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Marsiaj, Presidente UI Torino: “Nuova base Ryanair traguardo importante per il nostro territorio”

L’apertura della nuova base Ryanair all’aeroporto di Torino costituisce un traguardo importante per il nostro territorio.

La scelta della prima compagnia aerea europea di investire a Torino con due aeromobili e numerose rotte è un riconoscimento della vocazione attrattiva della nostra città, come meta di turismo, business e leisure.

Dopo molti mesi di grande difficoltà per il comparto dell’accoglienza, questa notizia è un ottimo segnale per la ripresa dell’incoming torinese, con ricadute positive su tutto il sistema economico, turistico, culturale e dei servizi.

Nel successo di quest’operazione un ruolo centrale va attribuito a SAGAT, che ringrazio – nella persona di Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport e Vice Presidente del Gruppo Turistico Alberghiero dell’Unione Industriale – per il grande impegno nello sviluppo del nostro aeroporto, a servizio di tutto il territorio piemontese.

Ora è essenziale che gli attori cittadini collaborino, insieme alle Istituzioni e alla compagnia aerea, per utilizzare al meglio quest’opportunità. Bisogna iniziare da subito a lavorare a una comunicazione efficace e coordinata per valorizzare l’immagine di Torino a livello internazionale. Penso in particolare a Maurizio Vitale, Presidente di Turismo Torino e Provincia, per cui questa occasione costituisce un grande riconoscimento, oltre che uno stimolo a consolidare la nostra promozione territoriale, con una narrazione sempre più coinvolgente della nostra città.




Presentato il rapporto Oti Piemonte 2022 – In 10 anni nuove infrastrutture per 23 miliardi

Il 2022 è stato un anno di transizione per le infrastrutture piemontesi. Hanno pesato i rincari delle materie prime e le conseguenti difficoltà di approvvigionamento. È quanto emerge dal Rapporto 2022 dell’Osservatorio Oti di Confindustria Piemonte e Unioncamere Piemonte, realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte, che è stato presentato presso la sede di Confindustria Novara Vercelli Valsesia.

“Le opere più importanti sono ripartite. Parliamo della Pedemontana Biellese, dell’avanzamento della Tav e della Asti-Cuneo, ma anche di opere di rango inferiore. Dal Governo stiamo avendo un ottimo supporto e il dialogo è continuo e costante.  Da un punto di vista delle infrastrutture siamo in momento favorevole per la nostra regione, con una ricaduta positiva soprattutto per il lavoro e la viabilità” spiega Marco Gabusi, assessore ai Traporti e Infrastrutture della Regione Piemonte.

Il rapporto 2022 è stato esteso da 50 a 72 infrastrutture monitorate, aggiungendo 22 opere ritenute fondamentali dalle imprese piemontesi. Tra queste 6 sono finanziate dal Pnrr per 321,84 milioni, che si aggiungono alle altre 15 opere finanziate dal Pnrr già oggetto dei rapporti Oti degli anni passati. Tra le opere aggiunte, anche il Traforo del Monte Bianco perché da settembre sarà oggetto di piano di riqualificazione che determinerà la chiusura per quattro mesi l’anno fino al 2040. Pur riguardando in senso stretto la Valle d’Aosta, questo intervento viene monitorato poiché avrà inevitabilmente un impatto anche sulle infrastrutture piemontesi di collegamento tra Italia e Francia.

Il valore complessivo delle opere che dovrebbero essere concluse entro il 2032 ammonta a oltre 23 miliardi, pari a quasi due punti di Pil regionale per i prossimi dieci anni. Insieme alle proposte contenute nel piano industriale che abbiamo condiviso con la Regione nel 2021. Competenze e innovazione, accompagnate da infrastrutture materiali e immateriali finalmente al passo con i tempi, sono le condizioni indispensabili per rafforzare il percorso di crescita che questo territorio ha avviato subito dopo il lockdown. Diventa quindi necessario accelerare le procedure per reperire i 10 miliardi che al momento non sono ancora stati erogati su queste opere essenziali per il Piemonte” commenta Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

“Dobbiamo ripartire da una nuova idea di territorio: un luogo di flussi e connessioni fatto di turisti, studenti, investitori, imprese e famiglie. In quest’ottica, puntando su digitalizzazione, nascita e rigenerazione d’impresa, sostenibilità ecologica, logistica e infrastrutture si potrà davvero contribuire allo sviluppo del territorio piemontese. Oti, in quest’ottica, ci permette di rafforzare il coordinamento degli interventi, aumentando l’efficienza del sistema. Dobbiamo realizzare ancora molte opere per dare impulso alle economie delle singole province: rilanciare gli investimenti vuol dire dare nuove chance di benessere alle nostre imprese e alle nostre famiglie” commenta Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte.

