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La tecnologia al servizio degli studenti, inaugurato a Uniastiss lo sportello remoto 4.0 dell’UPO

La tecnologia aiuta ad abbattere le distanze e a ridurre i tempi delle pratiche amministrative degli studenti dell’Università del Piemonte Orientale. Presso il Polo Universitario “Rita Levi Montalcini” UNIASTISS, ad Asti, il rettore dell’UPO Gian Carlo Avanzi e il presidente del consorzio Asti Studi Superiori Mario Sacco hanno inaugurato lo Sportello Remoto 4.0, una segreteria studenti virtuale dove gli iscritti all’UPO potranno incontrare il personale da remoto.

Il nuovo sportello virtuale ad Asti costituisce un esperimento pilota che sarà possibile replicare anche in altre sedi UPO dove manca lo sportello fisico. Lo Sportello Remoto 4.0 consentirà agli iscritti, attraverso un sistema di prenotazione informatico, di incontrare virtualmente e da remoto uno degli operatori UPO disponibile in una determinata fascia oraria. Allo sportello gli studenti potranno dialogare di fronte all’operatore, consegnare pratiche relative alla carriera accademica e firmare documenti in originale, senza la necessità di doversi recare fisicamente presso le Segreterie Studenti delle altre sedi UPO.

«L’attivazione di questa postazione costituisce un passo concreto nella direzione del miglioramento dei servizi agli studenti» ha detto il Rettore Gian Carlo Avanzi. «La nostra frammentazione geografica in più sedi, che ha sempre costituito un plus culturale e territoriale ma anche una sfida organizzativa assai impegnativa, oggi può contare su uno strumento tecnologico in più che migliora l’esperienza universitaria dei nostri iscritti.»

In merito al progetto dello sportello a distanza installato ad Astiss il presidente del consorzio Asti Studi Superiori Mario Sacco ha commenta così la scelta dell’UPO.  «L’installazione dello sportello telematico presso la sede universitaria Rita Levi Montalcini è un servizio che avvicina lo studente e i territori all’università e lo facilita in tutte le incombenze amministrative necessarie negli anni di studio. Astiss diventa, quindi, la sede di sperimentazione della piattaforma innovativa e di questa scelta sono grato al Rettore e a UPO. Avere a disposizione una segreteria a distanza per il disbrigo in tempo reale di varie pratiche, per richiedere certificati e informazioni, oltretutto in tempi di emergenza e di riduzione di servizi al pubblico dovuti alla crisi sanitaria, è un servizio di indiscussa utilità già per il prossimo anno accademico e per gli anni a venire.»




UPO: Pubblicato il XXIII Rapporto Almalaurea su profilo e condizione occupazionale dei laureati

Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea ha presentato oggi, venerdì 18 giugno, in streaming, il XXIII Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati italiani; le due indagini hanno coinvolto 76 università aderenti al Consorzio.

Il Rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati ha analizzato le performance formative di 291 mila laureati nel 2020: in particolare, 165 mila laureati di primo livello, 89 mila dei percorsi magistrali biennali e 36 mila a ciclo unico; il Rapporto di AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale dei laureati ha analizzato 655 mila laureati di primo e secondo livello nel 2019, 2017 e 2015 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

Il Profilo dei Laureati

I laureati UPO nel 2020 coinvolti nell’indagine sono 2.126. I dati rilevati dal Consorzio confermano le performance positive registrate negli ultimi anni: l’età media alla laurea è 25,6 anni, appena inferiore alla media nazionale di 25,8. Il 64,1% (media italiana 58,4%) dei laureati termina l’università in corso: in particolare è il 62,1% tra i triennali (contro il 57,7%) e l’80,5% tra i magistrali biennali (contro il 64,3%).

Il voto medio di laurea è 101,3 su 110, inferiore alla media nazionale del 103,2.

Il 73,0% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi e anche questo è un dato nettamente superiore alla media nazionale del 57,6%; dato confermato osservando sia i dati dei laureati di primo livello (74,9% contro il 57,3%) sia dei magistrali (66,7% contro il 61,7%), sia tra i laureati magistrali a ciclo unico (73,5% contro il 50,2%).

Per analizzare la soddisfazione per l’esperienza universitaria appena conclusa si è scelto di prendere in considerazione l’opinione espressa dal complesso dei laureati in merito ad alcuni aspetti.

Il 92,0% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’87,6% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, l’87,1% dei laureati che le ha utilizzate considera le aule adeguate. Più in generale, il 93,7% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.

