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Iniziative di sviluppo del territorio: la CCIAA Torino finanzia per 1,5 milioni di euro

Si apre oggi lunedì 14 novembre 2022 il bando da 1,5 milioni di euro proposto dalla Camera di commercio di Torino per la realizzazione di iniziative di promozione del territorio.

 

I beneficiari possono essere enti no profit quali associazioni, fondazioni, comitati, enti pubblici, università, centri di ricerca pubblici, consorzi e società consortili a prevalente partecipazione pubblica o agenzie formative.

 

Apriamo oggi il nuovo bando contributi per finanziare le iniziative che si realizzeranno nel corso del 2023: invitiamo dunque a presentarci progettualità che abbiano concrete ricadute sul territorio e che siano di stimolo per il sistema economico – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino –. Confermiamo il nostro cospicuo investimento, pari a 1,5 milioni di euro, certi di contribuire in questo modo alla realizzazione di progetti molto variegati per tipologia di attività, che impatteranno sui più diversi settori del territorio locale”.

 

Le iniziative proposte dovranno riguardare la promozione del territorio e favorire l’attrazione, la qualificazione e il potenziamento del sistema economico provinciale. Tra i requisiti richiesti ci sono, infatti, l’incidenza diretta e duratura sul territorio, l’innovazione, la novità del progetto, l’intersettorialità, l’interdisciplinarità, la sperimentazione, l’inclusione di collaborazioni con enti pubblici e soggetti operanti in altri territori, l’incremento e lo sviluppo del patrimonio di competenze, la capacità di creare partnership, la valorizzazione dell’immagine del territorio, la promozione dell’imprenditorialità anche su mercati internazionali.

 

Per avviare la procedura di domanda di contributo è stato attivato un servizio online dedicato, in cui è possibile iscriversi e accedere così ad una procedura che guiderà l’utente nella compilazione e nell’invio del modulo.

 

Le domande dovranno pervenire all’ente camerale entro mercoledì 30 novembre 2022.

 




Erasmus giovani imprenditori: la pandemia non frena la voglia di imparare

C’è l’architetta specializzata in rigenerazione urbana che si è formata in Portogallo; l’esperta di imenotteri per il monitoraggio ambientale che si è perfezionata in un centro di ricerca berlinese; c’è il formatore che approfondisce i temi dell’ “educazione non formale” che ha lavorato in Bulgaria, ma c’è anche l’enoteca di San Salvario che ha ospitato un promettente imprenditore spagnolo.

 

Giovani, preparati, intraprendenti, coraggiosi soprattutto in questo anno di pandemia: è questo l’identikit dei partecipanti al progetto “Erasmus per giovani imprenditori”, ideato dalla Commissione Europea per incoraggiare gli scambi internazionali tra professionisti e imprenditori e proposto in Italia dalla Camera di commercio di Torino

 

L’idea è quella di offrire un’esperienza all’estero ad imprenditori alle prime armi: si tratta di un’esperienza fondamentale per scoprire dall’interno come funziona un’azienda straniera, individuare possibili nuovi mercati e moltiplicare i contatti. L’Erasmus rappresenta anche un’opportunità importante per chi decide di ospitare un imprenditore proveniente da un altro paese: nello scambio di visioni e culture non possono che nascere interessanti prospettive per tutti – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Per questo nel 2022 mettiamo a disposizione ancora 15 borse di studio per chi vuole fare esperienza all’estero e raccogliamo le candidature per chi intende ospitare un imprenditore straniero, nel rispetto di tutte le normative sanitarie”.

Unico ente camerale in Italia a offrire direttamente questa opportunità, la Camera di commercio di Torino è stata riconfermata per tutto il 2022 organizzazione intermediaria del progetto.

 

Significativi sono i risultati realizzati nell’ultimo triennio: 52 sono i neo imprenditori che hanno beneficiato di “borse soggiorno” per partecipare a scambi imprenditoriali all’estero, 18 i professionisti o imprenditori piemontesi che hanno ospitato neo imprenditori europei.

 

Ogni borsa può valere da 530 euro a 1.100 euro mensili a seconda del paese, per coprire un soggiorno che può andare da 1 a 6 mesi. Nessun contributo è previsto invece per l’imprenditore ospitante, che, tuttavia, come dimostrano i numerosi casi di successo, può avvalersi di competenze, idee e contatti del neo imprenditore ospitato in un mutuo scambio di esperienze e collaborazione.

 

Chi può partecipare

Sono ammessi al contributo finanziario per l’esperienza all’estero aspiranti imprenditori con una solida idea di impresa o imprenditori in attività da meno di 3 anni. L’iniziativa è aperta a tutti i settori economici e anche a liberi professionisti con partita iva, e non prevede limiti d’età.

