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Al via i bandi per la terza  edizione della borsa di studio “Amazon Women in Innovation”

Al via i bandi per la terza edizione delle borse di studio “Women in Innovation”, ideate da Amazon per aiutare le studentesse più meritevoli e in maggiore necessità ad inserirsi nel mondo dell’innovazione e della tecnologia. Il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano, l’Università di Roma Tor Vergata e, da quest’anno, anche l’Università degli Studi di Cagliari hanno pubblicato sui propri siti le modalità per candidarsi alle borse e la data di scadenza per la presentazione della domanda.

 

MILANO – Politecnico di Milano

Possono partecipare al concorso le studentesse che, entro la scadenza del bando, siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2020/2021 ai corsi di laurea in Ingegneria Matematica e in Ingegneria Informatica del Politecnico di Milano, abbiano sostenuto e regolarmente registrato in carriera almeno 20 CFU utili al conseguimento del titolo, abbiano riportato una media pesata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 24/30.

La domanda deve essere presentata entro il 31 marzo 2021.

 

Ulteriori informazioni a questa pagina. 

TORINO – Politecnico di Torino

Per concorrere le candidate devono aver effettuato la prima immatricolazione al sistema universitario nell’a.a. 2020/2021 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica o Ingegneria Informatica (Computer Engineering) presso il Politecnico di Torino, aver conseguito almeno 20 CFU, utili al conseguimento del titolo, alla data del 27/02/2021 e aver riportato una media pesata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 24/30.

 

La scadenza della domanda è prevista per il 15 marzo 2021.

 

Ulteriori informazioni a questa pagina.

 

ROMA – Università Tor Vergata

Possono concorrere all’assegnazione della Borsa di studio le studentesse che alla data di scadenza

del bando risultino in possesso dei seguenti requisiti: siano immatricolate per la prima volta all’a.a. 2020/2021 al Corso di Laurea in Ingegneria Informatica oppure al Corso di Laurea in Ingegneria di Internet presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; abbiano conseguito e regolarmente verbalizzato almeno 18 CFU, utili al conseguimento del titolo; abbiano riportato una media pesata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 26/30. Sono escluse dalla selezione di cui al presente bando le studentesse che abbiano ricevuto in precedenza sanzioni a seguito di presentazione di dichiarazioni mendaci finalizzate al conseguimento di benefici per il diritto allo studio ovvero per i quali è stata erogata una sanzione disciplinare

Le domande devono pervenire all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” entro il 10 marzo 2021.

 

Ulteriori informazioni a questa pagina.

 

CAGLIARI – Università degli Studi di Cagliari

Possono concorrere all’assegnazione della Borsa di studio le studentesse immatricolate regolarmente per la prima volta all’a.a.2020/2021 presso l’Università degli Studi di Cagliari al Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica, Elettronica ed Informatica online e in presenza (blended), che abbiano conseguito e regolarmente verbalizzato almeno 18 CFU, presenti nel piano di studi e utili al conseguimento del titolo entro il 12/03/2021, che abbiano riportato una media ponderata degli esami utili al conseguimento del titolo non inferiore a 26/30.

 

Le domande devono pervenire all’Università degli Studi di Cagliari entro il 12 marzo 2021.

 

Ulteriori informazioni a questa pagina.

Amazon Women in Innovation fa parte del progetto Amazon in the Community, a supporto della crescita delle nuove generazioni nel mondo digitale, e consiste in un finanziamento di €6.000 all’anno, per tre anni, a quattro studentesse da altrettanti atenei italiani. Oltre a supportare economicamente le studentesse, Amazon metterà a disposizione una mentor per aiutare a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.

