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Alimentare, esperti di arte bianca: al via il nuovo corso di Cef Publishing

Durante questo anno e mezzo di pandemia e di conseguenti lockdown, gli italiani hanno cercato ristoro in cucina, dove hanno imparato a mettere letteralmente le mani in pasta, dedicandosi sempre più spesso alla produzione di pane, focacce e dolci fatti in casa. Nel 2020 infatti gli italiani si sono scoperti, giocoforza, come chef domestici e lo hanno fatto anche con piacere e soddisfazione, un trend destinato a crescere anche nei prossimi anni nonostante le riaperture di ristoranti e bar.

In questo scenario favorevole al “fare”, all’acquisizione delle necessarie competenze tecniche e all’attenzione alle materie prime, al benessere e all’educazione alimentare, si inserisce il corso per Esperti di Arte Bianca proposto da Cef Publishing , corso che arricchisce il catalogo di offerte formative a distanza nell’area Food, per incontrare l’interesse di chi, anche partendo da una semplice passione, si veda proiettato in una dimensione professionale in questo ambito.
Cef è una società del Gruppo Ebano  fondato e guidato dal Presidente di Piccola Industria e Vice Presidente nazionale di Confindustria Carlo Robiglio. Il Gruppo, con 9 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, tramite la controllata Cef Publishing, è anche certificata dal programma Elite di Borsa Italiana per i requisiti di affidabilità e trasparenza richiesti dai principali investitori istituzionali. Ha vinto per la seconda volta consecutiva il “Best Managed Companies”, iniziativa promossa da Deloitte per supportare e premiare le aziende italiane eccellenti per capacità organizzativa.

Il corso offre la possibilità di acquisire le competenze necessarie per operare in una varietà ampia di realtà professionali: dalle aziende artigianali o industriali (dalle piccole panetterie ai grandi panifici), ai reparti panetteria e pasticceria di un supermercato, fino alle caffetterie e ai locali iperspecializzati in menù creativi che fanno del pane e dei prodotti da forno il proprio alimento centrale. E ancora aziende alimentari che producono e distribuiscono pane confezionato a lunga conservazione oppure prodotti da forno freschi o  precotti e infine pizzerie dove mettere a frutto la propria capacità come pizzaioli.
Partendo dall’analisi delle materie prime legate alla panificazione e al loro corretto uso, si arriva a padroneggiare le metodologie di impasto e lievitazione, le tecniche di produzione e cottura fino alla realizzazione di ricette tradizionali e innovative europee ed extra europee, per diventare esperti di Arte Bianca, competenti anche nella gestione di un’attività in proprio, grazie a moduli formativi sul food costing, strategie di marketing e digital marketing e a quelli per l’Haccp e per la Sicurezza sui luoghi di lavoro.
Composto da 12 unità didattiche, il corso si sviluppa sulla piattaforma Social Learning Cef, accessibile anche tramite app per mobile, per studiare in modo interattivo, inserendo  segnalibri, video e commenti per condividerli con la comunità di apprendimento, svolgendo online esercizi di autovalutazione, eseguendo verifiche con puntuale feedback da parte dei docenti, confrontandosi con loro e con tutor di supporto. In più, il corso si avvale di contenuti video in realtà aumentata Ar fruibili attraverso l’app New learning Cef disponibile su Google play e Apple Store. Si tratta di video di approfondimento sulla didattica, messi a punto con la collaborazione preziosa di due nomi d’eccellenza nel campo della panificazione, autori dei testi e consulenti scientifici di tutto il corso:  Piergiorgio Giorilli, autore di pubblicazione sul tema oltre che, tra gli altri titoli, fondatore e responsabile italiano della sezione Ambassadeurs du Pain Italia e Michela Giorilli, tecnico di laboratorio chimico biologico, docente ed esperta di prodotti da forno, membro fondatore e segretario della sezione Ambassadeurs du Pain Italia.