Chi ospita, invece, deve essere titolare o amministratore di una pmi (meno di 250 addetti), attiva da almeno tre anni, in uno dei paesi UE o in altro Paese partecipante al programma

 

Dal 2021 il programma raggiunge 45 Paesi tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Israele, Singapore e Taiwan.

 

La Camera di commercio svolge il ruolo di organizzazione intermediaria: è il punto di contatto locale per gli imprenditori (nuovi o ospitanti), valuta le candidature, facilita l’incontro e lo sviluppo del progetto di scambio, assiste i partecipanti in tutte le fasi dello scambio ed eroga il contributo finanziario, sotto forma di “borsa soggiorno”, al nuovo imprenditore.

 

Per il 2022 sono previste 15 “borse di soggiorno” per aspiranti e neo imprenditori in partenza per l’estero, e 10 borse per stranieri interessati all’Italia e al Piemonte.

 

Il programma internazionale

Il progetto “Erasmus per giovani imprenditori” è stato avviato nel 2009 e ha finora coinvolto quasi 26mila soggetti: 17mila (64%) nuovi imprenditori e 9mila (37%) imprenditori ospitanti. A dicembre 2021 è stato raggiunto l’importante traguardo dei 10.000 gli scambi realizzati.

 

Tra le candidature, è l’Italia, con Spagna e Regno Unito il paese più richiesto nelle candidature, ma soprattutto sono italiani gli imprenditori che viaggiano di più (21% dei casi, 2.057 gli scambi già realizzati).

 

Il consorzio “Ulixes Eyes” di cui da 5 anni fa parte la Camera di commercio di Torino è composto da 10 organizzazioni europee di 9 paesi ed è coordinato dalla Camera di commercio di Terrassa (Spagna).

 




CCIAA TO: A Dubai per costruire opportunità

500 partecipanti provenienti da oltre 100 paesi, 80 speaker internazionali, 40 sessioni di dibattito sui temi dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico. Questi i numeri della 12a edizione del World Chambers Congress, il Congresso Mondiale delle Camere di commercio, che si apre domani a Dubai fino al 25 novembre.

 

Tema della manifestazione sarà “Generation Next: Chambers 4.0”, dedicato alle trasformazioni che stanno rivoluzionando il commercio e il business globale: l’evento rappresenta un momento di confronto e di benchmarking tra le Camere di commercio di tutto il mondo, per delineare quali servizi si possono offrire alle imprese locali per affrontare i cambiamenti, cogliere le opportunità, rimanere competitivi.

 

In questo contesto, la Camera di commercio di Torino partecipa all’evento con una delegazione guidata dal Presidente Dario Gallina, già membro del Board dell’Executive Council di ICC WCF (International Chamber of commerce – World Chambers Federation). Previsto anche uno spazio espositivo all’interno dell’area fieristica del Congresso, base per incontri istituzionali e presentazioni del territorio torinese e piemontese.

 

Andiamo a Dubai per sviluppare una rete di contatti a beneficio delle nostre imprese: nel 2020 l’interscambio Piemonte-Emirati Arabi ha raggiunto, nonostante la pandemia, i 224,3 milioni di euro, con una bilancia commerciale nettamente a nostro favore – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – In questi giorni vogliamo quindi consolidare i rapporti già esistenti, grazie all’ampia rete internazionale garantita dalle Camere di commercio di tutto il mondo. Rinnoveremo accordi di collaborazione con partner istituzionali emiratini, come la Camera di commercio di Sharjah – e sigleremo nuovi accordi con enti prestigiosi come DAFZA (la Dubai Airport Free Zone), per facilitare l’accesso delle imprese torinesi non solo al mercato emiratino, ma all’intera area dei paesi del Golfo di cui gli Emirati rappresentano il maggiore hub logistico”.

 

Nel 2020 il Piemonte ha esportato negli Emirati Arabi 211,2 milioni di euro con un calo del 19,2% rispetto al 2019 che si era chiuso con 261,3 milioni di euro. Nei primi sei mesi del 2021 il Piemonte ha già esportato per 123,6 milioni di euro, in netta crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 che si era chiuso con 102,1 milioni.

Il 97,9% dell’export è costituito da prodotti delle attività manifatturiere; esportiamo principalmente macchinari (22,3%), prodotti alimentari (22,1%), prodotti tessili e abbigliamento (15%), prodotti chimici (7,6%) e mezzi di trasporto (6,2%). Siamo la 5° regione italiana per export negli Emirati Arabi Uniti e incidiamo per il 5,3% sull’export nazionale.

 

La Camera di commercio di Torino è attiva da anni negli Emirati Arabi e nell’area del Golfo. Nel 2020 è stato siglato un accordo con l’Halal Trade and Marketing Centre di DUBAI (HTMC), ente emiratino specializzato nel training e nel matching commerciale per facilitare l’accesso delle imprese alle opportunità offerte dal mercato Halal internazionale nei settori food&beverage, cosmetica, fashion e design.