 

Amazon a Milano, Torino, Roma e Cagliari

 

In Italia Amazon ha la propria sede corporate a Milano. Dal nuovo edificio in Viale Monte Grappa 3/5, nell’emergente business district di Porta Nuova, oltre 1000 dipendenti gestiscono con passione una vasta gamma di progetti in alcune delle aree più interessanti e innovative come il marketing, l’advertising, l’entertainment, il cloud computing e i dispositivi elettronici. Sempre a Milano ad aprile 2020 Amazon ha inaugurato la regione di AWS in Italia (Milano) per supportare la ripresa e la crescita delle aziende italiane e la trasformazione digitale della nostra economia. La Regione AWS  consente ai clienti italiani, come start-up, PMI, grandi imprese o agenzie governative, di gestire carichi di lavoro, archiviare dati in Italia e supportare i clienti finali con maggiore efficienza. Milioni di clienti si affidano ad AWS per potenziare le loro infrastrutture, diventare più agili, ridurre i costi e essere supportati nella trasformazione digitale. AWS in Italia è la sesta regione di AWS in Europa, che si unisce alle regioni esistenti in Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito, Svezia e alla prossima regione della Spagna che verrà lanciata alla fine del 2022 o all’inizio del 2023. Grazie a questi investimenti, Amazon e AWS continuano a migliorare e incrementare costantemente i servizi offerti ai clienti.

A Milano nel 2015 ha aperto il suo centro di distribuzione urbano a Milano per servire i clienti Amazon Prime Now mentre, negli ultimi due anni, ha inaugurato due ulteriori depositi di smistamento, a Rogoredo e Buccinasco, e un centro di smistamento a Mezzate.

 

Il Centro di Sviluppo italiano di Amazon a Torino è dedicato alla ricerca applicata alle capacità dell’intelligenza artificiale che consentono un’interazione naturale e accurata con Alexa, focalizzandosi su aree come il riconoscimento vocale, la comprensione del linguaggio naturale e il text-to-speech per fornire ai clienti la migliore esperienza d’uso possibile. Il Tech Center di Vercelli lavora all’implementazione dei processi tecnologici all’interno dei centri logistici di Amazon. Alle porte di Torino si trovano anche il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte e il deposito di smistamento di Brandizzo. Inoltre, entro l’autunno 2021 sarà inaugurato il nuovo Centro di Distribuzione di Agognate (Novara).

 

A Roma Amazon ha recentemente aperto un centro logistico urbano, a Roma Tiburtina, per servire i clienti Prime Now; ha inoltre 2 centri di smistamento a Roma Settecamini e Roma Magliana e un centro di distribuzione a Passo Corese, in provincia di Rieti;e recentemente ha inaugurato un centro di distribuzione a Colleferro.

 

A Cagliari Amazon ha aperto nel 2012 il centro di assistenza clienti, dove attualmente circa 1.000 dipendenti lavorano a tempo indeterminato. Qui, l’azienda offre supporto ai clienti di Amazon.it per tutte le categorie di prodotto.

L’impegno di Amazon per la comunità a livello globale

 

Amazon è costantemente impegnata a offrire un forte supporto a donne, giovani, studenti e comunità meno avvantaggiate in tutto il mondo. Nell’ambito di un impegno più ampio verso l’istruzione, ad esempio, Amazon gestisce il programma Amazon Future Engineer, che vuole ispirare, educare e consentire a bambini e giovani adulti di provare le discipline informatiche. Viene inoltre posta una grande attenzione sui “Right Now Needs”, con particolare focus per la lotta contro la fame infantile e per le famiglie senza tetto, e sulla volontà di sostenere le comunità colpite da catastrofi naturali attraverso il programma “Disaster Relief”, che offre un servizio rapido ed efficace a diverse associazioni no profit impegnate a fronteggiare disastri naturali su larga scala.

