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Confindustria Piemonte: turismo post-covid, le strategie per ritartire

Il settore dei viaggi e del turismo è senza dubbio tra quelli che più hanno risentito della pandemia: ora il comparto si ritrova a dover ripartire dopo due mesi di “sospensione” in cui però, si è avviato un processo di riprogettazione: sarà necessariamente un nuovo turismo quello che vedremo prendere forma nel prossimo periodo e che evolverà ancora.

Questo il filo conduttore del Position paper di indirizzo strategico dell’industria del turismo in Piemonte, frutto del lavoro del gruppo di ricerca, promosso da Confindustria Piemonte e coordinato dal Presidente della Commissione Industria del Turismo Federico De Giuli, che ha riunito tecnici, esperti di settore e destinazione turistica regionale, intervenuti ai lavori del webinar svoltosi oggi, insieme all’Assessore Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio, con le conclusioni di Marina Lalli, Presidente di Federturismo.

Qual era la situazione pre-Covid? Nel 2018, con un consuntivo di oltre 15milioni di pernottamenti e 5milioni e 200mila arrivi, il Piemonte si posizionava a metà classifica fra le regioni italiane, alla guida del gruppo di centro dopo Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Lazio ed Emilia-Romagna.

La crescita dei movimenti turistici negli ultimi dieci anni aveva registrato una crescita pari a 30,25% dei pernottamenti e 36,44% di arrivi, se pur vi fossero aree del territorio regionale con velocità, caratteristiche e capacità di attrarre turisti molto differenti fra loro. I mesi estivi si confermavano i più importanti per il turismo regionale, attraendo oltre il 60% dei flussi.

Partendo da questi dati, il paper vuole rispondere a un duplice obiettivo: scattare un’istantanea del turismo nel nostro territorio nell’emergenza sanitaria in atto e successivamente disegnare percorsi di rilancio e riposizionamento strategico del settore e della “Destinazione Piemonte” con visione di medio/lungo periodo.

La Regione è stata coinvolta nel progetto e anzi principalmente a essa, oltre che agli operatori turistici, si rivolgono molti dei temi e contributi espressi nella proposta. Ciò che si immagina di offrire è uno o più scenari possibili per indirizzare ed organizzare la ripartenza, ma anche nuovi spunti per reimpostare l’offerta, di prodotti e destinazioni.

Il lavoro degli esperti si è focalizzato su quattro filoni tematici – la Domanda che evolve e le Strategie; I Costi, gli Investimenti e le Risorse; le Norme; la Comunicazione – e ha individuato alcuni nuovi trend di scenario, tra cui:

competizione tra territori e destinazioni turistiche, al posto della tradizionale dimensione soggettiva di mercato;
nuova targettizzazione del mercato e, almeno per un periodo, crescita del turismo di prossimità;
importanza crescente di una narrazione promozionale fondata sulla sicurezza e sull’esperienza offerta al turista;
poche e non tradizionali risorse economiche da utilizzarsi per gli investimenti in sviluppo.

«Il mondo del turismo è duramente messo alla prova da questa emergenza sanitaria, le imprese sono in difficoltà e bisogna essere capaci di traguardare la contingenza e avere fiducia che al più presto ci siano le condizioni per tornare a viaggiare, ha evidenziato Federico De Giuli, Presidente della Commissione Industria del Turismo di Confindustria Piemonte. Se da un lato c’è bisogno di interventi finanziari urgenti che permettano di non disperdere il patrimonio di imprese e professionalità, dall’altra dobbiamo prepararci a una stagione competitiva e appassionante.

La domanda che abbiamo posto ai ricercatori – continua De Giuli – è di anticiparci alcune possibili tendenze della domanda turistica post-Covid, così da ottimizzare gli investimenti pubblici e privati sul prodotto e sulla sua comunicazione. Il Lavoro è pieno di spunti utili che mettono in evidenza come il territorio piemontese abbia le caratteristiche ottimali per rispondere alle nuove esigenze e che superata la crisi, se avremo il coraggio di innovare, si apriranno importanti opportunità per il settore turistico».

L’Assessore Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte Vittoria Poggio ha commentato: “Nessuno avrebbe mai potuto aspettarsi l’attuale, improvviso e imprevedibile scenario mondiale disegnato dalla presente emergenza sanitaria, la quale ha poi scatenato, con il più classico degli effetti domino, una susseguente e drammatica emergenza economica e sociale.

Una situazione che ha inevitabilmente stravolto completamente i piani e gli indirizzi programmatici dell’amministrazione regionale in tema di turismo, un settore fondamentale e altamente attrattivo per la nostra regione, nonché in costante crescita e capace di produrre importanti ricadute in altri comparti come quelli della cultura e del commercio, il quale sta patendo fortemente e più di altri gli effetti della pandemia.

Il nostro piano strategico di mandato prevedeva infatti l’ambizioso ma realistico incremento del Pil turistico regionale dal 7.4% al 10%, mentre ora si ipotizza per l’immediato futuro una sua drastica e drammatica caduta, da cui si evincono le fin troppo ovvie e inevitabili conseguenze sul tessuto economico e sociale del nostro territorio.

