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Confagricoltura al Vinitaly Special Edition di Verona

Si chiuderà domani a Verona il Vinitaly Special Edition, inaugurato ieri dal ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, un’edizione autunnale voluta dagli organizzatori per traghettare la manifestazione verso la prossima primavera, con il ritorno del Vinitaly vero e proprio dal 10 al 13 aprile.

Confagricoltura è presente al Vinitaly nel Padiglione 6  – Stand D2 – di VeronaFiere, nell’apertura straordinaria esclusivamente a operatori del settore e stampa specializzata. L’organizzazione ospita incontri con i buyer di diversi Paesi: ieri c’erano gli operatori di Canada, Russia, Regno Unito  e Nord Europa. Oggi tocca a Francia, Ungheria e Lituania, mentre domani sarà la volta di Estonia e Romania.
La formula è quella del walk-around tasting con protagonisti i vini delle aziende di Confagricoltura di quasi tutta la penisola: spumanti, bianchi e rossi espressione dei vari territori.

Nella giornata inaugurale della fiera sono stati resi noti anche i dati, a cura di Nomisma, sul grado di competitività del settore vitivinicolo italiano: conforta il fatto che la filiera pesi per il 17% sull’agroalimentare e che le esportazioni siano in forte ripresa, ma il Covid ha inciso negativamente sulle piccole realtà, che hanno perso in media il 20% di export durante la pandemia.

Per il futuro, lo scenario è carico di nuove sfide e opportunità per il settore: i consumi sono in calo e le indicazioni europee spingono in questa direzione; i cambiamenti climatici causano volatilità dei prezzi e la transizione ecologica è un dogma. A fronte di questo quadro in continuo mutamento, è necessario innovare, non solo in termini di agricoltura 4.0, ma anche nella ricerca per aumentare la resistenza delle piante alle minacce del clima e delle nuove patologie.
Il mercato, infine, richiede accorpamenti per far crescere la capacità contrattuale e di internazionalizzazione delle piccole realtà, che singolarmente non riescono ad aumentare il portafoglio clienti all’estero. Oggi – è stato ricordato – 20 aziende del vino rappresentano il 40% dell’export: la crescita dimensionale è quindi urgente e necessaria.




Il sindaco metropolitano Lo Russo con l’ambasciatore russo in Italia Razov

Il sindaco metropolitano di Torino Stefano Lo Russo ha ricevuto l’ambasciatore russo in Italia Sergej Razov questa mattina giovedi 25 novembre nella sede della Città metropolitana di Torino in corso Inghilterra.

Una breve tappa subito prima del convegno organizzato nel vicino grattacielo Intesa San Paolo sul tema “L’innovazione come motore dello sviluppo delle relazioni economiche e commerciali tra la Russia, l’Italia e il Piemonte” alla presenza tra gli altri del  presidente di Intesa San Paolo Gian Maria Gros-Pietro.

“C’è un’ottima e storica relazione con le citta’ della Federazione Russa – ha commentato il sindaco Lo Russo – E’ stato fatto tanto in passato e vogliamo continuare a fare altrettanto in futuro. Torino è una città che guarda al futuro con speranza”.

“Abbiamo parlato di innovazione – aggiunge il sindaco – perchè Torino e il territorio hanno distretti protagonisti in questo settore, l’automotive e non solo. Abbiamo inoltre una forte e rinnovata attività di innovazione scientifica e tecnologica con le nostre università. Anche il carattere culturale non va sottovalutato: tutte attività dove è già attivo uno scambio con le città russe o potrebbe esserci presto in futuro”.




Riforma Pac, le prime indicazioni del Ministero per il Piano Strategico Nazionale

Entro il 1 gennaio l’Italia dovrà presentare a Bruxelles la proposta di PSN – Piano Strategico Nazionale per l’attuazione della nuova politica agricola comunitaria.

In base alle prime indicazioni fornite da Ministero la soglia minima di liquidazione di una domanda di contributo per i pagamenti diretti (domanda Pac) verrà fissata 300 euro (conferma dell’attuale importo) per le aree montane e svantaggiate, comprese le isole minori, mentre verrà aumentata a 500 euro in tutte le altre aree.

Il Ministero è orientato a prelevare dal massimale dei pagamenti diretti, pari a 3.628 milioni di euro all’anno, l’equivalente di 90 milioni di euro (circa il 2,5%), spostandolo alla dotazione dello sviluppo rurale per incentivare l’agricoltura biologica. Una ulteriore percentuale dell’1%, pari a 36,2 milioni di euro, sarà indirizzata sempre al secondo pilastro per il sostegno alle misure per i giovani agricoltori.