 

Da questo accordo è nato nel 2021 il progetto “Torino-Emirati Arabi”, mirato ad accompagnare le aziende dei settori food & beverage e cosmetica nell’accesso al mercato della Grande Distribuzione Organizzata emiratina: l’iniziativa, consistente in un percorso di informazione, formazione e incontri commerciali, prevede lo sviluppo delle vendite sia via e-commerce sia on-site.

 

La Camera di commercio di Torino, inoltre, mette inoltre a disposizione delle imprese torinesi servizi di informazione specifici dedicati ai mercati dell’area MENA (Middle East and North Africa): sia nell’ambito dello sportello per l’internazionalizzazione Wordpass con focus su import-export e certificazione Halal, sia nell’ambito del progetto Export Library attraverso la realizzazione di materiale informativo sui vari paesi dell’area, a disposizione di imprese e operatori economici sul sito della Camera di commercio di Torino.

 

 

 

 

 




CCIAA Torino: Al via la formazione Savor Piemonte per l’agroalimentare che vende all’estero

Canada, Stati Uniti, Thailandia, Singapore, Regno Unito, Svizzera, Danimarca, Repubblica Ceca, Francia e Germania: sono questi i paesi target al centro della programmazione del progetto Savor Piemonte, realizzato dalla Camera di commercio di Torino per le aziende piemontesi dei settori alimenti e bevande.

 

La prima fase del progetto prevede un’intensa programmazione di incontri di formazione al via domani 23 settembre 2021. Tra i temi trattati, l’analisi delle opportunità e la normativa alimentare in ciascun mercato, l’etichettatura e il packaging, gli adempimenti doganali, la comunicazione internazionale d’impresa. Già 120 imprese hanno aderito al programma, ma gli appuntamenti sono aperti gratuitamente a tutti. Obiettivo: creare un vero e proprio catalogo di eccellenze piemontesi agroalimentari da proporre ai più influenti buyer esteri.

 

Come Camera di commercio di Torino possiamo mettere a disposizione delle imprese non solo formazione e consulenza, ma anche un’ampia rete di contatti internazionali per guidarle alla conquista di nuovi mercati– spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Invitiamo pertanto gli imprenditori agroalimentari, anche alla prima esperienza di export, a mettersi in gioco con noi, per soddisfare una domanda di Made in Italy che in questi anni non è mai venuta meno, nemmeno durante l’emergenza, e che continua a crescere: nel primo semestre 2021 l’incremento è stato di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo di 5 anni fa”.

 

Il mercato alimentare nel mondo

Secondo le recenti analisi condotte da Euromonitor International Ltd. (società leader nel campo delle ricerche di mercato), nel 2020 il valore del mercato globale dei prodotti alimentari confezionati e delle bevande ammontava a circa 3.521 miliardi di euro.

Nello stesso anno, l’Asia rappresentava il 33,1% del mercato globale con i suoi 1.164 miliardi di euro, seguita dall’Europa (Russia e Turchia incluse) con 1.012,3 miliardi di euro (28,8%), dal Nord America con 733,1 miliardi di euro (20,8%), dall’America Latina con 331,6 miliardi di euro (9,4%) e dall’Africa e Medio Oriente con 279,9 miliardi di euro (7,9%).

Asia, Europa e Nord America rimangono a tutt’oggi le aree maggiormente attrattive per le imprese operanti nel settore agroalimentare e che guardano all’estero per lo sviluppo del proprio business, nonché una destinazione privilegiata per i prodotti Made in Italy.

 

Il Piemonte

Le imprese piemontesi dell’industria alimentare e delle bevande esportano annualmente (anno 2020) merci per 6 miliardi di euro, di cui il 35% rappresentato dalle bevande. Nel primo semestre 2021 l’export ha già raggiunto i 3,1 miliardi di euro. Nel primo semestre 2021 il Piemonte ha esportato complessivamente merci per oltre 24 miliardi, registrando una crescita del +11% rispetto allo stesso periodo di 5 anni fa (I semestre 2016) Nel primo trimestre 2021 il Piemonte ha già esportato merci per oltre 1,5 miliardi, registrando una crescita del +50,7% rispetto allo stesso periodo di 5 anni fa (II trimestre 2016) e del +15,1% rispetto al II trimestre 2020.

