per il comparto, sottolineando che la Regione Piemonte è stata l’unica ad aver dato, in maniera concreta, un sostegno economico alle categorie del Benessere nel passato 2020. Richiesta immediatamente accolta dal presidente Cirio, il quale, durante l’incontro odierno, ha confermato la volontà da parte dell’Ente regionale di riformulare un “Bonus Piemonte”, come già avvenuto nello scorso anno, specifico per le categorie dei parrucchieri e degli estetisti.

«Apprezziamo la disponibilità della Regione Piemonte – conclude Crosetto – e ci auguriamo che al comparto sia dato al più presto un sostegno adeguato. Si tratta di imprese che in modo tempestivo e regolare hanno investito risorse nell’applicare tutti i sistemi necessari per tutelare la salute della clientela. Meritano di essere aiutate e di poter ritornare al più presto al loro lavoro”.

 

 

 

 




Nuove nomine del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale nella seduta odierna ha votato diverse nomine:

 

  • Marco Cesare Bellion, già consigliere regionale, come membro della Commissione di Garanzia in sostituzione di Paolo Cattaneo. La votazione richiedeva i due terzi dei componenti del Consiglio regionale.
  • Simona Delbosco come membro del cda dell’Azienda pubblica di servizi alla persona – Apsp Casa Benefica.
  • Alessio Borro come rappresentante nell’assemblea dei delegati del consorzio di irrigazione e bonifica “Associazione irrigazione est Sesia” di Novara.

L’Aula all’unanimità ha inoltre modificato il dispositivo della deliberazione di nomina di Gian Paolo Zanetta nel cda Ires (Istituto di ricerche economico e sociali) che verrà svolta a titolo gratuito, in conformità della legge sugli incarichi a persone in stato di quiescenza.




Confagricoltura a Cirio: piena collaborazione per sostenere la ripresa del Piemonte

Il presidente regionale di Confagricoltura Enrico Allasia è intervenuto ieri pomeriggio (25 marzo) alla videoconferenza presieduta dal governatore del Piemonte Alberto Cirio per una valutazione generale con le categorie economiche sulle proposte che il Piemonte presenterà al Governo in materia di interventi da adottare nell’ambito del cosiddetto Recovery Plan, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Nel suo intervento Allasia ha ricordato al presidente Cirio la stagione di profondi cambiamenti che sta vivendo la nostra agricoltura, anche per effetto della pandemia; le difficoltà del settore provato dalla crisi, acuita dalla situazione contingente che si è innestata su un sistema economico già strutturalmente debole e la necessità di interventi urgenti per migliorare competitività, innovazione e sostenibilità del nostro sistema produttivo” hanno commentato per conto di Confagricoltura Alessandria il presidente Luca Brondelli ed il direttore Cristina Bagnasco.

Per Confagricoltura è necessario mettere in campo interventi per colmare le lacune legate al ritardo organizzativo e tecnologico del Piemonte; rafforzare le nostre filiere produttive; potenziare le infrastrutture logistiche e digitali; efficientare il sistema delle risorse idriche; riformare la Pubblica Amministrazione; sostenere la multifunzionalità dell’agricoltura nell’ottica della transizione ecologica ed energetica grazie al riutilizzo dei sottoprodotti per fini energetici, quali biogas, biometano ed idrogeno, sostenere le produzioni integrate e biologiche; contrastare il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico e  sensibilizzare l’opinione pubblica per favorire la consapevolezza dei consumatori e valorizzare il ruolo dell’agricoltura. “Manifestiamo il  pieno impegno di Confagricoltura a collaborare – hanno concluso Brondelli e Bagnasco – e chiediamo alla Regione di essere coinvolti in modo attivo nella definizione degli impegni e nella realizzazione delle azioni progettate”.




Embraco, Sicchiero: “Due incontri per ex lavoratori Embraco e imprenditori”

Quando a metà settembre è stato annunciato il progetto Italcomp, con l’obiettivo di dare vita nel sito ex Embraco/Ventures di un polo per la produzione di compressori per l’industria del freddo, ho ribadito che come amministrazione comunale siamo fiduciosi che questa prospettiva possa davvero concretizzarsi ma che, nel frattempo, avremmo continuato a lavorare per offrire alternative occupazionali alle lavoratrici e ai lavoratori che desiderino ricollocarsi.

Così è. Infatti, in collaborazione con la Regione Piemonte, abbiamo organizzato nel mese di ottobre due incontri, il primo rivolto ai lavoratori e relativo all’assegno di ricollocamento, il secondo agli imprenditori interessati ad approfondire il tema delle agevolazioni all’assunzione di lavoratori ex Embraco/Ventures»: lo annuncia il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO.