E quanti si iscriverebbero di nuovo all’Università? Il 72,3% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo, mentre il 5% si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso.

 

 

La Condizione occupazionale

L’Indagine sulla Condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 3.471 laureati UPO. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2019 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2015 e intervistati dopo cinque anni.

Per quanto riguarda i laureati triennali contattati a un anno dal conseguimento del titolo, il 54,2% decide di proseguire il percorso formativo con un corso di secondo livello. Indagando la quota rimanente (45,4%), il tasso di occupazione è dell’83,5% a fronte di una media nazionale del 69,2%, la retribuzione media è di 1.433 Euro (rispetto alla media nazionale di 1.270 Euro) e il 78,5 % valuta efficace o molto efficace il titolo conseguito (contro il 62,8%).

Tra i laureati di secondo livello del 2019 intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari al 75,4% (media italiana 68,1%), la retribuzione media è di 1.489 Euro (media nazionale 1.364 Euro), il lavoro part-time coinvolge il 18,6% dei laureati (contro il 20,7%), la laurea è giudicata efficace o molto efficace dal 66,8% (contro il 66%).

Non cambia di molto la fotografia dei laureati di secondo livello del 2015, intervistati a 5 anni dal conseguimento del titolo.

Il tasso di occupazione è pari al 91,6% (media italiana 87,7%), la retribuzione media è di 1.552 Euro (media nazionale 1.556 Euro), il lavoro part-time coinvolge il 7,2% dei laureati (contro il 10,9%), la laurea è giudicata efficace o molto efficace dal 70,4% (contro il 68,5%).

La professoressa Chiara Morelli, delegata del Rettore per Orientamento, Job Placement, Almalaurea e Stage post-laurea ha commentato con soddisfazione i dati emersi dal Rapporto: «Un anno difficile, un anno che ha richiesto grandi cambiamenti a tutti, ma anche un anno in cui non è mai mancata l’attenzione ai nostri studenti e la collaborazione con scuole, enti, istituzioni e imprese del territorio. Un anno che, come attesta AlmaLaurea, conferma le performance positive del nostro Ateneo.

Gli studenti rimangono al centro di un progetto che prevede un’attenta pianificazione dell’offerta formativa e un accorto orientamento in entrata, in itinere e in uscita. AlmaLaurea certifica la soddisfazione dei nostri studenti, la regolarità negli studi e il rapido inserimento nel mondo del lavoro. Sicuramente i numeri sono molto importanti e se, come in questo caso, sono positivi fanno molto piacere, ma ciò che ci fa comprendere che stiamo percorrendo la strada corretta sono anche i continui apprezzamenti che riceviamo dalle aziende e dalle istituzioni sulla qualità, sulla preparazione e sulle competenze dei nostri studenti.

Un dovuto ringraziamento va, pertanto, a tutte le realtà del territorio che credono al progetto formativo e riconoscono la qualità dei nostri laureati».




Università del Piemonte Orientale, Carlo Robiglio entra a far parte dell’Advisory Board di Jeupo

Carlo Robiglio, Vicepresidente di Confindustria e Presidente di Piccola Industria, oltreché Vicepresidente del Cda del Sole 24 Ore, entra a far parte dell’Advisory Board di Jeupo, Junior Enterprise Universitari del Piemonte Orientale Ets.

Jeupo è un’associazione non profit, parte del network nazionale JE Italy e internazionale delle Junior Enterprise. Si propone di fornire servizi di consulenza a imprese, professionisti ed enti territoriali, reinvestendo i ricavi in formazione e nell’organizzazione di eventi di networking, che portino valore ai suoi associati.

Interamente gestita da studenti, Jeupo può contare su risorse provenienti da diversi background, ma accomunate dalla volontà di crescere umanamente e professionalmente attraverso il learning by doing, oltreché di generare un positivo impatto sociale.

Robiglio, laureato in Giurisprudenza alla Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è fondatore, Presidente e Ceo del Gruppo Ebano, holding che opera nella digital economy e nell’editoria, leader di mercato nella formazione a distanza e nell’e-learning. Fanno parte del Gruppo Ebano, tra gli altri, la Bcorp Centro Europeo di Formazione, Interlinea Edizioni e BTrees.

Già Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte, Presidente di Piccola Industria dell’Associazione Industriali di Novara e Presidente di Piccola Industria del Piemonte, Robiglio è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere e poi di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.