 

 

Il calendario degli incontri on-line

 

Giovedì 23 settembre 2021, ore 14:45

Focus Canada e Stati Uniti (parte prima: aspetti commerciali)

 

Giovedì 30 settembre 2021, ore 10:45

Focus Thailandia e Singapore

 

Giovedì 7 ottobre 2021, ore 14:45

Focus Stati Uniti (parte seconda: aspetti normativi)

 

Martedì 12 ottobre 2021, ore 14:45

Focus Regno Unito e Svizzera

 

Giovedì 14 ottobre 2021, ore 14:45

Focus Danimarca e Repubblica Ceca

 

Martedì 19 ottobre 2020, ore 14:45

Focus Francia e Germania

 

I partner

Ampia la platea di partner qualificati che contribuiranno a supportare le imprese piemontesi durante tutto il percorso: dal Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino, alle Camere di Commercio Italiane all’Estero e Miste ai principali centri di formazione universitaria piemontese. Per la prima volta riuniti in un unico progetto, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino e Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo metteranno a disposizione delle imprese del territorio il proprio patrimonio di conoscenza e le proprie competenze tecniche per aiutarle a raggiungere in modo efficace i propri obiettivi di crescita internazionale.

 




E-commerce, CCIAA Torino: una guida digitale per tutte le imprese

Da oggi è online il nuovo sito ecommerceguide.to.camcom.it, realizzato dal Punto Impresa Digitale della Camera di commercio di Torino, in collaborazione con il Laboratorio Chimico camerale, per le imprese che desiderano avvicinarsi al mondo del commercio digitale o che vogliono migliorare le proprie performance sul web.

 

Le imprese torinesi che vendono on line sono cresciute del 68% negli ultimi 5 anni e del 25% in quest’ultimo anno pandemico – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Con questo nuovo portale e con gli appuntamenti formativi che abbiamo costantemente in programma vogliamo fornire strumenti concreti alle nostre aziende che devono scegliere il digitale non solo come una risposta all’emergenza, ma come una strategia irrinunciabile di crescita”.

 

Il nuovo portale

Il sito propone una guida completamente digitale pensata per le imprese che:

– vogliono vendere online, ma non conoscono gli adempimenti e la normativa di riferimento

– intendono approfondire le strategie di vendita in Italia e all’estero

– pur facendo già commercio digitale, sentono la necessità di migliorare le loro prestazioni e di tenersi aggiornate sulle ultime novità.

 

Il sito raccoglie le indicazioni e gli approfondimenti di esperti (sotto forma di schede, presentazioni, video e podcast) utili ad aiutare qualunque tipologia di utente: dalla PMI che si affaccia timidamente al mondo del digitale al player con significativa esperienza commerciale sul web.

 

Guidato da un sistema ad alberatura di immediata interpretazione e di facile utilizzo, l’utente, rispondendo alle domande proposte e scegliendo tra gli step consigliati, troverà le indicazioni per orientarsi tra gli aspetti produttivi, legali, organizzativi e di digital marketing. Il tutto con il tutoraggio del Punto Impresa Digitale della Camera di commercio di Torino, i cui servizi gratuiti potranno essere raggiunti da qualunque pagina del sito e prenotati con un click.

 

 

La formazione

Oltre al nuovo portale, le imprese torinesi avranno a disposizione un ricco calendario di appuntamenti formativi gratuiti e on line.

 

Si parte lunedì 7 giugno 2021 con il webinar da titolo “eCommerce a portata di mano”, per proseguire tutto il mese con diversi appuntamenti su temi specifici:

  • Giovedì 10 giugno 2021

Vendite on-line sicure. Etichette corrette per elettrodomestici affidabili

Etichettatura, imballaggio, indicazioni energetiche obbligatorie per chi fabbrica e per chi vende.

 

  • Martedì 22 giugno 2021

Marketing del vino

Dagli errori più comuni alle indicazioni fondamentali per comunicare con successo su Facebook e Instagram la propria etichetta.

 

  • Martedì 29 giugno 2021

Storytelling & storyselling

Le potenzialità dello storytelling come tecnica di marketing e di comunicazione per ottenere visibilità, interazioni online e nuove vendite.

Il programma dei seminari, in costante aggiornamento è su www.to.camcom.it/ecommerce-impresa40

 

 

E-commerce tra le imprese torinesi

Al primo trimestre 2021, le imprese torinesi attive nel commercio al dettaglio on line risultano essere 1.069. Nell’ultimo quinquennio hanno registrato un aumento del 68,6% a fronte di un andamento negativo dell’intero comparto del commercio al dettaglio che, nello stesso periodo, ha visto diminuire la consistenza del -9,8%.

Se si considera il solo periodo pandemico la variazione dello stock rispetto al primo trimestre 2020 è stata del +25%, evidenziando come la scelta di puntare sull’online abbia permesso alle attività commerciali di superare le limitazioni settoriali e di mobilità vigenti durante l’emergenza sanitaria.

