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Previsti 30 milioni per i ristori alle Rsa

Per aiutare le Rsa in difficoltà la Regione ha “previsto una cifra di 30 milioni di ristoro per i maggiori costi per il Covid, che otteniamo dal risparmio (involontario) di fondi non erogati alle strutture per l’integrazione delle rette, a causa della diminuzione del numero di ospiti. Sono cifre già a bilancio: 19,5 milioni per il 2020 e 10,5 milioni per l’anno 2021, quindi non andremo a gravare sul bilancio regionale”. Lo ha affermato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco.

Durante la seduta ordinaria l’assessore ha illustrato la situazione economica e finanziaria in relazione ai due disegni di legge di sostegno alle strutture residenziali e di sviluppo delle forme associative di medicina generale.

“Nel 2020 – ha proseguito – a causa dell’emergenza Covid abbiamo visto un’importante riduzione degli accessi alle strutture, in alcuni casi il 35-40% di letti vuoti. Abbiamo raccolto l’appello di un settore in crisi anche per l’aggravio di costi, con il rischio fallimento per molte residenze”.

Il gruppo Pd, per voce dei consiglieri Raffaele Gallo, Monica Canalis, Daniele Valle e Domenico Rossi ha chiesto chiarimenti sulla modalità di erogazione dei fondi “visto che stiamo attingendo a dei Lea, quindi somme previste per le famiglie, che invece giriamo alle strutture. Rischiamo dei rilievi da parte della Corte dei Conti”.

In particolare Canalis ha richiesto dati certi sugli effettivi risparmi dai convenzionamenti, “una cifra che sarà definita a fine gennaio alla chiusura dell’ultimo trimestre 2020”, ha spiegato Icardi.

Per il capogruppo Luv, Marco Grimaldi, “andrebbe fatta un’analisi sui bilanci delle grandi multinazionali che non hanno certo bisogno dei nostri ristori. Dovremmo inserire nella legge dei criteri di equità”.

Nella seconda parte della seduta, con l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano è stato fatto un approfondimento sui capitoli di bilancio coinvolti dai due disegni di legge. Critiche le opposizioni sullo spostamento di 10 milioni di euro dal trasporto pubblico locale. Fondi che si conta di reintrodurre entro l’anno grazie a rinegoziazione dei mutui e possibili nuovi fondi statali, senza depotenziare il servizio, né soprattutto impattare sul rientro a scuola perché è stato finanziato dai prefetti, secondo l’assessore.

Ad inizio mattinata si è svolta l’audizione delle organizzazioni sindacali, che hanno chiesto di sospendere il percorso di approvazione del disegno di legge sullo sviluppo delle forme associative di medicina generale (Ddl 127).

I sindacati, intervenuti con i rappresentanti territoriali di welfare e sanità (Danila Botta Cgil, Luca Caretti Cisl e Francesco Lo Grasso Uil), hanno motivato rilevando che il tema del provvedimento – l’implementazione della medicina di gruppo e della rete dei medici di medicina generale – dovrebbe collocarsi all’interno di una profonda revisione della rete territoriale dei servizi, che anche la pandemia ha dimostrato essere deficitaria.
Questo è quanto emerso anche attraverso le domande poste agli auditi dal presidente Stecco e dai consiglieri Monica Canalis, Domenico Rossi e Daniele Valle (Pd), Sarah Di Sabato (M5s) e Marco Grimaldi (Luv).




Consiglio regionale: un milione per i capitali delle Pmi

Un milione di euro è lo stanziamento della Giunta Regionale per la capitalizzazione delle piccole e medie imprese nell’emergenza-Covid.

Lo stabilisce il provvedimento,  il cui parere preventivo favorevole è stato approvato all’unanimità dalla Terza commissione  (presidente Claudio Leone), che recepisce la proposta del capogruppo Pd Raffaele Gallo.

L’intervento è rivolto alle imprese del settore manifatturiero e delle costruzioni e – come ha spiegato l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano – prevede contributi a fondo perduto di valore massimo pari a  62.500 euro per l’aumento di capitale delle società che, al fine di proseguire e rilanciare la propria attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, effettueranno un’operazione di aumento di capitale sociale di importo minimo pari a 50.000 euro e massimo pari a 250.000 euro. La Dgr prevede il 30% per aumenti di capitale compresi tra 50.000 e 150.000 euro, il 25% per aumenti di capitale compresi tra 151.000 e 250.000. A Domenico Rossi (Pd) che ha rilevato l’esclusione dai benefici delle imprese sociali, Tronzano ha spiegato che si tratta di una sperimentazione da eventualmente allargare successivamente a tutte le Pmi.