In “Uno sguardo oltre l’impresa” ha raccolto gli editoriali scritti tra il 2014 e il 2017 per L’Imprenditore, la rivista di Piccola Industria di cui è stato Direttore in quel periodo. La sua ultima pubblicazione è “Doppia Accelerazione”, dove propone e commenta con Alberto Mattiello alcune riflessioni tratte dalla prestigiosa MIT Sloan Management Review.

“Siamo entusiasti di poter contare sul supporto di Carlo Robiglio, che sarà di fondamentale e strategica importanza per la crescita di Jeupo”, afferma Giorgio Cuzzocrea, Vicepresidente di.Jeupo. “Mi auguro di poter fornire all’associazione il contributo di un’esperienza maturata sul campo, sia nell’impegno confederale che in quello specifico che caratterizza la mia vicenda imprenditoriale”, dichiara Carlo Robiglio.

 




UPO amplia l’offerta formativa a Vercelli con due nuove lauree triennali proiettate al futuro e alla sostenibilità

A pochi giorni dall’istituzione del Ministero per la Transizione ecologica l’Università del Piemonte Orientale ufficializza la nascita di due nuovi corsi di laurea triennale che amplieranno l’offerta formativa del DISIT (Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica) proprio sui temi dell’ambiente e della sostenibilità.

I nuovi corsi di Chimica Verde (che sostituisce e rinnova il corso di Scienza dei Materiali – Chimica) e di Gestione ambientale e sviluppo sostenibile (GASS) saranno erogati nelle aule e nei laboratori del Complesso Universitario “San Giuseppe” a Vercelli; immatricoleranno studenti a partire dall’anno accademico 2021-2022 e saranno entrambi ad accesso libero.

La chimica sostenibile del futuro sarà al centro del percorso triennale in Chimica Verde. «Nello scenario delineato dall’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile e dal Green New Deal europeo emerge in modo forte la centralità della chimica», spiega il referente del corso, professor Enrico Boccaleri. «Il corso di Chimica Verde ha come obiettivo formativo la sostenibilità ambientale dei processi chimici, la riduzione dell’uso delle risorse naturali preziose, i processi di recupero, il riciclo e la valorizzazione nell’ottica dell’economia circolare».

Le tematiche che il corso approfondirà sono molto attuali, a beneficio della sua spendibilità sul mercato del lavoro e della possibile integrazione con i percorsi accademici del futuro. «La società contemporanea – continua Boccaleri – sta prendendo consapevolezza dell’urgente necessità di trasformare la crescita economica e industriale in chiave sostenibile e armonica nel rispetto del pianeta: la chimica sarà una disciplina cardine di questo cambiamento.»

Il corso di Chimica Verde integrerà lo studio della matematica e della fisica e dei diversi settori della chimica con i fondamenti teorici e sperimentali della chimica verde, dei processi chimici e biotecnologici basati su fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale e delle strategie di valorizzazione di scarti e sottoprodotti. Centrali, nel corso di studi, saranno le numerose attività di laboratorio, garantite a tutti gli iscritti grazie alle nuove strumentazioni in dotazione al DISIT nel polo di Vercelli.

Il corso in Gestione ambientale e sviluppo sostenibile (GASS) sarà coordinato dal professor Enrico Ferrero e nasce per creare figure professionali in grado di comprendere e rispondere adeguatamente alle grandi sfide ambientali del futuro. La lotta ai cambiamenti climatici, la salvaguardia dell’ambiente e la transizione verso le energie rinnovabili saranno al centro del percorso formativo e avranno come comune denominatore i temi della transizione ecologica verso un modello di sviluppo sostenibile, come per esempio l’economia circolare e la green economy.

«Il corso di laurea in Gestione Ambientale e Sviluppo Sostenibile – spiega il professor Ferrero – intende preparare i giovani alle più importanti sfide presenti e future della nostra società quali la transizione ecologica e la lotta ai cambiamenti climatici. I temi della sostenibilità verranno declinati, con metodologie didattiche innovative, in tutti i loro aspetti, scientifici, economici, giuridici e sanitari per formare figure professionali moderne in grado di accompagnare le realtà produttive, artigianali e dei servizi verso un futuro sostenibile».

GASS mixerà una solida base di contenuti teorici alle attività di laboratorio, per sviluppare nei laureati la capacità di trasferire il know-how acquisito per la risoluzione di questioni pratiche e applicate. Per questo motivo il corso si rivolge a chi nutra interesse per l’ambiente e per le sue interazioni con la società, per promuovere un modello di sviluppo sostenibile utile ad affrontare e risolvere i problemi complessi con un approccio olistico.
Le immatricolazioni partiranno dall’estate. Tutti gli studenti interessati potranno seguire online le attività di orientamento a partire da metà marzo sul sito di Ateneo www.uniupo.it.

