1

Il CIM4.0 alla Fiera A&T con le sue linee pilota a disposizione di PMI e start up

Il CIM4.0, costituito da Politecnico e Università di Torino unitamente a 23 partner industriali sarà presente,con una propria postazione digitale,alla 15°edizione della Fiera Internazionale A&T, dedicata a Innovazione, Tecnologie e Competenze 4.0 e organizzata in modalità online.Saranno accolte PMI e Start-up interessate al trasferimento tecnologico e alla formazione 4.0 e insieme si potranno valutare progetti e soluzioni dal carattere innovativo da testare all’interno delle due linee pilota dedicate all’additive manufacturing e alla digital factory.

I rappresentanti di primarie aziende consorziate al CIM4.0, insieme a tutto il Team del Competence Center,sarannoinfattia disposizione delle imprese italiane per raccontare come operano le linee pilota e come queste possono supportare lo sviluppo di processo e di prodotto in ottica 4.0.

Accanto alle tecnologie abilitanti c’è la formazione: entrando in contattoneitre giorni di Fieracon i responsabili del Learning HUB,il centro di formazione permanente per il trasferimento delle competenze per la digitalizzazione dei processi industriali e dell’impresa, e di CIM4.0 Academy,un percorso di alta formazione progettato e realizzato in collaborazione con la Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torinoche garantirà ai partecipanti a fine percorso un certificato che attesta le competenze acquisite, sarà possibile conoscere tutte le opportunità formative e di specializzazione offerte dal Competence Center di Torino.

Un modello nazionale dedicato allo sviluppo delle competenze verticali,necessarieaguidare la trasformazione digitale delle aziende, e all’aggiornamento di materie e linguaggi propri dell’ecosistema di industria evoluta e competitiva. Il CIM4.0 sarà inoltre protagonista di diversi eventi e convegni inseriti nel programma della manifestazione e, in occasione del Premio Innovazione 4.0, riconoscerà al primo classificato un voucher del valore di 4000€ valido per accederea per corsi formativi del LearningHubo alla la CIM4.0 Academy.

“La competizione dell’industria italiana, in questo momento così delicato, non può che passare da una fortepropulsione legata al miglioramento della Produttività e allo sviluppo di Prodotti Innovativi. Il ruolo dei Competence Center risulta centrale per cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione e dalle tecnologie dell’Industria 4.0–ha spiegato il CEOdi CIM4.0 EnricoPisino–In particolare,come Competence Center focalizzato sulla manifattura additiva e sulla digital factory,supportiamo le imprese che intendono testare le loro soluzioni innovative attraverso le nostre linee pilota e raggiungerecosìquel TRL 9 necessario per concorrere sul mercato.

Eventi come la Fiera A&T sono importanti perché consentono di incontrare, seppur da remoto,importanti PMI e Startup Innovative aiutandole a compiere un percorso coerenterispettoal piano di transizione 4.0.

Il nostro Competence è riuscito, a distanza di un anno e mezzo dalla propria costituzione, a completare la carta dei servizi alle imprese e a strutturare un’offerta formativa ampia e diversificata, un’adeguata cassetta degli attrezzi indispensabile pergestire al meglio la trasformazione tecnologica in atto. Digitalizzare l’industria è quindi un must, soprattutto in questo momento storico di crisi, servono personecompetenti, investimenti e strutture come quelle dei Competence Center Nazionali che,con laboratori all’avanguardia e programmi formativi dedicati, supportano concretamente le imprese nella competizione internazionale e nel processo obbligato di Transizione 4.0”-ha concluso Pisino.

COS’È CIM4.0 Costituito da Politecnico e Università di Torino unitamente a 23 partner industriali CIM4.0 è il polo di riferimento per tutto ciò che riguarda il trasferimento tecnologico, la diffusione di competenze e specializzazioni legate a cicli produttivi tecnologicamente avanzati e la formazione e la cultura 4.0 delle aziende.

