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Trasporto ferroviario. Il Piemonte vuole risposte da Roma

Un taglio di oltre il 50% delle corse Torino-Venezia è inaccettabile. Così l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi da Roma dopo le audizioni di RFI, ieri, e Trenitalia, oggi, in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, che hanno confermato il passaggio dalle attuali 18 Frecce Rosse quotidiane a 8 in corrispondenza del cambio orario invernale.

«Una decisione così drastica – prosegue l’assessore Gabusi – non è certo positiva per un territorio che insiste sul Corridoio Mediterraneo, classificato come ‘prioritario’ per il collegamento che offre all’intero asse europeo est-ovest. La motivazione che è trapelata, di un’eccessiva congestione di treni nella stazione Centrale di Milano, non ci convince; ancor meno le “non” risposte sulla richiesta di ripristinare, proprio a fronte dei tagli, il frecciabianca Torino-Lecce che non incide sul nodo di Milano ma che comunque non viene considerato. Si tratta di un collegamento di lunga percorrenza che consente di servire le aree di Alessandria e Asti con un itinerario alternativo ai Freccia Rossa e particolarmente funzionale ai territori del Basso Piemonte. Le risposte che vengono date non soddisfano, ci lasciano in balia degli eventi. Da un’azienda di Stato come il gruppo FS e dal Ministero ci aspettiamo risposte più consistenti su un tema così cruciale per il Piemonte».

L’annuncio del taglio dei treni ha provocato non poche reazioni nella politica locale e nazionale. «Gli onorevoli piemontesi – ha sottolineato l’assessore Gabusi – sono insorti in difesa del nostro territorio in maniera assolutamente trasversale, con il solo silenzio del mondo pentastellato. Ci battiamo ogni giorno per mantenere il Piemonte collegato con le aree più produttive d’Italia e d’Europa e per mitigare quel gap che ci sta separando dalle realtà più avanzate di noi: lo Stato non può danneggiarci così deliberatamente».

In tema di battaglie prosegue anche quella per la tratta Torino-Ceres e per la Canavesana. «Abbiamo voluto aspettare l’audizione alla Camera di oggi di Trenitalia, dopo quella di RFI di ieri – ha dichiarato l’assessore Gabusi – per avere un quadro chiaro. È stato chiesto anche alla Regione Piemonte a all’Agenzia della mobilità piemontese di andare a riferire in Commissione Trasporti a Roma e ciò che diremo è che certamente apprezziamo lo sforzo fatto per mettere in sicurezza le tratte e per migliorare il servizio. Ma questo non basta: l’orizzonte temporale che ci è stato dato per l’estate è ancora troppo ampio. Gli utenti non possono aspettare così tanto; chiediamo che si intervenga entro la primavera».

«Insieme con l’assessore Gabusi abbiamo vinto la battaglia per mantenere intatte le tratte verso Milano e Roma; non era scontato – ha dichiarato il deputato di Forza Italia Roberto Rosso, componente della Commissione Trasporti a Montecitorio -. Restano però aperti tutti gli altri fronti non meno importanti per l’economia e la mobilità della nostra regione. Solleciteremo il Governo affinché gli AV Torino-Venezia si attestino su Stazione Garibaldi in modo da poter mantenere il numero di corse attuali, così come domanderemo al ministro dei Trasporti di aprire un confronto con Trenitalia affinché riveda i piani aziendali per quanto riguarda i treni a lunga percorrenza da Torino verso il Sud Italia. Ci aspettiamo risposte da un Esecutivo che troppo spesso ha dimostrato scarsa attenzione verso le istanze del nostro capoluogo e della nostra regione, che ricordiamo essere una delle Economie più importanti d’Italia».




