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Recovery Fund, consiglio regionale: le richieste per le attività produttive

Nella Prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti, l’assessore Andrea Tronzano ha illustrato il piano sul Recovery Fund sulle attività produttive e le richieste fatte al Governo, da cui si attendono risposte.

“Nello specifico – ha spiegato l’assessore – pensiamo a 30 milioni per i contratti di sviluppo e 50 ai contratti di insediamento, perché con l’emergenza Covid e la Brexit alcune aziende stanno tornando e torneranno in Europa e il Piemonte potrà essere catalizzatore”.
Una cifra consistente, 110 milioni, è stata richiesta per i poli di eccellenza: il Manufactoring Technology and Competence Center (Mtcc) e la città dell’Aerospazio. Infine, sempre secondo il piano, 30 milioni saranno appannaggio dell’istituto per l’intelligenza artificiale recentemente assegnato a Torino: “La città ha un grande know how sul tema, sono ottimista che su questa branca di sviluppo si possa creare una traiettoria importante per le nostre imprese. Va creata e implementata, stiamo aspettando anche le linee del Governo, ma vogliamo metterci un’attenzione particolare”.

Dal capogruppo Pd Raffaele Gallo sono arrivate diverse richieste di chiarimento: “Abbiamo individuato questa commissione per chiudere una settimana di lavoro sul Recovery Fund, ora ci interessa capire come proseguiremo i lavori. Abbiamo redatto un documento con delle considerazioni politiche che non vogliono entrare nel merito dei singoli progetti, ma sulle missioni principali. Manca una relazione introduttiva complessiva sui 13 miliardi richiesti e su come verranno usati, non scorgiamo la vostra visione di Piemonte per i prossimi 20 anni. Infine, ci risulta che Mtcc sia quasi completamente finanziato dagli attori coinvolti, a cosa serviranno i fondi che metterete a disposizione?”.

Per la consigliera Monica Canalis (Pd) “oggi non abbiamo chiarezza sulla consistenza dei fondi che arriveranno. Chiediamo all’assessore la versione ultima delle schede su missioni e progetti, per essere allineati su cifre e contenuti. Sulla programmazione 2014-2020 sappiamo che il Piemonte a giugno 2020 aveva speso solo il 27% del Fesr, anche su questi fondi vorremmo delucidazioni. Rinnovo anche la richiesta di audire i vertici del Ceip che possono giocare un ruolo strategico”.

“Sulla vecchia programmazione faremo un passaggio nella commissione del pomeriggio e faremo avere le schede aggiornate”, ha rassicurato Tronzano. “Non chiuderei qui la discussione sul recovery, perché le questioni si stanno aggiornando. Il nostro lavoro è stato imponente. Su Mtcc, i fondi – se confermati – serviranno a sviluppare ricerca, didattica e imprese, e non le infrastrutture. Idem sull’aerospazio”.

Per la vicepresidente della Commissione, Sara Zambaia, “dovremmo capire meglio le tempistiche e la cornice legislativa in cui le Regioni possono redigere le proposte da inviare al governo. Penso che il luogo giusto dove trovare una sintesi tra tutte le realtà sia la conferenza Stato-Regioni. Noi come consiglieri stiamo facendo dei ragionamenti, ma qual è il documento corretto da consegnare al governo? Una volta chiarito, tutti i gruppi potranno fare le loro proposte”.

Secondo il consigliere Gianluca Gavazza (Lega) “dobbiamo fare molta attenzione, lavoratori e imprese chiedono progetti concreti e realizzabili, a noi tocca fare sinergia”.
In conclusione, il capogruppo Luv Marco Grimaldi ha chiesto un approfondimento su “numero di progetti presentati da tutte le regioni e le aree tematiche relative”. Una richiesta condivisa dal capogruppo M5s Sean Sacco: “La giunta non ha fornito istruzioni per presentare i progetti finanziabili attraverso il Recovery Fund. Difficile quindi intervenire. Inoltre siamo ancora in attesa delle schede di approfondimento sulle proposte mostrate alle opposizioni”.