Amazon

Amazon è guidata da quattro principi: ossessione per il cliente piuttosto che attenzione verso la concorrenza, passione per l’innovazione, impegno per un’eccellenza operativa e visione a lungo termine. Le recensioni dei clienti, lo shopping 1-Click, le raccomandazioni personalizzate, Prime, Logistica di Amazon, AWS, Kindle Direct Publishing, Kindle, i tablet Fire, Fire TV, Amazon Echo e Alexa sono alcuni dei prodotti e dei servizi introdotti da Amazon. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.aboutamazon.it e seguite l’account Twitter @AmazonNewsItaly

 

 

 




Bando periferie: orti, magazzini virtuali, alveari, 17 le proposte arrivate per Top Metro “Fa Bene”

Cibo, solidarietà, innovazione, ambiente sostenibile sono i temi su cui si concentrano le idee proposte da diverse associazioni dei territori di Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Rivoli e Venaria che hanno risposto alla call for Ideas aperta da Città metropolitana di Torino con il bando Top Metro “Fa bene” – nel quadro del Bando Periferie ella presidenza del Consiglio dei Ministri – che si è chiusa nei giorni scorsi.

Sono 17 le proposte presentate e che guardano al benessere dei cittadini, mettendo al centro il cambiamento del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse delle sue comunità di riferimento.

Idee diverse, da cui si potrà partire per arrivare a veri e propri progetti che saranno seguiti da un percorso di formazione dedicato: le migliori giungeranno in autunno alla fase più operativa dove le idee potranno diventare veri e propri progetti: i 5 progetti finali, che saranno stati giudicati più interessanti e di maggiore impatto, beneficeranno di un percorso di accompagnamento con professionisti ed esperti di innovazione sociale, economia circolare e sostenibilità, ma soprattutto di 30 mila euro per concretizzare la sperimentazione sui territori.

Il periodo di crisi faceva temere una risposta distratta, invece associazioni, amministrazioni locali e cittadini dei territori coinvolti nella prima cintura Torinese hanno risposto con entusiasmo.

Sono arrivate 4 proposte che coinvolgono insieme i Comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli, 1 che comprende tutti e cinque i territori, 1 che mette insieme Collego e Grugliasco, 1 che lavora allo stesso tempo su Collegno e Moncalieri, 2 su Rivoli, 2 su Venaria, 2 su Grugliasco, 3 su Moncalieri ed infine 1 su Collegno.

Quali gli spunti proposti?

Dalla creazione di un magazzino virtuale che metta in rete le associazioni del territorio per favorire la donazione di cibo e di altri prodotti di prima necessità, alla promozione di un canale diretto tra le aziende agricole e i cittadini per favorire una maggiore conoscenza della quantità e qualità di cibo disponibile e delle stagionalità; ma c’è anche chi ha invece agli orti come luoghi di attività e formazione da cui attingere per cucinare i pasti di una mensa e rendere il circuito sostenibile economicamente.

E’ stato proposto anche di lavorare con soggetti richiedenti protezione internazionale nella costruzione di un apiario nel quale produrre miele e altri prodotti da rivendere per finanziare ulteriori progetti professionalizzanti.

Tutti e 17 i soggetti candidati hanno partecipato con il necessario grado di innovazione e in parecchi caso hanno ripensato il concetto di cibo come attivatore di processi di trasformazione del territorio, ripartendo dai luoghi di aggregazione come i mercati ed i centri polifunzionali.

L’idea alla base del progetto Top Metro “Fa Bene” è quella di promuovere iniziative per incentivare la partecipazione attiva delle comunità, valorizzando le risorse materiali e immateriali locali: la disponibilità dei cittadini a donare tempo, competenze e risorse in favore della propria comunità, la condivisione di beni primari di qualità, fondamentali per il benessere del singolo

Città metropolitana di Torino ha affidato a S-Nodi, braccio operativo della Caritas diocesana torinese, la facilitazione dello sviluppo di questa esperienza affinché possa diventare un modello per altre esperienze.

 

 

 

 




Bando Novara Restart: ultimi giorni per richiedere le agevolazioni

Si avvicina il termine per richiedere i contributi previsti dal bando “NOVARA RESTART” della Camera di Commercio di Novara: le imprese avranno tempo fino a giovedì 15 ottobre 2020 per inviare la propria domanda.

