1000 euro: è questo l’ammontare del ricavato raggiunto dalla Confagricoltura di Asti in occasione della distribuzione delle clementine antiviolenza (più di 3 quintali, di cui buona parte offerta dalla cooperativa COAB di Corigliano-Rossano).

Lo scorso 25 e 26 novembre infatti Asti Agricoltura, in collaborazione con il Soroptimist di Asti, era impegnata in centro città, sotto i portici di Piazza Alfieri, nella distribuzione delle clementine, simbolo della lotta contro ogni violenza di genere.

Le clementine sono state scelte nel maggio del 2013 quale simbolo della lotta contro la piaga del femminicidio e delle tante forme di violenza subite dalle donne, in seguito all’atroce uccisione di Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro, massacrata dall’ex fidanzato.

Il ricavato dell’iniziativa locale è stato interamente devoluto a “L’Orecchio di Venere”, il centro antiviolenza di Asti, facente parte della Croce Rossa, che offre accoglienza e sostegno a donne vittime di qualsiasi tipo di violenza.

Nella giornata di ieri, presso la sede di Asti Agricoltura, il direttore Mariagrazia Baravallee la presidente della Consulta Femminile Maria Pia Lottini, hanno consegnato l’importo di 1000 euro alla presidente de “L’Orecchio di Venere” Elisa Chechile, presente insieme a due volontarie, la quale ha raccontato con soddisfazione: “Questa somma verrà utilizzata per operazioni di “piccolo portafoglio”, ovvero attività svolte all’interno del territorio rivolte a donne in difficoltà per le quali è necessaria una disponibilità immediata di risorse economiche”.

Siamo felici e onorati di aver dato il nostro contributo a questa iniziativa e ci riteniamo molto soddisfatti della risposta ottenuta da parte dei cittadini astigiani e non solo, visto che erano giorni di mercatini e fiere con un notevole afflusso di turisti”, afferma il direttore di Asti Agricoltura Mariagrazia Baravalle. “Da diversi anni Confagricoltura si batte al fianco delle donne contro qualsiasi tipo di violenza. E’ necessario tuttavia un intervento più incisivo da parte delle istituzioni affinché questa piaga venga completamente e radicalmente eliminata”.

Si tratta di un tema che va affrontato tutti i giorni per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica, fornendo al tempo stesso il giusto sostegno a tutte le donne che ogni giorno sono vittime di qualunque tipo di sopruso”, conclude la presidente della Consulta Femminile di Asti Agricoltura Maria Pia Lottini.

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