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Giovani Imprenditori di Confartigianato in convention nazionale: “Pronti per il futuro”

«Noi giovani imprenditori siamo gli artefici del futuro dell’Italia. Siamo orgogliosamente artigiani, appassionati e digitali. Chiediamo ascolto e coinvolgimento ai tavoli dove si decide il futuro del Paese».

E il messaggio che Davide Peli, Presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, ha lanciato alla Convention nazionale “Il cambiamento nelle nostre mani”, svoltasi a fine maggio a Roma e che ha visto la presenza di 200 rappresentanti del Movimento provenienti da tutta Italia, tra i quali una folta delegazione proveniente di Confartigianato Cuneo.

Guidati dal presidente provinciale del Movimento Omar Garino, hanno partecipato alla convention i due vicepresidenti Luca Fiorentino e Francesca Nota (anche componente della Giunta nazionale), oltre che ai componenti del gruppo Samuele Bartolotta, Veronica Druetta, Alessio Giordanengo, Stefania Marchisio e Lorenzo Sacchetto.

«Cambiamento e innovazione – è emerso dai lavori dell’assemblea – sono le parole d’ordine per chi come noi fa impresa e ogni giorno affronta le rapidissime evoluzioni del mercato e le nuove sfide della tecnologia. Noi siamo pronti per il futuro, ma occorre che i decisori pubblici ci accompagnino in queste nuove sfide. Il futuro si crea con le competenze, fondamentali sia per creare un’impresa sia per portare avanti l’azienda di famiglia. La formazione continua è la vera ricetta per stare al passo con le grandi trasformazioni del mondo e del modo di fare impresa. La comunicazione e la promozione di prodotti e servizi sono un aspetto sempre più fondamentale: oggi i giovani prima condividono sulle piattaforme di comunicazione la fase della realizzazione dei prodotti che poi vendono. L’Anno Europeo delle Competenze sia l’occasione per cambiare davvero, facendo leva sulla formazione, su un nuovo e intenso rapporto tra scuola e imprese per trasmettere il “saper fare”, su misure per sostenere la creazione d’impresa e il passaggio generazionale in azienda».

Durante la convention è stata anche l’occasione per presentare la partnership tra Confartigianato e TikTok, la piattaforma per offrire agli artigiani italiani nuovi strumenti di comunicazione digitale, capaci di potenziare la visibilità e l’attrattività dei tanti mestieri che, con le loro creazioni e i loro prodotti, sono il biglietto da visita dell’eccellenza italiana nel mondo.




Il Ministero del Turismo patrocina la rassegna “Esperienze Artigiane sul Palco”

Anche il Ministero della Turismo ha concesso il proprio prestigioso patrocinio a “Esperienze Artigiane sul Palco”, l’iniziativa, varata da Confartigianato Cuneo per proseguire le attività in favore del comparto artigiano cuneese e del territorio della Granda.

E proprio la visita cuneese della Ministra Daniela Santanchè, a Cuneo lo scorso 19 maggio, è stata occasione per presentarle anche le pubblicazioni dei “Creatori di Eccellenza”, volumi che coniugano valorizzazione di imprese e prodotti con la promozione di iniziative turistico-esperienziali in provincia di Cuneo.

In questo ambito si collocano anche le “Esperienze Artigiane sul Palco”, progetto ricco di contenuti che propone un calendario di eventi realizzati direttamente nelle imprese e sui territori, durante i quali arte e musica si fondono a temi di stretta attualità: la sicurezza sul lavoro e la sicurezza stradale.

L’iniziativa, organizzata da Confartigianato in collaborazione con l’associazione musicale “La Croma” e “Ad eventi”, ha anche ottenuto il sostegno della Camera di commercio di Cuneo e il patrocinio di Ministero della Cultura, Provincia di Cuneo, Inail-Direzione regionale Piemonte, Ufficio Scolastico provinciale, ASL CN1 e ASL CN2, Atl del Cuneese e Ente Turismo Langhe, Monferrato e Roero. Media partner del progetto il quotidiano La Stampa.