Il bando finanzia con un contributo a fondo perduto del 50%, fino ad un massimo di 3.000 euro, le spese sostenute dalle imprese novaresi nei seguenti ambiti: innovazione PID, Covid-19, internazionalizzazione, formazione e training.

«Obiettivo del bando è quello di supportare le imprese fornendo liquidità immediata per fronteggiare le spese connesse all’emergenza sanitaria – spiega Cristina D’Ercole, segretario generale della Camera di Commercio di Novara – Con questa misura l’Ente ha messo a disposizione degli imprenditori del territorio risorse pari ad 1milione 450mila euro: ad oggi sono già stati liquidati a 188 beneficiari contributi per oltre 360mila euro e risulta in corso l’esame delle ulteriori 254 domande finora pervenute, per un controvalore di contributi richiesti di circa 480mila euro. Rispetto all’iniziale dotazione residuano dunque 610mila euro, per accedere ai quali sarà ancora possibile, nelle prossime due settimane, inviare la propria candidatura».

Tra gli interventi ammissibili rientrano le spese sostenute per hardware, software, tecnologie digitali, servizi, accessori, consulenza per lavoro a distanza ed e-commerce; materiale per garantire distanze di sicurezza, informazione e controllo accessi, allestimento dehors, consulenza normativa e sanificazione (tranne l’acquisto di mascherine e detergenti); analisi di mercato, strumenti promozionali, certificazioni export; formazione per dipendenti, titolari e soci in materia di innovazione organizzativa, sicurezza (esclusa la formazione obbligatoria) e internazionalizzazione.

Possono presentare richiesta di agevolazione le imprese aventi sede legale e/o un’unità locale in provincia di Novara, che risultatino attive ed iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio ed in regola con il pagamento del diritto annuale, indipendentemente dalla dimensione e dal settore di attività economica in cui operano.

Requisito fondamentale è che le spese siano sostenute a partire dal 1° febbraio 2020, per un ammontare minimo di 1.000 euro, e che risultino integralmente pagate all’atto della presentazione della domanda.

Le richieste di contributo dovranno essere inviate entro giovedì 15 ottobre esclusivamente tramite la piattaforma Webtelemaco di InfoCamere (per chi non fosse abilitato è necessaria la registrazione attraverso il sito , per la quale sono necessari sino a due giorni lavorativi).




Torino. Entro il 30 giugno le domande per bando mobilità sostenibile

La Città Metropolitana di Torino ha pubblicato il bando 2021 per la concessione di contributi ai Comuni con meno di 5.000 abitanti per iniziative di mobilità sostenibile, rivolte in particolare al cicloturismo. Le domande di partecipazione al bando devono essere presentate entro il 30 giugno.

Sono finanziabili: le iniziative di informazione e accompagnamento dei turisti-utenti sulla mobilità ciclabile, con particolare attenzione alle possibilità di interscambio tra mezzi pubblici e biciclette; la progettazione e attuazione di iniziative di mobilità sostenibile, incluso il cicloturismo; l’acquisto e/o noleggio di biciclette muscolari o elettriche con pedalata assistita; il noleggio di servizi di ricarica di veicoli elettrici; i servizi di allacciamento e le utenze elettriche.

Le risorse messe a bando ammontano a 50.000 euro e ciascun Comune vincitore potrà ricevere un contributo a fondo perduto dai 3.000 ai 5.000 euro, che coprirà sino al 50% dell’importo totale del progetto. I Comuni aggregati (tutti al di sotto dei 5 mila abitanti) e le Unioni di Comuni potranno ricevere contributi il cui ammontare varia da 5.000 a 10.000 euro. Le attività previste dal progetto dovranno essere realizzate nell’anno in corso e rendicontate entro il 31 dicembre 2021.