Inoltre videoricette realizzate per Corsicef da Sara Moalli. Food influencer, vincitrice dell’ottava edizione di Bake Off Italia, laureata in interior design a Milano coltiva da sempre la passione per la cucina e oltre a una spiccata dote per la realizzazione di dolci e biscotti, ama mettere le “mani in pasta” e i lievitati per lei non hanno segreti.  E per facilitare il corsista nella comprensione dei processi che stanno alla base della panificazione (fondamentali anche per la buona riuscita dei prodotti) si aggiungono videoclip con la partecipazione di Antonio Colasanto, dottorando in chimica degli alimenti all’Università del Piemonte Orientale e finalista nella decima edizione 2021 di Masterchef Italia.

Il programma che viene proposto dal Centro Europeo di Formazione garantisce la massima sicurezza e libertà di gestione dei tempi per i corsisti che possono organizzare lo studio parallelamente a eventuali impegni lavorativi. Sono infatti molti gli iscritti ai Corsi Cef che conciliano lo studio con il lavoro in prospettiva di un cambiamento professionale o di una scelta di aggiornamento continuo che possa pertanto migliorarne la posizione lavorativa.
Un’ulteriore opportunità di formazione quindi che, in linea con le reali richieste del mercato del lavoro, si rivolge sia a coloro che vogliono scegliere una opzione formativa altamente professionalizzante ottimizzando i tempi di apprendimento e mettere subito in pratica le competenze acquisite, sia per chi è un semplice appassionato della materia, ma desidera ugualmente approfondire le proprie conoscenze.




Foraz (Cnvv) e UniPO organizzano corso di alta formazione: “Diritto e tecnica delle produzioni agro-alimentari”

Foraz, il consorzio di formazione professionale che fa capo a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), in collaborazione con l’Università del Piemonte orientale e con il coordinamento del prof. Vito Rubino, organizza un corso di alta formazione in “Diritto e tecnica delle produzioni agro-alimentari”, rivolto a tutti coloro che operano nel settore alimentare o che producano materiali e oggetti destinati a entrare in contatto con gli alimenti (i cosiddetti “Moca”).

Gli incontri presenteranno le disposizioni della legislazione alimentare, implementando le conoscenze in campo tecnico e giuridico e fornendo spunti operativi per la gestione delle attività. Le figure professionali interessate sono molteplici: dagli operatori del settore (responsabili Haccp, responsabili e addetti al controllo qualità, responsabili affari regolatori, dirigenti di stabilimento, amministratori), ai consulenti, ai responsabili e agli addetti dei laboratori di analisi, agli addetti alle certificazioni di prodotto in ambito agroalimentare e Moca.

Le lezioni si svolgeranno on line, il venerdì pomeriggio, tra giugno e ottobre 2021, ma sono previste anche sessioni in presenza per consentire esercitazioni pratiche. Il programma prevede i seguenti moduli: sicurezza alimentare; comunicazione commerciale e rapporto con i consumatori; regimi specifici per determinate categorie di prodotti; nutraceutica e nuove tecnologie per la produzione di alimenti; profili giuridici e responsabilità dell’Osa; materiali e oggetti a contatto con gli alimenti.

Le aziende che aderiranno all’intero percorso o iscriveranno più di un partecipante avranno un sconto del 10%. Foraz, a cui si può richiedere il programma dettagliato di ciascun modulo e a cui devono essere inviate le adesioni entro il 28 maggio 2021, si occuperà gratuitamente anche della stesura del piano per finanziare il corso con i voucher di Fondimpresa.

 




Torino. Cittadinanza e apprendimento permanente: l’offerta formativa dei CPIA

I Centri provinciali per l’istruzione degli adulti sono istituzioni scolastiche a cui la legge attribuisce la stessa autonomia delle altre scuole, sono dotati di organico e di un proprio assetto didattico e organizzativo.

 

Cittadinanza e apprendimento permanente. L’offerta formativa dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti di Torino’ è il focus sull’offerta formativa dei CPIA di Torino e sulle modalità di collaborazione con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e con gli attori del territorio.

 

Il webinar, promosso dall’assessorato all’Istruzione della Città di Torino, si terrà online venerdì 7 maggio dalle ore 15 alle 17.  La partecipazione è gratuita ed è richiesta l’iscrizione https://tinyurl.com/Tcpia

 

I CPIA offrono programmi che corrispondono all’istruzione di base fino al completamento dell’istruzione obbligatoria oltre a corsi di lingua per immigrati.