Il primo appuntamento, incentrato sull’operatività dell’assegno di ricollocazione, e quindi rivolto a lavoratrici e lavoratori dell’ex Embraco, si svolgerà lunedì 12 ottobre in Sala della Conceria, a Chieri (via della Conceria, 1), con due incontri, il primo alle 10 e il secondo alle 11,30. Altri due incontri sono previsti nel pomeriggio presso il Municipio di Riva di Chieri (piazza Parrocchia 4), alle 14,30 e alle 16. Saranno le rappresentanze sindacali ad organizzare i gruppi di lavoratori.

Un secondo appuntamento, rivolto agli imprenditori, verrà calendarizzato nelle prossime settimane.

Agli incontri interverrà il dottor Alberto Anselmo del Settore Politiche del Lavoro della Regione Piemonte.

 




Coronavirus Piemonte, il presidente Cirio: “Progressivo miglioramento”

“I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio.

Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi. La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione (59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari).

A conferma del quadro in sensibile miglioramento, anche i dati trasmessi oggi a Roma dalla Regione Piemonte vedono l’incidenza scendere sotto il valore soglia di allerta di 250 casi ogni 100.000 abitanti. Naturalmente il report deve essere validato entro domani dalla Cabina di regia nazionale, ma in base a questi parametri siamo fiduciosi che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana. È fondamentale però che non venga meno la prudenza da parte di nessuno. Questi segni di miglioramento sono preziosi e vanno difesi con i nostri comportamenti. I vaccini, la prudenza e il rispetto delle regole sono le uniche vere armi per uscire da questa emergenza e poter finalmente ripartire”.




Abolita l’imposta regionale sulla benzina

Con il prossimo anno i cittadini piemontesi non pagheranno più l’imposta regionale sulla benzina per autotrazione. Lo ha deciso il Consiglio regionale approvando l’esercizio provvisorio del bilancio per il 2021.

La decisione fa seguito a una norma nazionale prevista nella legge di bilancio in discussione in parlamento che abolisce l’imposta, la cosiddetta Irba, su cui era stata aperta dall’Unione europea una procedura di infrazione. Questa abolizione non avrà però influenza sul bilancio regionale. L’assessore Andrea Tronzano ha spiegato che “lo stato provvederà al ristoro del mancato introito per le regioni in cui l’imposta è ancora vigente, anche grazie al nostro impegno in sede di conferenza Stato-Regioni. Per il Piemonte si tratta di circa 20 milioni all’anno”. L’imposta incide per 2,6 centesimi su un litro di benzina.

Presentando l’esercizio provvisorio che avrà validità fino all’approvazione del bilancio previsionale e comunque non oltre il 31 aprile, la relatrice di maggioranza Alessandra Biletta (Fi) ha ricordato che “serve a garantire il funzionamento dell’ente nei limiti di spesa previsti dal bilancio 2020-2022. Siamo in una situazione difficile, ma con delle potenzialità, rappresentate dal vaccino, dalla nuova programmazione europea e dal Recovery fund, su cui la discussione è ancora in divenire. Dovremo utilizzare le prossime settimane per varare un bilancio previsionale concreto, capace di dare risposte reali per far ripartire la nostra economia e sviluppare il tessuto socio-economico piemontese.”

Il relatore di minoranza Sean Sacco (M5s) si è augurato “di potere discutere al più presto il bilancio previsionale, con un confronto approfondito e costruttivo in Commissione. Questa pandemia ha allargato la forbice sociale, per questo occorre maggiore attenzione a quelle categorie che con il Covid hanno perso altri punti, penso alle fasce più deboli: a loro occorre dare in fretta una risposta”.

Per Diego Sarno (Pd) “l’esercizio provvisorio dimostra che questa maggioranza si trova a rincorrere le scadenze formali, senza una programmazione degli interventi strutturali di cui la Regione ha bisogno. Una maggioranza fino ad oggi inadeguata al compito di governo. Anche per questo occorre recuperare il ruolo del Consiglio e delle Commissioni, riconoscendo la funzione di stimolo e di controllo che l’opposizione deve avere sull’operato della maggioranza”.

In precedenza il Consiglio regionale aveva approvato il bilancio consolidato per l’esercizio finanziario 2019. Un atto che considera, oltre al consuntivo regionale 2019, anche i bilanci degli enti strumentali e delle società controllate e partecipate dalla Regione Piemonte. A concorrere al consolidato 2019 sono 5T, Aipo, Agenzia per la Mobilità, Agenzia Piemonte Lavoro, Arpea, Arpa, Atc di Piemonte Centrale, Piemonte Nord e Piemonte Sud, Ceipiemonte, Csi Piemonte, Dmo Turismo Piemonte, Edisu, Finpiemonte Partecipazioni, Finpiemonte Spa, Ipla, Ires, Rsa, Scr e Soris.

