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Confartigianato Torino: Dino De Santis confermato Presidente

Dino De Santis è stato confermato, per acclamazione, alla Presidenza di Confartigianato Torino, associazione di categoria che rappresenta circa 3.500 aziende artigiane della città e dell’area metropolitana. È questo l’esito dei lavori assembleari, che si sono svolti alla presenza del consiglio direttivo. Sono stati nominati anche i due vicepresidenti: Giuseppe Falcocchio e Claudio Rizzolo.

 

Dino De Santis, ringraziando per la fiducia, si è soffermato sugli aspetti più preoccupanti che le micro e piccole imprese artigiane sono chiamate a fronteggiare, ovvero la quarta ondata pandemica con rischio di nuove restrizioni e l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime. Ha inoltre rimarcato il ruolo fondamentale delle associazioni di categoria nella ridefinizione delle politiche finalizzate alla ripresa, nel Paese come nella città di Torino, dove Confartigianato Torino auspica un confronto continuo ed una costruttiva collaborazione con il nuovo Sindaco e la sua Giunta.

 

Dino De Santis  ha sottolineato come il nostro territorio, con le sue micro, piccole e medie imprese, esprime una qualità manifatturiera di alto livello che va sostenuta, anche attraverso le risorse del Pnrr, che devono ricadere anche sulle piccole imprese, che costituiscono oltre il 92% dell’ossatura economica del Paese. Il Presidente ha, inoltre, lanciato un appello al Comune e alla Regione affinchè vengano creati degli strumenti che possano permettere alle micro e piccole imprese di accedere alle risorse per sviluppare gli investimenti sulla ricerca e sull’innovazione.

De Santis ha, infine, rimarcato che le micro e piccole imprese non possono aspettare che la cinghia di trasmissione dell’industria crei opportunità per le imprese che lavorano nell’indotto.

 

 




Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino: no a depotenziamento dei bonus edilizia

“Ci preoccupa il depotenziamento del superbonus 110%, del bonus facciate e del bonus mobili che emerge dal disegno di legge di bilancio 2022 approvato dal Governo e soprattutto la mancata proroga dello sconto in fattura e della cessione dei crediti diversi dal 110%.”

Lo sostiene il Presidente di Confartigianato Torino Dino De Santis.

 

“Proprio ora che il mercato riparte -continua De Santis – i bonus edilizia sono le misure più utili per consolidare la ripresa delle attività produttive e dell’occupazione, soprattutto delle piccole imprese, e la riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica di transizione green. Non si devono vanificare le aspettative e gli sforzi di imprese e consumatori che apprezzano e utilizzano questi strumenti. In questa fase così delicata della nostra economia, è infatti essenziale dare certezze agli imprenditori e ai cittadini nella programmazione degli interventi previsti.”

 

“Sarà interessante conoscere le motivazioni alla base di questa scelta – sostiene De Santis – se frutto di diktat europei, di allarmi lanciati dalla Ragioneria dello Stato o, piuttosto, di meri ripensamenti delle forze politiche. Pertanto, crediamo nella possibilità di discutere della questione, in un’ottica di costruttivo confronto con le istituzioni.

 

“Tanto per intenderci anche in termini di numeri -avverte De Santis -, qui ci giochiamo una parte consistente del recupero dei punti di Pil bruciati dal coronavirus. Si parte dalle costruzioni per un semplice motivo: il moltiplicatore è altissimo, da cinque a sette volte l’investimento effettuato. Tradotto, significa che il mattone, specie se coniugato in termini di qualità e supportato dalle più moderne tecnologie, trascina ben 82 comparti esterni, dai serramentisti agli esperti di domotica, dagli impiantisti ai tecnici energetici. Un impatto sul tessuto economico che non ha eguali: in Piemonte, giusto per dare una dimensione, nel sistema casa operano oltre 49mila imprese artigiane con 150mila addetti.

