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Fiera A&T di Torino: Innovazione tecnologica e formazione imprenscindibili per la sopravvivenza competitiva

All’Oval Lingotto si chiude la tre giorni dedicata all’industria 4.0 dove, accanto alle tecnologie di ultima generazione, le piccole e medie imprese hanno potuto trovare soluzioni, competenze e conoscenze adatte alle loro esigenze di digitalizzazione e innovazione dei processi industriali: 16 mila visitatori unici (+6% rispetto all’anno precedente).

In crescita anche il numero di espositori, oltre 400, provenienti dall’Italia e dall’estero

Nella giornata conclusiva premiati i migliori progetti legati all’innovazione industriale su IoT, additive manufacturing e Intelligenza Artificiale: 14 riconoscimenti assegnati a imprese, centri ricerca, startup e scuole dal Comitato Scientifico Industriale di A&T in collaborazione con FCA e Talent Garden Torino

Appuntamento alla 15° edizione, dal 10 al 12 febbraio 2021

La risposta su come innovare, attraverso quali tecnologie, con quali migliori partner industriali le PMI italiane l’hanno ottenuta alla Fiera A&T 2020 di Torino.

Per tre giorni all’Oval Lingotto 16 mila visitatori – imprenditori, manager ed esperti di tecnologie industriali (+6% rispetto al 2019) hanno potuto toccare con mano soluzioni e prodotti dall’alto tasso tecnologico, raccontate e spiegate attraverso eventi, incontri e formule business to business da oltre 400 espositori provenienti dall’Italia e dall’estero.

Grande affluenza, novità di quest’anno, anche nei workshop specialistici, oltre 70, organizzati sulle principali filiere della manifattura italiana, dall’automotive all’aerospace, dal food&beverage al farmaceutico-chimica e cosmesi, dall’alimentare all’energia, solo per citarne alcune.

La crescita della manifestazione nell’edizione 2020 è stata certificata da una ricerca presentata in anteprima dal Politecnico di Milano che ha evidenziato un ritardo significativo da parte delle PMI nei processi di digitalizzazione e innovazione 4.0: solo il 26% delle circa 200mila piccole medie imprese italiane possiede oggi le caratteristiche necessarie in termini di maturità digitale per sviluppare appieno il proprio business sfruttando le opportunità delle tecnologie, dato che contrasta con l’88% degli imprenditori che considera le innovazioni digitali come molto o abbastanza necessarie per lo sviluppo del business aziendale.

Un messaggio forte e realistico indirizzato alle imprese, ma anche alle Istituzioni e a tutti gli attori che A&T ha voluto convintamente coinvolgere a partire dai Competence Center e i Digital Innovation Hub.

La presenza del Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, ha certificato un segnale importante, ovvero che Industria 4.0 è in cima all’agenda digitale del Governo e che i CC e i DIH sono centrali nel processo di accompagnamento alla digitalizzazione delle imprese, soprattutto PMI, e sulla formazione e specializzazione delle competenze attuali e future.

Siamo la risposta reale e concreta alle esigenze delle piccole e medie imprese italiane in tema di digitalizzazione e innovazione 4.0spiega Luciano Malgaroli, Ceo della Fiera A&Tun evento che non si esaurisce in questi tre giorni, ma che proseguirà tutto l’anno con l’organizzazione di eventi e incontri business dedicati alle imprese che operano su tutto il territorio nazionale sulle principali filiere produttive. Tutto questo ha come unico obiettivo quello di aiutare le imprese, soprattutto le micro e le piccole, a comprendere i vantaggi competitivi di un processo industriale digitalizzato, che punta sia sugli investimenti in nuove tecnologie sia in tema di competenze, scegliendo di innovare, ovvero di puntare al futuro invece che al presente. Diamo l’appuntamento con la 15° edizione di A&T, dal 10 al 12 febbraio 2021“.

L’ultima giornata di Fiera è stata caratterizzata dalla Cerimonia di Consegna del Premio Innovazione 4.0, giunto alla sua IV edizione. Oltre 120 progetti dal carattere innovativo sono giunti al Comitato Scientifico Industriale di A&T, presieduto dal Presidente Alberto Baban, che in circa tre mesi ha valutato e scelto le migliori progettualità legate alla trasformazione digitale.

In totale sono stati 14 i progetti premiati: imprese, startup innovative e scuole superiori e ITS hanno ricevuto il premio FCA e Talent Garden Torino, raccontando al grande pubblico la loro idea di innovazione industriale. I futuro è qui, ora a Torino. Ecco i vincitori del Premio Innovazione 4.0:

 

Categoria AZIENDE

1° CLASSIFICATO

IoT per il monitoraggio integrato degli edifici: il prefabbricato intelligente – Giorgio Passeri (Umbra Control Srl), Salvatore Romano (Manini Prefabbricati S.p.A.). Si tratta di un sistema intelligente per il monitoraggio della risposta strutturale di edifici prefabbricati, finalizzato alla prevenzione del danneggiamento mediante tecnologie abilitanti dell’ICT e dell’IoT.

