Il Consiglio regionale ha respinto la Pdl presentata da Francesca Frediani (M4o), che avrebbe previsto la restituzione di eventuali contributi regionali percepiti da parte di aziende che in seguito avessero delocalizzato la produzione fuori dal Piemonte o non avessero applicato le norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e le norme ambientali. Il testo era già stato licenziato con voto negativo in Commissione.

L’assessore alle Attività produttive, Andrea Tronzano, ha ricordato che “sono numerose le nostre proposte per favorire l’attrattività imprenditoriale del Piemonte. La nostra strategia non è quella di mettere più vincoli, ma far rispettare le norme già esistenti”.

Sono le misure previste a non trovare d’accordo la maggioranza, secondo il relatore Andrea Cane (Lega): “La Commissione ha esaminato i contenuti della proposta di legge – ha dichiarato – raccogliendo anche l’orientamento e la posizione della Giunta regionale e svolgendo approfondimenti sul tema della delocalizzazione produttiva con l’ausilio di IRES Piemonte. Al termine degli approfondimenti svolti, pur condividendo le finalità del provvedimento, la Commissione non ha ritenuto opportuno esprimere un orientamento favorevole alle diverse misure contenute nel testo”.

La Pdl era stata presentato nella passata legislatura, per poi essere ripresentata e analizzata in terza Commissione, dove aveva appunto ottenuto parere contrario.

“Si sarebbe trattato di uno strumento utile per arginare, almeno in parte, casi fin troppo frequenti in Italia e nella nostra regione dove aziende in piena salute, dopo aver beneficiato di contributi pubblici, spostano la produzione in paesi in cui il costo del lavoro è più basso. Non approvando il testo, è stata un’occasione sprecata” ha sottolineato Frediani.

Per Raffaele Gallo (Pd), anche lui relatore di Minoranza, la Pdl apre la discussione su come non fare concorrenza fra i Paesi della Ue e interviene sui fondi regionali alle imprese. Ma è troppo rigida, sarebbe da emendare.

 

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