1

2 giugno, IoCiCredoPerché: ecco le video interviste

Ecco i video IoCiCredoPerché che sarà mandato in contemporanea da tutti i soggetti partner alle ore 12, realizzato dal Consiglio regionale, Regione Piemonte, Prefettura, Comune di Torino, Città metropolitana, Usr, Atenei, Esercito e Polo del 900 in occasione della festa del 2 giugno.

25 brevi interviste a persone comuni, (insegnanti, studenti, volontari, medici, rappresentanti delle forze dell’ordine, casalinghe, pensionati,vigili del fuoco e liberi professionisti) sul perché credere nella Repubblica e nei valori che essa racchiude.

 




Il presidente della Regione Cirio ha emanato due nuove ordinanze

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha emanato oggi due nuove ordinanze.

La numero 39 sostituisce integralmente la numero 36 del 3 aprile scorso e stabilisce che, con decorrenza immediata fino a lunedì 13 aprile:

– è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, salvo che per quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute, e di effettuare ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza;.

– sono vietati gli assembramenti di più di due persone in luogo pubblico, dove deve comunque essere garantita la distanza di un metro.

– è assolutamente vietata la mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.

– i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono contattare il proprio medico curante e non lasciare la propria residenza o dimora abituale e di limitare al massimo i contatti.

– le persone addette all’assistenza di minori, anziani, ammalati o diversamente abili (baby sitter e badanti) possono svolgere la propria attività;

– chi svolge mansioni di collaborazione domestica (colf) può esercitare la propria attività solo in presenza di esigenze comprovate e indifferibili;

– dall’8 aprile il personale addetto alla vendita negli esercizi commerciali è obbligato ad utilizzare mascherine e guanti monouso;

– è possibile il commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio all’interno di attività di vendita di generi alimentari o altre attività commerciali non soggette a chiusura, mentre per quelle chiuse il commercio dei suddetti articoli può essere effettuato via internet, televisione, corrispondenza, radio e telefono;

– le strutture sanitarie attuano un monitoraggio clinico degli operatori sanitari con rilevazione della temperatura corporea prima del turno di lavoro.

– è sospesa l’attività degli uffici pubblici regionali, provinciali e comunali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili

– sono sospese le attività commerciali al dettaglio, ad esclusione di quelle che vendono generi alimentari e di prima necessità negli esercizi commerciali di vicinato, nella media e grande distribuzione e nei centri commerciali;

– sono confermate le consegne a domicilio per tutti i settori merceologici purché nel rispetto dell’osservanza delle norme igienico-sanitarie, della disciplina del settore commercio e della normativa fiscale;

– l’accesso alle attività commerciali è limitato ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza che richiedano l’accompagnamento di altra persona;

– i mercati settimanali sono consentiti esclusivamente garantendo specifiche modalità di accesso scaglionato per evitare assembramenti anche attraverso l ‘utilizzo di transenne e comunque sempre alla presenza della polizia locale che deve limitame l’accesso ad un singolo componente per nucleo familiare, salvo comprovati motivi che richiedano l’accompagnamento;

– sono vietate la sosta e l’assembramento presso i distributori automatici cosiddetti “h24” di bevande e alimenti confezionati;

– gli esercenti devono bloccare le slot machine, i monitor e i televisori per impedire la permanenza degli avventori per motivi di gioco all’interno dei locali;

– rimangono aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai, garantendo in ogni caso la distanza di sicurezza interpersoale di un metro;

– sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2 del Dpcm dell’11 marzo 2020 e le attività artigianali di servizio (ad eccezione dei servizi di pubblica utilità o indifferibili e di quelli necessari al funzionamento delle unità produttive rimaste in attività);

– sono garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi secondo modalità che favoriscano la prenotazione con appuntamenti;

– è garantita l’attività di gestione dei rifiuti

– sono sospese e attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie);

– sono consentiti i servizi di mensa e del catering continuativo su base contrattuale, i servizi resi nell’ambito di strutture pubbliche e private, istituti penitenziari, strutture sanitarie e sociosanitarie e di sostegno alle fasce fragili della popolazione-

– è consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e di protezione personale sia per l’attività di confezionamento che di trasporto;

– sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri e elle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade limitatamente alla vendita di prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali.

– restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

– sono chiusi gli studi professionali, salvo l’utilizzo del lavoro agile, con esclusione dello svolgimento delle attività indifferibili ed urgenti o sottoposte a termini perentori di scadenza ivi effettuate, ad esclusione degli studi medici e/o sanitari e di psicologia;

– è fermata l’attività nei cantieri, fatti salvi quelli relativi alla realizzazione e manutenzione di strutture sanitarie e di protezione civile, alla manutenzione della rete stradale, autostradale, ferroviaria, del trasporto pubblico locale, nonchè quelli relativi alla realizzazione, manutenzione e funzionamento degli altri servizi essenziali o per motivi di urgenza o sicurezza.

– sono chiuse le strutture ricettive, che possono però permanere in servizio per esigenze collegate alla gestione dell’emergenza (pernottamento di medici, isolamento di pazienti, quarantena, pernottamento di parenti etc);

– è vietato l’accesso a parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici;

– è vietato svolgere all’aperto attività Iudica o ricreativa, nonché qualsivoglia attività motoria svolta, anche singolarmente, se non entro 200 metri dalla propria abitazione con obbligo di documentazione agli organi di controllo del luogo di residenza o domicilio;

– nel caso di uscita con l’animale di compagnia per le sue necessità fisiologiche, la persona è obbligata a rimanere nelle immediate vicinanze della residenza o domicilio, con obbligo di documentazione agli organi di controllo del luogo di residenza o domicilio;

– sono sospese gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici o privati, nonché all’interno degli impianti sportivi le sedute di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti;

– sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici, le palestre, le piscine, i centri sportivi, natatori, benessere, termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei LEA), culturali, centri sociali e centri ricreativi;

– sono chiusi i musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;

– nei luoghi di culto seppur aperti sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri, e che l’accesso è consentito in forma contingentata e nel rispetto delle misure necessarie a garantire la sicurezza interpersonale di un metro;

– sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e Università per anziani, corsi professionali e attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;

– sono possibili i corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie;

– sono sospesi i concorsi pubbliche e privati ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata su basi curriculari ovvero in modalità telematica (ad eccezione dei concorsi per il personale sanitario, degli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e quelli per il personale della protezione civile).

– sono sospesi gli esami di idoneità di cui all’articolo 121 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, da espletarsi presso gli uffici periferici della motorizzazione civile aventi sede nei territori di cui al presente articolo. Con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione della sospensione, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 3O aprile 1992, n. 285.

– sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale.

– siano adottata in tutti i casi possibili lo svolgimento di riunioni in collegamento da remoto.

Si raccomanda altresì che:

– per accedere alle attività commerciali al chiuso e all’aperto (mercati) dall’8 aprile i clienti siano provvisti di mascherine;

– si provveda alla rilevazione sistematica della temperatura corporea anche ai clienti presso i supermercati e le farmacie, oltre che ai dipendenti dei luoghi di lavoro, se aperti, e a tutti coloro che vengono intercettati dall’azione di verifica del rispetto dei divieti dalle Forze dell’Ordine e dalla Polizia locale;

– le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità garantiscano un accesso prioritario a medici, farmacisti, infermieri, operatori socio-sanitari, membri delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile, soccorritori e volontari muniti di tesserino di riconoscimento.

– che presso le attività produttive ia attuato il massimo utilizzo del lavoro agile, incentivate le ferie e i congedi retribuiti, sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione, siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e strumenti di protezione individuale se non è possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro, siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro anche utilizzando gli ammortizzatori sociali, siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni, siano favorite intese tra organizzazioni datoriali e sindacali.

