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Stanziamento di 55 milioni per il personale sanitario

Il presidente Alberto Cirio ha rivelato durante la videoconferenza che il primo articolo del disegno di legge conterrà “uno stanziamento di 55 milioni per il personale sanitario.

Un indennizzo straordinario per chi in queste settimane ha combattuto in prima linea il Coronavirus. Lo Stato ha messo 18 milioni, noi li portiamo a 55 usando fondi europei. Non credo che siano sufficienti per ringraziarli, ma è un segnale che volevamo dare. Giovedì avremo un incontro con i sindacati di categoria per stabilire le modalità attuative”.




Bonus Edilizia Confartigianato: “Non si può fallire per troppi crediti”

«Le imprese stanno fallendo… perché hanno troppi crediti».

È la provocazione lanciata da Confartigianato per denunciare la situazione, paradossale, delle migliaia di imprese di costruzione che rischiano la chiusura a causa dei “troppi crediti” dopo aver effettuato lavori nell’ambito delle riqualificazioni del patrimonio immobiliare.
«I lavori, – spiega Giuseppe Trossarello, rappresentante provinciale degli Edili di Confartigianato Cuneo – incentivati dal superbonus e dai bonus edilizia, rischiano di fermarsi per il blocco del sistema della cessione dei crediti a causa della stretta adottata dalla maggior parte delle banche e degli intermediari finanziari, mettendo le nostre imprese a dover gestire cantieri con prezzi dei materiali alle stelle, ma senza liquidità.

Siamo all’ultimo capitolo di una storia infinita che da novembre 2021 ha visto il Governo intervenire ben 7 volte con modifiche normative sul meccanismo della cessione dei crediti».
«I continui cambiamenti delle regole – aggiunge Pietro Marco Bertolotti, presidente dell’Area Edilizia di Confartigianato Cuneo – hanno gettato nell’incertezza gli operatori e reso estremamente prudente l’atteggiamento degli intermediari finanziari che avevano garantito l’acquisto dei crediti.

In molti hanno chiuso gli acquisti per raggiunta capacità fiscale. Risultato: le imprese non riescono a recuperare i crediti presenti nei propri cassetti fiscali per lavori già eseguiti e non possono pagare dipendenti, fornitori, tasse e contributi».
Confartigianato è da mesi impegnata a lottare affinché il superbonus 110% venga rimesso in condizioni di far lavorare la filiera edile. Lo scorso anno l’incentivo ha contribuito in maniera rilevante all’aumento del 6% del PIL e adesso, invece, si trova di fronte al blocco del mercato dei crediti di imposta.

«Nei giorni scorsi – commenta Luca Crosetto, presidente provinciale Confartigianato Cuneo – il Parlamento ha raccolto il nostro allarme e le nostre preoccupazioni e ha approvato, all’unanimità dalla Commissione Industria del Senato, una risoluzione con la quale si chiede al Governo che “i crediti di imposta incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che hanno operato nell’ambito del Superbonus 110% siano sbloccati”».

La risoluzione di fatto recepisce le sollecitazioni di Confartigianato e impegna il Governo ad adottare, in tempi estremamente celeri, “ogni opportuna iniziativa, anche di carattere legislativo, volta a garantire le più ampie possibilità per le imprese del settore di operare nell’ambito degli interventi previsti dal Superbonus 110%”.

«Confartigianato – conclude Domenico Massimino, vicepresidente nazionale di Confartigianato Imprese – considera indispensabile un rapido intervento per sanare la situazione pregressa attraverso: un intervento straordinario che metta in campo dei “compratori” di ultima istanza e, parimenti, una conversione dei crediti in titoli negoziabili sul mercato».

L’Associazione ha anche stilato una serie di proposte che prevedono, tra l’altro: l’ampliamento della platea dei cessionari, la possibilità di utilizzare anche oltre l’anno 2022 la quota di credito d’imposta non fruita, la semplificazione delle procedure per l’istruzione delle pratiche di cessione, l’unificazione delle procedure per l’istruzione delle pratiche di cessione rendendo “connesse” le piattaforme utilizzate dai diversi istituti di credito.




