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Marsiaj: “Iveco, forte delle sue radici torinesi, è pronta ad affrontare il mercato globale”

“Davvero un’ottima notizia!” dice Giorgio Marsiaj, presidente dell’Unione Industriali di Torino, commentando lo spin-off di Iveco. “Ho sempre creduto nella sua importanza come tassello strategico del sistema industriale e della mobilità del nostro Paese.

La creazione di una società autonoma con il quartiere generale a Torino e il nuovo polo logistico europeo a San Mauro testimonia di come Iveco valorizzi le sue radici torinesi per affrontare il mercato globale. La logistica, infatti, è un elemento centrale in ogni piano di sviluppo. Saranno molto importanti anche le ricadute occupazionali con – spero – la creazione di nuove opportunità per i giovani”.




Piccola Industria di Confindustria e Confagricoltura Alessandria insieme per il PMI DAY

PMI DAY è la giornata in cui le piccole e medie imprese di Confindustria aprono le porte dei loro stabilimenti a studenti, insegnanti e comunità locali per mostrare come si svolge l’attività produttiva e per raccontare storia, conquiste e progetti futuri dell’azienda.

L’iniziativa Pmi Day – Industriamoci è stata lanciata da Piccola Industria di Confindustria nel 2010 e da allora ha portato circa 380mila giovani a diretto contatto con il mondo e con i valori della piccola e media impresa.

Il PMI DAY è inserito nell’ambito della Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria e rientra tra gli eventi della Settimana Europea delle PMI organizzata dalla Commissione Europea.

Per gli imprenditori il PMI DAY è il momento importante per far emergere l’articolato impegno a favore della diffusione della cultura d’impresa declinato in particolare sulle tematiche che riguardano l’alternanza scuola – lavoro che innova profondamente la didattica rendendo strutturale il rapporto tra formazione e lavoro e che vede il PMI DAY quale attività che può essere inclusa nella progettazione dei percorsi di alternanza.

Dopo la positiva esperienza degli scorsi anni, che ha visto anche in provincia di Alessandria e in altri territori nazionali lo svolgimento delle visite anche in alcune aziende agricole, prosegue la collaborazione tra Piccola Industria di Confindustria e Confagricoltura: anche in questa edizione che si terrà venerdì 19 novembre a livello nazionale, le due Associazioni realizzano il PMI DAY in partnership, a conferma dei consolidati rapporti in filiera tra le rispettive imprese, dando in questo modo ai giovani l’opportunità di una conoscenza più ampia della realtà produttiva.

Quest’anno, il 19 novembre, parteciperanno le aziende: Abazia, Centrale del Latte di Alessandria ed Asti e Consorzio Proplast, e il 17 novembre anche Solvay in virtù degli impatti di filiera delle grandi aziende per lo sviluppo delle Pmi del territorio.

Visiteranno le imprese studenti e insegnanti dell’Istituto “Volta” di Alessandria, che andranno presso Abazia, alla Centrale del Latte e in Solvay; dell’Istituto “Sobrero” di Casale Monferrato che andranno in Solvay, e del Liceo Scientifico “Galilei” di Alessandria che andranno al Consorzio Proplast.

Al “porte aperte” per Confindustria Alessandria saranno presenti gli imprenditori della Piccola Industria con il presidente Carlo Volpi e il direttore Renzo Gatti e per Confagricoltura Alessandria prenderanno parte il presidente provinciale Luca Brondelli di Brondello e il direttore provinciale Cristina Bagnasco.




Marsiaj, Presidente UI Torino: “Intel è un’ipotesi molto interessante che, però, non deve farci dimenticare le nostre priorità”

“Per il rilancio della città e della sua manifattura dobbiamo tenere i nervi saldi ed essere molto lucidi e pragmatici nell’analizzare le priorità su cui concentrarci, insieme con il Comune, la Regione e il Governo. Intel rappresenta certamente una grande opportunità, sulla quale il Governo ci ha dato speranze, che sarebbe bellissimo poter cogliere, ma al momento è ancora un’ipotesi.

