Pur non essendo una competenza diretta del Consiglio regionale, la discussione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) passerà anche dall’Assemblea elettiva del Piemonte. Oggi in settima Commissione (Autonomia ed Enti Locali), presieduta da Riccardo Lanzo, l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha infatti dato l’avvio all’analisi della situazione con i consiglieri di maggioranza e opposizione.

“Penso che quando ci sono riforme così importanti e fondi a disposizione in quantità così elevata, sia non solo giusto ma doveroso, condividere con il Consiglio ogni passo che si sta facendo nell’applicazione del Piano”, ha detto Tronzano. L’assessore ha proposto una riunione periodica su base quindicinale o mensile, in modo da fare il punto e ascoltare non solo la posizione dei vari gruppi, ma anche effettuare audizioni degli enti e delle associazioni interessati, che ne faranno richiesta. E’ stata già istituita una cabina di regia con Unioncamere e le Province.

Carlo RIva Vercellotti (Fi) ha chiesto se si conoscono i criteri per il riparto dei fondi, per capire quanto arriverà al Piemonte dei 235,14 miliardi complessivi assegnati all’Italia, come ha ricordato la Giunta che ha svolto una breve illustrazione del Pnrr in Commissione. Ha aggiunto che è importante aiutare i Comuni a partecipare ai bandi, perché specialmente quelli piccoli potrebbero essere in difficoltà. Tronzano ha ricordato che per fare molte cose “la Regione ha bisogno di personale”, alcuni concorsi sono partiti ma dovremo trovare e assumere risorse molto qualificate appunto per il Pnrr.

Alberto Avetta (Pd) ha suggerito di cominciare a setacciare tra “l’esorbitante numero di progetti che sono stati raccolti”. Circa l’aiuto tecnico ai Comuni per i bandi, ha ricordato che Anci ha molte competenze sulle procedure concorsuali europee. L’assessore ha spiegato che con Finpiemonte e le Fondazioni si sta già operando una scelta tra i progetti. Senz’altro sarà coinvolta Anci.

Il presidente Lanzo ha detto di voler accogliere la proposta di riunioni periodiche quindicinali e ha proposto alla Commissione di stilare un documento unitario, per quanto possibile, che riassuma il percorso che la Regione deve fare, a partire dall’assistenza tecnica ai Comuni.

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