“Riparti Piemonte”, via libera del Cal

Parere consultivo favorevole all’unanimità da parte del Consiglio delle autonomie locali (Cal) sul disegno di legge “Riparti Piemonte”, a condizione che siano prese in esame le osservazioni e le proposte emendative pervenute: l’assemblea, presieduta da Davide Crovella, si è riunita oggi per esaminare il Ddl sugli interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza Covid 19.

Un provvedimento che, è stato detto, interviene su settori fondamentali dell’economia regionale e che ha richiesto un grande sforzo sia sul piano finanziario che in termini di semplificazione da parte della Regione, ma che presenta una serie di temi di confronto da porre all’attenzione dell’Aula.

All’assemblea sono intervenuti il presidente della Regione Alberto Cirio e il vicepresidente Fabio Carosso, che hanno preso atto delle osservazioni poste aprendo ad un dialogo propositivo e si sono detti pronti a presentare gli emendamenti che si riterranno necessari al testo di legge.

In particolare l’assemblea ha chiesto di definire meglio la norma in tema di rilancio degli investimenti in edilizia (articolo 13), precisando il meccanismo di funzionamento e le modalità di riparto del fondo, per dare certezza ai comuni sia sulle risorse disponibili –  garantendo loro l’intero importo di oneri e costi di costruzione – sia su tempi e modalità di erogazione, fermo restando che il rilascio del titolo abilitativo sarà effettuato dopo il versamento degli oneri e del contributo regionale.

Sul punto Cirio e Carosso hanno dato rassicurazioni: con gli uffici si stanno valutando le soluzioni più adatte. Il vicepresidente Carosso ha inoltre precisato che la legge che andrà in Aula sarà temporanea e che quest’anno sarà propedeutico per ragionare su una legge urbanistica nuova e innovativa.

Sull’articolato sono state fatte numerose osservazioni e proposte emendative, dalle disposizioni in materia di appalti pubblici a quelle su autorizzazioni commerciali, all’ampliamento dell’occupazione di suolo pubblico per i gestori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande.

Inoltre sono state auspicate ulteriori misure di sostegno per il territorio, da prendere anche con successivi provvedimenti, con particolare attenzione alle politiche dell’abitare, all’ampliamento delle categorie destinatarie del bonus una tantum a fondo perduto, a istruzione e formazione professionale e alla creazione di “zone economiche speciali ambientali” da individuare nelle aree montane.

Il presidente Crovella ha ringraziato il presidente Cirio per il suo intervento in assemblea, “un riconoscimento del lavoro svolto dal Cal”. E proprio Cirio ha comunicato che venerdì pomeriggio in vista della nuova ordinanza si confronterà come di consueto con i prefetti e i rappresentanti delle istituzioni locali.




Fondo di garanzia, estensione automatica garanzia per finanziamenti oggetto di moratoria

Il Fondo di garanzia per le PMI estende la garanzia già concessa sui finanziamenti in essere al 31 gennaio 2020 che rientrano nell’applicazione dell’Addendum all’Accordo per il Credito 2019 sottoscritto, in data 6 marzo 2020, dall’ABI e dalle Associazioni imprenditoriali in considerazione dell’emergenza COVID-19.

Per i finanziamenti per i quali sia comunicata dalle banche o dai confidi la variazione in aumento del piano di rientro del debito, connessa alla sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio e lungo termine o all’allungamento della durata ai sensi di quanto previsto dall’Accordo per il Credito, sarà, pertanto, confermata d’ufficio la garanzia del Fondo senza una nuova valutazione del merito di credito delle PMI e dei professionisti beneficiari.

La medesima procedura sarà applicata anche ai finanziamenti cui siano riconosciute condizioni di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’Accordo per il credito, ovvero per i quali la sospensione o l’allungamento della durata sia accordata da soggetti non firmatari del predetto Accordo.