Pur consci dell’estrema confusione emergente a livello mondiale, della difficoltà di questa nuova sfida e della necessità di una risposta adeguata e soprattutto corale, che veda operare in sinergia tutte le istituzioni politiche, economiche e sanitarie mondiali, viepiù in tema di turismo e di flussi turistici nazionali e internazionali, l’amministrazione regionale, di concerto con i vari enti e rappresentanti turistici piemontesi, ha elaborato un fitto, variegato e straordinario programma di sostegno e di rilancio del turismo regionale, il cosiddetto “Riparti Turismo”, il quale sta proprio ora entrando nel vivo e, grazie alla sua cospicua dote finanziaria, comincia a mostrare i primi risultati positivi.

Da questo tavolo di lavoro sono quindi emersi provvedimenti come il Voucher 3×1, che sembra avere un buon successo e piacere molto ai turisti, il Bonus Turismo, che sostiene la ripresa del settore alberghiero ed extralberghiero, una nuova Campagna di promozione e marketing turistico -‘Bellezza singolare’, ‘Gusto singolare’, ‘Libertà singolare’, ‘Spirito singolare’-, per il rilancio dell’intera offerta regionale, declinata per prodotti, target e mercati, e il potenziamento dei Consorzi, delle ATL e delle Proloco presenti sul territorio.

Tutte misure studiate per dare una risposta efficace e concreta all’intera filiera turistica, in quanto la nostra regione vive di turismo e questo piano deve e vuole essere un rilancio dell’immagine e del brand Piemonte, capace di attrarre un numero crescente di turisti grazie ai suoi stupendi e variegati territori, e alle sue bellezze storico-artistiche, architettoniche e naturalistico-paesaggistiche”.

«II turismo alimenta una catena del valore lunghissima – ha dichiarato infine la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli – e le ricadute, con l’emergenza sanitaria, si sono fatte sentire anche in tanti altri comparti ad esso collegati. Per uscire da questo vicolo cieco ci metteremo diversi anni, ma dobbiamo pensare che quello che prenderà forma nel prossimo periodo sarà un nuovo turismo, un cambiamento inevitabile che la pandemia ha solo bruscamente accelerato. L’offerta di prodotti omogenei in diversi territori, il digitale, la formazione, l’attenzione a nuovi stili di vita che mettano al centro il benessere e la sicurezza della persona sono temi cruciali sui quali è diventato indispensabile investire e riprogettare».

 




Agriturist Piemonte: premiate le aziende agrituristiche e il “Made in Italy” di prossimità   

La vacanza in agriturismo è stata la prima scelta degli italiani per Pasqua e Pasquetta”. Lo ha detto Lorenzo Morandi presidente di Agriturist Piemonte, l’Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio, prima associazione di agriturismo in Italia, costituita dalla Confagricoltura nel 1965, per promuovere e tutelare l’agriturismo, i prodotti nazionali dell’enogastronomia regionale, l’ambiente, il paesaggio, la cultura rurale.

In Piemonte, per il primo lungo week end di primavera gli ospiti hanno scelto la campagna, l’aria aperta, mete vicine, ambienti genuini e l’assaggio delle eccellenze enogastronomiche che caratterizzano i nostri territori” prosegue Morandi, sottolineando quanto sia in aumento il numero dei sostenitori delle vacanze sempreverdi.

In Italia le aziende agrituristiche attive sono più di 25.000 e oltre il 60% dei comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da un’imprenditrice

 

Tuttavia, alcune note dolenti sono state evidenziate da Agriturist e riguardano la difficoltà a reperire personale e il peso dei forti aumenti delle materie prime: ad esempio, in un anno, la farina è aumentata del 150%, lo zucchero del 100%, latte, carni e ortaggi dell’80% e oltre il 150% i costi energetici. Per contro, responsabilmente, gli imprenditori agrituristici hanno solo leggermente ritoccato i loro prezzi.

Il settore dell’agriturismo italiano, con le sue peculiarità uniche al mondo, si conferma una parte strategica all’interno dell’offerta turistica nazionale. Ci siamo finalmente gettati alle spalle la pandemia – conclude il presidente Morandi – e i risultati lo stanno dimostrando. Si ricomincia con una maggiore pianificazione e programmazione delle proprie vacanze anche se preoccupa, soprattutto in vista della prossima stagione estiva, la difficoltà a reperire personale”.

 




Per il turismo quasi 76 milioni di euro

Il turismo piemontese potrà contare su circa sessanta milioni di euro per il triennio 2020-2021, ai quali entro pochi mesi se ne aggiungeranno circa 17 provenienti dalla rimodulazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr): è questa la disponibilità finanziaria annunciata in Terza commissione dall’assessore illustrando il Bilancio di previsione.