COMPITI DI CIM4.0 Compito dell’organizzazione, attraverso l’attivazione di “pilot lines” o linee dimostrative di manifattura, è supportare la maturazione tecnologica di processi e prodotti innovativi, consegnando alleimprese una struttura in grado di semplificare e rendere più competitivo l’approccio ai nuovi mercati. Gli ambiti di azione sono quelli delle soluzioni per manifattura e processi avanzati industria 4.0, automotive e aerospazio.

Un altro pillar centrale del CIM4.0 è rappresentato dalla formazione: grazie ai corsi del Learning Hub,il centro di formazione permanente per il trasferimento delle competenze per la digitalizzazione dei processi industriali e dell’impresae a CIM4.0 Academy, un percorso di alta formazione progettato e realizzato in collaborazione con la Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torinoche garantirà ai partecipanti a fine percorso un certificatoche attesta le competenze acquisite, sarà possibile ottenere le abilità e le conoscenze necessarieper guidare e gestire la trasformazione digitale delle imprese.

L’ultimo asset che caratterizzata le attività del Competence Industry Manufacturing 4.0 è rappresentato dallapubblicazione di bandi per la formazione e per i progetti di ricerca a cui possono parteciparele aziende (Grandi, Piccole e Medie, Start up) che operano fattivamente su tutto il territorio nazionale.

I PARTNER DI CIM4.04d Engineering; Agilent Technologies Italia; Aizoon Consulting; Avio Aero; Cemas Elettra; Consoft Sistemi; Eni; FEV Italia;Illogic; Iren; Italdesign Giugiaro; Leonardo; Merlo; Michelin; Politecnico Di Torino; Prima Industrie; Punch Torino; Reply; Siemens; SKF Industrie; Stmicroelectronics; Stellantis; Thales Alenia Space Italia; TIM; Università Degli Studi Di Torino




Sportello opportunità. Un bilancio positivo per l’iniziativa “Informazione per il lavoro”

InFormazione per il Lavoro» è un’iniziativa dello Sportello delle Opportunità del Comune di Chieri che, dovendo rivedere le proprie modalità operativa durante l’emergenza sanitaria, ha proposto ai cittadini del territorio chierese una serie di “atelier digitali” ovvero “laboratori di formazione virtuale”, con l’obiettivo di dare informazioni sul mondo del lavoro, accrescere le capacità, le competenze operative concrete, le conoscenze su tecniche, strumenti e strategie per la ricerca attiva del lavoro, migliorando autonomia e fiducia in se stessi.

I tre atelier virtuali hanno ottenuto un ottimo riscontro, con 202 iscrizioni e 128 partecipazioni effettive. La maggior parte degli utenti (circa il 90%) si è dichiarato soddisfatto dell’opportunità formativa ricevuta, avendo appreso maggiore consapevolezza rispetto alle tematiche affrontate, instaurato un buon clima di lavoro, apprezzato l’organizzazione generale del percorso.

«A Chieri la popolazione sta diminuendo, soprattutto quella giovanile, anche a causa della difficoltà di trovare sbocchi lavorativi-spiega l’assessore alle Politiche del lavoro, sociali ed abitative Raffaela VIRELLI-siamo molto preoccupati per quello che accadrà nei prossimi mesi, quando verranno sbloccati i licenziamenti e gli sfratti.

Ci troveremo a dover affrontare un’emergenza abitativa e lavorativa forse senza precedenti, senza avere strumenti adeguati. A ciò si aggiunge il problema del disagio giovanile, che la pandemia sta acuendo. L’iniziativa “InFormazione per il Lavoro” è stata un modo per offrire risposte concrete ai cittadini, trasformando lo Sportello delle Opportunità in un ‘luogo virtuale’ che ha continuato a fornire informazioni e servizi orientativi. Gli atelier/laboratori digitali sono stati un’opportunità per accrescere il bagaglio formativo ed esperienziale ai fini della ricerca del lavoro, acquisendo modalità e tecniche utili, dal redigere un curriculum vitae alla gestione del colloquio di lavoro a come curare la propria web reputation.