Complessivamente delle 72 opere monitorate nel 2022: 23 risultano in linea con il programma, 20 hanno subito un ritardo nell’ultimo anno, 9 sono in grave ritardo, 17 sono ancora allo stadio di proposta e 3 sono infine concluse. Entro quest’anno l’Osservatorio Oti stima che saranno ultimati quattro cantieri: il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus; la seconda canna del tunnel del colle di Tenda; il potenziamento dell’interporto Domo 2 di Beura-Cardezza nel Verbano-Cusio-Ossola; la riapertura del collegamento tra il passante ferroviario del capoluogo e la linea Torino-Ceres. Sempre relativamente al 2023 a queste si aggiunge l’avvio dei lavori di adeguamento della linea ferroviaria tra Bussoleno ed Avigliana, che fanno parte dei lavori della parte italiana della Torino-Lione, per cui sarà lanciato un bando di avvio lavori sempre quest’anno. Entro il 2026, quando dovranno essere spesi tutti i 4,05 miliardi di euro destinati alle 16 infrastrutture piemontesi dal Pnrr. Nel 2030 se ne aggiungeranno altre otto, mentre nel 2032 verrà tagliato il nastro per quattro opere, portando il totale in dieci anni a 33 infrastrutture ultimate.

Quasi un terzo degli interventi che saranno ultimati entro dieci anni, riguardano il corridoio Mediterraneo che comprende: completamento della Torino-Lione ferroviaria; ripavimentazione della A4 Torino-Milano; il potenziamento del nodo ferroviario di Novara e della linea Acqui Terme-Ovada-Genova; il raddoppio del tunnel autostradale del Frejus. Tre interventi ricadono sul corridoio Reno-Alpi con la conclusione nel 2025 del Terzo Valico, le bretelle ferroviarie merci sul nodo di Novara e il quadruplicamento della Tortona-Voghera. Ben sei opere insisteranno sui valichi alpini, due riguarderanno il sistema aeroportuale, dieci insisteranno sui nodi urbani, e infine nel 2026 si stima il completamento del piano per la Banda Ultralarga, che riguarda il sistema delle connessioni immateriali.

“Dopo i divieti introdotti dal dl 11/2023 sugli interventi legati ai bonus edilizi che potrebbero trasformarsi in un notevole rischio economico per migliaia di imprese, lo sblocco di opere infrastrutturali strategiche per il territorio, che nei prossimi dieci anni saranno numerose, rappresenta una boccata di ossigeno per il comparto edile e non solo. Le infrastrutture, oltre all’importante ruolo anticiclico per il settore delle costruzioni, rivestono un ruolo sociale con ricadute significative sull’economia regionale in termini occupazionali. Proprio in questa fase, è determinante dare attuazione agli investimenti del PNRR, senza che quest’ultimo venga rimesso in discussione, mettendo i Comuni – soprattutto quelli piccoli – e gli Enti appaltanti in condizione di acquisire liquidità per attuarne gli interventi che prevedono anticipazioni di cassa. Occorre inoltre intervenire sul caro materiali e sul caro energia con l’anticipazione alle stazioni appaltanti di una parte dei fondi richiesti nel 2022 e non ancora erogati” commenta la presidente di Ance Piemonte, Paola Malabaila.

Ad aprire i lavori è stato il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Gianni Filippa, che ha voluto ospitare la presentazione del Rapporto di Oti Piemonte per dibattere e portare all’attenzione dell’opinione pubblica che il Piemonte, è al centro dei traffici europei, e in particolare i territori nel novarese vercellese e biellese che in pochi anni grazie alla realizzazione di alcune nuove infrastrutture vedranno un’accelerazione della loro competitività anche internazionale.