CNA Piemonte: per il trasporto sicuro da un anno proponiamo soluzioni con l’aiuto dei privati

Col progetto Mobitaly, come ripetiamo dalla scorsa primavera si può attivare un affiancamento e un supporto al Trasporto Pubblico Locale con l’utilizzo le risorse del comparto dei bus turistici (ma in prospettiva anche NCC e taxi). Si tratta di un servizio immediatamente attivabile, per fornire servizi di trasporto flessibili e adattabili per motivi di lavoro, studio o turismo in ambiti circoscritti”, spiega il segretario della CNA Piemonte Delio Zanzottera.

La proposta è già stata esposta anche ai dirigenti dell’Agenzia alla Mobilità della Regione Piemonte, registrando riscontri positivi, ma senza un confronto continuativo, come sarebbe stato necessario.

“Si precisa che tale progetto – continua Zanzottera – non prevede l’utilizzo dei percorsi e l’uso delle fermate del trasporto pubblico locale, ma verrà gestito attraverso un servizio di piazzole dedicate per salita e discesa dei passeggeri, che verranno concentrati in appositi luoghi di raccolta.
Cuore di questo servizio è l’App “MobItaly”, una piattaforma per una mobilità collettiva on demand da parte degli utenti che intendono utilizzare mezzi sicuri per i propri spostamenti (meccanismo della prenotazione e servizio personalizzato)”.

Tale soluzione di mobilità collettiva ha tra gli obiettivi specifici:
– sviluppare una modalità di trasporto collettivo condiviso e controllato di utenti (sempre lo stesso gruppo sullo stesso autobus) a saturazione nella misura del 50% della capacità di carico del mezzo, assicurando nel contempo distanziamento sociale e mezzi sanificati;
– coadiuvare tutti i livelli istituzionali per una riapertura degli istituti scolastici di secondo grado con maggiori garanzie di sicurezza, ottenendo anche il risultato di tranquillizzare le famiglie;
– contribuire a ridurre la circolazione dei mezzi privati specie sulle strade cittadine, aiutando in questo modo a ridurre i tassi di inquinamento da emissioni;
– consentire ad un pubblico ampio di utenti (specialmente coloro che sono in difficoltà economica) di poter usufruire di un servizio di trasporto collettivo sicuro;
– utilizzare un parco mezzi green già in dotazione agli operatori del turismo.

Inoltre che l’utilizzo dell’App “MobItaly” può includere anche i mezzi in dotazione al TPL in un sistema integrato complessivo.
Tale progetto è stato promosso da imprenditori del settore bus turistici iscritti alla CNA e sostenuto dalla nostra organizzazione, che ne ha intuito le potenzialità e l’utilità sociale.

“È inutile sottolineare che si discute di una potenziale utenza con numeri enormi e che, per soddisfarla con tutte le garanzie di sicurezza, si deve necessariamente registrare una totale convergenza e collaborazione tra Istituzioni, parti sociali, imprese coinvolte nel TPL di linea e aziende con autobus a noleggio.  E ci preme peraltro sottolineare che il coinvolgimento degli autobus a noleggio risponde a una logica temporanea ed eccezionale, legata alla necessità di contrastare l’emergenza in atto”, conclude Zanzottera.

Un po’ di numeri

Il comparto del trasporto con autobus turistici conta sul territorio piemontese circa 220 aziende con un parco veicolare di quasi 1300 veicoli che, sommati all’attuale parco veicolare del TPL, potrebbero comunque non essere sufficienti per rispondere alle necessità del momento. Infatti in Piemonte, nell’anno scolastico 2018/2019, le classi degli istituti scolastici di II grado erano 7.907 per un totale di 175.526 alunni, di cui 3.910 con disabilità (fonte MIUR).

