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Infrastrutture Piemonte, un nuovo portale per monitorare tempi e risorse

Oltre 50 opere sul territorio regionale, per un valore complessivo di circa 29 miliardi, tra progetti, proposte progettuali, cantieri appaltati e cantieri avviati: questo il raggio d’azione del nuovo portale di OTI Piemonte, l’Osservatorio Territoriale Infrastrutture nato nel 2001 su iniziativa di Confindustria Piemonte con Unione Industriale e Camera di commercio di Torino per monitorare lo stato di avanzamento dei progetti infrastrutturali strategici.

L’Osservatorio amplia ora la sua rete di partner con l’adesione di Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, dando al progetto un pieno respiro regionale e con l’aggiornamento del portale presentato oggi – – diventa un vero e proprio strumento di coordinamento e monitoraggio sull’avanzamento delle opere, con particolare attenzione al rispetto delle tempistiche, segnalando eventuali emergenze e criticità nel caso non vengano rispettate.

Un’attività continuativa, che si esprime in maniera dettagliata nel Rapporto annuale OTI Piemonte, il primo dei quali è previsto entro marzo 2021, con una valutazione semaforica a evidenziare criticità, ritardi e avanzamenti.

Il sito raccoglie i dati che riguardano i progetti programmati o in fase di realizzazione in Piemonte, individuati integrando le priorità espresse dai territori e in collaborazione con la Regione, con un aggiornamento periodico. Sulle otto province, sono quindi oltre 50 i focus di attenzione tra Corridoi internazionali (Mediterraneo e Reno-Alpi), Opere ferroviarie e stradali, Trafori e valichi, Nodi logistici, Sviluppo Banda Ultra Larga. La mappatura consente di navigare per Sistemi infrastrutturali, che raggruppano le opere afferenti alla stessa rete di connessione, oppure per Settori. Per ogni progetto presente in elenco è stata predisposta una Scheda informativa che consente di valutare i progressi nello stato di avanzamento o gli eventuali ritardi.

L’aggiornamento del portale dunque arricchisce e rende più fruibili le informazioni raccolte, ispirandosi a principi di trasparenza, affidabilità e chiarezza.
«Il Piemonte rappresenta circa l’8% del PIL nazionale, è una delle regioni industriali più potenti e multisettoriali in Italia e in Europa e con Liguria e Lombardia fa battere il cuore manifatturiero del Nord Ovest – ha commentato il Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay – Le nostre imprese per competere devono poter contare su una rete infrastrutturale moderna, veloce, con tempi di realizzazione certi e servizi logistici in grado di supportare processi produttivi innovativi.

Ecco che quindi il progetto OTI Piemonte può diventare uno strumento chiave, di controllo e sollecitazione. Spesso ci siamo resi conto che non sono le risorse a mancare, ma un metodo di lavoro, le procedure, il senso del tempo che passa, il coordinamento tra istituzioni e territorio. Con l’ingresso dei nuovi partner, pubblico e privato ora collaborano su un settore, quello delle infrastrutture, che è strategico per lo sviluppo e l’attrattività del territorio. Altra novità importante è l’inclusione nel monitoraggio anche delle opere immateriali, indispensabili al funzionamento efficiente delle reti e dei nodi logistici».

«La Regione Piemonte ha aderito al progetto di monitoraggio delle opere realizzato da Confindustria Piemonte – ha sottolineato l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi – riconoscendone il valore e il contributo che rappresenta. La sinergia tra gli enti coinvolti consentirà uno screening più puntuale dell’andamento delle opere, mettendone in luce avanzamenti e criticità. La mappatura aggiornata degli interventi consente una visione immediata e globale della situazione, utile per impostare ragionamenti di impatto e di sviluppo nei territori interessati».

«Abbiamo aderito con interesse a OTI Piemonte, insieme a Confindustria Piemonte e Regione Piemonte, perché il programma rientra appieno nelle strategie delle Camere di commercio: monitorare le criticità e raccontare lo stato di avanzamento dei progetti infrastrutturali ritenuti strategici per il territorio è un elemento imprescindibile per sostenere la nostra economia e le nostre imprese.

Avere reti di trasporto efficienti e conoscere i tempi di realizzazione dei vari interventi consentirà una programmazione più efficace della logistica aziendale e della distribuzione delle merci piemontesi e, allo stesso tempo, consentirà valutazioni trasparenti e affidabili anche per il futuro” ha evidenziato il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

Con questo aggiornamento, il portale OTI Piemonte propone un nuovo modo di monitorare e raccontare le opere infrastrutturali, per sistemi e settori e si pone i seguenti obiettivi:
informare imprese e cittadini sulle tempistiche di avvio e realizzazione delle opere nei vari territori evidenziare le criticità finanziarie, tecniche e politiche familiarizzare con gli obiettivi 2030, regionali ed europei.