Consiglio regionale Piemonte: 153 milioni a fondo perduto

Per accelerare i tempi dell’erogazione dei fondi alle categorie piemontesi, la Prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti, ha iniziato oggi in sede legislativa l’esame del Ddl 97 “Primi interventi di sostegno finanziario per contrastare l’emergenza da Covid-19”, presentato dalla Giunta. La legge stanzia 153 milioni (116 per le attività commerciali e 37 per il personale sanitario).Tali importi sono compresi nel progetto complessivo del “Riparti Piemonte”, che dovrà stanziare altri fondi con il normale iter legislativo, sino al raggiungimento di oltre 800 milioni totali.La decisione di procedere con la Commissione legislativa per questa parte di erogazioni a fondo perduto, abbreviando in modo drastico la procedura del passaggio in Aula, è stata condivisa dall’unanimità delle forze politiche presenti in Consiglio, sia di maggioranza, sia di opposizione. Secondo il cronoprogramma previsto, domani 14 maggio il provvedimento dovrebbe essere votato e quindi in caso di valutazione favorevole da parte dei commissari, diventare immediatamente legge.

Nel dibattito generale che si è svolto in mattinata tutte le opposizioni hanno condiviso la necessità di intervenire in modo urgente e hanno così chiarito il loro consenso a procedere con questo iter fortemente semplificato. Tuttavia ogni consigliere e gruppo intervenuto, dal Pd a Luv, dal M5s ai Moderati, ha espresso fortissime critiche per i criteri di scelta delle categorie beneficiate, per i principi di ripartizione dei fondi e per la mancanza di molti settori tra quelli che otterranno il bonus.

Sono intervenuti molti consiglieri, che hanno anche spiegato come molte categorie siano state aggiunte soltanto grazie al lavoro della Minoranza. La Lega, al contrario, ha espresso una posizione di totale favore per il Ddl, apprezzando la velocità prevista per le erogazioni, in contrasto con le normali lentezze burocratiche per simili casi. Anche Fdi è intervenuto a favore.

Il provvedimento è stato illustrato dall’assessore al Commercio Vittoria Poggio. “Ogni Ente si muove con i criteri che può e con le risorse che ha a disposizione – ha risposto alle critiche – in ogni caso siamo stati e siamo aperti alle sollecitazioni e ai contributi da parte di tutti i gruppi”, ha replicato al termine della discussione generale.

A inizio seduta è stata respinta la proposta di legge 91 “Misure economiche di sostegno a favore del personale operante nel Servizio Sanitario Regionale (SSR) impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, presentata da Domenico Ravetti (Pd).

L’assessore Maurizio Marrone ha chiarito che non si tratta di una contrarietà al principio, ma del fatto che il provvedimento è stato già intrapreso nel “Riparti Piemonte”. Ravetti ha obiettato che la sua proposta è stata semplicemente copiata, senza voler dare atto al Pd di averla pensata e presentata in prima istanza.

E’ stata invece approvata la proposta di legge 96 volta a garantire il principio del diritto al congedo parentale in caso di maternità o paternità per dipendenti dei gruppi consiliari, presentata dall’Ufficio di presidenza.

 

 




Confartigianato Cuneo in prima linea con una raccolta fondi per le piccole imprese della Granda

La parola d’ordine è azione, immediata, rapida, efficace. Proprio dalla terra sabauda, spesso definita dei “bogia nen” per la sua pacatezza decisionale, parte un’iniziativa che fa dell’agire in tempi brevi il suo stigma principale, con l’obiettivo di portare nelle casse delle piccole imprese del territorio, prosciugate dall’inattività forzata, una liquidità istantanea, in grado di dare ossigeno alla loro sopravvivenza.

L’idea vede come soggetti promotori Confartigianato Imprese Cuneo, con le sue diecimila imprese associate, il Gruppo di opinione “Imprese che resistono”, fondato dall’imprenditore di Villafalletto Luca Peotta, che conta in Italia oltre tremila followers e la Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi con al suo attivo innumerevoli opere benefiche e raccolte fondi.