Sempre per quanto riguarda i pagamenti diretti una quota del 25% verrà destinata agli ecoschemi, il 10% al pagamento redistributivo; il 15% ai pagamenti accoppiati; il 2% ai pagamenti diretti integrativi per i giovani agricoltori; lo 0,2% infine (6 milioni di euro circa) verrà destinato al finanziamento di misure di mercato per il comparto delle patate da consumo.
Calcolando tutti i prelievi si stima che la riduzione applicata al valore dei “titoli + greening” dal 2023 sarà pari al 50,4% rispetto ai valori attuali. I titoli non verranno soppressi e riassegnati, ma semplicemente ricalcolati con validità a partire dalla campagna 2023.
Sull’erogazione dei pagamenti di base graverà il prelievo del 3% per attivare il fondo mutualistico catastrofale che il governo intende istituire, nonché il fabbisogno per soddisfare annualmente le richieste di accesso alla riserva, nonché l’adattamento, in aumento ed in riduzione, derivante dalla applicazione della convergenza interna.

Per quanto riguarda la convergenza interna il valore dei titoli verrà ricalcolato al 2023: se saranno di valore inferiore all’85% del livello di riferimento dei titoli dovranno aumentare, tra il 2023 il 2026, almeno fino a tale valore; se di valore superiore alla media dovranno ridursi in maniera proporzionale e comunque per una flessione non superiore al 30%, sempre tra il 2023 e il 2026.

La bozza di PSN prevede di applicare un tetto massimo al valore dei titoli degli accoppiati storici, fissandolo, fin dal 2023, a 2.000 euro/titolo.
Per quanto riguarda gli ecoschemi, che assorbiranno il 25% del massimale dei pagamenti diretti, sono state individuate cinque azioni:

1 – zootecnia (riduzione antibiotici e pascolo-allevamento semibrado);

2 – inerbimento delle colture pluriennali;

3 – olivi di rilevanza paesaggistica;

4- sistemi foraggeri estensivi;

5- colture a perdere di interesse mellifero.
Il 10% del massimale dei pagamenti diretti verrà destinato al pagamento redistributivo. Potranno accedervi tutte le aziende fino a una dimensione di 75 ettari complessivi (a partire da 0,5 ettari). Un pagamento redistributivo verrà erogato tutte le aziende beneficiarie sino a una soglia massima di 14 ettari.




Peste suina, Confagricoltura impegnata nell’emergenza al fianco delle istituzioni

Gli assessorati regionali alla sanità e all’agricoltura della Regione Piemonte, sulla base delle ordinanze ministeriali in materia di contrasto della peste suina africana, hanno emanato specifiche disposizioni per il monitoraggio dei cinghiali colpiti dalla malattia e per avviare azioni di contenimento della fauna selvatica, sia nella zona infetta e nell’area adiacente, sia nel resto del territorio piemontese.

Per contrastare l’epidemia nell’arco dei prossimi 12 mesi – spiega il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – sarà indispensabile abbattere circa 50.000 cinghiali, che si sono rivelati, come purtroppo avevamo denunciato da tempo, vettori della peste suina africana. La proliferazione di questi selvatici è ormai abnorme e occorre riportare in equilibrio l’ambiente naturale che oggi è messo a rischio anche per quanto riguarda la tutela della biodiversità”.

Confagricoltura ricorda che il numero di 50.000 cinghiali è frutto di un preciso calcolo: in base al “Manuale operativo pesti suine” redatto dal Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali e dall’Unità centrale di crisi della Direzione Generale Sanità animale e Farmaci veterinari del Ministero della Salute, è infatti previsto che “un’efficace opera di depopolamento si raggiunge quando vengono abbattuti il doppio dei cinghiali abbattuti normalmente durante l’attività venatoria”.

Escludendo dal calcolo gli anni 2020 – 2021 nei quali l’azione di contenimento dei cinghiali è stata fortemente limitata dalla pandemia di COVID-19 che ha imposto una serie di restrizioni all’attività venatoria, in Piemonte vengono abbattuti annualmente circa 25.000 cinghiali e, nonostante questo, la proliferazione di ungulati è ancora eccessiva. “Questo perché la gestione venatoria degli ultimi vent’anni si è dimostrata totalmente inefficace – dichiara Allasia – per non dire fallimentare: adesso bisogna concentrarsi sul contenimento dei danni e parallelamente riprogrammare il sistema degli ambiti territoriali di caccia e dei comparti alpini, che non riescono a rispondere in modo adeguato alle esigenze di contenimento della forma selvatica sul territorio”.