L’automotive, l’aerospazio, i mezzi di produzione – il cui collante è l’intelligenza artificiale – oggi sono, invece, una realtà industriale concreta per Torino, fatta di fabbriche e di persone che ci lavorano per mantenere le loro famiglie e che – non va dimenticato – stanno affrontando la doppia transizione tecnologica ed ecologica, in un contesto di mercato difficilissimo.

Per quanto riguarda l’automotive in particolare, basti pensare che a luglio in Italia le vendite di auto hanno registrato un calo pesantissimo non solo rispetto allo stesso mese del 2019, ma anche rispetto a luglio del 2020, un anno duramente segnato dal Covid. Dobbiamo puntare, quindi, sulle nostre priorità, pur non escludendo che lo straordinario sogno di Intel possa trasformarsi in realtà.

Come ha detto ieri Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, l’Italia – e io aggiungo: Torino – deve scuotersi dallo status quo e accelerare sulla transizione. Occorre una visione d’insieme, un piano industriale sulla mobilità sostenibile che coinvolga la città e guardi lontano, tenendo i piedi saldamenti piantati a terra, sul quale siamo pronti a collaborare con le Istituzioni su tutti i tavoli nazionali e regionali. Abbiamo molto su cui lavorare per contribuire, tutti insieme, a costruire un originale progetto di sviluppo sostenibile per Torino e per l’Italia”. 




Previsioni congiunturali, Cnvv: 3° trimestre 2021, si consolida la ripresa dell’industria novarese e vercellese

Si consolida la ripresa dell’industria delle province di Novara e di Vercelli. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre luglio-settembre 2021 (disponibili sul sito ) il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra nuovi importanti incrementi in entrambi i territori, posizionandosi a 31,5 punti nel Novarese (rispetto ai precedenti 17,5) e a 12,8 punti in provincia di Vercelli (rispetto ai precedenti 2,2), con una media regionale a 19 punti (a fronte dei 7,3 dello scorso trimestre). Migliorano anche i saldi ottimisti/pessimisti riferiti alle attese di nuovi ordini totali (a 23,4 punti a Novara rispetto ai precedenti 12,7 e a 14,9 a Vercelli rispetto ai precedenti 7,8, con l’indicatore piemontese che passa da 5,8 a 18,7 punti) ed esteri (da 1,9 a 9,9 punti a Novara, da -5,7 a 7,6 a Vercelli e da -3,2 a 7,5 in Piemonte).

«La ripresa – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – si sta dimostrando abbastanza solida, anche se le attese di esportazioni crescono meno rispetto a quelle relative al mercato interno e se il costante aumento dei costi delle materie prime continua a penalizzare fortemente le aziende manifatturiere: senza significative inversioni di tendenza, che al momento non rileviamo, questo fattore rischia di mettere a repentaglio la durata e la solidità della ripartenza».

Il mercato del lavoro registra aspettative di nuova occupazione in crescita a Novara, con un saldo ottimisti/pessimisti che passa da 8,7 a 18,5 punti, e stabili (10,6 punti) a Vercelli, con una media regionale a 13,8 punti rispetto ai precedenti 5,6, mentre l’indicatore sull’intenzione di ricorrere alla Cassa integrazione guadagni risulta in flessione per il quarto trimestre consecutivo: dal 16% all’11,4% per Novara, dal 28,7% al 12,9% per Vercelli e dal 25,7% 15,9% per il Piemonte.

«Insieme alla conferma di un tasso di utilizzo degli impianti che in entrambe le province è da oltre due anni superiore alla media regionale – aggiunge il direttore di Cnvv, Carlo Mezzano – registriamo anche quella del trend positivo degli investimenti, significativi e sostitutivi: in questo trimestre ha programmato i primi il 29,3% delle imprese della provincia di Novara, rispetto al 29,6% precedente, e il 28,7% % di quelle in provincia di Vercelli, rispetto al precedente 25,6% e con una media regionale al 28,2%, mentre i secondi mostrano un incremento dal 46.4% al 53,7% per Novara e dal 40% al 47,9% per Vercelli, con l’indicatore piemontese al 48,4%».