Inoltre, se al mondo delle imprese attive che svolgono le vendite su internet come loro attività primaria o prevalente, si aggiungono quelle che presentano l’e-commerce come attività secondaria, il numero triplica, raggiungendo le 3.500 unità (3.561).

 

Secondo l’indagine sulle spese delle famiglie torinesi 2020, risulta che nell’ultimo anno si è acquistato on line nel 12,5% dei casi a fronte del 7,9% dell’anno precedente. Gli acquisti si riferiscono principalmente a generi non alimentari, in primis giochi, giocattoli e videogiochi (25%), arredamento (20%) e abbigliamento e calzature (19%). Ma crescono anche le spese on-line in generi alimentari: nel 6% l’e-commerce rappresenta la scelta d’acquisto preferita.

 

             




CCIAA Torino: borse di studio per studenti in difficoltà

115 Borse di studio per studenti che si trovano in difficoltà a causa delle conseguenze dell’emergenza Covid-19. Questo il contenuto del nuovo Bando della Camera di commercio di Torino che ha come obiettivo quello di sostenere la continuità negli studi dei giovani, in particolare di coloro che appartengono alle categorie sociali più fragili.

 

Vogliamo evitare che l’emergenza pandemica comprometta il percorso di studio di ragazzi meritevoli che si trovano in condizioni di disagio economico – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Per questo, per la prima volta, interveniamo con uno stanziamento dedicato, pari a 200mila euro, per garantire 115 Borse di studio per universitari e studenti degli ITS”.

 

Le borse di studio

 

  • 90 Borse di studio da 2.000 euro cadauna sono destinate a studenti regolarmente iscritti all’Università/Politecnico all’anno accademico 2020/2021 o immatricolati all’anno accademico 2020/2021, nei seguenti corsi: Laurea, Laurea magistrale, Laurea magistrale a ciclo unico, inclusi i diplomi accademici (equipollenti a lauree) di alta formazione artistica e musicale.

 

 

  • 25 Borse di studio da 800 euro cadauna sono destinate a studenti frequentanti corsi ITS (Istituto Tecnico Superiore) nell’anno scolastico 2020/2021, finalizzati ad ottenere il diploma di Tecnico Superiore.

 

Lo stanziamento si avvale anche di un contributo pari a 50mila euro da parte di Unioncamere nazionale.

 

 

I requisiti


Per disagio economico e sociale, vengono considerate le seguenti circostanze:

  • perdita o sospensione dell’attività lavorativa (ad esempio: cassa integrazione – sospensione dell’attività imprenditoriale) di uno dei genitori o di altro percettore di reddito del nucleo familiare nel corso del 2020 e/o nel periodo gennaio-aprile 2021
  • perdita di fatturato (nella misura del 30% nell’anno 2020 rispetto all’anno precedente) dell’attività lavorativa del genitore/altro percettore di reddito del nucleo familiare, lavoratore autonomo o titolare di impresa individuale
  • decesso di un genitore/altro percettore di reddito del nucleo familiare causa COVID-19, lavoratore autonomo o titolare di impresa individuale.

 

Per partecipare è necessario inoltre:

  • non avere superato i 30 anni di età
  • essere residenti nella città metropolitana di Torino
  • essere in possesso di ISEE familiare inferiore o uguale a 25mila euro
  • aver conseguito almeno la metà dei CFU previsti per ciascuno degli anni accademici conclusi (tale requisito non è richiesto per gli iscritti al primo anno).

 

Come presentare domanda

La domanda di concessione della borsa di studio deve essere inviata a partire dalle ore 9.00 del 1 giugno 2021 fino alle ore 12.00 del 30 luglio 2021, inviando la documentazione richiesta alla casella di posta elettronica certificata scuola.lavoro@to.legalmail.camcom.it


Le domande di richiesta voucher saranno accettate in ordine cronologico di arrivo, fino a totale esaurimento dei fondi.

 

 




CCIAA Torino: Diventare Maestro del gusto, c’è tempo fino a domenica 13 giugno per candidarsi

La miglior gastronomia della città, il giovane casaro delle valli, la cioccolateria del centro, l’agricoltore di provincia o il rivenditore di primizie selezionate: sono numerosi i rappresentanti eccellenti dell’enogastronomia torinese, ma solo i migliori possono candidarsi per diventare Maestri del Gusto di Torino e provincia.

 

Il progetto nato nel 2002 per volere della Camera di commercio di Torino, in collaborazione con il suo Laboratorio Chimico e Slow Food, è rivolto alle attività agroalimentari medio-piccole e piccole di Torino e provincia, aziende agricole, commerciali o artigianali, con almeno due anni di attività allo scadere del 13 giugno 2021.

