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Sono tante ancora le incertezze cui deve far fronte il comparto edile piemontese

Il volano che dovrebbe far ripartire il mattone grazie ai fondi stanziati dallo Stato, con il supporto delle banche, si chiama Superbonus 110%.

Ma ad oggi sono tante, troppe, ancora le incertezze cui deve far fronte il comparto edile piemontese rappresentato da 49mila imprese edili artigiane che impiegano 150mila addetti.

A partire dalla burocrazia, e la totale assunzione di responsabilità finanziaria, che non piace in primis alle imprese e ai tecnici che con loro lavorano. E per sciogliere dubbi di certo non basterà leggere, e applicare, i decreti su “Requisiti tecnici” e “Asseverazioni”, pubblicati giorni fa.

Basti pensare che se un piccolo immobile unifamiliare da ristrutturare avesse tutti i documenti in ordine, ovvero nessuna difformità edile od urbanistica, gli atti da presentare per la cessione del credito verso gli Istituti sarebbero mediamente 36. Al contrario, se un medio condominio dovesse presentare irregolarità nelle parti comuni o semplicemente la necessità di “ricostruire” o ricercare documenti mancanti, gli interventi da parte dei tecnici potrebbero arrivare anche a 90.

“Il mondo delle costruzioni sta dando prova di grande resilienza e di forza di volontà per emergere dalla crisi che sta investendo il mattone – commenta Enzo Tanino, Presidente Confartigianato edilizia Piemonte – però subissare i tecnici e le imprese con una tale quantità di burocrazia ci sembra francamente esagerato in un periodo dove c’è necessità di snellezza e rapidità”.

Senza contare come il “110%” sia in fase di evoluzione, e quindi in costante modifica, giorno dopo giorno, con passaggi che cambiano, norme che vengono interpretate e scadenze che dovrebbero allungarsi consentendo maggior tempo per fruire del bonus.

Oltre a tutto questo c’è poi il rischio dato dai controlli postumi dell’Agenzia delle Entrate: infatti l’Ente, successivamente ai lavori e al loro pagamento tramite cessione del credito fiscale, ha 5 anni per verificare l’idoneità dell’intervento. Quindi, se le pratiche non vengono redatte bene, c’è il rischio di una stangata a scoppio ritardato ovvero, se qualcosa dovesse andare storto, i beneficiari in primis, ed a catena gli altri soggetti coinvolti, si potrebbero trovare nella condizione di dover restituire gli importi goduti, gravati dalle pesanti sanzioni previste.

 

“Questa del 110% è una misura importante, se non fondamentale, per il comparto piemontese delle costruzioni – continua Taninouna delle poche previste nei vari decreti, che non fa rima con assistenzialismo. Il superbonus 110 % è l’occasione per dar vita ad un piano di messa in sicurezza e di efficientamento degli edifici, contribuendo a dare un importante input all’economia in generale. Voglio ricordare che ogni euro investito in costruzioni viene triplicato grazie alla lunga filiera coinvolta. Auspico, quindi, che il superbonus possa dar vita  all’atteso incremento delle commesse al quale dovrà corrispondere prontezza ed adeguatezza di risposta da parte delle nostre imprese. Speriamo però che la domanda non venga paralizzata dall’iter burocratico e dall’incertezza normativa, che potrebbe ridurre la “potenza di fuoco” del provvedimento già limitata rispetto alle sfide, straordinarie e senza precedenti, poste dalla crisi Covid-19.”

 

Abbiamo tante richieste, e siamo pronti a soddisfarle tutte, ma ad oggi di fatto siamo ancora fermi. – prosegue Tanino – È necessario che le imprese e tecnici studino a fondo, e con calma, le norme, per evitare errori che poi potrebbero portare gravi conseguenze dal punto di vista fiscale e, conseguentemente, finanziario”.

“È certamente una misura migliorabile – prosegue il Presidente – ad esempio anticipando i tempi di una possibile fruizione diretta del credito d’imposta da parte dell’impresa e trovando un modo per non perdere quanto non integralmente utilizzato nel periodo di competenza. Senza una modifica in tal senso diventa praticamente obbligatoria la richiesta di un prestito bancario per portare a compimento l’operazione.”