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L’UPO riapre in presenza le lezioni del primo anno

La Regione Piemonte ha cambiato il colore nella classificazione del rischio epidemiologico, diventando arancione.

Il Comitato Regionale di Coordinamento del Piemonte ha deciso di conformarsi alle indicazioni ministeriali e di riaprire alla modalità in presenza le lezioni delle discipline relative al 1° anno, nonché, laboratori, tirocini, stage, esercitazioni ed esami. Le attività didattiche relative agli anni successivi al primo e le proclamazioni delle lauree continueranno in modalità telematica.

Per quanto riguarda l’UPO, si è disposto di dar luogo a opportune sanificazioni degli ambienti nelle giornate del 30 novembre e del 1° dicembre. La riapertura è fissata per mercoledì 2 dicembre.

Rimane la possibilità per le studentesse e gli studenti del primo anno di seguire le lezioni in diretta streaming, come è avvenuto nel mese di ottobre.

A questa pagina è possibile consultare le linee guida del Co.Re.co.




E’ online il bando per studenti UPO in difficoltà

L’Associazione dei Laureati dell’Università del Piemonte Orientale UPO Alumni ha ideato e promosso, a partire dallo scorso mese di maggio, la campagna solidale di raccolta fondi “Il tuo sogno continua” rivolta a supportare le studentesse e gli studenti UPO in difficoltà con il pagamento delle tasse universitarie.

Le donazioni hanno superato quota 115.000 Euro e i fondi possono ora essere distribuiti a coloro i quali ne hanno più bisogno; UPO Alunni, inoltre, comunica che sarà ancora possibile contribuire alla raccolta anche nelle prossime settimane utilizzando l’IBAN dedicato IT79V0503410100000000041328.

Sul sito di UPO Alumni è stato pubblicato il bando relativo alle borse di studio destinate a tutti gli iscritti ai corsi di laurea triennale, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale i cui contesti familiari hanno subìto una significativa diminuzione del reddito a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia.

La campagna di UPO Alumni a sostegno degli studenti del Piemonte Orientale – cominciata con la generosa donazione di 60.000 Euro da parte dell’Avvocato vercellese Carlo Olmo – è stata concepita nel pieno dell’emergenza in risposta ai segnali allarmanti che prefiguravano un potenziale significativo incremento dell’abbandono degli studi nelle Università di tutta Italia.

Le domande per richiedere contributi, di importo compreso tra 500 e 1500 euro, possono essere scaricate sul sito dell’Associazione (upoalumni.uniupo.it) e devono essere presentate entro le ore 12:00 del 20 settembre 2020. Un’apposita commissione valuterà le richieste e pubblicherà l’elenco dei vincitori delle borse entro 30 giorni dalla scadenza del bando.

La Presidente di UPO Alumni, professoressa Francesca Boccafoschi, si dice «pienamente soddisfatta per il buon esito del progetto “Il Tuo sogno continua”. Nonostante il poco tempo a disposizione abbiamo avuto una grande dimostrazione di solidarietà in particolar modo dai privati desiderosi di sostenere gli studenti UPO nel loro percorso formativo. Un ringraziamento particolare va inoltre all’Università del Piemonte Orientale e agli Uffici Amministrativi che hanno offerto il loro prezioso supporto nella gestione del bando. UPO Alumni, inoltre, intende mantenere aperto anche in futuro il progetto “Il tuo sogno continua” con altre iniziative a sostegno degli studenti UPO”.

«Grazie a questa campagna solidale molti studenti potranno avere un supporto concreto e rapido per proseguire senza dannosi rallentamenti la propria esperienza accademica» commenta soddisfatto il rettore UPO Gian Carlo Avanzi. «Oltre a garantire il diritto allo studio delle ragazze e dei ragazzi iscritti all’UPO, questa campagna dimostra che l’Università è percepita come un attore importante del tessuto sociale di questo territorio e che la creazione di persone preparate e competenti è un obiettivo primario per lo sviluppo del Piemonte orientale e del Paese intero».




UPO e Fase 2 emergenza COVID-19, le nuove disposizioni del Rettore

L’UPO ha recepito il DPCM dello scorso 26 aprile con cui il Governo ha introdotto ulteriori disposizioni e misure per il contenimento del contagio da Covid-19 e varato la cosiddetta “Fase 2”.

