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Confagricoltura Piemonte: “Bene l’accordo sul prezzo del latte”

Questa mattina, a Roma, Confagricoltura insieme alle organizzazioni agricole e alle rappresentanze della trasformazione e della distribuzione alimentare ha sottoscritto l’accordo di filiera sul prezzo del latte, valido fino al 31 marzo 2022.

Con l’intesa – chiarisce in una nota Confagricoltura Piemonte – gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro, iva esclusa. Il “premio emergenza stalle”, introdotto dall’intesa, è di 3 centesimo al litro. Un altro eventuale centesimo sarà integrato dall’industria di trasformazione o dalle cooperative nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi al litro.

“Ringraziamo il ministro Patuanelli per essersi impegnato a raggiungere un accordo tra le parti – afferma il presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – e tutta la filiera che ha colto la necessità di un’intesa capace di dare respiro agli allevamenti. E’ il primo passo significativo nella direzione da noi auspicata”.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia sottolinea l’importanza dell’intesa che “con un impegno straordinario di tutte le parti interessate ha visto la filiera unita nell’obiettivo di ridare dignità a un comparto trainante del nostro agroalimentare, vanto della miglior qualità e dell’immagine del made in Italy nel mondo”.

Confagricoltura ricorda che le stalle da latte in Piemonte sono 1.622 con 120.838 vacche: Cuneo è la provincia con più allevamenti (725 stalle e 57.804 vacche), seguita da Torino (575 stalle e 43.805 vacche).

La produzione di latte piemontese l’anno scorso ha raggiunto il quantitativo complessivo di 1.149.823 tonnellate, con un aumento del 4,76% sull’anno precedente. Nei primi sei mesi di quest’anno l’aumento produttivo, rispetto allo stesso periodo del 2.020, è del 2,31%.

“In base all’accordo – spiega Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – il quantitativo di latte piemontese interessato dal premio emergenza stalle per i prossimi cinque mesi è di circa 590.000 tonnellate (590 milioni di litri): grazie al contributo gli allevatori piemontesi potranno recuperare un valore di circa 17,7 milioni di euro”.

Il comparto lattiero caseari piemontese – come precisa Confagricoltura in una nota per la stampa – sta attraversando un momento delicato. L’aumento dei costi di produzione dovuto al rincaro delle materie prime per alimentazione degli animali, delle fonti energetiche e dei fertilizzanti, ha messo in difficoltà gli allevamenti. “Inoltre – evidenzia Guido Oitana, presidente della sezione economica latte di Confagricoltura Piemonte – l’andamento particolarmente siccitoso dell’estate ha ridotto sensibilmente la produzione degli erbai, dei prati e dell’erba medica, che in alcune aree ha fatto registrare un calo del raccolto di oltre il 30% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Grazie a questa intesa – aggiunge Oitana – recuperiamo un assetto più equilibrato della filiera, dando modo agli allevatori piemontesi di continuare a lavorare valorizzando il territorio e mantenendo l’occupazione, fonte di ricchezza per le imprese e i lavoratori”.

Al tavolo nazionale che ha sottoscritto l’accordo Confagricoltura ha avanzato la proposta di rendere strutturale il confronto. “Siamo particolarmente lieti che la nostra iniziativa sia stata accolta – ha concluso il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – con un apposito decreto ministeriale che renderà permanente il dialogo e il confronto, nel comune interesse di superare le criticità e individuare ogni possibile iniziativa utile a sostenere il comparto”.

 

 




Cia e Confagricoltura: l’incremento del costo dei concimi cambia l’agricoltura

Volano i prezzi dei concimi a causa della mancanza di materie prime, ed è allarme per gli agricoltori: per i costi attuali, bisognerà rivedere le pratiche agronomiche.

A raccogliere le segnalazioni degli imprenditori sono Cia e Confagricoltura Alessandria, che rilevano l’aumento dei costi dell’energia, degli imballaggi e delle materie prime che freneranno l’economia, ripercuotendosi sulle tasche dei consumatori e minacciando la competitività dei settori produttivi. Si arriva ad un incremento dei costi dei fertilizzanti fino al 50% in più.