La percentuale di aziende che denuncia ritardi negli incassi registra un ulteriore miglioramento (dal 22% al 17,2%) nel Novarese e un lieve incremento (dal 16,9% al 18,1%) in provincia di Vercelli, con una media regionale che cala dal 28% al 22,3%.

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, confermano la ripresa del saldo ottimisti/pessimisti relativo alle attese di produzione nel metalmeccanico e nella rubinetteria-valvolame, sostenuto soprattutto dall’incremento delle attese di ordini totali. Incrementi analoghi si registrano anche nel chimico e, seppur con minore intensità nell’alimentare, mentre i saldi ottimisti/pessimisti ritornano in territorio negativo nel tessile-abbigliamento.




Confindustria Piemonte: Le previsioni delle imprese piemontesi per il terzo trimestre 2021

L’indagine congiunturale trimestrale, realizzata a giugno da Confindustria Piemonte e dall’Unione Industriale di Torino, conferma e rafforza i segnali di miglioramento già delineati a marzo. La ripresa sta acquistando velocità, coinvolgendo anche settori, territori e tipologie dimensionali che nei mesi scorsi avevano manifestato maggiore incertezza.

Tutti gli indicatori registrano un buon progresso, rispetto a marzo, sia nel manifatturiero che nel terziario. Le 1.200 imprese del campione si attendono, per i prossimi mesi, una crescita di attività e ordini: i saldi complessivi riferiti a produzione e ordinativi migliorano di oltre 10 punti percentuali, dopo i 17-18 punti guadagnati a marzo. Molto significativa l’accelerazione dell’export, dopo un lungo periodo di difficoltà. Diminuisce considerevolmente il ricorso alla CIG (che sta ritornando su livelli fisiologici); aumenta la quota di imprese che hanno in programma investimenti significativi. In ulteriore salita il tasso di utilizzo di impianti e risorse, tornato sui valori medi di lungo periodo. Si rafforzano notevolmente anche le attese delle imprese di minori dimensioni (sotto i 50 addetti), anche se gli indicatori rimangono meno positivi rispetto alle grandi imprese.

Nel manifatturiero, il 30,5% delle imprese prevede un aumento della produzione, contro il 12,7% che si attende una diminuzione. Il saldo (pari a +17,8 punti percentuali) migliora di 9,2 punti rispetto a marzo. Analoghe le previsioni sugli ordinativi: il 32,6% si attende un aumento, il 14,1% una riduzione. In forte accelerazione l’export: il saldo sale a +11 punti dagli zero punti di marzo. Sale di oltre tre punti il tasso di utilizzo degli impianti (74,9%), vicino al pieno utilizzo. Si rafforzano gli investimenti: la percentuale di aziende con programmi di spesa di un certo impegno aumenta di quasi 4 punti, riportandosi sui livelli del 2018 (30,1%). Cala di oltre 10 punti il ricorso alla CIG (17,3%), che ritorna quasi ai valori pre crisi.
Le attese migliorano in tutti i settori. Spicca l’ottima performance della metalmeccanica: l’indicatore relativo alla produzione sfiora i 30 punti percentuali, rafforzandosi ulteriormente rispetto a marzo. In particolare, le attese si consolidano nei comparti dei prodotti in metallo e della meccatronica.

Bene alimentare e manifatture varie (gioielli, giocattoli, ecc.). In recupero il tessile-abbigliamento: il saldo ottimisti-pessimisti ritorna in zona espansiva dopo 12 trimestri. Migliorano anche le attese delle imprese chimiche e della gomma-plastica. Si consolidano le aspettative di edilizia e indotto (impiantisti ecc.).
A livello territoriale, le previsioni si rafforzano in tutte le aree. Il miglioramento degli indicatori è particolarmente marcato a Cuneo (+16 punti rispetto a marzo), Asti (+15 punti), Alessandria (+13 punti), Novara (+12 punti). Bene anche Vercelli e Verbania. A Torino le attese si mantengono positive ma con indicatori più prudenti rispetto alla media regionale. Un caso a parte è Biella: sulla spinta del comparto della moda i saldi ottimisti-pessimisti ritornano al di sopra del livello di equilibrio tra espansione e contrazione dell’attività dopo oltre tre anni.