UI, Marsiaj: Le Nitto ATP Finals porteranno sul nostro territorio notevoli ricadute economiche

Il Presidente dell’Unione Industriale di Torino, Giorgio Marsiaj, ha dichiarato: “oggi inizia ufficialmente il conto alla rovescia per le Nitto ATP Finals a Torino, una storica conquista che è frutto di un grande gioco di squadra, cui hanno contribuito Istituzioni, Associazioni di categoria e aziende torinesi. Diventare ogni anno per la durata dell’evento la Capitale mondiale del tennis colloca la nostra Città in una posizione di grande visibilità, da cui deriva altrettanta responsabilità.

Le ATP Finals, infatti, porteranno sul nostro territorio notevoli ricadute economiche, in questo momento più che vitali per quei settori che la crisi pandemica ha messo in ginocchio, a partire dal turismo e da tutti i servizi collegati. L’entusiasmo per aver raggiunto questo traguardo deve, quindi, essere sorretto dalla determinata consapevolezza che si tratta di un’opportunità di ripartenza che non possiamo sprecare. Abbiamo tutte le carte in regola perché siano cinque anni indimenticabili”.




Recovery Fund, progetti da 5,1 miliardi per l’Ambiente

Il Piemonte chiede 5,1 miliardi di euro per l’Ambiente, divisi in cinque macro aree: energia, qualità dell’aria e mobilità, acque, rifiuti e bonifiche, semplificazione e servizi ambientali da finanziare con il Recovery Fund.

Oggi pomeriggio l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati ha illustrato, nella prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti, i progetti dell’area ambientale che la Regione Piemonte ha intenzione di presentare al Governo in merito alle richieste italiane sul Recovery Fund.

I progetti, come spiegato dall’assessore, devono essere già cantierabili e riguardare l’intero territorio regionale avendo connessione in ambito nazionale con le linee guida predisposte dal Governo.

L’area della qualità dell’aria e mobilità presenta progetti per circa 2,4 miliardi, compresi nei 5.1 totali.

Sono intervenuti per domande e chiarimenti i consiglieri dei gruppi M5s e Pd, che hanno toccato diversi temi tra i quali l’idrogeno come fonte di energia, le comunità energetiche, la gestione dei rifiuti, lo smaltimento dell’amianto, i sistemi fognari e depurativi.




Indagine industria manifatturiera novarese: nel terzo trimestre 2020 diminuiscono produzione e fatturato

Nel trimestre luglio-settembre 2020 l’industria manifatturiera novarese ha evidenziato un calo della produzione del -4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una diminuzione del -5,9% del fatturato. Le variazioni, pur negative, evidenziano un rimbalzo significativo rispetto ai risultati del trimestre precedente, che avevano visto produzione e fatturato in discesa del -16%.

Rispetto alle altre aree piemontesi che partecipano alla 196a
“Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera”, Novara si posiziona al quinto posto nella classifica decrescente delle performance provinciali relative alla produzione e al penultimo in quella del fatturato. Ad eccezione di Cuneo, tutti gli altri territori evidenziano flessioni, con intensità piuttosto diversificate, da cui discende una variazione media regionale pari al -2,4% per la produzione e al -1,5% per il fatturato.
L’indagine del III trimestre 2020 vede coinvolte nel Novarese 202 imprese, per un totale
di oltre 10.800 addetti ed un fatturato superiore ai 3,6 miliardi di euro.

«A livello generale i risultati esprimono una diminuzione rispetto allo scorso anno,
riconducibile alla crisi innescata dalla pandemia Covid-19, ma nel contempo evidenziano
un rebound notevole rispetto al trimestre precedente – commenta Maurizio
Comoli, commissario straordinario della Camera di Commercio di Novara – L’andamento
provinciale di produzione e fatturato si è riportato su flessioni più moderate, con
variazioni in aumento per alcuni comparti: nello scenario attuale, particolarmente
complesso e incerto, si tratta di indicatori che vanno letti con favore per l’avvio di una
maggiore stabilità».

