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Edilizia, fino a 50 mila euro di contributi

Chi deciderà di ristrutturare o costruire una nuova casa potrà avere fino a 50mila euro di contributi dalla Regione per il pagamento degli oneri dovuti ai Comuni.

La Commissione Urbanistica del Consiglio regionale, riunita in videoconferenza con la Commissione Bilancio e presieduta da Mauro Fava, ha dato oggi parere favorevole a maggioranza alla delibera di Giunta che renderà operativa nel giro di pochi giorni la normativa prevista dal Riparti Piemonte in favore dell’edilizia.

Il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Carosso ha illustrato la misura che mette a disposizione 26 milioni di euro per il 2020 per erogare contributi a cittadini e imprese che abbiano fatto domanda in Comune per opere edilizie tra il 29 maggio scorso e il prossimo 30 novembre.

Come concordato dalla Regione con Anci (l’associazione dei Comuni), i contributi per il pagamento degli oneri per la costruzione o al riuso edilizio saranno calcolati dai Comuni al momento della richiesta dei titoli abilitativi per le costruzioni e verranno erogati in breve tempo dai Comuni stessi. In caso di interventi di recupero il contributo potrà coprire anche il 100% degli oneri previsti, nel caso di nuova costruzione fino al 50%. Il contributo massimo sarà comunque di 50mila euro.

Nel caso in cui le richieste siano già state presentate e il cittadino abbia già pagato gli oneri al Comune questi verranno rimborsati dalla Regione. Da domani e nei prossimi giorni le misure saranno spiegate nel dettaglio dai funzionari dell’assessorato in tre distinti seminari di approfondimento online (webinar) e dall’8 luglio entrerà in funzione la piattaforma per gestire domande e contributi.

Il presidente della II Commissione Mauro Fava, citando in modo particolare il grande apporto dato dal consigliere Valter Marin, ha espresso la propria soddisfazione “per aver raggiunto questo importante traguardo che darà una svolta all’edilizia in Piemonte in questo grave periodo di difficoltà per cittadini e imprese”.




#ripartipiemonte, anche il settore delle costruzioni è ripartito in regolarità

La fase 2 è cominciata ed anche il SETTORE DELLE COSTRUZIONI si è messo in movimento,  in Italia alcuni cantieri pubblici erano già ripartiti ed ad oggi sono circa il 50 % dichiara il Segretario Generale Feneal Uil Piemonte, GIUSEPPE MANTA.

 

In Piemonte sono ripartiti i cantieri del Terzo Valico dei Giovi con tutte le precauzioni e con l’insediamento del Comitato Aziendale della Sicurezza come previsto dal protocollo all’interno dell’accordo Interconfederale del 24 aprile 2020 firmato da CGIL CISL UIL, Mit, Ministero del Lavoro, Stazioni Appalti Pubblici e Parti.

 

In tutte le province come FENEALUIL FILLEA CGIL FILCA CISL Piemonte abbiamo chiesto l’istituzione urgente dei Comitati Territoriali per andare incontro alla ripresa con la certezza che la sicurezza sia applicata su tutti i cantieri sia pubblici che privati.

 

Si presume che entro il 18 maggio quasi il 100% delle imprese sopravvissute riprendano il lavoro. Le difficoltà sono dovute al reperimento dei DPI quali mascherine, guanti ecc..

Tramite gli Enti Bilaterali del Settore si è cercato di provvedere aiutando imprese e lavoratori purtroppo i tempi di consegna sono lunghi e non tutti sono riusciti a reperirli.

 

La ripresa dovrà essere monitorata su molti aspetti, non si può mettere a repentaglio la salute dei lavoratori per il profitto e nello stesso tempo bisogna salvaguardare le imprese regolari e sane dalla concorrenza sleale da parte di imprese irrispettose delle regole che possono trovare terreno fertile.