Tra i principali obiettivi figura il sostegno all’offerta turistica attraverso il potenziamento e la qualificazione delle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere. L’assessore ha poi anche sottolineato che si punterà a sostenere le piccole e medie imprese che erogano i servizi turistici e che ci saranno specifici investimenti per la promozione dei territori.

Sono intervenuti esponenti di M5, Pd e Lega, che hanno espresso forti preoccupazioni per le possibili ricadute negative all’ intero comparto turistico piemontese causate dall’emergenza del Coronavirus.

In particolare il Pd, attraverso il suo capogruppo, ha auspicato di incominciare un’analisi della situazione al fine di individuare le priorità prima dell’approvazione in Aula del Bilancio, in maniera tale da poter apportare le necessarie modifiche dettate dalla contingenza. E per fare ripartire a pieno regime l’intera macchina del turismo piemontese una volta superata l’emergenza, la Lega ha chiesto particolare attenzione alla comunicazione.

La Commissione ha poi espresso parere favorevole a maggioranza per il Defr e per il Bilancio di previsione.




GAL e Camera di commercio di Torino: insieme per lo sviluppo rurale

260 imprese finanziate, per un impatto generato pari a oltre 13,5 milioni di euro finanziati dalle Strategie di Sviluppo attraverso i fondi LEADER dell’Unione Europea: è questo il risultato del triennio di attività dei tre GAL torinesi (GAL Valli del Canavese, GAL Valli di Lanzo Ceronda e Casterone, GAL Escartons e Valli Valdesi), grazie al contributo della Camera di commercio di Torino, sulla base di un Piano Operativo 2021-2023 sottoscritto dagli stessi GAL e dall’ente camerale torinese.

Tra i progetti già portati a compimento: iniziative di turismo sostenibile, come monitoraggio dei dati turistici, rilevazione del grado di soddisfazione dei visitatori, attività di formazione su turismo sostenibile, accessibile e cicloturismo; attività di creazione di filiere e reti, come accompagnamento per ottenere certificazioni ambientali e realizzazione di docufilm sui prodotti tipici; creazione di nuovi servizi per il territorio attraverso azioni come mappatura e report delle principali carenze, progettazione partecipata di spazi ibridi multiservizi, realizzazione e aggiornamento di database di libera consultazione; promozione della nuova imprenditoria, con sportello informativo e monitoraggio delle microimprese attive o potenziali, anche in collegamento con i servizi camerali.

Alla luce di quanto già realizzato, oggi si dà il via al nuovo piano 2024-2026 che prevede, grazie ad un rinnovato finanziamento, ulteriori attività in termini di turismo sostenibile, smart village, digitalizzazione e sostenibilità sulla base dei criteri ESG.

Non ci può essere una crescita complessiva del territorio senza una crescita anche delle aree rurali, dove la nascita di una nuova impresa o l’offerta di un nuovo servizio o di una nuova opportunità di insediamento può fare realmente la differenza tra lo spopolamento e lo sviluppo – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Per questo abbiamo voluto rinnovare il nostro contributo per il prossimo triennio, con la convinzione che solo realtà ben radicate sul territorio, come i GAL, possono individuare correttamente dove investire e in quali direzioni”.

Come ribadito da Marco Bonatto, Presidente del GAL Valli del Canavese: “Tre anni fa abbiamo concordato insieme alla Giunta Camerale di strutturare questo rapporto attraverso un articolato protocollo triennale su tematiche strategiche per Camera, legate allo sviluppo di imprese e sinergiche alle attività previste dalle Strategie di sviluppo locale dei tre GAL. Il progetto “protocollo d’intesa” ha riscontrato un ottimo successo tanto che lo abbiamo implementato e rinnovato per altri tre anni”.

L’importante contributo della Camera – prosegue Claudio Amateis, Presidente del GAL Valli di Lanzo Ceronda Casternone – ha permesso ai nostri tre GAL di sviluppare alcune tematiche legate all’innovazione e alla sostenibilità a favore delle imprese che operano nei nostri territori rurali. Abbiamo attivato e implementato un sistema di mappatura digitale delle imprese e delle risorse territoriali su Open streetmap, così come abbiamo organizzato sessioni formative sui servizi innovativi per il turista e – attraverso il nuovo protocollo triennale – lavoreremo per l’introduzione di certificazioni semplificate sugli ESG per le imprese turistiche rurali”.

Patrizia Giachero, Presidente del GAL Escartons e Valli Valdesi, conclude affermando che “il supporto alla creazione e sviluppo delle imprese è ritenuto dai GAL un elemento centrale per i propri territori; di concerto con Camera di commercio in questi anni abbiamo attivato servizi di assistenza alla nuova microimprenditorialità, sostegno alle reti di imprese esistenti, accoglienza ai neo insediati e nuovi residenti attraverso sportelli di aiuto ed indirizzo. Attraverso l’informazione si mira a sensibilizzare le microimprese anche ad ospitare progetti formativi di alternanza scuola/lavoro e ad incentivare l’autoimprenditorialità, promuovendo il ricambio generazionale e l’innovazione sociale: la capacità di crescita del tessuto imprenditoriale di un territorio montano passa anche dalla conoscenza delle opportunità offerte dal territorio stesso”.