 

“All’interno del disegno di legge di bilancio 2022 -conclude  De Santis – vi sono anche altri contenuti di particolare interesse per la ricaduta sulle imprese. Sembra accantonata l’idea dell’abolizione dell’irap per un problema di coperture, piuttosto si parla di un ritocco di aliquota. Si spera che non venga compensato con un aumento di altre imposte a carico delle micro imprese come, ad esempio, l’irpef.

A proposito di quest’ultima, con la manovra 2022 si gettano le fondamenta per una riduzione del cuneo fiscale che si auspica non riguardi, in concreto, solo il lavoro dipendente.

Anche sul fronte degli incentivi agli investimenti, si accoglie di buon grado il pensiero di lungo raggio manifestato dal Governo con la proroga al 2025 degli aiuti fiscali in chiave 4.0. Tuttavia, si prende atto che trattasi di misure gradualmente destinate a ridursi, fino a sparire nell’anno di fine proroga. In questo ambito ci si attende che, almeno in fase di discussione parlamentare, si possano rinnovare anche gli incentivi fiscali per gli investimenti in beni strumentali “tradizionali”, non necessariamente da collocarsi nel piano Industria 4.0”.

 

 

 

 

 

 

 




Confartigianato Imprese Calabria e Piemonte premiano il laboratorio di ceramica dell’Istituto comprensivo di Gioiosa-Grotteria

Un lavoro di ricerca di alto valore tecnico e formativo che ha avuto l’intento di promuovere l’interesse dei bambini verso l’antico e affascinante mestiere del ceramista. Un progetto che Confartigianato Imprese Calabria e Confartigianato Imprese Piemonte hanno voluto valorizzare e premiare nel corso di una cerimonia organizzata nell’auditorium dell’Istituto comprensivo di Gioiosa Jonica-Grotteria alla quale ha partecipato una rappresentanza degli studenti delle Quinte classi.

I vertici di Confartigianato Impresa – il vice presidente vicario e il segretario dell’associazione calabrese, rispettivamente Salvatore Ascioti e Silvano Barbalace, e il vice presidente e il segretario dell’organizzazione piemontese, Cristiano Gatti e Carlo Napoli – sono stati accolti dalla dirigente scolastica Marilena Cherubino, dalla referente del progetto (e componente dell’associazione Arteterapia “Zefiroart”) Carmela Salvatore, dalla presidente del Consiglio d’istituto Manuela Sainato, oltre che dal sindaco Salvatore Fuda.

Gli organi di rappresentanza delle due organizzazioni – che hanno avviato una importante sinergia interterritoriale – dopo la riuscita esperienza nell’Istituto comprensivo “Pascoli-Aldisio” mercoledì mattina, hanno consegnato il kit plastic free (contenente borraccia e sacchetto) ai piccoli alunni del Comprensivo di Gioiaosa Jonica per sottolineare l’importanza della promozione di azioni concrete volte sostenere lo sviluppo sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici. Ma l’incontro, che si è svolto alla presenza anche del sindaco di Salvatore Fuda, si è rivelato una importante occasione per riportare la cultura artigiana in primo piano: il “saper fare” come  valore che si insegna fin da bambini, poi nelle scuole con l’alternanza scuola/lavoro e infine si trasmette  nelle botteghe. L’artigianato italiano è conosciuto e apprezzato nel mondo e nello stesso tempo è espressione dell’identità dei territori.

La scuola – come ha sottolineato il vice presidente regionale Ascioti – ha compito non solo di preparare i ragazzi al loro futuro lavorativo, ma anche di aiutarli nella scelta, nonché permettere loro di scoprire e valorizzare le loro competenze. Affinché uno studente o una studentessa possa immaginare per sé un determinato percorso è però necessario innanzitutto che sappia che quella professione esiste: progetti come “Toccare Terra” permettono ai ragazzi e alle ragazze di conoscere il fascino della creazione e del valore artigiano.

