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55 milioni il totale stanziato dalla Banca d’Italia per l’emergenza coronavirus

dopo un primo stanziamento di 20,9 milioni la Banca d’Italia ha deliberato oggi nuove donazioni del valore complessivo di oltre 34 milio ni di euro, per contribuire a l contrasto dell’emergenza da COVID-19.

Le nuove erogazioni finanzieranno i seguenti progetti, individuati di concerto con le Autorità sanitarie regionali attraverso la Rete territoriale della Banca d’Italia:

• in Calabria, l’allestimento di 75 posti di terapia intensiva e per l’acquisto di materiali e attrezzature per l’ospedale di Catanzaro;

• in Emilia Romagna, l’allestimento di 25 posti letto di terapia intensiva presso l’ospedale di Rimini e per l’avvio di una ricerca epidemiologica sulle popolazioni a maggior rischio;

• in Liguria, l’allestimento di un nuovo padiglione covid-19 e di due laboratori scientifici presso l’ospedale San Martino di Genova;

• nelle Marche, la realizzazione di 100 posti letto di terapia intensiva nell’area di Ancona;

• in Piemonte, l’acquisto di attrezzature scientifiche e arredi per l’allestimento di un ospedale da campo a Torino;

• in Puglia, l’allestimento di strutture temporanee per la terapia intensiva per 48 posti letto complessivi presso gli Ospedali Perrino di Brindisi e Moscati di Taranto;

• in Sardegna, l’acquisto di attrezzature mediche e dispositivi di protezione individuale;
• in Sicilia, l’allestimento di 32 posti letto di terapia intensiva presso il Policlinico di Messina; • in Toscana, l’allestimento di 51 posti letto di terapia intensiva nell’area di Massa e Carrara.

Le risorse provengono dal fondo per le attività di beneficenza e le iniziative di interesse pubblico, le cui disponibilità sono stabilite annualmente dal Consiglio superiore dell’Istituto avvalendosi di una facoltà espressamente riconosciuta dallo Statuto.

La Banca d’Italia continuerà a lavorare al fianco delle autorità in tutte le fasi dell’emergenza.




Inps: da oggi le domande dei 600 euro in favore di professionisti e lavoratori autonomi

Da oggi, 1° aprile, sarà possibile inoltrare online le domande per ottenere l’indennità di 600 euro prevista dal decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Decreto Cura Italia) per i professionisti e i lavoratori autonomi.

Si ribadisce che non si tratta di un click day. Le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al 1° aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla Home page.

L’Inps fornisce le istruzioni sui requisiti richiesti per ottenere l’indennità e sulla modalità di richiesta con la circolare n. 49/2020, pubblicata oggi sul sito.

L’indennità non concorre alla formazione del reddito ed è prevista in favore di:

  • liberi professionisti titolari di partita iva attiva al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie;
  • lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa attivo al 23 febbraio, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie;
  • lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’AGO, che non siano titolari di pensione né iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie (sono compresi anche gli iscritti alla gestione autonomi commercianti oltre che alla previdenza integrativa obbligatoria presso l’Enasarco);
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, che non siano titolari di pensione diretta e non abbiano rapporti di lavoro al 17 marzo 2020;
  • lavoratori del settore agricolo purché abbiano svolto nel 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo e non siano titolari di pensione diretta;
  • lavoratori dello spettacolo non titolari di trattamento pensionistico diretto, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 allo stesso Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, corrispondenti a un reddito non superiore a 50.000 euro.

Per il periodo in cui si percepisce l’indennità non è riconosciuto l’accredito di contribuzione figurativa, né il diritto all’assegno per il nucleo familiare.

La domanda per ottenere il Bonus potrà essere presentata a partire dal 1° aprile 2020 esclusivamente per via telematica, avvalendosi di una delle seguenti modalità:

  • collegandosi con il sito dell’Istituto e utilizzando l’apposito servizio, cliccando sul banner dedicato presente sulla Home page. Per questa prestazione è previsto l’utilizzo del PIN semplificato. La domanda di Bonus può essere fatta anche con SPID, CIE, CNS;
  • tramite il Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);
  • tramite i Patronati, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi



Buoni spesa ai Comuni, Bussone (Uncem): “Enti piccoli potranno lavorare insieme”

Ringrazio il Ministro Boccia e il Capo Dipartimento Borrelli per aver accolto la nostra segnalazione, nell’Ordinanza sui buoni spesa, e di aver lasciato ai Comuni una buona autonomia nel gestire la ‘solidarietà alimentare’, i buoni spesa previsti sabato sera dal Governo con 400 milioni di euro.