 

Sostegno alla montagna

La commissione ha poi espresso parere preventivo favorevole a maggioranza al programma annuale per l’erogazione dei contributi a favore della montagna, la cui cifra ammonta a 2 milioni e 900mila euro da distribuire tra i Comuni e le Unioni delle Comunità ed Enti montani. L’assessore allo Sviluppo della montagna Fabio Carosso, ha illustrato le quattro macrolinee di azione: gli interventi per affrontare l’emergenza epidemiologica, la risistemazione dei territori montani dopo gli eventi alluvionali, il sostegno alla scuola anche per la didattica a distanza e il turismo sostenibile.

 

Contributi alle pro loco

Sono 322.500 euro le risorse finanziarie per il 2020 a sostegno delle pro loco piemontesi. Lo prevede la Proposta di deliberazione, che ha incassato il parere preventivo favorevole a maggioranza dalla commissione. Come ha sottolineato l’assessora al Turismo Vittoria Poggio, le pro loco sono importanti strumenti per lo sviluppo dei territori. I contributi sono riservati solamente alla realizzazione di eventi con importi superiori a 500 euro, la procedura di erogazione è quella dello sportello, ovvero in base alla presentazione delle domande sino ad esaurimento della dotazione finanziaria.

 

Predazione da lupi

Anche il lupo verrà considerato causa d’indennizzo dei danni causati da calamità naturali e avversità atmosferiche. Lo prevede la bozza di modifica relativa alla Legge regionale che disciplina il riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale. La commissione ha espresso parere preventivo favorevole a maggioranza. L’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa ha spiegato che la modifica riguarda proprio l’equiparazione degli animali di specie protette di fauna selvatica alle avversità naturali e atmosferiche.

 

Complessi ricettivi all’aperto e del turismo itinerante

La commissione, su richiesta dei consiglieri del Pd (GalloMonica Canalis, Maurizio Marello e Domenico Rossi) per approfondire il provvedimento, ha rinviato alla prossima settimana la trattazione del Disegno di legge 85 che modifica la legge regionale sui complessi ricettivi all’aperto e sul turismo itinerante, che era stata approvata nel 2019. Come ha spiegato l’assessora Poggio, il provvedimento  si è reso necessario dopo le osservazioni, i pareri e le impugnazioni da parte di alcuni Ministeri (Mibact e Interni) e dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. In particolare, sono stati mossi rilievi sulla compatibilità ambientale per quanto riguarda gli allestimenti ricettivi all’aperto, nonché sul rischio di generare confusione con le norme vigenti nel settore tecnico-edilizio.  Nel dibattito sono anche intervenuti Sarah Disabato (M5s) e Valter Marin (Lega).

 




Consiglio regionale: approvato il Piano sicurezza integrata

Innovative bodycam in dotazione alla Polizia locale dei Comuni, aumento delle telecamere sul territorio, istituzione del Controllo di vicinato e azioni di inclusione sociale, per una spesa totale di 1 milione e 800 mila euro.

Questi i pilastri fondamentali del piano della Sicurezza integrata proposto dall’assessore Fabrizio Ricca con una delibera di Giunta e approvato a maggioranza oggi dall’Aula di Palazzo Lascaris. I coordinatori dei gruppi di Controllo di vicinato, dovranno essere auspicabilmente individuati tra i componenti delle forze dell’ordine competenti per territorio.

L’aspetto preponderante delle nuove norme – anche dal punto di vista finanziario – riguarda i sistemi di sicurezza integrata: soprattutto l’incremento della videosorveglianza sul territorio e la dotazione sperimentale di bodycam alla polizia locale degli otto capoluoghi di provincia. Il piano prevede anche l’istituzione del Controllo di vicinato con la partecipazione attiva dei cittadini nella prevenzione della criminalità sul territorio, in collaborazione con le forze dell’ordine.

Il piano prevede anche alcuni interventi di inclusione sociale: progetti contro la devianza e il disagio giovanile per il miglioramento delle zone degradate delle periferie delle città, che però sono stati ritenuti insufficienti da molti consiglieri di opposizione ripetutamente intervenuti nel corso della discussione.