Nei servizi il miglioramento del clima di fiducia è ancora più sensibile. L’indicatore relativo ai livelli di attività guadagna 18 punti rispetto alla rilevazione di marzo. Il 28,9% delle aziende si attende un aumento dei livelli di attività, solo il 7,0% una riduzione. Indicazioni analoghe riguardano gli ordinativi. Accelerano gli investimenti: il 23,6% delle imprese ha in programma investimenti rilevanti. Diminuisce in misura marcata il ricorso alla CIG: (12,4% dal 20,1% di marzo. Significativa la forte riduzione della quota di imprese che segnalano ritardi nei pagamenti (24,1% dal 32,8% di marzo). A registrare un miglioramento più marcato delle aspettative sono i comparti del commercio, dell’ICT e dei servizi alle imprese; buoni progressi per i servizi alle persone, più incerto il settore della logistica.

Commenti sulle previsioni del terzo trimestre 2021
Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriale di Torino: «La nostra indagine conferma che anche a livello locale, finalmente, possiamo iniziare a costruire la ripresa. Superata l’emergenza, ora è il momento di dare a questa fase espansiva delle basi solide che la rendano sostenibile anche nel medio e lungo periodo. Questa crisi ci ha insegnato a collaborare: lavoratori, imprese e istituzioni, per mantenere la coesione sociale e territoriale messa a rischio dalla natura fortemente asimmetrica della recessione. Le cicatrici lasciate dalla crisi restano tuttavia profonde: per ricostruire occorre indirizzare le energie del Paese e del nostro territorio verso la crescita e l’attrattività del nostro sistema produttivo, puntando su quei grandi progetti che stanno definendosi in Piemonte: penso ad esempio al nuovo Centro nazionale per la mobilità sostenibile, alla Città dell’aerospazio, e alla Città della salute».

Marco Gay, Presidente di Confindustria Piemonte: «L’indagine ci permette di guardare con fiducia ai prossimi mesi. Insieme alla chiara volontà del tessuto industriale piemontese, i driver della ripresa sono soprattutto quattro: il contenimento della pandemia attraverso la campagna vaccinale, la ripresa globale, l’intenzione delle imprese di investire e l’avvio del PNRR con l’arrivo della prima tranche di aiuti già prima dell’estate, senza dimenticare la programmazione regionale 2021-2027. L’Europa è uscita rafforzata dalla crisi: non era scontato che venisse approvato un programma di spesa ambizioso e sfidante. È stata una conferma del fatto che solo attraverso una maggiore integrazione i paesi europei potranno giocare da protagonisti sulla scena mondiale. Oggi abbiamo gli strumenti per trasformare la ripartenza in ripresa».

Riportiamo in dettaglio i principali risultati dell’indagine.

Comparto manifatturiero
Per le circa 840 aziende del campione, si rafforza l’ottimismo per il prossimo futuro. Le previsioni per il III trimestre 2021 su produzione, ordini, export e occupazione, già positive a marzo, registrano un deciso miglioramento. Frena il ricorso agli ammortizzatori sociali, che interessa ora il 17% delle imprese.