Prossimi appuntamenti il 29 giugno, a Savigliano, Piazza Santorre di Santarosa, con Simone Cristicchi e Amara in “Torneremo ancora”, omaggio al grande Battiato, e poi il 10 settembre, presso l’azienda Ecat di Mondovì, con la pianista Frida Bollani.

«Con questo progetto desideriamo aprire le porte del nostro mondo artigiano – commenta Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – e invitare il pubblico non soltanto a seguire in un contesto insolito le esibizioni di importanti star internazionali, ma a conoscere le nostre imprese al loro interno, per comprenderne direttamente le dinamiche produttive e apprezzarne quell’atmosfera di valori umani e di attenzione alle regole che da sempre contraddistingue l’artigianato del nostro territorio. L’arte fin dall’antichità è sempre stata molto vicina al modus operandi dell’artigiano; arte e artigianato sono parenti stretti, e non soltanto nella radice etimologica».




Confartigianato Cuneo, acconciatori ed estetisti, cambiano procedure di abilitazione alla professione

Dal 1° aprile si modifica l’iter per trasmettere alla Regione Piemonte le domande per diventare acconciatori ed estetisti.

Annunciata dall’Assessore regionale all’Artigianato Andrea Tronzano, la novità consiste nel passaggio al solo canale online per l’invio delle richieste di accertamento e di attestazione del periodo lavorativo ai fini dell’ammissione all’esame e al corso di formazione per l’attività di estetista e di acconciatore.

L’obiettivo, rientrante in un più ampio processo che riguarderà in futuro anche altri settori, comporterà uno snellimento delle pratiche grazie all’utilizzo delle tecnologie informatiche e permetterà una velocizzazione nelle risposte alle istanze presentate dagli utenti all’Amministrazione regionale.

Dagli ultimi dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato, in Piemonte nei settori acconciatura ed estetica si registrano oltre 12.000 imprese artigiane, per un totale di circa 22mila addetti; nel cuneese le aziende sono oltre 1.200.

Confartigianato Cuneo, con addetti specializzati e formati sulla nuova procedura, operativi nei 19 uffici presenti in tutta la provincia, è già pronta ad affiancare i “futuri imprenditori” nelle fasi di presentazione delle domande, supportando gli interessati nella raccolta della documentazione e fornendo chiarimenti sulla normativa, oltre che mettendo a disposizione un ampio ventaglio di consulenze e assistenze indispensabili per l’avvio delle nuove attività imprenditoriali: a partire dagli obblighi cui deve adempire un’azienda fino all’accompagnamento per ottenere bandi e finanziamenti.

«Apprezziamo – commentano dall’Associazione Luca Crosetto, presidente provinciale, e Davide Sciandra, presidente dell’Area Benessere e Salute – questo processo attuato dalla Regione Piemonte che recepisce le nostre sollecitazioni in tema di semplificazione. Un supporto concreto all’imprenditorialità, specie giovanile e femminile, fondamentale per ridare slancio al tessuto economico locale. Come organizzazione di riferimento per il settore ci confermiamo a fianco degli imprenditori in attività e di chi intende avviare un’impresa per sostenere e far crescere le nostre aziende e il nostro territorio».

«Un passo importante – aggiunge Giorgio Felici, cuneese e presidente di Confartigianato Piemonte – che va nella giusta direzione di un Paese più efficiente e sensibile alle esigenze dell’artigianato e della piccola e media impresa. L’auspicio è che “buone prassi” simili possano essere replicate anche in altri contesti e ambiti per favorire lo sviluppo del nostro sistema economico».




CNA Piemonte: sul codice appalti c’è grande stupore per l’assenza di riferimenti ai consorzi artigiani

In merito alla discussione sull’esame definitivo del codice degli appalti in sede di Consiglio dei ministri CNA manifesta tutto il suo stupore per l’assenza di riferimenti ai consorzi artigiani.