Altri fondi sono previsti per pagare gli straordinari alla polizia locale in seguito all’emergenza Covid e per l’installazione di videocamere sui taxi e sui servizi di trasporto pubblico locale.

“Per il Piemonte abbiamo pensato a un piano serrato che traduca il concetto di ‘sicurezza’ in qualcosa di concreto e vivo – ha detto l’assessore Ricca -. Attraverso la formazione del personale, dandogli in dotazione strumenti tecnologici all’avanguardia ma anche ricorrendo, per la prima volta, a un piano di studio del fenomeno criminale, dei dati che lo caratterizzano e lo anticipano e delle ricerche che propongono strade all’avanguardia per combatterlo, siamo intenzionati a dare una svolta radicale all’approccio sul tema”.

“Il desiderio di sicurezza dei cittadini, la loro richiesta di non aver paura di uscire di casa la sera, di fare una passeggiata al parco è sempre più presente – ha aggiunto -. È un nostro dovere dare risposte che siano all’altezza delle loro richieste”.

Le opposizioni sono intervenute in particolare criticando la scarsità di risorse per la formazione professionale degli agenti (sono previsti 100 mila euro) e la mancanza di concrete misure che si riferiscano all’inclusione sociale, enunciata nel provvedimento di Giunta ma non specificata nelle sue azioni puntuali.

Per quanto riguarda il delicato argomento del Controllo di vicinato previsto nel piano, diversi esponenti dell’opposizione e anche parte della maggioranza hanno espresso perplessità sulla figura del Coordinatore che dovrebbe essere un esponente delle forze dell’ordine o comunque rapportarsi con loro nello svolgimento del suo compito. L’assessore ha assicurato che i Coordinatori lavoreranno in stretto collegamento con la Prefettura.

Con un emendamento di Paolo Bongiovanni (Fdi) è stato appunto inserito che “auspicabilmente” i coordinatori dovranno essere individuati tra i componenti delle forze dell’ordine, ma l’opposizione ha obiettato che tale formula non è vincolante.

L’assessore Ricca ha ricordato che il controllo di vicinato è disciplinato da norme nazionali e svolto comunque in stretta relazione con le autorità competenti e appunto la Prefettura e che la delibera piemontese richiama in toto tali norme statali.

Respinti gli emendamenti di opposizione.

Prima della votazione finale sul provvedimento, l’Assemblea ha approvato l’ordine del giorno collegato del primo firmatario Bongiovanni (Fdi), con emendamenti, per estendere il programma sperimentale della fornitura dei dispositivi di protezione agli agenti di polizia locale “Body Cam”. Il documento impegna il presidente e la Giunta regionale a estendere a tutti i Comuni piemontesi nel 2021 e 2022 il Programma sperimentale della fornitura dei dispositivi di protezione individuale agli agenti di polizia locale denominati “Body Cam” e il progetto sperimentale finalizzato a elevare i livelli di sicurezza dei titolari di licenze taxi contenuti nella deliberazione n.118, “Linee programmatiche di intervento e azioni prioritarie in materia di sicurezza integrata”, anche con richiesta di ulteriori fondi al Ministero dell’Interno qualora non disponibili nel bilancio regionale.




Consiglio regionale: in Commissione la proposta web tax

La proposta di legge al Parlamento per l’introduzione di una “web tax” comincia il suo percorso.

Ne ha illustrato i contenuti il presidente della Regione, Alberto Cirio, durante la Prima e Terza Commissione riunite congiuntamente (presidente Carlo Riva Vercellotti): “Il tema è particolarmente dibattuto ed è di rilevanza nazionale perché riguarda la materia fiscale. Vogliamo chiedere di modificare l’aliquota del 3% per le grandi piattaforme di commercio digitale, innalzandola al 15%. Abbiamo previsto un ulteriore aumento al 30% limitato ai periodi di emergenza, come quelli che stiamo vivendo.

Quindi da un lato pensiamo a un canale aggiuntivo attraverso cui reperire risorse in grado di finanziare le politiche di sostegno al reddito e alle imprese, vincolando la destinazione di queste maggiori entrate fiscali al sostegno del commercio di prossimità. Dall’altro interveniamo per evitare la distorsione del mercato dovuta alle misure restrittive. C’è una sperequazione evidente tra imposizione fiscale tra commercio digitale e quello con sede fisica, ma non vuole essere un’azione contro qualcuno.

