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Profughi Ucraini: in Piemonte sono 5.200

Come il presidente Cirio, in qualità di Commissario delegato alla gestione dell’emergenza, intende organizzare l’accoglienza dei profughi ucraini ospitati in strutture private? Questa l’interrogazione che il vice presidente Daniele Valle (Pd) ha rivolto all’assessore alla gestione profughi ucraini Marco Gabusi nell’ambito dei question time.

“Sono circa 5.200 i rifugiati ucraini accolti al momento in Piemonte – ha esordito l’assessore Marco Gabusi – Per affrontarne tempestivamente gli sviluppi abbiamo costituito il Comitato regionale per l’emergenza profughi, tramite il quale abbiamo attivate tutte le possibilità di accoglienza: i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), il  SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione), strutture della Protezione Civile e privati. Per questi ultimi la Regione Piemonte ha aperto una manifestazione di interesse per la formazione di un elenco di persone e famiglie disposte a fornire ospitalità temporanea a chi ha abbandonato le zone di guerra. Al 16 marzo avevano già risposto più di 4.000 persone.

I minori provenienti dall’Ucraina che giungono sul territorio piemontese senza essere accompagnati da uno dei genitori – ha poi aggiunto Gabusi –  sono da considerarsi a tutti gli effetti minori stranieri non accompagnati  e dovranno essere immediatamente accolti in un luogo sicuro (una struttura residenziale, casa famiglia o altra collocazione adeguata, possibilmente, avendo particolare attenzione nel non separarli e segnalati alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta, che avvierà il regolare percorso presso per la nomina tempestiva di un tutore volontario o per la nomina a tutore di un familiare”.

“Il numero dei profughi è destinato a crescere con il passare dei giorni – ha replicato il vice presidente del Daniele Valle (Pd) – A oggi non esistono linee guida regionali, pertanto consorzi socio assistenziali e sindaci devono arrangiarsi nel gestire situazioni complicate senza coordinamento alcuno. Né è chiaro se e da chi verranno coperti gli extra-costi che Comuni ed enti socio assistenziali stanno già affrontando per prendersi carico dei rifugiati. Le modalità organizzative fin qui messe in campo non sono sufficienti. I nostri amministratori locali ancora una volta stanno dando prova di grande generosità, ma non possono certo affidarsi all’abituale arte di arrangiarsi”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di Domenico Rossi (Pd) su Quale progetto per il Poliambulatorio e la Casa di Comunità di Oleggio; di Monica Canalis (Pd) su Attendiamo la fine del mandato per procedere con la nomina del Consiglio Regionale di Sanità ed Assistenza?; di Francesca Frediani (M4O) su Aggiornamento situazione Consultori Valle di Susa e effettivo accesso alle procedure per l’interruzione della gravidanza; di Silvio Magliano (Moderati) sul Caro Carburante, a rischio trasporti sanitari e sociali. Cosa intende fare in merito questa Giunta? ; di Marco Grimaldi (Luv) su progetto di co-inceneritore nel comune di Frossasco.




Lotta alla siccità: in Piemonte progetti per 1,7 miliardi

La siccità ha già prodotto danni in Piemonte stimati intorno ai 50 milioni. Lo ha detto Maurizio Marello (Pd), esponendo l’interrogazione “Siccità ed agricoltura in Piemonte, quali provvedimenti la Regione intende mettere in atto per fronteggiare la situazione?”, nell’ambito dei question time, cui ha risposto l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati. Esiste un parco progetti contro la siccità di circa 1,7 miliardi, ha sottolineato l’assessore.

“Oltre alle riunioni del tavolo regionale per l’irrigazione e la bonifica – ha replicato Marnati –  abbiamo attivato una forma di confronto periodico dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici del fiume Po, allo scopo di definire la situazione della disponibilità idrica della regione. Compreso questo, sarà possibile per i consorzi di irrigazione e bonifica richiedere una deroga temporanea per il rilascio del deflusso ecologico in alveo. Per quel che riguarda i danni alle produzioni – aggiunge – preciso che i danni sono ricompresi tra quelli assicurabili con le polizze agevolate previste dal piano nazionale di gestione dei rischi in agricoltura. L’assessorato ha inoltre individuato un parco progetti per il settore irriguo per un valore complessivo di oltre un miliardo di euro a cui si aggiungono alcuni interventi di costruzione di nuovi invasi per un valore di quasi 700 milioni”.