Alcune imprese produttrice hanno annunciato tagli; alla chiusura di alcuni stabilimenti nel Regno Unito, si è aggiunto l’annuncio del taglio del 40% della produzione in Europa da parte di uno dei principali produttori a livello mondiale di ammoniaca – da cui si ricavano i fertilizzanti – e primo operatore italiano del settore. In Italia, il mercato dei fertilizzanti vale circa un miliardo di euro. Oltre al costo aumentato, quindi, si va incontro anche ad un problema di reperibilità.

Un esempio concreto: negli ultimi due mesi per trasportare i prodotti ortofrutticoli di prima, IV e V gamma da un’azienda Confagricoltura, dalla Piana del Sele fino ai mercati del Nord Italia e in Germania i costi di trasporto sono cresciuti del 20%, del 30% per gli imballaggi in cartone e del 40% per le buste d’insalata.

Dichiara il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello: “Occorre tendere all’autosufficienza, valorizzando il settore agricolo anche nel suo ruolo di produttore di energia verde. In particolare il biometano è una grande opportunità per contribuire alla transizione energetica ed alla decarbonizzazione, diminuendo le importazioni di metano per le aziende agricole e utilizzando la rete gas come vettore di energia rinnovabile”.

Aggiunge il presidente provinciale Cia Alessandria Gian Piero Ameglio: “I prezzi del grano sono aumentati e a ruota anche quelli di concimi e trattamenti. Alcuni agricoltori dovranno rivedere le concimazioni autunnali e ridurre quelle primaverili, ma fare a meno del tutto dei fertilizzanti è praticamente impossibile. Si fa ricorso, per quanto possibile, al letame e ai liquami aziendali per chi fa zootecnia, e i coltivatori dovranno cogliere il momento migliore per la distribuzione. I prezzi alti portano speculazione, e a rimetterci sono gli agricoltori”.
Le aziende, inoltre, non sono esenti dal “caro bollette”, dall’aumento dei costi energetici e il gasolio agricolo negli ultimi due mesi ha avuto un rincaro del 25%.




Confagricoltura Alessandria: G20 agricoltura. Le attività dell’Organizzazione sindacale

L’evoluzione dell’agricoltura e l’innovazione per affrontare le sfide della sostenibilità e della competitività. Sono questi i temi caratterizzanti la presenza di Confagricoltura a Firenze, in occasione del G20 dell’Agricoltura, nello stand allestito nella centrale Piazza della Repubblica.

Uno spazio espositivo che intende raccontare questa evoluzione e gli strumenti a disposizione delle imprese agricole italiane. Uno spaccato dell’agricoltura 4.0, fortemente voluta da Confagricoltura quale elemento fondamentale per il miglioramento delle performance del settore primario in termini di processi produttivi, rispetto dell’ambiente, risparmio energetico, qualità dei prodotti.

Da oggi a sabato, tutto il giorno, è possibile provare il simulatore della guida satellitare di un trattore insieme a TopCon; conoscere le prerogative dei droni utilizzati per le analisi georeferenziata dei campi, ma anche scoprire l’universo dell’alveare insieme alla FAI, la Federazione Apicoltori Italiani, o tuffarsi nella storia attraverso una selezione delle opere di Samuele Colosi dedicate al mondo contadino.
Lo stand ospita anche il materiale illustrativo delle iniziative che Confagricoltura sta portando avanti a livello nazionale e sui territori, in collaborazione con numerosi partner, nella convinzione che la sostenibilità sia una sfida da affrontare insieme.
Quindi la formazione, con Enapra e i corsi dedicati all’agricoltura innovativa, presentata da Luca Brondelli di Brondello, presidente nazionale dell’ente e presidente di Confagricoltura Alessandria.
Non manca il verde curato dai vivaisti di Pistoia.
La presenza di Confagricoltura si arricchisce poi con le conferenze organizzate nello spazio di Agrinsieme, nella stessa piazza, dedicate ai cambiamenti climatici e all’agricoltura sociale. Con Confagricoltura ci saranno esponenti dell’Accademia dei Georgofili, della Regione Toscana, della Croce Rossa Italiana.