Tuttavia non dobbiamo commettere l’errore di non dare voce a centinaia di partite iva che, messe assieme, hanno migliaia di addetti come le grandi realtà. Ho registrato grande condivisione sulla nostra proposta in conferenza Stato-Regioni”.

Sullo stesso tema la proposta di legge regionale del capogruppo Luv, Marco Grimaldi, sulla rimodulazione IRAP per grandi imprese dell’e-commerce: “Il nostro obiettivo è alzare le tasse ai grandi attori del commercio via internet già dal prossimo anno, a chi tra i colossi del ecommerce, durante quest’anno, ha aumentato a dismisura i propri guadagni partendo da una posizione di vantaggio.

La nostra idea è tanto semplice quanto efficace: vogliamo che l’aliquota dell’addizionale IRAP per i grandi attori del settore che commerciano al dettaglio qualsiasi prodotto via Internet, sia innalzata di 0,92 punti percentuali, il massimo su cui può intervenire la Regione. Solo cominciando a intervenire sistematicamente, e non solo nell’emergenza, per correggere le storture dovute alla fiscalità agevolata delle multinazionali, che godono della possibilità di spostare i propri profitti in altri stati, potremo dire la nostra per regolamentare un mercato che oggi è totalmente squilibrato a vantaggio dei grandi colossi”.

La Commissione ha accolto la proposta dell’assessore ai rapporti con il Consiglio, Maurizio Marrone, di istituire “due gruppi di lavoro distinti ma paralleli, così da esprimere al meglio le specificità dei due provvedimenti”.




Consiglio regionale: licenziato il piano sulla sicurezza integrata

Arriva domani in aula il piano triennale regionale sulla sicurezza integrata, licenziato oggi dalla prima Commissione presieduta da Carlo Riva Vercellotti. Il provvedimento, illustrato la scorsa settimana dall’assessore competente Fabrizio Ricca, si articola su tre cardini.

Il primo prevede interventi di supporto, tra cui i 500 mila euro già stanziati per gli straordinari della polizia locale determinati dai controlli antiCovid.
Il secondo aspetto si impernia sui sistemi di sicurezza integrata, tra cui l’incremento della videosorveglianza sul territorio e la dotazione sperimentale di bodycam alla polizia locale dei capoluoghi di provincia.

Il piano propone infine interventi di inclusione sociale, come progetti contro la devianza e il disagio giovanile, per il miglioramento delle zone degradate, e il controllo di vicinato. Quest’ultimo prevede la partecipazione attiva dei cittadini nella prevenzione della criminalità in collaborazione con le forze dell’ordine, attraverso la formazione di coordinatori delle associazioni di cittadini. Su questo punto l’assessore Ricca ha presentato un emendamento, su richiesta del Cal, che collega il controllo di vicinato alla normativa nazionale che lo regola.

La prima Commissione ha poi approvato la proposta di modifica dello statuto del Csi, presentata dallo stesso Ricca.




Stefano Allasia:  Damilano è l’uomo giusto per il rilancio di Torino

Dopo decenni di oblio e declino con amministrazioni  di sinistra e negli ultimi cinque anni con quella grillina, Torino con la candidatura a Sindaco di Paolo Damilano può finalmente risorgere.

La sua discesa in campo non può che essere un’ottima notizia, un candidato civico forte per un centrodestra che se vuole vincere deve presentarsi unito e coeso.

Damilano è l’uomo giusto,  un imprenditore di successo  che può mettere le sue competenze a disposizione per un rilancio internazionale del capoluogo piemontese.




Consiglio regionale: Assestamento, focus su studio e cultura

Più risorse per il diritto allo studio e per la copertura di tutte le richieste per l’accesso alle borse universitarie. È stato questo il principale tema della discussione del mattino in prima Commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti, dove è proseguito l’esame degli emendamenti all’assestamento di bilancio.

Nel corso del dibattito, caratterizzato dagli interventi dei consiglieri M5s (Francesca Frediani, Giorgio Bertola e Sarah Disabato), Pd (Maurizio Marello, Domenico Ravetti, Sergio Chiamparino, Monica Canalis, Diego Sarno e Daniele Valle) e Luv (Marco Grimaldi), è stato più volte sottolineato che quello appena passato è stato un periodo difficile, anche per gli studenti e le studentesse: per questo è necessario quindi aumentare la dotazione per l’erogazione delle borse universitarie a tutti gli aventi diritto. Sui voucher per istruzione e frequenza è stato chiesto di finanziare tutte le richieste, o quantomeno di arrivare a coprire le situazioni di povertà relativa.