“Dalle prima stime effettuate, e senza contare che la mancanza di piogge sta caratterizzando anche il mese di marzo – ha sottolineato il consigliere Pd Marello –  si ipotizzano per il Piemonte almeno 50 milioni di danni. Le organizzazioni agricole evidenziano la necessità di interventi di carattere strutturale che sono resi necessari dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua”.

L’inverno 2021-2022 in Piemonte risulta essere sia il 3° più caldo degli ultimi 65 anni, sia il 3° più secco con un deficit percentuale medio di circa il 70% rispetto alla norma climatica 1991-2020. È il quinto periodo secco più lungo registrato in Piemonte negli ultimi 65 anni. Da inizio 2022 manca all’appello già l’85% medio delle piogge e nevicate attese in questa stagione.

Nel rispondere alle question  in programma , l’assessore Marnati ha poi specificato che, su impulso del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, è stata attivata “ l’Unità di crisi per le imprese”  e una mail dedicata export.crisiucraina@esteri.it  , con l’obiettivo di mitigare la contrazione delle attività sui mercati e preservare la competitività dell’export.

Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni di  Francesca Frediani (M4o) Partecipazione di una delegazione della Regione Piemonte a Expo Dubai 2020; di Domenico Ravetti (Pd) sui  costi per la realizzazione e la manutenzione della maxi-recinzione anti Peste Suina Africana (Psa); di Alberto Avetta (Pd) su Tutela dell’export piemontese. La Regione come intende agire?; di Silvio Magliano (Moderati ) su Luce e gas, quanto mi costi: questa Giunta è disposta a fare la sua parte per contrastare l’impennata delle bollette?; di Marco Grimaldi (Luv) su attuazione delle Linee di indirizzo ministeriali a garanzia del principio di autodeterminazione delle donne.




Consiglio regionale, Irpef: in Commissione l’adeguamento alla legge nazionale

L’assessore regionale al bilancio Andrea Tronzano ha illustrato in prima Commissione – presidente Carlo Riva Vercellotti – le variazioni dell’Irpef conseguenti alla riforma nazionale degli scaglioni. La legge di bilancio 2022 prevede che le modifiche vengano recepite dalle Regioni entro il 31 marzo prossimo.

Gli scaglioni passano da 5 a 4. La giunta regionale ha deciso di mantenere la stessa addizionale Irpef, ma l’adeguamento alla legge nazionale porterà a un calo della tassazione per lo scaglione sotto i 50 mila euro, con un risparmio di circa 16 euro al mese, nonché un aumento nella fascia sopra i 50 mila, fino a 55 mila, di circa 20 euro al mese. Complessivamente le casse regionali dovrebbero godere di un saldo positivo di circa 4,3 milioni di euro.

La norma nazionale dà alle Regioni la possibilità di decidere autonomamente sulle detrazioni a favore di alcune categorie di cittadini. “Nonostante la novità dell’assegno unico, abbiamo deciso di mantenere le detrazioni per alcuni”, ha spiegato Tronzano. “Riguarderanno le famiglie con più di tre figli, che godranno di una detrazione di 100 euro a figlio, e quelle con figli portatori di handicap fisici o psichici. Per loro la detrazione sarà di 250 euro a figlio. Le detrazioni si sommeranno all’assegno unico”.

L’attività emendativa del testo è stata rinviata alla prossima riunione della Commissione. Relatori del provvedimento saranno per ora Matteo Gagliasso (Lega), per la maggioranza, e Silvio Magliano (Moderati), Marco Grimaldi (Luv), Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco (M5s) per la minoranza.