Delio Zanzottera, Segretario Regionale di CNA Piemonte: “Ieri ad Alessandria, durante l’evento organizzato da CNA Piemonte che ha visto la partecipazione di più di cento imprenditori, abbiamo affrontato il tema insieme ai Parlamentari piemontesi, agli imprenditori e agli amministratori locali e ai funzionari responsabili dei dipartimenti delle Politiche Industriali e delle Relazioni Istituzionali e Affari Legislativi di CNA Nazionale: la burocrazia è un vero e proprio Everest per le piccole imprese. Siamo molto preoccupati per l’assenza delle istanze degli artigiani nel dibattito politico, ed ancora una volta dobbiamo sottolineare che piccola impresa ed artigianato costituiscono l’ossatura del sistema produttivo del Paese.

Mi associo quindi all’allarme lanciato dai vertici nazionali di CNA sottolineando che senza il ruolo dei consorzi artigiani di fatto viene meno la possibilità di partecipare agli appalti pubblici alle imprese artigiane, che in tal modo perdono definitivamente la possibilità di crescere e di competere in questa fetta importantissima di mercato. Avevamo sottolineato l’importanza della suddivisione degli appalti in lotti quale elemento facilitatore della partecipazione delle piccole imprese, la presenza nei bandi di elementi premiali per valorizzare la partecipazione delle imprese del territorio e la presenza nei bandi di indicazioni specifiche per promuovere le forme aggregative come i consorzi artigiani. Vista l’attenzione trasversale dimostrata dai partiti e dagli esponenti politici nei confronti delle piccole e medie imprese e delle istanze sollevate da CNA, siamo quindi a richiedere che il testo sia modificato prima dell’entrata nel Consiglio dei Ministri.




“Mettiti in Proprio”, workshop di Confartigianato Cuneo per aspiranti imprenditori

Come si apre la Partita IVA, quali sono i costi e qual è l’iter burocratico. E poi, come realizzare un business plan e come si imposta gestione bancaria di una start-up. E ancora, le agevolazioni per l’autoimprenditoria e i requisiti professionali che devono essere verificati e certificati per avviare un’attività.

Di questo si parlerà nel corso del workshop “Mettiti in Proprio” organizzato da Confartigianato Cuneo e rivolto a chi desidera avviare un’attività imprenditoriale.
Organizzato “in presenza” sarà possibile partecipare alla sessione di Alba, mercoledì 2 marzo 2022 (Via Vivaro, 19) oppure a quella di Saluzzo, giovedì 3 marzo 2022 (Via Vittime di Brescia, 3). Orario: 18.00-19.15.

“Ci sono diverse forme e modalità di fare impresa, ognuna di esse ha una propria normativa di riferimento e un proprio iter burocratico. – spiegano da Confartigianato Cuneo – Occorre valutare la tipologia di impresa che si vuole costituire e l’attività che si intende svolgere, poiché norme regionali e nazionali impongono che l’aspirante imprenditore abbia requisiti specifici per esercitare il mestiere prescelto”.

Confartigianato Cuneo è l’organizzazione di riferimento dell’artigianato e delle PMI in provincia di Cuneo, il partner ideale per chi vuole “fare impresa”. Con 19 uffici sul territorio provinciale offre consulenze, servizi, agevolazioni e risparmi agli imprenditori e alle loro famiglie.




Gli artigiani si raccontano agli studenti. Progetto della zona borgarina di Confartigianato

Far capire ai ragazzi come “nasce” un prodotto artigianale e, soprattutto, cosa significa essere imprenditori e artigiani.

Questo lo spirito con cui il Consiglio direttivo della zona borgarina di Confartigianato Cuneo ha organizzato, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Statale “Ing. S. Grandis” di Borgo San Dalmazzo, il progetto “Materie Prime”.

Un’iniziativa volta a far conoscere ai giovani studenti delle classi prime medie (circa 120 i ragazzi coinvolti nelle cinque sezioni dell’Istituto) sia alcuni materiali da cui nascono i manufatti artigianali, sia alcune realtà imprenditoriali locali.

In questa prima fase del progetto sono state coinvolte la falegnameria “Romano Geom. Corrado” (Roccasparvera), la Europlast srl (Borgo San Dalmazzo) e la Servizi di Fotocomposizione Finotello Snc (Borgo San Dalmazzo).