SETTORI
La diminuzione della produzione industriale novarese, pari complessivamente a -4,2% nel
terzo trimestre 2020, discende da andamenti diversificati per i principali comparti di
attività economica: in particolare si riscontra una contrazione moderata per il
metalmeccanico (-3,1%) che risulta più significativa per la chimica-gomma-plastica
(-7,7%), arrivando a toccare le due cifre per il tessile-abbigliamento
(-10,2%). In controtendenza rispetto al quadro generale appaiono, invece, le
performance delle rubinetterie, che mettono a segno una variazione convincente, pari a
+5,7%, e dell’alimentare, che conferma il trend anticiclico con un +13,4%.

FATTURATO
Considerazioni analoghe valgono sul fronte del fatturato: rispetto al terzo trimestre 2019
il valore complessivo delle vendite evidenzia una flessione del -5,9%. Anche in questo
caso il dato risente dei cali evidenziati da metalmeccanico (-3,7%), chimica-gommaplastica (-8,9%) e sistema moda (-12,3%%), cui si contrappongono le dinamiche
positive messe a segno da rubinetterie (+5,1%) e alimentare (+8,2%).
Lo scenario del fatturato relativo ai mercati esteri ricalca questi andamenti settoriali, con
una diminuzione media comunque più contenuta che si attesta al -3,5%.

NUOVI ORDINATIVI
L’analisi della domanda evidenzia moderate diminuzioni sia delle commesse estere, in
discesa del -2,4% rispetto all’anno precedente, sia di quelle interne, che diminuiscono del
-1,3%. Dal punto di vista settoriale le rubinetterie confermano risultati favorevoli sul
fronte domestico (+3,9%) e, ancor più, su quello estero (+5,1%), mentre gli altri
comparti evidenziano o una sostanziale stabilità, come nel caso di alimentare e sistema
moda, o flessioni perlopiù contenute.

PROSPETTIVE A TRE MESI
A livello generale le aspettative degli imprenditori novaresi appaiono improntate alla
cautela per il trimestre successivo alla rilevazione, vale a dire il periodo ottobre-dicembre
2020: circa un terzo degli intervistati ha espresso previsioni in ribasso rispetto ai
principali indicatori, mentre poco più del 20% ne ha ipotizzato un aumento.
Quattro intervistati su dieci hanno inoltre previsto un andamento stazionario di
produzione, fatturato e ordinativi, con un quota maggiore in riferimento alle commesse
proveniente dall’estero, attese in stabilità da oltre la metà degli intervistati.




“Serve più rispetto per le donne, sono un motore importante dell’economia”

È un virus senza vaccino, una pandemia silenziosa che si diffonde per l’85% tra le mura domestiche e che produce dati allarmanti: nel mondo ogni giorno avvengono 137 femminicidi, una grave piaga sociale a cui dopo duemila anni nessuno è ancora riuscito a porre rimedio.

Istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite quale “giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, la data del 25 novembre rappresenta ogni anno un’occasione per riaccendere i riflettori su una faccia della nostra società che si rifà agli istinti più brutali e prevaricatori del genere umano.

E contro questo fenomeno, che nel lockdown ha fatto registrare una recrudescenza, si rivolge l’appello del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Imprese Cuneo, un esercito “rosa” di imprenditrici in costante aumento, che da sempre difende i valori del lavoro e della famiglia, dimostrando intraprendenza e capacità manageriali non comuni.