Saranno i Sindaci a gestire gli aiuti e abbiamo fatto prevedere possano utilizzare, per supporto e operatività, i Consorzi o gli altri Enti che si occupano di socio-assistenziale.

Molti piccoli Comuni hanno la funzione sociale in forma associata, con l’Unione montana la Comunità montana”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

L’80% del fondo, 320 milioni, è diviso fra tutti i Comuni in proporzione alla popolazione. Gli altri 80 milioni seguono la geografia della povertà, e sono distribuiti in base a un parametro che misura la distanza fra il reddito medio pro capite di ogni Comune e il reddito medio pro capite nazionale. Nessun Comune, nemmeno il più piccolo potrà ricevere meno di 600 euro. Le tabelle si possono scaricare dal sito Uncem

I Comuni potranno usare questi soldi per l’acquisto di buoni spesa o per raccogliere direttamente generi alimentari di prima necessità da distribuire ai cittadini. I Comuni possono aprire dei conti correnti dedicati per raccogliere le donazioni per la solidarietà alimentare. tutta la gestione è affidata ai sindaci, a cui vengono lasciate le mani libere: anche per l’acquisto dei buoni spesa, che potrà essere effettuato rivolgendosi direttamente agli esercenti e alla grande distribuzione. “È importante permettere ai Sindaci, se lo vogliono – prosegue Bussone – di gestire in forma associata questa partita. I piccoli Comuni, in particolare con il personale in smart working, da soli non ce la fanno. I Sindaci possono usare il sistema del sociale, il terzo settore e anche le forme aggregative sovracomunali. Lo abbiamo chiesto e ottenuto per facilitare una missione complessa quanto urgente”.




Coronavirus, ecco come fare la domanda per ricevere l’indennità di 600 euro

Il Decreto Cura Italia ha introdotto, tra le altre misure, alcune indennità di sostegno in favore dei lavoratori le cui attività stanno risentendo dell’emergenza epidemiologica dovuta al Covid-19.

L’Istituto sta provvedendo a mettere a disposizione di tutti i soggetti interessati, nel più breve tempo possibile, le procedure telematiche per la trasmissione delle domande ai trattamenti previsti.

Qui di seguito si illustrano sinteticamente le diverse prestazioni previste e si forniscono le prime indicazioni operative.

INDENNITÀ COVID 19

Si tratta di indennità previste per il mese di marzo 2020 dell’importo pari ad € 600, non soggette ad imposizione fiscale.

Ai sensi del decreto Cura Italia di seguito l’elenco delle singole indennità e delle categorie di lavoratori destinatari delle medesime:

Indennità liberi professionisti e collaboratori coordinati e continuativi

A tale indennità possono accedere:

  •  i liberi professionisti con partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 compresi ipartecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo di cuiall’articolo 53, comma 1, del T.U.I.R., iscritti alla Gestione separata dell’INPS;
  • i collaboratori coordinati e continuativi con rapporto attivo alla predetta data del 23febbraio 2020 e iscritti alla Gestione separata dell’INPS.
    Ai fini dell’accesso all’indennità, le predette categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.Indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Assicurazione generale obbligatoriaA tale indennità possono accedere i lavoratori iscritti alle seguenti gestioni: ✓ Artigiani

    ✓ Commercianti
    ✓ Coltivatori diretti, coloni e mezzadri

Ai fini dell’accesso all’indennità le predette categorie di lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della Gestione separata INPS.

Indennità lavoratori stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali

A tale indennità possono accedere i lavoratori dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano cessato il rapporto di lavoro nell’arco temporale che va dal 1° gennaio 2019 alla data del 17 marzo 2020 (in circolare valuteremo l’opportunità di fare riferimento alle attività dei lavoratori impiegati in settori del turismo e stabilimenti balneari).

Ai fini dell’accesso all’indennità i predetti lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e non devono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.

Indennità lavoratori agricoli

A tale indennità possono accedere gli operai agricoli a tempo determinato e le altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali purché:

– possano fare valere nell’anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente;

– non siano titolari di pensione. Indennità lavoratori dello spettacolo

A tale indennità possono accedere i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo, che abbiano i seguenti requisiti:

– almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo;
– che abbiano prodotto nel medesimo anno un reddito non superiore a 50.000 euro;
– detti lavoratori non devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto né di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020.

IMPORTANTE

Le indennità di cui sopra non sono tra esse cumulabili e non sono riconosciute ai percettori di reddito di cittadinanza.