 

La selezione è biennale ed è gratuita per le imprese: le caratteristiche valutate riguardano la “torinesità” e la tipicità dei prodotti, l’eccellenza e la varietà dell’offerta, la capacità di coniugare tradizione e innovazione, oltre che il rispetto di tutti gli aspetti igienico sanitari, valutati dal Laboratorio Chimico camerale. Questo attento lavoro di verifica e selezione ha fatto crescere negli anni la famiglia dei Maestri del Gusto, passati dai 50 del 2002 ai 215 dell’edizione 2021/2022, inseriti in 26 categorie, dalla A di aceterie alla V di viticoltori.

 

La nuova selezione, le cui candidature scadono domenica 13 giugno, individuerà i nuovi Maestri per la stagione 2023/2024.

 

Invitiamo tutti coloro che si sentono già Maestri nel proprio campo a mettersi in gioco e affrontare la nostra selezione per entrare a far parte del nuovo elenco di testimoni eccellenti dell’enogastronomia torinese – afferma Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – A questi imprenditori offriamo, oltre alla consulenza del nostro Laboratorio per un miglioramento continuo di tutti gli aspetti igienico sanitari, anche un ricco programma di iniziative ed eventi promozionali per garantire opportunità di promozione e visibilità”.

 

Le candidature

Le imprese devono compilare e inviare entro il 13 giugno una scheda di presentazione e prendere visione del documento tecnico che descrive tutti i passaggi della procedura selettiva. Tra i requisiti richiesti, compaiono anche temi come la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l’etica, oltre che la disponibilità a partecipare a iniziative ed eventi a marchio “Maestri del Gusto”.

 

La selezione

La Camera di commercio di Torino, avvalendosi anche delle indicazioni delle associazioni di categoria provinciali, raccoglie tutte le segnalazioni pervenute e, in stretta collaborazione con il suo Laboratorio Chimico e Slow Food, redige l’elenco delle aziende candidate al riconoscimento. I diversi requisiti saranno poi oggetto di verifica, anche attraverso visite in incognito, da parte di Slow Food e del Laboratorio Chimico camerale. Le aziende che otterranno il parere positivo verranno inserite nel nuovo elenco biennale 2023-2024.

 

 




Latte nelle scuole, CCIAA Torino: iniziative per promuovere consumo di questo prezioso alimento

Degustazioni di formaggio per 800 studenti e insegnanti di 38 classi di scuola primaria, per un totale di 10 plessi scolastici torinesi coinvolti: questa l’attività proposta dalla Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico tra maggio e giugno, nell’ambito del Programma nazionale “Latte nelle scuole”, finanziato dall’Unione Europea e realizzato dal Ministero delle politiche agricole con il sostegno di Unioncamere.

 

Il programma nazionale Latte nelle scuole ha l’obiettivo proprio di sostenere l’importante e diffusa filiera lattiero casearia italiana, che in questi anni ha scontato un forte calo della domanda, pari a circa il 20%.

 

In Piemonte si contano oltre 3.700 imprese di allevamento bovini e di produzione di latte crudo (in calo del -18,1% rispetto a 5 anni fa) e 185 industrie (escluse gelaterie e pasticcerie), legate alla trasformazione del latte e alla produzione di derivati (in calo del -14,3% negli ultimi 5 anni).

 

Latte nelle Scuole” accompagna gli alunni delle scuole primarie aderenti al Programma europeo in un percorso di educazione alimentare, che mira a promuovere tra i bambini i benefici di un’alimentazione corretta, incoraggiandoli ad incrementare i consumi di latte nell’alimentazione quotidiana, conservandone poi l’abitudine per tutta la vita.

 

Il programma è finanziato dall’Unione Europea “Latte nelle Scuole”, realizzato annualmente dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con Unioncamere, alcune Camere di commercio italiane e il CREA- Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

 

In attesa di poter riprendere ad organizzare le visite didattiche presso le aziende, l’azione, denominata “Il mio territorio”, sarà svolta all’interno delle scuole durante il normale orario scolastico, con gli alunni presenti in classe. L’azione vuole valorizzare il binomio alimentazione-prodotti locali, con piccole degustazioni e informazioni mirate su un formaggio locale: il Bra tenero, guidando i bambini nella valutazione sensoriale e olfattiva, raccontando le caratteristiche e l’origine del formaggio e, attraverso la compilazione di un questionario, raccogliendo le impressioni e le valutazione sull’esperienza e sul formaggio.

 




CCIAA Torino: 2 milioni di euro per iniziative di sviluppo del territorio

Si apre lunedì 24 maggio la possibilità di chiedere alla Camera di commercio di Torino un contributo economico per la realizzazione di specifiche iniziative di promozione del territorio. I beneficiari dei contributi possono essere enti no profit quali associazioni, fondazioni, comitati, enti pubblici, università, centri di ricerca, consorzi, società consortili o agenzie formative.