Grimaldi ha inoltre sollecitato la necessità di rendere obbligatorie per la Regione le spese per il diritto allo studio.

Gli emendamenti chiedono infine specifici sostegni finanziari alle famiglie anche per la didattica a distanza e per colmare il digital divide. I gruppi di opposizione hanno anche chiesto un’informativa all’assessora all’Istruzione Elena Chiorino su tutte le criticità che il mondo scolastico ha dovuto affrontare e sta affrontando in questi mesi.

La seduta del pomeriggio si è focalizzata sugli emendamenti per il settore culturale.

Dal gruppo Pd sono stati presentati tre emendamenti (primo firmatario Raffaele Gallo) per aumentare i fondi 2021 a enti e associazioni culturali (1 milione di euro), alle realtà partecipate e convenzionate (1 milione di euro) e ulteriori dotazioni per il 2020 (500 mila euro).

Per i consiglieri Alberto Avetta, Monica Canalis, Sergio Chiamparino, Maurizio Marello, Domenico Ravetti, Domenico Rossi, Diego Sarno e Daniele Valle “la cultura sta vivendo una grande difficoltà. Nella nostra regione ci sono grandi eccellenze che hanno saputo reinventarsi anche con attività online, ma non è sufficiente. La cultura è stata un grande motore di sviluppo e attrazione turistica per Torino e la regione, c’è grande ritardo sui bandi e sui contributi, mentre si sono voluti utilizzare 3 milioni di euro per il bonus cultura”. Considerazioni condivise anche da Grimaldi.

Un quarto emendamento specifico sugli ecomusei regionali (+ 150 mila euro) è stato illustrato dalla consigliera Canalis: “La rete ecomusei è fondamentale per far conoscere ai visitatori la realtà storica, naturale e culturale della nostra regione. È un patrimonio che non possiamo disperdere”.

Il gruppo 5 Stelle, per voce della prima firmataria Frediani e della consigliera Disabato, ha presentato due emendamenti per il sostegno al sistema bibliotecario “di cui è persino superfluo sottolineare l’importanza” e per il Museo di Scienze Naturali “per cui è stato studiato un progetto per la riapertura, ma non è chiaro quale sarà il suo destino”.

Sempre dal Pd, infine, due emendamenti per aumentare di 120 mila euro sia sul 2020, sia sul 2021, i fondi per le attività culturali e di spettacolo.

Dalle forze di opposizione presenti è stato stigmatizzato il metodo con cui si sta portando avanti la discussione sull’assestamento, senza una reale possibilità di confronto con la Giunta regionale.




Istituiti gli Stati Generali della prevenzione e del benessere

Il Consiglio regionale rafforza il suo impegno a favore della salvaguardia della salute di tutti. Per perseguire al meglio questo obiettivo l’Ufficio di presidenza ha approvato la trasformazione degli Stati generali dello sport e del benessere in Stati generali per la prevenzione e il benessere. Un organismo che vuole diventare luogo di confronto costruttivo con le realtà piemontesi che operano in questo campo.

“La prevenzione gioca un ruolo importante non solo per salvaguardare lo stato naturale di salute degli individui, ma per la sostenibilità del sistema sanitario in un periodo storico caratterizzato da aumento dei costi a fronte di risorse limitate”, ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale. “Già da alcuni mesi la nostra istituzione ha inteso potenziare la comunicazione sul tema, dando supporto ed eco mediatica a campagne di sensibilizzazione, anche in relazione alle giornate nazionali e internazionali che promuovono una particolare attenzione verso la salute pubblica”.

“Riteniamo quindi – continua il presidente – che gli Stati generali della prevenzione e del benessere possano favorire la creazione di una rete permanente con le diverse associazioni senza scopo di lucro e le fondazioni attive in Piemonte nell’ambito della prevenzione della salute. Dopo la promozione dell’Ottobre rosa contro il tumore al seno a fianco dell’Istituto di Candiolo, ora aderiamo con convinzione alla campagna “Un baffo per la ricerca” della Fondazione Ricerca Molinette contro il tumore alla prostata e così proseguiremo in seguito per dare visibilità alle numerose realtà associative, anche piccole, che sul nostro territorio svolgono un’azione informativa e divulgativa essenziale, affinché il loro messaggio rafforzi la conoscenza e la consapevolezza di tutti i cittadini sull’importanza della prevenzione”.