Da oggi, infine, sul sito, vi è uno spazio web cliccabile dall’homepage, interamente dedicato ai temi e ai protagonisti del G20 Agricoltura e in particolare alle attività e agli interventi della Confederazione.




Le “scottature” da sole nuocciono anche alle viti. Asti Agricoltura propone alcuni rimedi

L’annata 2021 sarà per sempre ricordata come la stagione più ricca e variegata di eventi atmosferici nefasti per tutto il comparto agricolo.

Durante questo anno si sono infatti manifestate tutte le calamità maggiormente compromettenti per il settore primario. Prima l’inverno con temperature sopra la media stagionale, poi la primavera con centinaia di ettari di frutteti colpiti da gelate, trombe d’aria, temporali violenti. Infine l’estate con la siccità e danni notevoli alle colture in campo e gli incendi boschivi.

Tra le colture più a rischio c’è sicuramente la vite, che ha visto perdere parecchi germogli in seguito alle gelate del 7 e 8 aprile per poi subire il colpo di grazia in occasione della grandinata di inizio luglio a maturazione quasi completata. Ora il problema che maggiormente sta affliggendo i viticoltori è il sole cocente che sta surriscaldando a dismisura i vigneti causando vere e proporre scottature sugli acini e la disidratazione del grappolo.

Questo comporta un conseguente elevato aumento delle gradazioni zuccherine.
Proprio per contenere tali effetti, tra le pratiche di gestione del vigneto successive alla potatura invernale, quella della defogliazione è una delle operazioni più indicate. Infatti, secondo ricerche internazionali è emerso che la rimozione precoce delle foglie fa sviluppare sull’epidermide degli acini alcuni composti fotoprotettivi, come risposta di adattamento alle condizioni climatiche più calde riducendo così l’incidenza delle scottature solari.

Per contrastare questo problema è possibile anche ricorrere all’uso della caolinite (già oggetto di sperimentazioni effettuate in passato dall’Australian Grape and Wine Authority) – afferma Enrico Masenga, tecnico specialistico di Asti Agricolturauna sostanza in grado di assorbire i raggi UV, per evitare “scottature” all’uva. Il tutto senza che rimanga alcun residuo sulle uve. Tutto ciò per evitare anche un ulteriore innalzamento della gradazione alcolica che negli ultimi anni sta raggiungendo valori troppo elevati”.
Secondo la sperimentazione, queste polveri permetterebbero di preservare le uve dai colpi di calore (sia per diversi giorni consecutivi a 35° C, sia per una giornata intera sopra i 40° C), ed anche di accelerarne la maturazione.

Inoltre, in fase di impianto di nuovi vigneti, che solitamente vengono realizzati in direzione sud-est, per evitare questo problema è consigliabile variare di alcuni gradi l’esposizione al sole delle barbatelle. “Una variazione di pochi gradi di inclinazione potrebbe contribuire ad evitare i raggi solari serali, contenendo quindi il surriscaldamento dei grappoli d’uva”, conclude Masenga.

Chiediamo alle istituzioni una maggiore attenzione e sostegno economico verso la ricerca e la sperimentazione di questi prodotti innovativi in grado di salvaguardare la vite e tutto il comparto agricolo in generale”, dichiara Mariagrazia Baravalle, direttore di Asti Agricoltura. “La sede astigiana di Confagricoltura, da sempre impegnata nella formazione in campo di figure professionali agricole, ha in programma l’organizzazione di corsi specifici sulle tecniche di prevenzione dei danni causati da cambiamenti climatici”.




45,6 milioni di euro per l’insediamento di giovani agricoltori. Confagricoltura Piemonte: “Favorire il patto generazionale”

Da oggi si possono presentare le domande di contributo per l’insediamento di giovani agricoltori collegate a piani di miglioramento aziendale per favorire il rendimento globale e la sostenibilità .