Prime determinazioni invece per il Ddl sulla legge di stabilità regionale 2022. Gli effetti più significativi riguardano il bollo auto per i mezzi a noleggio, che vengono equiparati a quelli a leasing, finora più basso, e la semplificazione delle procedure per la sospensione del bollo auto, di cui godono le società di rivendita di autovetture.

Relatore di maggioranza sarà Federico Perugini. Le consultazioni online si svolgeranno fino al prossimo 1 aprile.

Tronzano ha delineato nei suoi elementi principali la manovra prevista nel maxiemendamento e negli altri emendamenti di Giunta sul bilancio di previsione 22-24. Verrà illustrata in modo più approfondito dai singoli assessori nelle Commissioni competenti a partire da questa settimana.

Nella seduta odierna sono intervenuti anche i consiglieri Raffaele Gallo, Maurizio Marello e Monica Canalis (Pd), Sean Sacco e Sarah Disabato (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Giorgio Bertola (M4o).




Consiglio regionale: In Aula il Piano energetico ambientale regionale

La riduzione dei consumi, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili e la costante ricerca dell’efficienza energetica sono i macrobiettivi del Piano energetico ambientale regionale (Pear).

L’assessore Matteo Marnati ha presentato ieri in Aula la proposta di deliberazione di approvazione del piano ricordando quanto dichiarato al Parlamento dal governo Draghi che sta “lavorando per evitare le conseguenze della crisi, dovuta ad un possibile ammanco di gas russo. Il piano di emergenza dovrebbe portare alla riduzione dei consumi e delle soglie di temperatura per il riscaldamento delle abitazioni e, al limite, anche alla sospensione delle forniture sia di metano e sia di energia elettrica”.

“Gli indirizzi del piano – ha proseguito Marnati – ci porteranno forse persino a superare gli obiettivi del pacchetto energia pulita, che sono stati posti a livello europeo in ottica di sostenibilità. Sono due gli obiettivi del Pear: orientare le politiche regionali nella direzione di quelle del pacchetto Clima energia del piano nazionale integrato; sostenere e promuovere una intera filiera industriale di ricerca. Tra le fonti, i tre assi principali sono: il rafforzamento della filiera corta della biomassa; spingere sul settore idroelettrico; promuovere l’energia solare. A cascata ci sarà spazio anche per l’energia eolica e lo sfruttamento del biogas. Entro il 2030 vogliamo ridurre del 30% il consumo di energia e portare al 50% le rinnovabili, solo elettriche, rispetto all’obiettivo totale del 27,6 %. Quindi i quattro settori principali sono: le fonti rinnovabili; l’efficienza energetica principalmente agendo sugli edifici civili e sui trasporti; le reti e la generazione distribuita; il potenziamento della green economy. Rileviamo che rispetto all’obiettivo posto dal Governo e, cioè, di avere almeno un 15% di produzione da energie rinnovabili nell’anno 2020, noi siamo già arrivati, in quella data, al 18%”.

Durante la discussione generale sono intervenuti: Alberto Avetta (Pd), Marco Grimaldi (Luv), Matteo Gagliasso (Lega), Sean Sacco (M5s), Carlo Riva Vercellotti e Paolo Bongioanni (Fdi), Giorgio Bertola (M4o) e Paolo Ruzzola (Fi).

Al termine della discussione generale è stato avviato l’esame di 11 dei trentasette emendamenti presentati: due dell’assessore Marnati sugli obiettivi fissati e nove di Marco Grimaldi (Luv) che sottolineano lo stato attuale della crisi climatica e ecologica.




Consiglio regionale: Assegnate le deleghe del nuovo Ufficio di presidenza

Dopo il rinnovo delle cariche dell’8 febbraio, nell’ultima seduta dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale sono state assegnate le deleghe a ciascun componente, come previsto dall’art. 9 del regolamento.

L’organo di governo dell’Assemblea entra così nella piena funzionalità per la seconda parte di legislatura.