In particolare, il saldo sulla produzione totale passa da +8,6% a +17,8% e quello sugli ordinativi totali da +7,2% a +18,5%. Le attese sull’export passano da +0,1% a +11,1%. Positive anche le previsioni sull’occupazione, il cui saldo passa da +5,8% a +12,4%.
Pur in un contesto di ripresa, si conferma la correlazione tra produzione e propensione alle esportazioni: tutte le imprese, di ogni dimensione, presentano saldi positivi tra ottimisti e pessimisti, ma quelle che non commerciano con l’estero faticano comunque un po’ di più. Le piccolissime esportatrici, che vendono all’estero meno del 10% del fatturato, registrano un saldo ottimisti pessimisti del +10,0%, le piccole che esportano dal 10 al 30% del fatturato totalizzano +18,3%. Per le medie esportatrici, che esportano tra il 30 e il 60% del fatturato, il saldo è +16,3%, mentre per le grandi (oltre 60% del fatturato) è +32,2%.
Resta ampio il divario tra la performance delle imprese con oltre 50 addetti e quelle più piccole, con saldi rispettivamente pari a +26,6% (era +20,5% a marzo) e +13,2% (era +2,5%).

Si attenua considerevolmente il ricorso alla CIG, per la quale fa richiesta il 17,3% delle aziende (dal 28,1% della scorsa rilevazione, a marzo).
Il 30,1% delle rispondenti ha programmi di investimento di un certo impegno (erano il 26,3% a marzo). Recupera il tasso di utilizzo della capacità produttiva, che passa dal 71,1% al 74,9%.

Varia un poco la composizione del carnet ordini, in particolare calano le aziende con ordini per meno di un mese (16,2%). Aumentano invece quelle con visibilità 1-3 mesi (4,8%), quelle che hanno ordinativi per un periodo di 3-6 mesi (20,1%) e oltre i 6 mesi (13,9%).
Stabili i tempi di pagamento che sono in media di 81 giorni; per la Pubblica Amministrazione i tempi medi sono di 88 giorni. È fornitore degli enti pubblici circa il 18% delle aziende manifatturiere. Cala ulteriormente il numero di imprese che segnalano ritardi negli incassi (21,4%).

A livello settoriale la metalmeccanica registra un marcato miglioramento, con un saldo tra ottimisti e pessimisti di oltre 5 punti in più rispetto a dicembre (+27,7%); recuperano, in particolare, prodotti in metallo (+36,5%), macchinari e apparecchi (+18,6%), industria elettrica (+11,5%) e metallurgia (+30,3%). Si assesta l’automotive, pur restando in territorio positivo (+4,3%).

Tra gli altri comparti manifatturieri, spicca l’andamento di alimentare (+19,8%), gomma-plastica e chimica (rispettivamente +11,1% e +10,0%) edilizia (+14,7%) e impiantisti (+18,8%). Bene anche manifatture varie (+20,5%), cartario-grafico (8,1%), legno (+13,3%). Sembra riprendersi, dopo 10 trimestri, il tessile-abbigliamento, che registra un saldo ottimisti-pessimisti del 7,6%.

A livello territoriale gli indicatori restano positivi in tutte le aree; la performance migliore si registra a Cuneo, Asti, Alessandria e Novara (con saldi, rispettivamente, del 24,1%, 25,0%, 15,8% e 29,9%). Bene anche Vercelli e Verbania (rispettivamente 13,0% e 30,0%). A Torino le attese restano prudenti (10,7%), mentre a Biella il clima di fiducia torna positivo (6,6%), dopo un lungo periodo di incertezza.

 

Comparto dei servizi
Per le 356 aziende del campione si registrano indicatori in consolidamento, dopo la già buona performance di marzo.
In particolare, il saldo ottimisti-pessimisti sui livelli di attività passa da +4,2% a +21,9%. Quello sugli ordini totali passa da +2,6% a +19,4%. Migliora il saldo sull’occupazione da +5,2% a +17,1%. Le imprese con programmi di investimento di un certo rilievo passano da 19,4%, a 23,6%.
Cresce ulteriormente il tasso di utilizzo delle risorse (80%), cala di oltre 7 punti il ricorso alla CIG (12,4%).