L’offerta nel sistema di istruzione degli adulti comprende:

  • percorsi di I livello finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e della certificazione attestante le competenze di base acquisite al termine dell’istruzione obbligatoria nell’istruzione professionale e tecnica;
  • percorsi di II livello (agiscono in sussidiarietà con le istituzioni scolastiche di livello secondario superiore) finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale e artistica;
  • percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana per adulti stranieri finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana.

Ogni cittadino ha diritto a formarsi e può farlo attraverso percorsi di apprendimento  formale, non formale e informale. L’integrazione di tutte le dimensioni dell’apprendimento è una priorità europea e nazionale che si attua attraverso il riconoscimento di competenze e conoscenze acquisite in contesti diversi e richiede la collaborazione e la costruzione di reti tra scuole, enti di formazione, università, centri territoriali per l’istruzione degli adulti, servizi per il lavoro, rappresentanze sindacali, sistema camerale e imprenditoriale.

“Verso i CPIA la Città ha le stesse competenze che la legge gli assegna nei confronti delle scuole statali del primo ciclo. I CPIA rappresentano per i territori in cui sono collocati un’opportunità per acquisire le conoscenze e le competenze richieste dal mondo del lavoro e per favorire l’inclusione e la coesione sociale” sottolinea Antonietta Di Martino, assessora all’Istruzione del Comune di Torino.

L’apprendimento permanente è al centro di raccomandazioni internazionali per mantenere aggiornate le competenze degli individui, aumentare le opportunità occupazionali e per favorire la loro piena realizzazione, la cittadinanza attiva e la qualità della vita. La pandemia da Covid-19 ha avuto un profondo impatto su milioni di persone che hanno perso il lavoro o hanno subito perdite significative di reddito. Molti dovranno acquisire nuove competenze e passare a nuovi posti di lavoro in un settore economico diverso, altri dovranno apprendere ulteriori abilità per mantenere il proprio impiego.

 

I CPIA, in quanto rete territoriale di servizio del sistema di istruzione, possono rappresentare un punto di riferimento – per quanto di competenza – per la realizzazione di azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, con particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, finalizzate a fornire un sostegno alla costruzione di propri percorsi di apprendimento, a sostenere il riconoscimento dei crediti formativi e la certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti e a favorire la fruizione di servizi di orientamento lungo tutto il corso della vita.

I percorsi di istruzione sono organizzati in modo da consentire la personalizzazione dell’iter scolastico sulla base di un ‘patto formativo’ individuale, definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze, ossia attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e professionale della persona a partire dalla ricostruzione della sua storia individuale.

 

All’incontro parteciperanno Antonietta Di Martino, assessora all’Istruzione della Città di Torino, Barbara Azzarà, consigliera delegata all’Istruzione della Città Metropolitana di Torino, Ludovico Albert, presidente della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, Tecla Riverso, dirigente USR Piemonte ambito territoriale Torino, Mari Rosaria Roberti, dirigente USR Piemonte, e i dirigenti scolastici dei CPIA di Torino.

Il programma è disponibile sul sito web dei Servizi educativi della Città di Torino




Consiglio regionale: Educazione finanziaria per le scuole

L‘Osservatorio regionale sui fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento, presso il Consiglio regionale, organizza, insieme al Centro Unesco di Torino, il corso di formazione “Principi e metodi di un’educazione finanziaria per il XXI secolo: credito o usura?”.

Il corso, che si tiene online a causa delle restrizioni sanitarie derivanti dalla pandemia, si svolge attraverso tre appuntamenti di lunedì: 29 marzo e 12 aprile (dalle ore 15 alle 17) e il 26 aprile, in forma laboratoriale (dalle 15 alle 18).

Porteranno il saluto del Consiglio regionale i consiglieri componenti dell’Udp, Giorgio Bertola e Gianluca Gavazza.

Il corso è destinato ai docenti degli istituti superiori del Piemonte per consentire agli insegnanti di:

  • saper trasmettere i concetti di finanza buona e finanza cattiva, credito, usura;
  • approfondire il fenomeno dell’usura, la sua storia, le sue interazioni socioculturali;
  • saper indirizzare gli studenti a trovare soluzioni a problemi di dipendenza e necessità di denaro “facile” derivati da: ludopatia, droga, bisogni al di sopra delle proprie possibilità.