In questa fase è ammessa la riapertura di alcune attività; sono consentiti in misura limitata alcuni spostamenti; rimane vietata ogni forma di assembramento e sospesa l’attività didattica in presenza negli istituti di formazione di ogni ordine e grado.

L’UPO sta dotando le strutture dei dispositivi di prevenzione e di sicurezza necessari (apparecchi per la rilevazione della temperatura, mascherine, guanti, disinfettanti, ecc.) e per sanificare a fondo gli ambienti prima della riapertura. È stato inoltre identificato un gruppo di lavoro composto da personale tecnico-amministrativo che avrà il compito di predisporre le linee guida e le operazioni necessarie per la ripresa.

In base a queste premesse il rettore Gian Carlo Avanzi e il direttore generale Andrea Turolla hanno disposto che l’attività didattica prosegue a distanza, come pure gli esami (da oggi sostenibili anche in forma scritta a distanza) e le tesi di laurea, di master e di dottorato; le strutture rimarranno chiuse al pubblico fino al 24 maggio e il pubblico esterno continuerà a rivolgersi agli uffici via email o telefono o in videoconferenza.

Alcune strutture saranno riaperte per consentire l’accesso ai soli laboratori di ricerca dal 4 maggio, coerentemente con le attività di sanificazione. Chi vi accederà dovrà avere DPI idonei. Le biblioteche rimangono chiuse al pubblico, garantendo l’assistenza remota per l’accesso alle risorse elettroniche disponibili online.

L’attività amministrativa continua nella modalità di lavoro agile fino al 24 maggio. Restano invariate le aperture delle portinerie del Complesso Perrone a Novara, del DISIT ad Alessandria, del Complesso San Giuseppe a Vercelli, di Ipazia e di Palazzo Bellini a Novara; a queste strutture si aggiunge il DSF a Novara con orario 9.00 – 17.00.
In questo periodo l’UPO provvederà a informare e a formare il proprio Personale sul comportamento igienico-sanitario nei luoghi di lavoro.




Covid-19:le tre province UPO all’interno della zona rossa. Ecco le indicazioni dell’università

Nella notte e stato firmato il DPCM con cui le nostre tre province sono state identificate come zone dove servono misure più restrittive per il contenimento del contagio di COVID-19.

L’intero Decreto, che trovate in allegato, contiene misure comportamentali che devono essere seguite scrupolosamente da tutti.

Per quanto riguarda il funzionamento delle nostre strutture, vengono date queste indicazioni che varranno fino a nuovo aggiornamento.

1.    La sospensione dell’attività didattica è prolungata fino al 3 aprile e sostituita con modalità a distanza;

2.    Gli esami rimangono sospesi fino al 15 marzo; seguiranno nei prossimi giorni indicazioni per la ripresa;

3.    Sono sospese le sedute degli organi collegiali in presenza (cfr. Decreto art. 1 c.1 lett. h) fino al 3 aprile;

4.    Circa l’attività amministrativa e di ricerca, l’art. 1 c. 1 lett. (a) del Decreto recita: «Evitare ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, anche all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

Sentite le Autorità competenti, si interpreta che non è contemplato l’obbligo di chiusura fisica delle strutture. Pertanto i dipendenti, salvo diverse disposizioni che potrebbero giungere nelle prossime ore/giorni:

a)    possono svolgere regolare attività lavorativa nelle proprie strutture;

b)    possono chiedere all’Amministrazione centrale il lavoro agile (cfr. Decreto art. 2 c. 1 lett. r)

c)    possono chiedere periodi di congedo ordinario o di ferie (cfr. Decreto art. 1 c. 1 lett. e) ai propri responsabili, che lo concederanno in base alle esigenze di ufficio.

In caso di controllo in entrata/uscita nei territori oggetto delle misure restrittive, si suggerisce di farsi identificare con badge aziendale e documento di identità. Nuove e più dettagliate disposizioni saranno tempestivamente comunicate.

Per tutto il resto si fa riferimento alla Circolare interna del 5 marzo, intendendosi tutto prolungato fino al 3 aprile, a eccezione degli esami, come si è detto.

È chiesto a tutti di tenersi costantemente aggiornati attraverso il sito www.uniupo.it e la posta elettronica.

Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti nell’uniformarsi alle disposizioni e nell’adottare comportamenti consoni al momento, anche dal punto di vista comunicativo.

 

Gian Carlo Avanzi, Rettore

Andrea Turolla, Direttore generale