La dirigente Cherubino ha raccontato come i bambini hanno fatto una “esperienza unica ed esaltante, trovando un  modo per esprimere se stessi, in un modo nuovo e inusuale: attraverso la manipolazione, e quindi la creazione oltre che la pitturazione dell’argilla, di materiale che permette la lavorazione in tante forme e permette di dare sfogo alla fantasia”.


La professoressa Carmela Salvatore ha accompagnato i bambini lungo tutto il processo di lavorazione dalla modellazione fino alla cottura dell’oggetto del forno, e ha saputo trasmettere in maniera diretta la passione il fascino che si celano dietro la creazione di un manufatto, accrescendo nei bambini la consapevolezza e l’importanza del lavoro artigianale come creazione della bellezza da un lato favorire il recupero e il consolidamento delle abilità artistiche e manuali, dall’altro operare attraverso attività arte-terapeutiche.

Di progetti che possono incentivare la nascita di nuove imprese e permettere di tramandare mestieri e tecniche che altrimenti andrebbero perduti, mettendo a disposizione lo storico palazzo Amaduri, diventato una vera e propria Casa delle Culture, ha parlato il sindaco Fuda, raccontando del recupero del Palazzo diventato sede del laboratorio, grazie anche al recupero di un vecchio tornio e dell’acquisto di un fornetto. Una realtà che potrebbe diventare un centro espositivo per la diffusione dell’artigianato locale oltre che per valorizzare la tutela dell’ambiente attraverso progetti di recupero e riciclo.

Oltre ad aver sottolineato l’importanza del rapporto avviato tra organi di rappresentanza di Calabria e Piemonte della stessa organizzazione, il segretario Carlo Napoli ha sottolineato come “le attività manuali possono rappresentare un importante sbocco per il futuro nel creare attività, piccole imprese: ognuno di voi è un potenziale artigiano”. “C’è bisogno di un cambio culturale – ha aggiunto il segretario regionale Silvano Barbalace -. Mi fa piacere che oggi si parli di artigianato, una realtà che rappresenta un patrimonio di conoscenze su cui investire: è un mestiere nobile che dà una grande soddisfazione. Siamo disponibili – ha detto al sindaco Fuda – a sostenere iniziative legate all’ambiente e progetti che hanno a che fare con l’artigianato”.

“Poter realizzare con il proprio saper fare, vederlo nascere e crearlo, come solo noi italiani sappiamo fare dà una grande soddisfazione – ha concluso Cristiano Gatti – nelle mani di un artigiano ogni materiale diventa una espressione d’arte nella sua unicità: scoprire questo valore dà emozione e rappresenta una opportunità per il futuro”.




Confartigianato Cuneo ha aperto un nuovo ufficio recapito a Peveragno

Un nuovo locale ampio e accogliente, di facile accessibilità per gli associati, per essere sempre più vicini agli imprenditori e alle loro famiglie, rafforzando il legame con territorio e istituzioni locali.

Con questo obiettivo Confartigianato Imprese Cuneo ha inaugurato questa mattina (20 settembre) il suo nuovo ufficio recapito nel comune di Peveragno, alla presenza del sindaco Paolo Renaudi, della vice sindaco Vilma Ghigo e del consigliere Marco Peirone. Per Confartigianato Cuneo hanno partecipato il presidente territoriale Luca Crosetto, il direttore generale Joseph Meineri e il presidente della Zona di Cuneo Valerio Romana. 

L’ufficio, sito in Via Vittorio Veneto 42, va ad aggiungersi alle 12 “sedi di zona” (Alba, Borgo S.D., Bra, Carrù, Ceva, Cuneo, Dogliani, Dronero, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano) e ai 6 “uffici recapito” (Bagnolo Piemonte, Busca, Canale, Garessio, Racconigi, Santo Stefano Belbo).