Il corso è coerente con l’obietti vo 1 dell’Agenda Onu 2030 e, cioè, “sconfiggere la povertà”.

 

 

 

 

 




Aperte le iscrizioni per il nuovo executive master del Polito

L’estrazione del marmo dalle cave in montagna rappresenta una tra le più rischiose attività minerarie: l’esigenza di aumentare i livelli di sicurezza durante tutta la filiera estrattiva rappresenta sempre di più una sfida ingegneristica da cui non si può prescindere.

 

L’Executive Master in Ingegneria Mineraria applicata alle Cave di Pietre Ornamentali proposto dalla Scuola Master del Politecnico di Torino nasce così dall’esigenza di rispondere alla crescente domanda del mercato del lavoro di figure professionali specializzate nel settore dell’ingegneria mineraria, ad oggi difficili da reperire.

 

La formazione specifica di professionisti del settore delle cave di Pietre Ornamentali rappresenta un’opzione importante per il futuro di questo settore e una scelta strategica dal punto di vista occupazionale: un percorso formativo che potrà contribuire a mantenere e riaffermare il ruolo di primo piano che svolge l’Italia nel panorama internazionale di questo settore che non conosce crisi.

 

La leadership italiana in questo segmento di mercato è il risultato dell’impegno e della lunga tradizione che possono vantare imprese, studi di ingegneria ed enti pubblici che in Italia si occupano di Ingegneria Mineraria, che hanno contribuito alla valorizzazione delle risorse del sottosuolo e allo sviluppo di competenze gestionali e tecniche riconosciute a livello internazionale e che parteciperanno con contributi teorici e pratici alla formazione degli studenti.

 

Sul modello dei principali Executive Master europei, attraverso la presentazione e l’analisi delle innovazioni scientifiche e tecnologiche nel settore estrattivo e delle fondamentali competenze richieste al personale tecnico, il programma mira a formare figure professionali tecniche altamente specializzate nel campo dell’ingegneria mineraria.

 

Il Master, oltre a fornire i fondamenti delle diverse discipline che afferiscono all’Ingegneria Mineraria, fornirà importanti contenuti applicativi che consentiranno ai partecipanti di acquisire le competenze pratiche in grado di completare la formazione di differenti figure professionali particolarmente ricercate nel settore estrattivo delle Pietre Ornamentali.

 

Il corso vedrà la partecipazione congiunta di docenti del Politecnico di Torino e di esperti tecnici esterni del settore estrattivo delle Pietre Ornamentali in collaborazione con la Fondazione Marmo Onlus e si concluderà con lo svolgimento di un tirocinio formativo di 120 ore presso aziende minerarie del comparto delle Pietre Ornamentali o presso uno Studio di Ingegneria o Enti Pubblici di pianificazione e controllo delle attività minerarie.

 

Il corso avrà un numero massimo di 12 partecipanti, si svolgerà part time presso il campus della Fondazione Marmo onlus a Carrara da maggio a ottobre 2021, per un totale di 180 ore di lezione, fruibili anche a distanza in modalità online, e 120 ore di tirocinio presso enti e aziende del settore. Le iscrizioni sono aperte fino al 21 aprile 2021 alle ore 13.

Coordinatore del Master è il professor Pierpaolo Oreste del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture DIATI.

 




“Diventiamo cittadini europei”, corso per insegnanti

I piani messi a punto a livello europeo per contrastare l’emergenza Covid 19 e l’iter per l’ingresso di nuovi Stati nell’Unione sono i temi del seminario rivolto agli insegnanti nell’ambito del concorso per studenti degl istituti superiori del Piemonte “Diventiamo cittadini europei”, organizzato dalla Consulta regionale europea in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e l’Ufficio del Parlamento europeo a Milano.

Il corso di aggiornamento, che si è svolto oggi in streaming ed è giunto alla 24° edizione, fornisce ai docenti gli strumenti per preparare gli studenti sugli argomenti oggetto del concorso, che, con 36 edizioni alle spalle, si propone di formare le giovani generazioni per promuovere la cittadinanza europea e migliorare le condizioni per la partecipazione civica democratica all’Unione europea.