2° CLASSIFICATO

Piattaforma integrata per chirurgia corneale iVis Suite – Giuseppe D’Ippolito (CEO e R&D Manager), Giuseppe Criscenti (Biomedical Engineer), Salvatore Tramacere (Software Engineer), Rosalina Mastronardi (Software Engineer), Erasmo Solazzo (Software Engineer), Francesco Ragni (Software Engineer), Alberto Causo (Electronic Engineer), Stefano Leo (Electronic Engineer), Antonello Torcello (Mechanical Engineer) – iVis Technologies srl e LIGI Tecnologie Medicali srl.

3° CLASSIFICATO

SERVOFLY: Dispositivo in stampa 3D per volare oltre le barriere Valeria Tirelli (CEO), Tommaso Tirelli (co-proprietario) – AIDRO srl; Mattia Negusanti (Pilota – Ministero della Difesa); Paolo Picchi (Progettista – 4D-outpost); Davide Picchi (Meccanico e pilota acrobatico – Aeroporto di Fano); Leo Cantergiani (Presidente – TecnoElettra Impianti srl).

Categoria RICERCA & UNIVERSITÀ

1° CLASSIFICATO

Produzione additiva di stampi per componenti aerospaziali –

Davide Schiena (Roboze), Nicola Gallo (Leonardo Company. Realizzazione di uno stampo in Carbon Peek per la laminazione del carbonio in Leonardo Aerostrutture. L’obiettivo della tecnologia è abbattere tempi e costi acquisendo maggiore flessibilità progettuale.

2° CLASSIFICATO

Sistema innovativo di tracciatura dei prodotti alimentari lungo tutta la filiera: il progetto PIemuNt chèINa (PININ)

Renzo Ottina (CEO – H&S Custom) e altri 12 partner, costituiti in ATI, tra cui 2 Dip. Università di Torino, DISAFA e INFORMATICA

3° CLASSIFICATO

Digitalizzazione della conoscenza di processo, verso un Digital Production Manager (DiPMa).

  1. Sc. Francesco Sortino (PhD Candidate – R&D engineer), Prof. Massimiliano Annoni (Politecnico di Milano)

 

Categoria START-UP

1° CLASSIFICATO

Dynamic Wireless Charging: ricarica batterie rapida, sicura ed ecologica…4.0! – Flavio Cavallo (Co-founder), Paolo Guglielmi (Co-founder), Vincenzo Cirimele (Co-founder), Saverio Stefano Furio (Electrical Project Engineer) – ENERMOVE srl. Il sistema consente di alimentare in modo continuo il veicolo permettendo la ricarica della batteria ed eliminando la necessità delle soste per la ricarica. L’uso del sistema ENERMOVE si accompagna ad altri vantaggi: l’installazione del sistema in sostituzione dei classici plug-in consente di eliminare tutte le operazioni di sgancio/aggancio del connettore con notevole aumento della praticità, riduzione dei tempi morti e aumento della sicurezza per l’operatore.

2° CLASSIFICATO

INBODY: scanner 3D per l’analisi posturale e scoliotica

Stanislao Grazioso, Dario Panariello, Teodorico Caporaso, Mario Selvaggio, Roberta Antonia Ruggiero, Angela Palomba, Anna Grazioso, Giuseppe Di Gironimo (BeyondShape Srl)

3° CLASSIFICATO

Monitoraggio della qualità in produzione in ambito automotive

Francesco Serino (Chief Executive Officer), Emilio Salomone (Responsabile tecnico), Gennaro Miccoli, (Sistemista delle Reti & Server-Side Developer), Vincenzo Canfora (Sviluppatore Android/iOS) – Nexus TLC Srls

Categoria VOTI DEL PUBBLICO

1° CLASSIFICATO

Zero Defect Manufacturing in ambito alimentare: Intelligenza artificiale applicata all’industria molitoria –

Sergio Casalino (Sviluppo tecnologie industriali – Molino Casillo spa), Davide Cascella (Innovation Manager – GEM ICT srl), Giuseppe Leonardo Cascella (CEO – Idea 75 srl), Francesco Cupertino (Rettore e Professore Ordinario – Politecnico di Bari). I4M è un progetto che coinvolge il Gruppo Casillo, leader nella lavorazione del grano, il Politecnico di Bari e Idea75 con obiettivi di innovazione tecnologica e ottimizzazione dei processi molitori. Idea75 ha sviluppato una strategia di controllo real-time, integrate nell’automazione degli impianti molitori del Gruppo Casillo, in modo da fornire un feedback qualitativo al processo. La tecnologia scelta per il raggiungimento di questi obiettivi è costituita dalla spettroscopia del vicino infrarosso (NIR – Near InfraRed), che da anni viene utilizzata in laboratorio per analisi di routine per l’industria agrifood.