Come spiega Dimitri De Vita, Consigliere delegato alle attività produttive, allo sviluppo montano e ai trasporti, “lo sviluppo del territorio, così com’è delineato nel Piano Strategico di cui la Città Metropolitana di Torino si è dotata, deve essere il prodotto anche di queste buone pratiche, che vanno in direzione della sostenibilità ambientale e della green economy. Il cicloturismo, specie per i Comuni che sono mete turistiche, può contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio, rafforzando la strategia complessiva che la Città Metropolitana sta perseguendo in materia di turismo di prossimità”.

Una Commissione nominata con successivo provvedimento provvederà alla valutazione delle domande pervenute entro la data stabilita, stabilendone l’ammissibilità alla concessione dei contributi. Tale Commissione attribuirà a ciascuna domanda ammessa un punteggio per la graduatoria, secondo criteri espressamente e preventivamente fissati nel bando. I contributi verranno concessi in base alla graduatoria fino ad esaurimento dello stanziamento di 50.000 euro.


Per consultare il bando e il modulo per la presentazione delle domande di partecipazione




Bandi micro imprese. Cna Piemonte: “Bene. Ora si pensi al Piano Competività”

Gli attesissimi bandi a sostegno degli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e innovazione dei processi produttivi stanno diventando realtà.

Saranno aperti ufficialmente il prossimo 18 febbraio con la pubblicazione sul portale web della Finpiemonte, ma, da questa mattina 6 febbraio, è stata notificata sul suo sito web (tramite B.U.R.) la Determina dirigenziale che ne ufficializza l’avvio.

Dopo anni di black-out si è nuovamente ottenuto una significativa dotazione di risorse pubbliche regionali dedicate agli artigiani e alle micro e piccole imprese pari a 25 milioni di euro.

Il risultato è stato raggiunto a fronte di un grande impegno sindacale della CNA Piemonte.

“Questo – ha affermato il segretario regionale della CNA Piemonte Filippo Provenzano – rappresenta il primo atto concreto di una risorsa utile per artigiani, micro e piccole imprese piemontesi in grado di riattivare investimenti per lo sviluppo delle stesse. Il sistema delle micro e piccole imprese piemontese è una risorsa importantissima per la competitività di tutta la Regione. Occorre aprire quanto prima il confronto con la Giunta regionale sui contenuti dell’annunciato Piano Competività del Piemonte, poiché da esso ci attendiamo politiche lungimiranti, visioni di sviluppo e misure concrete che riconoscano l’importante ruolo delle micro e piccole imprese piemontesi”.




Al via il nuovo Smart&Start Italia. 90 mln a disposizione per la nascita di startup innovative

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato la circolare che definisce i nuovi criteri e le modalità di presentazione delle domande per richiedere l’agevolazione prevista dalla misura Smart&Start Italia, che ha l’obiettivo di sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di startup innovative.

Smart&Start Italia ha a disposizione circa 90 milioni di euro di risorse per finanziare piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, finalizzati alla produzione di beni e l’erogazione di servizi ad alto contenuto tecnologico e innovativo. Questi piani d’impresa potranno essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.

Le principali novità introdotte, sulla base del decreto ministeriale del 30 agosto 2019, riguardano la semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione, l’introduzione di nuove premialità, l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%, un fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud e un periodo di ammortamento fino a 10 anni.

A partire dal 20 gennaio 2020 le domande con i nuovi criteri per la richiesta dell’agevolazione potranno essere inviate a Invitalia, soggetto gestore della misura.




35 cantieri di lavoro per 156 disoccupati over58

Sono 156 i lavoratori disoccupati di età superiore a 58 anni che saranno impiegati nei 35 progetti che rientrano nella graduatoria del bando per i cantieri di lavoro emesso nello scorso autunno dalla Regione Piemonte per coloro che hanno maturato un’anzianità contributiva non sufficiente per il pensionamento.