 

Storie di impresa

GAL VALLI DI LANZO CERONDA CASTERNONE

L’azienda agricola GISOLO ENRICO di Lanzo Torinese effettua lavorazioni in bosco (sia di proprietà privata che pubblica), acquistando e gestendo lotti boschivi in piedi, al fine di realizzare legname da opera, legna da ardere e cippato di legno. Negli ultimi anni si è specializzata nella produzione e fornitura di cippato di legno di provenienza locale, biocombustibile legnoso adatto alla produzione di energia termica per il riscaldamento degli edifici.

Grazie all’azione di accompagnamento del GAL (sostenuta con i fondi della Camera di commercio di Torino), l’azienda è stata supportata nell’effettuazione di tutti i passaggi necessari per ottenere la certificazione di qualità del cippato di legno (ISO 17225-4 e BiomassPlus). Con questa certificazione, ottenuta da ENAMA nel gennaio 2024, l’azienda può soddisfare la richiesta di fornitura di calore per impianti nuovi ed efficienti, rispettando tutti i requisiti normativi in termini di qualità dell’aria e di contenimento delle emissioni.

GAL VALLI DEL CANAVESE

La struttura ricettiva Chalet Palù (www.chaletpalu.it/) nasce con l’idea di rivalutare il patrimonio edilizio alpino rurale della famiglia con l’obiettivo di portare al turista la conoscenza del territorio e fornire a quest’ultimo nuove risorse per consentirne la rivalutazione edilizia e paesaggistica e l’autosostenibilità. L’impresa offre chalet in diverse località e punta ad investire e riqualificarne altri sul territorio, che abbiano un’importanza storica e siano collocati in contesto ambientale dalla forte connotazione paesaggistica, nell’intento di realizzare una catena di ‘boutique hotel’ caratterizzati da una forte identità. Ad oggi hanno attivato 3 strutture con circa 20 posti letto e 3 collaboratori fissi impiegati e per il 2024 e 2025 sono già state identificate 2 nuove location, che porteranno l’azienda a raddoppiare i posti letto ed i posti di lavoro.

GAL ESCARTONS E VALLI VALDESI

L’impresa 19.Coop in rete con altre aziende ha realizzato Territorio per Tutti (TxT) (territoriopertutti.it), un progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) per la creazione di un’impresa di comunità rivolta all’inclusione di categorie svantaggiate con coinvolgimento attivo di operatori e imprese del territorio, in un percorso di sviluppo di turismo sostenibile e di prossimità accessibile a tutte e tutti. Il progetto TxT è un progetto di innovazione sociale, nel quale la comunità si organizza per rispondere a un insieme di bisogni, utilizzando una forma di cooperazione comunitaria per darne risposta in modo economicamente oltre che socialmente sostenibile nel tempo. Tra gli obiettivi: rispondere alle esigenze crescenti della popolazione anziana, a partire dalle situazioni in cui vi siano persone con svantaggio cognitivo o demenza; far crescere e divenire strutturali le capacità di accoglienza verso persone con svantaggio cognitivo, anche non residenti, che in questo territorio possano trovare contesti che permettano a loro, alle loro famiglie o ai caregivers di fruire di una pluralità di servizi e di opportunità di leggerezza; intervenire su alcuni spazi attualmente in disuso per riprogettarli e metterli al servizio della comunità (spazi generativi) e creare lavoro a partire dalla presa in carico di bisogni riconosciuti.

Attività future

Il nuovo Piano Operativo 2024-2026 si concentrerà su temi quali turismo sostenibile, Smart Village, digitalizzazione. Verranno sostenute diverse iniziative relative ad analisi sui fattori che influiscono sulle relazioni e sul comportamento degli attori a livello locale, oltre che su nuove forme di microimprenditorialità e relative reti e buone pratiche esistenti. Previste anche indagini dinamiche e iterative sui fabbisogni delle microimprese attive e sulla possibilità di insediamento in ambito montano e rurale da aree urbane e periurbane, servizi di informazione, formazione e sensibilizzazione alle microimprese, creazione e gestione di network territoriali, sviluppo e completamento di piattaforme digitali, sostegno alla realizzazione di spazi per la crescita di progetti imprenditoriali e incubatori di innovazione.

I tre GAL intendono, inoltre, attivare un’iniziativa comune fortemente innovativa che porti alla sperimentazione di un nuovo modello da sviluppare e diffondere in tutto il territorio che riguarda la valutazione delle performance ambientali, sociali e di governance (ESG) delle PMI. L’obiettivo è quello di permettere alle microimprese del territorio di misurare, dopo una formazione mirata, le proprie prestazioni ESG, valutando l’impatto e la responsabilità ambientale e sociale, e puntando a migliorare la propria sostenibilità.