2° CLASSIFICATO

Implementazione di una logica di controllo per l’ottimizzazione della frenata rigenerativa

Matteo Marino (Technical Manager), Gianfranco Rizzo (Technical Manager) – eProInn; Enrico Landolfi (Senior Research & Development Engineer), Alessandro Salvi (Senior Research & Development Engineer) – NetCom Group SpA

Categoria ITS

1° CLASSIFICATO

Progetto R.A.M.I. Rete Aziendale Macchine integrate #PROJECT4.0

Sviluppo processi e integrazione macchinari, con l’obbiettivo di incrementare la produttività e migliorare la gestione operativa dell’azienda

Fondazione ITS La Spezia

Categoria SCUOLE

1° CLASSIFICATO

RESS – Renewable Energy Sharing and Saving     “ITT – G. Giorgi” – Brindisi – Classi 4a/5a sez. B Elettronica – Prof. Salvatore Campeggio.

Il progetto prevede di installare presso ogni abitazione un misuratore di potenza e un controllore locale, in grado di colloquiare con gli altri e quindi di sapere in ogni istante se vi sia un surplus/carenza di potenza nella comunità e da parte di chi. Sulla base di queste informazioni il controllore può inviare parte dell’energia prodotta localmente verso altri utenti, o riceverne. Contemporaneamente può spegnere/modulare alcuni carichi locali non prioritari e colloquiare con l’utente che, in tempo reale, anche da remoto può monitorare la situazione e modificare le priorità dei propri carichi utilizzando un’interfaccia user friendly. In questo modo gli utenti della comunità potrebbero condividere l’energia da essi stessi prodotta, oltre a eventuali stazioni di accumulo, senza interessare la rete del Distributore e accedendo quest’ultima solo in caso di necessità che non potessero essere soddisfatte internamente. Allo scopo di ottenere la massima facilità di utilizzo, il sistema è in grado di interfacciarsi con i normali apparecchi presenti in un’abitazione, come la TV per segnalare eventi e dati di funzionamento.

2° CLASSIFICATO

202004 – Smart-foro: il semaforo intelligente

Riccardo Bigotta, Samuele Brunazzi, Riccardo Miraglio, Andrea Obbialero, Leonardo Sartore (Classe IV Elettronica – Istituto internazionale “Edoardo Agnelli” Torino – Istituto Tecnico Industriale) – Prof. Paolo Baj

 

I numeri della Manifestazione nel 2020

Oltre 400 Espositori

20mila mq di superficie

Oltre 16 mila Visitatori

10 Convegni Nazionali

16 Tavole rotonde

71 Workshop e Incontri B2B organizzati dalle aziende presenti in Fiera

 




Fa tappa a Cuneo il più grande programma di Open Innovation in Italia

Sei una startup/scaleup con una soluzione pronta per il mercato, con un team full time sul progetto? Sei un giovane laureato/laureando magistrale?
Sei una PMI interessata a scoprire una dinamica collaborativa?

Il prossimo 18 febbraio a Cuneo presso il Salone d’onore della Camera di Commercio ci sarà la possibilità di incontrare da vicino il programma OPEN ITALY, una delle realtà di open innovation più interessanti d’Italia.

OPEN ITALY nasce all’interno del Consorzio ELIS, una realtà educativa italiana, che oggi conta più di 90 grandi aziende, circa 20 PMI italiane e centri di ricerca universitari.

Da oltre 25 anni, ogni 6 mesi, si realizzano progetti di innovazione con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la valorizzazione di una competizione collaborativa legata anche ai nuovi trend di formazione, al fine di creare impatto positivo sul business e sulla società.

OPEN ITALY nasce dunque nel 2017 come ecosistema per l’innovazione per favorire ulteriormente la collaborazione tra grandi imprese, Startup italiane/PMI e abilitatori di innovazione quali acceleratori, centri di ricerca, Venture Capitalist nonché giovani talenti attraverso concreti progetti di innovazione.

Nel tempo ha costruito “uno spazio” dove stakeholder eterogenei collaborano per incentivare l’introduzione e lo sviluppo di soluzioni innovative nel tessuto economico italiano favorendo la cultura dell’open innovation in Italia.