 

Uno dei punti cruciali del bonus è che, per adesso, la sua scadenza è al 31 dicembre del prossimo anno. “A livello nazionale abbiamo chiesto la proroga almeno fino al 2023, per consentire gli interventi con tempi un po’ più adeguati – conclude Tanino”.

 

 




Filiera torinese costruzioni, pronto progetto per rilancio della Val Susa

Mettere a punto un progetto di intervento sulle aree interessate dalla TAV per rilanciare l’economia della Val di Susa e di Torino.

Questo l’obiettivo che si è data la Filiera Torinese delle Costruzioni, che unisce le associazioni datoriali torinesi – Ascom, Ance, Confartigianato, Cna Costruzioni e Unione Industriale di Torino – delle oltre 15 mila imprese che operano in provincia di Torino sull’intera filiera, dai costruttori edili ai produttori di materiali da costruzione, fino ai rivenditori di materiali e gli impiantisti.

In un momento di grande difficoltà come l’attuale, riuscire a coniugare le diverse vocazioni della Val Susa con il rilancio e lo sviluppo economico del territorio diventa strategico e prioritario. Così le associazioni della filiera stanno lavorando per individuare un percorso condiviso di miglior utilizzo delle risorse provenienti dalle opere di compensazione della TAV, consapevoli che solo uno sviluppo armonico e rispettoso di ambiente e tradizioni può attivare una ripresa economica solida e con prospettive di lungo termine.

La filiera, riunitosi per la prima volta una decina di anni fa con lo scopo di individuare progetti e strategie utili al rilancio del settore duramente colpito dalla crisi finanziaria del 2008, oggi partecipa con propri rappresentanti al tavolo dell’Osservatorio per l’asse ferroviario Torino-Lione.

Per questo negli ultimi mesi si è deciso di mettere a punto un progetto di intervento e di incontrare gli assessori competenti della Regione Piemonte, Marco Gabusi e Andrea Tronzano, il prossimo 4 settembre, per condividere una prospettiva di futuro per il settore e l’avvio del percorso individuato.

 




Feneal Uil Torino e Piemonte: il settore edile è ancora in sofferenza

Il 2020 è stato un anno ancora complicato per il settore edile piemontese. In base ai dati dell’Ente Bilaterale, a Torino, da ottobre 2019 a settembre 2020, il totale dei salari erogati ai lavoratori del comparto è calato dell’8,8%, le ore lavorate sono scese del 9,4% e il totale delle imprese, nonostante il blocco dei licenziamenti, si è ridotto dell’1,2%, passando da 2.481 a 2.452 unità.

“Il settore edile torinese – commenta Claudio Papa, segretario della FENEAL UIL Torino – sta cercando di risollevarsi dopo l’uragano pandemico, ma come emerge dai dati l’anno edile è stato all’insegna della sofferenza e i dati di ottobre confermano che il comparto fatica a riprendersi. In questo contesto, il nuovo ‘semi lockdown’ sta creando notevoli disagi”.

“A livello regionale la situazione non è migliore – dichiara il Segretario Organizzativo FENEAL UIL Piemonte Tiziana Del Bello – nel perido compreso tra ottobre 2019 e settembre 2020, il totale dei salari erogati si è contratto del 10%, le ore lavorate sono scese di 10,81 punti percentuali e il numero delle imprese è calato del 3,57%, passando da 6.152 a 5.932 unità”.

 

 




Nasce “Saluzzo Casa”- Rete di imprese e professionisti pronti a seguire i clienti a 360°

È stata recentemente costituita la Rete di imprese e professionisti “Saluzzo Casa”, compagine di aziende e tecnici specializzati nel comparto costruzioni, impiantistica elettrica e idraulica, legno, progettazioni e certificazioni.

L’obiettivo? Seguire i clienti a 360° in tutte le fasi e le procedure relative al “Superbonus 110%” e in generale ai numerosi “bonus casa” che oggigiorno rappresentano un’interessante opportunità di risparmio per tanti consumatori.

Da numerosi mesi, infatti, grande attenzione sta suscitando nei settori dell’edilizia e dell’installazione di impianti il Superbonus 110% varato con il cosiddetto “Decreto Rilancio”. A livello nazionale, interessa una vasta platea costituita da 1 milione di imprese del sistema della casa – di cui 500 mila nelle costruzioni, 238 mila nelle attività immobiliari e 196 mila studi di architettura, di ingegneria e tecnici – con 2,3 milioni di addetti, di cui 2 milioni, pari all’87,6%, nelle micro e piccole imprese.