All’ordinanza sono allegati una serie di chiarimenti.

L’ordinanza n.38 stabilisce invece che fino al 31 luglio 2020, salavo diverse future disposizioni, i servizi di taxi e autonoleggio possono essere utilizzato per la consegna a domicilio di beni, spesa e medicinali applicando le seguenti tariffe:

– al massimo euro 7,50 per il servizio di consegna nel raggio di 2,5 chilometri

– al massimo ad euro10 per il servizio di singola consegna con ricevimento e recapito nell’ambito del medesimo Comune

– al massimo euro 15 per il servizio di singola consegna con ricevimento e recapito nell’ambito di più Comuni. Non sono consentiti ulteriori indennizzi o sovrapprezzi.

 

 




Coronavirus: a rischio quasi 19 miliardi di valore aggiunto. Ecco la mappa degli effeti negativi sui territori

Una riduzione del valore aggiunto dell’Italia di quasi 19 miliardi di euro su base annua, pari al -1,2% rispetto al 2019.

E’ questa la stima degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, in uno scenario nel quale la situazione attuale dovesse protrarsi fino alla fine del mese di aprile.

L’analisi effettuata da Unioncamere, in collaborazione con il Centro studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, sulla base dei dati al 2 marzo scorso, segnala che, ovviamente, l’impatto sarà più consistente nelle tre regioni maggiormente colpite dall’emergenza (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), nelle quali le possibili riduzioni della ricchezza prodotta sarebbero pari o di poco superiori al 2%.

Le Camere di commercio italiane sono pronte a fare la loro parte per sostenere imprese e territori. L’Unioncamere ha appena costituito una “task force” composta da presidenti di Camere di commercio di diverse aree del Paese che dovrà monitorare la situazione, individuare le misure più idonee e, al più presto, mettere in campo le azioni più urgenti per sostenere le imprese dei settori più colpiti.

Nei soli undici comuni della zona Rossa, secondo lo studio, il perdurare delle attuali limitazioni fino alla fine del mese di marzo provocherebbe la perdita di 238 milioni di euro di fatturato e quasi 140 milioni di valore aggiunto.

Nel caso in cui, invece, l’emergenza sanitaria dovesse proseguire, nella portata attuale, fino a fine giugno – stima Unioncamere – gli effetti negativi sull’economia italiana per il 2020 potrebbero salire a 37 miliardi di euro, con una riduzione del valore aggiunto del -2,3%. Una flessione che in Lombardia arriverebbe al -3,9% della ricchezza prodotta a livello regionale, in Veneto al -4,4% e in Emilia Romagna al -4,3%.

Secondo l’analisi, il forte impatto del diffondersi del virus sul turismo in tutte le regioni del Paese rischia di bruciare quasi 4 miliardi di valore aggiunto (-6,3% su base annua) per il calo delle presenze annunciato fino a fine aprile; la perdita di valore aggiunto potrebbe raggiungere i 7,7 miliardi di euro (-12,2%) nel caso l’emergenza attuale andasse avanti ma solo fino a giugno, salvando così le presenze attese nella stagione estiva.

Gli effetti del Covid-19 si potrebbero far sentire anche sulle nostre esportazioni: oltre il 10% delle vendite italiane all’estero, infatti, è diretto proprio verso quei Paesi che, allo stato attuale, hanno imposto maggiori restrizioni alla circolazione delle persone.




Riuso e rigenerazione urbana

Nei prossimi anni la Regione sarà impegnata in un importante lavoro sul fronte del riuso, della riqualificazione e rigenerazione urbana, attraverso la promozione di progetti ideati dalle amministrazioni pubbliche locali”: l’assessore all’Urbanistica Fabio Carosso ha presentato oggi alla Seconda Commissione, presieduta da Mauro Fava, gli argomenti su cui intende puntare all’interno del Documento di economia e finanza 2020-2021, su cui la Commissione dovrà esprimere un parere consultivo.