 

 




Rinforzati i treni dei frontalieri tra Piemonte e Cantone Vallese

 Aumentano da quattro a sei i treni delle ore di punta gestiti da BLS a servizio dei lavoratori frontalieri tra il Verbano-Cusio-Ossola e il Cantone Vallese: da lunedì 6 aprile la linea Domodossola-Briga viene incrementata con un treno al mattino che parte da Domodossola alle 5:33 e arriva a Briga alle 6:10 e uno al pomeriggio che parte da Briga alle 17:53 e arriva a Domodossola alle 18:30. I due treni supplementari, in servizio dal lunedì al venerdì, vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti con partenza da Domodossola al mattino alle 4:37, alle 5:58 e alle 6:58 e rientro da Briga alle 17:22, alle 18:22 e alle 0:22.

“Abbiamo implementato il servizio – rileva l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi – per venire incontro alle richieste emerse nei giorni scorsi. Abbiamo anche migliorato le misure di sicurezza per i passeggeri: i treni aggiunti hanno infatti una capacità di 343 posti ciascuno, così che nelle ore di punta del traffico frontaliero mattutino e serale abbiamo in totale 1.200 posti a sedere disponibili per una frequentazione media di 200/250 persone. In questo modo si possono rispettare più facilmente le distanze di sicurezza tra i passeggeri. Naturalmente vengono mantenute tutte le misure di igienizzazione e sanificazione quotidiane previste dalle norme anti Coronavirus”.




Torino. Regole uniformi per gli operatori della mobilità in sharing nei comuni metropolitani

La Città metropolitana di Torino ha pubblicato un avviso pubblico per individuare gli operatori interessati a fornire servizi di micromobilità (biciclette tradizionali e a pedalata assistita, scooter e monopattini elettrici), ai comuni del territorio metropolitano.

L’obiettivo è quello di mettere in contatto gli operatori dei servizi di microsharing con i Comuni, fornendo un servizio che sia uniforme, in termini di qualità e degli obiettivi di sostenibilità, su tutto il territorio metropolitano.

Sarà infatti anche costituito un tavolo di lavoro fra Città metropolitana, Agenzia per la mobilità piemontese e gli operatori interessati per monitorare il servizio e migliorarlo.

“La Città metropolitana è impegnata a sviluppare politiche di contrasto all’inquinamento atmosferico, di miglioramento della qualità dell’aria, di inclusione delle aree più periferiche e per il decongestionamento del traffico e dello spazio pubblico” spiega il consigliere delegato alla pianificazione strategica Dimitri De Vita “Certamente i n quest’ottica i servizi di micromobilità sono un tassello fondamentale, sia per i grandi comuni che per quelli più piccoli, per i quali costituiscono anche strumenti di sviluppo turistico. Per questo il servizio deve fornire garanzie di qualità omogenee su tutto il territorio: la creazione di una sorta di ‘albo’ degli operatori interessati consente di incrociare meglio la domanda e l’offerta e di mantenere alto lo standard qualitativo e aderente alle necessità del territorio”




Bonus treno da un millione e mezzo per i trasporti piemontesi

Ammonta ad oltre un milione e mezzo di euro il ‘bonus treno’ deliberato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore ai Trasporti Marco Gabusi. La copertura è assicurata dal bilancio regionale del 2020 ed è destinata a finanziare sconti e servizi per gli utenti piemontesi del servizio ferroviario di Trenitalia.

«Stiamo realizzando un percorso molto articolato – ha sottolineato l’assessore Gabusi – che intende migliorare sia l’offerta sia il servizio ferroviario di tutto il Piemonte. Si incardina in questo percorso l’individuazione di misure economiche a favore dei pendolari abbonati al servizio regionale e un piano di nuovi servizi rispetto agli anni passati. Abbiamo infatti impegnato le risorse nel bilancio regionale del 2020 non solo per confermare la Carta Tutto Treno e il Bonus Pendolari, ma anche per mitigare determinati disservizi e aggiungere servizi per la stagione estiva. Un tassello importante per far sentire il nostro impegno nei confronti degli utenti».