«La presenza capillare in provincia e il radicamento sul territorio – spiegano i presidenti Crosetto e Romana – rappresentano da sempre un importante punto di forza della nostra Associazione. Questo ci permette di essere più vicini alle imprese, andando a intercettare esigenze e problematiche che risultano così differenti in un territorio grande come il nostro. Attraverso i nostri sportelli diamo concretezza alla nostra azione di rappresentanza e tutela del comparto artigiano e affianchiamo gli imprenditori con un ampio ventaglio di servizi, consulenze e opportunità, proponendoci alle imprese come un partner affidabile per nascere, competere e crescere in un mercato in continua evoluzione, grazie ad un sistema di soluzioni innovative e integrate».




Felici:”L’artigianato piemontese nutre ancora preoccupazioni sulla possibilità di una piena ripresa”

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte pubblica il compendio dati del primo semestre 2021 riguardante gli indicatori principali che caratterizzano il trend del comparto artigiano piemontese.

Dalle indagini congiunturali trimestrali realizzate da Confartigianato Imprese Piemonte nell’ultimo trimestre 2020 e nei primi tre del 2021 emerge il perdurare di un certo pessimismo, dovuto alla situazione di preoccupazione e disagio conseguenti alla pandemia da Covid–19 il cui impatto sull’economia, oltre che sulla sanità, non può ancora dirsi superato.

“L’artigianato piemontese –commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte– nutre ancora preoccupazioni in ordine alla possibilità di una totale ripresa. La chiave per la ripartenza è ora legata all’impiego corretto delle ingenti risorse del Recovery Fund e di riforme strutturali degli ammortizzatori sociali, del mercato del lavoro e della burocrazia che tengano conto delle piccole e medie imprese, che costituiscono il 98 per cento del tessuto produttivo del nostro Paese”.

“Il credito –continua Felici– si conferma strategico per le micro e piccole imprese. Infatti a livello territoriale, in merito al costo del credito, nel primo trimestre 2021 il tasso d’interesse pagato dalle imprese in Italia è del 3,51%. Le imprese del Mezzogiorno pagano un tasso di interesse del 4,77%, 126 punti base sopra il 3,33% del Centro-Nord. Nel dettaglio regionale i tassi più alti si rilevano in Calabria (6,54%, + 303 punti base), Molise (5,67%, + 216 punti), Sardegna (5,24%, + 173 punti), Sicilia (5,11% + 160 punti). Credito relativamente meno costoso in Trentino-Alto Adige (2,92%, – 59 punti sotto la media), Lombardia (3,10%, -41 punti), Veneto (3,13%, – 38 punti).  In Piemonte il valore è 3,41%, – 42 punti”.

In base ai dati dell’Osservatorio dell’Artigianato della Regione Piemonte, al 30 giugno 2021, le imprese artigiane piemontesi ammontavano a 117.315; secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte nel secondo semestre dell’anno 2021 è stimabile una piccola riduzione di imprese molto contenuta pari a 20 unità produttive.

Dal monitoraggio dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte, aggiornato al 31 agosto 2021, risulta che gli apprendisti, rispetto ai 20.116 del 2020 sono 16.833, confermando, dopo i quattro anni di crescita (dal 2016 al 2019), una sensibile riduzione, imputabile in gran parte alla situazione pandemica, che ha ridotto le opportunità occupazionali anche per gli apprendisti.

Al 30 giugno 2021 l’occupazione nell’artigianato in Piemonte si posiziona sulle 238.298 unità lavorative, di cui 130.717 autonomi e 107.581 dipendenti; nel 2007 gli addetti, tra titolari e dipendenti, erano 313.533, con una perdita complessiva, nel periodo preso in esame, di 75.235 posti di lavoro.

Il miglioramento della situazione sanitaria, conseguente all’avvicinarsi dell’immunità di gregge dovuta al successo della campagna vaccinale, anche a causa della progressiva estensione del green pass, comincia a produrre effetti positivi sull’economia. Secondo le stime OCSE si prevede che l’economia italiana recuperi i livelli del 2019 entro la prima metà del 2022, dopo una crescita stimata per quest’anno al 5,9%, mentre il debito pubblico salirà quasi al 160% del PLI nel 2021.