 

Le iniziative dovranno riguardare la promozione del territorio e rappresentare un fattore di attrazione, qualificazione e potenziamento del sistema economico provinciale. Tra i requisiti richiesti ci sono l’incidenza diretta e duratura sul sistema, l’innovazione, l’intersettorialità, la capacità di creare partnership, la valorizzazione dell’immagine del territorio, la promozione dell’imprenditorialità anche su mercati internazionali.

 

Rinnoviamo il nostro cospicuo investimento, pari a 2 milioni di euro, per facilitare e promuovere la realizzazione di nuovi progetti che abbiano ricadute sul sistema economico locale, in un momento in cui l’avvio di nuove iniziative è strategico per la ripartenza– spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino – Per favorire la concessione dei contributi, proprio in questo momento emergenziale, abbiamo ulteriormente semplificato le procedure di richiesta in termini di documenti necessari e di requisiti temporali e aumentato la percentuale di spesa rimborsabile. Abbiamo inoltre previsto come negli scorsi anni un portale on line per la compilazione e la presentazione delle richieste”.

 

Il Disciplinare tecnico che regola l’erogazione dei contributi e le modalità operative per l’invio della richiesta si trovano sul sito della Camera di commercio .

 

Le domande dovranno pervenire all’ente camerale entro venerdì 11 giugno 2021.

                  




CCIAA Torino: L’anno del Covid frena la spesa

Nel 2020 si contraggono i consumi delle famiglie torinesi, concentrati soprattutto su beni di prima necessità, come alimentare e abitazione.
Viaggi e vacanze ai minimi storici. Si preferisce il supermercato e il discount, ma cresce l’e-commerce. Aumentano le famiglie risparmiatrici, ma molte (40%) denunciano perdita di potere di acquisto.

Presentati oggi i dati della tradizionale indagine della Camera di commercio di Torino sulle spese delle famiglie torinesi, arrivata quest’anno alla 24° edizione. Anche nel 2020 sono state indagate complessivamente 240 famiglie residenti a Torino città o nella prima cintura attraverso la compilazione di questionari che analizzano le diverse tipologie di spesa, più o meno ricorrenti, le abitudini e i luoghi di acquisto preferiti.

Una spesa più sobria e limitata alle cose essenziali. Questa è stata la scelta quotidiana per le famiglie torinesi alle prese con un 2020 in cui si rinuncia al superfluo: il non alimentare registra il calo più significativo degli ultimi 10 anni – commenta Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Cresce il numero delle famiglie che risparmiano, anche in conseguenza delle minori occasioni di spesa, ma allo stesso tempo raddoppiano le famiglie che lamentano perdita di potere d’acquisto”.

 

I dati dell’indagine

A fine 2020 la spesa media mensile delle famiglie torinesi si è fermata a 2.430 euro, in calo rispetto al 2019 del -4,8% (-123 euro), di poco al di sotto dei livelli raggiunti nel 2016.

 

 

Nel 2020 sono state le spese non alimentari a determinare l’arretramento dei consumi: con 2.016 euro registrano infatti un calo del –6,3% rispetto al 2019. Si tratta in assoluto della flessione più consistente registrata negli ultimi 10 anni. Continuano a crescere, invece, le spese alimentari (+3,2%), arrivando a rappresentare il 17% del totale della spesa (era il 15,7% nel 2019).

 

Nel 2020 si conferma dunque la modifica del paniere delle famiglie torinesi: i consumi vedono una crescita forzata solo nei beni essenziali, a scapito di quasi tutte le spese voluttuarie. La crisi ha colpito indistintamente tutte le famiglie torinesi, a prescindere dalla tipologia o dalla condizione economica: a far registrare la frenata più importante, però, le famiglie con figli (-10,6% rispetto al 2019).

 

Le spese alimentari

La spesa alimentare nel 2020 è pari a 414 euro (+3,2% rispetto al 2019; +13 euro). Le prime tre categorie di spesa rappresentano poco meno della metà del paniere complessivo: carni e salumi, il 21,4%, si collocano al primo posto; seguono latte e formaggi e pane e cereali.

L’aumento più significativo è però da registrarsi nei cibi pronti e da asporto con un +34%, +5 euro.

 

Le spese non alimentari

La spesa non alimentare mensile si attesta a 2.016 euro (-6,3%; -136 euro rispetto al 2019). In un calo generalizzato delle spese voluttuarie, a crescere sono quasi esclusivamente voci di prima necessità.

 

Voci di spesa in aumento

L’abitazione, a cui si sommano anche le utenze domestiche, continua ad essere la componente principale della spesa non alimentare: nel 2020 rappresenta il 49,6% delle spese non alimentari, ed è in crescita del +3,1% rispetto al 2019 (+31 euro).