Numerose le diposizioni contenute nella delibera. A partire dalle risorse per finanziare per la Carta Tutto Treno per il 2020, per un ammontare di 500 mila euro. La Carta Tutto Treno, insieme all’abbonamento regionale, consente ai residenti in Piemonte di viaggiare in seconda classe su una relazione coincidente o compresa in quella dell’abbonamento, sui treni Frecciabianca (inclusi treni Italia-Svizzera in tratta interna), IC, ICN, senza dover pagare alcuna differenza di prezzo.

Individuate e destinate anche le risorse per il ‘Bonus Pendolari 2018’, a partire da fine febbraio 2020: 414 mila euro, a cui si sommano 286 mila euro già erogati in passato, per un importo complessivo di 700 mila euro, a copertura degli sconti applicati sulla vendita di abbonamenti mensili e plurimensili. Gli sconti sono differenziati a seconda della tariffa di partenza: 3% per gli abbonamenti Formula sia mensili sia annuali con zona Pin; 5% per gli abbonamenti Formula sia mensili sia annuali con zona e tratte, Regionali Trenitalia Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia, 10% per i mensili Piemonte Integrato e Regionali Trenitalia Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Regionale Piemonte con applicazione Sovraregionale Trenitalia.

Grazie alle risorse individuate di 575 mila euro partirà inoltre il nuovo progetto ‘Treni mare anno 2020’ per rinforzare il servizio per Savona e ponente Ligure nei fine settimana estivi. Viene anche introdotta la prenotazione obbligatoria sui treni storicamente molto affollati.

Come annunciato nelle scorse settimane è confermato anche il bonus una tantum per gli anni 2018 e 2019 per i pendolari del Chierese che utilizzano il Servizio Ferroviario Metropolitana SFM1, a titolo di rimborso per i disagi subiti in questi anni: i residenti e i lavoratori che utilizzano la tratta Torino-Chieri  possono infatti chiedere il rimborso una tantum pari ad un mese di abbonamento (circa 58 euro di media) da fine dicembre 2019 a fine febbraio 2020 esclusivamente alla stazione Torino Lingotto.

Sempre per la SFM1 gli utenti della tratta Torino-Rivarolo continuano ad ottenere il bonus, finché sono presenti i disservizi, che prevede una media di 5 euro al mese per gli abbonamenti mensili e lo sconto di 30 euro per il rinnovo degli annuali.

La delibera stabilisce inoltre che le eventuali risorse non utilizzate siano trasformate in un anticipo del finanziamento dei servizi minimi previsti per il 2020-21. La gestione delle iniziative, infine, viene lasciata all’Agenzia della Mobilità Piemontese sotto il controllo della Direzione competente.

 




Un nuovo accordo per il trasporto regionale, imprese artigiane e sindacati insieme per la programmazione e l’innovazione del settore

Confartigianato Imprese Piemonte Trasporti, CNA FITA Piemonte, Casartigiani Piemonte,  FILT CGIL e FIT CISL hanno firmato un nuovo accordo a livello regionale sperimentale. Il documento parte dalla fotografia della situazione regionale che vede in Piemonte il tessuto imprenditoriale del settore del Trasporto composto prevalentemente da imprese artigiane e da piccole imprese. Per questo gli obiettivi dell’accordo puntano a consolidare le relazioni sindacali di categoria tra le parti, individuare strumenti di confronto politico-sindacale strutturale in ordine alle tematiche di settore e sostituire la Commissione regionale Trasporto attualmente operante con una Commissione paritetica regionale trasporti.

Inoltre, per dare un ulteriore strumento alle imprese, siccome le parti convengono sull’opportunità di realizzare concretamente quanto disposto dall’accordo quadro regionale, le associazioni datoriali renderanno disponibili le proprie sedi territoriali al fine di realizzare incontri e contrattazioni di livello aziendale finalizzati a trattare tematiche di comune interesse e di specifica pertinenza aziendale.