Confagricoltura sta collaborando con l’unità di crisi della Regione Piemonte nell’attività di monitoraggio dei cinghiali, partecipando alla rilevazione delle carcasse di animali morti nei fondi condotti dagli agricoltori. “Stiamo lavorando con grande attenzione – aggiunge Enrico Allasia – per evitare che si verifichino troppi passaggi nelle aree infette e per far sì che la zona delimitata rimanga quella attualmente circoscritta. Sulla base delle informazioni che abbiamo ricevuto dalla Regione entro la prima settimana di febbraio si dovrebbero concludere i monitoraggi, dopodiché,
nell’area infetta, si potranno avviare le operazioni di abbattimento, a scopo precauzionale, dei suini allevati allo stato semi-brado e brado, avviando parallelamente l’azione di contenimento dei cinghiali selvatici negli altri territori”.
Confagricoltura accolto con favore la nomina di Giorgio Sapino a commissario per la gestione dell’emergenza la peste suina in provincia di Alessandria. “Sapino è un veterinario di lunga esperienza – dichiara Enrico Allasia – che conosce bene la zootecnia piemontese e saprà lavorare con la passione che l’ha sempre contraddistinto per contribuire a contenere i danni di questa emergenza“.
Grande apprezzamento viene anche espresso da Confagricoltura per la nomina del commissario interregionale per la gestione dell’emergenza peste suina: il governo, al termine della riunione di martedì scorso a Roma tra i ministri della Salute Speranza e delle Politiche Agricole Patuanelli, con i presidenti e gli assessori alla Sanità delle Regioni Piemonte e Liguria, ha affidato l’incarico ad Angelo Ferrari, 67 anni, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. “La scelta di Ferrari ci rassicura – afferma Enrico Allasia – perché è stato individuato un tecnico di alto profilo che si è contraddistinto, nel corso della sua lunga carriera tutta interna all’istituto, per le sue doti di professionalità e competenza. Al dottor Ferrari, al quale assicuriamo la piena collaborazione di Confagricoltura, formuliamo i migliori auguri di buon lavoro, certi che saprà ancora nuove una volta mettere a servizio del comparto zootecnico il suo impegno per fronteggiare con determinazione una situazione difficile, nella quale è necessario agire con fermezza e con rigore scientifico”.




Precariato in sanità, prorogati i contratti fino a fine anno

Come intende procedere la Regione Piemonte per stabilizzare il personale amministrativo sanitario finora coinvolto a tempo determinato? Questo il tema al centro dell’interrogazione a risposta immediata che il capogruppo Pd, Raffaele Gallo, ha rivolto all’assessore alla sanità Luigi Icardi.

“Nell’attesa di capire quali percorsi intraprendere per la stabilizzazione – sottolinea l’assessore Icardi –  abbiamo prorogato fino a fine anno i contratti. Le stabilizzazioni, sia in ambito sanitario che in ambito amministrativo nel settore sanità, sono vincolate ai limiti di spesa del Bilancio 2022 e a quanto è stato stabilito dalla Legge Madia per il personale della pubblica amministrazione assunto a tempo determinato. Due sono  le strade che abbiamo davanti:   la stabilizzazione diretta, per la quale  la legge prevede che il candidato possieda i seguenti requisiti: risultare in servizio successivamente alla data di entrata in vigore della legge Madia con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione; sia stato reclutato a tempo determinato, in relazione alle medesime; sia stato reclutato a tempo determinato, con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse; abbia maturato, al 31 dicembre 2022, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni. C’è poi, una seconda strada – conclude l’assessore –  che è quella della stabilizzazione per concorso. L’amministrazione può bandire un concorso pubblico, il quale deve essere riservato però, sino ad un massimo del 50% dei posti disponibili al personale precario che abbia maturato alcuni specifici  requisiti.”