COME FARE DOMANDA

I lavoratori, potenziali destinatari delle suddette indennità, al fine di ricevere la prestazione di interesse, dovranno presentare in via telematica all’INPS la domanda utilizzando i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per i patronati nel sito internet dell’Inps, www.inps.it.

Le domande saranno rese disponibili, entro la fine del corrente mese di marzo, dopo l’adeguamento delle procedure informatiche.




Dalla Regione Piemonte in arrivo 12,7 milioni di euro per le aziende agricole

Sono 5.363 le aziende agricole beneficiarie del Piemonte che riceveranno complessivamente 12,7 milioni di euro di contributi erogati tramite Arpea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, per la Domanda Unica 2019 finanziata con il Fondo europeo agricolo di garanzia – FEAG.

L ’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte ha raggiunto l’obiettivo prefissato di vagliare nei tempi previsti le richieste pervenute per le misure agro – ambientali finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria, delle acquee e del terreni in ambito agricolo.“

°In arrivo altro ossigeno per i nostri agricoltori, – annuncia l ‘Assessore regionale all’Agricoltura e cibo, Marco Protopapa – con un sostegno diretto al reddito attraverso la Domanda unica, che va ad aggiungersi ai 3,6 milioni della scorsa settimana assegnati sulle misure del Psr. Un ottimo risultato raggiunto grazie al lavoro assiduo dei funzionari dei settori della  Arpea insieme a quelli della Direzione regionale agricoltura che, pur in  giornate di disagio per tutti,  hanno contribuito a voler sostenere le nostre imprese agricole in un momento di forte difficoltà ”.

La separazione per provincia è stata effettuata sulla base della sede legale delle aziende.




Webathon, in otto ore di live raccolti circa 500 mila euro

In otto ore non stop sui social, Webathon, la prima maratona web di solidarietà, organizzata dalla Giunta e dal Consiglio regionale del Piemonte e condotta dall’autore tv,  Walter Rolfo, ha raccolto circa 500 mila euro di donazioni. I soldi raccolti grazie alla generosità dei cittadini, saranno destinati alle strutture ospedaliere del Piemonte e all’acquisto di macchinari sanitari.

“Grazie di cuore a tutti – commentano il presidente della Giunta Alberto Cirio e del Consiglio regionale Stefano Allasia – Grazie a chi ha donato 5 euro così come a  chi ne ha donati 5 mila, ognuno secondo le proprie possibilità ma con il desiderio e l’impegno di fare la propria parte per sostenere il nostro Piemonte e i tanti eroi, silenziosi e infaticabili, che da settimane sono in prima linea per affrontare questa emergenza. Se c’è una cosa che abbiamo imparato, in questi giorni così difficili e complessi per tutti, è che c’è qualcosa di molto più contagioso di un virus…La generosità”.

“Le persone donano se si fidano, hanno dichiarato tanti dei volti noti che hanno partecipato fino ad ora all’iniziativa –  sapere che dietro questa iniziativa c’è un’Istituzione dà fiducia  e certezza rispetto all’uso finale delle risorse raccolte”.

Tanti sono anche i consigli dei personaggi dello spettacolo, della cultura e della musica che hanno partecipato alla diretta web fino alle ore 20: “L’emergenza non deve togliere il diritto al sorriso. Un’esperienza che ci sta insegnando a viaggiare stando in casa, con la fantasia, le letture, la musica. Stiamo imparando a non temere la lentezza. Stiamo recuperando il senso delle piccole cose. Dobbiamo scegliere ogni giorno di essere felici. Usiamo la testa senza trascurare il cuore.  Avere una visione positiva ci mette più al sicuro. Il cervello è connesso al sistema immunitario, più si è sereni e più si è forti.  Stiamo recuperando il senso di appartenenza ad una comunità di persone”.

Ospiti che hanno partecipato fino alle ore 20:

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, Stefano Allasia presidente del Consiglio regionale, Cristina Chiabotto, Tomàs Rincòn, Giuseppe Cederna, Oscar Farinetti,  Jack Nobile, Gimmy Ghione, Angelo Pittro, Luca Bianchini, Guido Saracco, Beppe Braida, Mauro Berruto, Michela Persico, Gabry Ponte, Ilenia Baccaro, Martina Panagia, Rosario Pellecchia, Paolo Belli, Ivan Zaytsev, Giuseppe Barbuto, Elena Barolo, Simona Arrigoni, Kristina Ti, Stefania Sansonna, Massimiliano Rosolino, Bebe Vio, Silvia Vada, Marco Berry, Johnson Righeira, Paola Zini, Alexander, Vladimir Luxuria, Piero Angela, Samuel Romano dei Subsonica, Rudy Zerbi, Chicco Blengini, Alessandro Baricco.