Infine, grazie a questo accordo nasce l’Osservatorio Regionale Trasporto Artigiano che sarà luogo di confronto continuo e strutturale per tutte le tematiche afferenti al settore del trasporto. L’Osservatorio avrà l’obiettivo di condividere e rappresentare in tutte le sedi le istanze utili al supporto, alla tutela ed allo sviluppo del settore del trasporto artigiano regionale.

L’Osservatorio è composto pariteticamente dai rappresentanti delle Organizzazioni datoriali e delle Organizzazioni sindacali ed opererà presso l’Ente Bilaterale Artigianato Piemontese – EBAP.

“La firma dell’accordo per la nostra associazione rappresenta unitamente ai sindacati dei lavoratori l’inizio di un percorso comune e dovrà accompagnare e aiutare il settore del trasporto merci ad affrontare un prossimo futuro che si prospetta, purtroppo, molto complicato”, afferma Silvano Favi, presidente Regionale CNA FITA Piemonte

“Con il rinnovo dell’Accordo Quadro regionale – commenta Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti – abbiamo consolidato i rapporti politici con il sindacato con cui abbiamo condiviso obiettivi e strumenti operativi come l’Osservatorio Regionale, a sostegno delle imprese e dei loro collaboratori”.

“Auspichiamo che la firma dell’accordo rappresenti l’inizio di un nuovo percorso condiviso. La costituzione di un Osservatorio Regionale specifico per il trasporto artigiano rappresenta inoltre un importantissimo strumento per discutere a livello territoriale le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi mesi e trovare insieme le soluzioni più adatte” commenta il Presidente Regionale di Casartigiani, Paolo Mignone.

“La FILT CGIL Piemonte rappresentata da Luca Iacomino, Segretario regionale – Dipartimento Trasporto Merci e Logistica e Francesco Imburgia, Coordinatore Regionale – Dipartimento Trasporto Merci e Logistica, esprime soddisfazione per l’accordo sottoscritto, crediamo sia un importante e determinante passo avanti allo scopo di compattare il frammentato tessuto imprenditoriale del settore del trasporto composto prevalentemente da imprese artigiane e piccole imprese e consolidare le relazioni sindacali di categoria tra le parti firmatarie dell’ accordo. Innovativo il riconoscimento dell’elemento perequativo alla sottoscrizione, per adesione all’ accordo con avvio di un percorso di relazioni tra le parti che inquadrino problemi mirati e difficoltà nelle realtà lavorative con l’obiettivo di studiare e trovare soluzioni al loro superamento, oltre a salvaguardare i diritti sul lavoro, migliorare condizioni di sicurezza e ambienti di lavoro a favore dei lavoratori”.

“La FIT CISL Piemonte rappresentata da Raffaele Marino Coordinatore Regionale – Area Logistica Trasporto Merci e dai Dirigenti Sindacali Alessandro Vittadello e Pietro Paolo Errichelli, esprime soddisfazione per la sottoscrizione dell’accordo che getta le basi ad un sistema di relazioni industriali partecipate, finalizzate ad intercettare i bisogni delle Lavoratrici, dei Lavoratori e delle imprese che operano in questo strategico settore, avvalendosi delle reciproche competenze messe a fattor comune nell’ambito dell’Osservatorio Regionale Trasporto Artigiano , neo costituito. Sul fronte economico riscontriamo un importante risultato circa l’automatismo di premialità nelle diverse forme e comunque la possibilità di negoziare incrementi a sostegno delle retribuzioni”.




I positivi al Covid non possono prendere taxi o altri mezzi pubblici”

A seguito delle segnalazioni di associazioni datoriali e sindacali degli operatori Taxi,  di persone positive COVID-19 che, al momento della dimissione dagli ospedali, hanno utilizzato il servizio pubblico dei Taxi per raggiungere i propri domicilio senza particolari cautele di trasporto, il consigliere Pd, Alberto Avetta ha chiesto quale sia il protocollo di trasporto previsto per i pazienti nel tragitto tra le strutture sanitarie e i rispettivi domicili e perché, nonostante ciò, alcune strutture sanitarie siano state costrette a rivolgersi ai Taxi per il trasporto dei dimessi COVID-19.