Giornata del turismo in Piemonte: obiettivi, visioni e direttrici di un settore strategico

Con l’obiettivo di definire obiettivi, visioni e direttrici per il settore turistico, Unioncamere Piemonte ha organizzato per martedì 26 marzo prossimo, a partire dalle ore 10.15, la “Giornata del turismo in Piemonte” che si pone come una piattaforma di confronto e condivisione di idee tra i protagonisti chiave del comparto regionale.

Dopo i saluti istituzionali di Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte e di Vittoria Poggio, Assessore Cultura, Turismo, Commercio Regione Piemonte seguiranno quattro relazioni tecniche: Paola Tournour-Viron, giornalista TTG Italia affronterà il tema de “Le Macrotendenze del Turismo Globale; Sarah Bovini, Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte, illustrerà “I Dati dell’Economia del Turismo”; Saverio Mucci, Vice President – Government Lead Italia Mastercard, offrirà “La Lettura del Turismo attraverso i Dati Mastercard” e infine Cristina Bergonzo, Responsabile Osservatorio Turistico Regionale Visit Piemonte parlerà di “Andamenti e Prospettive del Turismo Regionale”.

Seguirà la Tavola Rotonda “Le Direttrici di Sviluppo del Turismo in Piemonte“, moderata dal giornalista di Torino Oggi Massimiliano Sciullo, a cui parteciperanno Giancarlo Banchieri, Presidente Confesercenti Piemonte; Francesco Bordino, Coordinatore Regionale Piemonte e Valle d’Aosta Associazione Borghi più Belli d’Italia; Fabio Borio, Presidente Federalberghi Torino; Alessandro Zanon, Direttore Visit Piemonte e Laura Zegna, Presidente della Commissione Industria del Turismo Confindustria Piemonte

L’ultimo intervento sarà di Paolo Bertolino, Segretario Generale Unioncamere Piemonte, che trarrà le conclusioni della mattinata.




Confartigianato Cuneo, webinar per spiegare alle aziende le potenzialità del “turismo esperienziale”

Confartigianato Cuneo organizza, giovedì 23 luglio, alle ore 18.30, un webinar gratuito e libero a tutti dal titolo “Il turismo esperienziale artigiano: opportunità per imprese e territorio”.

«Mai come in questo periodo – dichiara Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – il connubio tra “artigianato” e “turismo” si rileva fondamentale per rilanciare l’economia locale e nazionale.

Il turismo deve infatti essere considerato, strategicamente, un reale volano di crescita di tanti territori italiani, attuando iniziative che permettano di valorizzare l’offerta turistica legata all’artigianato».

Secondo l’Ufficio Studi nazionale di Confartigianato, siano più di 212mila le imprese artigiane potenzialmente coinvolte nelle attività turistiche, il 15,9% del totale delle imprese.

«In questo ambito – aggiunge Giorgio Felici, vicepresidente territoriale e presidente di Confartigianato Piemonte – si declina il tema del “turismo esperienziale”: turisti che, a lato della classica visita su un territorio, vogliono abbinare attività ed esperienza, non solo sportive, enogastronomiche, culturali… ma anche conoscere e scoprire prodotti ed eccellenze locali.

Il territorio piemontese gode di un altissimo potenziale per quanto riguarda l’offerta turistica; ricordiamo la nomina, nel 2019, di “Regione Best in Travel” da Lonely Planet. Occorre quindi migliorare e favorire un maggior e più strutturale collegamento tra il comparto turistico e il settore delle piccole e medie imprese artigiane, in modo da creare un volano virtuoso per la promozione e lo sviluppo del territorio».

«Fondamentale – commenta Mauro Bernardi, presidente ATL del Cuneese – “fare rete” tra Istituzioni, Enti, Associazioni, mondo della recettività e tessuto economico. Solo costruendo sinergie e programmando nel medio e lungo termini si possono creare i presupposti necessari alla valorizzazione del nostro territorio».

«In questo contesto – spiega Joseph Meineri, direttore generale di Confartigianato Cuneo – abbiamo attivato, una innovativa piattaforma web di e-commerce e promozione delle imprese del territorio per permettere alle aziende artigiane della provincia di Cuneo di raggiungere nuovi clienti e farsi conoscere dai tanti turisti che ogni anno ci visitano. Nel corso del webinar approfondiremo opportunità e strumenti a disposizione delle aziende per rilanciarsi e rilanciare la nostra bellissima provincia Granda».

È possibile assistere al webinar fisicamente nella sala riunioni di Confartigianato Cuneo (massimo 15 partecipanti) oppure on-line.




Nasce la “Piemonte Outdoor Commission” il nuovo motore di sviluppo per il turismo attivo

Nasce “Piemonte Outdoor Commission”, una nuova piattaforma che mappa il turismo attivo e gli sport all’aria aperta in Piemonte per favorire lo scambio di idee e progetti tra i vari attori pubblicie privati del settore turistico piemontese,sviluppare un’offerta specifica da promuovere in modo coordinato ed efficace in Italia e all’estero e puntare al rilancio delle aree montane marginali.