“La ripartizione delle deleghe all’interno del nuovo Ufficio di presidenza tiene conto sia del lavoro svolto dal precedente Udp sia delle competenze e dei temi che ogni componente segue da tempo con particolare attenzione. Ci auguriamo così di svolgere un lavoro collaborativo e proficuo, valorizzando l’attività delle varie articolazioni dell’Assemblea legislativa, sempre al servizio di tutti i cittadini del

L’Ufficio di presidenza viene eletto all’interno del Consiglio regionale e comprende anche rappresentanti dell’opposizione, viene rinnovato alla scadenza di metà mandato.

 

Componenti

Presidente Stefano Allasia
Vicepresidente Daniele Valle
Vicepresidente Francesco Graglia
Consigliere segretario Ivano Martinetti
Consigliere segretario Gianluca Gavazza
Consigliere segretario Michele Mosca

 




Consiglio regionale: Irap sull’e-commerce, non passa Pdl di Luv

Con 26 voti contrari e 16 favorevoli il Consiglio regionale del Piemonte ha respinto la proposta di legge 123, primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), che incrementava l’Irap dello 0,92% per le grandi aziende dell’e-commerce con un valore di produzione netta superiore al milione di euro.

“Anche in Piemonte la pandemia ha avuto effetti quantitativi paragonabili alla grande crisi finanziaria del 2007-2008”, ha detto Grimaldi presentando il provvedimento. ”E’ cresciuto il rischio di povertà per le famiglie e sono anche cresciuti gli utili di alcune aziende. Amazon fa 85 miliardi di euro di utili nel mondo, più di 4,8 solo in Italia, eppure per l’Irap dichiara un valore di produzione di poco più di 18 milioni, che consente al colosso di pagare solo 710.352 euro di IRAP e unicamente in Lombardia. Nel dilagare dell’ingiustizia sociale, vorremmo un po’ di giustizia fiscale. Aumentare l’Irap ad Amazon sarebbe una goccia nel mare dei suoi profitti e un gesto dovuto”.

Motivando il no al provvedimento, l’assessore al bilancio Andrea Tronzano ha sostenuto che “l’aumento dell’Irap, così come proposto, colpirebbe anche altre aziende e non avrebbe le caratteristiche di equità. L’Irap è già stata modificata dallo stato ed è in progetto un suo completo superamento. Avendo poi noi approvato una diminuzione dell’aliquota Irap per chi assume, la proposta risulta contraddittoria con la linea politica della maggioranza. L’aumento dell’aliquota nella sostanza colpirebbe solo l’occupazione e non darebbe benefici concreti di fronte a un problema, quello della Webtax, che oggettivamente va trattato nelle sedi europea e nazionale, non a livello locale”.

A favore della proposta di legge, considerata equa, “anche per pareggiare l’aumento dei profitti dell’e-commerce di fronte alla chiusura dei negozi durante il lockdown”, si sono espressi molti esponenti dell’opposizione: Sergio Chiamparino, Domenico Rossi e Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati), Mario Giaccone (Monviso).

Esprimendo la sua posizione contraria, Alberto Preioni (Lega) ha sottolineato che “La Regione si è già mossa sul tema, presentando in Parlamento una proposta di legge sulla Webtax. Noi difendiamo davvero il piccolo commercio e le partite Iva, lo abbiamo dimostrato con i bonus durante la pandemia. Ma non possiamo dare segnali contrastanti, dobbiamo essere attrattivi per le aziende”.




Via libera a 1 milione di euro per non buttare il cibo

Un milione di euro per non buttare via il cibo avanzato. Questo lo stanziamento annunciato per ottimizzare gli interventi di recupero beni invenduti, soprattutto per quanto riguarda la conservazione dei cibi freschi e il rispetto della catena del freddo per i surgelati. Lo prevede la proposta di regolamento relativa alla “Disciplina per l’anno 2021 in materia di interventi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti”, presentata per la Giunta regionale dall’assessore al Welfare Chiara Caucino, su cui la Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, ha espresso questa mattina parere favorevole all’unanimità.

“Una misura – ha sottolineato Caucino – che la Giunta ritiene importante, in un momento in cui le conseguenze della pandemia si sono riversate sulle famiglie e sui più deboli e hanno visto crescere le richieste d’aiuto a chi gestisce le mense per i poveri”.