“Un ulteriore elemento di criticità per le imprese –conclude Felici– è costituito dai ritardi nei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni. Infatti ben il 60,2% dei Comuni italiani non rispetta il termine di legge di 30 giorni per pagare le aziende fornitrici di beni e servizi.  Nel 2020 i debiti commerciali della PA verso i fornitori privati sono saliti a 58 miliardi, con un aumento di 4 miliardi rispetto al 2019. I debiti della Pubblica Amministrazione sull’economia nazionale pesano per 3,1 punti di PIL a fronte della media europea dell’1,7. I ritardi nei pagamenti peggiorano le condizioni dei piccoli imprenditori, che hanno già dovuto fronteggiare le difficoltà economiche derivanti dalla pandemia. Si auspica quindi che le riforme legate al PNRR contribuiscano anche ad accelerare i tempi di pagamento della PA, in modo da non superare il termine dei 30 giorni”.




Felici (Confartigianato imprese Piemonte): “Basta vessilli ideologici, servono politiche attive”

 “Le buone notizie sul versante del Pil non devono alimentare facili illusioni ne’ farci dimenticare che l’economia reale è ancora in grande difficoltà ma devono essere l’occasione per una riforma complessiva delle politiche attive del lavoro, e fa davvero piacere sentire a Cernobbio il ministro dell’economia Daniele Franco promettere un ridisegno del carico fiscale “più favorevole ai fattori della produzione”, quindi riduzione del cuneo fiscale e meno tasse.

Il nostro auspicio è che si chiuda con i provvedimenti ‘bandiera’, come il Reddito di cittadinanza. Un provvedimento ideologico, che ha prodotto ben pochi risultati concreti, deludendo le aspettative iniziali. Occorre anche definire un programma pensionistico che realizzi davvero la staffetta generazionale che al momento non si è vista. I numeri impietosi ci raccontano una realtà con un tasso di sostituzione dello 0,45, come dire neanche mezzo giovane al posto di un anziano, ma generando un costo di circa 6 miliardi”.

“Il reddito di cittadinanza, fiore all’occhiello dei pentastellati e fortemente voluto dal ministro Di Maio, anziché abolire la povertà ha fatto accomodare i poveri sul divano, rivelandosi in troppi casi non una forma di protezione sociale ma un disincentivo al lavoro, senza peraltro riuscire ad intercettare i veri bisognosi. Disoccupazione e mancata crescita non possono essere affrontati con strumenti ‘sperimentali’ ma solo con politiche attive ben strutturate, investimenti e un taglio delle tasse, mettendo al centro le imprese. Siamo noi imprenditori che creiamo lavoro, non certo i navigator o simili, quindi è giunto il momento di deporre i vessilli ideologici e riconnettersi con la realtà”.




L’ANAP di Confartigianato Cuneo conta 
sette nuovi “Maestri d’Opera e d’Esperienza”

L’ANAP – Associazione Nazionale Anziani e Pensionati – di Confartigianato Cuneo conta sette nuovi “Maestri d’Opera e d’Esperienza”.

Il riconoscimento è riservato ai Soci che abbiano svolto per almeno 25 anni la propria attività, dimostrando perizia, passione, impegno e correttezza professionale.

Questi gli insigniti: Luigi Capocchia (Bra), Lorenzo Moschella (Alba, ritarato dal vicedelegato zonale Luigi Boschiazzo), Claudio Penna (Alba), Franca Orlandi (Alba, ritirato dalla delegata zonale Maria Teresa Cavallo), Simone Quaglia (Saluzzo). Due riconoscimenti sono stati consegnati “alla memoria”: Franco Elia (Alba, ritirato dalla vedova, Luigia Calandri) e Renza Risso (Alba).