Nei giorni scorsi i titolari delle ditte – Cristina Romano, Fulvio Bertone e Ugo Finotello – sono intervenuti nelle classi dell’istituto borgarino apportando “dal vivo” la loro testimonianza imprenditoriale. Inoltre, attraverso il supporto di un breve filmato, realizzato nelle rispettive aziende, hanno permesso agli studenti di conoscere meglio le fasi delle lavorazioni e il ciclo produttivo.

«Voglio ringraziare – commenta la presidente della Zona di Borgo San Dalmazzo di Confartigianato Cuneo Katia Manassero, che insieme al presidente provinciale Luca Crosetto ha partecipato all’incontro conclusivo di questa prima sessione – l’Istituto comprensivo per aver accolto con positività l’organizzazione di questa bella iniziativa: dalla dirigente scolastica Luciana Ortu, alla referente del progetto Sabina Franco, alla professoressa di “materia tecnologica” Monica Silvestro.

Un ringraziamento particolare anche all’assessore comunale ai Servizi scolastici Anna Bodino, che ha avvalorato l’incontro con la sua presenza, anche con riferimento al supporto che come sistema Confartigianato, attraverso ANCoS e Fab.Lab., stiamo dando all’amministrazione comunale nell’ambito del bando “Giovani in contatto” della Fondazione CRC con il Progetto “Una rete di idee”. Dopo gli incontri con gli studenti, secondo step dell’iniziativa sarà la visita al nostro museo “Terra di Artigiani”, presso la sede provinciale cuneese, spazio multimediale dove i ragazzi potranno approfondire maggiormente i temi dell’artigianato e del territorio cuneese».




Confartigianato imprese Piemonte: A dicembre 2021, le imprese artigiane piemontesi attive sono 117.315

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha elaborato il compendio dati del secondo semestre 2021 sulla base degli indicatori più significativi che riguardano l’andamento del comparto artigiano nella nostra regione.

 

Le indagini congiunturali trimestrali condotte da Confartigianato Imprese Piemonte nel 2021 sono caratterizzate, nei primi tre trimestri, da un certo pessimismo, attenuato dalle previsioni positive nel quarto, sul quale influiscono le prospettive di superamento della crisi pandemica, grazie al buon esito della campagna vaccinale, nonché le opportunità legate alla ripresa del settore delle costruzioni, favorita dal superbonus, ed alle risorse derivanti dal PNRR.

 

“Gli artigiani piemontesi – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – credono, nel complesso, nella ripartenza, dopo il dramma del lock down ed i precedenti anni di recessione. Per avviare realmente la ripresa e far sì che le risorse del PNRR non vengano utilizzate a fini meramente emergenziali, ma di carattere strutturale, occorrono vere riforme ed il pieno coinvolgimento delle imprese artigiane e delle piccole imprese, il cui modello coniuga sostenibilità sociale, economica ed ambientale”.

 

Per quanto riguarda il credito, la quantità dei prestiti alle imprese di minori dimensioni continua ad essere inferiore rispetto a quella erogata alle imprese medio-grandi. Inoltre, i tassi d’interesse bancari attivi sui prestiti connessi ad esigenze di liquidità sono, nel periodo dicembre 2019 – giugno 2021, mediamente doppi per le piccole imprese (da 5,82% a 6,08%) rispetto a quelle medio-grandi (da 2,99% a 3,00%).

 

Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio dell’Artigianato della Regione Piemonte, a dicembre 2021, le imprese artigiane piemontesi attive sono 117.315; secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte nel primo semestre dell’anno 2022 non vi saranno variazioni significative, ma si assisterà ad una situazione di stallo, anche alla luce degli ultimi provvedimenti governativi di contrasto e contenimento della pandemia. Conseguentemente, nella prima metà del 2022 si riscontrerà una sostanziale tenuta della consistenza numerica delle imprese con un piccolo incremento pari 79 unità produttive, con le seguenti variazioni per dimensione: da 0 a 1 addetti: + 80; da 2 a 4 addetti 0; da 5 a 10 addetti -1; da 11 a 20 addetti e oltre i 20 addetti 0.