Intitolato “La Granda che riparte”, il progetto si prefigge di raccogliere nel giro di 15 giorni una somma di almeno 300/400 mila euro da destinare alle piccole imprese della Granda che si trovano in particolare difficoltà. La sua efficacia sta proprio nella celerità: due settimane di raccolta fondi, una settimana per la valutazione delle domande da parte di un’apposita commissione e subito la messa a punto del sistema erogativo.

Entro la prima decade di giugno le imprese cuneesi in situazione economica “fragile” che avranno partecipato all’apposito bando, consultabile dal 23 maggio p.v. sulle pagine de la Stampa e sul sito Internet www.specchiodeitempi.org, potranno vedere accreditato sul loro conto una somma di denaro, naturalmente a fondo perduto.

La raccolta parte con un “bottino” iniziale già consistente: centomila euro messi a disposizione dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, a cui Confartigianato Cuneo aggiunge quarantamila euro e altrettanti li offre la Banca Alpi Marittime, e diecimila euro arrivano dall’Associazione “Imprese che resistono”.

«Il nostro territorio basa la sua economia prevalentemente sulle piccole e micro imprese – spiega Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – che rappresentano oltre il 95% dell’intera Granda che produce. Sono proprio loro, le piccolissime aziende artigiane e commerciali ad essere le più colpite dall’emergenza del coronavirus. E a loro è andato il nostro pensiero e quello di Luca Peotta, con il quale ci siamo confrontati.

Di lì è partito il progetto, con il supporto di un ente terzo di notevole esperienza in iniziative di solidarietà, qual è la Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi, e il contributo di un primo istituto bancario, la Banca Alpi Marittime, al quale sono sicuro se ne affiancheranno presto molti altri. Abbiamo scelto una via veloce, senza vincoli troppi burocratici, che possa traghettare al più presto un po’ di denaro verso chi è più in difficoltà e magari non ha ancora ottenuto alcun sussidio».

Le imprese potranno aderire al bando nella settimana dal 23 maggio al 1° giugno. Una commissione di esperti valuterà tutte le domande ricevute e procederà nell’arco di pochi giorni alla ripartizione dei fondi raccolti.

«C’è bisogno di dare nuova vita al territorio – aggiunge il presidente Crosetto – e le nostre piccole imprese rappresentano il vero motore di una concreta ripartenza. In questo momento necessitano di un sostegno economico, che rappresenta non soltanto un aiuto materiale, ma anche psicologico.

Con la nostra iniziativa vogliamo veicolare un forte messaggio di speranza: questa raccolta fondi, ideata da Confartigianato Cuneo insieme ad Imprese che resistono, nasce dagli imprenditori per gli imprenditori e si propone di coinvolgere nel sostegno economico delle piccole imprese tutto il territorio e la sua comunità in uno grande sforzo corale per mantenere viva la nostra terra e traghettarla verso un futuro di ripresa».

Chiunque voglia essere parte di questa iniziativa potrà effettuare la sua donazione con tre diverse modalità: tramite carta di credito sul sito , oppure con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei Tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino (IBAN: IT67 L0306909 6061 00000117 200, Banca Intesasanpaolo, con causale: «Bando Imprese Cuneo»), o infine sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei Tempi.




Fondo solidarietà comunale: urgente integrazione di risorse

Cambiano le cifre che compongono il Fondo di solidarietà comunale. Nell’aggiornamento di ieri, 8 gennaio, molti Comuni si sono trovati un ulteriore taglio rispetto alla prima comunicazione del 23 dicembre. Poche decine di euro per gli Enti con meno di mille abitanti che fanno parte di continui aggiustamenti da parte del Dipartimento Finanza locale del Ministero dell’Interno. Qui la ricerca Comune per Comune

Calcoli e controcalcoli che è difficile capire anche per i ragionieri più esperti – spiegano Lido Riba e Marco Bussone, Presidenti Uncem regionale e nazionale – Uncem ha denunciato per prima, a Capodanno, i tagli all’FSC, in media del 5 per cento, chiedendo a Governo e Parlamento, oltre che a chi sta facendo i riparti, di colmarli urgentemente. Troppi Comuni hanno sospeso di scrivere il bilancio preventivo perché non sanno quali cifre inserire nelle entrate dell’FSC. Non va assolutamente bene. E ieri, le cifre sono nuovamente cambiate in queste ultime ore“.