I nuovi “Maestri” sono stati insigniti in una partecipata cerimonia, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, lo scorso 18 luglio, presso la sede dell’Associazione Ingenium di Busca, realtà con la quale Confartigianato Cuneo collabora da tempo.

«L’iscrizione – commenta Giuseppe Ambrosoli, presidente ANAP Confartigianato Cuneo – non costituisce una semplice lista anagrafica dei soci anziani dell’Anap. Essa costituisce un valido strumento mirato a valorizzare e sottolineare l’importanza del lavoro svolto dai Maestri iscritti, con particolare attenzione alle innovazioni introdotte ed al contributo offerto nel diffondere, grazie al loro talento, l’affermazione del “made in Italy”, espressione di qualità, competenza e creatività, che tutto il mondo ci invidia».

«Occasioni come questa– aggiunge Luca Crosetto, presidente territoriale di Confartigianato Cuneo – oltre a rappresentare un momento di aggregazione e condivisione, vogliono anche significare l’importanza dell’ANAP nell’ambito della nostra Associazione, da sempre impegnata nella trasmissione dei valori artigiani: attaccamento al lavoro, rispetto delle tradizioni, spirito di innovazione».

L’evento, allietato da un momento musicale a cura del Maestro Giorgio Porfirio Bovero, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Marco Gallo, Sindaco di Busca; Davide Dalmasso, Assessore del Comune di Cuneo; Elisa Boschiazzo, Assessore del Comune di Alba; Domenico Visca, Consigliere della Fondazione CRC; Michela Alladio, presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Dronero.




Confartigianato fa sfilare l’alta sartoria artigiana

Lo stile e l’unicità dell’alta sartoria maschile tornano alle origini, ma guardano al futuro, sabato 17 luglio 2021, con la sfilata “Moda Uomo a Sanremo” organizzata nella cornice di Piazza Borea D’Olmo, davanti al Teatro Ariston di Sanremo da Confartigianato Imprese in collaborazione con Confartigianato Piemonte Confartigianato Imperia.

 

Cristiano Gatti, Presidente di Confartigianato Biella e promotore dell’iniziativa ha partecipato ai lavori di coordinamento del Comitato organizzatore dell’evento e sarà il conduttore della sfilata.

La kermesse vedrà sfilare le creazioni realizzate da 11 imprese artigiane provenienti da tutta Italia, di cui 3 sono Piemontesi: Sartoria Perrera (NO), Lino Spina (BI) e Franco Ferraro (VC).

L’evento vuole rievocare e rendere omaggio allo storico Festival dedicato ai capi sartoriali di linea maschile la cui prima edizione si è tenuta proprio a Sanremo nel 1952 ed è stata, per quasi un trentennio, il palcoscenico d’elite della moda uomo alto di gamma.

Al défilé, la cui chiusura sarà riservata ad alcuni modelli di Carlo Pignatelli, sfileranno le più belle produzioni dei Maestri Sartori, provenienti da tutta Italia: Carlo Donati, Silvano Stevanella, Perrera, Franco Ferraro, Callisto, Lino Spina, Latorre, Italiano, Franco Puppato, Franco Bassi ed Emanuele Maffeis.

 

“Confartigianato Imprese vuole restituire lustro ad un settore che per anni ha continuato ad eccellere, pur senza la luce dei riflettori, valorizzandone lo straordinario esempio del ‘su misura’ e del “sartoriale” che devono assolutamente rappresentare la risposta italiana all’omologazione delle produzioni in serie, esasperate nella distribuzione e nella commercializzazione durante la pandemia” commenta il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici, “compito di Confartigianato è essere più che mai elemento essenziale di sensibilizzazione per il rilancio e lo sviluppo dell’alta sartoria maschile, per troppi anni dimenticata e restituirle, finalmente, il giusto spazio”.