«Questa ricorrenza – commenta Katia Manassero, presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Imprese Cuneo – ci impone di riflettere con attenzione sull’evoluzione dei rapporti sociali ed in particolare di quello tra uomo e donna. Legami spesso ossessivi e malati, nei quali il partner esercita sulla compagna una sorta di diritto di possesso, andando a svilirne volontà e stima. Purtroppo, con l’arrivo della pandemia e la necessità di vivere di più in casa, le situazioni vessatorie nei confronti delle donne sono drammaticamente aumentati. Si va dalla violenza fisica, a quella verbale, a quella psicologica e sessuale. Occorre agire con fermezza contro questi comportamenti e le prime ad opporsi devono essere proprio le donne, con le loro capacità, il loro coraggio e il recupero della loro indipendenza socio-economica. E soprattutto nessuna donna deve vergognarsi di chiedere aiuto quando si ritrova a subire casi di violenza».

«Anche il mondo maschile – aggiunge Luca Crosetto, presidente di Confartigianato imprese Cuneo – in una giornata così significativa deve far sentire il suo appoggio alle donne, condannando duramente tutti coloro che agiscono con violenza nei loro confronti. La nostra Associazione ha sempre tenuto in grande considerazione l’apporto femminile, sia in ambito dirigenziale che imprenditoriale e lavorativo. Nei nostri uffici, oltre il 67% dei dipendenti è donna e le imprese rosa associate sono un motore insostituibile per il nostro artigianato. Abbiamo bisogno, più che mai in questo difficile momento, di uno scatto culturale che guardi ad una maggiore collaborazione di genere, senza prevaricazioni e nel pieno rispetto dei ruoli e delle capacità di ognuno».




Il Consiglio regionale approva il Defr

Il Consiglio regionale ha approvato stamani a maggioranza il Defr, il documento di economia e finanza regionale 2021-2023. All’approvazione si è giunti dopo la bocciatura degli emendamenti presentati dal M5s. La discussione generale era stata svolta nella scorsa seduta del Consiglio.

Il documento approvato si articola in tre sezioni: la prima include il quadro sintetico del contesto economico-finanziario e istituzionale di riferimento; la seconda descrive gli obiettivi strategici della programmazione regionale in campo economico, sociale e territoriale; la terza contiene l’analisi della situazione finanziaria della Regione alla luce del quadro tendenziale di finanza pubblica e delle manovre di risanamento finanziario.




Recovery Fund: il Piemonte chiede oltre 13 miliardi

Ammontano a 13,14 miliardi di euro le richieste avanzate dalla Giunta regionale al governo sull’impiego delle risorse europee del Recovery Fund per il Piemonte. La cifra è stata resa nota oggi pomeriggio, nel corso della discussione sul tema in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti. Le proposte regionali sono contenute nelle schede inviate dalla Regione lo scorso 5 novembre, scadenza fissata da Roma, e ora all’esame della Conferenza Stato-Regioni che sta discutendo proprio di Recovery Fund.

Le richieste riguardano alcune macroaree, sulla scorta delle linee guida della Commissione europea e del governo: circa 8 mld per la rivoluzione verde e la transizione economica, 1,7 miliardi per la salute, 1,34 mld per istruzione, formazione, ricerca e cultura, 1,22 per le infrastrutture per la mobilità, 736 milioni per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, 24 milioni per l’equità sociale e territoriale.

“Sono richieste che derivano dal nostro piano per la competitività e dal confronto con i territori”, ha spiegato l’assessore al bilancio Andrea Tronzano. “Parliamo di risorse molto importanti, che possono cambiare volto al Piemonte e permettergli di tornare a essere quella locomotiva che ha rappresentato nel passato”. Tronzano si è detto interessato al confronto con l’opposizione: “I tempi per la presentazione erano molto stretti, ma siamo ancora all’inizio. Le schede non sono la Bibbia, sono modificabili, migliorabili, per questo è utile confrontarsi”.

Dall’opposizione, che da tempo chiedeva di poter discutere sul Recovery Fund, sono state avanzate molte critiche. Per i consiglieri di Pd, M5s e Luv c’è assenza di visione, solo una pluralità di interventi che rischiano di spezzettare le risorse invece di orientarle su precise priorità capaci di rilanciare lo sviluppo. È stata anche contestata la disparità di trattamento di alcune province rispetto ad altre e l’assenza di alcuni temi importanti per la nostra regione.