“Oggi più di prima, a causa dell’emergenza sanitaria ed economica dovuta alla pandemia, l’Europa è al centro della nostra vita sociale e politica – dichiara il vicepresidente del Consiglio Francesco Graglia, delegato alla Consulta -. L’impiego adeguato delle ingenti risorse economiche messe in campo dall’Unione, il confronto e la sinergia tra i diversi Paesi nella lotta al Covid, la sempre più urgente necessità di politiche condivise, sono solo alcuni aspetti che ci indicano quanto sia imprescindibile un ‘percorso europeo’ che veda protagonista anche il mondo della scuola”.

“Per diventare cittadini consapevoli è fondamentale il ruolo formativo degli insegnanti – sottolinea il consigliere segretario delegato Michele Mosca – . Questo corso è l’occasione per un confronto costruttivo che possa essere alla base di un insegnamento anche critico sul funzionamento dell’UE. Basti pensare alla difficoltà di una risposta e di una strategia unica e coordinata degli Stati membri di fronte al Covid-19 o alle problematiche legate all’allargamento dell’Unione Europea e al relativo dibattito sui criteri di adesione. Temi che vanno affrontati con realismo e lungimiranza”.

Al seminario, condotto dal professor Giuseppe Porro dello Iuse, sono intervenuti i professori Francesco Costamagna e Giuseppe Bertola, dell’Università degli Studi di Torino, Federico Casolari, Università di Bologna, e Cesare Onestini, direttore dell’European Training Foundation.




Dal 1° marzo i mediatori culturali negli uffici delle Entrate di Torino e Rivoli

Un gruppo di mediatori culturali per facilitare gli utenti di origine straniera nell’approccio con la Pubblica Amministrazione: è il servizio che sarà offerto dal prossimo 1° marzo negli Uffici territoriali di Torino e di Rivoli dell’Agenzia delle Entrate, grazie al progetto “Capire Formare Agire” della Prefettura di Torino.

 

Com’è nato il progetto – La Prefettura di Torino ha presentato un progetto nell’ambito del Fondo Asilo Migrazione ed Integrazione (FAMI), per il quale ha ottenuto il relativo finanziamento dal Ministero dell’Interno, Autorità responsabile del Fondo. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare l’erogazione dei servizi amministrativi offerti ai cittadini stranieri non solo dalla Prefettura, ma anche da altri Uffici della Pubblica Amministrazione.

 

Con l’intesa fra Prefettura e Agenzia delle Entrate si riattiva il percorso già sperimentato nel 2018, quando i mediatori culturali presenti negli uffici dell’Agenzia hanno facilitato il confronto con l’amministrazione italiana da parte degli utenti stranieri supportandoli con le problematiche fiscali. La collaborazione consente dunque di comprendere meglio le istanze degli utenti e allo stesso tempo garantisce una più celere ed efficiente tempistica nell’erogazione dei servizi.

 

I mediatori culturali, per le lingue arabo, cinese, moldavo e spagnolo, saranno presenti per tutto l’anno alternandosi nei cinque Uffici territoriali dell’Agenzia dell’Entrate:

 

UFFICIO ORARIO LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’
UT Torino 1

corso Bolzano, 30

9 -13 Cinese Arabo Spagnolo Arabo Spagnolo
UT Torino 2

via P. Veronese 199/A

9 – 12 Moldavo Arabo Cinese Arabo Moldavo
UT Torino 3

via Sidoli 35

9 – 13 Arabo   Moldavo   Arabo
UT Torino 4

via Padova 78

9 – 13 Arabo Cinese      
9 – 12       Moldavo Arabo
UT Rivoli

via Dora Riparia 4/a

9 – 12 Moldavo   Moldavo    

 

 




Autostrade per l’Italia lancia un master per assumere 20 giovani talenti

Al via la selezione dei candidati per il Master universitario di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali”, lanciato da Autostrade per l’Italia insieme alla Scuola di Master e Formazioni Permanente del Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il MIP, la Graduate School of Business dell’Ateneo Milanese,  grazie a una partnership siglata per individuare e far crescere professionalmente giovani talenti.