Anche alla luce di quanto emerso in questi atelier digitali, è importante pensare a strumenti innovativi, e a breve sarà consultabile on line un vademecum che consentirà alle persone che hanno perso il lavoro, che si trovano in cassa integrazione o comunque in una situazione di difficoltà, di avere un quadro completo e preciso delle misure messe in campo a cui è possibile attingere e indicazioni su dove poter andare a cercare delle risposte alle loro problematiche. Esiste molta confusione, e questo vademecum, continuamente aggiornato, servirà per meglio orientarsi».

 




L’UPO investe ad Alessandria e cerca un’area per costruire nuovo campus medico-sanitario e umanistico

L’Università del Piemonte Orientale cerca una nuova casa ad Alessandria: uno spazio all’interno della Città per realizzare un campus universitario all’avanguardia da destinare ai corsi delle aree medico-sanitarie e dell’area umanistica.

La decisione di creare un nuovo campus nel capoluogo alessandrino è stata il primo passo formalizzato dal Consiglio di Amministrazione UPO nel mese di dicembre. Lo step successivo, attraverso procedure pubbliche trasparenti, è la ricerca attraverso un avviso pubblico di manifestazioni di interesse alla vendita per identificare l’area più adatta.

L’UPO cerca un’area pianeggiante con una superficie compresa tra i 18.000 e i 22.000 metri quadrati, facilmente accessibile dalle vie già esistenti e nelle vicinanze del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica (DISIT), che ha sede in Viale Michel nel quartiere Orti.

L’offerta di cessione, che dovrà giungere in Università entro lunedì 15 febbraio alle ore 12:00, potrà essere presentata da proprietari pubblici e privati, singoli e associati (di terreni confinanti), e dovrà essere conforme alle caratteristiche pubblicate sul sito dell’Università del Piemonte Orientale alla pagina Web

Le offerte, consegnate a mano o recapitate in un plico chiuso e sigillato, dovranno contenere al loro interno tre buste, a loro volta chiuse e sigillate, relative alla Documentazione, all’Offerta tecnica e all’Offerta economica.

L’Amministrazione UPO valuterà tutte le offerte presentate regolarmente e le sottoporrà all’esame del Consiglio di Amministrazione. L’esito dell’indagine di mercato sarà comunicato direttamente a quanti presenteranno manifestazioni di interesse e sarà, poi, pubblicato sul sito Web dell’Ateneo.




Consiglio regionale: Salvaguardia per le scuole di montagna

Con le deroghe al numero minimo di bambini previsti per classe, i Comuni piemontesi delle aree montane e marginali manterranno i loro plessi scolastici.

Lo prevede la proposta di delibera della Giunta sul piano di revisione e dimensionamento scolastico per l’anno 2021/2022, su cui la sesta Commissione presieduta da Paolo Bongioanni ha espresso oggi parere favorevole a maggioranza. Stesso parere è stato dato anche alla proposta di delibera sull’offerta formativa per le scuole superiori.

L’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, nella sua relazione, ha spiegato che prosegue il processo di razionalizzazione della rete scolastica e il mantenimento delle pluriclassi. La delibera sul dimensionamento istituisce inoltre sette nuovi punti di erogazione di scuole dell’infanzia, con nove sezioni complessive, al fine di garantire la continuità delle prestazioni nei casi di cessazione della scuola paritaria. Vengono anche istituite tre sezioni aggiuntive in scuole dell’infanzia già esistenti.

Con la seconda delibera, l’offerta formativa per le scuole superiori viene integrata con l’introduzione di nuovi indirizzi di studio. Uno spazio significativo è dedicato all’istruzione degli adulti, con una specifica integrazione dei percorsi a loro dedicati.

E’ intervenuto per chiarimenti il consigliere Pd Diego Sarno.




Ebano spa: più di 18 milioni di fatturato e una nuova Academy  

Più diciotto milioni di fatturato aggregato, oltre duecentocinquanta tra dipendenti e collaboratori, una clientela media annuale che supera, per il solo business della formazione, le seimila unità: sono questi alcuni dei numeri dell’Annual Report 2020 di Ebano Spa.