Consiglio regionale: esami e visite, “garantite le attività improrogabili”

Il Piemonte sarà in grado di recuperare visite, screening ed esami saltati nei mesi scorsi durante il lockdown anche alla luce dell’ormai conclamata seconda ondata di contagi da Covid 19?

È questa la domanda alla base dell’interrogazione a risposta immediata che il presidente del gruppo Pd, Raffaele Gallo ha rivolto oggi, nell’ambito dei question time, a Luigi Icardi, assessore regionale alla sanità.

“Tutte le attività ambulatoriali improcrastinabili saranno garantite, cosi come saranno tutelate tutte le patologie urgenti come ictus, infarto e malattie oncologiche – ha dichiarato l’assessore – La nuova pandemia inevitabilmente ci costringe oggi a ridurre le attività di recupero esami programmate nei mesi scorsi, per fare spazio ai numeri dei nuovi contagiati. Avevamo avviato un piano di lavoro dettagliato per il recupero delle prestazioni sospese durante la prima ondata Covid, abbiamo dato indicazioni organizzative rispetto a nuove assunzioni e mobilità del personale, messo a punto un cronoprogramma fin da subito adottato dalle Asl e dai presidi ospedalieri. Oggi – ha riferito Icardi – la necessità di tutelare la salute di tutti, impone un nuovo rallentamento all’attività ordinaria.”

“Recentissima è la decisione della Giunta regionale di convertire 16 ospedali piemontesi alla cura del Covid, conversione che prevede la sospensione di tutte le attività ordinarie procrastinabili, di ricovero e ambulatoriali, con il conseguente rinvio a data da destinarsi delle numerosissime visite programmate

Il peggioramento delle liste d’attesa – ha ribattuto Raffaele Gallo – rappresenta una vera e propria emergenza nell’emergenza e deve essere inserita, senza indugi, tra le priorità dell’azione di governo regionale. Prendiamo atto del fatto che l’Assessore alla Sanità condivida le nostre preoccupazioni – ha conclulso il presidente del gruppo Pd – tuttavia ci chiediamo perché non abbia approfittato dei mesi concessi dall’indebolimento della pandemia per prevedere un piano che evitasse la chiusura dei reparti ordinari e, a fronte di una nuova seconda ondata e consentisse di non sospendere, ancora una volta, screening e interventi”.

Durante i question time è stata data inoltre risposta alle interrogazioni di: Diego Sarno (Pd) su Organizzazione tamponi, contact tracing e tamponi rapidi; Paolo Bongioanni (Fdi) su Centri diurni disabili; di Giorgio Bertola (M5S) su remunerazione dei servizi di mobilità dei medici di continuità assistenziale resi dagli operatori della Centrale Torino Taxi; Monica Canalis (Pd) su come viene monitorato l’operato dei SISP delle ASL?; Francesca Frediani (M5S) su Bandi regionali per il settore Cultura; Silvio Magliano (Moderati) su Bandi cultura, ora l’urgenza è assoluta: quali sono le tempistiche?; Marco Grimaldi (Luv) su mancanza di piani per l’individuazione tempestiva di Covid hospital.




Nomine, Consiglio regionale: pubblicato il bando per i Musei Reali

La Commissione consultiva per le Nomine del Consiglio regionale ha pubblicato nuovi bandi per diverse nomine.

In particolare, si tratta di individuare un membro per il Comitato scientifico dei Musei Reali di Torino (professori universitario di ruolo in settori attinenti l’ambito disciplinare di attività dell’Istituto o esperti di particolare e comprovata qualificazione scientifica e professionale in materi di tutela e valorizzazione dei beni culturali).

C’è poi una sostituzione da effettuare, come membro effettivo del Collegio dei revisori dei conti per il Consorzio di bonifica della Baraggia biellese e vercellese di Vercelli.

Le altre nomine a bando riguardano un consigliere per il Consiglio direttivo del Centro internazionale di studi Primo Levi, un componente per il Consiglio direttivo dell’Associazione Abbonamento Musei, un membro per il Cda della Fondazione Cesare Pavese e un componente del Cda della Fondazione Funivie Oropa.

Tutti i dettagli per i requisiti richiesti e le scadenze per la presentazione delle candidature sono stati pubblicati sul Bur e si possono trovare sul sito del Consiglio regionale cliccando qui.