Restano da ripartire ai Comuni 100 milioni di euro, in più rispetto al 2019, previsti per “specifiche esigenze di correzione nel riparto del Fondo di solidarietà comunale”, come si legge al comma 849 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2020. “Il Ministero faccia in fretta – evidenzia Bussone – ad assegnarli. È molto urgente i Sindaci e i tecnici conoscano le cifre da mettere a bilancio. In fondo si tratta di integrazione di tagli che i Comuni avevano subito nel 2014. 560 milioni di euro in meno che nei prossimi tre anni finalmente verranno restituiti. Per il 2020 almeno metteranno in archivio i tagli previsti temporaneamente questi primi giorni dell’anno, portando l’FSC a crescere. Aspettiamo dunque le cifre definitive per ogni Comune. Che dovranno essere maggiori rispetto a quelle del 2019”.



Obbligo di iscrizione dell’indirizzo PEC (ora domicilio digitale) entro 1° ottobre

L’art. 37 del DL 76/2020 (Decreto Semplificazione) convertito con la L. 120/2020 pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 14.09.2020 prescrive che tutte le imprese individuali o costituite in forma societaria iscrivano al registro imprese il proprio domicilio digitale entro il 1° ottobre 2020.

Tutte le imprese che non abbiano ancora provveduto devono pertanto ottemperare all’obbligo di comunicazione di una PEC (Posta Elettronica Certificata) valida e al registro imprese.

In difetto di comunicazione entro il 1° ottobre 2020 l’ufficio del Registro delle imprese dovrà procedere all’accertamento dell’omissione elevando la conseguente sanzione, che ai sensi del medesimo articolo 37 del citato decreto risulta triplicata per le imprese individuali e raddoppiata per le società.

In particolare:
· per le società verrà comminata la sanzione disposta dall’art. 2630 c.c., in misura raddoppiata, per ciascun amministratore in carica alla data del 2 ottobre, cioè da 206,00 a 2.064,00 euro;
· per le imprese individuali verrà comminata la sanzione disposta dall’art. 2194 c.c., in misura triplicata, cioè da 30,00 a 1.548,00 euro.




Regione Piemonte: 10 milioni alle pmi per acquisire servizi specialistici

Tra gli strumenti che la Regione Piemonte mette in campo a favore del sistema produttivo per affrontare l’emergenza Coronavirus si inserisce lo stanziamento di 10 milioni di euro per le imprese che intendono acquisire servizi specialistici e qualificati per la ricerca e innovazione da infrastrutture di ricerca pubbliche e private.

“Con questo importante intervento – precisa l’assessore alla Ricerca e Innovazione, Matteo Marnati – vogliamo aiutare le imprese a sostenere le spese necessarie per migliorare e testare i propri prodotti, principalmente in ambito sanitario, per contrastare il contagio del virus ma anche in altri settori. Un altro passo avanti per far ripartire il Piemonte”.

Due le linee di sostegno:

  • 1 milione sulla linea “Emergenza Covid-19”, che prevede un contributo a fondo perduto da 1.500 euro a 10.000 euro a copertura del 100% dei costi sostenuti per la dichiarazione di conformità di dispositivi medici di protezione individuale (quali mascherine e camici da laboratorio) e per la produzione dei tamponi per i test di positività;
  • 9 milioni per l’acquisizione di servizi qualificati e specialistici di supporto alla ricerca, sviluppo e innovazione, finalizzati ad accrescere il grado di innovazione tecnologico delle pmi, grazie a un finanziamento a fondo perduto da un minimo di 20.000 euro a un massimo di 200.000 euro a copertura massima del 70% delle spese ammissibili.