Salgono poi del +29,5% alcune spese legate alla cura e all’igiene personale (+13 euro) probabilmente per l’acquisto intensivo di alcuni articoli sanitari come mascherine o gel disinfettanti.

Dopo un calo nei primi sei mesi, dall’estate in avanti riprendono gli acquisti per articoli sportivi ed il tempo libero che crescono del 13,5% (+6 euro) a livello annuo. In aumento anche le spese in istruzione pari a 36 euro (+4 euro).

 

Voci di spesa in diminuzione

Il calo più significativo, con un -18,3% e -57 euro, è da imputare alla macro voce degli “altri beni e servizi” che complessivamente scende a 256 euro; qui il tempo libero rappresenta la voce più significativa includendo le spese per viaggi e vacanze (-54 euro) e i pasti fuori casa (-30 euro). Le spese per viaggi nel 2020 sono in assoluto le più basse registrate negli ultimi dieci anni.

 

 

Con 69 euro medi mensili (-25 euro), in calo del -26,2%, le famiglie torinesi destinano a vestiario e calzature il 3,4% delle spese non alimentari. In questo caso però la diminuzione non è imputabile solo al Covid, ma prosegue un andamento già evidenziato in passato: questa voce infatti è in calo per il terzo anno consecutivo.

 

Nella voce trasporti e comunicazione (-24 euro; il 13,8%) la flessione del 7,8% è dovuta principalmente alla macro categoria dei trasporti (-18 euro), dove si registra un calo delle spese in benzina, gasolio e in acquisto di biglietti per i mezzi pubblici, treni e aerei. Diminuiscono, anche se meno marcatamente, le comunicazioni (-5 euro), dove il calo si è registrato nelle spese connesse alla telefonia come acquisto, bollette, internet     (-5 euro), categoria che nei primi mesi del 2020 aveva visto un significativo incremento.

 

In calo del 7,9% (-10 euro) la spesa in ricreazione, spettacolo e cultura dove com’è noto crollano gli acquisti di biglietti per cinema, teatro, spettacoli e sport e per gli abbonamenti in palestre e piscine. In flessione anche le spese per giornali, libri non scolastici e cancelleria.

 

Anche se in ripresa nella seconda parte dell’anno, scendono complessivamente su base annua le spese destinate a visite mediche specialistiche e analisi, anche a causa dell’emergenza sanitaria che ha imposto lo stop delle visite mediche/cure non urgenti. Calano poi contemporaneamente le spese per i servizi di assistenza alla persona soprattutto per quanto riguarda asili nido, baby sitter. Stabili invece le spese per assistenza ad anziani e disabili.

 

Il risparmio nelle famiglie

 

Crescono le famiglie che nell’anno della pandemia sono riuscite a risparmiare: il 28% degli intervistati contro il 25% del 2019. Rispetto all’anno pre-emergenza, aumentano soprattutto le famiglie risparmiatrici in condizione economica di autosufficienza (passate dall’8% al 14%) e quelle in fascia media (il 30% nel 2019 e il 34% nel 2020). Sale la quota di reddito risparmiata, passata dal 4% del 2019, al 4,7% del 2020.

 

In generale le famiglie torinesi hanno percepito un ridimensionamento del proprio potere d’acquisto. Raddoppiano infatti le famiglie che dichiarano un calo delle proprie possibilità di spesa rispetto all’anno precedente, passando dal 19,2% al 40%.

 

I principali luoghi di acquisto

Il 2020 ha registrato anche alcuni cambiamenti importanti sulle scelte dei luoghi e dei canali di acquisto. Prosegue il trend, già avviato negli anni precedenti, a favore di strutture di vendita medio–grandi: su super e ipermercati converge, infatti, oltre il 45% delle scelte dei consumatori (con un balzo in avanti di oltre 5 punti percentuale rispetto a un anno prima), e crescono anche i discount passando dal 10,4% al 12,5%. In calo il negozio tradizionale (dal 26,7% al 22%) e il mercato rionale (dal 7,9% al 6,6%).

Anche la scelta di Internet come luogo “virtuale” di acquisto ha ottenuto un’attesa e significativa diffusione, salendo dal 3,8% delle preferenze del 2019 al 5,2% del 2020.

 

I comportamenti durante l’emergenza

Quasi il 77,8% delle famiglie ha dichiarato di aver “speso meno del solito” rispetto al 2019, riducendo o eliminando principalmente gli acquisti di beni considerati superflui. A dettare questo tipo di scelta, sia le minori occasioni di spesa verificatesi durante la pandemia per il 68,8%, ma anche la riduzione del reddito familiare (21,3%). Ma per affrontare il periodo il 31,3% dei nuclei famigliari ha dovuto intaccare i risparmi accantonati.