 

A dicembre 2021 l’occupazione nell’artigianato in Piemonte si colloca sulle 238.298 unità lavorative, di cui 130.717 autonomi e 107.581 dipendenti; nel 2007 gli addetti, tra titolari e dipendenti, erano 313.533, con una perdita complessiva, nel periodo considerato, pari a 75.235 posti di lavoro.

 

In base al monitoraggio dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro della Regione Piemonte, aggiornato al dicembre 2021, si evince che gli apprendisti, rispetto ai 20.116 del 2020, sono 28.118. Sul consistente aumento degli apprendisti in quest’anno dopo la forte riduzione del 2020, ha inciso il miglioramento delle prospettive economiche ed occupazionali a seguito dei provvedimenti del Governo, del positivo andamento della campagna vaccinale e conseguente contenimento della pandemia, nonché delle positive aspettative legate all’attuazione del PNRR.

 

Secondo le stime della Banca d’Italia il nostro Paese conclude il 2021 con un tasso di crescita del PLI pari al 6,2%, mentre la crescita nel 2022 dovrebbe essere del 4% e nel 2023 del 2,5%. Un sostegno considerevole all’economia proviene dalla legge di bilancio, che in particolare conferma i bonus edilizia, e dagli interventi delineati nel PNRR quale volano per le riforme e gli investimenti pubblici.

Preoccupazione desta però il pesante rialzo dei prezzi, ed in particolare delle materie energetiche, con l’inflazione che, secondo le stime, salirebbe dall’ 1,9% nel 2021 al 2,8% nel 2022, mentre per il 2023 e 2024 è previsto un rallentamento all’1,5% ed all’1,7% rispettivamente.

 

“E’opportuno che lo Stato si riappropri della titolarità di alcuni asset strategici come l’energia e il credito. Con particolare riferimento al caro tariffe energetiche – conclude Felici – gli interventi del Governo, pur auspicabili, non saranno significativi senza un concreto Piano Energetico Nazionale con scelte strategiche non ideologizzate, in grado di consentire alle imprese di continuare l’attività. Altro ostacolo sulla via della ripresa è dato dalla diffusione della variante Omicron, per contrastare la quale è indispensabile intensificare le azioni volte a far sì che venga vaccinato l’insieme della popolazione”.




Artigiani, Unioncamere: quasi 9mila imprese in più in 9 mesi

Tornano a crescere le imprese artigiane. Tra gennaio e settembre il bilancio tra iscrizioni e cessazioni di attività del comparto si è attestato a quasi 9mila imprese in più, pari ad un tasso di crescita dello 0,67% rispetto alla fine del 2020, riportando in terreno positivo il saldo dopo un lungo periodo di contrazione e poi di lento recupero. Per effetto di questa progressione, al 30 settembre scorso il perimetro del settore si è attestato 1.295.221 mila unità.

E’ quanto emerge dall’analisi Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di commercio.

La ripresa economica sospinge la risalita del settore artigiano, ambito importante dell’economia nazionale”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Questo significa che tra gli italiani c’è un rinnovato ottimismo, una voglia di ‘fare’, mettendosi in proprio, che mi auguro si protragga nei prossimi mesi”.

Alla base dell’ampliamento della platea artigiana ci sono la forte ripresa del settore delle Costruzioni (+8.795 unità nel periodo, per una crescita dell’1,80%) e la dinamicità dei Servizi di supporto alle imprese (+1.287 imprese per un aumento del 2,29% nei nove mesi considerati). Non tutti i settori, però, sembrano aver risentito degli effetti della ripresa economica oggi in atto. Riduzioni consistenti in valore assoluto si registrano nel Trasporto e magazzinaggio (-930 imprese artigiane pari a una variazione del -1,16%), e, soprattutto, nelle Attività manifatturiere (-2.008 imprese, pari al -0,70%).