Un documento che dimostra come il Gruppo fondato e guidato dal Presidente di Piccola Industria Confindustria Carlo Robiglio continui a crescere anche nella drammatica congiuntura segnata dalla pandemia.

“Abbiamo saputo reagire puntando sul cambiamento, concentrando gli sforzi di tutti verso l’obiettivo di un’attività d’impresa inclusiva, che ponga sempre al centro la persona e i suoi valori”, sottolinea Carlo Robiglio. “In questa ottica il nostro impegno per una formazione innovativa e per lo sviluppo delle competenze si declina sempre più verso le direttrici della trasformazione digitale e della sostenibilità”.

Sono nove le società operative di Ebano Spa, diciotto le partnership produttive. Il Gruppo opera principalmente nel campo editoriale ed è leader di mercato in Italia nella progettazione, realizzazione ed erogazione di corsi professionali in modalità FAD.

Attraverso la società CEF Publishing il Gruppo propone al mercato consumer corsi professionali nei campi del sociale e della cura della persona, nel segmento “animal care” e in ambito “food”, con il primo corso per Cuoco Professionista erogato in modalità FAD e sviluppato in collaborazione con Re.Na.I.A. (Rete Nazionale Istituti Alberghieri). Fra le attività editoriali di Ebano, si segnalano le collane di narrativa, saggistica, critica letteraria e per ragazzi, distribuite a livello nazionale e realizzate dalla casa editrice Interlinea, con riconoscimenti nei premi letterari e riscontri sulle maggiori testate giornalistiche italiane.

Il Gruppo Ebano tramite la controllata Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali e ha vinto quest’anno per la seconda volta consecutiva il “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa, strategia e performance.

La sede principale del Gruppo si trova a Novara, mentre le società partecipate hanno sede anche in Piemonte, Puglia e Lombardia.

Ma Ebano, con l’Accademia del Cimento, svolge anche attività di incubazione per le startup innovative, realtà in continua crescita, tutte ingaggiate in una logica di filiera, rispetto al core business e alle competenze del Gruppo.

I suoi interessi si estendono inoltre al Marketing e Comunicazione (Strategica Srl), al Digital Marketing, E-Commerce e ai Social Media (E-Development, Brilliantrees, Vs Shopping), ai Servizi di grafica & Business Development (Innovation Lab).

Tra i tanti campi d’azione di una realtà fortemente connotata sotto il profilo etico sociale (dal rating di legalità a B-Corp®, sono tanti gli avalli e le certificazioni), Ebano continua a stupire per la capacità di dare vita a nuove esperienze ambiziose, quanto di elevato profilo. Tra le ultime nate c’è Ebano Corporate Academy, uno strumento finalizzato a realizzare al proprio interno le competenze necessarie al perseguimento delle strategie aziendali. In linea con un Gruppo che fa dell’innovazione continua e dello sguardo verso il futuro la sua ragion d’essere e di agire.

La realtà imprenditoriale fondata da Robiglio opera in settori complementari tra loro: dall’editoria al marketing, dall’e-commerce alla formazione a distanza. Ed è proprio quest’ultima uno dei punti di forza, grazie alla controllata Cef Publishing, leader di mercato nella realizzazione e nell’erogazione di corsi professionali per il mercato consumer, con più di 50 mila iscritti negli ultimi undici anni.

Accanto a queste attività primarie, alcune società del Gruppo Ebano operano in ambito comunicazione, business intelligence, direct marketing e in iniziative legate a startup innovative rivolte al mondo della sharing economy, con particolare attenzione al digital marketing.

 




CCIAA Torino: 2021 riparte la palestra digitale

Per chi vuole aggiornarsi, per chi è in cerca di lavoro, per chi vuole introdurre in azienda nuove soluzioni: la Camera di commercio di Torino offre da gennaio fino all’estate una serie di appuntamenti formativi gratuiti, una vera e propria palestra, con lezioni programmate ogni 15 giorni in pausa pranzo, per “allenarsi” ad utilizzare le nuove tecnologie e migliorare le proprie competenze su internet.