“Collaborazione e competizione hanno assunto negli ultimi anni nuove sfumature spinte da una pressione crescente che richiedono una visione nuova, più aperta e allineata con il significato intrinseco dei termini” dichiara Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di commercio di Cuneo – “Scoprire da vicino un programma di questo calibro, può aiutare gli attori del nostro territorio a identificare con più precisione nuove opportunità offerte dall’ecosistema italiano e da un approccio più aperto, mettendo a sistema le competenze”.

8 ambiti di intervento e per ognuno decine di “business need” (così sono definite le necessità individuate dalle grandi Corporate) per i quali le startup in linea possono candidarsi (entro il 29 febbraio), essere selezionate per partecipare a progetti di co-innovazione con grandi aziende come Alstom, Acea, Enel, Cisco, DHL, Generali, Poste Italiane, TIM e tante altre, e puntare a diventare fornitori certificati di una o più di queste aziende. L

e challenge proposte riguardano DIGITAL HR & NEW WAYS OF WORKING, OPERATION IMPROVEMENT & OPTIMIZATION, CIRCULAR ECONOMY & SOCIAL INNOVATION, URBAN INTELLIGENCE & SMART MOBILITY, SMART HEALTH & SAFETY, CLEAN TECHNOLOGIES & ADVANCED MATERIALS, CUSTOMER ENGAGEMENT & NEW SALES CHANNELS e CYBERTECH.

Il programma è aperto anche a giovani laureati e laureandi magistrali che ambiscono a lavorare nell’innovazione, supportati da una borsa di studio, formazione specifica e dalla possibilità di partecipare attivamente ad un progetto di co-innovazione supportati da mentor, project manager e innovation manager della aziende partecipanti.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto Innov facente parte del Piano Integrato Alpimed, di cui la Camera di commercio di Cuneo è capofila, finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra Italia- Francia Interreg V A 2014-2020.

L’obiettivo di Alpimed Innov è rafforzare l’economia montana del territo- rio ALPIMED attraverso la diffusione di processi innovativi e di reti tra imprese, attori territoriali e il mondo della ricerca.

Alpimed Innov, di durata triennale, si concluderà nell’autunno 2021 e vede coinvolti 27 comuni della provincia di Cuneo, 24 comuni della provincia di Imperia e 38 comuni del dipartimento Alpes-Maritimes.

Per accelerare la circolazione e condivisione dell’innovazione nei territori di montagna, il progetto prevede tra l’altro l’organizzazione di eventi di Open Innovation e Boot Camp per imprenditori e aspiranti imprenditori al fine di favorire la creazione di nuove imprese innovative e attraverso una serie percorsi di tutoraggio personalizzati le imprese potranno essere accompagnate all’utilizzo di tecnologie innovative.

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Competitività e innovazione: un piano d’azione comune per sostenere lo sviluppo delle imprese

Con il nuovo anno riprende il percorso di confronto tra amministrazione regionale e sistema delle imprese con l’obiettivo di mettere insieme competenze e azioni nei diversi ambiti di attività.

Dopo infrastrutture e turismo, il nuovo incontro ha coinvolto gli Assessori regionali Matteo Marnati (Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca) e Andrea Tronzano (Bilancio, Programmazione Economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle PMI) e il Presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli, sui temi relativi a competitività e innovazione e le sfide che l’industria del futuro, anche in Piemonte, si trova ad affrontare.

Oltre che sugli specifici ambiti, è stata condivisa dai presenti la necessità di lavorare su tematiche trasversali – quali digitalizzazione ed economia circolare – che vanno a coinvolgere i vari settori. Nell’occasione, Confindustria Piemonte ha ribadito la propria disponibilità nel dare il massimo supporto al Piano per la competitività regionale attualmente in corso di definizione.

La velocità del cambiamento cui è chiamata oggi l’impresa è esponenziale – ha sottolineato il Presidente Ravanelli Innovazioni dirompenti, nuove tecnologie, nuovi mercati e, allo stesso tempo, l’emergere di sensibilità diffuse, quali la crescente attenzione alla tutela del pianeta, condizionano i piani strategici e impongono mutamenti rapidi nei modelli di business. L’azienda, per competere, deve quindi essere necessariamente innovativa, digitalizzata, interconnessa e sostenibile e va supportata in questo suo percorso con azioni mirate ed efficaci. Per questo accolgo con favore la disponibilità dell’amministrazione regionale a un confronto costruttivo, utile a tracciare insieme le linee di intervento necessarie al tessuto produttivo in una visione di medio periodo”.