Il progetto, promosso e finanziato da Unioncamere Piemonte con il sostegno di Regione Piemonte e il coordinamento di VisitPiemonte -DMO Piemonte, la società in house della Regione Piemonte e di Unioncamereche si occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio, verrà presentato ufficialmente venerdì 22 novembre alle ore 10 al Circolo Canottieri Esperia di Torino.

Perché puntare su questo settore?

Nel 2018 il settore dell’Outdoor in Italia ha fatturato 4,9 miliardi di euro, con una previsione di crescita dell’1,3% nel 2019; oltre 68 milioni le presenze turistiche, con stima a +2,3% per l’anno in corso.

Il Piemonte, con una stima del +9,8%, è la regione italiana con il maggiore indice di crescita nel 2019 (fonte: Osservatorio delTurismo Outdoor-Agenzia JFC). Tra gli stranieri, nel 2019 primeggiano i tedeschi (19%), seguiti dai francesi (10%) e dagli olandesi (9%). E, in termini d’attività praticate, circa la metà dei vacanzieri attivi in Italia pratica cicloturismo, con una spesa media giornaliera di 77 euro escluso viaggio e alloggio.

Due gli obiettividi questo progetto: da un lato, rendere più facilmente fruibili, su una piattaforma online unica, ai visitatorie ai turisti la molteplicità di esperienze outdoorche si possono vivere in Piemonte e che oggi risultano molto frammentateper tipologia di attività e area territoriale.

Si tratta, quindi, di un raccordo necessario persviluppare un’offerta specifica da promuovere in modo coordinato.Dall’altro, l’Outdoor rappresenta una leva per il rilancio di aree più marginali e a rischio di spopolamento e dove, attraverso la creazione di circuiti turistici a tema supportati da un’attività di formazione imprenditoriale realizzata con l’Università di Torino, si vuole stimolare la creazione di micro-imprese locali che si inseriscano e sostengano la filiera necessaria per il turismo outdoor (noleggi, ricambi, guide turistiche, ristorazione, accoglienza, artigianato).

Una prima sperimentazione è in corso in particolare per due aree interne,Valli di Lanzo in provincia di Torino e Val Borbera in provincia di Alessandria. In altri termini, l’idea è che unturismo “sostenibile” sia tale se crea opportunità economiche allargate sul territorio, consentendo di mantenere e valorizzare le identità culturali e le comunità locali.

Il progetto, che si svilupperà su tre anni, nel corso del 2019 ha visto la costituzione di una cabina di regiamista con tutte le ATL piemontesi e le singole Camere di commercio, cabina che ha lavorato per mappare la situazione esistente. Nella fase successiva, l’Outdoor Commission coinvolgerà anche gli altri attori della filiera (associazioni, consorzi, ecc) per arrivare alla definizione di proposte turistiche condivise.

“Le Camere di commercio da sempre hanno supportato il turismo come motore di sviluppo economico del territorio ed ora, con la riforma, lo possono fare con ancora maggiore autorevolezza essendo stata inserita la materia negli scopi istituzionali.

Oltre a tutti i servizi volti a migliorare la competitività delle singole imprese turistiche (digitalizzazione,innovazione, competenze), con il progetto Piemonte Outdoor Commission abbiamo voluto fare un’azione di sistema regionale, per connettere i vari attrattori turistici e presentare l’offerta outdoor regionale in ottica unitaria e coordinata.

L’obiettivo è quello di diventare protagonisti nell’offerta di turismo outdoor, un turismo in crescita e che potrebbeulteriormente accelerare grazie alle nuove sensibilità del turismo slow ed ecosostenibile” commentail Presidente della Camera di commercio di Biella e Vercelli, Alessandro Ciccioni.

Alta montagna, laghi, colline, paesaggi variegati e percorsi perogni gusto e livello,il Piemontesi avvale di scenari unici per lo sviluppodi un turismo fatto di escursioni a piedi e in bici e di un approccio esperienziale alla natura, particolarmente adattialle pratiche predilette dai turisti outdoor:età media 44 anni,con un aumento di under 30 e over 60, appassionati dibicicletta, di discipline slow legate alle camminatee altrekking, di sport d’acquacomehydrospeed e rafting, di arrampicata.

“Il progetto Piemonte OutdoorCommission nasce dalla consapevolezza, sostenuta dai dati statistici, che il prodotto Outdoornella sua particolare declinazione di “turismo slow”sia in costante crescita sia sul mercato nazionale che sui nostri mercati esteri di riferimento-spiega l’Amministratore Unicodi VisitPiemonte, Mariagrazia Pellerino- La nostra regione offre una varietà di prodotti turistici fuori dai percorsi consueti: attività open –air rivolte non solo agli sportivi ma anche atutti coloro che ricercano nel territorio svago e vacanza in una logica di sostenibilità tra natura, arte, storia, enogastronomia ed esperienze insolite”.

Il gruppo di lavoro misto pubblico-privato dellaOutdoorCommission coinvolgerà-oltre a VisitPiemonte(capofila), Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte Assessorati alla Montagna, Turismo, Sport -le Camere di commercio piemontesi, le Agenzie Turistiche Locali, i Consorzi Turistici e i GAL, le Associazioni dicategoria.