I corsi, in modalità webinar, sono aperti a tutti, imprenditori, dipendenti, collaboratori, lavoratori e privati.

 

Si tratta di una modalità formativa molto efficace: incontri veloci ed estremamente pratici, con esempi concreti subito applicabili – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Nel 2020 hanno partecipato ai webinar organizzati dal nostro Punto Impresa Digitale oltre 2.600 persone e il grado di soddisfazione si è sempre rivelato molto alto. Chi si mette in gioco sulle nuove tecnologie può applicare immediatamente i consigli e le soluzioni proposte, trovando nuovi sbocchi per la propria attività o migliorando le proprie competenze e il proprio curriculum”.

 

Si parte on line il 13 gennaio e si prosegue fino all’estate con una serie di appuntamenti che affronteranno i temi di maggiore interesse: i social network, le vendite on line, le sponsorizzazione e gli adv, il posizionamento sui motori di ricerca, e così via.

 

La formazione proposta si inserisce nel progetto Eccellenze in Digitale realizzato da Unioncamere nazionale e supportato da Google, con l’obiettivo di aiutare le imprese italiane a far crescere le competenze dei propri lavoratori. In questo periodo di incertezza e di prolungata emergenza, le opportunità formative rivestono un’importanza ancora maggiore: consentono infatti di sperimentare o consolidare nuovi sbocchi di vendita on line, di impiegare al meglio il tempo in caso di forzate chiusure o di rallentamento dell’attività e in generale di porre le basi per un’immediata ripartenza appena possibile.

 

Tutte le informazioni sul progetto Eccellenze in digitale sono disponibili sul sito della Camera di commercio Per conoscere le storie delle imprese che hanno già seguito la formazione e che testimoniano la loro positiva esperienza basta seguire sui social l’hashtag #faccedainnovazione o andare sul sito

 

 




Confagricoltura Torino: la formazione è on line

Confagricoltura Torino in collaborazione con Agripiemonteform (Agenzia formativa promossa da Confagricoltura Piemonte) ed Enapra – l’Ente Nazionale per la Ricerca e la Formazione in Agricoltura – arricchisce il pacchetto di servizi dedicato alla formazione, attivando una piattaforma on line dedicata ai corsi per datori di lavoro, lavoratori dipendenti e operatori del settore agricolo.

 

In una realtà sempre più globalizzata e connessa, e non soltanto per la recente pandemia da CoViD-19, abbiamo accolto le richieste di nostri associati attenti alla sostenibilità e all’ottimizzazione dell’organizzazione che ci hanno chiesto di essere formati e informati attraverso nuovi canali” dichiara Tommaso Visca presidente di Confagricoltura Torino. “Grazie a un catalogo corsi sempre aggiornato, la piattaforma risponderà alle esigenze di una formazione continua nel mondo del lavoro, garantendo professionalità a più livelli, per la collaborazione diretta con le migliori risorse di Confagricoltura”, aggiunge Visca.

 

L’offerta formativa è rivolta a tutte le aziende che intendono essere competitive e che hanno necessità di strumenti adeguati per raggiungere gli obiettivi relativi alla sicurezza negli ambienti di lavoro.

 

Un traguardo importante per il settore agricolo è ridurre il numero di incidenti che coinvolgono tutti gli attori a diverso titolo. Ciascuna realtà aziendale potrà accedere alla piattaforma personalizzando il percorso da intraprendere, con l’aiuto dei nostri tecnici, per ridurre il rischio di infortuni e raggiungere il risultato atteso” afferma il direttore di Confagricoltura Torino Ercole Zuccaro. “Ricordiamo che una parte di questi corsi potranno anche essere erogati attraverso la richiesta di finanziamento di voucher formativi: è un’occasione da cogliere”.