Soddisfazione invece nella maggioranza, con Alberto Preioni (Lega) che ha anche annunciato la definizione di un pacchetto di misure per il VCO, tra cui la tangenziale di Verbania.

In prima Commissione si è parlato poi di alluvione e sostegno alle imprese vittime del maltempo. La proposta avanzata da Raffaele Gallo (Pd), attraverso un emendamento all’assestamento, di destinare 5 milioni di euro per contributi in conto interessi alle aziende colpite dall’ultima alluvione, sarà ripresa nel bilancio di previsione 2021-2023. L’assessore Tronzano ha mostrato attenzione e si è detto disponibile a cercare le risorse, al massimo un milione di euro, per finanziare la misura nel prossimo bilancio.
In precedenza l’assessore Maurizio Marrone aveva relazionato sulla situazione del protocollo con il Tribunale per l’applicazione della legge sul contrasto all’usura e il sostegno alle vittime.




Riconfermato Gian Paolo Coscia alla guida di Unioncamere Piemonte

Il Consiglio dell’ente lo ha rieletto Presidente questo pomeriggio

Il Presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, Gian Paolo Coscia, è stato rieletto oggi pomeriggio alla presidenza di Unioncamere Piemonte per il prossimo triennio, su proposta della Giunta di Unioncamere Piemonte.

Ai sensi dell’art. 7 comma 3/e dello Statuto dell’ente, il neo Presidente è stato eletto dal Consiglio di Unioncamere Piemonte riunitosi in videoconferenza. Il Consiglio è composto dai Presidenti e da quattro Membri di ciascuna Giunta delle Camere di commercio del Piemonte.

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“Il mio impegno sarà subito rivolto a questa nuova fase emergenziale. In questo contesto, le Camere di commercio hanno una responsabilità fondamentale: spetta a noi essere risoluti e tenaci nel continuare a individuare interventi di compensazione e sostegno sia per le nostre imprese che per i nostri territori soprattutto attraverso un dialogo costruttivo con le istituzioni, prima fra tutte la Regione Piemonte. La fase di riforma delle Camere di commercio è quasi ultimata: questo ci permetterà di lavorare con maggior energia e una rinnovato assetto istituzionale” ha commentato il Presidente Gian Paolo Coscia.

Il Presidente Gian Paolo Coscia, intervenendo durante il Consiglio, ha ringraziato per la fiducia accordata: “La responsabilità che avete voluto affidarmi nuovamente mi onora. Mi preme rivolgere un caloroso ringraziamento per il lavoro al Vice Presidente vicario Dario Gallina. Ringrazio anche il Segretario generale e tutto il personale di Unioncamere Piemonte per l’egregio lavoro svolto costantemente – soprattutto in questa fase emergenziale – e per tutto l’impegno e la professionalità che impiegheranno per il prossimo triennio”.

CURRICULUM VITAE GIAN PAOLO COSCIA

  • Nato ad Alessandria il 12/12/1955.
  • Insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” il 12

    dicembre 2014.

  • Imprenditore agricolo, titolare dell’Azienda agricola “Cascina Opera di Valenza” nell’agro di

    Alessandria e Montecastello a indirizzo cerealicolo.

    Incarichi camerali

  • Dal 10 ottobre 2013 Presidente della Camera di Commercio di Alessandria e dal 7 novembre 2013 dell’Azienda Speciale Asperia.
  • Dal 14 novembre 2013 Presidente Palazzo Monferrato srl (fino al 13 giugno 2014).
  • Il 31 ottobre 2013 entra a far parte della Giunta dell’Unione Regionale delle Camere di

    commercio del Piemonte.

  • Dal 12 giugno 2017 Membro del Comitato consultivo regionale per la vitivinicoltura.