“Un provvedimento che volutamente va nella direzione opposta all’assistenzialismo del reddito di cittadinanza e finalizzato ad un’occupazione che possa tutelare soprattutto la dignità del lavoro – precisa l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale Elena Chiorino – La misura interviene per salvaguardare i più fragili, ai quali saranno affidati interventi come la manutenzione di aree pubbliche o servizi di pubblica utilità. Oltre ad una retribuzione, gli assunti vedranno pagati dalla Regione i contributi all’Inps per raggiungere la pensione dalla Regione e avranno la possibilità di partecipare a corsi di formazione dedicati”.

I cantieristi riceveranno un’indennità e, in alcuni casi, ulteriori compensazioni a discrezione e a carico dell’ente per cui lavorano, oltre al versamento dei contributi Inps. Per il bando 2021-2022 la Regione ha messo a disposizione 1 milione di euro, che servirà a coprire i costi dell’indennità di cantiere, versata direttamente dall’Inps al lavoratore e la spesa degli oneri previdenziali. A carico dell’ente attuatore restano i costi per la sicurezza e le assicurazioni. La selezione dei candidati sarà effettuata direttamente dai Comuni e la graduatoria sarà redatta soprattutto sulla base dell’anzianità di contribuzione. I candidati dovranno presentare l’estratto conto certificativo rilasciato da Inps, mentre gli enti, a propria discrezione, potranno introdurre altri elementi di priorità (es. Isee o residenza) o prevedere eventuali prove di idoneità per attività specifiche.

I cantieristi riceveranno anche buoni pasto e, in alcuni casi, il rimborso delle spese di viaggio sui mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro. Il cantiere avrà la durata di un anno con un impegno settimanale di 20/25 o 30 ore, a seconda del progetto approvato e il cantierista percepirà, a seconda del monte ore previsto dal progetto, un’indennità giornaliera dai 20,10 ai 30,15 euro lordi.

 

 




Programmi dell’accesso radiotelevisivo, il nuovo bando

C’è tempo fino al 10 gennaio per presentare domanda di partecipazione ai programmi per l’accesso radiotelevisivo regionale. È stato infatti pubblicato sul supplemento del Bollettino ufficiale della Regione n.49 il nuovo avviso che, anche per il primo trimestre del 2020, dà la possibilità alle realtà del terzo settore interessate di produrre gratuitamente trasmissioni autogestite di cinque minuti, poi trasmesse sulle frequenze regionali.

Un’opportunità di comunicazione per soggetti come per esempio le associazioni, le autonomie locali, i gruppi di rilevante interesse sociale, i gruppi etnici e religiosi, i sindacati, i movimenti politici, resa possibile grazie al protocollo d’intesa fra Corecom e Centro di produzione tv Rai.

I programmi devono essere prodotti in lingua italiana e possono essere realizzati in modo autonomo o con il supporto tecnico gratuito della sede regionale della Rai.

Gli spazi televisivi e radiofonici complessivamente messi a disposizione sono di trenta minuti su Raitre il sabato dalle 7.30 alle 8 e di venti minuti su RadioUno in modulazione di frequenza il sabato dalle 23.30 alle 23.50.

Il procedimento di accesso alle trasmissioni radiofoniche e televisive su Rai 3 Piemonte è gestito dal Corecom, che istruisce le istanze, ne valuta l’ammissibilità e svolge, inoltre, l’attività di vigilanza sul rispetto degli impegni assunti dai soggetti ammessi e sull’esecuzione dei piani di messa in onda.

La domanda di ammissione ai programmi può essere inviata a mezzo posta certificata all’indirizzo corecom@cert.cr.piemonte.it, via fax (011 5757.845), per raccomandata con avviso di ricevimento, per cui fa fede la data del timbro postale di partenza, oppure presentata a mano al Corecom Piemonte, in piazza Solferino 22 a Torino (dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30).