 

Per informazioni si può scrivere a: direzione@upatorino.it indicando la ragione sociale e il numero di telefono cellulare del contatto di riferimento: uno specialista di Confagricoltura Torino si metterà in contatto con l’azienda per fornire le informazioni richieste.

 

 




L’UPO riapre in presenza le lezioni del primo anno

La Regione Piemonte ha cambiato il colore nella classificazione del rischio epidemiologico, diventando arancione.

Il Comitato Regionale di Coordinamento del Piemonte ha deciso di conformarsi alle indicazioni ministeriali e di riaprire alla modalità in presenza le lezioni delle discipline relative al 1° anno, nonché, laboratori, tirocini, stage, esercitazioni ed esami. Le attività didattiche relative agli anni successivi al primo e le proclamazioni delle lauree continueranno in modalità telematica.

Per quanto riguarda l’UPO, si è disposto di dar luogo a opportune sanificazioni degli ambienti nelle giornate del 30 novembre e del 1° dicembre. La riapertura è fissata per mercoledì 2 dicembre.

Rimane la possibilità per le studentesse e gli studenti del primo anno di seguire le lezioni in diretta streaming, come è avvenuto nel mese di ottobre.

A questa pagina è possibile consultare le linee guida del Co.Re.co.




La notte europea dei ricercatori, 80 ore di live streaming

Oggi, mercoledì 25 novembre è stato presentato alla stampa il programma della XV edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, l’evento promosso dalla Commissione Europea che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatrici e ricercatori, atenei e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei.

 

A Torino, dal 26 al 28 novembre ricercatrici e ricercatori incontreranno il pubblico on line, negli spazi virtuali che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi, con conferenze, panel, spettacoli, laboratori, esperimenti, maratone, quiz e giochi. In questa situazione straordinaria di emergenza sanitaria infatti, Torino ha accolto l’invito a fare la sua parte disegnando un evento responsabile.

 

In conferenza stampa sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Matteo Bagnasco, Responsabile Obiettivo Cultura Fondazione Compagnia di San Paolo e Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino. L’incontro è stato moderato dalla Prof.ssa Maria Lodovica Gullino, Vice-Rettrice per la valorizzazione del patrimonio umano e culturale dell’Università di Torino.

 

Il programma è stato presentato da Alessia Dino del Coordinamento Sharper Torino, Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement dell’Università di Torino. In rappresentanza del gruppo di ricercatori Ambassador della Notte torinese sono intervenute Silvia De Francia (Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino) e Francesca Vipiana (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino).

 

Le ricercatrici e ricercatori coinvolti nella manifestazione sono oltre 500 per 7 giorni di programmazione, 80 ore di live streaming, 25 ore di video on demand, 200 ore di live chat e 300 classi coinvolte per 85 propostedi attività per le scuole. Il ruolo che la ricerca sta svolgendo nella crisi globale in corso e nei molti settori messi in evidenza nei 17 obiettivi per la sostenibilità lanciati dall’ONU nel 2015 e inseriti nell’Agenda 2030 è cruciale.

La nuova Notte Europea della Ricercatrici e dei Ricercatori sarà inoltre uno strumento di educazione. Una programmazione specifica è stata pensata per le scuole primarie e secondarie, con giochi, quiz, esperimenti, conferenze e dibattiti proposti dalle ricercatrici e dai ricercatori dell’Università e del Politecnico di Torino, dei Centri di ricerca del territorio e dei Musei cittadini. Al grande pubblico sono dedicati format di informazione e intrattenimento ideati per l’occasione in collaborazione con artisti/e e professionisti/e della divulgazione scientifica. È previsto anche un gioco a premi – La Notte dei Goal – che invita il pubblico a mettersi alla prova sui temi dell’Agenda 2030.