Consiglio regionale : Il Riparti Piemonte è legge

Dopo una tre giorni di Consiglio regionale in videoconferenza, il Riparti Piemonte è legge. Il Ddl 95, infatti, è stato approvato nella serata di mercoledì 27 maggio con i voti di tutta la maggioranza, i voti contrari di Pd, Monviso, Luv, la presenza del M5s e l’astensione dei Moderati. La norma si aggiunge al Bonus Piemonte e la somma degli aiuti raggiunta da entrambi i provvedimenti supera quota 820 milioni di euro.

“Nel Riparti Piemonte – ha detto il presidente del Consiglio Stefano Allasia – sono previste misure che metteranno benzina al motore del Piemonte che ha bisogno di ripartire. Il nostro compito è tenere sotto controllo l’economia e salvaguardare la salute dei cittadini: anche per questo l’odierna approvazione è un fatto molto positivo, per il quale è giusto ringraziare l’intero Consiglio regionale”, ha ricordato Allasia.

Anche il presidente della Giunta Alberto Cirio ha ringraziato chi ha lavorato al provvedimento e tutti i consiglieri “anche quelli che hanno avuto posizioni più critiche. Il Riparti Piemonte ha stanziato oltre 800 milioni di euro, di cui soltanto 18 di provenienza statale: abbiamo lavorato nella quotidianità confrontandoci coi vari ministri, ma alla fine le risorse le abbiamo trovate da soli, pur con un bilancio non facile”.

Diversi gli emendamenti approvati anche nel corso dei lavori odierni. Tra questi:

Il 71 di Paolo Ruzzola (Fi) e Marco Grimaldi (Luv) che porta da 8 a 10 milioni il Fondo a lavoratrici e a lavoratori in disagio economico senza ammortizzatori.

Il 73 di Francesca Frediani (M5s) con il quale si stabilisce che la Regione Piemonte “facilita l’interlocuzione tra i Comuni e i principali provider di servizi Internet al fine di attivare forme di solidarietà digitale finalizzate alla formulazione di proposte di abbonamento a tariffa ridotta o gratuite rivolte agli studenti meno abbienti”.

Il 180 della Giunta (assessore Andrea Tronzano) che stanzia 5 milioni di finanziamento al Fondo regionale di garanzia a sostegno dei lavoratori dipendenti in condizione di disagio economico a seguito dell’emergenza sanitaria e sociale Covid-19

Il 182 di Paolo Bongioanni (Fdi) con il quale si autorizza Finpiemonte a ridurre il proprio capitale sociale, nel limite massimo di 15 milioni di euro, destinando lo stesso importo agli ulteriori settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria a ulteriori categorie che vanno ad aggiungersi a quelle del Bonus Piemonte (si veda in nota l’elenco completo).

Il 129 di Raffaele Gallo (Pd) che per i finanziamenti alle società sportive dilettantistiche, federazioni sportive, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, introduce un coinvolgimento da parte del Consiglio regionale e un maggior coinvolgimento delle rappresentanze del mondo sportivo.

Con emendamenti presentati da Ivano Martinetti (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Paolo Bongioanni (Fdi), è stato poi abrogato a maggioranza (a partire dall’articolo 36 l’opposizione non ha più partecipato al voto) l’articolo 37 “Disposizioni in materia di appalti pubblici di lavori e servizi”. La norma intendeva – nel corso dell’emergenza sanitaria – invitare alle procedure negoziate indette dalle stazioni appaltanti del territorio regionale soltanto gli operatori con sede legale e operativa in Piemonte.

L’emendamento 137 di Claudio Leone (Lega), stanzia poi 500mila euro per il 2020 altrettanto per il 2021 per coordinare la specifica istituzione dei distretti del commercio con le proposte pervenute dalle principali associazioni di categoria.