La diretta prosegue fino alle ore 24 sul canale instagram@webathon.it  e sui canali facebook della Regione Piemonte e del Consiglio regionale. Tutti coloro che vorranno donare nelle prossime ore e nei prossimi giorni,  potranno farlo sul conto corrente ufficiale della Regione Piemonte: “REGIONE PIEMONTE-Sostegno emergenza Coronavirus” al numero iban intestato a Regione Piemonte presso UniCredit Group – IT 29 H 02008 01152 000100689275 codice BIC UNICRITM1AF2-UNICREDIT GROUP




Il Gruppo CALEFFI dona 1 milione di euro per far fronte all’emergenza COVID-19

Il gruppo CALEFFI con le proprie aziende Caleffi Hydronic Solutions, Cristina Rubinetterie, Pressco e RDZ, scende in campo contro il COVID-19 per sostenere gli ospedali nella lotta contro l’epidemia.

A fronte dell’attuale situazione, la proprietà ha deciso di donare 1 milione euro suddivisi fra: Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Ospedale SS. Trinità di Borgomanero.

L’importo viene equamente devoluto tra le due strutture per le seguenti finalità:

  • L’Ospedale SS. Trinità di Borgomanero riceve dei macchinari indispensabili per rispondere all’emergenza sanitaria;
  • L’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano – Unità operativa di malattie infettive – riceve la donazione da impiegare per le cure mediche e assistenza necessarie ai pazienti nonché per la ricerca contro il virus.

    “Speriamo che questa nostra iniziativa sensibilizzi le persone in Italia e all’estero, sull’emergenza nella quale siamo tutti coinvolti”, spiega il Presidente Marco Caleffi.

    L’obiettivo è sostenere le strutture ospedaliere e dare un aiuto concreto a tutto lo staff di medici, infermieri ed operatori sanitari in prima linea.




Confartigianato Cuneo: “E’ possibile usufruire di una integrazione salariale”

Per fronteggiare gli effetti dell’emergenza del nuovo Coronavirus, Confartigianato e le altre Confederazioni dell’artigianato insieme ai Sindacati dei lavoratori hanno firmato un accordo interconfederale che prevede, per tutte le imprese e i datori di lavoro iscritti al Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato uno specifico intervento, per un massimo di 20 settimane, per sospensioni dell’attività aziendale determinate dal Covid19.

«L’intervento – spiega Bruno Tardivo, presidente dell’EBAP (Ente Bilaterale Artigianato Piemontese) di Cuneo – è applicabile sull’intero territorio nazionale. Si tratta di fatto di una sorta di “cassa integrazione” rivolta ai dipendenti delle imprese artigiane aderenti».

Il Fondo si rivolge a tutte le imprese artigiane, aderenti a EBNA/FSBA, che abbiano personale dipendente, escluso il settore edilizia (per il quale si aspettano specifici provvedimenti).

Nello specifico, FSBA eroga trattamenti di integrazione salariale in caso di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro determinate da Coronavirus.

«Anche in questa situazione d’emergenza Confartigianato dimostra la propria capacità di reazione dando subito risposte concrete a imprese e lavoratori perché deve essere garantito il reddito a chi non lavora, senza gravare sui costi aziendali. – commenta Luca Crosetto, presidente territoriale Confartigianato Cuneo – In questo modo, inoltre, si va anche a preservare le competenze professionali dei dipendenti dell’artigianato formate in tanti anni di lavoro per tornare ad essere competitivi appena sarà superata anche questa grave situazione. Monitoriamo quotidianamente quanto accade ascoltando le problematiche che via via incontrano le nostre imprese, e i loro collaboratori, cercando di trovare strumenti e soluzioni adeguate».

«Da sempre, Confartigianato – aggiunge Domenico Massimino, vicepresidente nazionale di Confartigianato – affianca la sua azione di rappresentanza e tutela del mondo dell’impresa ad un imprescindibile ruolo di interlocutore con Politica e Istituzioni. Come “soggetto sociale”, in un frangente così critico, sentiamo fortemente la nostra responsabilità verso le imprese e verso le comunità nelle quali le stesse operano».

 

Per usufruire del Fondo è necessario siglare un Accordo Sindacale, per la durata dell’emergenza, con il supporto di Confartigianato Cuneo. Per maggiori informazioni rivolgersi a: Confartigianato Imprese Cuneo – Area Sindacale Contrattuale Lavoro (tel. 0171.451111 – cuneo@ebap.piemonte.it).