La Regione, spiega Confagricoltura Piemonte, ha infatti attivato un bando, cofinanziato con fondi europei, per favorire l’inserimento di giovani nel settore primario, con uno stanziamento di 45,6 milioni di euro. Potranno partecipare al bando giovani agricoltori che al momento della presentazione della domanda abbiano un’età compresa tra 18 anni (compiuti) e 41 anni (non compiuti) e siano già titolari di un’azienda agricola da non più di 24 mesi.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 20 dicembre 2021.

È un provvedimento importante – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia che potrà offrire a oltre 500 giovani piemontesi l’opportunità di misurarsi imprenditorialmente insediandosi per la prima volta in agricoltura o assumendo la titolarità delle imprese di famiglia. È necessario prestare la massima attenzione alle opportunità di investimento –  aggiunge Allasia – e per questo con i nostri tecnici impegnati nelle Unioni Agricoltori del Piemonte siamo a disposizione dei giovani per fornire loro gli strumenti necessari per l’elaborazione dei progetti e la definizione dei business plan”.

Nella nostra regione (elaborazioni Confagricoltura su dati Regione Piemonte) le imprese agricole condotte da giovani di età inferiore a 41 anni sono 5.811 su un totale di 42.652.

I giovani rappresentano solo il 13,6% degli occupati nel settore primario a livello imprenditoriale, mentre gli ultra sessantacinquenni sono 13.741, pari al 32,2% del totale. Per questo – afferma Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonteè necessario favorire un patto che agevoli il ricambio tra vecchie e nuove generazioni di imprenditori agricoli. Non è facile partire da zero e inventarsi agricoltori: Confagricoltura segue le nuove imprese con un percorso di tutoraggio aziendale anche dopo il periodo di primo insediamento, formando e sostenendo i giovani imprenditori e indirizzandoli verso un’agricoltura capace di guardare al futuro nel rispetto delle tradizioni, tenendo sempre presente l’obiettivo di garantire redditività perché l’iniziativa sia economicamente sostenibile”.

 




Rese vendemmiali: Confagricoltura Piemonte d’accordo con i consorzi di tutela

Confagricoltura Piemonte esprime parere favorevole all’incremento delle rese vendemmiali delle denominazioni Asti, Moscato d’Asti, Brachetto d’Acqui e Piemonte Brachetto proposte dalle assemblee dei consorzi di tutela.

Il buon andamento della commercializzazione, soprattutto all’estero, e la conseguente riduzione delle giacenze, oggi leggermente al di sotto del livello fisiologico – dichiara Gianluca Demaria, presidente della sezione vino di Confagricoltura Piemonteha suggerito agli enti di tutela un coerente incremento del volume di prodotto disponibile per assecondare le esigenze del mercato. Siamo certi che i consorzi, che concorriamo ad amministrare con rappresentanti espressi dalla parte agricola – aggiunge Gianluca Demaria – sapranno agire con prudenza sull’eventuale sblocco della riserva vendemmiale per continuare ad assicurare un corretto equilibrio tra produzione e consumi“.

L’andamento meteorologico finora ha accompagnato in modo favorevole lo sviluppo vegetativo dei vigneti. Le grandinate, seppur infauste per le zone colpite dal maltempo, non hanno compromesso complessivamente la quantità del raccolto. “L’ultima parte del ciclo produttivo – dichiara Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte, organizzazione che con 40 tecnici impegnati sul territorio sta monitorando l’evoluzione della stagione in vigna – come sempre è la più importante per quanto riguarda la qualità del raccolto. Molto dipenderà da come si svilupperanno le prossime settimane: al momento prevediamo una vendemmia non abbondante, ma con una qualità molto interessante”.

Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia sottolinea l’importanza del confronto nell’ambito della filiera. “Il Piemonte – spiega Enrico Allasia- ha scelto in modo convinto di puntare sulla qualità, tutelando con le denominazioni d’origine quasi tutta la produzione regionale. Dobbiamo rafforzare la coesione tra produttori, trasformatori industriali: per questo abbiamo chiesto alla Regione di monitorare l’andamento della situazione, promuovendo occasioni di incontro per definire insieme le strategie di sviluppo del comparto”.