La cabina di regia lavorerà sulla mappatura dell’offerta outdooresistente e sull’analisi dei rischie delleopportunità; lo sviluppo di proposte integratedi esperienze da promuovere tramite strumenti digitali e comunicazione;la definizione un piano di comunicazione;il lancio delle offerte su mercati prioritariin Italia e all’estero, lo stimolo di progetti d’impresa locali attraverso seminaridi formazione e laboratori d’imprenditorialità montana; il monitoraggio e la misurazione dei risultati. Un lavoro puntuale che si affiancaa quello in corso su scala interregionale e transfrontaliera per il PITEM MITO, il Pianointegrato di sviluppo del turismooutdoornell’ambito del programma europeo di cooperazione Francia-Italia Alcotra 2014–2020.

Anche qui,l’obiettivo di creare una strategia turistica senza confinisi affianca ad un progetto incentrato sulla sostenibilità ambientaledella fruizione dei territori, da realizzarsi attraverso un modello condiviso di governance, il coinvolgimento degli attori localiattraverso scambi di buone pratiche, valorizzazionee sviluppo delle competenze degli operatorie lavorando, laddove necessario, sul miglioramento del sistema dell’accoglienza e sulla creazione di servizi.

La presentazione di venerdì 22, arricchita da interventie approfondimenti, sarà moderata da Davide Cassani, Commissario Tecnico della nazionale italiana maschile élite di ciclismo su strada.




Presentata a palazzo Cisterna l’edizione 2020 di “Gran Paradiso dal vivo”

Nell’estate 2020 chi frequenterà il Parco Nazionale Gran Paradiso non dovrà rinunciare agli appuntamenti culturali perché torna Gran Paradiso Dal Vivo, il festival del Teatro in Natura, ideato e promosso dal Parco , con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, la collaborazione dell’Atl Turismo Torino e Provincia e il contributo delle Unioni Montane Gran Paradiso e Valli Orco e Soana e della Fondazione CRT.

Il festival è stato presentato stamani a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città Metropolitana.

Alla rassegna affidata a Compagni di Viaggio e diretta da Riccardo Gili, partecipano artisti e compagnie provenienti da tutta Italia e anche dal Madagascar.

L’emergenza sanitaria non ha fermato un festival che si svolge completamente nell’ambiente naturale dal 27 giugno al 19 luglio, proponendo 10 spettacoli ad Alpette, Ceresole Reale, Locana, Noasca, Ribordone, Ronco Canavese, Sparone, Valprato Soana.

Tre le sezioni: “TeatroNatura” – asse portante delle precedenti edizioni, con gli spettacoli della Compagnia O Thiasos TeatroNatura diretta da Sista Bramini, “Senza quinte e sipario” negli spazi del parco senza la necessità di una sala teatrale, “Questo parco è uno spettacolo!”, con eventi pensati per un pubblico di famiglie.

Si comincia sabato 27 giugno alle 16,30 al Parco Avventura Le vie del lupo nell’area camper Nusiglie a Locana, con lo spettacolo “Grande Foresta” di Inti, nel quale la compagnia pugliese presenta la storia di un villaggio in un qualunque sud d’Italia, dove gli alberi scompaiono e – con loro – anche chi li abita, uomini e lupi.




Canavese e Valli di Lanzo: arriva il passaporto per un soggiorno di gusto

Pranzo in quota in un rifugio e cena in un agriturismo della tradizione o in un’osteria tipica. Degustazioni di formaggio in cascina, di vino tra i filari a pergola, di liquori direttamente in distilleria. Assaggi di caramelle artigianali multicolori, biscotti realizzati con antiche ricette segretissime, grissini stirati a mano, nocciolini della tradizione, cioccolatini personalizzati, gelato come una volta, salumi, mirtilli, nocciole, birre artigianali, idromele e molto altro.

Non si può visitare un territorio senza assaporare la cucina della tradizione e scoprire da vicino le eccellenze locali, tra cui le proposte dei numerosi Maestri del Gusto, i produttori di vini della selezione TorinoDOC e di formaggi Torino Cheese.

Per questo nasce il Travel Box Canavese-Lanzo, una delle azioni messe in atto dalla Camera di commercio di Torino all’interno di una più ampia strategia per il rilancio delle diverse destinazioni turistiche della provincia.  

Il Travel Box propone a tutti i turisti una tariffa promozionale per un pernottamento di minimo due notti con colazione nelle diverse strutture aderenti, dal grande albergo al bed & breakfast familiare, da prenotare sul portale visit-canavese-lanzo.it.

Effettuata la prenotazione, tutti i clienti riceveranno in omaggio un Tasting Passport, che comprende 6 degustazioni gratuite di prodotti enogastronomici locali e il 10% di sconto nei ristoranti aderenti, segnalati su una mappa cartacea o sul portale. Il Passaporto avrà una validità di 7 giorni dalla data di arrivo. Si prevede di arrivare ad ospitare 1.500 persone nel corso dell’estate tramite questo strumento.