 




Un sostegno per superare le barriere architettoniche, ecco la ripartizione

Favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati: è questo l’obiettivo dell’assessore al Welfare, che verrà attuato grazie a uno stanziamento aggiuntivo nella proposta di Bilancio presentata dalla Giunta.

Indipendentemente dalle risorse statali che consentono di erogare un contributo massimo di circa 7mila euro, stabilito dal decreto ministeriale che regola la materia, il Piemonte, ha spiegato l’assessore, introduce una novità e destina nel bilancio regionale una quota che consente di alzare a 8mila euro il contributo concedibile.

Vengono poi individuati criteri e indirizzi per il riparto e l’assegnazione delle risorse statali e regionali ai Comuni, nonché per la rendicontazione di contributi liquidati ai Comuni richiedenti.

Con riferimento ai contributi statali e regionali è previsto che le risorse disponibili siano destinate a soddisfare il fabbisogno rappresentato dalle domande degli invalidi parziali dal 1989 al 2017, pari a 6.403.106 di euro, in aggiunta alle domande degli invalidi parziali raccolte nel corso della rilevazione straordinaria effettuata nel 2018, comprensive dell’ulteriore fabbisogno al 2017, invalidi totali e parziali, rispettivamente di 189.635 euro e 23.441 euro. Nel complesso, quindi, viene coperto un fabbisogno di 6.616.183 di euro.

L’assessore si è dichiarata molto soddisfatta soprattutto perché viene esaurita una richiesta trentennale in giacenza ai Comuni: un obiettivo di primaria importanza, sia a livello urbano, sia a livello sociale. Ha poi evidenziato come l’accessibilità sia un indice di civiltà per ogni paese e che è dovere delle Istituzioni favorire l’eliminazione di ogni barriera, per permettere a chi è più svantaggiato di accedere a uno spazio e muoversi liberamente al suo interno, per poter usufruire della propria abitazione in maniera indipendente, al pari delle persone che non hanno limitazioni.

Per l’assessore si tratta di un gesto concreto per tutti i cittadini piemontesi che si trovano a vivere una difficoltà fisica, dimostrando come sia possibile vivere in un mondo accessibile davvero a tutti.

 

In allegato al presente comunicato il riparto territoriale dei fondi assegnati.

Allegati

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Piano piccoli cantieri, Brustia (Cnvv): “Oltre nove milioni per Novara e Vercelli”

Nuova tranche di risorse per il “Piano piccoli cantieri” dei Comuni italiani, avviato lo scorso anno e rifinanziato con la Legge di bilancio per il 2020, che avranno a disposizione complessivamente 500 milioni di euro all’anno fino al 2024 per realizzare interventi di messa in sicurezza di scuole, edifici pubblici, patrimonio comunale e abbattimento delle barriere architettoniche, appaltabili con procedure veloci.

La misura, fortemente voluta dall’Ance, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili aderente a Confindustria, si è rivelata un valido strumento per accelerare gli investimenti, facendo aumentare del 16%, nel 2019, la spesa dei Comuni per interventi utili ai cittadini.

«Per quest’anno – spiega il presidente di Ance Novara Vercelli, Emilio Brustia – è disponibile un contributo statale di 4,97 milioni di euro per 87 Comuni della provincia di Novara e di 4,27 milioni di euro per 81 Comuni della provincia di Vercelli, da destinare a interventi non già integralmente finanziati e aggiuntivi rispetto alla programmazione triennale.

Sollecitiamo i Comuni ad attivarsi velocemente per cogliere questa opportunità e siamo disponibili a fornire loro tutto il supporto necessario per usufruire delle risorse assegnate e dare risposte immediate alle esigenze del territorio, in particolar modo in una situazione così complessa come l’attuale, in cui l’emergenza Coronavirus sta rischiando di creare seri danni, al nostro comparto come a tutto il sistema economico».

Il termine entro il quale dovranno essere avviati i lavori è fissato al 15 settembre 2020; in caso contrario i contributi non impegnati verranno revocati e riassegnati.

«Il piano piccoli cantieri – aggiunge Brustia – è una misura che ha ottenuto risultati positivi e su cui il Governo ha deciso di scommettere. Per questo ci auguriamo che il meccanismo venga ulteriormente incrementato e potenziato in futuro, così da poter intervenire in maniera più incisiva nella messa in sicurezza dei nostri territori e favorire la ripresa del settore edile».

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