 




Ernesto Balma confermato alla guida dei pensionati di Confagricoltura Piemonte

Ernesto Balma di Venaria Reale (Torino) è stato confermato alla guida dell’ANPA Piemonte – Associazione nazionale pensionati agricoli di Confagricoltura. Lo ha eletto questa mattina (29 giugno 2021)  l’assemblea dei soci che si è riunita in videoconferenza: per il prossimo quadriennio sarà affiancato alla vicepresidenza da Maria Daville di Alessandria.

Ernesto Balma, 73 anni, alla guida dei pensionati piemontesi di Confagricoltura dal 2017, è anche consigliere dell’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali in rappresentanza delle organizzazioni professionali agricole nazionali e presidente dell’asilo di Altessano a Venaria Reale.

I pensionati piemontesi aderenti ad Anpa Confagricoltura sono circa 14.000, distribuiti su tutto il territorio regionale.

La nostra associazione, fortemente radicata sul territorio – ha dichiarato Ernesto Balma – ha deliberato di impegnarsi attivamente per favorire una massiccia adesione alla campagna vaccinale contro il COVID-19, invitando in particolare gli anziani che ancora non si sono sottoposti alla profilassi a farsi vaccinare in tempi stretti per contribuire a contenere la diffusione dei contagi. Le complicazioni, soprattutto nelle categorie più fragili, possono essere molto gravi e per questo è necessario incentivare la cultura della prevenzione: la nostra presenza diffusa, soprattutto nelle campagne, siamo convinti che possa dare un contributo importante all’opera che con grande determinazione stanno portando avanti le istituzioni per tutelare la nostra salute”.

 

 




Le donne di Confagricoltura Alessandria e Piemonte in Assemblea a Novi Ligure

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 21 giugno, gentilmente ospitati dall’associata Maria Rosa Carlevari presso l’Azienda Binè di Novi Ligure, si sono svolte alle 16 l’Assemblea elettiva di Confagricoltura Donna Piemonte e a seguire alle 17 quella di Confagricoltura Donna Alessandria.

All’ordine del giorno della riunione, oltre all’approvazione del rendiconto consuntivo 2020 e del bilancio preventivo 2021, l’elezione degli organi sociali per il triennio 2021-2024.
L’Assemblea delle associate del Piemonte ha confermato per il secondo mandato alla Presidenza dell’associazione Paola Maria Sacco e alla vicepresidenza Maria Teresa Ballauri e Natalia Bobba.

Sono state elette quali consigliere Federica Busso, Gabriella Fantolino, Maddalena Francese, Maria Pia Lottini, Michela Marenco e Mariella Robasto.
Il Collegio dei Revisori dei Conti è composto da Cristina Bagnasco (Presidente), Paola Picco Coppo e Alessandra Viscoli (Componenti Effettive), Giuseppina Guaglio e Federica Brezzi (Componenti Supplenti).

Siedono nel Collegio dei Probiviri Margherita Rastelli Perinotti e Giovanni Demichelis, i quali si aggiungono al presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia, come previsto dallo Statuto quale componente di diritto.

E’ seguito un fragoroso applauso per gli eletti.
Si è poi passati all’Assemblea di Confagricoltura Donna Alessandria. Al Consesso insieme alle consigliere e alle associate, erano presenti la presidente di Confagricoltura Donna Alessandria Michela Marenco, la presidente di Confagricoltura Donna Piemonte Paola Sacco, il direttore di Confagricoltura Alessandria Cristina Bagnasco, il vice presidente di Confagricoltura Alessandria e presidente di Agriturist Alessandria Franco Priarone e il direttore della Zona di Tortona Francesco Dameri.