“Da un lato si intende creare un incentivo alla ripresa economica del settore delle costruzioni, dall’altro favorire il complessivo miglioramento sotto il profilo sociale, economico e ambientale di parti delle città, periferiche o centrali, caratterizzate oggi dal degrado, attraverso azioni di buona progettazione, rigenerative di qualità urbana – ha spiegato l’assessore -. Inoltre ci si dovrà concentrare sulla tutela e la valorizzazione del territorio e del paesaggio, mediante la promozione del patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di elevata qualità, delle buone pratiche e progetti per il paesaggio, nonché sulla partecipazione a progetti europei aventi come oggetto la finalità ambientale delle trasformazioni. Fondamentale sarà l’attuazione e l’aggiornamento delle analisi, degli obiettivi e delle politiche del Piano territoriale regionale, relativamente ai temi connessi alle pratiche perequative e compensative alla pianificazione intercomunale, alla copianificazione e strumenti operativi volti alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”.

Sull’argomento del risparmio e riuso urbanistico sono intervenuti i consiglieri: Valter Marin (Lega), Paolo Ruzzola (Fi), Ivano Martinetti (M5s), Carlo Riva Vercellotti (Fi).

Le principali direttrici di trasporto stradale e ferroviario dell’area del Canavese sono state invece al centro dell’audizione che si è svolta in apertura di Commissione. I rappresentanti dell’Agenzia per lo sviluppo del Canavese hanno esposto le loro richieste in merito alla situazione delle infrastrutture, della viabilità e dei trasporti nel Canavese. Sono intervenuti il presidente Fabrizio Gea, Luigi Ricca e Alberto Rostagno che hanno illustrato i contenuti del loro Piano strategico sullo sviluppo del Canavese. In particolare lo studio dell’Agenzia ha messo l’accento sul nodo Ponte Preti della Pedemontana, sulla statale e la ferrovia per Aosta, e sul nodo di Chivasso.

Sull’argomento sono intervenuti per chiarimenti i consiglieri: Gianluca Gavazza (Lega), Claudio Leone (Lega),Carlo Riva Vercellotti (Fi), Diego Sarno (Pd) ed anche lo stesso presidente di Commissione Mauro Fava (Lega).




Ebano spa di Novara porta il capitale sociale di Cef publishing a un milione

Sviluppare in Italia il mercato della FAD, la formazione a distanza, con l’obiettivo di consolidare il posizionamento come principale player italiano del settore.

E’ con questi obiettivi che Ebano spa ha aumentato ad un milione il capitale sociale di CEF Publishing e l’ha trasformata in SPA.


La holding fondata e guidata dal Presidente della Piccola Industria di Confindustria Carlo Robiglio, a fine estate, aveva rilevato le quote di minoranza di CEF, diventandone proprietaria al 100%.

“Puntare sulla formazione è fondamentale per la crescita del Paese”, dichiara Robiglio. “Competenza e formazione continua saranno la chiave per l’occupazione e con CEF vogliamo fare la nostra parte. La ratio di questa scelta è nella volontà di irrobustire la capitalizzazione della società, che realizza corsi di formazione in modalità FAD per il mercato consumer.

Lavoriamo per apportare notevoli innovazioni di processo, con aspettative concrete di positive ricadute a breve, nonché innovazioni di prodotto, che a medio termine dovrebbe mettere ancor più CEF Publishing nella condizione di competere come azienda leader, nel mercato di riferimento nazionale”.

“Mai come in questa epoca – continua Robiglio – e, direi, in questo preciso momento ancor più per il nostro Paese, è fondamentale aggiornare e rafforzare continuamente le competenze. Il rischio altrimenti, in una società ipercompetitiva, è che in breve diventino obsolete, con la conseguente inevitabile fuoriuscita dal mondo del lavoro. La formazione continua a distanza può contribuire a reinserire la fascia 40/50 anni nel mondo del lavoro.