Anche nel terziario si registra qualche variazione per la composizione del carnet ordini. Scendono al 13,0% le aziende con ordini per meno di un mese, il 34,1% ha ordinativi per un periodo di 1-3 mesi, il 21,5% per 3-6 mesi, mentre il 31,4% ha visibilità oltre i 6 mesi. Migliorano i tempi di pagamento. La media è di 66 giorni: il ritardo sale a 90 per la Pubblica Amministrazione, con cui ha rapporti di fornitura circa il 45% delle aziende del campione. In calo di oltre 8 punti le imprese che segnalano ritardi negli incassi (24,1%).
A livello settoriale, con la riapertura dopo il lungo lockdown, riparte il settore del commercio e turismo (il saldo passa da -15,6% di marzo a +30,2%); buon andamento per servizi alle imprese e ICT (rispettivamente +33,3% e 23,9%), utility (+13,6%) e gli altri servizi (+13,6%). Ancora prudente il comparto della logistica (+6,6%).

 




Le imprese piemontesi guardano all’Est Europa, aperte le iscrizioni al webinar

Un incontro online – mercoledì 30 giugno alle ore 10 – per fornire indicazioni sulle reali opportunità di partnership e di collaborazione per le aziende italiane negli undici Paesi di cui fa parte la rete di Confindustria Est Europa e presentare gli strumenti a supporto delle imprese gestiti dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) e il sistema di sostegno finanziario di UniCredit nell’area.

Il webinar dal titolo Sostegni operativi per le imprese nei Paesi dell’Est Europa è organizzato da Confindustria Novara Vercelli ValsesiaConfindustria PiemonteConfindustria Est EuropaBanca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo in collaborazione con UniCredit.

Dopo il saluto di Alessandro Battaglia, presidente della Commissione Internazionalizzazione di Confindustria Piemonte, Maria Luisa Meroni, presidente di Confindustria Est Europa illustrerà le opportunità di business nei Paesi aderenti alla Federazione e il ruolo delle rappresentanze internazionali di Confindustria. Massimo Carnelos, direttore esecutivo aggiunto per l’Italia della BERS, parlerà del ruolo della Banca, mentre la presenza di Unicredit a supporto delle imprese nel processo di espansione del loro business in Est Europa verrà trattato da Alessandro Paoli, responsabile UniCredit International Center Italy. Concluderà l’incontro, prima della sessione di domande e risposte con i partecipanti, la testimonianza di Fabiano Coccato, amministratore delegato della Coccato & Mezzetti srl, aderente a Cnvv, sul tema “Avviare un business in Est Europa”.​

 

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Cnvv, webinar: “Sostegni operativi per le imprese nei Paesi dell’Est Europa”

Mercoledì 30 giugno 2021, alle 10, Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv), Confindustria Piemonte, Confindustria Est Europa, Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) e UniCredit organizzano il webinar intitolato “Sostegni operativi per le imprese nei Paesi dell’Est Europa”.

L’incontro fornirà indicazioni sulle reali opportunità di partnership e di collaborazione per le aziende italiane negli undici Paesi di cui fa parte la rete di Confindustria Est Europa e presenterà gli strumenti a supporto delle imprese gestiti dalla Bers e il sistema di sostegno finanziario di UniCredit nell’area.

Dopo il saluto di Alessandro Battaglia, presidente della Commissione Internazionalizzazione di Confindustria Piemonte, le opportunità di business nei Paesi aderenti alla Federazione e il ruolo delle rappresentanze internazionali di Confindustria saranno illustrati da Maria Luisa Meroni, presidente di Confindustria Est Europa.

Massimo Carnelos, direttore esecutivo aggiunto per l’Italia della Bers, parlerà del ruolo della Banca, mentre la presenza di Unicredit a supporto delle imprese nel processo di espansione del loro business in Est Europa verrà trattato da Alessandro Paoli, responsabile UniCredit International Center Italy. Concluderà l’incontro, prima della sessione di domande e risposte con i partecipanti, la testimonianza di Fabiano Coccato, amministratore delegato della Coccato & Mezzetti srl, aderente a Cnvv, sul tema “Avviare un business in Est Europa”.

 




Marsiaj (UI Torino): “Approvazione progetto Area Crisi Complessa, traguardo importante per progettualità torinese”

“Con l’approvazione del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale da parte del Mise, siamo giunti a un traguardo istituzionale importante, il coronamento di un percorso di forte progettualità per la nostra Città iniziato nel 2019.