Tra le oltre 50 opere sotto osservazione, particolare attenzione verrà posta al rispetto delle priorità e certezza di tempi e risorse per:
il corridoio Mediterraneo, tratta Torino-Lione TEN-T
il corridoio Reno Alpi Genova-Rotterdam, con la tratta Genova-Milano-Novara (Terzo Valico appenninico)
il potenziamento, l’estensione e il completamento di
autostrada Asti-Cuneo
Pedemontana Piemontese -1 lotto tra Masserano e Ghemme
lavori autostrada Torino- Milano
linea 1 e linea 2 della Metropolitana di Torino
integrazione della provincia di Alessandria nel sistema logistico del nord-ovest, 
nonché come retro porto del sistema ligure e centro di eccellenza della logistica.

Solo così si potranno rafforzare i collegamenti con le aree più industrializzate d’Europa, connettere il Piemonte con l’area Orientale-Balcanica e l’Estremo Oriente, incrementare i livelli di competitività sui mercati internazionali e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti, trasferendo significative quote di traffico merci dalla strada alla ferrovia: Obiettivo 2030.

 

 




Torino-Lione, Balistreri: basta proteste, non possiamo permetterci di perdere altro tempo

Ancora una volta, con il riavvio dei lavori nel cantiere TAV in Val Susa, dobbiamo leggere di proteste e presidi che puntuali si ripresentano, come se ancora non bastassero accordi internazionali e decreti che dichiarano l’opera di pubblica utilità. Lavori già rallentati da anni di contestazioni, ostacoli burocratici e in ultimo anche il blocco legato all’emergenza sanitaria e che ora devono assolutamente proseguire per recuperare il tempo perso.

Come abbiamo sempre sostenuto, la Torino-Lione non solo è un tassello fondamentale in un piano di rilancio dell’economia orientato verso modelli di sviluppo avanzati e competitivi, ma risponde anche alle ambizioni di quella transizione ecologica racchiusa nello European Green Deal, creando le condizioni concrete per riequilibrare la quota modale del trasporto merci.

Quello che serve ora è senza dubbio una netta accelerazione dei lavori per arrivare al completamento della rete centrale transeuropea che dovrebbe essere realizzata entro il 2030. Come evidenziato dal recente rapporto della Corte dei conti Europea, è probabile che per lungaggini burocratiche e inefficienze registreremo un ritardo per arrivare alla piena capacità della linea e beneficiare di quegli effetti di rete che tutti attediamo e di cui il Paese ha bisogno. Per questo non possiamo permetterci di perdere altro tempo.




Alessandria, apertura della Galleria Crenna Opera

Aperta oggi al traffico la nuova galleria della Crenna, una delle opere più importanti realizzate nell’ambito dei lavori di adeguamento delle viabilità del Terzo Valico.

Gli interventi, finanziati da RFI (società del Gruppo FS Italiane) ed  eseguiti da Cociv (Consorzio  guidato da Salini Impregilo), General Contractor per la realizzazione e la progettazione del Terzo Valico, hanno interessato la nuova galleria compresa tra i comuni di Serravalle e Gavi.

L’opera rientra nel piano di adeguamento e miglioramento dell’attuale viabilità della Strada Provinciale 161 di collegamento tra i Comuni Serravalle Scrivia e Gavi e le frazioni più montane della Val Lemme.

Contestualmente ai lavori della galleria è stata allargata  la sede stradale, da 6 a oltre 10 metri, consentendo di alleggerire il traffico di questo tratto strategico per i collegamenti provenienti dalla Val Lemme e diretti verso la rete autostradale, in entrambe le direzioni, migliorando gli standard di sicurezza della viabilità. La nuova galleria, lunga circa 200 metri, è stata concepita secondo moderne soluzioni ingegneristiche con elevatissimi standard costruttivi.

All’interno della galleria e in prossimità degli imbocchi è previsto un sistema di illuminazione permanente per una maggiore visibilità e sicurezza sia di giorno che di notte e sarà installato un sistema di rilevazione incendi che invia in automatico,  ai centri di controllo, eventuali segnali di allarme permettendo così, in caso di necessità, un rapido pronto intervento.

L’attivazione odierna permette il ripristino della regolare viabilità sulla Strada Provinciale 161 che era stata provvisoriamente deviata sulla strada comunale “Salita Crenna” per consentirne le attività realizzative.

L’opera del valore di circa 8,5 milioni di euro è stata consegnata oggi alla Provincia di Alessandria da RFI, insieme a Cociv e Italferr (società di Ingegneria del Gruppo FS Italiane) che ha effettuato la direzione lavori e l’Alta Sorveglianza,. Raggiungono così il 90 per cento, circa, gli investimenti realizzati per la viabilità all’interno della Regione Piemonte su un totale di investimenti complessivi pari a circa 100 milioni di euro.