Un partner importantissimo a fianco della Regione per lavorare insieme alla ripresa del sistema economico piemontese – ha commentato l’Assessore Matteo Marnati – Stiamo lavorando con Confindustria per raccogliere le nuove istanze del mondo industriale, dalla banda larga, all’economia circolare fino alla digitalizzazione dei processi delle imprese piemontesi”.

Abbiamo sin dall’inizio del nostro mandato dichiarato che volevamo lavorare insieme al parternariato per il rilancio dell’economia della nostra Regione – conferma l’Assessore Andrea Tronzano – la nostra intenzione è di condividere un percorso che consenta di recuperare PIL e occupazione e riporti il Piemonte ad essere una Regione traino del nostro Paese. Questa sfida, che certamente è ambiziosa, richiede una forte coesione e condivisione delle scelte strategiche. Se tutti insieme andiamo nella stessa direzione anche le imprese recupereranno fiducia e slancio nonostante le difficoltà che affrontano quotidianamente”.

È un percorso complesso che necessita di misure di sostegno e sviluppo, attualmente in fase di definizione o revisione: la nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027, la ridefinizione delle strategie di specializzazione intelligente S3, la nuova policy per i cluster e i poli di innovazione regionali, la sostenibilità e l’economia circolare sono temi prioritari su cui Confindustria Piemonte conferma la sua disponibilità a fornire competenze e supporto, in un’ottica di piena collaborazione con la Regione per la definizione di un piano d’azione comune.

Un ultimo focus dell’incontro ha riguardato il comparto automotive – la più importante filiera industriale del Piemonte per storia, fatturato, occupati, tecnologie – che sin dal 2008 sta attraversando una difficile fase di riposizionamento, ulteriormente complicata dalle correnti rivoluzioni tecnologiche (auto elettrica, connessa, guida autonoma) e dalla situazione globale. Confindustria e Regione Piemonte stanno comunque lavorando da tempo, anche a livello nazionale e internazionale, per ridare impulso al settore, con l’obiettivo primario di non disperdere la ricchezza industriale accumulata in più di un secolo e di conservare, e se possibile incrementare, i livelli occupazionali.

È assolutamente prioritario che le iniziative in atto da parte di Imprese, Atenei ed Enti di ricerca, Amministrazione Regionale e Associazioni delle Imprese proseguano in modo coordinato e integrato, al fine di rafforzare l’attrattività del territorio piemontese come hub del settore al fine di sviluppare e mantenere una visione unitaria dell’obiettivo complessivo cui il territorio guarda: una nuova filiera automotive.




A Torino al via la sperimentazione dello shuttle a guida autonoma “OLLI”

Si chiama Olli, è un minibus elettrico a guida autonoma realizzato assemblando parti stampate in 3D: un prodotto per la mobilità urbana sostenibile, innovativo dal punto di vista tecnologico, progettato ponendo particolare attenzione alle caratteristiche di accessibilità e rispettoso dell’ambiente.

Da oggi, a Torino, inizia la sua avventura (il testing su strada): un periodo di prova che durerà quattro mesi, durante i quali lo shuttle svolgerà servizio di trasporto all’interno del campus ITCILO.

Portare la sperimentazione di Olli nel capoluogo piemontese, la prima del genere in Italia, è il risultato di un lavoro sinergico internazionale svolto in collaborazione tra Città di Torino, ITCILO, Reale Mutua e Local Motors e, al contempo, l’esito di una sfida tra città europee, il challenge internazionale di Local Motors, vinta lo scorso anno da Torino (insieme ad Amsterdam) per la selezione dei migliori contesti urbani di sperimentazione dello shuttle a guida autonoma.

A partire da oggi dunque, dipendenti e ospiti del campus ONU ITCILO potranno spostarsi utilizzando Olli e, fino al prossimo maggio, il mezzo a guida autonoma potrà essere così testato in condizioni di mobilità reali e simili a quelle di una strada cittadina.

La visione legata a questa iniziativa va ben oltre la scelta di una particolare tecnologia, perché punta alla realizzazione di una progettualità condivisa con soggetti locali e internazionali per meglio affrontare il cambio di paradigma richiesto dalla mobilità del futuro.

A cominciare dall’ambiente e dal territorio, grazie anche al coinvolgimento del partner IREN, che ha da tempo ampliato la propria area di business al campo della mobilità elettrica, e che potrà quindi garantire un impatto ambientale leggero grazie alla fornitura di fonti energetiche pulite per la carica dello shuttle.

La guida autonoma implicherà un cambio radicale del modello di responsabilità e sicurezza che verosimilmente si sposterà da un conducente a un’intelligenza artificiale, aspetto questo che grazie al significativo contributo al progetto di Reale Mutua in qualità di main sponsor potrà essere oggetto di studio, sperimentazione e innovazione.