Dobbiamo passare dal concetto del ”valore del titolo” (cioè qualche cosa di acquisito e riconosciuto una volta per tutte e per la vita) al “valore della competenza” (che deve essere continuamente acquisita ed implementata) dove la formazione, insieme alla persona, diventano centrali”.

Sono i numeri a rappresentare la costante crescita del Gruppo Ebano: circa 18 milioni di fatturato nel 2018 ed una crescita negli ultimi 6 anni dell’800%, 8 società controllate, 15 partnership produttive, più di 250 dipendenti e collaboratori, una clientela media annuale che ormai supera le seimila unità per il solo business della formazione a distanza e un piano di crescita per linee interne ed esterne con investimenti nel solo 2018 di 700 mila euro.


L’azienda è stata premiata da Deloitte a maggio a Milano nella sede di Borsa Italiana con il Premio “Deloitte Best Managed Companies” (BMC): il riconoscimento rivolto alle aziende che si sono distinte per strategia, competenze, impegno verso le persone e performance, promosso da Deloitte in collaborazione con ALTIS Università Cattolica, Confindustria e ELITE, il progetto del London Stock Exchange Group che supporta lo sviluppo e la crescita delle imprese ad alto potenziale.


Il Gruppo Ebano, tramite Cef Publishing, è anche in Elite, il programma internazionale nato in Borsa Italiana nel 2012 in collaborazione con Confindustria e dedicato alle aziende più ambiziose, con un modello di business solido ed una chiara strategia di crescita. Il Gruppo è fortemente impegnato nel sociale e nella sostenibilità. La politica aziendale di Ebano, volta a perseguire alti standard in termini di sostenibilità e impatto sociale, ha permesso, attraverso la partecipata Cef Publishing, di ottenere la Certificazione b Corp®, rilasciata dalla B Corporation, l’ente non-profit americano.

I numeri di Cef Publishing

Più di quarantamila corsisti in dieci anni. Nella gran parte dei casi, destinatarie dei corsi di formazione a distanza sono donne. Accade in quattro delle cinque aree tematiche finora proposte  dai corsi di Cef Publishing: Estetica e benessere (98%), Sanità (97%), Sociale (92%), Animal care (76%). L’unica eccezione: la ristorazione. Corsi come quello per “Cuoco professionista chefuoriclasse” attraggono in pari misura uomini e donne. Non solo. La ristorazione è anche una delle due aree, insieme a Estetica e benessere, in cui i corsi di Cef Publishing/Gruppo Ebano registrano una frequenza pari ad almeno il 20% anche nelle regioni meridionali.


Tra i docenti dei corsi  lo Chef stellato Antonino Cannavacciuolo per il corso “Cuoco professionista CHEFuoriclasse” e il truccatore e imprenditore nel mondo della cosmetica Diego Dalla Palma per il corso “Professionista della Bellezza e del Benessere. Percorso Immagine”.
In generale, il tasso di maggior frequenza si rileva nel Nord Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia), con oscillazioni che, a seconda delle tematiche, vanno dal 36 al 39% degli iscritti complessivi.

I numeri degli iscritti ai corsi di Cef Publishing/Gruppo Ebano dicono che la Fad è utilizzata soprattutto da soggetti con un titolo di studio medio: diploma professionale o maturità. A seconda della tipologia di corsi, l’incidenza sul totale passa da un minimo del 26% a un massimo del 37% per la maturità e da un minimo del 29% a un massimo del 37% per il diploma professionale.
Non manca una fascia cospicua di corsisti in possesso di licenza media, così come, sul fronte opposto, una quota di laureati, con incidenza che sfiora il 10%.


Quanto all’età dei corsisti, per almeno il 70-80% si tratta di soggetti dai 17 ai 45 anni. Con partecipazione complessivamente più folta per la fascia 26-35, mentre tra i più giovani (17-25) sono particolarmente seguiti (41%) i corsi dell’area Animal care.


La formazione a distanza, tra gli altri meriti, ha quello di ridurre tempi, costi e inquinamento ambientale, in una logica di sviluppo sostenibile sempre più attuale e inderogabile.