L’Assemblea è stata occasione per l’approvazione del rendiconto finanziario 2020 e del bilancio di previsione 2021, di cui ha dato lettura Cristina Bagnasco.
Nel suo discorso, la presidente Marenco ha ricordato tutti gli eventi svolti dall’associazione in questo annus horribilis duramente provato dalla pandemia, tra cui il corso sulla panificazione, il corso sui Social Media condotto dalla docente Barbara Sgarzi, la recente collaborazione per il convegno “Fiori e api” nella Giornata mondiale dell’ambiente e i numerosi altri convegni online e opere solidali a cui ha collaborato su tutto il territorio provinciale.

Sono quindi intervenuti Franco Priarone sulla ripartenza del turismo locale e della valorizzazione del territorio e Luigia Vicarelli sull’Oasi delle api, che ha realizzato nella sua azienda agricola, argomento oggetto del suo intervento all’incontro “Fiori e api”.
“Abbiamo passato un periodo duro per tutti, ma adesso è venuto il momento di pensare al futuro per stare di nuovo insieme, magari a cena o in visite guidate, organizzare nuove attività culturali e di sostegno alla nostra agricoltura, curare le relazioni con altre associazioni al femminile. Conto molto sull’impegno e la collaborazione della mia squadra di consigliere e associate e sulle numerose amiche” ha concluso la presidente Marenco.




Graziano Giacosa confermato presidente della Federazione dell’impresa familiare di Confagricoltura Piemonte

Graziano Giacosa, imprenditore agricolo di Savigliano, titolare di un’azienda frutticola a indirizzo biologico, è stato confermato presidente della Federazione dell’impresa agricola familiare di Confagricoltura Piemonte per il prossimo triennio.

L’elezione è avvenuta ieri, nella riunione on-line dei presidenti provinciali dell’organizzazione che rappresenta oltre 9.000 imprese agricole familiari su un totale di 12.000 imprese aderenti a Confagricoltura in Piemonte.

Giacosa, 51 anni, consigliere di Confagricoltura Cuneo, è anche vice presidente del Consorzio di difesa dalle avversità atmosferiche della provincia di Cuneo.

 

 

 

 




Confagricoltura a Cirio: piena collaborazione per sostenere la ripresa del Piemonte

Il presidente regionale di Confagricoltura Enrico Allasia è intervenuto ieri pomeriggio (25 marzo) alla videoconferenza presieduta dal governatore del Piemonte Alberto Cirio per una valutazione generale con le categorie economiche sulle proposte che il Piemonte presenterà al Governo in materia di interventi da adottare nell’ambito del cosiddetto Recovery Plan, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Nel suo intervento Allasia ha ricordato al presidente Cirio la stagione di profondi cambiamenti che sta vivendo la nostra agricoltura, anche per effetto della pandemia; le difficoltà del settore provato dalla crisi, acuita dalla situazione contingente che si è innestata su un sistema economico già strutturalmente debole e la necessità di interventi urgenti per migliorare competitività, innovazione e sostenibilità del nostro sistema produttivo” hanno commentato per conto di Confagricoltura Alessandria il presidente Luca Brondelli ed il direttore Cristina Bagnasco.

Per Confagricoltura è necessario mettere in campo interventi per colmare le lacune legate al ritardo organizzativo e tecnologico del Piemonte; rafforzare le nostre filiere produttive; potenziare le infrastrutture logistiche e digitali; efficientare il sistema delle risorse idriche; riformare la Pubblica Amministrazione; sostenere la multifunzionalità dell’agricoltura nell’ottica della transizione ecologica ed energetica grazie al riutilizzo dei sottoprodotti per fini energetici, quali biogas, biometano ed idrogeno, sostenere le produzioni integrate e biologiche; contrastare il cambiamento climatico e il dissesto idrogeologico e  sensibilizzare l’opinione pubblica per favorire la consapevolezza dei consumatori e valorizzare il ruolo dell’agricoltura. “Manifestiamo il  pieno impegno di Confagricoltura a collaborare – hanno concluso Brondelli e Bagnasco – e chiediamo alla Regione di essere coinvolti in modo attivo nella definizione degli impegni e nella realizzazione delle azioni progettate”.