 

Il Master, promosso da Autostrade per l’Italia, rappresenta una concreta opportunità occupazionale per 20 neolaureati under30 e vedrà fin dal suo avvio l’effettiva assunzione in azienda dei ragazzi selezionati, con un contratto in apprendistato di alta formazione della durata di due anni.  In questo periodo, attraverso la formazione accademica e il lavoro sul campo, i ragazzi potranno contribuire alla realizzazione del Piano di Trasformazioni di ASPI, grazie ad un programma formativo teso a rafforzare competenze ingegneristiche di progettazione, gestione trasportistica, manutenzione e controllo delle infrastrutture stradali, oltre alla competenze digitali  applicate all’infrastruttura (Monitoraggio IoT, Infrastrutture Smart Mobility) e competenze manageriali di project management, per garantire profili in uscita in grado di governare processi complessi di sviluppo e progettazione della rete autostradale. L’obiettivo è quello di formare talenti che sappiano distinguersi nella ricerca e nell’attuazione di soluzioni innovative nell’ambito della gestione e del monitoraggio delle reti autostradali, accompagnando l’azienda nel percorso di digital transformation prevista dal Piano industriale di Autostrade per l’Italia.

 

Questa iniziativa nasce in seno alla Autostrade Corporate University, la nuova scuola di formazione aziendale del Gruppo, riconosciuta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, nata nell’ambito del più vasto programma di HR Transformation avviato dalla società e in grado di erogare corsi per oltre 100.000 ore annue ad oltre 4.000 dipendenti, sia in modalità tradizionale che e-learning, avvalendosi di docenze certificate interne e di selezionati professionisti sul mercato, oltre che di partnership con le principali Università italiane.

 

Il Master di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali” partirà nel mese di maggio 2021 e durerà per 24 mesi, mentre le selezioni si chiuderanno il giorno 31 marzo 2021.

 

“Siamo orgogliosi di aver stimolato tre eccellenze italiane a collaborare con l’Autostrade Corporate University per la costruzione del Master” ha affermato Gian Luca Orefice, Human Capital & Organization Director di ASPI. “Un’iniziativa di rilievo che risponde alla filosofia di rendere la nostra infrastruttura un’autostrada dei saperi. Un luogo per sviluppare, promuovere e scambiare competenze sempre più in linea con l’innovazione tecnologica di processo, metodi e prodotto. La nostra strategia punta a valorizzare i mestieri e le professioni per garantire l’eccellenza delle conoscenze al servizio del Paese. Cominciamo dalle scuole e dall’Università il nostro on-boarding, per crescere persone consapevoli verso un futuro sostenibile”.

“Il Master – afferma Fabio Biondini, Direttore scientifico del Master – si inquadra nell’ambito di una crescente attenzione al settore delle infrastrutture legata alla necessità di garantire livelli di sicurezza, funzionalità e resilienza sempre più elevati e un utilizzo sostenibile delle risorse naturali ed energetiche che condiziona in modo rilevante l’economia e l’ambiente, coinvolgendo più generazioni. Il Master risponde a queste esigenze promuovendo una formazione trasversale e una visione sistemica in grado di coniugare il ciclo di vita e la manutenzione delle opere, in particolare ponti e gallerie, lo sviluppo di strutture e infrastrutture intelligenti, la trasformazione digitale della mobilità e la gestione integrata della rete infrastrutturale, con una impostazione che rende il percorso formativo fortemente attuale e proiettato nel futuro.”

“Per il Politecnico di Torino e la sua Scuola Master – commenta Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino –  questa iniziativa rappresenta uno dei diversi fronti dove tramite lo strumento dell’Alto Apprendistato aiutiamo le imprese a formare persone di talento secondo un profilo di competenze in cui, a fianco della verticalizzazione in un particolare ambito tecnico, forniamo competenze orizzontali e complementari di economia e management, soprattutto su fronti legati alla trasformazione digitale e all’innovazione. Poter fare questo combinando le esperienze di due Politecnici e del MIP rappresenta un’opportunità per continuare a confrontarci su approcci innovativi alla didattica”.

