Un buon esempio di collaborazione tra corpi intermedi e politica che ha portato a un risultato atteso da oltre dieci anni. Grazie all’iniziativa avviata da CNA Piemonte si è arrivati all’adeguamento delle tariffe per le revisioni dei mezzi. Un aumento che valorizza il ruolo dei centri privati di revisione sempre nell’ottica di favorire la sicurezza sulle strade dei mezzi e dei cittadini, ma non andrà a pesare sulle tasche dei contribuenti.

Un ringraziamento particolare va ai parlamentari piemontesi che hanno avviato insieme a CNA Piemonte questo percorso: Elena Maccanti (Lega Nord), Davide Gariglio (PD), Paolo Romano (M5S) e Roberto Rosso (Forza Italia) che hanno saputo fare squadra nell’interesse comune. Un impegno che poi ha coinvolto successivamente i membri della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e che finalmente è approdato nel testo delle Legge di Bilancio che attende il via libera definitivo dal Parlamento.

L’aumento delle tariffe per le revisioni era uno dei punti inseriti in un documento che nel febbraio scorso proprio i parlamentari eletti nei collegi del Piemonte avevano sottoscritto nella sede di CNA alla presenza del presidente regionale Fabrizio Actis, del segretario regionale Filippo Provenzano, del presidente regionale CNA Servizi alla comunità (autoriparatori) Francesco Circosta e di Silvano Favi, presidente FITA Piemonte.

“Non posso che essere soddisfatto dell’adeguamento che attendevamo da ben 14 anni – afferma Francesco Circosta -, dopo gli  ingenti investimenti che in questi anni sono stati imposti alla nostra categoria, ma rimaniamo comunque rammaricati per non essere riusciti a far comprendere a tutti la necessità di dare risposte ad una cronica difficoltà della motorizzazione ad assolvere in tempi ragionevoli alle attività che le competono, per garantire la sicurezza dei mezzi che viaggiano sulle nostre strade. Purtroppo siamo ancora alla ricerca di interlocutori attenti che volessero comprendere completamente le indicazioni che prospettavamo, a parte i politici p0%”>

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