L’assessore Luigi Icardi ha sottolineato che “La nota che l’Unità di Crisi ha trasmesso alle Aziende sanitarie con le prime indicazioni per la gestione delle dimissioni di pazienti con infezione confermata da SARS – COV2, risale allo scorso 25 marzo. La nota dava indicazioni anche rispetto alle precauzioni da adottare per gli spostamenti di pazienti Covid+ pauci- asintomatici. Lo scorso 19 marzo, l’Unità di crisi ha nuovamente ribadito che è fatto divieto di utilizzare mezzi pubblici, compresi taxi, per gli spostamenti per motivi sanitari per pazienti Covid positivi. Il documento riporta che è’ fatto divieto di utilizzare mezzi pubblici”.

Il CRIMEDIM (il Centro di Ricerca Interdipartimentale in Medicina di Emergenza e dei Disastri ed Informatica, applicata alla didattica e pratica Medica) con sede presso l’Università del Piemonte Orientale, potrebbe entrare a far parte del gruppo di lavoro previsto per il contrasto dell’emergenza sanitaria Covid-19.

È quanto ha dichiarato dall’assessore alla Sanità Icardi, nel rispondere all’interrogazione del consigliere Pd, Domenico Rossi, che chiedeva se e come la Giunta intendesse coinvolgere quello che, a livello nazionale e internazionale, è considerato un riferimento accademico sui temi delle grandi emergenze, svolgendo attività di ricerca, consulenza e formazione; in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“Sulla provincia di Alessandria, in cui è ancora particolarmente alto il numero dei contagi, i tamponi fatti giornalmente sono circa mille. Non esiste nessun dato ingannevole o ritardo nell’esame dei tamponi fatti – ha puntualizzato Icardi –  Non ci sono tamponi il cui esame abbia superato i dieci giorni dalla data del prelievo alla comunicazione dell’esito”. A sollevare la questione il consigliere del M5S, Sean Sacco secondo cui molti tamponi eseguiti soprattutto su sanitari asintomatici nelle ultime 6 settimane sono stati analizzati con forti ritardi. Un fatto che, se fosse vero, mostrerebbe una fotografia della diffusione del virus, almeno per la provincia di Alessandria inerente al dato temporale non corrispondente alla realtà.

La Consigliera del M5S Francesca Frediani ha invece interrogato l’assessore alla sanità, sulla possibilità che venga attivato un piano di screening della Regione Piemonte ai fini di valutazione epidemiologica che comprenda non solo il personale sanitario, attraverso l’effettuazione del test immunometrico IgG (test sierologico per IgG neutralizzanti antiSARSCoV2).

La Regione Piemonte, insieme alle altre Regioni italiane – ha specificato Icardi–  ha aderito ad un’indagine di siero prevalenza della popolazione inerente l’infezione da virus SARS-COV2 promossa dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute. Questa indagine potrà permettere di determinare l’estensione dell’infezione nella popolazione e la sua prevalenza, così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche e la patogenesi del virus SARSCOV2.

Lo studio è organizzato in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). A livello nazionale verrà selezionato un campione di 150.000 persone stratificate per età, genere, area di residenza e settore di attività economica a cui verrà proposto di effettuare un prelievo sierologico.

“Il numero ancora elevato di casi Covid-19 registrato a Torino – ha ribadito l’assessore alle attività produttive Andrea Tronzano nel rispondere al question time della consigliera del M5S Sarah Disabato –  identifica un livello di rischio contagio ancora eccessivo –  è questo il parere del gruppo di studio presieduto dal dott. Fazio che ha portato la Giunta regionale a decidere di prorogare al 9 maggio l’apertura degli esercizi di vendita di cibo da asporto

Chi sono i nuovi contagiati dopo il lockdown? È invece l’interrogativo che il cosigliere LUV,  Marco Grimaldi ha posto all’assessore alla sanità. Icardi ha sottolineato che per la maggior parte si tratta di contagi avvenuti in famiglia, di operatori sanitari, delle forze dell’ordine, di positivi confermati da tamponi fatti a conclusione del periodo di quarantena. Per questa Fase 2, ha aggiunto Icardi “è stata organizzata una piattaforma di analisi che prenda in esame nuove variabili rispetto ad esempio al luogo del contagio (azienda, negozi..)  e il momento del possibile contagio”.