Una delle caratteristiche specifiche dello shuttle Olli è rappresentata dalle modalità di produzione delle sue componenti che presentano varie parti stampate in 3D, un aspetto rilevante per Torino poiché tema delle attività di sviluppo di nuove tecnologie svolte dal Competence Center per l’industria 4.0.

Ricerca e innovazione del progetto, attuale e in prospettiva, su temi come intelligenza artificiale, user experience, mobilità, sono potenziate dal coinvolgimento dell’Università degli studi di Torino e, in particolar modo, dal suo centro per l’innovazione transdisciplinare ICxT.

La sperimentazione Olli nel campus delle Nazioni Unite coinvolgerà anche un team di supporto alla sperimentazione composto da giovani cittadini fruitori del “reddito di cittadinanza” e studenti universitari.

A proposito di collaborazioni nell’attività di testing, lo shuttle Olli a guida autonoma è predisposto per essere accessibile anche a persone diversamente abili e, sotto questo aspetto, per verificare l’efficacia di questa funzione, sono previsti momenti di confronto con l’ufficio disability manager della Città di Torino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Eni e il Politecnico di Torino: una rinnovata alleanza per lo sfruttamento delle risorse energetiche marine

Il Rettore del Politecnico di Torino, prof. Guido Saracco, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato un Protocollo d’Intesa per rafforzare ulteriormente la consolidata collaborazione nell’ambito della ricerca scientifica, in particolare per realizzare un’iniziativa accademica congiunta volta ad ampliare lo studio delle forme di energia provenienti dal mare.

Grazie a questo accordo, sarà istituito il laboratorio di ricerca “MarEnergy Lab” che avrà lo scopo di approfondire tematiche specifiche, contribuendo così ad una ulteriore crescita del know-how in materia e ad una rapida realizzazione industriale delle tecnologie per lo sfruttamento delle risorse energetiche marine. Inoltre, sarà istituita una cattedra specifica sull’ “Energia dal Mare” che avrà l’obiettivo di formare ingegneri specializzati nella progettazione, realizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie che saranno sviluppate proprio nel laboratorio.

Il Politecnico di Torino si colloca come un attore primario a livello mondiale nell’ambito dello studio e sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento di fonti rinnovabili marine, in particolare da moto ondoso.

Eni, sulla base della propria esperienza nel campo delle attività di progettazione, realizzazione e operazioni di installazioni offshore, ha sviluppato e sta operando, in collaborazione con il Politecnico di Torino e con lo spin off del Politecnico stesso Wave for Energy, il primo impianto al mondo di generazione elettrica integrata da moto ondoso e fotovoltaico: l’Intertial Sea Wave Energy Converter (ISWEC). L’impianto è in funzione da marzo 2019 nell’offshore di Ravenna e ha dimostrato elevata affidabilità e capacità di adattarsi alle diverse condizioni di mare, grazie al suo sistema attivo di controllo e regolazione. Infatti, nel periodo di esercizio si è arrivati a superare il valore nominale massimo di potenza installata pari a 50 kW.

Con la firma di questo Protocollo, la collaborazione avrà un ulteriore impulso, ampliando il campo d’azione congiunta allo studio di tutte le fonti di energia marina, andando a investigare non solo il moto ondoso ma anche l’eolico offshore, le correnti oceaniche e di marea e il gradiente salino.

L’AD Eni Claudio Descalzi ha commentato: “Eni, grazie al rafforzamento della collaborazione con il Politecnico di Torino, consolida l’impegno concreto nello sviluppo e nell’implementazione di tecnologie che avranno un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione, guardando a nuove frontiere energetiche con un particolare focus sulla più grande fonte rinnovabile inutilizzata al mondo: le onde”.

“La collaborazione con Eni in un settore tanto strategico per il pianeta come quello della produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta per il nostro Ateneo un esempio virtuoso di open innovation che, nata nei nostri laboratori di ricerca, ha attraversato tutti i successivi passaggi verso l’immissione nel mercato, dalla nascita della spin-off Wave for Energy, fino all’adozione da parte di un grande gruppo industriale. Questo accordo, altresì, potenzia ulteriormente la nostra collaborazione con Eni ampliandola anche alla formazione, con la costituzione di una specifica filiera su queste tematiche, arricchendo la collaborazione sugli ambiti di ricerca con gli aspetti legati all’energia che nasce dal mare”, ha concluso il Rettore del Politecnico Guido Saracco.