E così, con il supporto tecnico degli uffici della Confartigianato Cuneo, 14 tra aziende del settore e professionisti hanno dato vita a “Saluzzo Casa”.
Questi i componenti:
Service 900 srl – Lagnasco
Electric Power – srl Lagnasco
Tolin Parquets snc – Torre San Giorgio
Elettrotec snc di Chiabrando Pier Felice e C. – Saluzzo
E.DI.COM di Forgia Mattia, Aurelio, Alberto snc – Saluzzo
Millone Serramenti di Millone Gianni Battista & C. sas – Moretta
Cavallera snc di Cavallera Gianfranco e Paolo – Lagnasco
Moriondo Pier Giorgio & C. sas – Manta
Barra Romano – Sampeyre
Edil Costruzioni srl – Lagnasco
Studio Sting Associato di Ingegneria – Saluzzo
Geometra Boglio Claudio – Saluzzo
Perito industriale Vallome Walter – Verzuolo
Ingegnere Bertola Raffaele – Saluzzo
Aziende e professionisti sono pronti a mettere a fattor comune il loro pluriennale know-how nel settore che, abbinato a competenza, conoscenza di tecniche e materiali, professionalità nell’esecuzione dei lavori e nell’espletamento delle pratiche burocratiche, si trasforma in un completo pacchetto “chiavi in mano” per chiunque voglia ristrutturare o efficientare la propria abitazione.




Eletti i neo presidente di Confartigianato Piemonte costruzioni e edilizia

Il neo Presidente Confartigianato Piemonte Costruzioni, Antonio Elia, ha subito esordito: “Così il super bonus 110% non va. Occorre approvare la norma in modo definitivo e fare in fretta.  I committenti attendono chiarimenti mentre le imprese sono ferme”.

 

Enzo Tanino, neo eletto Presidente Regionale del Gruppo Edili, ha dichiarato: “Un vero e proprio boomerang, altro che rilancio! La possibilità di avvalersi della cessione del credito all’esecutore delle opere e/o dello sconto in fattura data ai committenti di lavori già cantierati sta generando alle piccole imprese gravi problemi di liquidità, già erosa da split payment e ritenuta d’acconto sui bonifici; le aziende saranno costrette a dire di no a molti lavori”.

 

Si è svolta lo scorso 7 luglio l’assemblea regionale del Gruppo Edili di Confartigianato Imprese Piemonte per eleggere il nuovo Presidente dopo le dimissioni per cessazione dell’attività del Presidente uscente, Luciano Gandolfo.

Alla presenza dei Presidenti provinciali Edili delle Associazioni territoriali di Confartigianato Piemonte, è risultato eletto all’unanimità l’Ing.Enzo Tanino, Presidente del Gruppo Edili di Confartigianato Asti.

 

“Ringrazio il Presidente uscente Luciano Gandolfo – ha esordito il neo Presidente eletto – per la sua lunga e prolifica attività in rappresentanza delle imprese edili piemontesi. Sono stati anni difficili nei quali abbiamo apprezzato tutto il suo impegno, profuso in questi anni per risolvere sia a livello regionale che nazionale i numerosi problemi che hanno assillato la categoria degli edili. Auspico di riuscire a raggiungere altrettanti risultati garantendo sin d’ora lo stesso impegno e la stessa attenzione per il comparto edile artigiano.”

 

Da subito il neo Presidente eletto ha affrontato i temi cogenti che interessano il comparto edile.

“Il super bonus 110% rischia di diventare un boomerang per le piccole e medie imprese artigiane edili. Se non ci saranno regole chiare per la gestione della cessione del credito, che certamente le imprese non potranno accollarsi, il super bonus non produrrà alcun beneficio per il rilancio del comparto edile, ormai esasperato da oltre un decennio di crisi. Siamo in attesa della conversione in legge del decreto rilancio che auspichiamo recepisca i nostri emendamenti per rendere realmente utilizzabile lo sconto in fattura da parte del cittadino committente. Altrimenti sarà l’ennesimo annuncio senza seguito e le nostre imprese in sofferenza dicono basta ai proclami invocando concretezza delle misure e interventi di sostegno reali ed efficaci.”