    Incarichi in Confagricoltura

  • Da giugno 2011 a giugno 2017 Presidente di Confagricoltura Piemonte.
  • Da marzo 2004 al 2013 Presidente di Confagricoltura Alessandria.
  • Dal 2004 al 2013 Presidente dell’Agritecna Alessandria (Ente professionale per

    l’addestramento in agricoltura) di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

  • Dal 2004 al 2013 Presidente e poi consigliere del Ce.S.A. srl (Società di servizi di Confagricoltura Alessandria convenzionata con il CAAF Pensionati, CAF Imprese e il CAA

    Confagricoltura SRL) di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

  • Dall’ottobre 2007 al novembre 2013 Presidente e poi consigliere della Società assicurativa

    “Verde Sicuro Alessandria Srl” di proprietà di Confagricoltura Alessandria.

    Altri incarichi in corso

  • Dal 27 giugno 2014 consigliere di Terrae SpA.
  • Dal 26 gennaio 2018 presidente della Centrale del Latte di Alessandria.
  • Dal 17 novembre 2014 membro del consiglio generale della Fondazione Slala.
  • Dal 30 aprile 2015 consigliere di Tinexta Spa.
  • Dal 3 agosto 2015 amministratore unico di Finbieticola Casei Gerola S.r.l.
  • Dal 20 luglio 2016 membro del Comitato Analogo di Controllo di InfoCamere ScpA.
  • Dal 27 aprile 2017 membro del Comitato Analogo di Controllo di IC Outsourcing.



CCIAA Torino: tre strumenti contro la violenza sulle donne e la loro discriminazione sul lavoro

La Camera di commercio celebrerà il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, con il webinar gratuito on line (su Webex) dalle 16 alle 17.30, il cui titolo sarà “L’occupazione e l’imprenditoria femminile: strumenti contro la violenza e la discriminazione sul lavoro”, e dove si parlerà di tre importanti iniziative camerali.

 

“Giro d’Italia in rosa 2020

Durante il webinar è prevista l’inaugurazione del roadshow “Giro d’Italia in rosa. L’Italia che riparte è più donna”, promosso da Unioncamere italiana in collaborazione con i CIF – Comitati per l’Imprenditoria Femminile presso le Camere di commercio. Se ne parlerà con Tiziana Pompei, vice Segretario Generale di Unioncamere Italiana, mentre con le Presidenti del CIF di Torino Cristina Tumiatti e del CIF di Milano Marzia Maiorano si parlerà del manifesto “L’Italia che riparte è più donna”, redatto dai loro Comitati. Il manifesto vuole dare ampio risalto al ruolo, alle capacità, alle competenze ed ambizioni che le donne possono avere nel promuovere la rinascita e lo sviluppo dell’economia nazionale, in una situazione di crisi provocata dalla pandemia.

 

Il Protocollo d’intesa

Sempre durante il webinar, il Presidente della Camera di commercio Dario Gallina presenterà il Protocollo d’intesa sul rilancio dell’occupazione femminile concordato con la Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Torino Gabriella Boeri.

Il Protocollo è aperto a tutti gli enti e associazioni che operano nel settore – commenta Dario GallinaI dati afine 2019 davano già un calo del 1,2% delle posizioni imprenditoriali riconducibili alle donne e ora, nel pieno della pandemia, saranno peggiori. Dobbiamo quindi pensare subito a concretizzare un rilancio dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile, anche attraverso la formazione digitale che può dare maggiori sicurezze alle donne, anche nella lotta contro le discriminazioni sul lavoro”.

 

La sottoscrizione del Protocollo è un chiaro impegno a realizzare iniziative congiunte allo scopo di tutelare e sostenere le donne occupate, a promuovere le loro imprese, ad incentivare le giovani imprenditrici, in una prospettiva di crescita inclusiva e di cambiamento di paradigma culturale – afferma Gabriella Boeri – Il risultato atteso è quello di un evidente incremento del numero delle donne lavoratrici, favorendo il loro inserimento e/o reinserimento nel mondo del lavoro anche attraverso “azioni positive” che mettano in valore tutte le risorse disponibili sui nostri territori”.