“Nei periodi emergenziali, grazie ai fondi Covid si è riusciti a sopperire alla necessità di personale attraverso avvisi pubblici per assunzioni a tempo determinato. Tuttavia, queste persone che tanto si sono spese durante le ondate dell’emergenza, si trovano, oggi a dover convivere con una costante situazione di precariato e con contratti che sono solo stati prorogati” –  spiega il presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.“Ritengo – prosegue  – che sia doveroso adoperarsi in tutti i modi possibili per una stabilizzazione definitiva.  un modo per rafforzare la sanità territoriale e non disperdere professionalità importanti per la nostra Regione. La proroga dei contratti fino alla fine dell’anno non è una soluzione, ma solo un rinvio del problema

Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di  Silvio Magliano (Moderati) In Piemonte il lavoro per i giovani è un miraggio. Come si sta muovendo questa Giunta per migliorare l’occupazione giovanile?; di Sean Sacco (M5S)  Problemi relativi alla mobilità delle persone in Valle Stura e Valle Orba. Blocco contemporaneo di più sistemi di trasporto; di Domenico Rossi (Pd) Criticità sulla delega alla cooperazione internazionale all’assessore Marrone; di Marco Grimaldi (Luv) su criticità del progetto del nuovo ponte sul torrente Ceronda a Venaria; di Alberto Avetta (Pd) su ASLTO4. A rischio 300 posti di lavoro.




Le iniziative della Camera di commercio di Torino per l’orientamento al lavoro verso la sostenibilità

Le iniziative della Camera di commercio di Torino per l’orientamento al lavoro verso la sostenibilità. La Settimana del Lavoro si conclude sabato 26 marzo, programma
ore 10.00-13.00
Polo del ‘900, Via del Carmine 14 + diretta YouTube
Nel corso dell’evento verranno presentati alcuni risultati del Sistema Informativo Excelsior che, con riferimento al tema della ecosostenibilità, evidenziano come da parte delle imprese vi sia una crescente richiesta di competenze green che riguarda in maniera trasversale molte professioni.
Verrà portata come esperienza di progetto per l’orientamento al lavoro verso la sostenibilità, realizzata insieme a più stakeholder istituzionali del territorio, quella del “Laboratorio Abitare Sostenibile, Sicuro, Smart con attenzione agli aspetti sanitari”. L’iniziativa da alcuni anni coinvolge Istituti di Istruzione secondaria di II grado del torinese, anche con l’obiettivo di qualificare le competenze in materia di sviluppo sostenibile, green e circular economy.
Tali attività rientrano tra quelle che la Camera di commercio di Torino svolge nell’ambito dell’Orientamento al Lavoro e alle Professioni e del progetto Bottega dell’Orientamento, che verrà illustrato nel corso dell’evento.
Intervengono
Barbara Barazza, Responsabile Settore Studi, Statistica e orientamento al lavoro e alle professioni, Camera di commercio di Torino
Guido Cerrato, Dirigente Area Sviluppo del territorio e Regolazione del mercato, Camera di commercio di Torino
Rosella Seren Rosso, I.I.S. Erasmo da Rotterdam, referente del progetto Abitare Sostenibile, Sicuro, Smart con attenzione agli aspetti sanitari – LAS 4
Andrea Talaia, Vice Presidente del Comitato Abitare Sostenibile, Sicuro, Smart con attenzione agli aspetti sanitari – LAS 4
ore 21.00-22.30
Polo del ‘900, Via del Carmine 14
Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta
One man show che unisce tre storie –  i tempi dell’economia dell’usa e getta, il dramma dell’inquinamento da plastica dei mari e la vicenda del giovane imprenditore Tom Szaky – per proporre una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente.



Confagricoltura: Al via la proroga della PAC, domande entro il 15 giugno prossimo

La conferenza Stato-Regioni di mercoledì 11 maggio ha approvato lo schema di decreto che, anche a seguito delle richieste di Confagricoltura, proroga al 15 giugno prossimo la scadenza di presentazione della domanda unica (DU) e delle istanze PSR per il sostegno e il pagamento degli aiuti a superficie e a capo di bestiame.

Dal 15 al 30 giugno sarà anche possibile trasmettere all’Arpea le domande di modifica.

Il decreto sarà ufficializzato appena firmato dal ministro delle Politiche Agricole e Forestali.

Invitiamo tutti gli agricoltori interessati a contattare nel più breve tempo possibile gli uffici CAA delle Unioni Agricoltori per l’espletamento delle pratiche.

 




Consiglio regionale aperto sulla peste suina africana. Confagricoltura: “Intensificare gli abbattimenti di cinghiali”

Per cercare di contenere i danni della peste suina africana entro quest’anno si dovrebbero abbattere 50.000 cinghiali, ma avanti di questo passo sarà impossibile centrare l’obiettivo: per questo è necessario intensificare gli interventi, per evitare che si metta a repentaglio un comparto che in Piemonte dà lavoro a 1.400 aziende che allevano 1,4 milioni di capi suini”.

Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, intervenendo al consiglio regionale aperto sull’emergenza peste suina africana che si sta tenendo questa mattina a Palazzo Lascaris.

Abbiamo chiesto questo consiglio regionale aperto per rappresentare al mondo politico istituzionale la gravità della situazione; siamo in presenza di un aumento incontrollato delle popolazioni di ungulati che devono essere ricondotti a un numero accettabile non solo per il rischio del dilagare della malattia, ma anche per gli ingentissimi danni che arrecano alle coltivazioni durante tutto l’anno”, ha aggiunto Allasia.

Il presidente di Confagricoltura ha chiesto di conoscere, in modo dettagliato, quanti abbattimenti di cinghiali sono stati effettuati finora, dove e qual è il piano di eradicazione programmato.

Il rappresentante di Confagricoltura ha anche evidenziato i danni che stanno subendo le aziende faunistico venatorie, per il divieto di praticare qualsiasi forma di caccia, di prelievo o contenimento, che perdura da quasi sette mesi.

Alcune di queste aziende hanno personale dipendente che non riescono più a remunerare a causa dei mancati introiti:  Confagricoltura ha proposto che i danni provocati dalla fauna selvatica all’interno delle aziende agricole facenti parte del comprensorio faunistico-venatorio vengano temporaneamente risarciti dalla Regione Piemonte, fino al ripristino della situazione ordinaria.

 




Premiata la Fedeltà Associativa della zona di Cuneo di Confartigianato

Un riconoscimento significativo alla fedeltà associativa, a cui si è affiancato anche un focus sull’intraprendenza giovanile per coniugare, durante la celebrazione della longevità imprenditoriale, i due aspetti fondanti del “valore artigiano”: tradizione ed innovazione.
Con questo programma si è festeggiata la Fedeltà Associativa della zona di Cuneo di Confartigianato nell’ampio salone del Varco di piazza Foro Boario a Cuneo.
In apertura la relazione del presidente di Confartigianato – zona di Cuneo Valerio Romana, alla quale sono seguiti i saluti della sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e le riflessioni sulla difficile situazione attuale da parte del vicepresidente di Confartigianato Imprese Cuneo Michele Quaglia.
A seguire, la testimonianza di quattro imprenditori “giovani”, Alessio Giordanengo titolare della Iron Make di Peveragno che produce tavoli e arredo in legno, ferro e resina, Mattia Maccaferri contitolare di Mek Phoebe Tatoo – studio di tatuaggi, Gabriele Fronzè titolare di Elemento Modular Cloud – nuove soluzioni digitali, e Rossella Campisi titolare di Pas de Mots, sarta specializzata in Kimono, tutti e tre di Cuneo. Dalle loro parole sono emersi passione, creatività e sguardo fiducioso verso il futuro, sentimenti che hanno offerto anche alle generazioni precedenti una visione prospettica di grande speranza. A chiusura di questa parentesi “under 40” sono intervenuti Omar Garino presidente del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Cuneo e Gabriele Druetta presidente del Fab Lab, realtà innovativa interna all’Associazione.
La mattinata si è conclusa con la consegna dei riconoscimenti per i 35 e i 50 anni di Fedeltà Associativa.
«È un appuntamento importante – ha dichiarato Valerio Romana – che ad ogni edizione sottolinea l’operosità e la capacità dei nostri artigiani. È stato anche un’occasione per richiamare l’attenzione su tematiche più che mai attuali e con le nuove generazioni lanciare uno sguardo speranzoso verso il futuro. Non dimentichiamo, infine, che questo evento ha rappresentato anche un piacevole momento di convivialità, dopo due anni di ristrettezze sociali dovute al Covid, e un gesto di riconoscimento all’impegno dei nostri artigiani associati della zona».
«L’iniziativa – ha concluso Michele Quaglia – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. Di particolare rilievo, poi, gli interventi dei giovani imprenditori, attraverso i quali è emersa con chiarezza la grande vitalità che sta alla base dell’imprenditoria locale. Vi è infine, il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

Elenco imprese insignite della “Fedeltà Associativa”