“Ci apprestiamo a vivere una Notte Europea dei Ricercatori molto speciale: peculiare per la modalità di svolgimento e con un grande valenza pubblica” dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – La pandemia in corso ha ribadito all’opinione pubblica quanto la ricerca sia fondamentale per garantire la quotidianità e lo stile di vita verso i quali abbiamo sviluppato radicate abitudini. La ricerca di soluzioni a questo momento critico ha messo in evidenza come tutta la ricerca, come tutte le discipline abbiano un ruolo determinante in questa direzione, specialmente quando si integrano e dialogano tra di loro. Questa Notte Europea dei Ricercatori, quindi, si svolge in un contesto di particolare attenzione al ruolo sociale della scienza, delle conoscenze e delle competenze. Soprattutto un contesto nel quale si attribuisce alla scoperta un valore inestimabile. Proprio questa rinnovata attenzione ai saperi scientifici ci responsabilizza più di prima nel comunicare ai cittadini le attività dei gruppi di ricerca e tanto eccellente lavoro appassionato nei laboratori universitari. C’è un valore anche educativo della divulgazione scientifica che deve essere riconosciuto come un nostro obiettivo primario. Perché la scienza offre una prospettiva ideale a chi abbia voglia di guardare al futuro.

“Questa edizione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori – aggiunge Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino – rappresenta uno sforzo mai compiuto prima per avvicinare il pubblico – soprattutto i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado – alla scienza, ai suoi obiettivi e ai suoi valori. Uno sforzo che rappresenta la volontà di superare la distanza fisica e l’isolamento sociale che questa pandemia ci obbliga a mantenere per continuare a trasmettere la fiducia nel futuro e l’importanza di lavorare insieme ad un progresso più sostenibile, requisito imprescindibile per qualsiasi ricercatore.”

 

 

Nell’ambito nel nostro nuovo approccio ai progetti che guarda ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda ONU 2030 – dichiara Matteo Bagnasco, Responsabile dell’Obiettivo CULTURA della Fondazione Compagnia di San Paolo – la Fondazione Compagnia di San Paolo ha radicato la convinzione che il sapere scientifico sia parte essenziale dell’esperienza culturale in considerazione del suo valore nel processo di formazione di una cittadinanza partecipe e consapevole. La notte dei ricercatori coinvolge migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei creando occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Si tratta di un progetto di successo ormai giunto alla sua XXV edizione e che la Fondazione è lieta di sostenerne, anche in quest’anno particolare”.

“Se l’innovazione è il motore dello sviluppo di un territorio, la ricerca rappresenta il suo indispensabile carburante – afferma Marco Pironti, Assessore all’Innovazione della Città di Torino -. È responsabilità delle istituzioni essere parte di questo processo che è e deve rimanere virtuoso. Bisogna aumentare la consapevolezza del fondamentale ruolo scientifico, economico e sociale di coloro che con entusiasmo fanno ricerca. E soprattutto consentire loro di farla nelle migliori condizioni”.

La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020 è stata organizzata dall’Università e dal Politecnico di Torino con Università di Scienze Gastronomiche, INFN-Sezione di Torino, ISTAT, INRIM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, CNR-IPSP – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante; in collaborazione con Salone Internazionale del Libro, Abbonamento Torino Musei e Torino Città Metropolitana; con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Sistema Scienza Piemonte. L’evento si svolge nell’ambito del progetto nazionale Sharper – SHAring Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities, finanziato dalla Commissione Europea all’interno del Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione HORIZON 2020.

 




Nasce SOndE  per dare risposta ai bisogni del territorio  

Ripartire subito e in modo adeguato alle aspettative, impiegando le migliori energie a disposizione.

E’ la finalità del progetto SOondE  – Sviluppo Organico (del territorio) per il dopo-Emergenza – promosso da Smartvalley, Associazione di Sviluppo Territoriale, e Provincia di Alessandria, con il supporto del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) e il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

L’accordo di collaborazione scientifica per l’avvio della fase di indagine è stato firmato nelle scorse ore a Palazzo Ghilini dalla presidente di Smartvalley, Nadia Biancato, dal direttore di Dipartimento, Serena Quattrocolo, e dal vice presidente della Provincia, Gian Paolo Lumi, che ha fortemente sostenuto l’idea di agire immediatamente nel ricercare gli stimoli giusti a far ripartire il territorio.

