La terza Commissione ha espresso a maggioranza parere preventivo favorevole al Regolamento per individuare i Distretti del cibo la cui funzione sarà quella di valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari e il paesaggio dei vari territori.

Del resto, l’obiettivo generale per la politica agricola piemontese, come ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, è quello di trovare sempre più il giusto equilibrio tra agricoltura e ambiente e continuare a valorizzare i prodotti tipici del Piemonte, tutelandone la qualità. Stamane infatti, proprio in Terza commissione (presidente Claudio Leone) Protopapa ha illustrato le materie di competenza contenute nel Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2021-2023. “L’agricoltura è una costola importante nell’ambito dell’economia regionale, e anche in questi mesi difficili legati alla pandemia, ha continuato la produzione con le proprie forze” ha sottolineato.

I dati provenienti dalle Camere di Commercio, evidenziano come sia aumentata la manodopera stagionale mantenendo però il lavoro dipendente all’interno delle aziende agricole. In Piemonte sono circa 900 mila gli ettari dedicati all’agricoltura, verso la quale il ruolo dell’Europa è fondamentale, visto che costituisce la maggior fonte di finanziamenti. Davanti alla prospettiva di un Piano di sviluppo rurale a livello nazionale, è stata ribadita la necessità di continuare a dare però spazio ai territori.

Nel ricordare che la Giunta regionale ha previsto lo specifico Assessorato al Cibo, Protopapa si è soffermato anche sul concetto di sostenibilità sociale, puntando sull’educazione finalizzata a non sprecare cibo stesso. Nel corso della seduta – dove per chiarimenti e sottolineature sono intervenuti più volte i diversi Gruppi, spaziando dalla biodiversività alle coltivazioni biologiche e ai cambiamenti climatici – si è altresì fatto cenno alle aziende colpite dalle recenti calamità naturali, in particolare quelle del Vercellese che costituiscono l’ossatura della risicoltura nazionale. Per quanto riguarda la Caccia e la Pesca, Protopapa, è ritornato sulla problematica dei danni causati dalla fauna selvatica, che condizionano in maniera evidente il bilancio.

 

Turismo e commercio, si punta anche sulle piste ciclabili

Per contrastare gli effetti negativi causati dall’epidemia, è necessario recuperare le presenze, almeno parzialmente, coinvolgendo tutti i soggetti della filiera del turismo del Piemonte. Parte da qui – come ha spiegato l’assessora Vittoria Poggio – la strategia contenuta nel Defr dedicato all’argomento. “Occorre soprattutto sviluppare un’offerta integrata turismo-cultura, che tenga conto  della domanda, per migliorare sempre più la nostra competitività” ha sottolineato Poggio, che ha comunicato che sono stati utilizzati circa ventimila voucher previsti per sostenere l’offerta turistica dopo la prima fase della pandemia. Proseguirà la revisione e la razionalizzazione della governance, partendo dalle Aziende turistiche locali (Atl).

Per raggiungere gli obiettivi di accoglienza, promozione e valorizzazione del territorio si punterà anche sull’aiuto dei siti Unesco e del turismo religioso, ma anche di quello all’aperto delle montagne, delle colline e dei laghi, puntando sulla rete delle piste ciclabili. Per quanto riguarda il commercio, infine, Poggio ha ribadito la necessità di rivedere leggi e regolamenti regionali alla luce dei nuovi scenari venutisi a prospettare, mettendo in atto in primo luogo la semplificazione. Uno degli obiettivi principali da raggiungere è poi quello di favorire l’accesso al credito. Nel documento ci sono indirizzi specifici per la riqualificazione del tessuto urbano, soprattutto dei quartieri e delle periferie, attraverso gli esercizi commerciali di vicinato. Per chiarimenti sono intervenuti Sarah Disabato (M5s), Valter Marin (Lega) e Domenico Ravetti (Pd)

 

Audizione congiunta Terza e Quinta

I lavori della Terza sono poi proseguiti con l’audizione congiunta con la Quinta (presidente Angelo Dago) del Consorzio regionale Co.Sm.An., che si occupa dello smaltimento dei rifiuti di origine animale. L’incontro è stato voluto nell’ambito della trattazione dei danni provocati dalle predazioni di lupi e canidi. Dal 2012 la Regione ha incaricato Co.Sm.An.. a produrre una polizza assicurativa ad adesione volontaria per la copertura degli eventi predatori. A tale polizza possono aderire solo gli allevatori residenti in Piemonte. Il risarcimento riguarda unicamente il danno diretto: vengono rifusi capi appartenenti al patrimonio genetico morti, feriti, dispersi a seguito di un evento predatorio. L’indennizzo per le diverse categorie di età è stabilito forfettariamente nella polizza. Nel periodo 2012-2015 sono stati liquidati circa 1500 sinistri.

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