 

“Le infrastrutture e le reti di trasporto sono un asset strategico della società moderna e lo saranno sempre di più nel futuro: questo è innegabile” afferma Daniela Peila, Direttore scientifico del Master, che aggiunge: “Questo settore ritenuto ormai “maturo” sta affrontando le sfide della modernità e dell’innovazione che richiedono professionalità con competenze e abilità trasversali, in grado di gestire la complessità. Il Master è stato pensato e sviluppato per rispondere a questa esigenza e formare i giovani talenti che diventeranno i dirigenti del futuro. Per raggiungere questo obiettivo il percorso prevede sia lezioni frontali per fornire le conoscenze necessarie a padroneggiare i problemi in modo interdisciplinare, sia giovani che si confrontino con la realtà del lavoro, del cantiere e dell’ufficio tecnico interagendo, con colleghi esperti che diventeranno inevitabilmente i loro mentori. Infine lo sviluppo di un project work per gruppi ristretti consentirà, con un processo di learning by doing, di crescere non solo dal punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista umano. È una sfida eccitante per un giovane ingegnere”.

 

“Siamo felici di essere partner, insieme a Politecnico di Milano e Politecnico di Torino, del Master  promosso da Autostrade per l’Italia” commenta Federico Frattini Dean del MIP, la Graduate School of Business del Politecnico di Milano, che conclude: “Un progetto che offre ai giovani talenti non solo un’occasione di alta formazione presso tre realtà di spicco del panorama accademico, ma anche una concreta opportunità professionale. Un primo passo per diventare promotori della digital transformation in azienda.”

 

 

 

 




UPO amplia l’offerta formativa a Vercelli con due nuove lauree triennali proiettate al futuro e alla sostenibilità

A pochi giorni dall’istituzione del Ministero per la Transizione ecologica l’Università del Piemonte Orientale ufficializza la nascita di due nuovi corsi di laurea triennale che amplieranno l’offerta formativa del DISIT (Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica) proprio sui temi dell’ambiente e della sostenibilità.

I nuovi corsi di Chimica Verde (che sostituisce e rinnova il corso di Scienza dei Materiali – Chimica) e di Gestione ambientale e sviluppo sostenibile (GASS) saranno erogati nelle aule e nei laboratori del Complesso Universitario “San Giuseppe” a Vercelli; immatricoleranno studenti a partire dall’anno accademico 2021-2022 e saranno entrambi ad accesso libero.

La chimica sostenibile del futuro sarà al centro del percorso triennale in Chimica Verde. «Nello scenario delineato dall’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile e dal Green New Deal europeo emerge in modo forte la centralità della chimica», spiega il referente del corso, professor Enrico Boccaleri. «Il corso di Chimica Verde ha come obiettivo formativo la sostenibilità ambientale dei processi chimici, la riduzione dell’uso delle risorse naturali preziose, i processi di recupero, il riciclo e la valorizzazione nell’ottica dell’economia circolare».

Le tematiche che il corso approfondirà sono molto attuali, a beneficio della sua spendibilità sul mercato del lavoro e della possibile integrazione con i percorsi accademici del futuro. «La società contemporanea – continua Boccaleri – sta prendendo consapevolezza dell’urgente necessità di trasformare la crescita economica e industriale in chiave sostenibile e armonica nel rispetto del pianeta: la chimica sarà una disciplina cardine di questo cambiamento.»

Il corso di Chimica Verde integrerà lo studio della matematica e della fisica e dei diversi settori della chimica con i fondamenti teorici e sperimentali della chimica verde, dei processi chimici e biotecnologici basati su fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale e delle strategie di valorizzazione di scarti e sottoprodotti. Centrali, nel corso di studi, saranno le numerose attività di laboratorio, garantite a tutti gli iscritti grazie alle nuove strumentazioni in dotazione al DISIT nel polo di Vercelli.

Il corso in Gestione ambientale e sviluppo sostenibile (GASS) sarà coordinato dal professor Enrico Ferrero e nasce per creare figure professionali in grado di comprendere e rispondere adeguatamente alle grandi sfide ambientali del futuro. La lotta ai cambiamenti climatici, la salvaguardia dell’ambiente e la transizione verso le energie rinnovabili saranno al centro del percorso formativo e avranno come comune denominatore i temi della transizione ecologica verso un modello di sviluppo sostenibile, come per esempio l’economia circolare e la green economy.