“C’è relativa disponibilità di derrate alimentari – ha continuato l’assessore – ma ci sono difficoltà nel raccogliere, stoccare e distribuire i prodotti freschi e surgelati per mancanza di attrezzature idonee. Con queste risorse, di natura strettamente regionale, intendiamo contribuire a risolvere tali problemi”.

Si tratta di un avviso non competitivo, rivolto alle sole organizzazioni accreditate dall’agenzia nazionale Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), denominate Organizzazioni partner capofila (Opc) e che in Piemonte raccolgono complessivamente 705 Organizzazioni partner territoriali (Opt), grazie alle quali le risorse alimentari raccolte vengono distribuite capillarmente su tutto il territorio piemontese.

Le Opc piemontesi sono dieci: Banco alimentare Piemonte, Banco alimentare di Alessandria, che rappresentano 573 Opt e l’81,3% dell’intera rete. A esse si aggiungono i Comitati Cri della provincia di Como (che lavora per la San Vincenzo di Torino), di Asti, di Casale Monferrato, della provincia di Torino, della provincia di Verbania, Caritas diocesana di Casale Monferrato, di Fossano e Banco delle Opere di Carità, che rappresentano complessivamente 132 Opt e il 18,7% della rete.

Il milione di euro prevede 900mila euro in conto capitale e 100mila in parte corrente. Della parte in conto capitale, destinata all’acquisto di attrezzature per stoccaggio e distribuzione del cibo, 400mila euro saranno suddivisi in quota eguale per il numero delle Opc e i restanti 500mila in proporzione al numero di Opt raggruppate. La parte in quota corrente, destinata a costi per il personale, software e attività di supporto, sarà divisa in parti uguali tra Opc.

I progetti sono finanziabili per un massimo del 90% del loro costo, con un cofinanziamento minimo del 10% da parte dei soggetti proponenti.

Sono intervenuti per domande Silvio Magliano (Moderati) e Monica Canalis (Pd).

Nel corso della seduta il presidente Stecco ha annunciato di aver proposto all’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, con i vicepresidenti di maggioranza e di minoranza della Commissione Andrea Cane e Domenico Rossi, di illuminare Palazzo Lascaris di color foglia di tè la sera di mercoledì 17 novembre, primo anniversario del varo della Strategia globale dell’Organizzazione mondiale della Sanità per l’eliminazione del tumore della cervice uterina.




Consiglio regionale: Trattamento rifiuti, nuovi criteri per le aree

Individuazione delle zone idonee ad ospitare gli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti: via libera da parte della Quinta commissione (presidente Angelo Dago) alla Proposta di deliberazione per i nuovi criteri che le Province e la Città metropolitana dovranno adottare. Si punta a consolidare e ampliare l’esistente, prima di costruirne di nuovi.

La stesura del provvedimento della Giunta era stata richiesta dall’Ordine del giorno di Carlo Riva Vercellotti (FdI), approvato all’unanimità lo scorso 21 febbraio, dove nell’ottica di tutelare la risorsa idrica, si richiedeva di individuare appunto i criteri delle zone idonee.

Il parere positivo al provvedimento è stato espresso a maggioranza (astenuti Pd, M5S e Luv). Come ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, compete alla Regione nell’ambito dello specifico Piano, la definizione dei criteri nel rispetto delle disposizioni generali di competenza dello Stato, mentre le Province individuano le zone idonee sulla base delle previsioni dei Piani territoriali di coordinamento provinciali.

Per garantire un impatto ambientale sostenibile e tutelare le fasce di rispetto di legge per i diversi impianti di trattamento, sono stati definiti i criteri escludenti, penalizzanti e preferenziali. Il documento sottolinea che un impianto di trattamento rifiuti deve poter trovare una corretta ubicazione in relazione agli effettivi impatti sulle presenze umane e sull’ambiente, nell’intento di tutelare territorio, paesaggio, urbanistica, le componenti idrauliche e idrogeologiche, nonché gli aspetti storico culturali del sito.