 

“La voglia di ricominciare dei nostri stilisti artigiani, di riaprire i laboratori e riprendere a creare è tanta, così come tanta è la volontà di riavviare gli atelier, riaccendere le cucitrici, organizzare sfilate, lavorare per le cerimonie, riconquistare i mercati, nazionali e internazionali. – commenta Daniela Biolatto, Presidente Moda di Confartigianato Imprese Piemonte – E l’adesione di tre artigiani piemontesi, le cui creazioni di capi sartoriali maschili sfileranno nella splendida cornice di Piazza Borea D’Olmo di Sanremo, è la conferma che la loro creatività non si è smarrita in questo lungo periodo di quiescenza forzata. Segno che l’artigianalità, in equilibrio tra passato e futuro, la creazione manuale, il pezzo unico confezionato a regola d’arte, sono valori etici ed estetici che sopravvivono alle burrasche esterne, perché sono l’espressione del dna del Made in Italy”.

 

Il programma della giornata, ricco ed all’insegna della celebrazione delle produzioni tailor made, sarà aperto dalla conferenza stampa di presentazione che si svolgerà presso il Teatro del Casinò e dall’inaugurazione della mostra dedicata ai Maestri Sartori “Festival della Moda Maschile 1952-1990 – La Grande Bellezza dei Maestri Sartori” visitabile presso il Casino di Sanremo fino al 17 Agosto e promossa dal Casinò di Sanremo, Confartigianato Imprese, il Comune di Sanremo, con il Patrocinio del Ministero della Cultura, la collaborazione degli Annali della Moda del 900, del periodico Arbiter e dei “sartori e drappieri” che esaltarono ed esaltano il Made in Italy tra cui: Attolini, Gallo, Litrico, Drago, Fondazione Zegna e Piacenza 1733. In contemporanea, sulla scalinata del Casinò, si svolgerà lo shooting fotografico con i venti modelli che sfileranno al défilé serale.

 




Luigi Capocchia eletto nuovo presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Bra

Si sono concluse le Assemblee degli Associati delle Zone di Confartigianato Cuneo, primo “passo” dell’iter di riunioni elettive propedeutiche al rinnovo dei Dirigenti Artigiani.

L’ultima assise, relativa alla Zona di Bra, si è tenuta in modalità “on-line” lo scorso 23 giugno. A seguito delle elezioni, svoltesi nei due giorni successi presso l’ufficio zonale, è stato eletto quale presidente di Zona Luigi Capocchia, impiantista, titolare dell’impresa “High Technology” di Bra.

Succede ad Andrea Lamberti – di cui è stato vicepresidente vicario – e sarà affiancato, come vicepresidenti, da Maurizio Fantino (vicario, elettricista di Sanfrè) e Paolo Campigotto (meccatronico di Bra).

«In questi anni – commenta Lamberti – si è riusciti a fare molto, grazie all’impegno dei dirigenti artigiani, che costituiscono componente fondamentale ed essenziale della nostra Associazione, e al positivo dialogo che si è creato con Enti e Istituzioni locali, consentendo un confronto aperto e costruttivo. Voglio esprimere la mia gratitudine ai colleghi dirigenti, al vicepresidente Roberto Racca e a tutto il personale della struttura Confartigianato per il grande supporto ricevuto».

«Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami – dichiara il neopresidente Capocchia – e mi impegno ad affrontare con dedizione questo ruolo, importate collettore tra le esigenze e le problematiche delle imprese del territorio. Con i miei vicepresidenti intendiamo coinvolgere il più possibile la nuova squadra del Consiglio direttivo zonale, che si andrà presto a costituire, per sviluppare progetti e iniziative in favore del comparto artigiano locale».
Durante l’Assemblea è intervenuto anche Giovanni Fogliato, Sindaco di Bra, che ha confermato il grande lavoro svolto dall’Associazione, evidenziando le tante occasioni, specie durante questo periodo emergenziale, nell’ambito delle quali Confartigianato ha collaborato proficuamente con l’amministrazione comunale.