La geografia dell’artigianato guadagna terreno soprattutto in Lombardia, prima regione per crescita in valore assoluto, con un saldo di 1.770 imprese artigiane in più nei nove mesi (+0,73%). A seguire nella classifica regionale, tutte con un incremento di oltre 1.000 imprese, troviamo Piemonte (+1.192 e +1,04% in termini relativi), Lazio (1.066 e +1,11%) e Campania (+1.009 e +1,45%). In termini di dinamismo, è invece la Valle d’Aosta (+2,58% corrispondenti a 91 imprese in più) a far segnare la spinta più sostenuta.

Subito dopo viene il Trentino Alto-Adige (+1,81% e 473 imprese in più), la Sardegna (+1,55% e 537 unità in più) e la già menzionata Campania. Quattro le regioni – tutte limitrofe – in cui i primi nove mesi del 2021 hanno coinciso con una riduzione di imprese artigiane. In ordine di valori assoluti il fenomeno si è manifestato nelle Marche (-431 unità, pari ad un -0,99%), Abruzzo (-148 e -0,51%), Molise (-42 e – 0,66%) e Umbria (-35 e – 0,17%).

MOVIMPRESE

NATI-MORTALITA’ DELLE IMPRESE ARTIGIANE NEI PRIMI NOVE MESI DEGLI ANNI 2017-2021

ANNI

Saldi trimestrali*

III

II

I

2017

-735

3.166

-10.995

2018

-999

2.411

-10.944

2019

1.375

3.909

-10.400

2020

3.095

6.456

-10.900

2021

3.910

7.727

-2.939

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

* al netto di quelle d’ufficio

NATI-MORTALITA’ DELLE IMPRESE ARTIGIANE PER REGIONI E AREE GEOGRAFICHE

Gennaio-settembre 2021

 Regioni

Imprese registrate al 30.09.2021

Iscrizioni gennaio-settembre

Cessazioni*

gennaio-settembre

Saldo gennaio-settembre 2021

Tasso di crescita gennaio-settembre 2021

VALLE D’AOSTA

3.619

218

127

91

2,58%

TRENTINO A. A.

26.614

1.457

984

473

1,81%

SARDEGNA

34.680

1.763

1.226

537

1,55%

CAMPANIA

70.807

3.603

2.594

1.009

1,45%

LAZIO

96.626

5.480

4.414

1.066

1,11%

CALABRIA

32.848

1.444

1.106

338

1,04%

PIEMONTE

115.893

6.623

5.431

1.192

1,04%

LIGURIA

43.621

2.302

1.943

359

0,83%

PUGLIA

67.588

3.075

2.573

502

0,75%

LOMBARDIA

242.850

12.539

10.769

1.770

0,73%

FRIULI V. G.