La ripresa  economica e sociale del dopo-emergenza  covid dovrà fare i conti con  incognite e incertezze di vario tipo, da quelle sanitarie alle possibili tempeste politiche e finanziarie, che avranno inevitabili effetti sulle capacità di risposta del welfare rispetto alla crisi economica e sociale in atto da tempo. Il nostro compito statutario è facilitare le amministrazioni locali, coinvolgendo il tessuto economico, per creare sviluppo in modo innovativo e in questo momento non potevamo che propone una strategia utile a  pianificare in modo efficace un nuovo scenario di cui siano protagoniste, insieme, attività produttive, istituzioni, realtà culturali e associazioni per far ripartire senza tentennamenti il nostro territorio. La situazione è complessa e da soli non se ne esce.” afferma la presidente di Smartvalley, Biancato. 

 Il progetto SOndE ha subito incontrato la  condivisione  del presidente dell’Amministrazione, Gianfranco Baldi,  che  ha voluto scommettere su una proposta che  coinvolge in  modo diretto, le  persone che vivono, lavorano e investono sul territorio. Questo non è un piano calato dall’alto, ma un percorso che si costruisce ascoltando proposte e diverse visioni, valorizzando le competenze per creare uno o più progetti credibili di ripresa, considerando  i nuovi bisogni ma anche le energie, le risorse, anche latenti, che ogni attore è in grado di esprimere. Ringraziamo la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per aver riconosciuto a SOndE il suo valore e aver scelto di sostenerlo  per l’impatto che potrà avere” rimarca il vice presidente Lumi, le cui deleghe riguardano ambiti di rilevanza ai fini del progetto quali  Assistenza Tecnica ai Comuni, Progetti Europei e Unesco.

L’Associazione Smartvalley ha costruito, insieme a un gruppo di nostri studiosi l’impianto del progetto SOnDE  che mira, appunto, a gettare “sonde” per esplorare nuove pratiche, atteggiamenti e istanze che emergono da professionisti, aziende, operatori dei diversi settori produttivi, amministratori e cittadini che vivono, in maniera diversa, gli effetti del coronavirus e sono chiamati ad affrontare, su vari fronti, una difficile e complicata ripartenza” evidenzia la prof.ssa Quattrocolo, Direttore del DiGSPES  dell’Università del Piemonte Orientale (UPO).

Il progetto si svolge in quattro  fasi, tutte ravvicinate nel tempo, perché la ripresa non aspetta.

Responsabile scientifico è la Prof.ssa Fabrizia Santini che ha articolato il progetto in quattro fasi: le prime due fasi sviluppano l’indagine che si sofferma tanto sui punti di criticità, che i vari attori si sono trovati e si trovano ad affrontare, sia sulle opportunità e su quanto si è appreso dall’emergenza. Della prima sono protagonisti gli stakeholder del territorio: imprenditori, sindaci, rappresentanti delle categorie economiche, come del mondo della cultura.

Pochi, selezionati opinion leader per raccogliere il punto di vista di chi conosce punti di forza e fragilità del variegato contesto locale. Nella seconda si indaga attraverso la raccolta di informazioni da parte della popolazione, un campione rappresentativo che permetterà di avere il quadro definitivo e completo delle aspettative  per elaborare la strategia nella terza fase e progettare il futuro possibile nella quarta e più difficile parte di SondE.

Una sfida enorme per attivare capacità creative e generative  per rafforzare reti, favorire la cooperazione, dare risposte adeguate per contrastare la crisi e sviluppare nuove soluzioni.

L’attenzione sarà concentrata da un lato sugli spazi di possibilità  che la crisi ha aperto, dall’altro sulle fragilità e sulle carenze infrastrutturali, che potrebbero essere fatali per il dopo-emergenza. 

Nulla sarà più come prima. SondE prepara il cambiamento basandosi su scelte calibrate alle reali forze  e volontà di chi vuole essere agente di sviluppo e protagonista della rinascita.