Il diritto ai programmi per l’accesso è regolato in base alle leggi 103/75 “Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva”, 223/90 e “Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato” e alla legge regionale 1/2001, “Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato Regionale per le Comunicazioni”.




Comune Torino: bando contributi per progetti di rigenerazione urbana in aree periferiche

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore Giusta, ha approvato il bando per finanziare progetti in aree periferiche. In particolar modo la Città intende sostenere attività volte a promuovere l’inclusione sociale, iniziative socio-culturali e micro-azioni di rigenerazione urbana.

Nel triennio 2017 -2020, la Città ha realizzato il programma di rigenerazione urbana “AxTO – azioni per le periferie torinesi” finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia. I mesi conclusivi del programma “AxTO” e i primi mesi del 2021 hanno coinciso l’emergenza causata della pandemia, che ha messo a durissima prova il tessuto socio-economico cittadino.

 

La aree della città oggetto di intervento sono state individuate a partire dagli ambiti urbani caratterizzati al tempo stesso da una significativa identità locale e da alti valori dell’Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale, così come misurato dall’ISTAT e recentemente utilizzato dal Ministero degli Interni per il “bando Rigenerazione”:

  • l’area oltre Stura (Falchera, Villaretto, Pietra Alta, Barca, Bertolla);
  • l’area del quartiere Vallette;
  • l’area di Barriera di Milano – Regio Parco;
  • l’area di Mirafiori.

 

Sono state escluse le aree interessate dal progetto TONITE (quartieri Aurora e Rossini), già oggetto di specifiche iniziative, mentre nel caso del quartiere Vallette il bando per l’erogazione di contributi si integra con le azioni previste dal programma denominato AxTO Vallette (ora “Vallette 2030”).

 

“Abbiamo scelto di investire risorse del bilancio sui territori dove si sono evidenziate maggiori fragilità sociali e dove contemporaneamente abbiamo visto una risposta importante in termini di solidarietà e costruzione di reti – dichiarano gli assessori Marco Giusta e Alberto Unia. – I progetti avranno come obiettivo quello di rafforzare le relazioni sociali, di generare un impatto positivo e duraturo sul territorio attraverso la partecipazione delle comunità locali. Vogliamo valorizzare le potenzialità del territorio, espresse dagli attori locali impegnati in progetti culturali, di sviluppo locale, di inclusione sociale, di cura degli aspetti naturalistici e ambientali, con l’obiettivo generale di sostenere il processo di costruzione di opportunità per i quartieri, con uno sguardo attento soprattutto alle nuove generazioni e alle persone anziane”.

 

Gli ambiti tematici di intervento sono i seguenti:

  • Divario digitale. Alfabetizzazione digitale, supporto e assistenza per l’accesso a servizi (scolastici, sociali, fiscali, etc.). Attivazione di servizi e sportelli (anche diffusi o mobili) destinati alla popolazione più fragile, in particolare anziana e migrante, con l’obiettivo di migliorare le competenze digitali e diffondere l’accesso a informazioni, servizi e opportunità disponibili online;
  • Culture urbane. Iniziative ed eventi di animazione socio-culturale e iniziative con un approccio interculturale e multilingue, che promuovano le relazioni di prossimità, le occasioni di socialità, il coinvolgimento degli abitanti e lo sviluppo di comunità, specie nelle aree di edilizia residenziale pubblica, a sostegno della ripresa post-pandemica;
  • Agricoltura urbana. Attivazione di progetti di sostenibilità ambientale e resilienza climatica in grado di valorizzare le aree verdi, pubbliche e private, come risorsa per lo sviluppo e la qualità della vita nel quartiere Vallette;
  • Spazi in attesa. Riuso di spazi pubblici e privati per la realizzazione di attività e iniziative non profit di promozione sociale, di produzione culturale, di sostenibilità ambientale e resilienza climatica, in grado di promuovere l’attrattività e lo sviluppo del quartiere Vallette.
  • Coabitare. Sperimentazione di progetti di residenzialità temporanea (per studenti, lavoratori, turisti, residenze d’artista, ecc.) che promuovano la conoscenza reciproca con il quartiere attraverso azioni informative di prossimità e socializzazione, nel quartiere Vallette.