Confermato il patto per l’innovazione nell’agricoltura

Con Uncem, Agrion ha condiviso alcuni progetti che abbiamo e che possiamo mettere a sistema – spiega il Presidente Agrion, Giacomo Ballari – Pensiamo a iniziative sul tema dello sviluppo dell agricoltura di montagna, attraverso una rete di soggetti che insieme possano fornire una serie di strumenti e supporti in grado di sostenere lo sviluppo e la competitività dell’economia delle aree interne e di montagna attraverso l’innovazione, la ricerca applicata  e la sperimentazione in campo.

Un valido e importante supporto per  lavorare al fianco dei Comuni montani, delle loro Unioni e di tuti i soggetti che intendono investire nello sviluppo di queste aree fornendo buone prassi e progetti utili per rinnovare e rafforzare le filiere tradizionali ed eventualmente valorizzarne di nuove. Stiamo definendo alcune progettualità da presentare alla Regione. Il tema del digitale, della condivisione di dati e contenuti può essere un aspetto facilitante per offrire supporti ai Comuni delle aree montane.

Si conferma e si rafforza il patto tra Agrion e Uncem. Ricerca, innovazione, coinvolgimento degli Enti locali sono i pilastri del lavoro insieeme. L’accordo di collaborazione era stato sancito un anno fa in un protocollo d’intesa firmato dal Centro con sede a Manta e l’Associazione di Comuni.

“Con Agrion abbiamo fatto riflessioni rispetto alla PAC e al PSR – aggiunge il Presidente Nazionale Uncem, Marco Bussone – I Comuni montani hanno sempre più bisogno di supporto e di iniziative innovative che possano aiutare a invertire la tendenza di spopolamento e abbandono di alcuni territori. Il tema delle piattaforme e di progetti e sperimentazioni per rilanciare l’agricoltura di montagna possono essere contenuti utili, anche per le giovani generazioni. Con Agrion lavoriamo a un documento comune da sottoporre alla Regione per poter condividere le linee guida e le priorità che vorremmo seguire da qui ai prossimi mesi in questo contesto”




Il Ministro Patuanelli autorizza 11 Accordi per l’innovazione

Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato i decreti che autorizzano 11 Accordi per l’innovazione tra il MiSE e le Regioni Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Veneto. L’obiettivo è quello di favorire la competitività del territorio attraverso gli investimenti delle imprese in progetti di ricerca e sviluppo.

Per la realizzazione di prodotti e processi produttivi innovativi sono previsti investimenti complessivi pari a circa 90 milioni di euro, a sostegno dei quali il Ministero ha messo a disposizione circa 25 milioni di euro di agevolazioni.

Nello specifico è stato autorizzato il finanziamento dei seguenti progetti:

  • nuovi contenitori per alimenti in polimeri per ridurre lo spreco presentato da Lar Spa – Advanced Polymer Materials Srl, da realizzare nei siti di Campogalliano e Ferrara in Emilia Romagna
  • nuovo prodotto alimentare (piadina) con riduzione del cloruro di sodio e introduzione di nuovi elementi salutari presentato da Gitoma Srl, da realizzare nel sito di Bagnocavallo in Emilia Romagna
  • nuovi prodotti per la colorazione delle ceramiche tramite tecnologie inkjet presentato da Ceramica Artistica Due Spa, da realizzare nel sito di Prignano sulla Secchia in Emilia Romagna
  • nuovi dispositivi per l’infusione endovenosa senza ausili e pompe presentato da Haemotronic Spa, da realizzare nel sito di Mirandola in Emilia Romagna
  • implementazione delle pratiche di industria 4.0 sulla produzione di macchine per il confezionamento presentato da Ima Spa, da realizzare nel sito di Ozzano nell’Emilia in Emilia Romagna
  • sviluppo di tecnologie per la progettazione e la produzione di sistemi di fissaggio altamente performanti presentata da Vimi Fasteners Spa, da realizzare nel sito di Novellara in Emilia Romagna
  • reingegnerizzazione delle produzioni di motori elettrici e inverter presentato da Bonfiglioli Riduttori Spa, da realizzare nei siti di Calderara di Reno, Forlì e Casalecchio di Reno in Emilia Romagna
  • efficientamento della produzione dei pneumatici attraverso la riduzione degli scarti e dei consumi energetici presentato da Michelin Italia – Sami Spa, da realizzare nei siti di Alessandria e Cuneo in Piemonte
  • implementazione di processi per la riduzione dei rifiuti e dell’utilizzo del percolato delle discariche presentato da Sei Toscana Srl insieme ad altre aziende, che gestiscono il servizio in alcune provincie della Toscana
  • nuove macchine per la lavorazione delle plastiche, anche derivanti dal riciclo presentato da Piovan Spa, da realizzare nel sito di Santa Maria di Sala in Veneto
  • introduzione dell’intelligenza artificiale nell’ambito della lavorazione della pietra presentata da Breton Spa, da realizzare nei siti di Castello di Godego e Vedelago in Veneto.