Dalle organizzazioni nazionali è arrivato un monito al settore attraverso un comunicato stampa in cui i tre Segretari Nazionali Panzarella (FENEAL UIL) Genovesi (FILLEA) e Turri (FILCA) dichiarano:  “Ai tanti che oggi dichiarano di voler combattere il lavoro nero, consigliamo una semplice ed efficace operazione: vincolare tutti gli incentivi per risparmio energetico, sisma bonus, ristrutturazioni al possesso del Durc di Congruità. Cioè alla documentazione emessa dalle Casse Edili che certifica che i lavori per cui lo Stato ci mette praticamente l’intero importo, sono stati svolti da un numero congruo di lavoratori, e che è stato applicato correttamente il Contratto Collettivo edile”.

Purtroppo sembra che la Regione Piemonte voglia proseguire per altre strade che rischiano di creare notevoli problemi sia dal punto di vista della regolarità che dalle infiltrazioni mafiose.

Nel disegno di Legge Regionale n.95 presentata il 5 maggio 2020 al Titolo 5 , Art 65 e 66 affronta questi due argomenti lasciando le maglie troppo larghe per quanto riguarda la regolarità in nome di una ripartenza a tutti i costi mettendo le regole in secondo piano.

Nel Settore Edile che è uno dei settori più colpiti dal problema delle infiltrazioni mafiose e malavitose non esigere immediatamente da parte delle imprese il certificato antimafia può essere controproducente e soprattutto la proroga del durc al 31 gennaio 2021 rischia di essere devastante.

Si dà modo alle imprese irregolari di non esibire il Documento di Regolarità Contributiva per oltre un anno con danno ai lavoratori ed alle imprese serie e regolari.

Queste imprese possono permettersi per un anno di non pagare contribuzione INAIL INPS e CASSA EDILE e in un anno come Sindacato delle Costruzioni abbiamo visto nascere moltissime imprese che incassati i soldi dei SAL (Stato Avanzamento Lavori),  non hanno pagato i lavoratori, i fornitori ed i contributi, hanno dichiarato la chiusura.

C’era già stata la proroga a livello nazionale sino al 15 giugno 2020 e come OO.SS. non eravamo soddisfatte, questa ulteriore proroga chiesta dalla regione Piemonte è inconcepibile.

Il Settore ha bisogno di imprese sane ed in regola che non vengano messe in difficoltà da imprenditori da quattro soldi che approfittano di falle nel sistema dei controlli, i lavoratori hanno bisogno di avere certezze della retribuzione, della contribuzione e dei versamenti in Cassa Edile, se per un anno non hanno versamenti in cassa edile ma l’impresa continua il lavoro impunemente rischiano di non ricevere la Gratifica Natalizia, le Ferie, l’Anzianità Professionale oltre al TFR ed i contributi pensionistici.

RIPARTI PIEMONTE deve avvenire in regolarità non deve prevedere norme che inficiano la regolarità già difficoltosa del settore che conta a livello nazionale oltre 400 mila lavoratori irregolari.

INDAGINE NUMERI EDILIZIA E CIG FENEALUIL PIEMONTE

 




Accesso gratuito per i Comuni al Modulo unico per l’edilizia

Regione Piemonte e CSI consentono a tutti i Comuni piemontesi di attivare gratuitamente per tutto il 2020 Mude Piemonte, il Modello unico digitale per l’edilizia.

“La decisione – annota l’assessore ai Servizi digitali, Matteo Marnati – è sulla scia delle recenti disposizioni per contrastare il Coronavirus e per incentivare la Pubblica amministrazione a utilizzare soluzioni informatiche a fornire servizi on line a cittadini, professionisti e imprese, evitando così ogni spostamento non necessario.

Stiamo usando tutti gli strumenti possibili per aiutare imprese e professionisti ad accorciare la filiera della burocrazia, in questo caso anche economico perché il servizio sarà gratuito”. “L’emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando – aggiunge l’assessore all’urbanistica, Fabio Carosso – necessita di un grande impegno da parte di tutti e la tecnologia può darci una grande mano in questo momento”.