È un passo determinante, che aspettiamo da tempo: l’Unione Industriale ha partecipato a questo processo dalla cabina di regia, lavorando fianco a fianco con gli altri attori del territorio – Regione Piemonte, Città di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Camera di Commercio di Torino, TNE, CIM 4.0, Distretto Aerospaziale DAP, Api Torino – in uno straordinario esempio di collaborazione tra pubblico e privato, per cui ringraziamo tutti.

I bandi per i progetti d’investimento avranno l’obiettivo di consolidare la crescita delle imprese e creare nuova occupazione per la nostra area, che più di altre ha sofferto la crisi acuita dalla pandemia.

Accanto a questi, iniziative strutturali come il nuovo Centro nazionale per la mobilità sostenibile e le analoghe azioni per la Cittadella dell’Aerospazio combineranno ricerca applicata, trasferimento tecnologico e formazione per l’intera filiera.

Si tratta di una progettazione strategica che tiene conto della vocazione manifatturiera del nostro territorio e la interpreta alla luce delle grandi trasformazioni di questo momento storico.

In questo scenario, l’Unione Industriale è fortemente e direttamente impegnata perché il coinvolgimento e le ricadute sulle aziende siano rapide, effettive e consistenti”.




Un Piemontese per istruzione e formazione dei metalmeccanici, Stefano Serra nella Squadra di Presidenza di Federmeccanica

Il Presidente designato di Federmeccanica, Federico Visentin, ha presentato oggi in sede di Consiglio Generale la Squadra in attesa dell’elezione del prossimo 25 giugno in occasione dell’Assemblea Generale.

Federmeccanica rappresenta 16mila imprese e oltre 800mila lavoratori. Nel nostro Paese – secondo in Europa alle spalle della Germania – l’industria metalmeccanica produce circa 110 miliardi di euro, per il 45% del totale manifatturiero e l’8% del PIL nazionale; esporta beni per oltre 200 miliardi di euro, più del 50% del fatturato di settore.

Il Consiglio Generale di Federmeccanica ha approvato su proposta del Presidente Designato sette Vicepresidenti con deleghe operative per il biennio 2021-2023. Tra di essi c’è Stefano Serra – Vice Presidente dell’Unione Industriale di Torino e Presidente Amma (Aziende Meccaniche Meccatroniche Associate) – al quale è stata affidata la delega all’istruzione e alla formazione.

Il Presidente Visentin ha anche anticipato la costituzione di un Advisory Board composto da esponenti “Ambassador” del mondo associativo che, per background personale e professionale o per il ruolo attuale, possono dare un importante contributo dal punto di vista strategico e supportare la definizione delle proposte della Federazione, con l’obiettivo, tra gli altri, di promuovere l’Industria metalmeccanica/meccatronica nel Paese e l’innovazione nel Sistema.

«In questi anni – ha dichiarato al Consiglio il Presidente designato Federico Visentin – Federmeccanica è diventata una Comunità caratterizzata da un grandissimo senso di appartenenza. Da questo spirito bisogna ripartire per costruire una Squadra che ci consenta di affrontare al meglio le sfide complesse che ci attendono, in ogni ambito. Insieme proseguiremo sulla strada del Rinnovamento contrattuale e culturale avviato negli ultimi anni. Rendere le aziende più competitive, significa anche far crescere le persone che ci lavorano e, più in generale, far crescere il Paese. È il momento di fare quello che serve ora, subito, per gestire questa difficile fase di transizione e di immaginare il futuro, per costruirlo».

«Sono onorato di fare parte di questa Squadra – ha dichiarato il Vice Presidente designato Stefano Serra – e ringrazio Federico Visentin per la fiducia dimostrata, affidandomi una delega che trovo strategica. L’istruzione e la formazione sono fattori abilitanti per rilanciare la competitività delle imprese e del nostro Paese. I temi da affrontare li sintetizzo in quattro punti.