«Il corso di laurea in Gestione Ambientale e Sviluppo Sostenibile – spiega il professor Ferrero – intende preparare i giovani alle più importanti sfide presenti e future della nostra società quali la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici. I temi della sostenibilità verranno declinati, con metodologie didattiche innovative, in tutti i loro aspetti, scientifici, economici, giuridici e sanitari per formare figure professionali moderne in grado di accompagnare le realtà produttive, artigianali e dei servizi verso un futuro sostenibile».

GASS mixerà una solida base di contenuti teorici alle attività di laboratorio, per sviluppare nei laureati la capacità di trasferire il know-how acquisito per la risoluzione di questioni pratiche e applicate. Per questo motivo il corso si rivolge a chi nutra interesse per l’ambiente e per le sue interazioni con la società, per promuovere un modello di sviluppo sostenibile utile ad affrontare e risolvere i problemi complessi con un approccio olistico.
Le immatricolazioni partiranno dall’estate. Tutti gli studenti interessati potranno seguire online le attività di orientamento a partire da metà marzo sul sito di Ateneo www.uniupo.it.

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Nuova banca dati europea sulle sostanze ad alta pericolosità (“Scip”): dal Foraz un percorso formativo per aziende del territorio

Foraz, il consorzio di formazione professionale che fa capo a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), organizza un articolato percorso formativo per illustrare alle aziende del territorio il funzionamento della nuova banca dati denominata “Scip” (acronimo di Substances of Concern In articles as such or in complex objects-Products). Dal 5 gennaio scorso, infatti, tutte le imprese che producono, assemblano, importano o distribuiscono articoli nell’ambito dell’Unione europea devono trasmettere all’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) le informazioni sulle sostanze ad alta pericolosità contenute in una concentrazione superiore allo 0,1% in peso.

Il corso, destinato a responsabili dei sistemi di gestione, responsabili ambientali, responsabili ufficio tecnico e qualità, responsabili della conformità e sicurezza di prodotto e consulenti aziendali, è organizzato in collaborazione con Cnvv e con Tifq – Icim Group e si articola in cinque moduli. Il primo, di carattere generale, riguarda i concetti-base della disciplina Scip e l’obbligo di notifica; il secondo è relativo allo sviluppo di esempi di base e alla guida all’utilizzo della piattaforma “Iuclid” (International Uniform Chemical Information Database), l’applicazione per registrare, mantenere e scambiare dati amministrativi e scientifici sulle sostanze, mentre gli ultimi tre, le cui date sono in fase di definizione, faranno riferimento specifico ai settori merceologici “rubinetteria”, “valvolame” e “impianti”, con particolare attenzione ai criteri di raggruppamento dei prodotti.

Il modulo 1, intitolato “Concetti base disciplina Scip e obbligo di notifica”, si svolgerà martedì 23 febbraio 2021, dalle 8,30 alle 12,30, sulla piattaforma Zoom Meeting. Il programma prevede i seguenti argomenti: Cenni al contesto di riferimento: Regolamento CE n.1907/2006 Reach – Direttiva (EU) 2018/851 (Waste Framework Directive); La Banca Dati Scip e l’obbligo di notifica dal 5 gennaio 2021; Definizione di articolo, oggetto complesso e componenti, oltre che dei soggetti coinvolti nella procedura di notifica; Sostanze altamente preoccupanti; Soggetti obbligati ad effettuare la notifica; Le informazioni obbligatorie da fornire e quelle facoltative da inserire in un dossier Scip.

Il modulo 2, intitolato “Sviluppo di esempi base e guida all’utilizzo della piattaforma Iuclid”, si svolgerà giovedì 25 febbraio 2021, dalle 8,30 alle 12,30, sulla piattaforma Zoom Meeting, con il seguente programma: La piattaforma Iuclid e introduzione all’uso ai fini della notifica Scip; Modalità di creazione e validazione di un dossier Scip; Trasmissione del dossier SCIP mediante la piattaforma Iuclid e i servizi di Echa Cloud; Esempio di notifica di componenti e di oggetto complesso, con particolare attenzione a raggruppamenti di articoli e raggruppamenti di oggetti complessi quasi identici in un’unica notifica.

Le adesioni ai primi due moduli, che avranno come docente Salvina Murè, di Icim Spa e saranno registrati, dovranno pervenire, rispettivamente, entro il 16 e il 18 febbraio 2021. Le relative schede di iscrizione sono disponibili sul sito web