Nell’ambito dei question time è stata data inoltre risposta all’interrogazione del consigliere Pd Daniele Valle sui tempi di erogazione dei fondi cultura assegnati dai bandi negli anni 2018 e 2019.

Nuova procedura di gara regionale per servizi di pulizia

“La Regione Piemonte attiverà entro il mese di maggio una nuova procedura di gara per l’affidamento del ‘lotto 1’ dei servizi di pulizia immobili e servizi accessori a ridotto impatto ambientale, dopo quella revocata nel settembre scorso. Anch’essa, come quella che l’ha preceduta, conterrà la possibilità di creare nuove opportunità di lavoro per le persone più svantaggiate”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Giunta Andrea Tronzano rispondendo questa mattina all’interpellanza del consigliere Silvio Magliano (Moderati).

Magliano ha sottolineato l’importanza di “tutelare le persone che vivono in condizione di disagio e di disabilità e di permettere loro, quanto più possibile, di essere integrate all’interno del mercato del lavoro dal momento che proprio il lavoro rappresenta la forma di riabilitazione più importante di cui possono beneficiare”.




Caranta (Presidente autotrasportatori Confartigianato Piemonte): non mettete in difficoltà gli oltre 12mila 500 addetti dell’autotrasporto

Decine di migliaia di nostri mezzi garantiscono, ogni giorno, la distribuzione delle merci negli oltre 8mila comuni della Penisola. Non dimentichiamo che l’84% delle derrate alimentari, dei capi di abbigliamento e dei più svariati prodotti di consumo viaggiano, nel nostro Paese, su gomma. Per continuare a garantire questo servizio è necessario che vengano mantenuti i servizi di base per i nostri autisti. La chiusura dei bar, ristoranti e ogni tipo di luogo di ristoro alle 18.00 rischia infatti di metterli in seria difficoltà”.

E’ la denuncia del Presidente di Confartigianato Trasporti del Piemonte Aldo Caranta.

 

In Piemonte le imprese artigiane che lavorano nel comparto trasporti e logistica sono 6.249 così suddivisi: 467 autobus operator e servizi turistici, 3.852 trasporto conto terzi, 64 imprese dedicate alla logistica e 1.876 taxi, che danno lavoro a circa 12mila e 500 addetti.

 

“Le strutture nelle autostrade (mantenute aperte) – prosegue Caranta– non sono infatti sufficienti a garantire degli standard dignitosi ai lavoratori del comparto che molto spesso si trovano alla mattina molto presto oppure a fine giornata nella rete comunale, provinciale o statale, luoghi in cui ha valore il nuovo DPCM”.

 

Se i nostri luoghi di ristoro chiudono alle 18.00 – afferma provocatoriamente Caranta – alla stessa ora per protesta, anche gli automezzi potrebbero smettere di circolare e rientrare a casa non portando a termine le loro consegne”.

 

“Gli autotrasportati – conclude Caranta– sono mesi che chiedono di veder riconosciuto il loro ruolo strategico nelle filiere economiche del Paese e continuano a non venire in alcun modo tutelati. Inizialmente acclamati da eroi, con questo provvedimento non vengono riconosciute le loro esigenze basilari.”

 

“Inoltre il  DPCM non ha modificato la capienza del trasporto locale, autobus e metropolitana, – afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – lasciandola all’80%, nonostante da più parti venga riconosciuta come una delle fonti principali di contagio. Francamente non riusciamo a comprendere la ratio di questo provvedimento che, invece, colpisce duramente le imprese che lavorano nel comparto della ristorazione, creando seri disagi anche agli autotrasportatori. Va nella direzione giusta, anche se tardiva, la nuova ordinanza della regione Piemonte che prevede per il trasporto pubblico, a partire da lunedì, un coefficiente di riempimento non superiore al 50%”.

 

 




Navigazione sul Po, verso la riduzione di spesa per il Piemonte

Espresso parere positivo sulla norma finanziaria del Ddl che ridurrà la spesa per la navigazione sul Po da 130mila a 13mila euro annui. La votazione, all’unanimità, si è svolta nella seduta odierna della prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.

In rappresentanza della Giunta regionale era presente l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi. Motivo della riduzione? Il fatto che nel tratto subalpino, il Po non è utilizzato per la navigazione commerciale.

Il provvedimento è intitolato “Intesa Interregionale tra le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte, per l’esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate. Ratifica ai sensi dell’articolo 117, comma ottavo della Costituzione”.

La norma consente di ridurre la spesa annuale a carico della Regione Piemonte appunto a un decimo, da 130mila a 13 mila euro. Per il pagamento delle quote, sospese, del 2017, 2018 e 2019, oltre che quella del 2020, lo stanziamento previsto per l’esercizio 2020 è di 44 mila euro. Lo stanziamento previsto sia per il 2021 che per 2022, è di 13 mila euro.

Il Ddl 43 ritornerà, quindi, in seconda Commissione per l’approvazione definitiva.

Nella seduta è iniziata anche la discussione generale della proposta di legge 5 “Modifiche alla legge regionale 3 agosto 2011, n. 15 (Disciplina delle attività e dei servizi necroscopici, funebri e cimiteriali). Modifiche della legge regionale 31 ottobre 2007, n. 20 (Disposizioni in materia di cremazione, conservazione, affidamento e dispersione delle ceneri”. La discussione è stata sospesa per consentire nei prossimi giorni la riunione di un gruppo di lavoro informale per sciogliere i nodi tecnici emersi nel dibattito.




CNA Piemonte – FITA TAXI: il Governo non ha capito come funziona il nostro settore

“Il risultato del perfezionamento dell’iter di conversione parlamentare del Dl Asset sta avendo come risultato che nelle grandi città, le nuove regole su titoli temporanei e licenze aggiuntive rischiano di rimanere inattuate, amplificando lo stato confusionale in cui verte la gestione amministrativa del trasporto persone.

Le soluzioni approntate dal Governo per fronteggiare l’incremento della domanda di trasporto pubblico non di linea degli ultimi mesi appaiono scarsamente efficaci, poiché non poggiano su una attività di ricognizione del numero effettivo delle licenze in essere e al contempo nulla fanno per potenziare le linee di bus e tram.

Claudio Bontempi Presidente Regionale CNA FITA Taxi Torino

“Non si capisce dove il Governo voglia andare a parare, forse perché non ha ben chiaro come funziona il nostro settore, e dover ripartire da zero su questa discussione a ogni cambio di Governo non aiuta. Molte cose in questo DL non sono chiare, a partire dal fatto che l’Amministrazione Pubblica non ha nessun obbligo di rilasciare licenze. A Torino abbiamo circa 250 licenze in più rispetto al bisogno effettivo, ma il tema vero è che c’è una carenza assoluta nel settore del trasporto pubblico. Le leggi provvisorie in questo paese purtroppo tendono a diventare definitive e sottolineo che Torino non è Roma, né Milano; sono città che hanno realtà diverse e che devono gestire problematiche diverse.

Credo sia necessario una adeguata riflessione del Parlamento, perché l’esame parlamentare che dopo il via libera del Senato ora approda alla Camera possa recare soluzioni adeguate alle aspettative, per migliorare la qualità e l’efficienza del servizio taxi”.