Il primo riguarda il rinnovo contrattuale e la formazione obbligatoria dei dipendenti, asset decisivo per tutto il sistema metalmeccanico.

Il secondo abbraccia i giovani, che costituiscono la nostra risorsa più preziosa. Dovremo impegnarci per attuare uno dei pilastri del PNRR, che destina 1,5 miliardi al potenziamento della formazione professionalizzante, con l’obiettivo di aumentare fino a cinque volte il numero di studenti e coprire oltre 200mila posizioni aperte nell’industria.
Un terzo tema centrale concerne l’upskilling di chi sta lavorando o deve ritrovare un lavoro; in questo senso, sarà fondamentale accelerare il sistema di politiche attive del lavoro, che oggi ha ampi spazi di miglioramento.

Infine il quarto punto è il rafforzamento delle competenze essenziali affinché le aziende siano capaci di efficace trasferimento tecnologico e ricerca industriale, sia per i processi industriali, sia per le nuove tecnologie dei loro prodotti».

I Vice Presidenti e le rispettive deleghe:

Diego Andreis (Managing Director Fluid-o-Tech S.r.l.)
Delega alla Cultura d’Impresa e Comunicazione

Fabio Astori (Presidente Luxor S.p.A.)
Delega alle Relazioni Interne

Carlo Cremona (Executive Vice President Human Resources & Industrial Relations Fincantieri S.p.A.)
Delega alla Sicurezza sul Lavoro

Simonetta Iarlori (Chief People, Organisation & Transformation Officer di Leonardo S.p.A.)
Delega alle Relazioni Istituzionali in Europa

Corrado La Forgia (Amministratore Delegato e Direttore Industriale Bosch VHIT S.p.A.)
Delega alla Transizione Tecnologica ed Ecologica

Stefano Serra (Amministratore Delegato Teseo S.p.A – EES CLEMESSY Italy EIFFAGE Group)
Delega all’Istruzione e Formazione

Fabio Tarozzi (Presidente e Amministratore Delegato SITI-B&T GROUP S.p.A.)
Delega ai Rapporti con i Territori

gli Ambassador dell’Advisory Board
(Nel corso della Presidenza 2021-2025 l’Advisory Board potrà essere ulteriormente arricchito da autorevoli figure del mondo associativo, accademiche e della società civile).

Alberto Bombassei – Fondatore e Presidente Brembo S.p.A.;
Manuela Soffientini – Presidente Electrolux S.p.A.;
Andrea Pontremoli – Amministratore Delegato e Direttore Generale Dallara Automobili S.p.A;
Daniela Vinci – Amministratore Delegato Masmec S.p.A.




Giorgio Baldini confermato presidente del Comitato Piccola Industria di Cnvv

Giorgio Baldini è stato confermato presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il quadriennio 2021–2025.

Del Comitato, che riunisce i rappresentanti delle imprese che occupano fino a 100 addetti (circa il 66% delle associate a Cnvv) fanno parte anche Stefano Arrigoni (Fides srl), Maurizio Audone (Adverteaser srl), Alessandra Barberis (Mondo Lavoro srl), Isabella Bosatra (Stamperia Bosatra srl), Marco Caletti (Iem Italia srl), Roberto Francoli (Fratelli Francoli Spa), Rossella Maffioli (Gottifredi Maffioli srl) e Marco Rotti (Moveco srl)

Confermati per il quadriennio 2021-2025 anche gli incarichi a Stefano Arrigoni come vicepresidente e a Roberto Francoli come delegato al Comitato regionale della Piccola industria di Confindustria Piemonte.

Nato a Novara nel 1973 e laureato in Amministrazione aziendale, Baldini è dal 2006 presidente della Setvis-Fisat srl, attiva nel settore dello stampaggio e della costruzione di stampi in materie plastiche, di cui cura l’area gestionale e commerciale, e consigliere di amministrazione della Fachini Gears Spa, che produce riduttori di velocità, ingranaggi e giunti di collegamento.