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Felici (Confartigianato Piemonte): “Agli artigiani non si può addossare la croce della lotta contro l’inquinamento”

Tutte le mattine un artigiano si sveglia, si affaccia alla finestra per vedere che tempo fa e si chiede: potrò circolare e lavorare? Domani mattina sicuramente la risposta sarà negativa, visto l’ennesimo annuncio del blocco del traffico. Insomma, la giusta lotta all’inquinamento prosegue con provvedimenti tampone. Come artigiani non intendiamo sopportare una simile improvvisazione in materia di mobilità.

Così Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, commenta la nuova decisione del blocco del traffico.

 

“Pmi, micro-imprese e artigiani vivono tra mille difficoltà: 3 mesi di lockdown, oneri fiscali e burocratici, zero liquidità, ripartenza lenta. Ora non possono chiederci di portare anche la croce della lotta all’inquinamento, che deve essere condotta adottando misure strutturali non solo in tema di mobilità.

Su questo fronte non vediamo novità. Peccato che ora la situazione delle nostre imprese non è solo difficile, ma drammatica. Giardinieri, idraulici, elettricisti: sono davvero tanti gli artigiani preoccupati dal dover subire un ulteriore grave danno economico. Utilizzano il furgone come strumento di lavoro, per raggiungere i clienti o per fare consegne. Bloccarli vuol dire impedire loro di lavorare, e davvero pochi sono nelle condizioni di poter investire decine di migliaia di euro nell’acquisto di un nuovo mezzo di trasporto.

Porteremo la loro voce domani all’incontro in Regione con l’assessore  Marnati. Ancora una volta chiederemo esenzioni per chi utilizza, ad esempio, i mezzi N1, euro 3 diesel per le tipologie produttive che ricoprono carattere d’urgenza o non procrastinabili ed in particolare per quelle attività previste per legge ma, soprattutto, provvedimenti non estemporanei.

Cosa si pensa di fare, per esempio, sul fronte del riscaldamento, che a breve verrà attivato, che è ben più inquinante dei mezzi diesel? Voglio ricordare che la Regione ha giustamente preso posizione contro il Comune di Torino sulla Ztl, sostenendo che non è il traffico a produrre inquinamento. Ci aspettiamo, quindi, una posizione coerente con questo assunto anche quando si tratta di blocchi del traffico”.

 




Torino. Qualità dell’aria, dal primo ottobre ritornano i limiti alla circolazione

Dopo la delibera approvata dalla Giunta regionale, anche la Città metropolitana di Torino ha adottato oggi il decreto a firma della Consigliera metropolitana con delega all’ambiente Barbara Azzarà, che comprende l’ordinanza tipo sui blocchi del traffico che verrà utilizzata dai comuni a partire dal primo di ottobre.

Rientrano negli obblighi previsti dal Protocollo padano, oltre a Torino, i comuni Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano, dove i sindaci inviteranno tutta la popolazione ad utilizzare il meno possibile l’auto per la mobilità urbana e a privilegiare l’uso di altri mezzi di trasporto a basso impatto ambientale.

Quest’anno, a seguito delle valutazioni sullo stato della qualità dell’aria condotte da ARPA Piemonte, si sono aggiunti i comuni di Cambiano, La Loggia, Santena e Trofarello.

E’ stato così definito lo schema dei blocchi strutturali del traffico e quello dei blocchi che scatteranno in situazioni di emergenza in coerenza con le indicazioni regionali e con i provvedimenti adottati negli anni passati. Le misure adottate, a causa dei significativi superamenti dei valori limite di qualità dell’aria nel territorio metropolitano, risultano in alcuni casi più restrittive rispetto a quanto previsto nell’Accordo padano.

Viene confermato il percorso di limitazione progressiva dei veicoli più inquinanti. A partire dal 1 ottobre 2020 oltre a tutti i veicoli Euro 0 diesel, benzina, metano e gpl e Euro 1 Diesel, già bloccati l’anno scorso, saranno fermi 7 giorni su 7 e h 24 anche tutti i veicoli diesel Euro 2 Diesel. I ciclomotori e i motocicli Euro 0 continueranno ad essere bloccati 7 giorni su 7 e h 24 nei 6 mesi del periodo invernale.

Le auto e i veicoli adibiti al trasporto merci diesel Euro 3 saranno invece fermi nei giorni feriali dalle 8 alle 19 nel solo periodo invernale. Il blocco dei veicoli diesel Euro 4 che sarebbe dovuto scattare con le stesse modalità dal 1° ottobre 2020 è stato posticipato, su indicazione delle regioni del bacino padano, al 1° gennaio 2021 per consentire di modulare la mobilità dei cittadini in questo periodo di ridotta capacità del trasporto pubblico ai fini di contenere l’infezione da Covid-19.

Per contrastare il perdurare dei valori limite di superamento degli inquinanti in aria ambiente sono state invece potenziate, secondo le indicazioni di Regione Piemonte, le misure temporanee regolate dal Semaforo antismog.

Nelle situazioni di allerta di I° livello (arancio) è stata estesa la limitazione della circolazione agli autoveicoli diesel fino alla categoria Euro 5 e benzina Euro 1 dalle 8 alle 19, i veicoli adibiti al trasporto merci diesel fino alla categoria euro 4 saranno fermi dalle 8 alle 19 nelle giornate dal lunedì al venerdì e dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19 nelle giornate di sabato e festive.

Nelle situazioni di allerta di II° livello (rosso) verranno fermati anche i veicoli adibiti al trasporto merci diesel Euro 5 e benzina Euro 1 dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19 sia nei giorni feriali che festivi.

In caso di allerta di III livello (viola) si fermeranno tutti i veicoli diesel fino a Euro 5 e benzina Euro 1 dalle 7 alle 20.

Sono state prorogate le deroghe per veicoli diesel Euro 3 e 4 condotti da persone il cui ISEE del relativo nucleo familiare è inferiore alla soglia di 14.000 euro, da lavoratori turnisti o che stanno rispondendo a chiamata in reperibilità e per i veicoli al servizio delle manifestazioni regolarmente autorizzate e condotti da operatori economici che accedono o escono dai posteggi dei mercati settimanali o delle fiere. Le deroghe saranno valide fino al 31 dicembre 2020 per i veicoli diesel Euro 3 e fino al 1° gennaio 2021 per i veicoli diesel Euro 4. Per i veicoli Euro 5 interessati dalle limitazioni temporanee le deroghe in questione non hanno scadenza.

Per quanto riguarda gli impianti di riscaldamentorimane l’obbligo di utilizzare nei generatori di calore di potenza termica nominale inferiore ai 35 kW pellets certificati conformi alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 e il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale introdotta dal decreto attuativo dell’articolo 290, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e 4 stelle in caso di allerta di I livello o superiore.

“Ringrazio i sindaci del Tavolo metropolitano – ha commentato la consigliera con delega all’Ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà – che anche in questo frangente hanno mantenuto fermo il principio di salvaguardare la salute dei cittadini dell’area metropolitana, senza vanificare gli sforzi di questi anni e al contempo sono riusciti a tenere in conto la situazione straordinaria ed emergenziale che stiamo vivendo”.