In generale – come spiegato dallo stesso Marnati – si dovrà promuovere la valorizzazione dell’impiantistica di trattamento già esistente sul territorio regionale, privilegiando eventuali potenziamenti o ristrutturazioni. Nelle scelte dovranno essere considerati anche gli aspetti relativi al risparmio di consumo di suolo e all’utilizzo di aree degradate o comunque compromesse per la presenza di insediamenti produttivi dismessi.

Uno specifico approfondimento viene riservato alla tutela della risorsa idrica. Infine vengono previste misure affinché la proposta di inserimento di un nuovo impianto sia accompagnata da idonee misure di mitigazione e compensazione ambientale. In particolare per la realizzazione di nuovi impianti che effettuano operazioni di smaltimento di rifiuti pericolosi.

Nel dibattito sono intervenuti, per chiedere delucidazioni ed esprimere considerazioni: Sean Sacco e Sarah Disabato (M5S), Riva Vercellotti, Marco Grimaldi (Luv), Gianluca Gavazza (Lega) e Domenico Ravetti (Pd) In particolare Sacco ha chiesto la fattibilità di un approfondimento per le tutele sanitarie sull’impatto sulla salute.




Pnrr, la Giunta coinvolge il Consiglio regionale

Pur non essendo una competenza diretta del Consiglio regionale, la discussione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) passerà anche dall’Assemblea elettiva del Piemonte. Oggi in settima Commissione (Autonomia ed Enti Locali), presieduta da Riccardo Lanzo, l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha infatti dato l’avvio all’analisi della situazione con i consiglieri di maggioranza e opposizione.

“Penso che quando ci sono riforme così importanti e fondi a disposizione in quantità così elevata, sia non solo giusto ma doveroso, condividere con il Consiglio ogni passo che si sta facendo nell’applicazione del Piano”, ha detto Tronzano. L’assessore ha proposto una riunione periodica su base quindicinale o mensile, in modo da fare il punto e ascoltare non solo la posizione dei vari gruppi, ma anche effettuare audizioni degli enti e delle associazioni interessati, che ne faranno richiesta. E’ stata già istituita una cabina di regia con Unioncamere e le Province.

Carlo RIva Vercellotti (Fi) ha chiesto se si conoscono i criteri per il riparto dei fondi, per capire quanto arriverà al Piemonte dei 235,14 miliardi complessivi assegnati all’Italia, come ha ricordato la Giunta che ha svolto una breve illustrazione del Pnrr in Commissione. Ha aggiunto che è importante aiutare i Comuni a partecipare ai bandi, perché specialmente quelli piccoli potrebbero essere in difficoltà. Tronzano ha ricordato che per fare molte cose “la Regione ha bisogno di personale”, alcuni concorsi sono partiti ma dovremo trovare e assumere risorse molto qualificate appunto per il Pnrr.

Alberto Avetta (Pd) ha suggerito di cominciare a setacciare tra “l’esorbitante numero di progetti che sono stati raccolti”. Circa l’aiuto tecnico ai Comuni per i bandi, ha ricordato che Anci ha molte competenze sulle procedure concorsuali europee. L’assessore ha spiegato che con Finpiemonte e le Fondazioni si sta già operando una scelta tra i progetti. Senz’altro sarà coinvolta Anci.

Il presidente Lanzo ha detto di voler accogliere la proposta di riunioni periodiche quindicinali e ha proposto alla Commissione di stilare un documento unitario, per quanto possibile, che riassuma il percorso che la Regione deve fare, a partire dall’assistenza tecnica ai Comuni.




Minacce al consigliere Sarno, la solidarietà di Stefano Allasia

Desidero esprime a nome dell’Assemblea legislativa solidarietà e vicinanza al consigliere regionale Diego Sarno per la vile minaccia ricevuta nella serata di ieri su un social network. Sono gesti inaccettabili che vanno condannati affinché venga fermata ogni forma di intimidazione nel rispetto della democrazia. E’ inammissibile che si debbano subire minacce solo perché si decide di intraprendere un determinato percorso, la contrapposizione  e il confronto delle idee non devono mai sfociare nell’intolleranza. L’aula di Palazzo Lascaris sarà sempre un luogo di dibattito democratico..