Nelle dichiarazioni di voto finali, Raffaele Gallo (Pd) ha manifestato la totale contrarietà nei confronti di diverse disposizioni del Ddl 95, “specie per la tutela del suolo, dell’ambiente e del futuro del nostro territorio”. Criticato anche l’uso del patrimonio di Finpiemonte per estendere il Bonus Piemonte. “Non condividiamo nulla di questa seconda parte e poco della prima. Questo è solo un falò e voteremo contro”.

Paolo Ruzzola (Fi) annunciando il voto favorevole si è detto convinto che “da questo presunto falò si svilupperà l’incendio di capacità e di attività che permetterà al Piemonte di risollevarsi. Investire quasi un miliardo di euro è fondamentale. Mettiamo in campo importanti riduzioni fiscali, diamo contribiti a fondo perduto a quasi 70mila partite Iva con oltre 130 milioni di euro, di cui oltre 30 già distribuiti”.

Per Paolo Bongioanni (Fdi) si tratta di un provvedimento “più formidabile nei 50 anni di storia della Regione Piemonte. Abbiamo interpretato l’emergenza in un modo unico tra tutte le Regioni italiane: la forza produttiva del nostro Piemonte continuerà ad essere la nostra forza”.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha ricordato i “55 milioni per i nostri medici e infermieri, la sburocratizzazione in un Paese complicato come il nostro: ben vengano nuovi cantieri e maggior semplificazione. Vogliamo dare ulteriore risposta alle tante categorie artigiane”.

 

Nota: le categorie aggiunge dall’emendamento 182 (15 milioni complessivi)

Le imprese le cui attività sono destinatarie del bonus sono esclusivamente quelle incluse nella classificazione delle attività economiche (Ateco 2007) sotto riportata:

47.51 Commercio al dettaglio di prodotti tessili in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53 Commercio al dettaglio di tappeti, scendiletto e rivestimenti per pavimenti e pareti (moquette, linoleum) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.1 Commercio al dettaglio di tappeti, tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.11 Commercio al dettaglio di tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.12 Commercio al dettaglio di tappeti per un importo pari a 1.500 euro;  47.53.2 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.20 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.54 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.0 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.00 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59 Commercio al dettaglio di mobili, di articoli per l’illuminazione e altri articoli per la casa in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.1 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.10 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.2 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.20 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.3 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.30 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.4 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.40 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.5 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.50 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.6 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.60 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.9 Commercio al dettaglio di altri articoli diversi per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.91 Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.99 Commercio al dettaglio di altri articoli per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.63 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.0 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.00 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64 Commercio al dettaglio di articoli sportivi in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.1 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.10 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.2 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.20 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro;  47.65 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.0 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.00 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.1 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.10 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.2 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.20 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro;  47.77 Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.0 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.00 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro;  47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.1 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.10 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.3 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte di culto e di decorazione, chincaglieria e bigiotteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.31 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.32 Commercio al dettaglio di oggetti d’artigianato per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.33 Commercio al dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.34 Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.35 Commercio al dettaglio di bomboniere per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.36 Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.37 Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.5 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.50 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.9 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.91 Commercio al dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.92 Commercio al dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l’imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone) per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.99 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.79 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi per un importo pari a 1.500 euro;  79.90 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.1 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.11 Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento per un importo pari a 1.500 euro;  79.90.19 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 95.2 Riparazione di beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.21 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.21.0 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro;  95.21.00 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.22 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.0 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro; 95.22.01 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.02 Riparazione di articoli per il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23 Riparazione di calzature e articoli da viaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.0 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.00 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.0 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.01 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.02 Laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.25 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro; 95.25.0 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.25.00 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.29 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.0 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.01 Riparazione di strumenti musicali per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.02 Riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzature da campeggio (incluse le biciclette) per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.03 Modifica e riparazione di articoli di vestiario non effettuate dalle sartorie per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.04 Servizi di riparazioni rapide, duplicazione chiavi, affilatura coltelli, stampa immediata su articoli tessili, incisioni rapide su metallo non prezioso per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.09 Riparazione di altri beni di consumo per uso personale e per la casa n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro.

Le singole imprese devono risultare attive, aver la sede legale nella Regione Piemonte e risultare iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente.