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Stop all’export di vini e liquori verso la Russia

Il testo definitivo in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della UE potrebbe salvare, sul filo di lana, una parte significativa delle esportazioni di vini italiani sul mercato della Federazione Russa, precisa Confagricoltura.

Per colpire i “prodotti di lusso”, inclusi i vini, è stata fissata una soglia pari a 300 euro a unità, che può essere riferita, nel caso specifico, alla singola bottiglia o alla cassa.
Sotto il profilo procedurale, la bozza di provvedimento redatta dalla Commissione è stata discussa in sede tecnica e successivamente approvata dal COREPER, il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri presso la UE.

Il via libera finale è intervenuto nella mattinata di oggi con procedura scritta. La pubblicazione del provvedimento del Consiglio è attesa per la giornata di domani 16 marzo.




Il Piemonte zona gialla dall’11 al 16 gennaio

Da lunedì 11 gennaio, e almeno fino a sabato 16 gennaio, il Piemonte sarà in zona gialla. A confermarlo sono i dati dell’ultimo Report validato nel pomeriggio dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità, che riscontra un indice Rt sotto a 1.

Il presidente Alberto Cirio vuole comunque osservare che “è però fondamentale per tutti noi non abbassare il livello di attenzione, perché i dati confermano una circolazione del virus alta in Italia, con valori che in tutte le regioni vanno verso l’arancione. Se oggi il Piemonte ha una situazione epidemiologica migliore è perché raccogliamo i frutti dei sacrifici fatti finora, che è indispensabile non vanificare”.

Le regole della zona gialla

Per ogni chiarimento sulle disposizioni in vigore consultare questo link




A Villanova Solaro premiate le imprese di Confartigianato

Il contesto era spettacolare, il castello dei Solaro, un maniero “fortezza” del 1200, l’appuntamento di quelli prestigiosi, nei quali, tra commozione e confronto, emergono chiari valore artigiano e senso di appartenenza.

Il premio Fedeltà Associativa di Confartigianato – zona di Saluzzo si è svolto domenica 3 aprile a Villanova Solaro con una folta partecipazione di autorità e rappresentanti del mondo imprenditoriale cuneese.

Dopo gli interventi introduttivi di Daniela Minetti presidente della zona di Saluzzo di Confartigianato e di Luca Crosetto presidente di Confartigianato Cuneo, e i saluti dei senatori Marco Perosino e Mino Taricco, del consigliere regionale Paolo Demarchi, si è tenuta una tavola rotonda su “Sostenibilità e transizione consapevole”, alla quale hanno partecipato Gianna Gancia parlamentare europea, Domenico Massimino vice presidente nazionale di Confartigianato, Michele Quaglia vice presidente territoriale di Confartigianato Cuneo e Silvio Barbero vice presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Tra i temi trattati, la sostenibilità declinata nei vari ambiti, ambientale, economico e sociale, i nuovi percorsi della transizione energetica alla luce del turbolento contesto mondiale, la sostenibilità creditizia finalizzata al sostegno delle imprese.

A seguire, sono stati consegnati i riconoscimenti a 34 imprese associate a Confartigianato – zona di Saluzzo per i 60, 50, 45, 35 anni di fedeltà Associativa.

«È un appuntamento importante – ha dichiarato Daniela Minetti, presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Saluzzo – che ad ogni edizione sottolinea l’operosità e la capacità dei nostri artigiani. E’ stato anche un’occasione per confrontarsi su tematiche più che mai attuali, quali la sostenibilità ambientale e la transizione energetica. Il sistema produttivo del nostro Paese, che si fonda prevalentemente sulle piccole e medie imprese, ha oggi bisogno di un orientamento chiaro su cui indirizzare i propri progetti di sviluppo. Non dimentichiamo, inoltre, che questo evento ha rappresentato anche un piacevole momento di convivialità, dopo le ristrettezze sociali dovute al Covid, e un gesto di riconoscimento all’impegno dei nostri artigiani associati della zona di Saluzzo».

«L’iniziativa – aggiunge Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – ha voluto innanzitutto rendere omaggio a imprenditrici e imprenditori che si riconoscono nei principi della Confartigianato, costituendo la base associativa di quella che è la seconda Associazione in Italia per numero di aderenti. Oggi, in particolare, abbiamo bisogno di sostenere le nostre imprese nel percorso verso una sostenibilità e una transizione consapevole. Vi è infine, il senso più profondo della “Fedeltà Associativa”: un ringraziamento verso queste imprese che, come baluardi di un’economia sana e vivace, sono un importante presidio del territorio, generando economie e relazioni, dando occupazione e contribuendo allo sviluppo del nostro tessuto sociale».

 

Hanno ricevuto il premio per la Fedeltà Associativa

60 Anni
Vassallo Giovanni Termica Sanitaria srl (Manta – Termoidraulici)

50 Anni
Zenone Alfredo e Becchio Marco & C. snc (Costigliole Saluzzo – Autotrasporti)
Geuna Riccardo (Barge – Barbiere)
Autoriparazioni di Rivoira Silvio e Decostanzi Valter srl (Saluzzo – Autoriparatori)

Oltre 45 Anni
F.lli Rostagno di Rostagno C. A. & G. snc (Saluzzo – Termoidraulici)
Vincenti Officine srl Projects & Prototypes (Revello – Officina Meccanica)
Vincenti Piergiorgio & C. snc (Revello – Officina Meccanica)
Gruniverpal srl (Piasco – Produzione Gru Semoventi)
La Cartotecnica di Bosco Alessandro & Reinaudo Ennio snc (Saluzzo – Produzione Packaging)
Audisio F.lli snc (Saluzzo – Restauro E Produzione Mobili)

45 Anni
Allemano Mirella & C. snc (Saluzzo – Antica Panetteria)

Oltre 35 Anni
Autoriparazioni di Rivoira Silvio e Decostanzi Valter srl (Saluzzo – Autoriparatori)
Tredesini Walter – già Tredesini Carlo (Manta – Impresa Di Pulizie)

35 Anni
Vottero Riccardo & C. snc (Bagnolo Piemonte – Lavorazione Marmi In Pietra Di Luserna)
Bolatti Massimo (Torre San Gorgio – Impresa Di Pulizie)
Dossetto Giuseppe Lavorazioni Pietre snc (Sanfront – Estrazione E Lavorazione Pietre)
S.G. Portoni di Sarzotti Chiara & C. sas (Scarnafigi – Automazione Cancelli)
Olivero & Avalle snc di Avalle Bruno & C. (Saluzzo – Impianti Elettrici)
Principiano Valter (Saluzzo – Autotrasporti)
Perrone F.lli di Perrone Paolo & C. snc (Bagnolo Piemonte – Lavorazione Marmi In Pietra Di Luserna)
Cortese Giuseppina (Carde’ – Antica Panetteria)
Anghilante Anselmo & C. snc (Costigliole Saluzzo – Officina Meccanica)
Canavese Silvano Impianti srl (Saluzzo – Impianti Di Rscaldamento)
Caseificio Vincenzo Quaglia srl (Scarnafigi – Produzione Formaggi)
Domenino Giuseppe snc (Barge – Lavorazione Porfidi E Pietre)
Morello Valerio (Manta – Costruzioni Edili)
Colomba Luciano & C. snc (Bagnolo Piemonte – Lavorazione Marmi In Pietra Di Luserna)
Vaira Roberto (Moretta – Impianti Elettrici)
Bianco Chinto Gabriele (Saluzzo – Idraulico)
Pellicceria Morero Dante sas (Saluzzo – Laboratorio Artigianale Pellicce)
Biei Ivo (Scarnafigi – Costruzioni Edili)
Massenz Anthony (Saluzzo – Acconciature Uomo/Donna)
Vetreria Peracchia Fratelli snc (Revello – Lavorazioni Artigianali In Vetro)
Pasticceria Almonte sas di Almonte Giovanni & C. (Saluzzo – Pasticceria Almonte)
Girello Danilo Vincenzo (Saluzzo – Acconciature Uomo/Donna)
Sibilla Ivo (Manta – Costruzioni Edili)

 




Embraco, dal Consiglio regionale appello a banche e Governo

Dal Consiglio regionale arriva un messaggio forte sulla crisi Embraco. L’Aula unita ha chiesto, attraverso un ordine del giorno sottoscritto dall’ufficio di presidenza e da tutte le forze politiche, che il presidente della Regione e la Giunta rivolgano “un appello pressante a tutti gli istituti di credito che operano sul territorio, affinché si rendano protagonisti di una autentica e positiva alleanza industriale per il rilancio della filiera del settore elettrodomestico in Piemonte”.

L’odg invita inoltre “ad attivarsi presso i ministeri competenti al fine di ottenere la proroga degli ammortizzatori sociali o l’utilizzo della cassa integrazione per Covid a favore dei lavoratori dello stabilimento ex Embraco”.

Il presidente del Consiglio Stefano Allasia ha ringraziato tutte le forze politiche “per l’approvazione di un documento unitario che lancia un messaggio forte in un momento drammatico per i lavoratori coinvolti”. I posti a rischio sono oltre 400 e sono già state recapitate 398 lettere di licenziamento.

Il documento chiede infine al Mise “di mantenere un costante raccordo informativo con la Regione Piemonte in ordine all’erogazione dei finanziamenti necessari alla messa in sicurezza di Acc e al lancio di ItalComp”, di “sollecitare con ancora più forza la Commissione europea” e di “procedere con il piano integrato di rilancio dell’ex Embraco e di Acc, accelerando la procedura per la costituzione di ItalComp, con un capitale sociale formato per il 70% da risorse pubbliche come previsto dal dl Rilancio, per superare la logica di due disgiunti interventi di salvataggio e per realizzare invece un progetto integrato di politica industriale per la creazione del polo italiano del compressore”.

L’approvazione del documento segue la comunicazione dell’assessore al Lavoro Elena Chiorino che in apertura di seduta, dopo aver ripercorso tutta la storia della crisi aziendale, ha anticipato la richiesta di un tavolo urgentissimo al Mise e due incontri che si terranno nella giornata di oggi. Il primo con ItalComp e la curatela per ricorrere all’utilizzo della cassa Covid consentendo la trattativa fra i soggetti coinvolti (Mise, Regioni, Oo.ss. e Rsu, Whirlpool). Il secondo, alle 18, con gli istituti di credito per compiere tutti i passi possibili in attesa del tavolo ministeriale.

Durante il dibattito, il capogruppo Fdi Paolo Bongioanni ha sottolineato “la prova di maturità e attenzione verso un problema enorme, con lavoratori che hanno subito un abbandono ingiustiifcabile. Abbiamo bisogno che il sistema bancario si faccia partecipe di questo processo”.

La consigliera Francesca Frediani (M4o) auspica che “questa giornata sia l’inizio di una possibile via d’uscita definitiva. Non possiamo lasciare queste persone per troppo tempo in difficoltà, i lavoratori hanno vissuto una vera e propria odissea”.
Per Marco Grimaldi (Luv) “siamo stati di fronte a ‘prenditori’ senza scrupoli che dietro le promesse di nuovi investimenti prendono incentivi per poi abbandonare la nave. Non dobbiamo vergognarci dell’intervento pubblico, evitiamo che in futuro risuccedano cose simili”.

“La politica unita manda un messaggio forte dal territorio”, è la riflessione di Diego Sarno e Daniele Valle (Pd). “Dobbiamo avere il coraggio di sanzionare l’irresponsabilità gli imprenditori nell’uso di fondi pubblici. Chiediamo al nuovo governo che questa vicenda venga messa in cima delle priorità”.

Per dichiarazioni finali sono intervenuti i consiglieri Alberto Preioni (Lega), Stefano Gallo (Pd), Alessandra Biletta (Fi), Sean Sacco (M5s), Silvio Magliano (Moderati).
“Sono soddisfatta del risultato di questa mattina – ha concluso l’assessore Chiorino – sebbene ritenga ancora inspiegabile l’atteggiamento della commissione europea che avrebbe dovuto dare prima di Natale un parere positivo all’istanza del Mise sulla garanzia a finanziamenti per 12,45 milioni di euro da erogare ad Acc attraverso tre istituti di credito già dichiaratisi disponibili (UniCredit, Intesa San Paolo, IFIS), e che ha invece chiesto nuovi chiarimenti, oltre a quelli già richiesti, sia il 23 dicembre 2020 sia il 17 febbraio 2021, dimostrando così un atteggiamento ai confini dell’ostruzionismo rispetto all’iniziativa italiana”.




Nuovo look per la CCIAA Cuneo, partono i lavoro di riqualificazione

La Camera di commercio ed arti della provincia di Cuneo, costituita il 5 ottobre 1862, ebbe la sua prima sede sulla nuova grande piazza di Cuneo (piazza Vittorio Emanuele II, l’odierna piazza Galimberti), nel palazzo neoclassico tra via Ponza di San Martino e via Pascal. Si trasferì poi in via Roma, e successivamente, nel 1909, in un edificio che si affacciava sul Rondò Garibaldi.

Dopo l’approvazione del piano regolatore della città, datato 1912, il sogno, cullato per anni, di una nuova sede mosse i primi passi verso la realizzazione quando dal Ministero dell’Economia nazionale arrivò l’autorizzazione a procedere. Si individuò l’area in una superficie all’angolo tra le vie Emanuele Filiberto e Antonio Toselli, in posizione strategica, confinante con il terreno prescelto per la costruzione del palazzo della Banca d’Italia, previsto sullo spazio lungo la direttrice di corso Nizza, già occupato dalle tre palazzine della banca Cassin – Beltrami – Beltrandi. Quasi cento anni fa, il 5 agosto del 1923, il Consiglio camerale deliberò la costruzione della nuova sede ipotizzando una spesa valutata in 664.000 lire. Il progettista, il geom. Camia di Dogliani, consigliere camerale, regalò il progetto alla Camera di commercio e il 19 marzo del 1925 venne posta e benedetta la prima pietra dell’edificio neoclassico che seppe resistere all’imperante moda razionalista dell’epoca. L’edificio venne inaugurato nel 1926. Da allora, nel corso di quasi cento anni, decine di migliaia di imprese hanno frequentato le sale, percorso le scale, attraversato i corridoi di quella che è diventata la loro casa e nell’edificio di Via Emanuele Filiberto hanno dato il via alla loro attività professionale.

Dopo quasi cento anni di storia il palazzo della Camera di commercio necessita di un’opera di restyling in modo da presentarsi all’appuntamento del centenario, nel 2026, in ottima forma, pronta a soddisfare le nuove esigenze delle imprese, principali beneficiarie di questo progetto di ammodernamento.

Abbiamo deciso di investire in modo significativo sul nostro importante patrimonio immobiliare rispettandone le caratteristiche architettoniche, coniugandole con l’attivazione delle più avanzate tecnologie – afferma il Presidente Mauro GolaIl nostro palazzo è vicino ai cento anni di età e necessita di un adeguato intervento di restauro e riqualificazione tale da renderlo sempre più performante e pronto ad accogliere le esigenze del personale e delle imprese. La realizzazione del Salone del Futuro, prevista per l’inizio dell’estate, sarà la prima di una lunga serie di opere che in modo organico cambierà in positivo il volto della storica sede di Via Emanuele Filiberto, rendendola più innovativa, digitale e sostenibile.”

Il programma da realizzare nell’arco di un biennio, prevede una serie articolata e omogenea di interventi volti a dare un look moderno, innovativo e funzionale alla sede, pur conservandone e rispettandone le caratteristiche architettoniche che ne fanno uno degli immobili pubblici di maggior pregio presenti in città. I temi dell’efficientamento energetico e della sostenibilità, che hanno guidato negli anni scorsi sia la ristrutturazione del Palazzo di Tetto Sottile sia il passaggio al teleriscaldamento saranno centrali per tutti gli interventi previsti.

Tutti i locali destinati agli incontri pubblici saranno arredati e allestiti in modo moderno e funzionale in modo da farli diventare sempre più smart e adatti alle nuove esigenze di connettività, accelerate dalla pandemia.

Si parte in questi giorni con i lavori edili relativi agli uffici destinati al front-office che diventeranno il “Salone del Futuro”. Il locale sarà totalmente ripensato e progettato per declinare e accogliere le nuove esigenze della Camera di commercio in termini sia edilizi sia tecnologici, col preciso obiettivo di avvicinare l’operatore all’utente, creando spazi di accoglienza moderni e funzionali, aumentando le condizioni di benessere all’interno dell’edificio sia per il pubblico fruitore dei servizi che per i dipendenti. L’ufficio sarà completamente rinnovato e innovato, diventerà più luminoso e confortevole e garantirà la fruizione di spazi interni ospitali e innovativi, in linea con i parametri di confort ambientale e le nuove esigenze di innovazione tecnologica.

La progettazione e la direzione dei lavori del “Salone del Futuro” sono state affidate all’Arch. Flavio Bruna di Cuneo, il progetto e la Direzione Operativa degli Impianti all’Ing. Guido Vacchino dello Studio Mcm Ingegneria di Grugliasco, l’impresa che si è aggiudicata i lavori assegnati con procedura negoziata è la Giuggia Costruzioni srl di Villanova Mondovì. L’importo dei lavori è di 413.040,55 euro + Iva a cui vanno aggiunti oneri per la sicurezza pari a 7.434,62 euro + Iva.




Poggio: “Chiederemo al Governo di equiparare i circoli ai ristoranti”

Mi farò portavoce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per far sì che i centri culturali e ricreativi possano, in linea con i bar e i ristoranti, riprendere la propria attività di somministrazione. Questo perché il Dpcm in vigore per le zone gialle non ne prevede al momento l’apertura e la Regione può agire sul provvedimento solo in senso restrittivo”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio nel corso di una comunicazione svolta in apertura dei lavori della seduta pomeridiana del Consiglio regionale.

La richiesta di prevedere tale possibilità, in seguito all’approvazione unanime nella scorsa seduta di un ordine del giorno del primo firmatario Marco Grimaldi (Luv), è arrivata dai banchi della minoranza.

“Equiparare i centri culturali ai bar è questione di buon senso – ha sottolineato Maurizio Marello, intervenuto per il Pd con Domenico Ravetti Monica Canalis – in quanto i primi non possono essere certo più pericolosi dei secondi”.

“Non si comprende – ha aggiunto Grimaldi – perché una persona possa recarsi liberamente nel bar o nella vineria preferita e non nel proprio circolo di appartenenza”.

“A differenza dei clienti di un locale pubblico – hanno evidenziato con accenti diversi Silvio Magliano (Moderati) e Mario Giaccone (Monviso) – i soci di un centro ricreativo, in caso di contagio, sono assai più rintracciabili”.

“Comprendiamo che la decisione dipende dal Governo – ha concluso Francesca Frediani (M5s) – ma noi, istituzionalmente, possiamo rivolgerci solo alla Giunta per portare avanti determinate istanze”.




I canoni idrici per il rilancio del Vco

17 milioni di euro all’anno al Vco provenienti dai canoni idrici. E’ il contenuto principale della proposta di legge presentata da Alberto Preioni (Lega) per il riconoscimento della specificità montana del Vco. Il provvedimento ha avviato il suo iter oggi in prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti. La Commissione ha definito le audizioni sul testo e le relative tempistiche.

“Parliamo di un territorio totalmente montano che, come le province di Sondrio e Belluno, ha visto riconosciuta dallo stato la propria specificità montana, ma che a differenza della altre due province non ha ancora ottenuto quanto previsto. E’ una occasione storica per il rilancio di un territorio spesso lasciato ai margini del Piemonte”, ha spiegato Preioni. “La proposta si inserisce nella legge nazionale che prevede il trasferimento del 50% dei canoni idrici alle province in cui hanno sede dighe e invasi e nella nuova legge che la Regione Piemonte dovrà approvare entro marzo sulla base delle scelte del governo di far andare a scadenza le concessioni delle grandi derivazioni per trasferirne la gestione alle regioni. Un passaggio che potrebbe portare alla Regione Piemonte un introito annuo di un centinaio di milioni”.

“Il provvedimento, oltre a conferirle nuove funzioni”, ha continuato l’esponente della Lega, “prevede che la Regione trasferisca alla provincia del Vco, attualmente sull’orlo del dissesto, dieci milioni all’anno di canoni idrici. Gli altri sette saranno gestiti direttamente dalla Regione per progetti di sviluppo del territorio del Vco. Non c’è alcuna volontà di penalizzare le altre province, sono previste forme di compensazione per quelle che non hanno diritto ai canoni idrici”.

Maurizio Marello (Pd) ha chiesto che sulla proposta di legge venga sentito anche il presidente della Giunta Alberto Cirio: “Siamo ancora alle prime determinazioni, ci sarà modo di discutere a fondo,  ma non possiamo non chiederci dove verranno prese le risorse per i trasferimenti al Vco senza penalizzare le altre province”.

Anche Sean Sacco (M5s), pur non entrando nel merito del provvedimento, non ha nascosto perplessità per le possibili ricadute sulle altre province: “Chiedo che vengano ascoltati dalla Commissione tutti gli attori, anche quelli che potrebbero subire un danno da questa nuova normativa, in modo che possano far conoscere le loro ragioni”.

Paolo Bongioanni (Fdi) ha ricordato che il cuneese ha una superficie montana più che doppia rispetto al Vco: “Ho apprezzato l’attenzione del presidente Preioni verso il territorio montano, ma deve essere riverberata su tutto l’arco alpino piemontese. Facciamo attenzione a non creare con questo provvedimento figli e figliastri”.




I ringraziamenti di Stefano Allasia per l’iniziativa “Plaza Cuba”

Il Consiglio regionale ha voluto conferire loro una speciale onorificenza, un segno di gratitudine, di vicinanza, ma anche un necessario punto fermo da parte dell’Istituzione, agli operatori sanitari piemontesi.

Persone che hanno fatto molto più del loro dovere in senso stretto, rischiando anche la vita, talvolta perdendola, riuscendo tutti insieme a contenere una situazione imprevedibile, che si è abbattuta su di noi come una valanga.

Un’attestazione che abbiamo deciso di conferire anche alla “Brigata Henry Reeve”, a cui va il nostro profondo ringraziamento, giunta da Cuba per aiutare e affiancare i nostri sanitari. Hanno dato prova di eccezionale professionalità nel garantire la quotidiana assistenza sanitaria e nel fronteggiare la grave crisi epidemiologica che ha colpito la nostra Regione.

A nome del Consiglio regionale, poi, voglio anche esprimere un profondo ringraziamento a tutti i cittadini che durante il periodo più rischioso, hanno continuato a operare, dai farmacisti, agli addetti alle vendite di prodotti essenziali, da chi ha lavorato nella logistica alle forze dell’ordine che hanno lavorato sempre, ogni giorno, nell’interesse della collettività”.

Così il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, durante l’iniziativa “Plaza Cuba”, pranzo di ringraziamento al personale sanitario italiano e cubano, presso il Parco Dora a Torino.

Al pranzo ha partecipato anche Il consigliere segretario Gianluca Gavazza.




Ecco la composizione del Consiglio metropolitano di Torino

Le elezioni per il  Consiglio metropolitano –  cui hanno partecipato il 65.85% degli amministratori locali dei 312 Comuni, cioè 2529 su 3839 aventi diritto al voto – hanno portato alla composizione di 11 consiglieri della lista di centrosinistra “Città di Città”, 6 consiglieri della lista di centrodestra “Civica per il territorio” e 1 consigliere della lista del movimento 5 Stelle “Obiettivi comuni”

Ai 18 consiglieri metropolitani si aggiunge il sindaco del capoluogo, Stefano Lo Russo

Questa la composizione delle liste del nuovo Consiglio metropolitano di Torino, in ordine di prefernze

lista Città di Città (centrosinistra):

GRECO Caterina (consigliere comunale di Torino)
GUERRINI Gianfranco  (consigliere comunale di Vinovo)

COSTANTINO Silvano  (consigliere comunale di Moncalieri)

MAZZA Pasquale Mario ( sindaco di Castellamonte)

CONTICELLI Nadia  (consigliere comunale di Torino)

SCHILLACI Rossana  (consigliera comunale di Venaria reale)

CERA Valentina (consigliera comunale di Nichelino)

SICCHIERO Alessandro (sindaco di Chieri)
SUPPO Jacopo (sindaco di Condove)

COGNO Marco (sindaco di Torre Pellice)

CAMBURSANO Sonia (sindaca di Strambino)

lista Civica per il territorio (centrodestra):

TRAGAIOLI Andrea (sindaco di Rivoli)

DELMIRANI Enrico (consigliere comunale di Luserna San Giovanni)
D’AGOSTINO Davide (consigliere comunale di Ciriè)

GIULIVI Fabio (sindaco di Venaria reale)

CANNATI Daniel (sindaco di Beinasco)
GHIO Roberto (consigliere comunale di Santena)




La CCIAA di Cuneo sempre più aperta alle imprese

La Camera di commercio di Cuneo ha messo al centro della propria politica gestionale la qualificazione e il miglioramento degli standard di qualità e di efficienza dei servizi per le imprese.

A partire da lunedì 2 gennaio 2023, in via sperimentale, l’orario di apertura al pubblico delle sedi di Cuneo e di Alba sarà ampliato e riorganizzato in modo da consentire all’utenza di usufruire in alcuni giorni della settimana di un orario continuato che consenta l’accesso anche durante la pausa pranzo e, nella giornata di mercoledì, di un orario prolungato che preveda l’apertura sino alle ore 17,30.

In accordo con la Giunta in questi due anni abbiamo perseguito la ricerca della qualità e dell’efficienza nei servizi alle imprese e ai professionisti, cogliendo le istanze che provenivano dai nostri stessi interlocutori: avere una Camera di Commercio aperta e pronta a supportare per un tempo prolungato chi affronta le sfide di un mercato sempre più esigente e chi ancora non è pronto ad utilizzare gli strumenti digitali – afferma il presidente Mauro Gola In quest’ottica abbiamo deciso di aumentare l’orario di apertura, non solo degli sportelli di front office ma dell’intera Istituzione camerale”.

La riorganizzazione avviata è frutto della volontà di reinterpretare le esigenze dell’imprenditoria locale, cercando di dare risposte adeguate e incisive alle richieste delle imprese e dei professionisti, consapevoli che l’accompagnamento alla digitalizzazione e all’utilizzo dei servizi telematici presuppone una fase iniziale di affiancamento che necessariamente deve avvenire in presenza.

Per assicurare l’erogazione di un servizio all’altezza degli standard cui la nostra utenza è abituata in un numero di ore più ampio, l’orario dai primi giorni del 2023 passerà dalle iniziali 17 a 30 ore settimanali prosegue il presidente Gola – A questo riguardo un sentito ringraziamento va alla dirigenza e a tutto il personale camerale per la disponibilità dimostrata e la capacità organizzativa messa in atto, a parità di organico”.

Il nuovo orario di apertura interesserà le sedi di Cuneo e di Alba:

Lunedì 8.30 – 15.30 orario continuato
Martedì 8.30 – 13.30
Mercoledì 8.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30
Giovedì 8.30 – 15.30 orario continuato
Venerdì 8.30 – 12.30

Gli uffici di Mondovì e Saluzzo proseguiranno con l’attuale configurazione.

L’efficacia e il gradimento dei nuovi orari saranno monitorati nel prossimo semestre.