Il nostro obiettivo in questo momento è quello di riattivare un’offerta turistica di qualità, coinvolgendo il maggior numero di operatori locali e creando sinergia tra di loro – spiega Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio torinese. – Dopo le proposte su Torino città, realizzate sul portalevisit-torino.it, attiviamo oggi nuove opportunità e offerte anche nel Canavese e nelle Valli di lanzo, territori di eccellenza che hanno molto da offrire in termini di ospitalità, enogastronomia, outdoor e turismo slow per un pubblico di prossimità e non solo”.

 

Il progetto è realizzato dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con le associazioni Ascom Confcommercio Torino e ConfesercentiTorino e la partecipazione di Assohotel Confesercenti Piemonte, Federalberghi Torino, GTA – Unione Industriale Torino e i GAL del territorio che insieme hanno elaborato il Piano di Riattivazione e Rilancio Turistico 2021-2023. Inoltre, è sviluppato in sinergia promozionale con Visit Piemonte e Turismo Torino e provincia. Ad oggi aderiscono al progetto 25 strutture ricettive, 22 ristoranti, 35 produttori per degustazioni, ma molti altri si aggiungeranno a seguito dei numerosi contatti avviati. L’offerta è valida per tutto il 2021.

 

Il territorio

Canavese e Valli di Lanzo sono contraddistinti da verdi vallate, colline ricche di vigneti, laghi, parchi, riserve naturali e tipici paesaggi alpini di grande fascino. Qui, oltre a praticare numerose attività outdoor, dalle più adrenaliniche alle più tranquille, è anche possibile scoprire le eccellenze gastronomiche della tradizione piemontese e assaporare i gusti più genuini e autentici. Non manca un’offerta culturale di qualità, tra castelli e dimore antiche ricche di storia.




Vacanze, Agriturist Alessandria: estate 2022 in campagna all’insegna di natura, enogastronomia e ritmi lenti

Quest’estate gli agriturismi italiani fanno il pieno grazie a un mix vincente: la riscoperta, in seguito alla pandemia, della ruralità e soprattutto delle vacanze di prossimità, insieme al forte ritorno degli stranieri. Moltissime le strutture già al completo. Premiate le imprese che oltre alla piscina, la prima colazione e la ristorazione organizzano attività, come trekking, passeggiate a cavallo, ciclobike o esperienze enogastronomiche, come lezioni di cucina e degustazioni.

“Gli italiani – afferma Franco Priarone, presidente Agriturist Alessandria – non hanno rinunciato alle vacanze e, facendo molta attenzione al portafoglio, hanno scelto il contatto con la natura e la bellezza delle campagne. Secondo l’Enit ben un italiano su cinque ha optato per la vacanza outdoor. Complici anche gli scioperi aerei, gli stranieri hanno scelto l’automobile per spostarsi. Così oltre a scoprire durante il percorso quella che, a torto, viene definita l’Italia minore, è cresciuto l’apprezzamento per l’Italia rurale, tanto che il 10% degli agriturismi comincia ad avere già prenotazioni per l’estate 2023.

Per Agriturist viene assolutamente confermata ed è addirittura destinata a crescere la tendenza dello scorso anno, verso ricavi finalmente stabili, se non in crescita, rispetto all’anno precedente (nel 2021 in media + 30%). E’ anche destinata ad aumentare ancora, in percentuale, la quota di mercato sull’intero settore turistico sia per quanto riguarda gli ospiti, sia per i pernottamenti (lo scorso anno era rispettivamente + 1% e +1,2%). Si prevede, infine, una crescita dei turisti esteri, rispetto allo scorso anno, in media del 15%, con punte anche del 35% grazie al ritorno degli americani e all’arrivo massiccio di turisti d’Oltralpe, dal Benelux e Nord Europa.

Certamente – sottolinea l’associazione che riunisce gli agriturismi di Confagricoltura Alessandria – molto dipenderà dagli imprenditori e dalla loro capacità d’innovarsi, così come dalle Istituzioni e dal saper valorizzare, anche con l’utilizzo virtuoso dei fondi del PNRR, l’Italia agricola.

“Viviamo – conclude Paola Maria Sacco, presidente Confagricoltura Alessandria – una situazione decisamente paradossale: sia il Covid, sia la situazione d’incertezza hanno lanciato la vacanza agrituristica, quasi meglio di una campagna pubblicitaria ad hoc. La tipicità, l’ambiente, la salute, le attività all’aria aperta, la scoperta di territori non lontani, insieme alla possibilità di soluzioni abitative autonome, grandi spazi, luoghi poco frequentati, che garantiscono il distanziamento sociale hanno rafforzato l’appeal delle nostre strutture. La possibilità di vivere con chi produce eccellenze da gustare, insieme allo stretto contatto con la natura che permette di rigenerare corpo e mente, hanno fatto il resto”.