 

Gli ambiti territoriali invece, che seguono quelli tematici, saranno così suddivisi:

 

Divario Digitale – Barriera, Mirafiori, Oltre Stura – importo complessivo disponibile 90.000 – importo massimo erogabile 30.000

Divario Digitale / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 50.000 – importo massimo erogabile 50.000

 

Culture Urbane – Barriera, Mirafiori, Oltre Stura – importo complessivo disponibile 30.000 – importo massimo erogabile 10.000

Culture Urbane / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 20.000 – importo massimo erogabile 10.000

 

Agricoltura Urbana / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 40.000 – importo massimo erogabile 40.000

 

Spazi in attesa / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 40.000 – importo massimo erogabile 20.000

Coabitare / Vallette 2030 – Vallette – Importo complessivo disponibile 10.000 – importo massimo erogabile 10.000

 

Per gli ambiti tematici “Culture urbane” e “Coabitare” potranno essere presentati progetti con attività da svolgersi nell’anno 2021 con un contributo previsto complessivo di Euro 60.000,00, mentre per gli altri ambiti le attività dovranno svilupparsi sia nell’anno 2021 che nell’anno 2022 con un contributo complessivo previsto di Euro 220.000,00, di cui Euro 132.000 per il 2021 e Euro 88.000,00 per il 2022. Ai sensi del Regolamento n. 373, sarà prevista la corresponsione di un acconto nella misura massima che viene definita pari al 60% del valore complessivo del progetto. La spesa prevista per la devoluzione dei contributi è, pertanto, pari ad Euro 192.000,00 per l’annualità 2021 e di Euro 88.000,00 per l’annualità 2022.

Le risorse sono state rese disponibili dal bilancio della Città, con l’intenzione di finanziare progettualità attraverso un bando per la devoluzione di contributi ai sensi del Regolamento n. 373.

 




Nuovo bando per i programmi dell’accesso

È fissato per giovedì 30 giugno il termine per la presentazione delle domande per i programmi dell’accesso relativi al terzo trimestre 2020.
I programmi dell’accesso sono uno spazio televisivo e radiofonico gratuito e autogestito, della durata massima di cinque minuti, messo a disposizione per la comunicazione di soggetti collettivi – tra cui per esempio associazioni e onlus, autonomie locali, gruppi di rilevante interesse sociale, gruppi etnici e religiosi, sindacati, movimenti politici – grazie al protocollo d’intesa fra Corecom e Centro di produzione tv Rai.

I programmi devono essere prodotti in lingua italiana e possono essere realizzati in modo autonomo o con il supporto tecnico gratuito della sede regionale della Rai.

Il procedimento di accesso alle trasmissioni radiofoniche e televisive su Rai 3 Piemonte è gestito dal Corecom, che istruisce le istanze, ne valuta l’ammissibilità e svolge, inoltre, l’attività di vigilanza sul rispetto degli impegni assunti dai soggetti ammessi e sull’esecuzione dei piani di messa in onda.
La domanda di ammissione ai programmi può essere inviata a mezzo posta certificata all’indirizzo corecom@cert.cr.piemonte.it, via fax (011 5757845), per raccomandata con avviso di ricevimento, all’indirizzo Consiglio regionale del Piemonte – Settore Corecom Piemonte  (via Alfieri 15 – 10121 Torino), oppure presentata a mano al Corecom Piemonte  (in piazza Solferino 22 a Torino, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30, telefonando preventivamente per conferma).

Il bando e la documentazione di riferimento sono pubblicati sulla pagina del Corecom e sul bollettino ufficiale regionale