  

Con il Protocollo triennale verranno formate le ragazze delle scuole in modo da stimolare l’interesse per il digitale e fornire loro uno strumento competitivo per l’entrata nel mondo di lavoro; saranno favorite le misure per strutturare lo smart working; verranno realizzate campagne di formazione culturale per l’emancipazione lavorativa delle donne, azioni di formazione e sensibilizzazione sulla violenza domestica e le molestie e discriminazioni di genere sul lavoro; verrà incentivata, tra le imprese femminili, la condivisione di strumenti di welfare e di conciliazione tra la vita familiare e quella lavorativa; infine verranno promosse misure di accesso al credito facilitate.

  

Inaugurazione di 2 Panchine rosse a Palazzo Affari e Palazzo Birago (foto in allegato)

CONTRO LA VIOLENZA SEMPRE

“Non chiedo favori per il mio sesso, chiedo solo che smettano di calpestarci” Ruth Baden Ginsburg

Il progetto nasce dall’adesione della Camera di commercio di Torino all’iniziativa “Panchine rosse”, promossa dal movimento “Stati generali delle donne” che struttura in maniera permanente iniziative e progetti sulla violenza contro le donne, le molestie e le discriminazioni sul lavoro, in collaborazione con tutte le associazioni rappresentante nel Comitato imprenditoriale femminile e con altri enti, istituzioni e associazioni, tra cui il CUG Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, dell’ente camerale.

La panchina rossa è il simbolo della lotta contro il femminicidio. Trae origine da “posto occupato”, una campagna di sensibilizzazione sociale, virale e gratuita contro la violenza sulle donne destinata a ricordare che quel posto – al cinema, a teatro, a scuola – sarebbe stato occupato da una donna che, a causa di un tragico attacco di violenza ora non c’è più.

Le due panchine, saranno visibili nella sala d’attesa di Palazzo Affari e nel cortile di Palazzo Birago: vogliono ricordare tutte queste vittime per combattere la violenza di ogni grado e ad ogni livello, e rendere nota l’importanza del numero verde 1522.

     

 

 




La pandemia e il futuro dei minori

L’emergenza legata alla pandemia, che può acuire situazioni di povertà e di esclusione sociale, rischia di minacciare seriamente la crescita e il futuro dei minori aggravando situazioni già difficili legate a emarginazione, disagio e violenza”.

Lo sottolinea Stefano Allasia, presidente dell’Assemblea regionale del Piemonte che, in occasione della Giornata mondiale dell’Infanzia e l’Adolescenza, ha aderito all’iniziativa promossa dal Comitato provinciale Unicef di Torino che si propone di “accendere una luce” affinché i diritti fondamentali dei minori – tra cui quelli all’istruzione, alla salute, alle attività ricreative e alla socializzazione – tornino a essere prioritari nella pratica quotidiana e riconquistino il ruolo che spetta loro nel dibattito politico. Per questo motivo Palazzo Lascaris questa sera, domani e domenica sera sarà illuminato di blu.

Tra i reati che colpiscono in modo particolare i minori, elencati nella pubblicazione Con gli occhi delle bambine – L’Atlante dell’infanzia a richio 2020, realizzato da Save the Children e che da oltre un decennio fornisce numeri, dati e riflessioni sui minori più vulnerabili che vivono nel nostro Paese., spiccano i maltrattamenti, la violazione degli obblighi di asistenza famigliare, l’adescamento, l’abbandono e la violenza.

“Considerando le vittime di reato per genere – osserva la garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza Ylenia Serra – emerge una netta prevalenza di quelle femminili in quasi tutti i reati rispetto a quelle maschili, che sono invece predominanti nei soli delitti di abbandono e di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Bambine e ragazze, inoltre, sono particolarmente colpite dai reati di pornografia e violenza in tutte le sue forme, con percentuali in media superiori sempre all’80% del totale dei casi”.