Innovazione, un seminario della Regione Piemonte a Bruxelles

L’assessore all’Innovazione della Regione Piemonte, Matteo Marnati, martedì 8 ottobre a Bruxelles nell’ambito della “Settimana europea delle Regioni e delle Città”, ha aperto il seminario “Politiche costruite sulla fiducia nell’era digitale – il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali intelligenti”.

«Sono orgoglioso – ha detto l’assessore Marnati – di aprire questo evento ufficiale che è parte della Settimana europea delle Regioni, qui nella nostra sede regionale di Bruxelles. Il Piemonte torna protagonista nelle politiche digitali in Europa. Oggigiorno la decisione politica deve essere necessariamente basata su dati affidabili e verificabili dai cittadini. Questo può avvenire solo grazie al supporto di tecnologie digitali che permettono l’osservazione di fenomeni complessi, garantendo una partecipazione inclusiva dei cittadini».

Le soluzioni basate sui dati offrono l’opportunità di progettare strategie locali efficaci. Nel corso del seminario sono stati illustrati i benefici nell’uso di piattaforme intelligenti, come la pianificazione dello spazio o la modellazione dei social network.

Il seminario è proseguito con i contributi della Regione Piemonte, agenzie della Commissione europea, progetti Ue, startup e centri di ricerca. Fra gli altri, anche TOP-IX (TOrino Piemonte Internet eXchange), un consorzio senza fini di lucro nato nel 2002 con lo scopo di creare e gestire un Internet Exchange (IX) per lo scambio del traffico Internet nell’area del Nord ovest.

Il presidente del consorzio TOP-IX, Davide Calonico, ha concluso l’incontro sostenendo che «infrastruttura ed elaborazione dei dati sono ormai cruciali per il governo della conoscenza. Grazie all’interconnessione fra questi tre elementi, supportiamo la Regione Piemonte nell’affrontare le sfide complesse in ambito territoriale ed europeo».




300 cantieri aperti per la posa della banda ultra larga

Sono 223 i cantieri aperti per la posa della banda ultra larga (Bul) in fibra e 78 per onde radio in Piemonte.

Questi gli ultimi dati relativi al piano per l’infrastrutturazione digitale in Regione, diffusi oggi dall’assessore all’Innovazione Matteo Marnati a Gattinara (VC) nel corso del Roadshow per la rappresentazione dello stato dell’arte dell’agenda digitale e del piano Bul per la Regione Piemonte e per i territori delle province di Novara e Vercelli.

Nonostante i problemi burocratici, il piano per la posa della banda larga va avanti.

«La banda ultra larga – ha detto l’assessore Matteo Marnatinon è soltanto utile, ma fondamentale per lo sviluppo tecnologico ed economico regionale soprattutto a sostegno del mondo imprenditoriale. Porteremo tutti i servizi regionali in digitale con lo scopo di semplificare ed agevolare le pratiche sia per i cittadini che per le aziende».

L’agenda digitale della Regione Piemonte procede spedita con il piano di finanziamenti previsto dal Programma operativo regionale (Por), del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) Por 2014-2020.

Si registra l’implementazione dello Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, che ha una dote finanziaria di 1 milione e 620 mila euro; la realizzazione del Polo regionale dei pagamenti (PagoPa) Piemonte pay, integrato con la piattaforma nazionale, al fine di offrire ai cittadini il Fascicolo del contribuente, con dotazione di 2 milioni 880 mila euro.

Da segnalare anche il fascicolo sanitario elettronico e i relativi servizi online: informatizzazione dell’area clinico-sanitaria, dematerializzazione dei documenti, accessibilità, ritiro referti online o cambio medico, con 17 milioni e 900 mila euro a disposizione; i servizi per l’agricoltura digitale attraverso il Siap, sistema informativo agricolo piemontese, con 1 milione 800 mila euro; il supporto agli enti intermediati dalla Regione Piemonte aderenti a Piemonte pay per 1 milione e 500 mila euro.

C’è poi il “Bip 4 Maas”, biglietto integrato piemonte per Mobility as a service, ovvero l’accesso tramite smartphone ai servizi di mobilità, per 950 mila euro. E ancora, la dematerializzazione dei procedimenti territoriali, come ad esempio delle concessioni e delle riscossioni dei canoni del demanio idrico, della rilevazione delle istanze per la trasformazione del bosco in altra destinazione d’uso, con 700 mila euro disponibili; il cloud computing per la Pa piemontese, per 5 milioni di euro, e la valorizzazione dei dati pubblici attraverso gli open data, con una dotazione di 4 milioni 100 mila euro.