Un contributo di 300.000 euro per l’estensione fibra ottica nelle Valli Olimpiche

La Città metropolitana di Torino concederà un contributo di 300.000 euro all’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, per sostenere l’estensione della dorsale in fibra ottica tra le Valli di Susa e Chisone nella tratta Fenestrelle-Oulx, a favore degli operatori attivi sul territorio e delle utenze pubbliche e private che fruiscono dei servizi di connettività garantiti dall’attuale infrastruttura. Il contributo è previsto da un decreto della Consigliera delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategicaSonia Cambursano, con il quale viene approvato uno schema di accordo per la diffusione della banda larga e la riduzione del digital divide. L’accordo definisce lo scopo e le modalità della collaborazione tra la Città metropolitana, il Consorzio TOP-IX-Torino Piemonte Internet EXchange, l’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, i Comuni di Cesana Torinese, Fenestrelle, Oulx, Pragelato, Sestriere e Usseaux.

Come spiega la Consigliera metropolitana delegata Sonia Cambursano, “il progetto presentato da TOP-IX e oggetto dell’accordo prevede innanzitutto il ripristino e l’utilizzo della rete in fibra ottica realizzata in vista delle Olimpiadi Invernali del 2006 e abbandonata dopo l’evento olimpico. Il territorio ospiterà nuovamente nei prossimi anni eventi sportivi di rilevanza mondiale. Senza dimenticare che, per i cittadini residenti nelle valli, siano essi operatori turistici, famiglie, persone anziane e fragili, volontari che operano nelle associazioni, la banda larga è uno strumento essenziale per scongiurare l’isolamento sociale ed economico”.

Il progetto presentato dal Consorzio TOP-IX si propone di dare ridondanza ai collegamenti oggi separati in Valle Susa (con nodi attivi su Torino da Avigliana, Bussoleno, Susa, Oulx Bardonecchia) e in Valle Chisone (oggi limitati a Pinasca e, entro inizio novembre, a Fenestrelle). Una volta uniti in un anello, tali collegamenti saranno funzionanti anche nel caso di interruzioni della fibra. Una volta completato l’anello, sarà possibile, se e dove necessario, collegare in fibra eventuali particolari utenze prossime al percorso della fibra stessa. L’anello così realizzato garantirà la massima affidabilità e disponibilità al sistema, migliorando in modo significativo le prestazioni della rete, in termini di capacità di trasportosicurezza e garanzia di servizio. Oltre a migliorare l’affidabilità delle connessioni Internet in entrambe le Valli, sarà possibile in futuro, con una progettazione e finanziamenti ad hoc, ottimizzare le coperture radio nelle aree ancora oggi digitalmente disagiate ad UsseauxPragelatoSestriere e Cesana. Inoltre, dopo l’attivazione del nodo di Fenestrelle, si potrà realizzare un progetto, già nelle intenzioni del GAL locale, per la digitalizzazione, con servizi diretti ai cittadini delle frazioni di FenestrelleUsseaux Roure; in particolare a vantaggio dei cittadini anziani e più fragili, con servizi quali la telemedicina. Il progetto potrà essere esteso alle frazioni di PinascaPerosa ArgentinaPomaretto e ad altre località vicine ai nodi.

La nuova infrastruttura darà maggiore affidabilità alla rete della Val Cenischia, realizzata mediante la collaborazione con Open Fiber e grazie alla disponibilità di un asset di Iren Energia. Sarà inoltre possibile, attraverso la nuova infrastruttura, supportare Open Fiber nell’attivazione di eventuali punti di contatto nazionali della rete a banda ultra larga in fase di realizzazione anche in Val Chisone. L’infrastruttura potrà essere anche di supporto per i futuri servizi di connettività che saranno erogati durante i Giochi Mondiali Universitari invernali del 2025.

Grazie alla soluzione ad anello proposta, i disservizi, per taglio fibra o manutenzioni ordinarie e straordinarie, si ridurranno notevolmente e i circuiti saranno repentinamente riattivati mediante la riconvergenza automatica e l’instradamento dei pacchetti su percorsi alternativi lungo l’anello in fibra ottica. L’infrastruttura ad anello garantirà anche una protezione nella gestione ed erogazione dei servizi telematici lungo l’autostrada A32 e in direzione del traforo del Frejus. In futuro si potrà migliorare l’affidabilità della rete in direzione Bardonecchia (tratta fuori dall’anello in fibra ottica previsto nel progetto), mediante l’acquisizione di una coppia di fibre ottiche nella tratta indicata, nella disponibilità di un operatore del Consorzio TOP-IX.