35 ANNI
Aime Olga – Acconciatori – Castelletto Stura
Alpiservice srl – Meccatronica – Peveragno
Autonoleggio F.lli Menardi di Valter & Silvio Menardi snc – Autonoleggiatori – Cervasca
B.G. di Barale G. & C. snc – Meccanica e Subfornitura – Cuneo
Baiocco Daniele – Elettricisti – Cuneo
Barale Valter – Orafi/ lavorazione metalli preziosi – Cuneo
Brignone Ghio Pellegrino di Ghio Ilario & C. snc – Edili – Cuneo
C.D.E. snc di Diego Ronchetto Salvana & C. – Antennisti – Cuneo
Edilscavi srl – Scavi e movimento terra – Cuneo
Ferreri Pier Mario – Carrozzieri – Villafalletto
Fulcheri Marco & C. snc – Carpenteria Meccanica – Cuneo
Gioielli Tassone di Tassone Cinzia e Flavia sas – Orafi/lavorazione metalli preziosi – Cuneo
Giordano Claudio – Elettricisti – Cuneo
Grosso Serramenti srl – Produzione porte e serramenti – Peveragno
Pellegrino Car Service snc – Carrozzieri – Cuneo
Piumatti Gilberto – Corniciai – Cuneo
R.C.M. srl – Carpenteria Meccanica – Villafaletto
Riba Aurelio – Meccatronica – Boves
Romana Danilo – Acconciatori – Cuneo
S.H.D. di Bassignana Enrico &C. srl – Elettronica industriale – Cuneo
Shado Acconciature Donna di Galaverna Stefania – Acconciatori – Cuneo
Shado By di Brignone Anna Emanuela – Acconciatori – Cuneo

50 ANNI
Armando Renato – Trasporto Merci – Cervasca
Baudino Adriano & Figli snc – Serramenti e infissi – Boves
Colombero snc di Colombero S. & Magnabosco N. – Termoidraulici – Cuneo
Dutto Sebastiano & C. snc – Meccanica e subfornitura – Cuneo
Idrotermo sanitaria di Demarchi Fulvio & C. snc – Termoidraulici – Cuneo
Ma.Ri.Cu. di Gatti Bruno & C. snc – Ascensoristi – Cuneo
Pellegrino macchine Agricole di Pellegrino Vincenzo & C. snc – Riparazione macchine agricole – Cuneo
Pellicceria Ceratto snc – Pellicce – Cuneo
TI.PI. Tipografia Piemonte Editrice di Carlo & Giorgio Felici sas – Tipografi – Cuneo




Dati economici del territorio: collaborazione tra CGIL e CCIAA di Torino

Accesso e approfondimento su dati statistici ed economici del territorio per mettere in campo proposte e azioni e affrontare i problemi. Questo l’obiettivo che ha spinto la CGIL torinese a rivolgersi alla Camera di commercio di Torino per ottenere in via più diretta statistiche e informazioni economiche su realtà imprenditoriali del territorio, addetti e specifiche filiere. L’accordo, stipulato qualche mese fa, diventa operativo quest’anno.

“I dati non mancano anzi, a volte ce ne sono in sovrabbondanza: la sfida è riuscire a socializzarli e quindi utilizzarli al meglio, soprattutto da parte di chi come noi opera quotidianamente sul territorio – sottolinea Enrica Valfrè, Segretaria Generale della Cgil di Torino. – In questo senso la Camera di commercio di Torino è una miniera di informazioni preziose, in perenne aggiornamento, a cui attingere, e un soggetto che svolge più in generale un ruolo di proposta e di supporto, non solo nei confronti delle imprese ma anche dei lavoratori”.

L’utilizzo di strumenti di consultazione dei dati economici risulta ancora più strategico in periodi di difficile congiuntura economica, per sviluppare azioni a supporto della ripresa – spiega Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino. – Per questo motivo siamo disponibili ad estendere questo protocollo ad altre organizzazioni sindacali e associazioni datoriali del territorio che manifestino interesse”.

Tra i dati messi a disposizione dall’ente camerale, rientrano quelli comunemente diffusi sulla natimortalità imprenditoriale, con uno spaccato più preciso su addetti, su cui CGIL potrà effettuare ulteriori analisi ed elaborazioni.

Dati di analisi del territorio torinese

Al terzo trimestre 2022 si contavano sul territorio torinese 223.166 imprese, che danno lavoro a 806.645 addetti. Il 70,8% delle realtà imprenditoriali ha tra 0 e 1 addetto, il 20,7% tra 2 e 5 addetti.

Il 22,3% delle imprese è femminile (49.741 totali), il 9,4% giovanile (20.878), il 13,8% straniera (30.749). Le sole imprese femminili danno lavoro a oltre 99mila addetti. Il settore economico più rappresentato sul territorio è quello dei servizi alle imprese (26,4%), seguito dal commercio (24,1%).