Durante le votazioni sono stati anche eletti i delegati zonali dei “Gruppi di opinione”. Per il Movimento Donne Impresa elette Maria Bonardo (delegata) e Jessica Patrizia Capocchia (vice). Per il Movimento Giovani Imprenditori eletti Francesca Nota (delegata) e Francesco Matera (vice).

Prossimo “step”, propedeutico alla formazione del Consiglio della Zona di Bra, sarà l’elezione dei rappresentanti zonali di categoria, che avverrà in modalità on-line, attraverso una piattaforma web dedicata.
«Con quella braidese – aggiunge il presidente territoriale Luca Crosetto – si è concluso un importante processo di democrazia, che ha espresso al meglio la trasparenza del nostro Sistema e ha dato valore alla partecipazione e all’impegno dei tanti imprenditori che mettono a disposizione della nostra Associazione competenze, passione e orgoglio di rappresentare l’artigianato e le PMI cuneesi».

 

 




Davide Sciandra eletto nuovo presidente di Confartigianato Cuneo – Zona di Mondovì

Si avviano al termine le Assemblee degli Associati delle Zone di Confartigianato Cuneo, primo “passo” dell’iter di riunioni elettive propedeutiche al rinnovo dei Dirigenti Artigiani.

Nelle votazioni per la Zona di Mondovì, svoltesi il 17 e 18 giugno, in seguito all’Assemblea degli Associati – organizzata il 16 maggio in modalità “on-line” – è stato eletto quale presidente di Zona Davide Sciandra, acconciatore, contitolare de “I Capelli Free Style” di Mondovì.

Succede a Paolo Manera e sarà affiancato, come vicepresidenti, da Roberto Ganzinelli (vicario) e Silvio Turco. Sciandra è da anni attivo componente della vita associativa di Confartigianato Cuneo e in passato è stato anche vicepresidente di zona, nonché impegnato nelle attività della Categoria. Ganzinelli, marmista di Mondovì, già presidente di zona, è attualmente anche vicepresidente della Alpifidi, la cooperativa di garanzia recentemente nata dalla “fusione” tra la cuneese Confartigianato Fidi Cuneo e la valdostana Valfidi. Turco, edile di Vicoforte, ha ricoperto in passato incarichi zonali per la sua categoria.

«Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami – commenta il neopresidente Sciandra – e mi impegno ad affrontare con dedizione questo ruolo, importate collettore tra le esigenze e le problematiche delle imprese del territorio. Con i miei vicepresidenti intendiamo coinvolgere il più possibile la nuova squadra del Consiglio direttivo zonale, che si andrà presto a costituire, per sviluppare progetti e iniziative in favore del comparto artigiano locale. In particolare, intendiamo tutelare le aziende contro una piaga che colpisce in modo trasversale il settore artigiano: quello del lavoro abusivo».

Durante l’Assemblea sono intervenuti Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Luca Robaldo, assessore della Città di Mondovì, che hanno evidenziato ruolo e azione di Confartigianato Cuneo in supporto delle imprese, ponendo l’accendo sul dialogo costruttivo sviluppatosi con Enti e Amministrazioni pubbliche.

Nell’ambito delle votazioni, per il “Gruppi di opinione”, Roberta Ballocco è stata eletta delegata del Movimento Donne Impresa.

Prossimo “step”, propedeutico alla formazione del Consiglio della Zona di Mondovì, sarà l’elezione dei rappresentanti zonali di categoria, che avverrà in modalità on-line, attraverso una piattaforma web dedicata.

«Con il proseguire delle Assemblee zonali – ha concluso il presidente territoriale Luca Crosetto – continua un importante processo di democrazia, che esprime al meglio la trasparenza del nostro Sistema e dà valore alla partecipazione e all’impegno dei tanti imprenditori che mettono a disposizione della nostra Associazione competenze, passione e orgoglio di rappresentare l’artigianato e le PMI cuneesi».