Le finalità del consolidato, la cui compilazione è prevista dal decreto legislativo 118, è rappresentare in modo più ampio la situazione della Regione, in modo da poter realizzare le proprie politiche anche attraverso la collaborazione degli enti strumentali e delle società partecipate e controllate.




Ancora chiusa la Sp 255 della Val Clarea, possibili altre frane

La Sp 255 della Val Clarea, interessata nella notte da alcune frane estese su un largo fronte di 500\600 metri fra il km 2+200 e il km 2+600, resta chiusa da località Pian delle Rovine, al km 1+800, fino a fondovalle.

I mezzi della Viabilità della Città metropolitana di Torino e delle ditte incaricate sono intervenuti nella notte per per rimuovere parzialmente i detriti dalla strada e consentire a un gruppo di villeggianti di scendere a valle.

Sono possibili altre cadute massi. Nella giornata di domani il persdonale tecnico della Città metropolitana effettuerà nuove verifiche del versante e si deciderà come intervenire.

A Bardonecchia, nel frattempo, sta continuando la rimozione del matriale detritico sotto il ponte della confluenza dei rii Fréjus, Rochemolles e Dora in modo da consentire nella giornata di domani la valutazione della struttura del manufatto.




“Riparti Piemonte”, ai Comuni 14 milioni per la sicurezza del territorio

Prosegue in prima Commissione il confronto con gli assessori sul cosiddetto “Riparti Piemonte”, il disegno di legge sugli interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza Covid 19 che stanzia 800 milioni di euro per sostenere il sistema economico e sociale della regione.

Nella seduta del mattino (presieduta dal vice Sean Sacco) è stata la volta dell’assessore alle Opere Pubbliche, Marco Gabusi, e l’assessore a Lavoro e Istruzione, Elena Chiorino.

Sulle modalità dei pagamenti negli appalti pubblici e il sostegno ai lavoratori senza ammortizzatori sociali o con retribuzione ridotta, Gabusi ha spiegato che “quella della liquidità è la principale problematica da affrontare, modificando il sistema dei pagamenti”. Il provvedimento prevede l’erogazione del novanta per cento delle somme alle stazioni appaltanti con un avanzamento dei lavori del cinquanta per cento.
Ai Comuni andranno 14 milioni di contributo per la manutenzione del territorio e per la messa in sicurezza delle opere pubbliche in tutto il Piemonte.

“Il contributo verrà concesso ai Comuni attraverso un bando, che prevede due sezioni: una per gli interventi fino a 100 mila euro e uno tra 100 e 200 mila euro. Abbiamo sfruttato la possibilità di cofinanziamento dei lavori pubblici dei Comuni fino all’80% e, nell’ambito delle linee di sburocratizzazione del ‘Riparti Piemonte’, abbiamo accelerato il più possibile l’iter previsto. Inoltre, abbiamo voluto legare a questa delibera la ripresa del comparto edile locale: per poter accedere al finanziamento i Comuni dovranno affidare i lavori ad imprese aventi sede legale e operativa nel territorio piemontese” ha concluso Gabusi.

Sono intervenuti per approfondimenti i consiglieri Ivano Martinetti (M5s), Raffaele Gallo, Alberto Avetta e Maurizio Marello (Pd) e Valter Marin (Lega), che si sono soffermati sul rapporto con le normative nazionali al fine di evitare possibili ricorsi, anche da parte dei soggetti privati.

Durante il suo intervento Chiorino ha illustrato gli interventi della Regione sull’erogazione della cassa integrazione in deroga e sull’istituzione di un fondo di garanzia per coloro che non rientrano negli ammortizzatori sociali, o che hanno salari ridotti come gli operatori delle mense.

Previsti inoltre lo stanziamento di 15 milioni a sostegno delle famiglie con minori nella fascia 0-6 anni, 4 milioni di euro per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, 5 milioni per le famiglie più fragili – soprattutto per il pagamento degli affitti -, 5 milioni per la didattica online e attenzione al microcredito per i soggetti non bancabili.
“Rispetto a una prima proposta, abbiamo voluto equilibrare le cifre, prevedendo 400 euro per i circa 22 mila bambini fino a tre anni e 231 euro per i minori da tre a sei anni” ha aggiunto Chiorino.

Nel dibattito sono poi intervenuti Silvio Magliano (Moderati), Francesca Frediani (M5s), Paolo Ruzzola (Fi), Daniele Valle, Raffaele Gallo, Domenico Rossi e Diego Sarno (Pd), Letizia Nicotra (Lega) e Marco Grimaldi (Lev).