27.571

1.479

1.283

196

0,71%

EMILIA ROMAGNA

125.152

6.630

5.913

717

0,57%

SICILIA

72.608

2.855

2.551

304

0,42%

BASILICATA

10.153

374

332

42

0,42%

VENETO

124.534

5.825

5.398

427

0,34%

TOSCANA

101.289

5.169

4.838

331

0,32%

UMBRIA

20.264

891

926

-35

-0,17%

ABRUZZO

29.068

1.127

1.275

-148

-0,51%

MOLISE

6.344

201

243

-42

-0,66%

MARCHE

43.092

2.029

2.460

-431

-0,99%

ITALIA

1.295.221

65.084

56.386

8.698

0,67%

Aree geografiche

NORD-OVEST

405.983

21.682

18.270

3.412

0,85%

NORD-EST

303.871

15.391

13.578

1.813

0,60%

CENTRO

261.271

13.569

12.638

931

0,35%

SUD E ISOLE

324.096

14.442

11.900

2.542

0,79%

TOTALE ITALIA

1.295.221

65.084

56.386

8.698

0,67%

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

* al netto di quelle d’ufficio

NATI-MORTALITA’ DELLE IMPRESE ARTIGIANE PER SETTORI DI ATTIVITA’ ECONOMICA

Gennaio-settembre 2021

Settori di attività

Imprese registrate al 30.09.2021

Var. assoluta gennaio-settembre 2021

Var. %

gennaio-settembre 2021

Agricoltura, silvicoltura pesca

10.072

197

1,99%

Estrazione di minerali da cave e miniere

551

-26

-4,49%

Attività manifatturiere

285.628

-2.008

-0,70%

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz…

90

0

0,00%

Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d…

2314

20

0,87%

Costruzioni

495.568

8.795

1,80%

Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut…

82.019

-289

-0,35%

Trasporto e magazzinaggio

78.876

-930

-1,16%

Attività dei servizi alloggio e ristorazione

47.024

401

0,86%

Servizi di informazione e comunicazione

13.843

387

2,87%

Attività finanziarie e assicurative

110

-1

-0,90%

Attivita’ immobiliari

317

6

1,93%

Attività professionali, scientifiche e tecniche

23.947

103

0,43%

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im…

57.426

1.287

2,29%

Istruzione

2.195

7

0,32%

Sanita’ e assistenza sociale

830

-23

-2,70%

Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver…

6.063

174

2,95%

Altre attività di servizi

187.091

510

0,27%

Imprese non classificate

1.257

88

7,53%

TOTALE

1.295.221

8.698

0,67%

Fonte: Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

* al netto di quelle d’ufficio




Rincari energia, Felici (Confartigianato Imprese Piemonte): “Non ‘spegnete’ le Pmi

“Non ‘spegnete’ le PMI italiane! Paghiamo il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 33,5% rispetto alla media dei Paesi Ue.

A noi piccole imprese l’elettricità costa 4 volte di più rispetto a una grande industria a causa dell’assurdo meccanismo ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali in bolletta e che gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le nostre piccole imprese”.

L’allarme lo lancia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte che propone: “una rapida e drastica revisione della struttura della bolletta per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti e legata all’effettivo consumo di energia.

Si tratta di ‘estrarre’, almeno parzialmente, dalla bolletta gli oneri generali di sistema, trasferendo alla fiscalità generale le componenti tariffarie destinate a finanziare le agevolazioni per gli energivori e il bonus sociale. Serve anche la revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica. Serve anche rafforzare gli strumenti di accompagnamento delle Pmi nei processi di efficientamento e autoproduzione dell’energia”.

 

Da un dossier realizzato da Confartigianato Imprese emergono i pesanti squilibri nella struttura della bolletta energetica che penalizzano i piccoli imprenditori. Il peso degli oneri di sistema è distribuito in maniera sperequata tra le diverse categorie di utenti, poichè non è allineato all’effettivo consumo di energia. Le piccole aziende in bassa tensione, infatti, a fronte di una quota di consumi energetici del 32%, sono costrette a pagare il 49% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica, pari ad una somma di 4,7 miliardi di euro. In barba al principio ‘chi inquina, paga’, le Pmi devono finanziare la maggiore quota di oneri per le componenti della bolletta dedicate al sostegno delle energie rinnovabili, di categorie come le ferrovie e le imprese energivore, e i bonus sociali.

 

“Si tratta – continua Felici  – di una iniqua distribuzione del carico contributivo sugli utenti non domestici che vede le micro e piccole imprese fortemente penalizzate a fronte di consumi energetici contenuti, mentre le utenze industriali in alta o altissima tensione pagano oneri molto bassi nonostante siano responsabili di alti consumi energetici e quindi di alti livelli di emissioni. A questi problemi strutturali si aggiungono i pesanti rincari del prezzo dell’energia che in alcuni casi hanno fatto addirittura triplicare la bolletta delle piccole imprese”.

 

“Occorre riequilibrare e alleggerire il costo dell’energia pagato dalle piccole imprese. Anche se nella legge di Bilancio il Governo riuscisse a reperire 2-3 miliardi di euro per calmierare i rincari – conclude Felici – bloccare il rialzo non sarà facile. Dal primo gennaio le bollette elettriche potrebbero segnare un rialzo tra il 17 e il 25%. Senza contare che in molti casi il conto dell’energia è così esoso che in questo frangente può anche capitare di non riuscire a pagarlo alla scadenza, così da rischiare il distacco della fornitura. Questo purtroppo è il risultato delle privatizzazioni di questi decenni”.