 

Sempre nella giornata del 7 luglio si è tenuto in Confartigianato Imprese Piemonte il Consiglio Direttivo della Federazione Costruzioni per eleggere il nuovo Presidente dopo le dimissioni dalla stessa carica di Gandolfo.

 

E’ risultato eletto il sig. Antonio Elia, già Presidente regionale del Gruppo Decoratori, l’altra componente della Federazione oltre quella degli Edili.

“E’ un onore per me – ha dichiarato Elia – presiedere questa carica, nella consapevolezza che le sfide che ci attendono sono numerose e richiedono il massimo sforzo per vincerle nell’interesse di tutte le imprese del comparto Costruzioni. Sono sicuro che il lavoro che faremo in sinergia con il Presidente Tanino darà ottimi risultati.”

 

Anche Elia, nella sua relazione di insediamento, non ha trascurato il tema del super bonus.

“In questo momento di approvato c’è solo il decreto legge, i cui emendamenti, che potrebbero modificarne la struttura in modo importante, come per l’estensione fino al 2022, sono ancora in discussione in Parlamento – ha commentato Elia.  Ma attenzione: questa norma, che avrebbe avuto lo scopo di rilanciare le attività del settore casa, quindi edilizia, impianti, serramenti, rischia di ottenere l’effetto opposto a quello voluto, creando una situazione paradossale nella quale anche i lavori già decisi prima del lockdown vengono sospesi dai committenti in attesa che il super bonus 110% diventi fruibile. Il che vuol dire attendere la conversione in legge del decreto e le successive norme attuative. Passeranno mesi, in cui l’attuale situazione di stallo si aggraverà ulteriormente con effetti paradossalmente peggiori. Per questo chiediamo interventi normativi attuativi immediati dopo la conversione in legge”.

 

 

 

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CNVV: Luigi Falabrino nuovo presidente di “Ance Novara Vercelli”

Luigi Falabrino è il nuovo presidente di “Ance Novara Vercelli”, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili che rappresenta tutte le imprese del settore aderenti a Confindustria Novara Vercelli Valsesia (oltre 60, con quasi 1.200 addetti complessivi).

Falabrino, 56 anni con un figlio, sposato con Lucia (suo braccio destro in azienda), è amministratore e socio unico delle società novaresi Fabrica srl e Fabrica Impianti srl, attive come general contractor nei settori dell’edilizia civile, industriale e residenziale e dell’impiantistica civile e industriale; è stato eletto all’unanimità dall’Assemblea di Ance Novara Vercelli del 15 febbraio 2021 confermando inoltre Francesco Sogno Fortuna (F.lli Sogno & Figli srl) come vicepresidente e Filippo Arrigoni (Fides srl) come tesoriere. Completano il Consiglio generale di Ance Novara Vercelli: Davide Bellè (Impresa Cardani Francesco srl), Nicolò Bertini (Bertini srl), Elena Boltro (Afib srl), Elena Bona (Bona 1858 srl), Giovanna Mastrotisi (Novaria Restauri srl) e Daniele Notari (Notarimpresa Spa).

«Ringrazio tutti gli associati – dichiara Falabrino – per la fiducia dimostrata eleggendomi in questo importante ruolo di rappresentanza, decisamente prestigioso ma carico di responsabilità nei confronti delle nostre imprese e dei lavoratori in esse occupati. Ringrazio Emilio Brustia per tutto il lavoro svolto con capacità e onestà in questi lunghi anni di presidenza per la nostra Associazione e grazie al quale, come ultimo atto, è stato possibile realizzare l’unione tra le due territoriali provinciali. Ringrazio l’amico Francesco Sogno Fortuna che con la sua esperienza mi aiuterà in questi quattro anni di entusiasmante mandato e ringrazio tutti gli imprenditori neo-eletti che si sono lasciati coinvolgere in questo progetto. La linea che perseguirò durante il mio mandato sarà legata all’etica, al rispetto delle leggi, al rilancio e all’innovazione tecnologica ed ecologica del nostro settore, anche grazie alle opportunità economiche previste da Next Generation Eu. Inoltre mi impegnerò personalmente, in accordo e in collaborazione con gli enti istituzionali, per promuovere azioni di contrasto delle forme di lavoro irregolare e per garantire il massimo supporto a chi opera quotidianamente in sicurezza».