 




Luca Crosetto confermato presidente di Confartigianato Imprese Cuneo. FOTO

Luca Crosetto è stato confermato per acclamazione presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, la più rappresentativa organizzazione dell’artigianato e della piccola e media impresa in provincia, seconda in Italia per numero di associati con oltre 9000 aderenti.

La nomina durante il 40° Congresso territoriale dell’Associazione, svoltosi a Caramagna Piemonte lo scorso 5 dicembre e presieduto dal presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli. Durante la massima assise dell’Associazione i Delegati dei consigli zonali hanno votato all’unanimità per la squadra guidata da Crosetto e che vedrà come vicepresidente vicario Daniela Balestra (già vicepresidente uscente) e come vicepresidente Michele Quaglia.

 

luca crosetto
Luca Crosetto

«Ci sentiamo onorati e orgogliosi. – ha commentato Crosetto – Onorati, per la rinnovata fiducia che i colleghi e amici Dirigenti hanno voluto confermare alla nostra squadra, costituita nel segno della continuità e proiettata ad affrontare con slancio e tenacia le tante sfide che il futuro prospetterà al nostro settore, alle nostre imprese e al nostro territorio. Orgogliosi per essere riusciti, tutti insieme, a dare un forte segnale di unità e coesione, ingredienti fondamentali per permettere alla nostra Associazione di posizionarsi quale interlocutore autorevole e riconosciuto tra il tessuto economico locale e istituzioni, enti, ed altre organizzazioni. Sempre più strategico, infatti, sarà il ruolo dei corpi intermedi per meglio supportare aziende e, soprattutto, comunità e famiglie».

Crosetto, 50 anni, imprenditore nel settore della meccanizzazione agricola di Marene, è al secondo mandato come presidente provinciale, dopo una lunga esperienza in ambito associativo a vari livelli territoriali. Componente della Giunta nazionale di Confartigianato, attualmente è anche vicepresidente europeo di SMEUnited, l’Organizzazione europea dell’artigianato e delle PMI.

È, inoltre presidente di ARPROMA (Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole), sodalizio che raggruppa circa 60 imprese della meccanica agricola

Nutrito il programma dei lavori congressuali, suddiviso in due parti.
Nella prima, dopo i saluti istituzionali di Federico Borgna, presidente della Provincia di Cuneo, Francesco Emanuel, sindaco di Caramagna Piemonte e Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte, Joseph Meineri direttore generale di Confartigianato Cuneo ha aperto i lavori congressuali.

Primo punto all’ordine del giorno è stato il conferimento dell’iscrizione all’Albo ad Honorem di Confartigianato Cuneo di due figure di spicco del mondo associativo: Elio Sartori, a lungo dirigente dell’Associazione, scomparso nel 2017, e Nicola Gaiero, stimato commercialista e revisore dei conti di Confartigianato Cuneo (nonché presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Cuneo), prematuramente mancato nel 2020.

 

Dopo la presentazione delle candidature, dei programmi e la relazione sui quattro anni trascorsi da parte del presidente territoriale Crosetto, l’acclamazione degli eletti, contestuale alla votazione degli organi del Collegio dei Revisori dei Conti (effettivi: Davide Merlino, Franco Roagna, Lorenzo Vezza; supplenti: Gabriele Druetta, Maria Gabriella Rossotti) e Collegio dei Probiviri (effettivi: Maria Bertola, Claudio Dellerba, Renato Ghiso, Francesco Murru, Corrado Romano; supplenti: Giuseppe Baravalle, Luigi Cometto).
La seconda parte ha visto lo sviluppo di una interessante tavola rotonda sul tema “Generare valore artigiano” moderata da Marco Berry.

Sono intervenuti Filippo Barbera, professore ordinario di Sociologia Economica del Dipartimento CPS dell’Università di Torino, Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT, Ezio Raviola, vicepresidente della Fondazione CRC, Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato Imprese.